MUSICA/LINGUA/ MOTRICITA

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1 JOIN US Associazione Linguistica Culturale Via Trilussa Padova C.F Tel Carla Bertacchini con la collaborazione dei docenti della repubblica di San marino e dei docenti sperimentatori Licia Focci e Claudia Forni della regione Emilia Romagna Relaxation games for children: tecniche e strategie linguistico/motorie e musicali nella scuola dell infanzia, primaria e media di primo grado English trainer, ovvero tutti in tuta Laboratorio linguistico motorio /musicale per scuola dell infanzia, primaria secondaria di primo grado ed educatori La scuola dell'infanzia dopo la felice scoperta CLIL, si è sbizzarrita a dar vita ad una serie di progetti che hanno visto i bambini impegnati in educazioni, attività e discipline a loro già note, ma questa volta attraverso un percorso che vede la lingua inglese come veicolo, come strumento per raggiungere competenze altre e quindi sgravandolo di quella patina stereotipata di obiettivo complesso, difficile, lontano dalla loro portata. In realtà la felice combinazione tutta improntata in direzione di un approccio ludico che apre le porte alla creatività e all'improvvisazione nella comunicazione, proprio nel rispetto di una interazione naturale con l'altro, ci ha consentito di cogliere sfumature pedagogiche, competenze linguistiche e abilità di tipo trasversale del tutto inaspettate. Illustreremo pertanto le caratteristiche e l'evoluzione di questa sperimentazione che vede nella parola, nella musica e nell'intera espressività corporea la nascita progressiva di un nuovo codice che tanto affascina, coinvolge perché motiva i nostri bambini. Nello specifico sottolineeremo la semplicità e la fattibilità di questa esperienza che può essere ripresa adottata, arricchita dai singoli docenti, nel rispetto della loro libertà d'insegnamento 1

2 Si ringraziano: a) le Dott.sse Kofler, Paolazzi e Boscolo per i materiali ripresi,adattati e citati in questo contributo; b) le Docenti tutor formatrici della Repubblica di San Marino per la relazione glottodidattica a seguire ; c) le docenti Focci e Forni della regione Emilia e Romagna, membri fondatori della associazione glottodidattica Rete di Parole e docenti sperimentatrici autrici della guida del manuale Quaderno Rosso ed Quiedit di Verona per la relazione glottodidattica a seguire ; d) la grafica/autrice e consulente editoriale Parenti, membro fondatore della associazione glottodidattica Rete di Parole, per l azione di assistenza,realizzazione, promozione e diffusione dei materiali; e) l ispettore Ghelfi membro fondatore della associazione glottodidattica Rete di Parole, per la supervisione e attività recensiva dei manuali Quaderno Rosso e Quaderno Arancione ed Quiedit di Verona ; f) il responsabile della casa editrice Quiedit di Verona, dott Fill quale editore referente. MUSICA/LINGUA/ MOTRICITA soprattutto nella scuola dell infanzia e primaria I GIOCHI MOTORI-CANTATI 1 L infanzia rappresenta una fascia d età in cui i bambini hanno bisogno di sperimentare, di muoversi ed agire individualmente ed in gruppo, muovendosi con tutto il corpo. In questo modo i bambini saranno esposti al giudizio altrui e a loro volta, giudicheranno per selezionare. Questo stato di cose rappresenta un bisogno ludico dell infanzia. Tutti i bambini, infatti, fin dai tempi antichi hanno accompagnato i loro giochi con delle melodie, poiché appartengono al vissuto esperienziale di ogni bambino. Vari studi psicologici che sono intercorsi in questi anni, hanno sostenuto l ipotesi che il bambino esplori ed impari a conoscere il mondo grazie al proprio corpo. Costruisce così una propria realtà percettiva, 1 Cfr Tesi Kofler unibz scienze della formazione 2

3 fatta di sensazioni ed impressioni personali, legate al proprio modo di essere e di cogliere il mondo circostante e solo successivamente esprimerà a voce questa realtà che è stato capace di costruire. La scuola tradizionale tende a sottovalutare l educazione al linguaggio artistico ed espressivo, non apprezzando e curando il movimento e la creatività adeguatamente. Urge, perciò, la necessità di un educazione che vede il bambino dal punto di vista olistico. Anche la concezione linguistica sostiene questa teoria, dando importanza ai giochi motori-cantati. Questa metodologia presuppone la memorizzazione del testo che si deve cantare e giocare. I testi forniti devono essere semplici, ripetitivi, essenziali e concreti 2. Con il termine gioco motorio-cantato si intendono brevi racconti, fatti di successioni ordinate, di immagini e di avvenimenti che trovano risposta nei bambini e nel loro modo di gustare il linguaggio, grazie alla presenza di meccanismi narrativi simili a quelli della letteratura per l infanzia. Il bambino si muove, danza, canta e gioca per la presenza di un testo che deve essere comune a tutti e che, attraverso varie ripetizioni, deve essere devono appreso. Questo modo di apprendere permette ai bambini di entrare facilmente in contatto con la lingua sia materna, che seconda e/o straniera, poiché, il contenuto semantico di un testo viene reso esplicito e comprensibile dal movimento corporeo. Tutto ciò viene accompagnato dall andamento musicale, dalla cadenza ritmica e melodica che assumono le parole e che facilitano la comprensione e memorizzazione. I giochi motori-cantati sono immersi in un contesto musicale, il termine mental stretching 3 identifica le azioni metacognitive che la musica mette in azione e che permettono l apporto di conoscenze strategiche, procedurali e semantiche, facendo uso del corpo e delle mani per regolare il suono ed assimilare meglio il vocabolo in lingua. 3

4 Il testo proposto è facilmente memorizzabile per la sua struttura semplice, ripetitiva a contenuto fattuale. Solitamente si narrano situazioni di vita quotidiana, avvenimenti, fatti ed eventi che integrano realtà e fantasia. Inoltre, il linguaggio poetico-musicale rafforza il messaggio comunicativo anche sul piano linguistico, non facendo assumere al testo la mera funzione informativa. L insegnante competente deve essere in grado di veicolare un messaggio linguistico, traducendolo in un gioco motorio-cantato. Nel fare questo, deve elaborare un testo coerente e coeso, caratterizzato dalla ripetizione di frasi e parole, che risponda al bisogno innato dei bambini di assaporare il linguaggio grazie alla presenza di fatti narrativi che, rendono avvincente l attività e che catturano il loro stato di entusiasmo, attenzione e memorizzazione. Le principali basi per un buon ricordo sono: l immaginazione, l esercizio, il ritmo, il movimento, l ascolto, l umore, l associazione, le espressioni facciali e l attività. IL GIOCO E L APPROCCIO LUDICO MOTORIO NELL INSEGNAMENTO DELLA LINGUA STRANIERA 4 L approccio ludica risulta particolarmente efficace per l apprendimento linguistico in contesti dove si sviluppa l apprendimento della lingua straniera ed è adatto anche a percorsi CLIL che integrano la lingua straniera, l educazione motoria e la musica. Gli orientamenti programmatici per la scuola dell Infanzia sottolineano l importanza del gioco nella vita del bambino: esso costituisce in questa età una risorsa privilegiata di apprendimento e di relazioni. Favorisce rapporti attivi e creativi sul terreno sia cognitivo che relazionale, consente al bambino di trasformare la realtà secondo le sue esigenze interiori, di realizzare le sue potenzialità e di rivelarsi a se stesso e agli altri in una molteplicità di aspetti, di desideri e di funzioni. L'insegnante, evitando facili improvvisazioni, invia al bambino, attraverso la ricchezza e la varietà delle offerte e delle proposte di gioco, una vasta gamma di messaggi e di 4 Cfr Tesi Paolazzi unibz scienze della formazione 4

5 stimolazioni, utile alla strutturazione ludiforme dell'attività didattica nei diversi campi di esperienza. Anche il Quadro Comune Europeo giustifica l utilizzo dell approccio ludico, evidenziando l importanza di un approccio orientato all'azione nel quale i compiti vanno svolti in contesti e condizioni specifiche. Le attività proposte, secondo il Quadro, devono essere creative (pittura, scrittura di storie), basate sulle abilità (riparare o assemblare qualcosa), attività di problem solving (rompicapo, parole crociate), o che propongono interazioni quotidiane, interpretazioni di ruolo in un gioco/rappresentazione, discussioni, presentazioni, pianificazioni di una serie di azioni, lettura e risposta ad un messaggio ( ), ecc.87 Il gioco è inteso come un esperienza globale nella quale si integrano, con diverse prevalenze a seconda delle tipologie di giochi, componenti: - affettive (il divertimento, il piacere); - sociali (la squadra, il gruppo, il rispetto delle regole); - motorie e psicomotorie (il movimento, la coordinazione, l equilibrio); - cognitive (l elaborazione di strategie di gioco, l apprendimento di regole); - emotive (la tensione, la sfida, il senso di liberazione, la paura); - culturali (le regole specifiche e le modalità di relazione); - transculturali (la necessità delle regole e del rispetto delle stesse). Valorizzando la dimensione ludica nell apprendimento si evita di orientare la scuola solo sul piano cognitivo a scapito delle altre dimensioni formative, come quella affettiva, interpersonale, corporea, manuale. Esistono diversi tipi di giochi: quelli simbolici (faccio finta di essere qualcun altro, mi metto nei panni dell altro); quelli di imitazione (i bambini tendono ad imitare i compiti e le caratteristiche degli adulti); quelli regolati (vi sono delle regole da rispettare che risultano utili perché servono ai bambini per capire l importanza delle regole); quelli costruttivi (fatti di costruzioni, di pezzi utili da edificare) e infine quelli di gruppo (i bambini hanno la possibilità di sviluppare atteggiamenti positivi di conoscenza dell altro e di socializzazione). L integrazione della sfera intra- e interpersonale propria dell attività ludica, permette 5

6 e favorisce lo sviluppo contemporaneo di competenze linguistico-cognitive e abilità sociali ed educative. Lo studente in questo modo acquisisce strutture e lessico attraverso un esperienza globale e motivata (il piacere del gioco, della sfida) e viene coinvolto dal punto di vista cognitivo, affettivo, sociale e creativo. Dopo queste considerazioni sulla glottodidattica ludica, è bene fare una riflessione sul ruolo del gioco motorio, considerando che i progetti CLIL a carattere linguistico nella scuola dell infanzia e primaria, si basano principalmente sull utilizzo della lingua straniera come veicolo per la spiegazione e l esecuzione di giochi e di attività motorie. Il gioco è ritenuto educativo per una serie di motivi e di caratteristiche: - attraverso l esercizio ludico il bambino esprime gli impulsi e i moti del suo animo in un ambiente psicologicamente libero; - permette di rivelare le caratteristiche e la natura psicologica dei bambini, dando all insegnante la possibilità di proporre interventi opportuni e adeguati al loro comportamento; - è costituito da attività piacevoli, ricercate e attese e quindi, se fatto bene, al momento giusto, allenta la tensione e la noia e come tale può essere educativo.97 I giochi motori implicano il movimento del corpo, l attività fisica. Il bambino esplora il mondo con il suo corpo, si mette a repentaglio, sfida i limiti, affronta le difficoltà, ha un rapporto con la sua corporeità ed il suo corpo diviene strumento di conoscenza, mezzo per dialogare con la realtà. Il bambino che gioca affina le sue qualità psichiche, poiché, nell eseguire le attività ludiche, egli orienta le sue azioni verso un fine preciso o verso qualcosa che gli permetta di sviluppare la sua fantasia e la sua creatività. Il bambino, giocando, trasforma il mondo, e con la sua fantasia appunto determina nelle cose che vede un cambiamento creativo. In questo processo l alunno utilizza la sua intelligenza, attiva processi di attenzione, di pensiero e di volontà a partecipare e a fare bene. I giochi, inoltre, offrono un ulteriore vantaggio: oltre a migliorare la struttura fisiologica del bambino, perfezionano la sua psicomotricità e naturalmente, assieme al sistema nervoso 6

7 motore, interessano anche il sistema muscolare e quello articolare. Inoltre, nella loro multiforme varietà, essi, affinano le capacità condizionali e coordinative del bambino. Nel gioco il bambino produce, esprime e applica qualcosa di assolutamente personale, qualcosa di continuamente nuovo, che manifesta con il suo lavoro costruttivo e con la sua personalità. IL METODO TOTAL PHYSICAL RESPONSE 5 Il Total Physical Response (TPR), ovvero reazione fisica totale, è stato ideato, negli anni 60, da James Asher, professore di psicologia presso l Università di S. Josè in California. Tale metodo consiste in un coinvolgimento totale dell allievo sia a livello fisico sia psichico. J. Asher pone particolare attenzione alla tematica del filtro affettivo dell apprendente: per abbassare il livello di ansia e di stress presenti quando ci si avvicina all apprendimento di una nuova lingua, Asher teorizza un apprendimento della L2 o LS simile a quello della lingua materna: Come nella fase iniziale della sua vita il bambino ascolta e, prima di iniziare a parlare risponde, risponde con lo sguardo o con i gesti alle parole dei genitori, espresse in genere sotto forma di esortazioni, così, attraverso le stesse modalità, Asher ritiene che un adulto possa imparare una L2. 6 Il processo di apprendimento è un processo lento, basato principalmente su esperienze ricettive in cui si ha un coinvolgimento di tutte le modalità esperienziali dell individuo: audio-orali, affettive, motorie, visive. Il TPR appartiene agli approcci affettivi soprattutto per quanto riguarda il concetto e la volontà di non sottoporre a stress l apprendente. Infatti, come ritiene Asher, lo scarto temporale che vi è tra la fase di comprensione e la fase di produzione, sottrae l apprendente dall ansia e dalle eventuali frustrazioni che vengono generate 5 Tesi Boscolo unibz scienze della formazione 7

8 dall obbligo di esprimersi fin dal primo momento in L2 o LS consentendogli liberamente di decidere quando iniziare a parlare. Una prima osservazione riguardo a tale metodo, è il fatto che nel TPR la lingua viene concepita quasi esclusivamente come codice orale. Per acquisire la L2 o LS viene applicato il modello di acquisizione della L1 nell infanzia, si deduce facilmente che il metodo non lascia molto spazio al codice scritto, né sotto forma di lettura, né sotto forma di scrittura, privilegiando invece l oralità. Nella prima fase, il processo di acquisizione consiste in attività principalmente indirizzate verso la comprensione dell input a cui si è esposti. Il metodo TPR, sviluppa l abilità della comprensione attraverso la sincronizzazione della lingua proposta con i movimenti del corpo svolgendo un efficace funzione di supporto al processo di decodificazione della nuova lingua. Una volta interiorizzata una sufficiente quantità di codice ed avviata l educazione alla comprensione, definita da Asher, i dati decifrati ed appresi attraverso la risposta fisica si trasformeranno in comportamenti linguistici, ovvero in output e si avvierà spontaneamente la produzione della nuova lingua. Una caratteristica del TPR è costituita dalla suddivisione della lingua in abstractions e non abstractions, cioè in elementi astratti e non astratti che sono rappresentati da sostantivi che esprimono concetti astratti e da sostantivi concreti e verbi in forma imperativa.all interno del sistema linguistico, Asher opera un ulteriore suddivisione, ovvero quella in macrostrutture o chunks. Ritiene infatti che la lingua, attraverso la sincronizzazione con il movimento fisico, venga assimilata o internalizzata a livello di chunks, piuttosto che a livello di singoli elementi lessicali. Grazie alle macrostrutture è possibile ottenere una più rapida assimilazione del codice linguistico di L2. L età degli apprendenti Le attività del Total Physical Response vengono maggiormente rivolte ad allievi di scuola primaria anche se il metodo può essere utilizzato da studenti più grandi ed, in alcuni casi, addirittura da adulti. Proporre le attività ad alunni più grandi richiede opportuni adattamenti che hanno il compito di rispondere ad alcune caratteristiche 8

9 tipiche di questa fascia di età quali, le diverse problematiche dell età evolutiva ed il ruolo che gioca la motivazione, le abilità cognitive maggiormente orientate verso un analisi della lingua. Nell acquisizione della seconda lingua, riguardo alle differenze tra adulti e bambini, sono state dedicate numerose ricerche le quali attestano che vi sono dei fattori chiave che consentono ai bambini di essere meno rigidi, quindi più disponibili, ad apprendere attraverso questo tipo di strategia innovativa: Il filtro affettivo che si abbassa e diminuisce il fattore ansia La minore attenzione alla forma della lingua La maggiore capacità di memorizzazione di routines e di formule (definite da Asher chunks) La forte motivazione integrativa Sicuramente, porre meno attenzione alla forma linguistica e lasciare maggiore spazio all attività fisica sono degli elementi che funzionano particolarmente bene con i bambini, mentre se presentati agli adulti danno dei risultati inferiori rispetto alle metodologie tradizionali. Infatti, gli adulti, al contrario dei bambini, se non hanno la possibilità di produrre degli enunciati ed eventualmente venire corretti, tendono a diventare ansiosi apprendendo decisamente meno. Insegnare direttamente a parlare una lingua straniera viene definito da Asher come brain-antagonist, cioè non si adatta al modo naturale in cui è abituato a lavorare il nostro cervello. La comparsa della parola nel bambino è un fenomeno evolutivo e coincide direttamente con le fasi di sviluppo del singolo individuo. La produzione non può essere insegnata, ma deve essere in qualche modo modellata, come fanno, giorno per giorno, i genitori di un bambino che incomincia a parlare. La teoria dell apprendimento linguistico Secondo Asher, la concezione dell apprendimento linguistico nel TPR si basa su tre ipotesi fondamentali presenti nelle modalità in cui si acquisisce la lingua materna: 9

10 Il bio-program: secondo Asher ed altri studiosi, in ogni individuo il cervello ed il sistema nervoso sono biologicamente programmati ad apprendere la lingua. L apprendimento di L2 avverrebbe in maniera naturale con lo stesso processo di sviluppo della L1. L esistenza di questo programma è visibile quando osserviamo con attenzione il modo in cui il bambino interiorizza la sua prima lingua durante la fase del silenzio. Sin dai primi giorni di vita, la lingua materna viene acquisita all interno di interazioni affettive, di cura e di attenzione in cui l adulto che si prende cura del bambino conversa con questo attraverso frasi come ridi, girati, dammi la mano. Queste conversazioni particolari, definite da Asher language-body conversations non richiedono che il bambino parli, ma che questo ascolti e risponda con un azione fisica. Il bambino decodifica il linguaggio attraverso la mediazione dei movimenti del corpo sollecitati dalle espressioni usate dagli adulti. Le risposte fisiche segnalano che il bambino risponde, perché ha capito. Le language-body conversations diventano più complesse ( togliti le scarpe, vieni con me in cucina ) e continuano per molti mesi prima che il bambino sia in grado di pronunciare parole comprensibili. Il silenzio del bambino permette di interiorizzare la forma ed i suoni della lingua materna. Il primo obiettivo raggiunto nel processo di acquisizione è la capacità di comprendere Inoltre, gli studi sull acquisizione di una lingua affermano che si va incontro ad una precisa sequenza data da ascolto e comprensione prima della produzione utilizzando delle precise modalità: la sincronizzazione tra sollecitazione verbale e movimento fisico. Nel TPR l acquisizione della lingua avviene attraverso l emisfero destro, in stretta correlazione con le attività motorie, prima che l emisfero sinistro intervenga ad influenzare troppo razionalmente quanto assimilato consentendo il passaggio dalla fase di ricezione alla fase di produzione. Infatti, l emisfero sinistro, inizialmente, non parla si limita solo ad osservare le azioni diverse provocate dal linguaggio nel bambino e nelle altre persone. L emisfero sinistro diventa sempre più consapevole del fatto che attraverso 10

11 la parola ha il potere di far accadere degli eventi e diviene pronto per poter iniziare a parlare. Gradualmente, la comprensione della lingua si sviluppa e nella mappa linguistica vengono interiorizzate sufficienti informazioni. Queste permettono al bambino di poter produrre spontaneamente delle espressioni. La comparsa della parola è un evento del tutto naturale e spontaneo che non può e non deve essere forzato. Inizialmente, la parola non è perfetta, ma le imperfezioni verranno superate gradualmente. Secondo Asher, durante il language-body conversations, la lingua che appare immediatamente trasparente nel suo significato si fissa direttamente ed in modo intenso sul corpo del bambino grazie all attivazione del sistema della sensibilità cinestesica. L associazione ripetuta di un concetto al movimento fisico agisce sulla memoria a lungo termine lasciando una traccia permanente. Una volta che il bambino raggiunge la padronanza nella lingua madre, il modello naturale per l acquisizione del linguaggio non scompare, ma continua ad operare quando si cerca di imparare un altra lingua. Sicuramente, per poter insegnare ed apprendere una lingua in modo piacevole e poco stressante è necessario che vengano rispettati i meccanismi naturali di acquisizione della lingua madre. Il TPR riproduce la sequenza ed il modo in cui viene acquisita la lingua madre. I bambini possono raggiungere la comprensione di una seconda lingua molto più velocemente grazie alle language-body conversations. Il processo di comprensione avviene attraverso il corpo e l apprendente interiorizza un numero sempre maggiore di informazioni sulla fonologia, morfologia e sulla struttura della lingua che gli permettono di elaborare delle ipotesi sul nuovo codice. Attraverso questo processo di elaborazione l apprendente sarà pronto ad esprimersi attraverso la parola. Questo desiderio di esprimersi verbalmente non può essere forzato da parte del insegnante, ma appare in modo spontaneo come nel bambino che acquisisce la lingua materna. 11

12 Total Physical Response: le indicazioni di base Il metodo propone delle indicazioni di base: Ascoltare prima di parlare: la comprensione deve attivarsi prima della produzione Collegare il linguaggio al corpo, alle azioni, al movimento dell apprendente Non forzare l espressione, ma dare input per la produzione La teoria della lingua Il fulcro di tale metodo è costituito da comandi che vengono impartiti dall insegnante mediante la forma grammaticale dell imperativo e dalla successiva comprensione degli allievi tramite l esecuzione di azioni fisiche immediate. I comandi e le richieste hanno un risvolto operativo immediato nell esecuzione di quanto richiesto favorendo le esperienze ricettive di comprensione della lingua. L input verbale è integrato da gesti, disegni, oggetti, immagini che facilitano la comprensione. I movimenti del corpo e l attività fisica che sono determinati dall uso dell imperativo, rappresentano l originalità del metodo nonché il veicolo di comprensione ed assimilazione dei nuovi elementi della LS. Nel Total Physical Response l allievo si colloca al centro del processo di insegnamento, egli riveste il ruolo di ascoltatore e di attore. L insegnante è un regista che dirige una compagnia teatrale in cui gli studenti sono gli attori protagonisti, senza però divenire troppo prescrittivo rischiando di trasmettere ai suoi allievi dei concetti in maniera distaccata non curandosi della ricezione e dell effettiva interiorizzazione di quanto insegnato. Secondo Asher l insegnante deve fornire opportunità di apprendimento 7 cercando di creare la situazione migliore in modo che i propri 12

13 allievi possano assimilare e riorganizzare i contenuti in una cognitive map per raggiungere la necessaria competenza linguistica. È importante sottolineare il fatto che l insegnante non sforza gli allievi a produzioni linguistiche se questi non sono ancora pronti a parlare legittimando il periodo di silenzio dell allievo nel quale si limita ad esercitare le proprie capacità di comprensione eseguendo le attività proposte. Inoltre, l insegnante deve mostrarsi tollerante per quanto riguarda l uso della L1 da parte degli studenti che si esprimeranno in LS solo quando avranno ricevuto una quantità di input linguistici tali da poter utilizzare la nuova lingua. La tolleranza è riservata anche per gli errori al momenti della produzione in LS: l insegnante non deve continuamente correggere gli errori altrimenti corre il rischio di inibire gli allievi e di bloccarli nel corso della loro produzione. Nonostante l imperativo sia considerato strumento essenziale, grande facilitatore dell apprendimento, Asher suggerisce di utilizzare anche altre strategie di insegnamento soprattutto per quanto riguarda il perfezionamento fine-tuning delle competenze fonologiche, morfologiche e sintattiche della lingua. Gli obiettivi del TPR I principali obiettivi del TPR possono essere riassumibili nei seguenti punti: La comprensione della lingua obiettivo Il Role Reversal (Inversione di ruoli) e la produzione L abilità di legare i ricombinare parti e strutture della lingua nuova. Dopo un periodo di training basato sulla comprensione-esecuzione dei comandi formulati dall insegnante, l obiettivo consiste nell inversione dei ruoli prendendo la parola e dirigendo la risposta dei compagni e dell insegnante stesso. L obiettivo a lungo termine è il raggiungimento di un abilità particolare in cui gli alunni sono in grado di comprendere nuovi comandi che non hanno mai sentito prima. Comprendendo dei nuovi comandi, gli allievi dimostrano di aver acquisito una flessibilità linguistica. In questo modo, si possono interiorizzare, all interno di una mappa linguistica, le forme, i modelli, le regole della nuova lingua in modo indiretto. 13

14 È necessario individuare, nel corso delle varie attività, degli obiettivi a breve termine che possano essere concreti, misurabili e che possano sostenere la motivazione degli allievi. Le attività ed i materiali Le attività sono di natura estremamente dinamica dato che presuppongono un continuo movimento fisico da parte degli allievi. All inizio dell apprendimento sono sufficienti la voce dell insegnante, l insieme dei gesti che il movimento fisico implica e gli oggetti ( penne, quaderni, banchi, sedie) che servono per le lezioni, reperibili in aula. In seguito si possono utilizzare altri materiali, come immagini, diapositive che forniscono un supporto visivo agli argomenti trattati nel corso della lezione. Reid Wilson divide i comandi del TPR in quattro tipologie differenti a seconda delle attività proposte: TPRB: B significa Body. Si identificano con questa sigla tutti i comandi che hanno a che fare con il corpo ed il movimento. TPRO: O sta per Objects. Partendo da un oggetto si possono esercitare tutte le azioni ad esso associate. TPRP: P indica il termine Picture. Nel TPR le immagini, le scenografie sono importanti e rendono possibile la realizzazione di molte attività. TPRS: in questo caso si fa riferimento allo Storytelling. Il TPR prevede diversi tipi di attività scelte in base alle scelte didattiche dell insegnante. Asher propone altre attività linguistiche o altre tecniche didattiche che possono essere associate al suo metodo favorendo un migliore apprendimento della lingua.tra le tante attività, si possono menzionare: Imperative drills: si fa riferimento alla comprensione-esecuzione-produzione che sta alla base del metodo. Asher ritiene che ogni apprendente ha la possibilità di imparare meglio la lingua attraverso il movimento. 14

15 Role reversal: queste attività lasciano libertà agli allievi. Consistono nell esecuzione di comandi direttamente da parte degli alunni. Skits: una volta superato il passaggio del Role reversal, si possono creare delle scenette, delle drammatizzazioni in cui possono venire riutilizzati i contenuti della lezione. L insegnante dovrebbe mantenersi il più distante possibile in modo da poter consentire agli allievi massima libertà. Role playing: le conversazioni ritenute troppo difficile ed astratte possono essere affiancate a dei mini dialoghi che favoriscono una maggiore comprensione. Homework: il TPR non prevede che vengano assegnati dei compiti a casa. Testing: il TPR non prevede delle modalità tradizionali per poter valutare l acquisizione dei contenuti specifici. Nelle fasi iniziali, l esecuzione della risposta fisica rappresenta, senza alcun dubbio, lo strumento più efficace per poter verificare le competenze raggiunte. Nelle attività il divertimento, il gioco rappresentano delle componenti fondamentali, perché contribuiscono a mantenere viva l attenzione e la motivazione degli alunni che hanno la possibilità di apprendere senza stress. L insegnante e gli alunni L insegnante TPR deve essere creativo, dinamico ed empatico nei confronti degli allievi e soprattutto attento a monitorare le risposte del singolo apprendente. Un adeguata formazione secondo Asher, dovrebbe comprendere discipline quali, teatro, disegno, canto. I rischi a cui un insegnante può andare incontro possono essere riassunte in: Over modeling, in cui l insegnante continua ad eseguire i comandi insieme agli alunni superando il momento da cui gli allievi possono partire per poter agire autonomamente senza aver bisogno di imitare l insegnante. L insegnante deve essere regista e gli allievi attori. 15

16 Under modeling, in cui l insegnante va troppo veloce non accorgendosi che gli alunni non riescono a tenere il passo. Asher offre agli insegnanti dei consigli utili che limitano gli errori a cui si potrebbe andare incontro. è bene che l insegnante programmi la lezione nei minimi dettagli, poiché durante le esercitazioni l azione è molto veloce e buchi vuoti potrebbero disorientare gli allievi. Le lezioni devono essere dinamiche, ma non eccessivamente. Infatti, variare continuamente attività non risulta ottimale per gli allievi che non hanno la possibilità di adattarsi ai nuovi contenuti proposti. La classe e gli spazi A seconda dei comandi possono venir utilizzati diversi spazi, ossia gli spazi polivalenti, al di fuori dell aula scolastica. Una lezione tipo Nelle prime lezioni è fondamentale sostenere la motivazione degli apprendenti. In ogni lezione l insegnante deve osservare il gruppo per poter comprendere quali alunni sono pronti ad eseguire i comandi autonomamente senza l aiuto dell insegnante. La durata di una lezione dipende dall età degli apprendenti. Per i bambini della scuola primaria sarebbe bene non oltrepassare la mezz ora, mentre gli adulti possono anche seguire lezioni della durata massima di due/tre ore. Si riporta lo schema di una lezione tipo, utile per poter programmare le varie attività legate al TPR. Review (ripasso): si tratta di una sorta di riscaldamento fisico e verbale in cui vengono ripetuti velocemente i nuovi comandi che sono stati presentati nella lezione precedente. New commands (comandi nuovi): il nuovo gruppo di comandi viene prima eseguito dall insegnante che funge da modello per i suoi alunni. 16

17 Successivamente i comandi vengono eseguiti dall insegnante e dagli alunni sino a venir eseguiti da ogni allievo, singolarmente. Novel commands (ricombinazioni): quando gli alunni sono in grado di eseguire con sicurezza e velocità i comandi dati, l insegnante chiede agli alunni di eseguire le ricombinazioni senza rivestire il ruolo di modello. New material (nuovi elementi lessicali): si introducono nuovi elementi lessicali che vengono, comunque, espressi all interno di un comando. Review of new material (ripasso del lessico): la lezione diventa attiva e molto veloce. Inizialmente, si chiede di eseguire un comando poi si aggiungono i comandi sino a formare una sequenza. Role reversal (inversione dei ruoli): gli alunni prendono parola per poter impartire i comandi agli altri. Reading and writing (lettura e scrittura): gli alunni leggono i comandi alla lavagna e li copiano. È essenziale seguire quelle che sono le raccomandazioni pedagogiche per l apprendimento di una lingua altra e che dovrebbero sempre essere seguite dagli insegnanti di lingua: rispettare i tempi individuali di apprendimento e non forzare l allievo a parlare. È molto importante tenere sempre in considerazione il filtro affettivo ed il fatto che la persona presenti una sfera emotiva ed affettiva costituita da paure, motivazioni, demotivazioni, slanci. L abbassamento del filtro affettivo risulta essere un prerequisito fondamentale, poiché in presenza di barriere psicologiche che impediscono, a causa di ansie, avversioni, paure, lì apprendimento della lingua risulta più difficile e complicato. Molto spesso il bambino appare più dotato di abilità linguistiche rispetto all adulto, ma questo non dipende solamente dalla plasticità fonica del suo cervello. Infatti, il bambino presenta una maggiore apertura e disponibilità a far entrare gli stimoli della lingua diversa dalla propria senza troppa paura di sbagliare o di sentirsi impacciato come invece accade nell adulto. 17

18 BIBLIOGRAFIA SITOGRAFIA e MATERIALI DIDATTICI AREA CLIL Coonan Carmel M La lingua straniera veicolare Editore Utet Torino Lucietto S., La valutazione del processo in CLIL, in F. RICCI GAROTTI, 2006, Il futuro si chiama CLIL, Provincia Autonoma di Trento, IPRASE del Trentino Ricci Garotti F., 2006, (a cura di) Il futuro si chiama CLIL, IPRASE Trentino AREA INTEGRATA Bertacchini,Maule,Parenti,Viel, Quaderno Rosso ed Quiedit Verona Bertacchini, Maule, Parenti, Viel, Quaderno Arancione ed Quiedit Verona ( prossima uscita) Bertacchini, Parenti, Un sacco di Parole, ed Quiedit Verona SITOGRAFIA < SITOGRAFIA MATERIALI Vi invitiamo infine a visitare e verificare il raccordo lingua musica ed motricità. Modena/ ?ref=hl 18

19 Poiché l associazione Join us ha intenzione di organizzare corsi di formazione /aggiornamento per docenti,educatori,personale impegnato nella didattica dell educazione linguistica/comunicazione secondo modalità FAD o a distanza, si allega il seguente questionario investigativo con lo scopo di individuare i bisogni e le richieste professionali dei potenziali corsisti QUESTIONARIO INVESTIGATIVO RELATIVO A CORSI DI AGGIORNAMENTO DI DIDATTICA OPERATIVA A DISTANZA Il seguente questionario è finalizzato all individuazione delle aspettative dei potenziali partecipanti a corsi di aggiornamento a distanza in ambito didattico,al fine di ottimizzarne la struttura e i contenuti.esso va pertanto compilato anonimo, con assoluta garanzia di riservatezza e di salvaguardia individuale nell'utilizzo dei dati raccolti che verranno elaborati nella loro globalità. La ringraziamo per la cortese collaborazione e la preghiamo di depositare la copia nel contenitore indicato QUESTIONARIO 1. Come valuta i seguenti argomenti ( E una questione di abilità mettiamo a confronto l ascolto e il parlato in lingua madre/seconda straniera nella scuola dell infanzia e secondaria di primo grado; L arte del narrare/storytelling : l universo favolistico al servizio della comunicazione; Su il sipario! il teatro e la drammatizzazione in lingua madre,seconda,straniera; Dal disegno al fumetto comunicare attraverso lingua e immagini; Diario di viaggio Geografia e lingua vanno a bracetto; il Musichiere Lingua e Musica si danno una mano; l Approccio ludico e le sue potenzialità.)che verranno trattati complessivamente nel corso dell'intervento formativo: 1 2 poco interessanti molto interessanti 19

20 2. L'intervento formativo, a suo avviso, deve contribuire ad incrementare le sue conoscenze professionali attualmente incomplete: 1 2 poco molto 3. L'intervento formativo, a suo avviso, deve contribuire a migliorare le sue capacità professionali: poco molto 4 L'intervento formativo a distanza che, a richiesta del partecipante può prevedere anche alcune presenze in sede, a suo avviso, deve aiutare a identificare comportamenti più appropriati alla situazione attuale e facilitare un processo di trasformazione da vecchi a nuovi comportamenti: poco molto 5. Un intervento formativo a suo parere deve fornire delle occasioni: - per uno scambio d'informazioni 1 2 non necessariamente necessariamente - per migliorare la conoscenza reciproca e in generale le comunicazioni nel gruppo di lavoro 1 2 non necessariamente necessariamente - per sviluppare metodi e strumenti di lavoro non necessariamente 5 necessariamente 20

21 - per identificare alcuni problemi di funzionamento del proprio operato didattico urgenti: non necessariamente 5 necessariamente 6. Ritiene importante che Le venga fornita copia non solo della documentazione didattica utilizzata, ma anche copia di materiali aggiuntivi per approfondimento poco molto 7. I docenti, perché il loro contributo sia ottimale, devono : - essere preparati poco molto - essere chiari nell esposizione poco molto - saper gestire e coordinare i poco molto 8. Quali tecniche e metodi didattici dovrebbero, secondo Lei, essere impiegati preferibilmente, nell intervento formativo: - esposizione poco utile molto utile - discussioni dei casi/esercitazioni poco utili molto utili 21

22 - discussioni di gruppo poco utili molto utili - testimonianze poco utili molto utili 9. Quanto incide l organizzazione complessiva flessibile e modulare dell intervento formativo) sulla sua efficacia: poco molto 10. Indicazioni, suggerimenti o richieste che ritiene di voler formulare: 22

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