Considerazioni sull'origine della fauna siciliana

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1 Bolletino di zoologia ISSN: (Print) (Online) Journal homepage: Considerazioni sull'origine della fauna siciliana Marcello La Grega To cite this article: Marcello La Grega (1957) Considerazioni sull'origine della fauna siciliana, Bolletino di zoologia, 24:2, , DOI: / To link to this article: Published online: 14 Sep Submit your article to this journal Article views: 49 View related articles Citing articles: 3 View citing articles Full Terms & Conditions of access and use can be found at Download by: [ ] Date: 07 November 2015, At: 10:54

2 RIARCELLO LA GRECA Istituto di Zoologia della Universitl di Napoli C o 11 s i d era z i o 11 i s ul 1 or i g i 11 e cl e 11 A fa a s i ci 1 i a 11 a. 111 trocltizione. Invitato at1 illustrare in cpiesta setluta dctlicata ai probleini (11 biogeografia siciliana quali si ritienc clic siano state le coniponenti clie lianiio deterininnto l attualc paesaggio fnuiii5tico delln Sicilia, iiii sono trovato a (lover affrontare prcliuiinariiientc un prol)lenia, per cosi dire organizzativo, clie riveste un iniportanza foiiclaiiientalc e sul quale i: opportixno clic io iiii soffcrnii prima tli cntrzrrc nel vivn tlcllii questione. E ovvio clic i: possilde atfrontarc iiiia ricerca biogcografica sii tli 1111 tietcrininatb territorio se cii questo si posside iiiia ottinia conosccnza faunisticn e floristica ; e sulla Sicilia in anca no nu iii e rosissi in i 1 avo ri cos ti t lien I i iina pesn n t e 11 i 111 i ogra fi n, clie liaiino illiistrato al)l)astaiiza a foiitlo l insicinc clegli aniiiiali e rlei vcgetali di questa isola ; cib potrcl)l)e far crcclere clie il hiogcografo tlisponga pertanto cli iina ~iiassa tli &ti Iargainciitc siifficieriti per i suoi bisogiii, ma purtroppo lion i: cosi. Oggi, per coiitliirrc iina ricerca biogcografica sii iina regione ristrettn, clic abhia avuto mpporti abbastanza recenti con le terre vicine, si ricliierloiio uiia soniinn e un;i precisione tli dati cpiali non ci offrono quasi iiiai i lavori faunistici tli uii tempo o quelli attuali clie no11 alhiano conic tcnia coiiduttore il pro1)lcma biogeografico : Instaiio raccolte alhonrlnnti ed accurate cli niateriale c la loro tletcriiiinazioiie ad opera cli specialisti conipcteiiti. Occorre clic i generi ai quali apprtienc il inateriale in esaiiie abhiano avuto ixna rcccnte c sotltlisfncentc sisteniazionc, clie abbia iiiesso in cvicleiiza lc rcali affiiiith filogciieticlie esistenti fra lc specie e clic qucste siaiio studiate aiiciie a1 IirelIo iafraspccieico : lo studio del inaterialc da utilizzarsi per una ricerca biogcografica non pi, csaurirsi eon l attrihuire un eticlietta ai vari individui, ilia clew cod t ii ire ti n a el a b oraz i o n e es t rein a 111 en t c ra f f ilia t a tl a1 punt o tl i v is t it

3 niorfologico etl csserc condotta con criteri comparativi sii varie popolazioni cli Tina stcssa forma. Soltanto sii iina base tlel genere si potri giungere a considcrazioni cli orcline biogeografico nbbastanza valide. Non si tlcve tlinicnticare clie la hiogeografia lion 6, e non pi16 esscre, ma disciplina spcrinientalc, soprattutto perclib affonda le sue radici nel passato, talora anclie niolto remoto ; i: quindi iina scienza cl~e trae i suoi elenienti cli giiiclizio dall ossers-azionc c soltanto dall osservazione : ail evitare clic cssa cliventi speculazione i: quindi intlispcnsabile clie i dati forniti clall osservazionc siano niolto prccisi c sviscerati quanto piii niinutainente i: possibile. Uasti un esenipio scelto fra niolti. Fino a icri si ritcneva clie una fornia banale di cavalletta, Len conosciiita col nome rli A crida tzurita ( L.), e consiclerata come iina ili quelle specie tlella cui dctcrminazione ncssiino pcnsaw si potesse tlu1)itare (tanto clie si poteva ritencre abbastanza sicur0 il silo riconosciniento anclie se fatto (la non spccialisti), fosse l unica specie del genere ricrida a trovarsi ncl Bacino del 1\Ictliterranco, con iina clistribiizionc estreluamente aiiipia coniprendente tutta l Africa, 1 Europa Jlcriclionale, 1 Asia Occiclentale : una serie di recentissirlie riccrclie clel Dins11 (1949, 1954) liamio cliniostrato come nel solo bacino del Jlediterranco ecl Europa vivaiio in realth trc specie distinte, d. turrita (L.), A. bicolor (Tliunb.), A. hrtngaricn (Herbst.), le prime due con numerose razze die clevono ancora essere definite; in Sicilia oltre ad 11. bicolor, clie vivc in tutto il bacino del Alediterraneo e in tutta I Africa, csiste anclie A. tzirrita clie altrove non si trova fuori dcll Africa. E facilniente coinprensibile conic oggi, soprattutto per la Sicilia, le fornie dcl genere Acrida abbiano finito di essere un elemcnto cositletto a banale 11 cd abbiano acquistato un significato biogeografico cli tutt altro valore clie per il passato. Ancora 1111 altro esempio: il RAMME, ortotterologo di grancle e riconosciuto valore, nel 1927 in tin siio fondainentale studio sugli Ortotteri della Sicilia tlcscriveva iina nuova razza, Calliptantris abbreuiatzis siciliae clcl Mcssincsc, attril)ucndola (sebliene con incertezza) ad una specie propria della Corea, gettando cosi le basi per nn be1 rebus biogeografico ; lo stesso autore, per& ncl 1951 cffettiiava EU piii accurate basi niorfologiclic la revisione clel gen. Culliptaniiis c riconosceva clie la fornia siciliana non era altro clic il Call. ictericiis Serv. diffuso in tutta Italia, Francia AIericlionale, Spagna e clie nulla aveva a clic vcdere con C. albreuiatus appartenente a tutt altro gruppo cli specie.

4 Infine bisogna tener prescnte clic piirtroppo, la Ecpnrazione cli iina specie in sottospecie i: lmsata talora su difierenze clie non Iianno ralore razziale e non tli rado il canipo clella niicrosistcrnatica i: ingoiiilro tlcllc cosidcttc (( varieti )) e (( slierrazioni )) fontlate sii feno. tipi intlividuali c non su caratteristielie crcditarie di popolazioni isolate : tali cntiti tassononiiclie clevono essere lasciate (la parte, alnieno quando si tratta cli problenii cli Liogcografia. Purtroppo, oggi, per i niotivi zopra illustrati, non tutti. i gruppi aniinali viventi in Sicilia sono utilizzabili per ricerelie biogeografidie. Fra i piii iiitlicati al)l)iqmo i Rettili e soprattiitto le Lacerta del sottopicre Podarcis, illustrate sotltlisfacenteiiieiite (la1 BIERTENS, ed i BIolluschi Gasteropodi tcrrcstri die ci foriiiscoiio dati utilissirui ad opera specialimnte di KOBELT, di REXSCII e cli SACCHI. Gli insetti possono esserc utilizzati liiiiitataniente a (pialelie gruppo e eon rnolta precauzione; io mi rarrij principalineiite dcgli Ortotteri, di cui personalmcnte mi occupo, e sui,orclinataiiieiite dcgli Odonati, per i qdi & stata cli rccente magistralmentc illiistrata la fauna italiana ria Coxcr e NIELSEK (1956) c tlegli Eterotteri. Paleogeografia della Sicilia. Credo clic eli tutte le regioni del Lacino del Blediterraneo, la Sicilia sia la piii nota per essere caratterizzata da iina costituzione faunistica notevolrnente composita, tlerirante clalla perinanenza in quel territorio cli eieiiienti cli origine clivcrsa, la mescolanza e la conservazione clci quali sono ascrivi1)ili a fattori cli raria natura : geografici, geologici, cliniatici e antropici. FATTORI GEOGIIAFICI - La posizione dclla Sicilia, all ombelico del filecliterraneo, a clistanza 1)reve clalla costa tunisina, (Ma Sardegna, clalle isole Maltesi e brevissima clalla penisola italiana; in tin punto in eui il Blecliterraneo prcsenta lmssi foiiclali (in niodo die si riene a costituire iina sorta di barriera sottoniarina fra il bacino orientale e quello oceirlcntale di questo mare) ; pub faeilniente far comprendere come i fenomeni di regressione e di eustatismo glaciale abbiano potuto facilinente consentire, elurante il Terziario ed il Qaiaternario, colleganicnti territoriali fra l isola e le rcgioni vicine favorenrlo scanil)i faunistici.

5 Infatti, oggi la Sicilia 1: separata tlalla Tunisia, fra Capo Bon e Capo Lilibeo, da iiii braccio cli pare largo circa 130 kin clie in gran parte non i: piii profondo di 200 in e clie supera i 400 in di profontliti solo in tin piccolo tratto: si tratta cli bassi fontlali, spesso quasi affioranti (banco Avventura, banco Pantelleria, Iianco Tallm, ecc.) tornientati da fenoineni sisinici e da fcnonieni vulcanici (Is. Pantelleria, Is. Giulia). L isola i: separata dalla Calabria dallo stretto di Rlessiua, dclla largliezza ininiiiia cli poco piii di 3 kin e con ziiia SOglia subacc~uca clclla profoiiditi cli in 100 circa. Aiiclie le isole AMtesi sono separate tlalla Sicilia (la 1111 basso foiitlale no11 superiore ai 100 in, sel)l)cnc largo circa 80 kin ; clall AErica invece sono separate (la fontlali clie raggiungono i 400. AIolto inaggiore i: invece la profontliti del Lraccio cli mare compreso fra Capo Tculnda in Sardcgna, Capo Lilibco in Sicilia e Capo Bon in Tunisia, ch, sia pire per 1111 breve tratto, supera largamente i 1000 IU. Altro iiiiportaiitc fettore gcografico, di cui si deve teller conto nel considerare la fauna siciliana i: l attuale condizione cli insiilariti tli cui gotle In Sicilia ; come anclie Iia gii intlicato il Prof. Mirigliano, la Sicilia si i: prol)al~ilrnentc scparata per l ultiriia volta tlalla pcnisola italiana clop0 il B iirriiiano c ciiiintli la conclizionc tlclla sun attuale insulariti sussiste con continuiti soltanto (la tempo relativariieiite breve, (la non piii tli 3O-3O.OOO anni or sono. Come (( isola )) la Sicilia attrtule i: quintli rclativanicnte giovane e cla c~iiantlo si i: aperto lo stretto tli AIessina iion ci sono stati apporti faunistici tlalle terre vicinc : aiiclie se qiialclie specie pi, essere pervcnuta succcssivaineiite in Sicilia, tlalla Calabria o dall Africa, per trasporto passivo, la situazione attiialc rispcccliia abhastanza fedelniente quella clie si era costituita all inizio clel Post-glaciale. Da allora alciini, ma ben poclii, elenienti di questa fauna cosi isolata liaiiiio pottito cvolversi secorido lime indipendenti (la qmlle eventualniente seguite dalle popolazioni. dcl contiiicnte, con la forniazioiie di qiialclie razza geografica entleniica : citeri, ad eseiiipio il caso di Ertchorthippus piiluincitris sicrilris Rnie clie costituisce una razza distinta da c~i~~lla tipica vivente nell Europa iiieritlionale ( Italia conipresa), orientale, Asia; qucsta razza si i: protlotta in seguito all isolaiiiento tlclla Sicilia (viw in tutta la Sicilia) verificatosi nel Postglacialc. Le specie tie1 &n. Erichorthippris seiiibrano infatti capaci di rapida evoluzione come diiuostra la forrnezione di un altra sottospecie, avveniita probabilmente durante il postglacialc ncll isola Jersey nella Manics, E. decliuus elegantrilus Zeuncr.

6 Un altro fattorc gcografico, oltre 17iso1aniciito, i: costituito clalla noterole estcnsione dcll isola, con tcrreni cli natiira litologica divcrsa, con prcscnza cli ambicnti clifferenti, con niiiiicrosi iiiassicci niontani clie in alciini punti raggiungono i 2000 ni cli quota. Talc riccliezzn e rarieti. di amlienti (clic rcrrh illiistrata in iiianiera particolareggiata nella coiiiunicaxione cli C. F. SACCIII clie seguirii la inin) lin perrnesso non solo la conservazione dclle specie clic iiel passato geologic0 alhastanza reccnte, provenienti (la zone cliffcrciiti, si sono rivcrsate nel territorio tlcll isola, inn aiiclie ha talora favorito la afferniazione tli razze iiuove offrentlo Iiahitat atlatti alle niiow ricccssiti. Basti pensare clic ncl Pleistocene piii rccente lianno potuto afferiiiarsi e vivere in Sicilia bcii tre specie cli elefaiiti naiii (Elcphas iiinaidrierisis, E. inelitensis, E. falcorieri). FATTORI CLl.\IATICI - AiicIie il clinia attiialc della Sicilia lia giocato iicllo stesso scnso favorevolc, poiclib lc siie caratteristiclie intcrnicdic fra cliicllo europeo e qucllo nortl-africano in gencrc, lianno pernicsso In sopravvivciiza sia tli cleiiienti paleoiiictlitcrranei, sin cli clcnicnti nfricani, sia tli forme piii spiccataniciite europcc cliscese verso siicl tlurante lc glaciazioni tlel Quaternario. Gli unici clcinenti clic, anclic se pcrvcnuti in Sicilia, iioii Iinnno potuto attcccliire e sussistere sono qiiclli niontani clel piano alpino : tlrirante le glaciazioni niolti cli cpcsti cleiiicnti si sono spinti vcrso swl lringo I Apprnnino (LA GRECA 1951 e 1955) c cli cssi restano trnccc ancora oggi iici pascoli cli alta niontagna clclla Cala1)li;i (ricortleri, fra gli Ortottcri il Loreonlpino Goniphoceriis sigiriciis (L.) c lo Slcnobotliriis apeririiiiiis Elmer). In Sicilia pcri,, anclic sc esiste la quota siifficieiitc, la contlizioni cliniaticlie sono tali (la conseritire la costitrizione di iin piano alpino proprianicnte clctto c pertanto, (la qiicsto piirito tli vista esse sono ncgative. Cosi at1 esenipio sulle blaclonic, alle piii alte quote, (e solo li in Sicilia) fra gli Oitotteri troviaino a1 inassinlo rircyptera fiisca Pall., Chorthippiis longicoriiis (Latr.) e Lepthoplipes picnctatissinia Bosc. : nell ltalia Cciitrale e 3Icritlionale le ultinie tluc sono forme clie prcfcriscono i piani subinontano c niontano, iiicntre piii a nortl e nell Europa ccntrale rivono anclie a hssa qiiota; In prima spccic invcce i: conipletanientc asscnte tlall Italia Crntrale e Aleritlionalc c la sun stazioiie tlellc blatlonie pub a lmon tliritto consitlerarsi 1111 relitto meridionale tlcll invasione clel sucl operata durante le glaciazioiii (la elenicnti cli fauna di clinia spiccatamcnte fresco.

7 FATTORI STORICI ( CEOLOCICI E PALEOCLI~IATICI) - I fattori geologici clie lianiio deterrninato l attualc pacsaggio faunistico tlella Si- cilia sono stati illnstrati nella prccctlente coniunicazione (la1 Prof. AIIRICLIAXO ccl io clic lion sono un gcologo non arclirei agginngere nulla a rpnto i stato detto; ma ritengo clie non sin inutile esporrc per sornini capi come vetla il probleiiia nno zoologo sulln base delle ricerclie Liogeograficlie finora esistenti e noxi risalendo, nel tempo, piii intlietro del Ccnozoico; il clie sareblie inutilc per il Aletlitcrranco in genere e per la Sicilia in particolare. In cpesti ultimi trcrita anni (sciiza contare le prime considerazioni clel KODELT, 1898) i stato teiitato (la parte cli varii stiicliosi ( zoologi e gcologi) tli tracciare 1 al)bozzo cli cartine palcogcograficlie clcl RIetliterraneo ( JEAKKEL, BLAXC, FUROX, PASA). Naturalmente i risiiltati sono stati molto clisparati e spcsso contrastanti, ma cib nnn ci tleve stupire ccccssivainente, nit far Iiertlere le spcranzc cli potcr giiingere a rliialclie risiiltato piii consistcntc. Per portare verso la soluzione problenii clel genere, i forse intlispcnsabilc, clie ci sia fra gli studiosi mil inoltcpliciti cli vetlute die stinioli indagini sempre piii nunierose c accurate, clie siano fonte tli discussione e cli contrasti dai quali pii~ fncilniente pub sgorgare la soluzionc piii soclclisfacente. Naturalnicnte I~isogna tener presente clie il 1)iogeografo non pub fornire cartine paleogeograficlie clettagliatc e eon liniiti tcrritorinli ben definiti e cib accrcsce spcsso iina certa clispariti cli vecliitc nei cliversi aiitori. Riassurnerh qiii 1)reveniente le opinioni tli qiialcano clegli stncliosi clie lianno portato clircttaiiiente o intlirettaniente il niaggior contributo alla paleogeografia clella Sicilia. Secondo JEAXXEL (19.12) la Sicilia clop0 csserc stata clel tutto sornrnersa nel Palengene ( anclie tliirarite il Alontiano) it eniersa verso I i niz i o clel bi i oceiie ri in il riexitl o an1 p i a in en t e collega t a a1 1 a cl o rsal e appenniiiica attrarerso la Calabria (fig. 1); alla fine clcl Alioccne, cliirante la importante rcgressione tlel Politico, cpesta atitica terra italica si collega dapprinia alla Sardegna (e poi tli cpii alla pcnisola ilwrica etl alla Francia AIeridionale) e cpintli alla Tunisia-Cirenaica inglobantlo le isole AIaltesi ( fig. t). All inizio tlel Pliocene iina ii~iova trasgressione ricostituisce uii isola siculo-calal)rcsc, isolata (la1 rcsto tlcll Appenninia, clalla Sarclegna e tlal N. Africa (fig. 8); ncl Postplioccne poi, fra il Calabriano e il Siciliano iina rcgressione avrel)l,e ritlotto il Tirreiio ad iiti 1)acino isolato, circonclatn (la -iin ancllo tli tcrrc costituito (la Naglireh-

8 Sarclegna-Corsic~-A~,pennini~-Sicilia-~~agl~rc~~ con 1111 colleganiento diretto sardo-siculo oltre clie con l tifrica (fig. 10) : un tale collcga~iiento i: ainincsso anclic (la HOLDIIAUS (1924) c clenorninato (( Galitabriickc n. JEANXEL consitlera qiicsto conic l ultinio colleganiento clella Sardegna con la Sicilia e l Africa, ma ammette (sebbene riconosca il contrasto con i clati (lei geologi) clic la Sicilia anclie durante l interglaciale AIindcl-Riss (Clielleano) sia riniasta collcgata anipianiente cla un lato con la Calahria e tlall altro con le isole AIaltcsi e l dfrica;. BLAXC ( 1945) si E interessato dclla paleogeografia tlel AIccliterraneo Centrale rlurante le glaciaziorii : lie1 Pliocene (fig. i) la Sicilia & rapprcsentata (la clue isole clie non contraggono rapporti con le terrc vicine : iina a nod, iriclutlente la Sicilia Settentrionalc fino alla latitiidine di Catania, ecl iina ininore a sucl liinitata alla attuale re, 1011C iblea. Invece clurante la Graiiclc Glaciaziorie ( regressione romana) lr, terre ernerse ( fig. 13) sono ~ norni~n~~nte accresciiite e la Sicilia, raggiunta orrnai l oniti, E collcgata a cst con la Calahria, a sutl con le isole Maltcsi, nicntre a sud-ovest si estende notevolnicnte in clirczione clell dfrica (In linca di costa clella qiiale si E aiiclic spostata niolto verso nord) rinianenclo per6 separata dalla Tunisia (la un canalc assai stretto. Durante il Wiirmiano (fig. 14) le terre eiiicrsc attorno alla Sicilia sono piii ritlotte, piir essendo piii cstese tlclle attuali : non csiste piii il collcgan~cnto con la Calaliria e con le isole JIaltcsi, ma gli attuali bassi fondali clel canale cli Tunisia sono cmersi c connesi con la Sicilia. Durante gli interglaciali AIinclel-Riss e Riss-Wiiriii la condizione geografica dell Italia e clella Sicilia corrispontlerc.bbe presso a poco alla at t u a 1 e. Particolarnicrite intcressanti sono per iioi le vctlutc di FUROS (1950) anclie egli 1111 geologo Iialeogeografo. Secondo 1 A. la Sicilia, gih nel Paleogeiic (i\iontiano) avre1)be fatto parte clella Tirrenicle, clella cpialc assicme alle isole nialtesi etl allc costc clel AIaglirel), avrebbe costitiiito il rnargirie n~eridionalc ; ncll Eocene riiedio 11- iia trasgrcssionc avrcblic in parte (listrutto la Tirrcnitlc e tlclla Sicilia lion sarelil~c riniasto cnicrso clie il ~iicssiiicsc costitiicnte, assienie alla Calallria, iina unica isola. Per il Atiocene 1 A. ci offrc un quaclro clel Alcditcrranco clie rielle lince gencrali corrispontlc a qucllo forniiilato cla JEAXXEL ; anclic scc. FUROS la Sicilia sarclh collcgata alla tlorsalc appenninica, nirl di essa soltaiito la parte centrale ecl oricntale (fig. 2). Per cpianto rigtiartla il Poiitico le redute dei due Autori francesi clifferiscono profonclnniente : see. FUROS la Sicilia

9 Fig. 1 - P;ilcogciigriifia clcl Jlccli~crranco occitlcntale ncl Aliocciic iiictlio (m egrcssioonc tlcl Buriligaliano) ((la JEASAEL 19 13). - IOC~NE IN&IEUR ET MOYLN Fig. 2 - Pnlcogcografin tlcl Jlrclitcrranco iwl JIioccne iiicdio c itifcriorc ((la Fu~os 19.50).

10 sarebhe rimiita ad iina penisola itsliana larganiciite clilntatn, nin avrei,be alcun collegaiiiento con 1 Africa e col gruppo corso snrdo (fig. 5); questc isole sareljbcro collcgate invcce con In Frniicia iiicriclionalc. Altro gcologo clie si 6 iiiteressato tlella palcogcografia tlel Merliterraiico i: il PASA (1!63), secontlo il qiialc all inizio del Paleogenc (JIontiano) la regione italiann c siciliaiia sono strcttalnente separate Uollettioo di Zoologir 34

11 Fig..1 -Palcogcografia clrl,\ictlitcrraneu occiclciltalc iicl Alioceiie snpecore (Poi~ lico supcriorc) (dn JEASSEI. 1912). Fig. 5 - Paleogeografia clel ~\Iecli~crraneo ncl AIiocenc superiorc (Ponho) (d FUROS 1950).

12 - GO3 - tlalla Tirrcnitlc (coniprcntlentc Corsica e Sartlcgila) (la1 profolltlo solco tlclla Scaglia ; la costa siciila settentrionale, piii la costa tirrenica tlcll Italia i\icritlionalc, costituirchbcro i confini tli iina terra eiiiersa ncl basso Tirrcrio separata (la tin brnccio tli inare (la iin altra Fig. 6 - Palcogeografia clcll Europa occirlcntnlc ncl Aliocciic eupcriore (Poniico) (da Pas.% 1953). terra comprentlente la parte ineritlioiialc clellg Sicilia ( regioiie ihlca), le isole inaltcsi e la Tunisia. iyell 0ligocene la terra iblco-nieliteiise i: somiiiersa e dclla Sicilia noii rcsta clie la porzione setteiitrioiiale foriiiante iin unica isola con la Calahria. Nel 3Iiocene oltre a cpicsta

13 - 6C4 - grande isola settentrionale si lianno ancora un isola corrispondente a1 ccntro clclla Sicilia ed un altra relatira alla regione iblea (fig. 3); frattanto anclie la Tirrenide si 6 antlata frnininentantlo in niimerose isole c arcipelaglii. Nc1 Pontico (fig. 6) un anlpio braccio cli mare Fig. 7 - L ItaIin tlurantc il Pliorc~ic (we. LEOSARIII 1939, da BLASC 1912). epicontincntale inantieiic scparala In Sicilia sctlentrionnlc dalla ICgione iblea : la prima 6 collcgnta con 1 Appenninia c forsc con il coniplcsso sarclo-corso, la scconda coil il N. Africa. Nel Pliocene, in pe-

14 riodo di trasgressione (fig. 9) il Tirreno si estentle, la Sicilia settentrio. nale forma un isola inclipendentc e ancora separata clal territorio ibleo clie forse mantiene il silo collegatnento con il N. Africa (Trip~litania e Cirenaica). Nel corso tlel Siciliano (clic. seeondo FUROS, 1950, & l episodio marino del Saint-Prestien cothncntale, corrispondente all interglaciale i\iinclel-riss, tticntrc scc. PASA corrispontlerebbe a1 Fig. 8 - Paleogeografia clel Mccliterranco orcillentnle clrirantc la trasgressionc marina del Pliocene inferinre (cla JE.ASSEL 1913). Rlindeliano) la situazione periiiane invariata per la regione iblea, rnentre la Sicilia scttentrionale contrae rapporti con terre einerse nel Tirreno sud-occidentale, scnza per6 collegarsi alla Sardegna. Nel Milazziano I ( interglaciale Alindel-Riss sec. PASA) arviene il congiungimento fra le clue zone siciliane del periorlo precedente. Nel Alilazziano I1 (regressione Romana) la Sicilia 6 ainpiatnente collegata (fig. 12) con il N. Africa e con I Appenninia. Fitialrnente nel Wiiriniano la Sicilia resta collegata soltanto con la pcnisola italiana ad oricnte e a surl con le isole maltesi ; acquisteri il siio tlefiiiitiro isolanicnto~nel Postglaciale. Da quanto esposto si pi16 concludere die, secondo le wxlute piii accreditate dci liogeografi, le terre clie ora costituiscono la Sicilia

15 sono riinaste a lungo separate in due tronconi fontlamentali, di entiti varialile nel tempo, uno settentrionale ctl uno mcritlionale : essi lianno sul~ito varie vicissitiitlini c si soiio saltlati probalilmente non Fig. 9 - P;ilcogcografia tlcll Eurol~n oc.riclentaie nel Pliocene idcrinrr (113. PASA 19.53). oltre la meti clel Quaternario, ncll~interglaciale ;\Iindel-Ri~s foriiinnilo l attunle Sicilia. Prinli di questo inomento la parlc settentrionale lia avuto Ereq~~enti collegamenti tcrritoriali con la Calabria in prinio 111og0, e poi con tutta 1 Appenninia centro-meridionale e durante il Pontico anclie con la Tirrenitle; In parte meridionale Iia

16 Fig I'aleogenprafia clcl JIcclitcrranco occitlcntalc alla fine clel Pliocenc, clurantc la regrcssionc fra Calalirinno c Sirilinno (tln JEASSEL 1912). Fig Sclierna clella clistriliuzionc clcl Pliocene e clel Quatcrnnrio in Sicilia. Le term ernerx all'inizio dcl Pioccnc sono rappresentate con tratti pih scrrati, qidle progrcssivanicntc cnicrsc clurantc la rcgrcssione pliocenicn con tratli piii racli e le tcrre progrcssirarncntc cnierzc durantc Ic rcgrcssioni quaternarie con arec puntcggiate (da TREVIS~X 1935).

17 avnto freqnenti e gcncralincntc ainrncssi contatti coil lc isolc inaltcsi ; piii discnssi sono i rapporti col Nord Africa: sec. PASA c JEANXEL cssi sarehliero stati frcqncnti (la1 Pontico a1 Milazziano I, see. I~LANC e FUROS (la1 Pliocene in poi la Sicilia lion si E iiiai unita alla costa Fig Pnleogcografia clell Europa occirlentale nel Quaternario, clurante la regressioiie roniana (Itissiano) ((la PASA 1953). riorclafricaiin e secondo FUROS talc collcgainciito lion si sarebhc YCrificato rieaiiclie durantc il Pontico. I collegallieriti con il coluplesso sartlo-corso sono geiicralincntc ainincssi tlurantc il Pontico (ma non

18 (la FUROX) sebbene rpialcuno vorreblie aniinetterli anclie nel Pleistocene ( regressione romana) in concornitanza con gli ultirni colleganienti con l Africa AIinore. Tutti sono tl accortlo. ncl ritenere clie (la Fig aleogcografia BI..~xc 19-12). clrll Itnlin cliirnntc In rrgrrssinne rniiiaiiil (Riseinno) (cla cpiesto inomento in poi I isolamento della Sicilia si vada perfezionantlo, poiclii: solo lie1 Wiirniiano si pi16 pensare clie ci sia stnto ancorn un ultimo contatto col continente: attraverso la Calabria.

19 I collegamcnti tcrritoriali fra la Sicilia e Nordafrica e fra Sicilia e Tirreiiicle (Sardegna) sono stati seriiprc i punti piii cliscussi clalla palcogcografia clcl Metlitcrranco ccntrale, assurnendo iina iniportanza anclie maggiore quaido si esaininano i rapporti iauiiistici ha il liacino orientale e quello occidentale del i\lediterranco. Oltre allc yedute gih espostc ricorclcrh ailcorn clie I AUFREY (1929) i: d opinione

20 che riel Pleistocene lion ci sia stato alcitn collcgamento fra le isole maltesi ed il Norcl Africa. Fig Sclienia delle principali unit; tettoniclie della Sicilia. 1, Unit; della falda di Palerrno. 2, Unith dei BLti Peloritani. 3. Unit: della Sicilia Centrale; 3 a- zone delle catene calcaree e del Fly~cli; 3 b- zona del Flysch e della eerie ge~aoeo-solfifera. 4, Unith dell altopiano eiracusaoo (da TREVI- SAS 1955). L attunlc esistenzn tli iina profontliti superiore ai nel trnlto tli iiinrc conipreso fra Sicilia, Sardegnn c Tunisia (v. pg. 596) no11 i: 1111 eleniento sufficiente per iiegare scnz altro la possibiliti eli un colleganiento preqiinternario fra Sicilia e Sarclcgna ; se i: vero clle tale profonditi noii put^ essere stata colniata dai feiionicni tlell eustatismo glacialc, i: pur vcro clie clal Pliocene in poi nel Aleditcrranco occitlcntalc, si sono certaiiieiite verificnti nioviiiienti cli sollevainento e tli sprofondamcnto cli terre tli notevole entiti : basti pensare clle I altopiano tli Eiiiia (fig. 11) nel cuore clella Sicilia, iicl Pliocene (rcgressione astiana) si i: sollevato tli alnieno 1000 ni (TREVXSAX 1955). Sulla Lase clello studio (lei Gnsteropodi terrcstri varii Autori

21 lianno preso in esaine la possibiliti dell esistenza di rapporti territoriali siculo-tunisini nel Quaternario e nel Terziario ( l), ginngcndo per6 a risultati spesso contrastanti. Seconclo SACCIII (1955) lo studio della distribuzione delle Alurelline dimostra clie dnrante le regressioni del Quaternario la Ber1)eria lion & rnai stata collegata alla Sicilia, mentre lo sono state le isole Alaltesi, Favignana e Levanzo. La malacofauna della regione iblea i: infatti (( assai personale )) in relazione a lunglii periodi di isolaniento tlella regione iblea nei confronti dclla Sicilia setteiitrioiiale ecl ai suoi rapporti eon le isole Alaltesi e le Pelagic ; invcce i Gasteropodi clellc isole del canale tli Sicilia (La nipetlusa) e clelle Egatli senibrano diiiiostrare l inesistenza di rapporti contineiitali recenti con la Tunisia e l esistenza di colleganienti prequatcrxiari con la Sicilia. Sarebbe viceversa esistito iiii collegainento terziario balcariico-ai)i)eiininico-siculo-inaglirebino clie avrebbe perinesso il passaggio cli forine orientali nel Nord Africa durante la regrcssioiic Pontica. Per i rapporti fra Sicilia e Sardcgiia i AIollusclii terrestri non foriiiscono intlicazioiii clecisire. See. SACCIII ( 1955) neb nialacofauna sartla niancano gli eleiiicnti siciliani piii caratteristici (Siciliaria, Lanipe(lusa, Trochoidea tlel gruppo data) ; esistono per6 entiti coiiiuni a Sardegna, Sicilia e Berberia oriciitale (Leucochroa canditlissinia, Cyclostonia sulcatrim reticri~atrcrrr Ziegl.). L A. i: per6 restio, in hase a qiiesti reperti, ad ainmettere I esistcnza cli conncssioni tcrritoriali sartlo-sicule-maglirel)inc, ponticoplioqeniclie; giustaiiientc tanto nieno aniniette connessioni territoriali tlurantc le regressioni clel Quaternario. E iiiteressaiite riportare anclie il punlo tli visla recentissiiiio tli un geologo sulla nioltcplice origine della Sicilia. Secoiitlo il TREVISAN ( 1955) la Sicilia i: costitiiita (la quattro uniti palcogeograficlie, ciascuiia con iiiia propria storia stratigrafica e tcltoiiica (fig. 15) : 1. Uniti tlella faltla cli Palcrnio - liinitata acl una ristretta zona tlella Sicilia nortl-occidcntale c costituita all incirca dai territori situati a norcl tlelle congiungenti Baglieria-Partinico e Castellainmare-Erice. 2. Uniti dci Alonti Peloritani - angolo norcl-oricntalc tlella Sicilia. (1) Per maggiori dati sulla lilliografia relativa all argomento rimando a1 lavoro di S.\cciii (1955) siillc ipotesi del a Pontc siciliano x.

22 Uniti della Sicilia Ccntrale - coiiiprcnclcntc la niaggior pnrtc dcll isola e distinta in clue zone : iina scttentrionalc costituita fonclanientalmcnte da terre cinersc all inizio clcl Pliocene, cd iina meridionale (con la serie gessoso-solfifera), costituitasi posteriormcnte durante la regressionc plioccnica. 4. Uniti clell altopiano siracnsano - corrisponclcntc alla regione iblea. Questa rcgione costituisce, sccontlo I A., un unith paleogeografica del tutto particolare, separata dal rcsto clell isola ; ha invcce la stcssa struttura tabdare clcll isola di Malta alla qiiale si raccorcla. ilriclie i fattori palcoclimatici Iianno uiia notevole iriiportanzn lie1 considerare le caiise storiclie ciie lianrio tleterniinato il popolamcnto cli una regione. Senza clubhio fino aii inizio clcl Qiiatcrnnrio la fauna die viene a popohre la Sicilia i: una fauna cii cliiiia calclo, qiialunqiic sia la sun provenicnza c origine. I1 succctlcrsi dclle glaciazioni quaternarie, il cui effetto si i: fatto risentirc in tutto il gloho (perfino in Australia) Iia certaniciite provocato uii c1ei)aiil)craiiieiito dcl patrirnonio faunistico siciliano clie scnza dul)l)io tlevc aver sul)ito gravi pcrclite col clecatlcrc generalc del cliiiia. Per6 la Sicilia durante le glaciazioni ha conscrvato, trovandosi a1 liniite dcll arca clirettnnierite iritercssata clalle pertur1)azioni climaticlie, iin clinin al)l)astanza mite die, incntre non Iia provocato la sconiparsa cli clciiicnti cli fauna calcla piii spiccatarnente enritcrmi, ha consentito la cliscesa (la1 Norcl attraverso il pontc calal)ro-siciilo cli alcuni eleiiienti cli fauna frcclcla. Xel considerare i rapporti biogcografici intercorsi fra la Sicilia e le tcrrc vicine i: di soninia importanxa Ilasarsi nriclic SII qiialclie dato relativo alle conclizioiii palcocliiiiaticlic tli queste iiltime. Cosi, diirantc le glaciazioni clel Quaternario, la Calaljria lia prcscntato condizioni climaticlie clie lianno consentito la clisccsa fino all estrema punta dclla pciiisola italiaria cli forriic rli clinia frcddo alcune dclle quali, appuiito grazie a cpesta situazione ecl a1 collcganiento territorialc calabro-siculo, lianno potnto coloriizzarc i nionti dclla Sicilia norcl-orient ale. Per quanto riguarcla il coniplcsso sarclo-corso, lc glaciazioni lianno fatto scntirc su qnestc isolc la lor0 azione distruttrice clclla fauna autoctona di clinia caldo piii pcsantciiieiitc clie non sulla Sicilia, data soprattiitto la tliversiti di latitiidine ; cluraiite gli interglaciali il ritorno verso le isole i: stato impcclito appunto dalla coiidizione di in-

23 sulariti. Nel confrontare, cliiintli, gli qleriicnti faunistici piii anticlii tlclla Sicilia, tlclla Sartlcgnn e tlella Corsica, i: nccessario tener presmite tali fatti, prima cli dare 1111 ralore clcterniinante all assenza dalla Sardegne (e ancor piii clalla Corsica) tli elenienti cli fauna ealcla presenti in Sicilia, e talora anchc nel N. Africa. In gencralc nei pro1)lenii Iiiogeografici cii zone ristrette Iiisogna anclare niolto cauti nel costruire ipotcsi sulla base della asscnza tli tleteriiiinati coiitingenti faiinistici. FaTTo 11 I A KT 110 PI c I - In f ine no n Lisogn a cl i 111 en t ica re l i 1111) o- ncnte azioiie iiiotlificatrice escrcitata tlall iioiiio sull aiiibirntc in c~iicsti ultiiiii riiillcnni : con la ritliizione clellc arec a vegetazione spontanca, con I estensione tlelle culture, con la progressiva pcsante eliiniiiszione tlelle foriiiazioni foiestali, con il proseiiigarnento Ji zone pantnnose, eon la costruzione tli stracle, etlifici, ville, ecc., luiigo la costa, iiioltissinii aniliienti natiirali sono untlati distrntti o sono stati consiclerevolnicntc riclotti ; di consegiicnza si i: avuto certanienlc irn iiiipowrinieiito clella fauna, soprattutto a carico tlelle fornic piii intcrcssanti dal punto cli vista Iiiogcografico, cioi: tli cpiellc forine relittc a clistriliuzione localizzata c forteiiiente discontinua, a tutto vantaggio (Me specie a piii vasta tlistribuzione e presentanti iina valcnza ecologica cli graiicle latitudiiie. L azione perturbatrice tlcll iionio sulla fauna cli iina zona tlensainente ahitata si attila seeoritlo tre direttrici : introduzione (spsso involontaria) tli elementi alloctoiii, clistruzionc di elementi autoctoni, (( Iianalizzazione )) della fauna. Cosi si spicgzno quei casi in ciii iiiiil specie (( rarn )) vicne rinvrnula una sola volta o ad iiitervalli tli deecnni, cosi si spiegnno certi straiii rcpcrti o certe non iiieno strane assenze. Costitiizione della fauna siciliana. Un prinio orientamento sulla iiatura (lei costiiucnti la faiiiia sici 1 i a n a p i i, essere ricava to p re n tl end o in co mi cl era zi on c a 1 cii n i g ru p p i clie sono. stati elahorati in iiyniera abhstanza sorldisfacente e in epoca relativairientc recentc. A) Eterotteri czezl Etria tlal livello tlel marc alla vetta (secondo WAGNER 1954): 196 specie.

24 Entlemici : 4,5 Yo. Qnasi endemici : 6 O/o (12 specie localizzate e a clistribuzione discontinua coiiiprcntlenti : 1 iiictliterranea orielitale, 5 coniuni con l Italia, 5 clel BIcclitcrraneo occidcntale e 1 in coniiine con la Francia nicriclionalc). BIetIiterranei : 57,s O/o (tli cui il 9,2 Oio larganieiite diffuse nel AIccliterraneo oecitlentale ; il.1,1yo lie1 AIetIiterranco settentrionale ; lo O,2 Yo - 1 specie - prcsente soltanto in Sicilia c N. Africa; il restante +i O/o largaiiicrite nietliterrance). Eurosiljirici : Olopaleartici : Oloartici : Cosniopoliti : 2,5O/o 1 O!O 28,5Yo B) Odonuti (sccontlo COSCI e NIELSEX 1956, niotlificato) : 42 specie. fikditerranei (a larga distribuzioiie da E a 0): 35,6 /0 JIetliterranei oceiclcntali : 11,9% \52,3Y0 Orieiitali :.1,8O/o ) Si culo-a f ri ca ni : 2,4 YO Euroasiatici : 31 O/o Oloartici : 2, E t i o pi co-ni c tl i te rra n e i : 11,99 0 D.all csanic tli qucsti due griippi, anclie se cosi lontani fra lor0 per ecologia etl etologia, gli Otloiiati pretlatori e Luoni volatori, gli Eterotteri capaci tli spostaiiieriti iiiolto liniitati e per lo piii legati alla iiatiira tlella vegetazione, si pi6 rilevarc come il grosso clella fauna siciliana sia costitiiito tla elcriienti mediterranei, curoasiatici etl olopaleartici ; tlegli eleiiieiiti nietliterranei a diffusioiie non generalc nel bacino, i piii iinportanti sono qiielli clel AIetliterraneo occirlentalc. Particolariiientc intercssante i: la bassissiinn percentiiale tli foriiie presciiti soltanto in Sicilia (per quanto si riferisce alle terre europee) cd in Africa, le fornic a distribuzionc siculo-africana. Ni: si pensi clie qiiesta bassa perceiituale sia (la attriljuirsi alla particolare natura (lei griippi presi in csame: lo stesso vale per i Gasteropodi terrestri (v. SACCIII 1955) c per gli Ortotteri.

25 C) I clati clic si rifcriscono agli Ortotleri, sono particoleriiieiitc intlicativi, poiclii: si tratta cli animali atlatti a vi\-ere in regioni cli cliiiia calclo c sccco, qiialc in gcncralc si riiivicne iicl Norcl Africa e in Sicilia : ci sarcbbc (la attciitlcrsi qiiiiidi in Sicilia uii forte concentramento di specie africane. In effctti iin soniiiiario csaiiie tlella fauna ortotterologica siciliana sembra conferinarc talc supposizione etl il RAMME (1927) ncl silo gii ricordato studio sugli Ortotteri di Sicilia afferina clie delle 123 specie di Ortottcri (la hi aiiimesse per l isola, ben 81 sono prcscnti anclie ncl Nortl Africa; lo stessn Autore fa per6 prcseiitc clic la iiiassiriia partc cli questc ultiiiie specie soiio largaiiiciitc tliffiisc iii. tiitto il Alcclitcrranco o in graii prte di esso e riduce quiiitli il iiuniero a sole 16 specie. Di cpcstc, in rcalt:, h i poclie sono a tlistribuzionc siculo-africana, ilia la rnaggior partc di csse, come h stato cliiiiostrato (la rccciiti ricciclic, preseiita uiia piii aiiipia clistribuzionc, schliciic talora cliscontiniia, in territori clel flletlitcrrniico occitlcntale, cliiiioatranclo cli csserc popolazioni rclittc di tcrrc cli iiiia Tirrciiitlc, clic Iia iritcrcssato iilicllc 1 Africa nord-occitleiitalc, ow cli solito cssc si soiio conscrvatc sii piii vasta area sciiiplicciiientc pcrclii: fa\ oritc dallc attuali condizioiii climaticlie ; qiicste sono : Platycleis falx (Fabr.) ( = P. laticarcda Br.) in Tunisia, Algeria, BIarocco, Spapa, Fraricia Blcriclionalc, Italia iiicriclioiinlc, Sardcgna, Sicilia, >latlcra, Azzorrc ; Conocephuliis conocephaliis (L.) ( = c. aethiopicics TIiLg.) in Algeria, BIarocco, Spagna Orientale, Froncia Iiicritlionalc, Costa tirrenica clcl Lazio ( GALVACKI 1948) e tlclla Caiiipania (Lk GRECA 1917), Sicilia; Grylliis algiriiis Saws. in Sicilia, Bosforo, Asia Minore, Africa settciitrionale fino a1 AIarocco, Spagna ; Calephorris compressicornis (Latr.) ( = Osycoryphiis c.) in Siria, tiitto il Norcl Africa, tutta la penisola iberica, Francia, Sicilia ; Aciriipe siniillinia Yers. in Algeria, Tunisia, Sicilia, Sarclcgiia ; Paniphagus niarnioratiis Burm. in Sardcgna c Sicilia: UVAROV (1942) lia diiiiostrato clie il supposto P. niarnioratiis del N. Africa apparticne ad una specie affine, P. tunetanus Voss. ; Tropidopola cylindrica Marscli. in Tunisia, Algeria, -Spagiia, Balcari, Corsica, Sarclcgiia, Campaiiia, Sicilia ; Efprepocner~iis plorans cliarp., in tiitto il hacino dcl AIcditerranco, comprcse lc isole : nclla penisola italiana soltanto in Toscana. Come si vcclc delle 16 specie ritciiutc africaric clal RAXIMC, gii 8 tlcvono essere canccllatc dall clcnco poiclii: si tratta per la niaggior partc dei casi, evidenternente di anticlic foriiic tirrcniclic (v. L4 GRECA 1956)

26 la ciii prcsenza in Sicilia Iia il sigiiificato cli relitto prcplioccnico. Clie alcune tli queste specie, poi, possano appartcnere a piii anticlii ceppi tli origine nordafricana, o ctiopica o orientale clic nel Palcogene alhiano invaso I'area tlcll'attuale Mecliterralieo occitlcntale per antlare poi a popolarc la Tirrcnitlc b un altro discorso, clic trascericlc il nostro lien tlefiiiito proi)icnia sull'origine tlclla fauna siciliana ccl investe iina qiicstione di Iien piii ariipio respiro, qiiella tlel popolaiiiciito clel JIetliterraneo. Delle 9 'specie riniaiiciiti, tli tliflicile valutazione i: il caso cli Otloiiliirci sleiiosipho Fie,., Brcicliytrypes niegcicephnliis Lcf. ( V. pag. b"), pcrclie cliicst,'ulti~iio esistc aiiclie in Sartlcgna etl b prolmbile presenza in cpicst*isoia 'anclie tlella priiiia specie ; Rhncocleis tinniiluia ( FIEU.) e Rhacocleis rieglectn (COSTA) soiio state coiiiprcse fino a pochi alilii or sono fra le specie a tlistriluzioiie siculo-africana, nia in realtri cssc lion esistoiio iicl Xortl Africa (UVAIIOV 1942) c soiio invecc ainpiaiiieiitc clistriliiiitc nclla pcnisola italiana, sccoiiclo Iiiic osservazioiii ancora iiictlitc : cccn aticora 1111 cam in ciii la siipcrficialc cniinscciiza cli 1111 gencre Ii;r 11urtato a consitlerarc come specie africane Iiervcnute in Sicilia, specie clic invecc sono nrrivatc in Sicilia tlall'italia e clic 1iiaiicaiio riella fauna africaiia. Gryllics cilgiriiis Saws. clcll'ilsia Minore, hsforo, Africa settcntrioiialc fino a1 Alarocro, Spapa, Sicilia, clic potrclilx averc invnso il N. Africa provenelitlo tlall'0- rieiite e tli li essersi cstcso in Ispagiia e in Sicilia. Rcstano 4 spccie tli ciii trc a tlistril)uzioiie siciilo-iiorclnfriceiln (Ocrieritliri cnrioizicci Fiscli. tli Sicilia e Tiinisin ; Uronienirs lalicollis ( Luc.) = Ep/!ippigeritl(i lnliperinis Fiscli. cli Sicilia e Algeria ; Brcicliycrothnpliiis trysnliceriis Fiscli.) cd iim, Plntypteriin siculn Salfi, enclcinicn tlclla Sicilia, ilia appartcnciitc a 1111 gencre del N. Africa e Asia occicleiitale clic non ha altri rapl)rcscntaiiti estrafricani nei AIetlitcrraiieo- occitleiitale c centrale. Se si ticn prescnte clie tlall'epoca clel RAAI~IE I'Ortottcrofauna Siciliaiia si b accresciuta siciiraniente tli aliiieiio altre 5 spccic, cli ciii 1 siciilo-africaiia (Acriclu tiirritn), Ic specie con rluesto tip rli tlistri- I)iizioiic, clie pub sigiiificarc eventiialiiicntc, ilia no11 ncccssariiiniciitc, iino scaiiil)io tliretto fra le clue regioni, e ad esse liinitato, av\-enuto tlal Pliocene ad oggi, salgoiio a 4 e rapprcsciitano iiclln iiiigliore clcllc ipotcsi, appena il 3,O5% tlcllc specie tlcl griippo.

27 % % % Se si csamina la corologia attualc delle specie clie costituiscono il coniplcsso faunistico siciliano si possono, in linea generale distingiiere i seguenti raggriippanienti principali, clic possiamo ritenere validi per quasi tutti i gruppi anininli : a) Specie a distribrizione niolto anipia, ( olopaleariica, eurosibirica, niediterranea, olourticu, CCC.). Qiiesto i: un gruppo clic coniprende un gran nuniero di specie, di niinor interesse biogeografico, la cui ricca presenza in Sicilia i: faciliiicnte comprensibile. Alcune tli qucstc specie sono fornic che erano largamentc distribuitc in Europa prima clellc glaciazioni pleistocenichc e clic poi si sono conservate in Sicilia anclie lie1 periodo di decadimento cliniatico; fra gli Ortotteri tale i: il caso di niimerose specie fra cui Chorthippris briiniieiis (Tliunl).), Oedipoda coeriilescens (L.), Acrida bicolor (Tlinhg), Pezofeltis giornai ( Rossi), Oniocestzis centralis (Zett.); fra gli Odonati Aeschiia cyanea (Kill.), Lestes barbariis (F.). Altre specie invece si sono estese in conseguenza dcl gioco delle rariazioni climaticlie Plcistoceniclic ecl il lor0 arrivo in Sicilia pi6 consitlerarsi qiiintli piii rccente ; cosi gli Ortottcri Leptophyes pzinctatissinra (Bosc.), Stenobotliriis lineatits (Panz.), Chorthippzis Zongicornis (Latr.) ; 1 0tlonato Pyrrliosinia nyniphrila : si tratta in gencrc di specie cli cliiiia piii fresco, di coniparsa precoce (per qucllc R ciclo vitalc annuale), scarsamentc freqiienti in Sicilia e riceversa pih frequenti in Europa o Asia centrale ; cosi piire ranno interpretate coine di origine qiiatcrnaria le prcsenze siciliane di razze niediterranee cli specie olopalcarticlic o eurosibiriclie (ricorder6 gli Eterotteri Calocoris norcegiciis viffiger 15. Wagii., Tin& cardiii cognafa E. Wagn., ccc.). Fra le specie oloarticlic ricorder6 la Libelluln qiiadriniaciihfa L., la cui presciiza in Sicilia i: pure da ritcncrsi Pleistocenica. L origine, quindi, dcllc specie di questo gruppo i: molto varia c non scmpre tli facile riconoscimcnto : alcune sono mediterranee autoctone ( Pezotettix giornai, Lesfes barbariis, Acritla bicolor), altrc (Oiiiocestiis ventralis, Chorthippiis brunrieiis) dell Asia paleartica e cioc apparterrcbbcro allc specie angariclic (scnsu UVAROV) ; per alciinc l inserlianicnto siciliano i: prcqiiaternario, pcr altre plcistocenico.

28 )) Specie a distribuzione mediterranea occidentafe. Anche in questo gruppo i: necessario distinguere vari tipi di clistribuzione sui quali peri, i: bene soffcrmarsi singolarinente : 1) D i s t r i 1) 11 z i o n e t i r r e n i c a. Specie presenti nclle terre clcl llacino occicleritale clel JIeditcrraneo, coniprese le isole e la costa tirrenica italiana. Tali specie, in qnesto areale, presentano non cli rado una distribuzione discontinua ; a ni piezz a d i clis t ri hzi one e cl is eon t inui ti dcll a re ale (1 i nios t ran o l anticliiti della origine clcl popolaniento cd il suo frazionaniento ad opera cli periodi cli cleterioranicnto cliniatico del Quaternario ( V. LA GRECA 1956). Ricorcleri, : 1 0rtottero Acriclicle Tropidopofa cylindrica (Marsel:.), specie inolto sctlentaria clie vivc in Tunisia, Algeria, Spagna meridionale, Baleari, Corsica, Sardegiia, costa della Canipania c Sicilia ; Eli Acriclicli Oedipoda chiirpentieri ( Fieber) tlella Spagna, Francia meritlioiiale, Sicilia, Algeria etl Oedipoda liiscocirzcta Luc. tlelle Canarie, Francia niericlionale, Sarclcgna, Sicilia, Africa nor& o cciclent ale, Ci rcn a ica ; i 1 piccolo AIa Ii to c le o at t ero G eo 111 an t is la r uoides Pant. dell Algeria, ;\Iarocco, Spagna meritlionalc, Francia meritlionalc, Liguria, Corsica, Sardegna e Sicilia ; gli Otlonati Ortlietrrtni nitidinercc ( Sel ys) dell Africa no rcl-occ i tlen talc, S p ag na, Sa rtleg n a, C a ni pani a, Sicilia, e Nesogoniphrihs genei (Sclys) dell dlgcria, Portogallo, Spapa, Sardegna e Sicilia. I Coleotteri Etlenicricli (v. MACISTRETTI 1912) Stenostoniu coerriferini Pet. (costc tirreniclie clell Italia centromeridionale, Sicilia, Sarclegna, Corsica, Francia iiier., Pen. iberica, Algeria;Tunisia, Dalniazia), Oetlerriera breuicollis Sclini. ( Sicilia, cos te ti rreniclic i t a li a ne, Sa rclegna, A1 gel i a, Tunisia), A sclerci sun t h oderes illrils. ( Francia nier., pen. ilerica, Sicilia, Algeria, Tunisia), Probosca uiritlana Sclini. -( Francia, Sarclegna, Sicilia, Algeria, Tunisia). I Coleotteri Crisonielitli Crytocepholiis rugicolfis 01. ( Italin, Sicilia, Sarclegna, Corsica, Fraiicia nier., pen. ilierica, RIaroceo, Lihia), C. rnarginezfrts 01. (Italia, Francia iner., Spagna, Sicilia), C. ciiruifinea 01. ( Sicilia, Sardegna, Corsica, Spagna, N. Africa), C. bfunrlriliis (Sartlegna, Sicilia, Francin nier., spapa, Algeria), ecc.

29 ) Specic a distrihuzionc sardo-sicula (0 sard o - c o r s o - s i c 11 1 a ). Bcnclib nuiiicricamente scarsc esistono specie die presentano iina distribuzionc liniitata alla Sicilia c Sardcgna e, suborclinatamente alla Corsica e isole tirreniclic niinori. Ricorcleri, 1 0rtottero Decticino Eierraicteriodecticris brecicollis (Costa) prcscntc in Sardegna c in Sicilia, presso Partinico (I), c ciob nella pnrtc scttcntrionale dell isola, (corrispontlcntc alla I uniti cli TREVISAX, v. pag. 612); cpcsto 2: 1111 gencrc tipicanicntc tirrenico clie presenta altre clue specie in Algeria e in Ispagna. L Otlonato Ischrirera genci (Rniiibur) liniitato alla Sardegna, Corsica, Capraia c Giglio (Arcipclngo Toscano), Sicilia. I1 Colcottcro Ditiscide Netronectes uribei Pcrris, cleiiieiito orofilo palcotirrcnico di Corsica, Elha c AIatlonic ( FIL~SCISCOLO 1957). 3) S p e c i c a cl i s t r i 1) ii z i o n c p r o v e 11 e a 1 e - s i c ii 1 a. Aiiclic questo griippn coiiipreiicle poclic specie : fra gli altri, il RIantodeo Pseudoyersiriin bre~*iliennis (Ters.) tlclla Provenza e della Sicilia; qucsto b iin antico gcncrc clic prescnta una specie dcl Marocco (P. occidentmlis Dol.), itna clella Spagna (P. pmi Bol.) c trc delle Canaric ( 1. teycleunn Clinp., Z. curinrieriais Chop., P. subuptern Chop.). LXtcrottcro Tiepoiiicr ririicolor Scott. clclla Sicilia e Francia AIcritlionalc. Non i: iiiiproha1)iie clic specie cli qucsto gruppo si possano rinvenirc anclie in Ligiiria. 4) Specie a tlistril)iizioiic siciilo-ibcrica (0 sic 11.1 o - iii a p 11 r c I) i n o - i 1) c r i c a. \Tanno ascritte a cpiesto gruppo poclic spccic, fra cui gli Eterottcri Strorigylocoris obscrcrris Rtnl). e ilfucrotylrcs lritesceris Rciit., tlella Sicilia c tlclla Spagna ; 1 0rtottcro Acritlitle Plalypygircs plulypygiiis (Pantel) con distriluzionc fortcnicntc discontinua c localizzata cliiaranicntc di tipo rclitto : si tratta di iina specie rarissinia trovata in Ispagna in due localiti cicl ccntio dclla penisoh (UclEs c Salaniaiica), in Algcrin (Duar Zana), prcsso Tunisi c in Sicilia presso (1) See. RMJIE (192i) la popolazione sicilinna 6 cla ascrivcrpi ad unn specie ztliine, 11. sicnlris Rrnc.; i carattcri distintivi sono pert insuficicnli a mantenrre clirtinte le clue Iorrnc.

30 Randazzo (Catanin) ( GALVAGXI 1948); il Colcottcro Crisolilelidc Cryptocephnliis cicntricosris Luc. cli Sicilia, Andalusia, AIarocco, Algeria. c) Specie a distribrizione siculo-nfricana. Coiiie gii illustrato prccetlcntcniente (r. pag. GlG), niolte specie sono state piii volte attrihite con iina certa supcrficialiti a qucsto gruppo, nia per la niaggior parte (lei casi si tratta tli foriiic di indullia origine tirreiiica clic appartcngono alla catcgoria prcccdcntc. Poclic sono in rcalti lk forriic tli originc africana (ctiopica) clic ritrovianio anclie in Sicilia. ProLahiIiiieiite tale i: il caso tlcll Ortottero Acridide Brachycrotapliics trysciliceriis (Fiscli.) clic apparticnc ad 1111 gencre (coinc il silo affinc Afesopsis) caratteristico clcllc saranc africane ; la spccie si rinvicnc anclic in Ispagna, iiella Sicilia orientale e Is. Lipari, ore vcrosiniilincntc i: perrcnuta clall Africa ( UVAROV 1943). UYAROY, pcrb, in ~~rccetlcnza arera eiiicsso l opinionc clie la Plnfypterna siciliana, conic pure Tropiclopolo c Brachycrofapkris rappresentino relitti tli iina fauna piii largainente cstesa verso Nord lie1 RICditcrranco c deciinata in scguito allc avrcrse contlizioni cliniaticlie duraiite le glaciazioni plcistoccniciic. Altri Ortottcri clie possono parlare in favorc di un colleganiento Pleistoccnico fra Sicilia c Alaglirel) sono (r. pag. 617) il Painfagidc inicrottero Ocneridia cnnonicn (Fiscli.) e 1 Efippigcride Uromenrts Inticollis (Luc.). Anche la presenza cli dcrida trirriln L. in Sicilia ( DIR~II 1949, 1954), iinica localiti estrafricana ore si rinrienc qucsta specie (clic vivc in tutta l iifrica) potrcbbe consirlerarsi alla stessa strcgua. Anclic in altri gruppi di aiiiniali si riscontrano situazioni analogl1e clie io citcrb (pi in ria provvisoria, poiclii: solo spccialista clel gruppo pub giungcrc a conclusioni olliicttive : 1 Eterottcro Signra uermiciilatn Put. clcl N. Africa e Sicilia, 1 0tlonato Ortliefrrini trinucrin (Sclys) clie rive in tiitta l dfrica, soprattutto settcntrionalc, e clic in Europa i: stato trovato soltanto una rolta c a Catauia, oltre un sccolo fa ( prescnza acciclcntaie?). Di difficilc intcrprctazionc sono inrecc altri casi, conic quello dcl grosso Grillide Bmchyf rypes niegncephn/us (Lcf.) die rive in Africa, in Algeria, Tunisia, Tripolitania c clic si spingc a surl fino a1 Niger ; inol-

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