L ACQUA NELLA PITTURA

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Gloria Patti
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1 Haendel - Musica sull'acqua L ACQUA NELLA PITTURA Per la pittura, sacra e profana, l acqua, come elemento di distruzione e rinascita, è stata fonte inesauribile di interpretazioni e rappresentazioni. L acqua è protagonista di rituali di purificazione presenti in molte confessioni religiose. In quella cristiana, la liturgia del battesimo con l acqua benedetta il Sabato Santo, trae ispirazione dalla storia del Genesi: Dio si servì dell acqua per porre fine al peccato e dare inizio alla virtù. Il battesimo è ben rappresentato nella pittura sacra. Tra i dipinti più noti il Battesimo di Cristo di Piero della Francesca ( ) PIERO DELLA FRANCESCA, BATTESIMO DI CRISTO Intanto, nei suoi trattati su pittura, architettura, scultura, Leon Battista Alberti ( ) riflette sulla creazione artistica. Se l artista medievale era responsabile soltanto dell esecuzione del suo lavoro, perché i contenuti dovevano rispettare direttive imposte da un autorità superiore, ora è lui a scegliere l orientamento ideologico e culturale della propria creazione. Ora deve trovare e rappresentare autonomamente i temi che intende illustrare.

In quella cristiana, la liturgia del battesimo con l acqua benedetta il Sabato Santo, trae ispirazione dalla storia del Genesi: Dio si servì dell acqua per porre fine al peccato e dare inizio alla

2 Dunque, la semplicità, la purezza data dall acqua come fonte di vita può essere raffigurata ricorrendo anche al mito. Come nel caso della Nascita di Venere di Sandro Botticelli ( ) SANDRO BOTTICELLI, NASCITA DI VENERE Alla nascita della dea partecipano gli elementi della natura: la brezza soffiata da Eolo e Borea che increspa il mare dal quale emerge Venere, nuda, priva di qualsiasi ornamento perché la sua bellezza deve esaltare il bello spirituale. Un bel contrasto con la famosissima scena del film La dolce vita di Federico Fellini, dove la Venere carnale Anita Ekberg sorge, per così dire, dalle acque della Fontana di Trevi in tutta la sua bellezza statuaria e barocca. Tra queste due contrastanti rappresentazioni della bellezza, si colloca tutta una serie di opere d arte nelle quali, com è naturale, il bagno, il lago, il mare si legano al nudo femminile e quindi all eros. Tra 500 e 700 sono molti i protagonisti dei miti legati all acqua ad ispirare gli artisti: le ninfe di fonti, fiumi, laghi; la nereide Galatea; il bellissimo argonauta Ila, rapito durante un viaggio dalla ninfa di una fonte dove si reca ad attingere acqua. Per non dire delle sirene, per metà donna e per metà pesce che con il loro canto ammaliano i naviganti per poi ucciderli e mangiarne le carni, mostri tanto infidi da costringere Ulisse come si legge nell Odissea a turare con della cera le orecchie dei suoi compagni e a farsi legare all albero della sua nave per non cedere ai canti. E ancora, Narciso che, insensibile all amore di fanciulle e ninfe, s innamora della propria immagine riflessa in una fonte e muore di passione trasformandosi nel fiore che da lui prende nome. L abbondanza dei miti ispirati all acqua, che, come abbiamo appena visto, ne rispecchiano, anche attraverso la crudeltà dei suoi intermediari, tutta la sua forza distruttrice, si spiega con l ansia e il terrore che questo elemento suscita nell uomo. E non solo quello dell antichità. Le grandi incognite dell acqua, ciò che arriva dal mare, inquietano anche l uomo moderno: Normanni, pirati, Saraceni, tempeste indomabili che modificano le coste e spazzano via interi villaggi, così come lo scatenarsi delle acque durante temporali e alluvioni.

Borea che increspa il mare dal quale emerge Venere, nuda, priva di qualsiasi ornamento perché la sua bellezza deve esaltare il bello spirituale.

3 Giorgione (1478 ca.-1510) ha fissato nella sua Tempesta l istante del lampo che precede il temporale. Sui personaggi e sul significato del dipinto nel suo complesso permane il mistero, mentre per alcuni critici il paesaggio del dipinto non sarebbe un semplice sfondo. GIORGIONE, LA TEMPESTA Si potrebbe dire che la natura sia in attesa del battesimo della pioggia. I personaggi, invece, non sembrano preoccuparsi della tempesta che sta per scatenarsi Non è così per il pastorello del sonetto che lo stesso Antonio Vivaldi (1675?- 1743) avrebbe composto per accompagnare il suo concerto dedicato all Estate, dove l allegro impetuoso dipinge la tempesta che arriva a sconvolgere una tranquilla giornata estiva: Sotto dura Staggion dal Sole accesa Langue L huom, langue l gregge, ed arde il Pino; Scioglie il Cucco la Voce, e tosto intesa Canta la Tortorella e l gardelino. Zeffiro dolce Spira, mà contesa Muove Borea improviso al Suo vicino; E piange il Pastorel, perche Sospesa

GIORGIONE, LA TEMPESTA Si potrebbe dire che la natura sia in attesa del battesimo della pioggia.

4 Teme fiera borasca, e l Suo destino; Toglie alle membra lasse il Suo riposo Il timore de Lampi, e tuoni fieri E de mosche, e mossoni il Stuol furioso! Ah che pur troppo i Suoi timor Son veri Tuona e fulmina il Ciel e grandinoso Tronca il capo alle Spiche e a grani alteri. Un dipinto di Joseph Mallord William Turner ( ) Il naufragio, rappresenta bene la furia degli elementi. JOSEPH MALLORD WILLIAM TURNER, IL NAUFRAGIO Sullo sfondo del cielo cupo, il bagliore di un lampo illumina la scena del naufragio. La luce si concentra in particolare sulla vela piegata del bastimento in primo piano e sulla schiuma bianca di onde altissime. Al centro del dipinto una scialuppa affollata di naufraghi in lotta contro la furia incontrollabile della tempesta che sta per inghiottire anche la barca in secondo piano. Il mare è spesso protagonista anche nell opera di Caspar David Friedrich ( ) che con quella di Philipp Otto Runge è la più rappresentativa dello spirito del Romanticismo tedesco.

Un dipinto di Joseph Mallord William Turner (1775-1851) Il naufragio, rappresenta bene la furia degli elementi.

5 CASPAR DAVID FRIEDRICH, LE SCOGLIERE DI GESSO DI RÜGEN Come in molti altri dipinti, anche in questo Friedrich presenta i suoi personaggi di spalle. Qui contemplano lo spettacolo del mare incorniciato dalle scogliere che non consentono di spaziare con lo sguardo su tutta l immensità dell acqua. Il suo azzurro intenso sfuma in lontananza fino al rosa pallido che annulla la linea dell orizzonte. Due uomini e una donna, piccole figurine rispetto all immensità della natura che occupa la parte preponderante del quadro, di fronte a un mare calmo sul quale si distinguono appena due barche: piccole le persone, minuscole le barche rispetto al mare che sembra non avere fine. È il mistero dell infinito, qui raffigurato nel mare, che i Romantici vorrebbero abbracciare sapendo di non raggiungerlo mai.

Il suo azzurro intenso sfuma in lontananza fino al rosa pallido che annulla la linea dell orizzonte.

6 Ben diverso atteggiamento, quello dei due personaggi nel dipinto di Edouard Manet ( ), Sulla spiaggia. EDOUARD MANET, SULLA SPIAGGIA Una donna che legge, un uomo che fissa la spiaggia, eleganti entrambi, non sembrano curarsi più di tanto del mare leggermente increspato, affollato di barche e ben delimitato dalla linea dell orizzonte: un momento di serenità non turbato da impegnativi pensieri.

EDOUARD MANET, SULLA SPIAGGIA Una donna che legge, un uomo che fissa la spiaggia, eleganti entrambi,

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