Le ragioni degli approcci morbidi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Le ragioni degli approcci morbidi"

Transcript

1 Le ragioni degli approcci morbidi

2 Approcci morbidi Gli approcci morbidi alle organizzazioni privilegiano gli aspetti culturali, simbolici, riflessivi e pongono particolare attenzione al processo di attribuzione di senso che i soggetti attivano enll interazione con le organizzazioni

3 Anni 70 Gli approcci morbidi si diffondono negli anni 70 in forza di due fattori: Declino dei controlli puramente burocratici nelle imprese Crescente insoddisfazione per lo studio dei soli aspetti strutturali (critica agli approcci di ispirazione contingentista secondo cui esiste una connessione tra il grado di turbolenza dell ambiente e la struttura ottimale dell organizzazione)

4 Critica agli approcci contingentisti Le scelte strategiche delle imprese non potevano essere spiegate in base alle loro caratteristiche strutturali, ma dipendevano in larga misura dalla azione strategica dei soggetti Imprese operanti nello stesso settore (medesima ampiezza, strutture organizzative comprabili) rivelavano un atmosfera interna differente (Confronto tra imprese occidentali e giapponesi)

5 La crescente fortuna delle ricerche qualitative Negli anni 70 si diffondono lo studio dei casi, l etnografia, l osservazione partecipante, la ricostruzione di eventi significativi

6 adottati da diverse scuole di pensiero Gli approcci soft non caratterizzano una sola scuola di pensiero, ma sono condivisi da una molteplicità di scuole, come interazionismo simbolico, cognitivismo, la fenomenologia, l etnometodologia

7 Approcci culturalisti, approcci interpretativi Individuiamo l asse oggetto-soggetto come dimensione concettuale lungo cui collocare gli approcci che esamineremo in questo capitolo

8 Approcci oggettivisti o culturalisti Sono così chiamati, perché partono dal presupposto che le organizzazioni possiedono una propria cultura intesa come giacimento accumulato nel tempo Lo studio della cultura è la strada per capire il funzionamento dell organizzazione

9 Approcci soggettivisti o interpretativi Così chiamati perché partono dal presupposto che la realtà esterna sia soltanto una costruzione sociale risultante dal conferimento di senso che i soggetti compiono nel flusso di esperienze

10 con varie posizioni intermedie

11 Schein e il concetto di cultura organizzativa Tesi fondamentale: studiare un organizzazione equivale a studiare la sua cultura

12 Definizione di cultura organizzativa La cultura organizzativa è l insieme coerente di assunti fondamentali che un dato gruppo ha inventato, scoperto e sviluppato, affrontando i suoi problemi di adattamento esterno e di integrazione interna, e che hanno funzionato abbastanza bene da poter essere trasmessi ai nuovi membri come modo corretto di percepire, pensare e sentire in relazione a quei problemi

13 Come si fa la conoscenza di una cultura organizzativa? Attraverso un analisi che si sviluppa a differenti livelli di profondità

14 Tre livelli di profondità Al livello più superficiali ci sono gli artefatti, ossia i prodotti direttamente osservabili di una data organizzazione (architettura, abbigliamento, gergo, rituali)

15 Secondo livello Valori espliciti dell organizzazione: siamo nella sfera dei discorsi manifesti, che vengono creati e fatti circolare dalla leadership, per rafforzare il senso di appartenenza dei membri (ricognizione di quei discrosi attraverso colloqui e interviste)

16 Terzo livello Assunti di base: le convinzioni profonde e inespresse, date per scontate, di cui i membri non sono nemmeno del tutto consapevoli (gli assunti di base riguardano i campi universali dell esperienza umana, come il rapporto con la natura, le relazioni con le persone, la concezione del tempo

17 Assunti di base Si possono combinare variamente tra di loro, dando luogo a sistemi di convinzioni articolati e complessi (devono sempre soddisfare il requisito della coerenza interna)

Unità didattica 4 Culture, ideologie, «lati oscuri» delle organizzazioni. Definizione, formazione e trasmissione della cultura organizzativa

Unità didattica 4 Culture, ideologie, «lati oscuri» delle organizzazioni. Definizione, formazione e trasmissione della cultura organizzativa Unità didattica 4 Culture, ideologie, «lati oscuri» delle organizzazioni Definizione, formazione e trasmissione della cultura organizzativa Il concetto di cultura Insiemi di saperi, credenze, valori, obiettivi

Dettagli

Lezione 5 La cultura organizzativa (Cap. 6: pp , Decastri, 2016) Università degli Studi di Roma Tor Vergata a.a

Lezione 5 La cultura organizzativa (Cap. 6: pp , Decastri, 2016) Università degli Studi di Roma Tor Vergata a.a Lezione 5 La cultura organizzativa (Cap. 6: pp. 201-236, Decastri, 2016) Università degli Studi di Roma Tor Vergata a.a. 2015-2016 1 Contenuti 1. Premessa 2. La cultura organizzativa Il concetto e le definizioni

Dettagli

Lezione 5 La cultura organizzativa (Cap. 6: pp , Decastri, 2016) Università degli Studi di Roma Tor Vergata a.a

Lezione 5 La cultura organizzativa (Cap. 6: pp , Decastri, 2016) Università degli Studi di Roma Tor Vergata a.a Lezione 5 La cultura organizzativa (Cap. 6: pp. 201-236, Decastri, 2016) Università degli Studi di Roma Tor Vergata a.a. 2018-2019 1 Contenuti 1. Premessa 2. La cultura organizzativa Il concetto e le definizioni

Dettagli

CULTURE ORGANIZZATIVE

CULTURE ORGANIZZATIVE CULTURE ORGANIZZATIVE CULTURE ORGANIZZATIVE lo SCHEMA DI ASSUNTI FONDAMENTALI che un certo gruppo ha INVENTATO, SCOPERTO O SVILUPPATO mentre imparava ad affrontare i problemi legati al suo ADATTAMENTO

Dettagli

Corso di Laurea in Servizio Sociale

Corso di Laurea in Servizio Sociale Corso di Laurea in Servizio Sociale L organizzazione dei servizi sociali I paradigmi teorici dell analisi organizzativa Antonio Strati, L analisi organizzativa, Carocci, 2004 (Capitolo secondo) 12/10/2015

Dettagli

La cultura organizzativa

La cultura organizzativa Giuliano Nicolini La cultura organizzativa 2013 www.giulianonicolini.it 1 L'Organizzazione come Cultura Le organizzazioni, in quanto sistemi sociali, sono produttrici e portatrici di una propria cultura.

Dettagli

Progettazione,realizzazione e valutazione di un servizio di orientamento

Progettazione,realizzazione e valutazione di un servizio di orientamento Progettazione,realizzazione e valutazione di un servizio di orientamento 17 aprile 2012 ISISS DA COLLO CONEGLIANO 19 aprile 2012 CENTRO GRAFICO LANCENIGO SOMMARIO La cultura organizzativa Il progetto di

Dettagli

Psicologia della comunicazione organizzativa

Psicologia della comunicazione organizzativa Psicologia della comunicazione organizzativa AA 2014-15 ESERCITAZIONE - M. Mura Psicologia della comunicazione organizzativa MODELLO MULTIDIMENSIONALE DI ANALISI ORGANIZZATIVA (Francescato, Ghirelli, 1988)

Dettagli

Gestione e organizzazione aziendale le strutture organizzative per l'internazionalizzazione

Gestione e organizzazione aziendale le strutture organizzative per l'internazionalizzazione Gestione e organizzazione aziendale le strutture organizzative per l'internazionalizzazione 6 Facoltà di Economia Sede di Treviglio Giancarlo Traini Maggio 2012 il programma N data giorno ora tema capitolo

Dettagli

Edgar Schein: il primato della cultura organizzativa

Edgar Schein: il primato della cultura organizzativa Edgar Schein: il primato della cultura organizzativa Professore emerito di management alla Sloan School Of Management del Massachusetts Institute of Technology, Edgar Schein (1928-vivente) ha di fatto

Dettagli

La ricerca sociale: metodologia e tecniche

La ricerca sociale: metodologia e tecniche La ricerca sociale: metodologia e tecniche [Corso di Sociologia generale] a.a. 2015 2016 Docenza: Pierpaola Pierucci - Mail: pierpaola.pierucci@unife.it METODOLOGIA Riflessione sulle pratiche di ricerca

Dettagli

Sociologia. Olismo e individualismo: le due tradizioni del pensiero sociologico

Sociologia. Olismo e individualismo: le due tradizioni del pensiero sociologico Olismo e individualismo: le due tradizioni del pensiero sociologico V. Cesareo,. Teorie e problemi, Vita e Pensiero, Milano. Olismo/Individualismo Le due tradizioni del pensiero sociologico come devono

Dettagli

Conoscenze. Abilità / Capacità SCIENZE UMANE LES CLASSE PRIMA SAPERI MINIMI

Conoscenze. Abilità / Capacità SCIENZE UMANE LES CLASSE PRIMA SAPERI MINIMI SCIENZE UMANE LES CLASSE PRIMA PSICOLOGIA GENERALE / METODOLOGIA DELLA RICERCA 1. Metodo di studio: consapevolezza delle strategie di apprendimento e memorizzazione; dell elaborazione di semplici contenuti

Dettagli

Sociologia. Corso di Sociologia generale

Sociologia. Corso di Sociologia generale Corso di Sociologia Conclusioni: olismo e individualismo nel pensiero sociologico V. Cesareo, Sociologia. Teorie e problemi, Vita e Pensiero, Milano. Olismo/Individualismo Le due tradizioni del pensiero

Dettagli

Filosofia e acquisizione di competenze. Pensiero filosofico per le competenze educative A.A. 2014/15 lezione 17 novembre 2014

Filosofia e acquisizione di competenze. Pensiero filosofico per le competenze educative A.A. 2014/15 lezione 17 novembre 2014 Filosofia e acquisizione di competenze Pensiero filosofico per le competenze educative A.A. 2014/15 lezione 17 novembre 2014 1. Che cosa si intende per competenza? 2. Come si insegnano o trasferiscono

Dettagli

Approcci Durkheimiani

Approcci Durkheimiani 1 Approcci Durkheimiani Gli approcci durkheimiani riemergono in sociologia negli anni 60 a seguito di una reazione contro la predominanza del funzionalismo strutturale, particolarmente nella sua forma

Dettagli

Corso di Laurea in Servizio Sociale a.a TIROCINIO II anno Progettazione integrata docenze SORG DASS OSS

Corso di Laurea in Servizio Sociale a.a TIROCINIO II anno Progettazione integrata docenze SORG DASS OSS Università degli Studi di Torino Corso di Laurea in Servizio Sociale a.a.2011-2012 TIROCINIO II anno Progettazione integrata docenze SORG DASS OSS Con il contributo della Nell intento di perseguire gli

Dettagli

4. La Psicologia della Gestalt.

4. La Psicologia della Gestalt. CLASSE 1 PSICOLOGIA GENERALE 1. La nascita della psicologia come scienza e i suoi fondamentali caratteri (l'importanza del metodo e delle forme di osservazione): a. Concetto di scienza e nascita del metodo

Dettagli

S R T UME M N E TI T I PER E R ID I URRE E I L I RIS I C S H C I H O I CL C IN I IC I O

S R T UME M N E TI T I PER E R ID I URRE E I L I RIS I C S H C I H O I CL C IN I IC I O STRUMENTI PER RIDURRE IL RISCHIO CLINICO Formazione: sviluppo delle competenze e sicurezza delle cure Pentella Giovanna Il sottoscritto Pentella Giovanna ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi,

Dettagli

IL MARKETING IN UNA DIMENSIONE COLLETTIVA. La valorizzazione delle risorse del territorio. Adanella Rossi

IL MARKETING IN UNA DIMENSIONE COLLETTIVA. La valorizzazione delle risorse del territorio. Adanella Rossi IL MARKETING IN UNA DIMENSIONE COLLETTIVA. La valorizzazione delle risorse del territorio Adanella Rossi Importanza di un approccio di tipo collettivo valorizzazione di beni prodotti e/o commercializzati

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE INDIRIZZO LICEO SCIENTIFICO ANNO SCOLASTICO 2017/2018 CLASSE IV SEZIONE AS QUADRO ORARIO (N. ore settimanali nella classe) 3 DISCIPLINA: FILOSOFIA DOCENTE GRAZIA

Dettagli

I principi dell apprendimento. Progettazione grafica di Michele Carbotti 4^V I.T.C.G. Leonardo da Vinci

I principi dell apprendimento. Progettazione grafica di Michele Carbotti 4^V I.T.C.G. Leonardo da Vinci I principi dell apprendimento Progettazione grafica di Michele Carbotti 4^V I.T.C.G. Leonardo da Vinci Principio dell apprendimento attivo e critico Tutti gli aspetti di un ambiente di apprendimento sono

Dettagli

Fondamenti di Psicologia dello Sviluppo e dell Educazione

Fondamenti di Psicologia dello Sviluppo e dell Educazione Fondamenti di Psicologia dello Sviluppo e dell Educazione Modulo condotto dal Dott. Inguscio Lucio, Ph.D. Psicofisiologia, Psicologia Cognitiva e Psicologia della Personalita «Sapienza» Università di Roma

Dettagli

personali in ambito familiare, scolastico e sociale. in situazioni sociali e professionali soggette

personali in ambito familiare, scolastico e sociale. in situazioni sociali e professionali soggette RISULTATI DI APPRENDIMENTO INTERMEDI DEL PROFILO DI USCITA DEI PERCORSI DI ISTRUZIONE PROFESSIONALE PER LE ATTIVITÀ E GLI INSEGNAMENTI DI AREA GENERALE In questa sezione sono declinati i risultati di apprendimento

Dettagli

Programmazione di SCIENZE UMANE Terzo anno - opzione Economico Sociale OBIETTIVI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO

Programmazione di SCIENZE UMANE Terzo anno - opzione Economico Sociale OBIETTIVI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO Programmazione di SCIENZE UMANE Terzo anno - opzione Economico Sociale OBIETTIVI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO chiave generali di Asse storicosociale Traguardi formativi per scienze umane C 1 Comunicazione

Dettagli

CLINICAL GOVERNANCE E CONTRIBUTO DELLE AZIENDE SANITARIE

CLINICAL GOVERNANCE E CONTRIBUTO DELLE AZIENDE SANITARIE CLINICAL GOVERNANCE E CONTRIBUTO DELLE AZIENDE SANITARIE FONDAZIONE ISTUD costellazione paziente, famiglia e professionista sanitario: spazi, regole, e modi di convivenza assistenziale lorenzo terranova

Dettagli

Principali meccanismi di generazione delle disuguaglianze di salute in ambito non sanitario. Roberto Di Monaco e Giuseppe Costa (Università Torino)

Principali meccanismi di generazione delle disuguaglianze di salute in ambito non sanitario. Roberto Di Monaco e Giuseppe Costa (Università Torino) Principali meccanismi di generazione delle disuguaglianze di salute in ambito non sanitario Roberto Di Monaco e Giuseppe Costa (Università Torino) I processi sociali (da evidenze di ricerca) Disuguaglianze

Dettagli

Insegnare, imparare, crescere

Insegnare, imparare, crescere Insegnare, imparare, crescere Formazione CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE E RUBRICHE VALUTATIVE Maurizio Muraglia 19 Febbraio 2018 Benevento CONTESTUALIZZARE CERTIFICAZIONE RUBRICHE LA NORMA DM 9/2010 IL

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF

ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF 2014-2015 OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI SCUOLA DELL INFANZIA Accoglienza della diversità, delle persone e delle culture Rafforzamento

Dettagli

LA PROSPETTIVA DEL SÉ

LA PROSPETTIVA DEL SÉ LA PROSPETTIVA DEL SÉ Ha origine da analisi speculative che si sono sviluppate in ambito filosofico e religioso sin dall antichità classica. In questi ambiti ha avuto origine la concezione unitaria del

Dettagli

Teoria, scienza e prassi della valutazione

Teoria, scienza e prassi della valutazione IC Capannori La trasformazione del sistema di istruzione e formazione: valutazione e certificazione delle competenze Teoria, scienza e prassi della valutazione Prof. Attilio Monasta Aristeiaonline Firenze

Dettagli

Le interviste. Corso di Metodi della ricerca qualitativa a.a [Eugenio De Gregorio]

Le interviste. Corso di Metodi della ricerca qualitativa a.a [Eugenio De Gregorio] Le interviste Corso di Metodi della ricerca qualitativa a.a. 2014-2015 [Eugenio De Gregorio] Metodi quantitativi Metodi qualitativi Approccio positivista e sperimentale Approccio costruttivista e contestualista

Dettagli

Felice Carugati e Patrizia Selleri. Capitolo 1 La psicologia fra storia e cultura

Felice Carugati e Patrizia Selleri. Capitolo 1 La psicologia fra storia e cultura PSICOLOGIA DELL EDUCAZIONE Felice Carugati e Patrizia Selleri Capitolo 1 La psicologia fra storia e cultura 1 SCOPO della psicologia del XX sec Ricerca di leggi generali in grado di spiegare gli elementi

Dettagli

Lo sviluppo cognitivo secondo J. Piaget

Lo sviluppo cognitivo secondo J. Piaget Lo sviluppo cognitivo secondo J. Piaget Jean Piaget La conoscenza umana può essere considerata come un organo biologico della mente e l acquisizione della conoscenza può essere un processo evolutivo. Conoscenza

Dettagli

La ricerca sociale: l osservazione partecipante. [Corso di Sociologia generale] a.a

La ricerca sociale: l osservazione partecipante. [Corso di Sociologia generale] a.a La ricerca sociale: l osservazione partecipante [Corso di Sociologia generale] a.a. 2017-2018 Docenza: Pierpaola Pierucci pierpaola.pierucci@unife.it Riflessione sulle pratiche di ricerca sociologica per

Dettagli

La cultura organizzativa

La cultura organizzativa Università degli Studi di Milano Bicocca Facoltà di Sociologia Corso di laurea in Scienze dell Organizzazione Anno Accademico 2008/09 Corso Fondamenti di organizzazione La cultura organizzativa PAOLO ROSSI

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE TRASVERSALI DI CITTADINANZA

CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE TRASVERSALI DI CITTADINANZA ISTITUTO COMPRENSIVO DI ESPERIA (FR) SCUOLA DELL INFANZIA - PRIMARIA- SECONDARIA DI PRIMO GRADO CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE TRASVERSALI DI CITTADINANZA Anno Scolastico 2018 2019 INDICE COMPETENZE

Dettagli

Strumenti per analisi competenze: l autovalutazione per il dirigente sindacale. claudio arlati 1

Strumenti per analisi competenze: l autovalutazione per il dirigente sindacale. claudio arlati 1 Strumenti per analisi competenze: l autovalutazione per il dirigente sindacale claudio arlati 1 Sindacalista Essere sindacalista significa accettare di collocarsi in un campo di forze compreso tra l etica

Dettagli

Enrica Tedeschi - Gender Inequality 2

Enrica Tedeschi - Gender Inequality 2 La consapevolezza femminile è cresciuta e ha prodotto nuove strategie di denuncia delle disuguaglianze, soprattutto nei settori in cui le donne sono più forti per caratteristiche professionali e del mercato.

Dettagli

Unità didattica 4 Culture, ideologie, lato oscuro delle organizzazioni. La cultura organizzativa come strumento di controllo

Unità didattica 4 Culture, ideologie, lato oscuro delle organizzazioni. La cultura organizzativa come strumento di controllo Unità didattica 4 Culture, ideologie, lato oscuro delle organizzazioni La cultura organizzativa come strumento di controllo Gideon Kunda Oggetto delle sue ricerche Vuole esaminare soprattutto come la cultura

Dettagli

Teoria della comunicazione. Anno Accademico Lezione n. 2

Teoria della comunicazione. Anno Accademico Lezione n. 2 Teoria della comunicazione Anno Accademico 2012-2013 Lezione n. 2 Attenzione per la CNV SOCIOLOGIA: M. Weber; Interazionismo simbolico (Blumer); Etnometodologia (Garfinkel); Approccio drammaturgico (Goffman).

Dettagli

Psicologia sociale A.a Prof.ssa Isabella Quadrelli

Psicologia sociale A.a Prof.ssa Isabella Quadrelli Psicologia sociale A.a. 2013-2014 Prof.ssa Isabella Quadrelli isabella.quadrelli@unipr.it Presentazione del corso Orientamenti teorici della psicologia sociale Le basi sociali del comportamento: conformismo,

Dettagli

il primo laboratorio di psicologia sperimentale è avviato da Wundt a Lipsia nel 1879

il primo laboratorio di psicologia sperimentale è avviato da Wundt a Lipsia nel 1879 Cenni torici strutturalismo come è strutturata la mente? Psicologia = scienza il primo laboratorio di psicologia sperimentale è avviato da Wundt a Lipsia nel 1879 (Wundt adotta procedure e metodi della

Dettagli

La definizione degli obiettivi

La definizione degli obiettivi Docimologia Prof. Giovanni Arduini Lezione n.5 Anno Accademico 2013/2014 La definizione degli obiettivi La necessità di definire sul piano dell attività didattica determinati obiettivi nasce da tre ordine

Dettagli

NON TECHNICAL SKILLS : LE COMPETENZE NON TECNICHE E LA SICUREZZA

NON TECHNICAL SKILLS : LE COMPETENZE NON TECNICHE E LA SICUREZZA NON TECHNICAL SKILLS : LE COMPETENZE NON TECNICHE E LA SICUREZZA Attilio Pagano a.pagano@hirelia.it GLI ARGOMENTI DI QUESTO INCONTRO 1. Quanto incide il comportamento umano sul fattore salute e sicurezza

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE INDIRIZZO LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE ANNO SCOLASTICO 2017/2018 CLASSE IV SEZIONE B QUADRO ORARIO (N. ore settimanali nella classe) 2 DISCIPLINA:

Dettagli

La collaborazione interprofessionale

La collaborazione interprofessionale 1 La collaborazione interprofessionale Lineamenti, dimensioni e confini Vincenzo D Angelo SUPSI/DEASS Docente-Ricercatore 2 Obiettivi: Sistematizzare i concetti chiave della collaborazione interprofessionale

Dettagli

Gruppi volontariato Vincenziano Giovani e lavoro Giovani al lavoro

Gruppi volontariato Vincenziano Giovani e lavoro Giovani al lavoro Gruppi volontariato Vincenziano Giovani e lavoro Giovani al lavoro Vincenzo Giorgino I giovani e il lavoro nella transizione Corso di formazione per volontari 19 ottobre 2013 La trasformazione sociale

Dettagli

CAPITOLO CAPIT 0 Cultura organizzativa e valori ganizza etici

CAPITOLO CAPIT 0 Cultura organizzativa e valori ganizza etici CAPITOLO 10 Cultura organizzativa e valori etici Agenda Cultura organizzativa Cultura e progettazione Cultura e performance Valori etici nelle organizzazioni Responsabilità sociale d impresa Formare cultura

Dettagli

Management dell Innovazione Tecnologica

Management dell Innovazione Tecnologica Management dell Innovazione Tecnologica L innovazione organizzativa Prof. Antonio Lerro, Ph.D. DiMIE, Università degli Studi della Basilicata L organizzazione e la gestione delle risorse umane Insieme

Dettagli

Metodi e funzioni della ricerca sociologica. Sociologia dell Educazione a.a Lezione del 18 marzo 2015

Metodi e funzioni della ricerca sociologica. Sociologia dell Educazione a.a Lezione del 18 marzo 2015 Metodi e funzioni della ricerca sociologica Sociologia dell Educazione a.a. 2014-2015 Lezione del 18 marzo 2015 Franco Crespi, Le vie della sociologia, il Mulino, 1985. Sociologia come una particolare

Dettagli

Management sistemico vitale

Management sistemico vitale Management sistemico vitale Scelte e decisioni in ambito complesso Corso di Management Prof. Mario Calabrese 23/03/2017 Lezione numero 6 1 I diversi driver del Processo di apprendimento I fili, l ordito

Dettagli

La cultura organizzativa

La cultura organizzativa Università degli Studi di Milano Bicocca Facoltà di Sociologia Corso di laurea in Servizio Sociale Anno Accademico 2008/09 Corso Organizzare un servizio La cultura organizzativa PAOLO ROSSI paolo.rossi@unimib.it

Dettagli

Metodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA

Metodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA Metodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA Prof. Guido CAPALDO Roma, 21 maggio 2013 Sala Polifunzionale PCM Come è stata costruita la metodologia Messa

Dettagli

La V di Gowin A cura di Lucilla Ruffilli e Daniela Berardi Laboratorio Epistemologico Pensare per storie

La V di Gowin A cura di Lucilla Ruffilli e Daniela Berardi Laboratorio Epistemologico Pensare per storie La V di Gowin Schema V (1) Elementi concettuali Elementi metodologici Filosofia Teorie Principi e sistemi concettuali Concetti Quesiti o problemi Le risposte richiedono un attiva interazione tra lato destro

Dettagli

perché vi sono tante teorie dello sviluppo psicologico?

perché vi sono tante teorie dello sviluppo psicologico? perché vi sono tante teorie dello sviluppo psicologico? a cura di laura Aleni Sestito Piaget Con la sperimentazione si cominciano ad affrontare i problemi Vygotskij di esplicazione ed interpretazione delle

Dettagli

CORSO DI TEOLOGIA, SACRA SCRITTURA

CORSO DI TEOLOGIA, SACRA SCRITTURA CORSO DI TEOLOGIA, SACRA SCRITTURA PIANO STORICO PIANO DINAMICO LINGUAGGIO DI UNIVERSALIZZAZIONE CONTESTO CULTURALE IN CUI SI SONO ORIGINATI I RACCONTI BIBLICI Per esprimere la DIMENSIONE UNIVERSALE il

Dettagli

La funzione manageriale ed il modello delle competenze

La funzione manageriale ed il modello delle competenze Corte dei conti Corso di formazione La funzione manageriale ed il modello delle competenze PREMESSA Il programma didattico, di seguito presentato, origina da un lavoro di condivisione dei contenuti cui

Dettagli

INFORMO 2003 OFFERTA FORMATIVA POLIEDRA

INFORMO 2003 OFFERTA FORMATIVA POLIEDRA INFORMO 2003 OFFERTA FORMATIVA POLIEDRA INFORMATICA DI BASE Po 1 - Office Automation Fornire nozioni teoriche e pratiche sull impiego dell informatica per l ufficio 48 ore Distribuzione 1 giornata di formazione

Dettagli

Sociologia. Corso di Sociologia generale

Sociologia. Corso di Sociologia generale Corso di Sociologia Sociologie della vita quotidiana. In particolare: Erving Goffman (1922-1982) Harold Garfinkel (1917-2011) Goffman (1922 1982) Alcuni lavori di Goffman: 1956. La vita quotidiana come

Dettagli

La lingua e la matematica: attività in classe. Laura Branchetti

La lingua e la matematica: attività in classe. Laura Branchetti La lingua e la matematica: attività in classe Laura Branchetti Il problema di matematica Nei libri di testo si parla di problemi e di esercizi con accezioni talvolta simili, talvolta molto diverse. La

Dettagli

Certificazione delle competenze. Primo ciclo di istruzione (C.M. 13/02/2015)

Certificazione delle competenze. Primo ciclo di istruzione (C.M. 13/02/2015) Certificazione delle competenze Primo ciclo di istruzione (C.M. 13/02/2015) La circolare ministeriale 3 del febbraio 2015 introduce una scheda nazionale per la certificazione delle competenze, in due versioni

Dettagli

Profilo dello studente della formazione professionale in esito al biennio dell obbligo di istruzione ed al terzo anno

Profilo dello studente della formazione professionale in esito al biennio dell obbligo di istruzione ed al terzo anno Profilo dello studente della formazione professionale in esito al biennio dell obbligo di istruzione ed al terzo anno Competenze scientifico-tecnologiche 1 Le competenze scientifico-tecnologiche: profilo

Dettagli

ETNOGRAFIA SOCIALE. La ricerca etnografica = metodo di ricerca qualitativa

ETNOGRAFIA SOCIALE. La ricerca etnografica = metodo di ricerca qualitativa ETNOGRAFIA SOCIALE «descrizione di un particolare mondo sociale in base a una prospettiva non scontata. Fare etnografia non significa semplicemente descrivere realtà sociali (relazioni, mondi, professioni,

Dettagli

Perché sono felice di essere qui

Perché sono felice di essere qui Perché sono felice di essere qui Preparare queste diapositive mi ha costretto a riflettere su concetti noti e per questo piuttosto «scivolosi» Perché termini quali «sostenibilità», «essere green», «eco-sostenibilità»

Dettagli

TEORIA DELLA CONOSCENZA NELLA SOCIETÀ POST-FORDISTA

TEORIA DELLA CONOSCENZA NELLA SOCIETÀ POST-FORDISTA TEORIA DELLA CONOSCENZA NELLA SOCIETÀ POST-FORDISTA Filosofia e Knowledge Management: un percorso concettuale MICHELE PASIN Copyright 2004 it Consult Reproduction is prohibited 1 INDICE: Introduzione.......4

Dettagli

Scienza dell amministrazione

Scienza dell amministrazione Scienza dell amministrazione Cosa è la Scienza dell Amministrazione 1. L OGGETTO di cosa, cioè, essa concretamente si occupa (COSA STUDIAMO) 2. IL METODO E/O LE PROSPETTIVE in che modo, cioè, si occupa

Dettagli

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA E ORALE DI FISICA

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA E ORALE DI FISICA GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA E ORALE DI FISICA INDICATORI DESCRITTORI LIVELLI Analizzare Esaminare la situazione fisica proposta formulando le ipotesi esplicative attraverso modelli o analogie

Dettagli

Esercitazione II. Capp. 6-10, 13-14

Esercitazione II. Capp. 6-10, 13-14 Esercitazione II Capp. 6-10, 13-14 Domanda 1 All impresa perfettamente concorrenziale conviene sempre scegliere il livello di prodotto per il quale il prezzo uguaglia il costo marginale. Vero o Falso?

Dettagli

LA VALUTAZIONE NELLE POLITICHE PUBBLICHE

LA VALUTAZIONE NELLE POLITICHE PUBBLICHE LA VALUTAZIONE NELLE POLITICHE PUBBLICHE Modelli ed esperienze nelle politiche giovanili e familiari Trento, 22 marzo 2016 Corso di Laurea magistrale in Metodologia, organizzazione e valutazione dei Servizi

Dettagli

LICEO DELLE SCIENZE UMANE opz. ECONOMICO SOCIALE

LICEO DELLE SCIENZE UMANE opz. ECONOMICO SOCIALE LICEO DELLE SCIENZE UMANE opz. ECONOMICO SOCIALE Libro di testo: Il manuale di Scienze umane per il primo biennio V.Matera, E.Arielli, A.Biscaldi, M.Giusti - DeA marietti scuola PSICOLOGIA classe 1 Unità

Dettagli

Anno Scolastico / Sez. REGISTRO UNICO DELLA SEZIONE INSEGNANTI DELLA SEZIONE NOTIZIE STATISTICHE SCUOLA DELL INFANZIA ALUNNI FREQUENTANTI

Anno Scolastico / Sez. REGISTRO UNICO DELLA SEZIONE INSEGNANTI DELLA SEZIONE NOTIZIE STATISTICHE SCUOLA DELL INFANZIA ALUNNI FREQUENTANTI REGISTRO UNICO DELLA SEZIONE SCUOLA DELL INFANZIA (Denominazione, natura giuridica e sede dell istituzione scolastica Anno Scolastico / Sez. INSEGNANTI DELLA SEZIONE Cognome e nome Attività svolta ALUNNI

Dettagli

Lezione 10 Cultura organizzativa e valori etici ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CAPITOLO 10. Cultura organizzativa e valori etici.

Lezione 10 Cultura organizzativa e valori etici ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CAPITOLO 10. Cultura organizzativa e valori etici. CAPITOLO 10 Cultura organizzativa e valori etici 1 Agenda Cultura organizzativa Cultura e progettazione Cultura e performance Valori etici nelle organizzazioni Responsabilità sociale d impresa Formare

Dettagli

Controllo e imprenditorialità: Il BUDGET e Il BUSINESS PLAN. 26 Maggio 2015 CDO Monza e Brianza

Controllo e imprenditorialità: Il BUDGET e Il BUSINESS PLAN. 26 Maggio 2015 CDO Monza e Brianza Controllo e imprenditorialità: Il BUDGET e Il BUSINESS PLAN 26 Maggio 2015 CDO Monza e Brianza Un introduzione Il Budget e il Business Plan sono due strumenti fondamentali per l attività di impresa. Il

Dettagli

Corso di SOCIOLOGIA GENERALE. Maria Grazia Galantino Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche DiSSE

Corso di SOCIOLOGIA GENERALE. Maria Grazia Galantino Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche DiSSE Corso di SOCIOLOGIA GENERALE Maria Grazia Galantino mariagrazia.galantino@uniroma1.it Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche DiSSE PROSPETTIVE DI ANALISI Corso di Laurea in Scienze e Tecniche del

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 62. NOTA MIUR prot del 10/10/2017

DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 62. NOTA MIUR prot del 10/10/2017 Il nuovo esame di stato nel primo ciclo di istruzione riferimenti normativi: DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 62 DECRETO MINISTERIALE 741 del 3 ottobre 2017 NOTA MIUR prot. 1865 del 10/10/2017 PRINCIPALI

Dettagli

La cultura organizzativa

La cultura organizzativa La cultura organizzativa Gerardo Patriotta Organizzazioni come culture Le organizzazioni possono essere definite attraverso la metafora della cultura (Morgan 1986) Organizzazioni come microsocietà o comunità

Dettagli

CAP.7. Processi Strategici e le strategie di business

CAP.7. Processi Strategici e le strategie di business CAP.7 Processi Strategici e le strategie di business Il modello concettuale C-P-C PROCESSI CAPACITA COMPETITIVITA Capacità imprenditoriali e capacità manageriali Capacità interpretative del contesto Processi

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA : ITALIANO OBIETTIVI INDICATORI DESCRITTORI VOTI Comprendere e produrre in lingua orale

SCUOLA SECONDARIA : ITALIANO OBIETTIVI INDICATORI DESCRITTORI VOTI Comprendere e produrre in lingua orale SCUOLA SECONDARIA : ITALIANO OBIETTIVI INDICATORI DESCRITTORI VOTI Comprendere e produrre in lingua orale Conosce in modo ampio e approfondito i contenuti della disciplina - Conosce in modo approfondito

Dettagli

LABORATORIO DI MATEMATICA PRIMO ANNO

LABORATORIO DI MATEMATICA PRIMO ANNO LABORATORIO DI MATEMATICA PRIMO ANNO Denominazione Prodotto/Compito in situazione Leggendo la Matematica Non tutti gli alunni riescono ad affrontare le prove con prontezza e serenità e rispettando le procedure

Dettagli

Le meraviglie dell ascolto

Le meraviglie dell ascolto Associazione per le meraviglie dell ascolto Le meraviglie dell ascolto www.parloio.net Associazione per le meraviglie dell ascolto Le meraviglie dell ascolto Soci fondatori Sono genitori, parenti e professionisti

Dettagli

QUALI CONCETTI PER UNA TEORIA DELLA COMUNICAZIONE?

QUALI CONCETTI PER UNA TEORIA DELLA COMUNICAZIONE? QUALI CONCETTI PER UNA TEORIA DELLA COMUNICAZIONE? Tre punti La necessità di un framework comune Quattro approcci (modelli) principali (transazione, interazione, atti lingustici, condivisone) Alcune domande

Dettagli

NICOLE BIANQUIN Metodologia della ricerca educativa _ Nicole Bianquin _ AA

NICOLE BIANQUIN Metodologia della ricerca educativa _ Nicole Bianquin _ AA NICOLE BIANQUIN nicole.bianquin@unibg.it!" Tendenze recenti I costrutti vengono rilevati con più tecniche diverse secondo un processo di triangolazione in cui i dati raccolti con una tecnica validano e

Dettagli

LABORATORIO DI MATEMATICA -SECONDO ANNO

LABORATORIO DI MATEMATICA -SECONDO ANNO Denominazione Prodotto/Compito in situazione Prepariamoci all INVALSI Non tutti gli alunni riescono ad affrontare le prove con prontezza e serenità e rispettando le procedure nei tempi stabiliti, con riferimento

Dettagli

COMUNICAZIONE PER IL MANAGEMENT D IMPRESA

COMUNICAZIONE PER IL MANAGEMENT D IMPRESA COMUNICAZIONE PER IL MANAGEMENT D IMPRESA Funzioni e organizzazione aziendale (Prof A. Rocchi) Una possibile definizione OA L'organizzazione aziendale è l'insieme delle unità e dei processi lavorativi/produttivi

Dettagli

LICEO DELLE SCIENZE UMANE

LICEO DELLE SCIENZE UMANE LICEO DELLE SCIENZE UMANE Presentazione del curricolo Il Liceo delle Scienze Umane si caratterizza per un impostazione che vede il suo asse principale nelle discipline dell ambito antropologico, poiché

Dettagli

Scheda per il coordinamento dei corsi

Scheda per il coordinamento dei corsi Pag. 1 Scheda per il coordinamento dei corsi Dati sull attività formativa Titolo del corso: Laboratorio integrato di Composizione Architettonica IV MOD. A\B Corso di studio: Architettura delle Costruzioni

Dettagli

L Arbitro durante la gara

L Arbitro durante la gara L Arbitro durante la gara Associazione Italiana Arbitri CRA Lazio Elaborazione contenuti e grafica: CRA Lazio L arbitro durante la gara Durante: preliminari L INGRESSO Ingresso nel recinto di gioco Ingresso

Dettagli

Metodologia della ricerca 1

Metodologia della ricerca 1 Metodologia della ricerca 1 METODOLOGIA Riflessione critica sulle regole, i principi, le condizioni formali che sono alla base della ricerca scientifica e che consentono di ordinare, sistemare e accrescere

Dettagli

Criteri per la valutazione prove scritte e colloquio Esami di Stato Primo Ciclo

Criteri per la valutazione prove scritte e colloquio Esami di Stato Primo Ciclo Criteri per la valutazione prove scritte e colloquio Esami di Stato Primo Ciclo Griglie di correzione delle prove scritte. Griglie di valutazione Colloquio pluridisciplinare. Prova scritta d italiano Correttezza

Dettagli

Elisa Carboni Cristiana Verde. Governance e partecipazione: I processi partecipativi

Elisa Carboni Cristiana Verde. Governance e partecipazione: I processi partecipativi 2 marzo 2016 Cagliari Elisa Carboni Cristiana Verde Governance e partecipazione: Cosa sono? Come nascono? In quali ambiti? Quali metodologie? Quali ruoli? Quali risultati? o decisionali inclusivi Cosa

Dettagli

Unità didattica 4 Culture, ideologie, lato oscuro delle organizzazioni. Pluralità delle culture organizzative

Unità didattica 4 Culture, ideologie, lato oscuro delle organizzazioni. Pluralità delle culture organizzative Unità didattica 4 Culture, ideologie, lato oscuro delle organizzazioni Pluralità delle culture organizzative Joanne Martin Un discorso «postmoderno» Condivide il discorso di Schein Ma lo relativizza Concetto

Dettagli

LA CITTÀ CHE COMUNICA: CACCIA AL TESORO

LA CITTÀ CHE COMUNICA: CACCIA AL TESORO ISTITUTO COMPRENSIVO D ALESSANDRO - RISORGIMENTO SCUOLA DELL INFANZIA - PLESSO ARCOBALENO PROGETTO DI INTERSEZIONE (BAMBINI ANNI 4) A.S. 2013/2014 LA CITTÀ CHE COMUNICA: CACCIA AL TESORO Il linguaggio

Dettagli

Il trattamento dei dati testuali. Domenico Schiattone

Il trattamento dei dati testuali. Domenico Schiattone Il trattamento dei dati testuali Domenico Schiattone Dalla teoria alla prassi qualità/quantità: un acceso dibattito appartenenze ideologiche, schieramenti, scuole nella prassi: punti di contatto, convergenze,

Dettagli

LA STRATEGIA DI LAVORO IN CLASSE. Centro Formazione Insegnanti Rovereto, 31 agosto 2010 Renata Attolini

LA STRATEGIA DI LAVORO IN CLASSE. Centro Formazione Insegnanti Rovereto, 31 agosto 2010 Renata Attolini LA STRATEGIA DI LAVORO IN CLASSE. Centro Formazione Insegnanti Rovereto, 31 agosto 2010 Renata Attolini PRIMA FASE il bambino fa qualcosa di concreto, pasticcia, posto in una situazione facile da padroneggiare

Dettagli