UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO"

Transcript

1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l Ambiente ed il Territorio CORSO DI FRANE Presentazione caso studio ANALISI RIGUARDANTE IL PRIMA, IL DURANTE E IL DOPO L ACCADIMENTO DI UNA FRANA CON IMMAGINI DA SATELLITE ALOS/PALSAR: CASO STUDIO DELLA FRANA DI JIWEISHAN IN CINA Docente: Prof. Ing. Michele Calvello Studente: Gianfranco Carpentieri Matricola:

2 SOMMARIO 1. Illustrazione caso studio 2. Presentazione del lavoro sviluppato dagli autori 2.1 Monitoraggio degli spostamenti 3. Analisi critica del lavoro

3 ILLUSTRAZIONE CASO STUDIO La frana di Jiweishan è localizzata nella Municipalità di Chongqing, nel villaggio di Hongbao, a circa 75 km a sud ovest della Contea di Wulong Mappa della Municipalità di Chongqing Il fianco orientale della catena del Jiweishan è una scogliera rivolta sul torrente Tiejang Fianco orientale della catena montuosa Jiweishan

4 ILLUSTRAZIONE CASO STUDIO Il movimento di roccia può essere fatto risalire al 1960, quando è stata trovata una crepa sulla superficie della scogliera esposta ad est nel 1999 la larghezza della fessura ha raggiunto 1,5 m nel settembre 2001 si sono verificate alcune frane di piccole dimensioni nella parte meridionale della rupe dopo il 2005 l'attività della frana è aumentata e ha iniziato ad estendersi progressivamente alla parte settentrionale della scogliera circa alle 3:00 del pomeriggio del 5 giugno 2009, dopo la rottura istantanea della piccola massa rocciosa frontale, si è attivata una frana con un volume di circa cinque milioni di metri cubi di massa di roccia, uccidendo 74 persone e ferendone altre 8 A sinistra foto scattata 5 ore prima dello scorrimento a destra dopo lo scorrimento

5 ILLUSTRAZIONE CASO STUDIO L evento franoso viene diviso in tre zone: la zona di origine la zona di trasporto la zona di deposito La zona di origine della frana può essere divisa in due parti: il blocco guida a sud il blocco resistente a nord Rappresentazione del blocco guida, del blocco resistente, della zona potenzialmente a rischio a frana e della zona realmente a rischio frana

6 PRESENTAZIONE DEL LAVORO SVOLTO DAGLI AUTORI Obiettivi da raggiungere: analizzare le serie storiche di deformazione prima dello scorrimento individuare l area interessata dall evento franoso stimare la variazione topografica in seguito allo scorrimento Tre diverse metodologie utilizzate: la prima basata sull algoritmo SBAS la seconda basata sulla determinazione di una mappa di intensità dei segnali retrodiffusi SAR la terza basata sull individuazione di un DEM Satellite ALOS/PALSAR

7 MONITORAGGIO DEGLI SPOSTAMENTI Analisi delle serie storiche di deformazione prima dello scorrimento Dati raccolti: 7 interferogrammi realizzati prima del 5 Giugno 2009 per ottenere le serie storiche di deformazione prima dello scorrimento Mappa di deformazione cumulata riferita al periodo tra il 10 giugno e l 11 dicembre 2007 (184 giorni) Mappe di deformazione ottenute con un intervallo temporale di acquisizione di 46 giorni l una dall altra

8 MONITORAGGIO DEGLI SPOSTAMENTI Analisi delle serie storiche di deformazione prima dello scorrimento Deformazione cumulata nella direzione del tratto discendente del pendio nei 184 giorni lungo il profilo AB ottenuto da SRTM DEM

9 MONITORAGGIO DEGLI SPOSTAMENTI Determinazione dell area interessata dall evento franoso Dati raccolti: 2 immagini di intensità dei segnali retrodiffusi SAR che si riferiscono una al 28 gennaio 2009 e l altra al 15 giugno 2009 per dedurre la zona interessata dalla frana Due immagini di intensità dei segnali retrodiffusi SAR acquisite il 28 gennaio 2009 e il 15 giugno 2009

10 MONITORAGGIO DEGLI SPOSTAMENTI Determinazione dell area interessata dall evento franoso L'area interessata è stimata paria a 0,47 milioni di m 2. La zona di origine, di trasporto e di deposito interessate dalla frana sono delineate più precisamente con fotografia aerea. Se si avessero avuto a disposizione due immagini SAR con un intervallo temporale di acquisizione tra le due immagini più breve, si sarebbe potuto correggere la mappatura della zona interessata. A sinistra la mappa della variazione di intensità dei segnali retrodiffusi tra le due immagini acquisite; a destra la fotografia aerea scattata dopo lo scorrimento

11 MONITORAGGIO DEGLI SPOSTAMENTI Stima della variazione topografica dopo lo scorrimento Dati raccolti: 7 coppie interferometriche acquisite dopo lo scorrimento per ottenere la variazione dell altezza della superficie causata dalla frana Variazione finale della mappa ottenuta dal DEM con il metodo di sovrapposizione InSAR dopo lo scorrimento; la linea nera tratteggiata delimita la regione definita da una foto aerea

12 MONITORAGGIO DEGLI SPOSTAMENTI Stima della variazione topografica dopo lo scorrimento Sezione trasversale del pendio ottenuta da SRTM DEM, con variazione di altezza misurata da InSAR e tecniche lidar 3 D dopo lo scorrimento di Jiweishan lungo il profilo AB

13 ANALISI CRITICA DEL LAVORO Aspetti positivi: Esposizione chiara e dettagliata del lavoro di monitoraggio effettuato Utlizzo delle tecniche di telerilevamento (SAR e LIDAR 3 D) nelle diverse fasi del fenomeno franoso Acquisizione delle immagini dal satellite ALOS/PALSAR utilizzando la banda L del segnale Possibilità di applicare le tecniche di telerilevamento alla realtà italiana favorendo l aggiornamento delle carte inventario e la previsione dei cedimenti Utilizzo del DEM ottenuto dalla Shuttle Radar Topography Mission (SRTM)

14 ANALISI CRITICA DEL LAVORO Aspetti negativi: Svantaggi delle tecniche di telerilevamento con conseguente incertezza nelle misure ottenute (vegetazione del pendio e pendenza del versante) Tempo di rivisitazione (repeat time) del satellite ALOS/PALSAR più lungo (46 giorni) rispetto a quello dei satelliti ENVISAT (35 giorni) e TERRA-SAR (11 giorni)

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l ambiente ed il territorio CORSO DI FRANE RELAZIONE CASO STUDIO ANALISI RIGUARDANTE IL PRIMA, IL DURANTE

Dettagli

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione Generale per la Difesa del Suolo

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione Generale per la Difesa del Suolo Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione Generale per la Difesa del Suolo Fornitura di Dati, Sistemi e Servizi per la Realizzazione del Sistema Informativo del Piano Straordinario

Dettagli

TOPOGRAFIA. Topografia: Dal greco: topos, luogo - graphein, scrivere.

TOPOGRAFIA. Topografia: Dal greco: topos, luogo - graphein, scrivere. Topografia: Dal greco: topos, luogo - graphein, scrivere. Scienza della rappresentazione del territorio al fine di consentire l esatta individuazione dei luoghi per mezzo di modelli semplificati (carte,

Dettagli

Deformazioni del suolo di origine antropica in Sicilia rilevate tramite tecniche di interferometria differenziale multitemporale SAR

Deformazioni del suolo di origine antropica in Sicilia rilevate tramite tecniche di interferometria differenziale multitemporale SAR Deformazioni del suolo di origine antropica in Sicilia rilevate tramite tecniche di interferometria differenziale multitemporale SAR C. Tolomei, S. Salvi, S. Atzori - INGV CNT F. Canova - Università di

Dettagli

Aggiornamento dell area di espandimento dello scenario basso in data 10 aprile 2014

Aggiornamento dell area di espandimento dello scenario basso in data 10 aprile 2014 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL'AMBIENTE e TERRITORIO e di SCIENZE DELLA TERRA Regione Autonoma Valle d Aosta Dipartimento difesa del suolo e risorse idriche Servizio

Dettagli

22 gennaio 2014 TOPOGRAFIA e ORIENTAMENTO

22 gennaio 2014 TOPOGRAFIA e ORIENTAMENTO 22 gennaio 2014 TOPOGRAFIA e ORIENTAMENTO Per chi non sa dove andare qualunque strada é quella giusta! Topografia: Scienza della rappresentazione del territorio al fine di consentire l esatta individuazione

Dettagli

LA GEOMATICA PER IL CONTROLLO DEL TERRITORIO. A. Albertella (DICA Sezione di Geodesia e Geomatica)

LA GEOMATICA PER IL CONTROLLO DEL TERRITORIO. A. Albertella (DICA Sezione di Geodesia e Geomatica) LA GEOMATICA PER IL CONTROLLO DEL TERRITORIO A. Albertella (DICA Sezione di Geodesia e Geomatica) Cosa è la GEOMATICA? 2 GEOMATICA per il controllo del territorio 3 Conoscere il territorio significa anche

Dettagli

COSMO-SkyMed: i satelliti continuano ad osservare l Abruzzo

COSMO-SkyMed: i satelliti continuano ad osservare l Abruzzo COSMO-SkyMed: i satelliti continuano ad osservare l Abruzzo Dopo il terremoto del 6 Aprile, COSMO-SkyMed ha continuato ad acquisire immagini sull Abruzzo per il Dipartimento di Protezione Civile, con l

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FERRARA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FERRARA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FERRARA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE Percorso Ambientale [1227] [DM270] Percorso Costruzioni [1227] [DM270] CORSO DI OPERE IN TERRA [54206]

Dettagli

Sequenza sismica di Amatrice

Sequenza sismica di Amatrice Sequenza sismica di Amatrice Risultati iniziali delle analisi interferometriche satellitari Per il gruppo di lavoro INGV/IREA-CNR per le analisi di dati SAR, hanno contribuito: Christian Bignami, Cristiano

Dettagli

La Previsione delle Frane in Emilia-Romagna a breve e lungo termine

La Previsione delle Frane in Emilia-Romagna a breve e lungo termine La Previsione delle Frane in Emilia-Romagna a breve e lungo termine Marco Pizziolo, Giampiero Gozza Regione Emilia-Romagna - Servizio Geologico, sismico e dei Suoli Alcuni dati riassuntivi: 70.000 frane

Dettagli

Controlli del territorio e tecnologie spaziali

Controlli del territorio e tecnologie spaziali SERVIZI INTEGRATI PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL TERRITORIO E PER L EDILIZIA: COME OPERARE IN FILIERA IMPRENDITORIALE PER PROMUOVERE LA COMPETITIVITÀ E L INTERNAZIONALIZZAZIONE Convegno OICE Confindustria

Dettagli

SCHEDA EVENTO PLUVIO : e 17 Giugno 2010

SCHEDA EVENTO PLUVIO : e 17 Giugno 2010 INQUADRAMENTO METEOROLOGICO Centro Funzionale Decentrato SCHEDA EVENTO PLUVIO : 15-16 e 17 Giugno 21 Situazione generale Nei giorni 15 e 16 correnti dai quadranti meridionali, associate all avvicinamento

Dettagli

Monitoraggio delle frane in Toscana

Monitoraggio delle frane in Toscana Proge&o Diana: Da- interferometrici per l analisi ambientale: frane e subsidenza Monitoraggio delle frane in Toscana Casagli N., Catani F., Tofani V., Rosi A., Tanteri L., Agos-ni A., Tacconi Stefanelli

Dettagli

SISTEMA DI MONITORAGGIO SPERIMENTALE DEL FRONTE GLACIALE DEL GHIACCIAIO DI PLANPINCIEUX

SISTEMA DI MONITORAGGIO SPERIMENTALE DEL FRONTE GLACIALE DEL GHIACCIAIO DI PLANPINCIEUX ISTITUTO DI RICERCA PER LA PROTEZIONE IDROGEOLOGICA (IRPI) Perugia U.O.S. Torino Strada delle Cacce, 73 10135 TORINO Rapporto Interno Internal report R.I. 2015/07 SISTEMA DI MONITORAGGIO SPERIMENTALE DEL

Dettagli

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia O.P.C.M. 3309/03 e 3339/04 : Commissario delegato per il superamento ento dell Emergenza PROTEZIONE CIVILE DELLA REGIONE ENTE ATTUATORE: COMUNE DI PONTEBBA Decreto

Dettagli

Siti potenzialmente contaminati

Siti potenzialmente contaminati Regione del Veneto, Direzione Tutela dell Ambiente Magistrato alle Acque Servizio Informativo PROGETTO DI MONITORAGGIO DEL TERRITORIO ATTRAVERSO METODOLOGIE DI TELERILEVAMENTO Siti potenzialmente contaminati

Dettagli

Università degli studi di Salerno

Università degli studi di Salerno Università degli studi di Salerno Facoltà di ingegneria Corso di Frane Analisi di un caso studio descritto nell articolo scientifico in lingua inglese: Integration between based and satellite SAR data

Dettagli

Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale. Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Università degli Studi di Napoli Federico II

Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale. Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Università degli Studi di Napoli Federico II Tesi di laurea triennale in Ingegneria per l ambiente e il

Dettagli

Esempi di applicazioni GIS. Laboratorio di Geodesia, Geomatica e GIS DICCA

Esempi di applicazioni GIS. Laboratorio di Geodesia, Geomatica e GIS DICCA Esempi di applicazioni GIS Laboratorio di Geodesia, Geomatica e GIS DICCA Analisi dei bacini DTM Bacini di assegnata estensione minima Versione ombreggiata a seconda dell esposizione Visione 3-D Rete di

Dettagli

Rapporto radar dell evento meteorologico del 23 e 24 gennaio 2009

Rapporto radar dell evento meteorologico del 23 e 24 gennaio 2009 Rapporto radar dell evento meteorologico del 23 e 24 gennaio 2009 1 Descrizione dell evento Tipo evento Data e Ora Inizio Fine sulla Regione Emilia Romagna 1.1 Dati disponibili Stratiforme Dal 23/01/2009

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE Principi base della Tecnica Interferometrica

CORSO DI FORMAZIONE Principi base della Tecnica Interferometrica Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione Generale per la Difesa del Suolo Fornitura di Dati, Sistemi e Servizi per la Realizzazione del Sistema Informativo del Piano Straordinario

Dettagli

Sistemi di diagnostica mobile dell infrastruttura e del materiale rotabile

Sistemi di diagnostica mobile dell infrastruttura e del materiale rotabile SEMINARIO TECNICO Sistemi di diagnostica mobile dell infrastruttura e del materiale rotabile Monitoraggio degli edifici e analisi degli spostamenti superficiali del terreno lungo le linee ferroviarie mediante

Dettagli

Capitolo 2 - Fenomeni Endogeni Principali TERREMOTI TERREMOTI

Capitolo 2 - Fenomeni Endogeni Principali TERREMOTI TERREMOTI Dovuti a improvvise rotture o dislocazioni di grandi masse rocciose della litosfera sottoposte a sforzi continuati oltre il loro limite di deformazione elastica Rottura avviene in corrispondenza di un

Dettagli

RELAZIONE EVENTO 04-05/08/2017

RELAZIONE EVENTO 04-05/08/2017 RELAZIONE EVENTO 04-05/08/2017 1. Sommario 1. INQUADRAMENTO METEOROLOGICO... 2 2. SITUAZIONE GENERALE... 2 3. FENOMENI OSSERVATI... 2 4. DATI DELLE STAZIONI DELLA RETE DI TELEMISURA... 3 5. ANALISI DELLE

Dettagli

Analisi del rischio tsunami applicata ad un tratto della costa Ligure

Analisi del rischio tsunami applicata ad un tratto della costa Ligure Università degli Studi di Genova Facoltà di Ingegneria - DIMSET Analisi del rischio tsunami applicata ad un tratto della costa Ligure Bacino F., Poggi P., Cosso T., Federici B., Sguerso D., Rebaudengo

Dettagli

Scritto da VILLA GABRIELE Sabato 25 Ottobre :54 - Ultimo aggiornamento Domenica 26 Ottobre :20

Scritto da VILLA GABRIELE Sabato 25 Ottobre :54 - Ultimo aggiornamento Domenica 26 Ottobre :20 Argomento: MONITORAGGIO DEI POPOLAMENTI FORESTALI ANALISI DI IMMAGINI MULTISPETTRALI REFERENTI : Demetra soc.coop.: G.Villa, L.Bonanomi, C.Rancati, G.Cereda, S.Fiorillo Università degli Studi di Bari -

Dettagli

Rapporto Tecnico. RAPPORTO SULL EMERGENZA IDROGEOLOGICA NEL COMUNE DI SAN FRATELLO (ME) febbraio 2010

Rapporto Tecnico. RAPPORTO SULL EMERGENZA IDROGEOLOGICA NEL COMUNE DI SAN FRATELLO (ME) febbraio 2010 Titolo Tipo Direttore Dipartimento Difesa del Suolo Leonello Serva RAPPORTO SULL EMERGENZA IDROGEOLOGICA NEL COMUNE DI SAN FRATELLO (ME) 13-17 febbraio 2010 Responsabile Servizio Istruttorie, Piani di

Dettagli

Precipitazioni intense del 20 settembre a cura di Andrea Piazza -

Precipitazioni intense del 20 settembre a cura di Andrea Piazza - Precipitazioni intense del 20 settembre 1999 - a cura di Andrea Piazza - 1. INTRODUZIONE La giornata del 20 settembre 1999 è stata caratterizzata da precipitazioni intense che hanno interessato l Italia

Dettagli

Rapporto dell evento meteorologico del 24 giugno 2013

Rapporto dell evento meteorologico del 24 giugno 2013 Rapporto dell evento meteorologico del 24 giugno 2013 A cura di Unità Radarmeteorologia, Radarpluviometria, Nowcasting e Reti non convenzionali Unità Sala Operativa Previsioni Meteorologiche Area Centro

Dettagli

INTERFEROMETRIA SAR BASATA A TERRA PER IL CONTROLLO DELLA INSTABILITÀ DEI VERSANTI: IL CASO DELLA FRANA DEL TESSINA

INTERFEROMETRIA SAR BASATA A TERRA PER IL CONTROLLO DELLA INSTABILITÀ DEI VERSANTI: IL CASO DELLA FRANA DEL TESSINA INTERFEROMETRIA SAR BASATA A TERRA PER IL CONTROLLO DELLA INSTABILITÀ DEI VERSANTI: IL CASO DELLA FRANA DEL TESSINA RIASSUNTO I metodi di monitoraggio tradizionale (es.teodolite) fanno uso di sensori ottici

Dettagli

RELAZIONE EVENTO 30/06 01/07/2016

RELAZIONE EVENTO 30/06 01/07/2016 RELAZIONE EVENTO 30/06 01/07/2016 1. Sommario 1. INQUADRAMENTO METEOROLOGICO... 2 2. SITUAZIONE GENERALE... 2 3. FENOMENI OSSERVATI... 2 4. DATI DELLE STAZIONI DELLA RETE DI TELEMISURA... 4 5. DATI MEDI

Dettagli

Rapporto radar dell evento meteorologico del 3, 4, 5 e 6 marzo 2009

Rapporto radar dell evento meteorologico del 3, 4, 5 e 6 marzo 2009 Rapporto radar dell evento meteorologico del 3, 4, 5 e 6 marzo 2009 1 Descrizione dell evento Tipo evento Data e Ora Inizio Fine sulla Regione Emilia Romagna 1.1 Dati disponibili Stratiforme Dal 03/01/2009

Dettagli

SEMINARIO TECNICO SISTEMI DI DIAGNOSTICA MOBILE DELLA INFRASTRUTTURA E DEL MATERIALE ROTABILE

SEMINARIO TECNICO SISTEMI DI DIAGNOSTICA MOBILE DELLA INFRASTRUTTURA E DEL MATERIALE ROTABILE SEMINARIO TECNICO SISTEMI DI DIAGNOSTICA MOBILE DELLA INFRASTRUTTURA E DEL MATERIALE ROTABILE «Tecniche di interferometria satellitare per l individuazione di aree con dissesti non cartografati» Bologna

Dettagli

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI SALERNO

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI SALERNO UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI SALERNO LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO CORSO DI FRANE A.A. 2014/2015 Esercitazione n. 6 Analisi di un caso di studio descritto in un articolo

Dettagli

Giornata di Lavoro sulle attività di: Verifica sismica delle arginature in sponda destra del fiume Po da Boretto (RE) a Ro (FE) Parma, 11 aprile 2012

Giornata di Lavoro sulle attività di: Verifica sismica delle arginature in sponda destra del fiume Po da Boretto (RE) a Ro (FE) Parma, 11 aprile 2012 Giornata di Lavoro sulle attività di: Verifica sismica delle arginature in sponda destra del fiume Po da Boretto (RE) a Ro (FE) Parma, 11 aprile 2012 Verifiche di stabilitàin condizioni statiche e dinamiche

Dettagli

COMUNE DI PONTE DELL'OLIO Provincia di Piacenza

COMUNE DI PONTE DELL'OLIO Provincia di Piacenza COMUNE DI PONTE DELL'OLIO Provincia di Piacenza COMUNE DI PONTE DELL'OLIO PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE RISCHIO SISMICO 1^ Edizione - Marzo 2012: Dott. Geol. Paolo Mancioppi Studio Geologico 2^ Edizione

Dettagli

Il forte temporale osservato a Trento nella giornata del 5 luglio 2004

Il forte temporale osservato a Trento nella giornata del 5 luglio 2004 Il forte temporale osservato a Trento nella giornata del 5 luglio 2004 Roberto Barbiero Descrizione meteorologica della giornata del 5 luglio 2004 L analisi generale delle condizioni meteorologiche della

Dettagli

Relazione di dettaglio: Bologna Mw 4.3 del :51:20 UTC; versione del ore 08:30:19 UTC.

Relazione di dettaglio: Bologna Mw 4.3 del :51:20 UTC; versione del ore 08:30:19 UTC. Relazione di dettaglio: Bologna Mw 4.3 del 2015-01-23 06:51:20 UTC; versione del 2015-01-23 ore 08:30:19 UTC. Comunicato Relazione per l'evento in oggetto Dalle ore 03:15 UTC del 23 Gennaio 2015, la Rete

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l ambiente ed il territorio CORSO DI FRANE RELAZIONE CASO STUDIO MONITORAGGIO CON INCLINOMETRI DELLA

Dettagli

Il dato radar satellitare: uno strumento operativo per il monitoraggio del territorio e delle sue infrastrutture

Il dato radar satellitare: uno strumento operativo per il monitoraggio del territorio e delle sue infrastrutture Il dato radar satellitare: uno strumento operativo per il monitoraggio del territorio e delle sue infrastrutture Dott.ssa Iolanda Iannicella Bologna, 5 luglio 2017 Telerilevamento satellitare Circa un

Dettagli

ANALISI E ATTIVITÀ DI MITIGAZIONE DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO

ANALISI E ATTIVITÀ DI MITIGAZIONE DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO ANALISI E ATTIVITÀ DI MITIGAZIONE DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO ANALISI DI FENOMENI IDROGEOLOGICI COMPLESSI PROBLEMATICHE E SOLUZIONI Francesco Marchese f.marchese@itelferr.it Sintesi dell intervento Studio

Dettagli

Rapporto radar dell evento meteorologico del 12, 13 e 14 novembre 2008

Rapporto radar dell evento meteorologico del 12, 13 e 14 novembre 2008 Rapporto radar dell evento meteorologico del 12, 13 e 14 novembre 2008 1 Descrizione dell evento Tipo evento Data e Ora Inizio Fine sulla Regione Emilia Romagna 1.1 Dati disponibili Stratiforme Dal 12/11/2008

Dettagli

Rapporto radar dell evento meteorologico del 7-9 gennaio 2010

Rapporto radar dell evento meteorologico del 7-9 gennaio 2010 Rapporto radar dell evento meteorologico del 7-9 gennaio 2010 1 Descrizione dell evento Tipo evento Data e Ora Inizio Fine sulla Regione Emilia Romagna 1.1 Dati disponibili Stratiforme Dal 07/01/2010 ore

Dettagli

Sistemi per la Sorveglianza ed il Monitoraggio del Territorio

Sistemi per la Sorveglianza ed il Monitoraggio del Territorio Sistemi per la Sorveglianza ed il Monitoraggio del Territorio Torino, 21 gennaio 2008 4.0 CONTENUTI Nell ambito della sorveglianza e monitoraggio del territorio Galileo Avionica può contribuire con le

Dettagli

Sequenza sismica in Italia centrale: scarpate di faglia prodotte dall evento del 30 ottobre 2016

Sequenza sismica in Italia centrale: scarpate di faglia prodotte dall evento del 30 ottobre 2016 Sequenza sismica in Italia centrale: scarpate di faglia prodotte dall evento del 30 ottobre 2016 Scritto da Silvia Mattoni 3 novembre 2016 Il terremoto del 30 ottobre in Italia Centrale ha prodotto almeno

Dettagli

EVENTO TEMPORALESCO DEL 29 AGOSTO 2009

EVENTO TEMPORALESCO DEL 29 AGOSTO 2009 EVENTO TEMPORALESCO DEL 29 AGOSTO 2009 Relazione a cura di: Area Sala Operativa e Previsioni Meteorologiche Area Centro Funzionale e Reti di Monitoraggio Unità Radar Meteorologia 1 INDICE 1. Analisi sinottica

Dettagli

Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio

Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II SCUOLA POLITECNICA E DELLE SCIENZE DI BASE Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio UN APPLICAZIONE DEL MODELLO DELTA D INTERAZIONE

Dettagli

Misure di spostamento e deformazione eseguite su pannelli sandwich durante prove di carico in flessione a quattro punti

Misure di spostamento e deformazione eseguite su pannelli sandwich durante prove di carico in flessione a quattro punti DISTART DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DELLE STRUTTURE, DEI TRASPORTI, DELLE ACQUE, DEL RILEVAMENTO, DEL TERRITORIO LABORATORIO PROVE STRUTTURE Bologna, 1//3 Pos. 73/3 Misure di spostamento e deformazione

Dettagli

Relazione di dettaglio: Macerata Mw 5.9 del :18:05 UTC; versione del ore 22:42:54 UTC.

Relazione di dettaglio: Macerata Mw 5.9 del :18:05 UTC; versione del ore 22:42:54 UTC. Relazione di dettaglio: Macerata Mw 5.9 del 2016-10-26 19:18:05 UTC; versione del 2016-10-26 ore 22:42:54 UTC. Il terremoto delle 21:18 è avvenuto al confine tra la provincia di Macerata e quella di Perugia,

Dettagli

MISURE DI RUMORE ALL INTERNO DI ABITAZIONI PRODOTTO DAL FUNZIONAMENTO DI TURBINE EOLICHE

MISURE DI RUMORE ALL INTERNO DI ABITAZIONI PRODOTTO DAL FUNZIONAMENTO DI TURBINE EOLICHE Associazione Italiana di Acustica 41 Convegno Nazionale Pisa, 17-19 giugno 2014 MISURE DI RUMORE ALL INTERNO DI ABITAZIONI PRODOTTO DAL FUNZIONAMENTO DI TURBINE EOLICHE Gino Iannace, Amelia Trematerra

Dettagli

STUDIO E IMPLEMENTAZIONE DI UN SISTEMA DI PARCHEGGIO ASSISTITO

STUDIO E IMPLEMENTAZIONE DI UN SISTEMA DI PARCHEGGIO ASSISTITO UNIVERSITÀ DEL SALENTO FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica TESI DI LAUREA in MECCANICA DEL VEICOLO STUDIO E IMPLEMENTAZIONE DI UN SISTEMA DI PARCHEGGIO ASSISTITO Relatore:

Dettagli

Relazione tecnica TEMPORALI INTENSI SULLE DOLOMITI MARTEDI 4 AGOSTO 2015

Relazione tecnica TEMPORALI INTENSI SULLE DOLOMITI MARTEDI 4 AGOSTO 2015 Dipartimento per la Sicurezza del Territorio Servizio Meteorologico Relazione tecnica TEMPORALI INTENSI SULLE DOLOMITI MARTEDI 4 AGOSTO 2015 SITUAZIONE METEOROLOGICA Nella seconda metà di martedì 4 agosto

Dettagli

Tesi Sperimentale. Fabio Perini S.p.A 2012

Tesi Sperimentale. Fabio Perini S.p.A 2012 Tesi Sperimentale 11/10/2012 Stima del coefficiente resistivo equivalente di un asse meccanico a controllo elettronico INFO: cesare.fantuzzi@unimore.it Citare: TESI Prognostica in KPLPAckaging. Fabio Perini

Dettagli

BANCA DATI DELLA PRECIPITAZIONE AD ALTA RISOLUZIONE SPAZIALE E TEMPORALE BDPAR

BANCA DATI DELLA PRECIPITAZIONE AD ALTA RISOLUZIONE SPAZIALE E TEMPORALE BDPAR BANCA DATI DELLA PRECIPITAZIONE AD ALTA RISOLUZIONE SPAZIALE E TEMPORALE BDPAR A cura di Pietro Marcacci (Ricerca sul Sistema Energetico RSE) Un banca dati della precipitazione su aree molto vaste, quali

Dettagli

Rapporto dell evento meteorologico del novembre 2010

Rapporto dell evento meteorologico del novembre 2010 Rapporto dell evento meteorologico del 20-22 novembre 2010 1 Descrizione dell evento Tipo evento Data e Ora Inizio Fine sulla Regione Emilia-Romagna Stratiforme Dalle 22 UTC del 19/11/2010 alle 15 UTC

Dettagli

4.2 Strà-Marinasco-La Spezia (SP)

4.2 Strà-Marinasco-La Spezia (SP) 4.2 Strà-Marinasco-La Spezia (SP) 4.2.3 Dati generali Il lato meridionale dell acclive versante su cui è situato l abitato di Marinasco e i gruppi di case sparse in località Strà è interessato da corpi

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GEOLOGICHE ANNO ACCADEMICO 2013/2014 STUDIO DELLE RELAZIONI TRA GLI SPOSTAMENTI SUPERFICIALI E I DATI GEOLOGICI DEL SOTTOSUOLO IN UN'AREA SUBSIDENTE

Dettagli

1. Pluviometria sulla città di Napoli

1. Pluviometria sulla città di Napoli Il nubifragio del 17 e 18 settembre 2005 a Napoli 1. Pluviometria sulla città di Napoli Le precipitazioni registrate dai pluviometri in telemisura di Napoli Camaldoli e Napoli Capodimonte hanno avuto inizio

Dettagli

2.5 Cembrano- Maissana (SP)

2.5 Cembrano- Maissana (SP) 2.5 Cembrano- Maissana (SP) 2.5.1 Dati generali Il sito di Cembrano, localizzato in un area dove affiorano gli argilloscisti del Super Gruppo della Val di Vara (Fig.193), risulta rappresentato da alcuni

Dettagli

Meccanica: Introduzione. Lo Studio del moto degli oggetti

Meccanica: Introduzione. Lo Studio del moto degli oggetti Meccanica: Introduzione Lo Studio del moto degli oggetti 1 Grandezze fisiche n Scalari : esprimibili mediante singoli numeri (es. massa,temperatura, energia, carica elettrica ecc.) n Vettoriali : per essere

Dettagli

Instabilità di versante nella città di Roma

Instabilità di versante nella città di Roma Seminario tecnico Instabilità di versante nella città di Roma Il Piano Generale di Emergenza per la città di Roma Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma Parlamentino del Consiglio Superiore dei

Dettagli

Autorità dei bacini regionali del Lazio. Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico (versione 2005 a sx e 2012 a dx)

Autorità dei bacini regionali del Lazio. Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico (versione 2005 a sx e 2012 a dx) Autorità dei bacini regionali del Lazio Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico (versione 2005 a sx e 2012 a dx) Aree a pericolosità e rischio di frana Sulla base delle caratteristiche d intensità dei

Dettagli

Modello numerico a supporto dell attivita sperimentale

Modello numerico a supporto dell attivita sperimentale EMMEDUE Advanced B u i l d i n g S y s t e m Modello numerico a supporto dell attivita sperimentale SISTEMA COSTRUTTIVO EMMEDUE RITAM ISRIM-UNIVERSITÁ DI PERUGIA CSM RITAM ISRIM UNIVERSITA DI PERUGIA CSM

Dettagli

MISURE DI CONVERGENZA DI UNA GALLERIA REALIZZATA IN UN VERSANTE IN FRANA

MISURE DI CONVERGENZA DI UNA GALLERIA REALIZZATA IN UN VERSANTE IN FRANA MISURE DI CONVERGENZA DI UNA GALLERIA REALIZZATA IN UN VERSANTE IN FRANA Salvatore Scandale La Sapienza Università di Roma salvatore.scandale@uniroma1.it Enzo Fontanella La Sapienza Università di Roma

Dettagli

25 ottobre 2011: transito di una perturbazione atlantica

25 ottobre 2011: transito di una perturbazione atlantica 25 ottobre 2011: transito di una perturbazione atlantica I fenomeni convettivi sono ancora oggi di impossibile previsione quantitativa. La scorsa settimana a Roma sono stati misurati 180 mm in poche ore

Dettagli

Comune di Loreggia (PD) 3^ Settore Edilizia Privata e Urbanistica

Comune di Loreggia (PD) 3^ Settore Edilizia Privata e Urbanistica Comune di Loreggia (PD) Prot. n. 5825 Loreggia, lì 06/07/2015 Spett.le Consiglio Comunale OGGETTO: Determinazione del più probabile valore di mercato della area di proprietà Comunale sita in via Mantegna,

Dettagli

Esperienze di monitoraggio dei dissesti in Lombardia

Esperienze di monitoraggio dei dissesti in Lombardia Convegno Il monitoraggio dei fenomeni franosi Barzio, 8 aprile 2008 Esperienze di monitoraggio dei dissesti in Lombardia Relatore Dr. Geol. Dario Fossati Il monitoraggio delle frane prima del 1987 Monitoraggi

Dettagli

LA FRANA DI TERMINI IMERESE CONTRADA FIGURELLA

LA FRANA DI TERMINI IMERESE CONTRADA FIGURELLA REGIONE SICILIANA DIPARTIMENTO CORPO REGIONALE DELLE MINIERE SERVIZIO GEOLOGICO E GEOFISICO LA FRANA DI TERMINI IMERESE CONTRADA FIGURELLA I GEOLOGI: Dott.ssa - Daniela Alario Dott. Ambrogio Alfieri Dott.

Dettagli

I terremoti: cause ed effetti

I terremoti: cause ed effetti Laboratorio progettuale (strutture) Anno accademico 2005/06 I terremoti: cause ed effetti Perché avvengono i terremoti? Catania, 8 marzo 2006 Aurelio Ghersi Zolle crostali e terremoti Il meccanismo che

Dettagli

Uno sguardo al progetto LIFE+IMAGINE Alessandra Marchese, GISIG

Uno sguardo al progetto LIFE+IMAGINE Alessandra Marchese, GISIG Progetto della Call LIFE+ 2012, co-finanziato dal Programma LIFE+ Politiche Ambientali e Governance, obiettivo approcci strategici LIFE/12/ENV/IT/001054 Uno sguardo al progetto LIFE+IMAGINE Alessandra

Dettagli

MODELLI DI VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL'ARIA IMPIANTO TERMOVALORIZZATORE DI SAN VITTORE DEL LAZIO

MODELLI DI VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL'ARIA IMPIANTO TERMOVALORIZZATORE DI SAN VITTORE DEL LAZIO MODELLI DI VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL'ARIA IMPIANTO TERMOVALORIZZATORE DI SAN VITTORE DEL LAZIO 1. INQUADRAMENTO TERRITORIALE E METEOROLOGICO Il termovalorizzatore di san Vittore del Lazio si trova

Dettagli

"GIS e modelli idraulici per l aggiornamento del PAI in area urbana"

GIS e modelli idraulici per l aggiornamento del PAI in area urbana Open Day Perugia 9 luglio 2012 GIS e Modelli Idraulici per il Rischio Idrogeologico "GIS e modelli idraulici per l aggiornamento del PAI in area urbana" Ing. Giorgio Cesari Autorità di bacino del Fiume

Dettagli

2.11 Ville S.Pietro- Borgomaro (IM)

2.11 Ville S.Pietro- Borgomaro (IM) 2.11 Ville S.Pietro- Borgomaro (IM) 2.11.1 Dati generali L attività di monitoraggio del sistema franoso, localizzato in un area ove affiora il Flysch di Sanremo (Fig.295), è in essere dal 2009 sugli inclinometri

Dettagli

COMUNE DI SESTU Provincia di Cagliari Conferenza stampa Analisi socio-demografica subcomunale

COMUNE DI SESTU Provincia di Cagliari Conferenza stampa Analisi socio-demografica subcomunale COMUNE DI SESTU Provincia di Cagliari Conferenza stampa Analisi socio-demografica subcomunale Con i suoi ventimila abitanti Sestu costituisce, oggi, uno degli aggregati demografici più complessi e di difficile

Dettagli

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CHIMICA, DEI MATERIALI E DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE TESI DI LAUREA Analisi dei dati di due campagne

Dettagli

LA PREVENZIONE RESTA IL MODO PIU EFFICACE PER PROTEGGERSI DAI TERREMOTI. Geol. Raffaele Cappiello

LA PREVENZIONE RESTA IL MODO PIU EFFICACE PER PROTEGGERSI DAI TERREMOTI. Geol. Raffaele Cappiello LA PREVENZIONE RESTA IL MODO PIU EFFICACE PER PROTEGGERSI DAI TERREMOTI Geol. Raffaele Cappiello Roma 5 febbraio 2017 NATURA E ORIGINE DI UN TERREMOTO Il terremoto (dal latino terrae motus movimento della

Dettagli

SISTEMI DI MONITORAGGIO ATTIVO

SISTEMI DI MONITORAGGIO ATTIVO SISTEMI DI MONITORAGGIO ATTIVO Prof. Ing. Giulio Ventura Politecnico di Torino, Dipartimento Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica A.R.CO.S. Engineering S.r.l. La società e l innovazione nel monitoraggio

Dettagli

MONITORAGGIO AMBIENTALE

MONITORAGGIO AMBIENTALE FRANE E DISSESTI CEDIMENTI STRUTTURALI INFRASTRUTTURE MONITORAGGIO AMBIENTALE EMANUELE TAVELLI - FRANCESCO ANTOLINI RETI DI SENSORI WIRELESS - WSN La rete è composta da una serie di NODI dotati di uno

Dettagli

Rapporto radar dell evento meteorologico del ottobre 2008

Rapporto radar dell evento meteorologico del ottobre 2008 Rapporto radar dell evento meteorologico del 28 29 30 ottobre 2008 1 Descrizione dell evento Tipo evento Data e Ora Inizio Fine sulla Regione Emilia Romagna 1.1 Dati disponibili Frontale, Stratiforme/Convettivo

Dettagli

TERREMOTO CENTRO ITALIA: SEQUENZA SISMICA LUNGA RILIEVI SUL TERRENO E SULLE ACQUE COMPLESSI

TERREMOTO CENTRO ITALIA: SEQUENZA SISMICA LUNGA RILIEVI SUL TERRENO E SULLE ACQUE COMPLESSI L evoluzione della sequenza sismica in Italia centrale è complessa ed è sotto la lente di ingrandimento di sismologi, geologi ed esperti di remote sensing. Da oggi, 2 novembre 2016, Alessandro Michetti,

Dettagli

RELAZIONE EVENTO 10/07/2016

RELAZIONE EVENTO 10/07/2016 RELAZIONE EVENTO 10/07/2016 1. Sommario 1. INQUADRAMENTO METEOROLOGICO... 2 2. SITUAZIONE GENERALE... 2 3. FENOMENI OSSERVATI... 2 4. DATI DELLE STAZIONI DELLA RETE DI TELEMISURA... 3 5. ANALISI DELLE

Dettagli

LEZIONI DI CARTOGRAFIA

LEZIONI DI CARTOGRAFIA LEZIONI DI CARTOGRAFIA by Andrea ErDuca Palladino PART. 2 LA CARTA TOPOGRAFICA IMPORTANTE: QUESTA GUIDA E STATA REDATTA ESCLUSIVAMENTE PER UN USO INTERNO DELL ASSOCIAZIONE E PERTANTO VIETATA LA DIVULGAZIONE

Dettagli

REPORT METEOROLOGICO settembre Per info: Consorzio LaMMA Laboratorio di Monitoraggio e

REPORT METEOROLOGICO settembre Per info: Consorzio LaMMA Laboratorio di Monitoraggio e REPORT METEOROLOGICO 9-10 settembre 2017 Per info: previsori@lamma.rete.toscana.it Consorzio LaMMA Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale 1 EVENTO TEMPORALESCO DEL 9-10 SETTEMBRE 2017 Sinottica

Dettagli

La suscettibilità da frana

La suscettibilità da frana Definizione dell approccio metodologico per la realizzazione di una carta di predisposizione al dissesto franoso, l individuazione dei fattori scatenanti e il calcolo delle curve di risposta, rispetto

Dettagli

Stato di funzionamento delle reti

Stato di funzionamento delle reti Rep. N 40/2016 Bollettino settimanale sul monitoraggio vulcanico, geochimico, delle deformazioni del suolo e sismico del vulcano Stromboli del 04/10/2016 Bollettino settimanale sul monitoraggio vulcanico,

Dettagli

Pagina 2 di 5 LUNEDÌ 8 DICEMBRE 2014 ORE IL DIRETTORE DELL UFFICIO RISCHI IDROGEOLOGICI ED ANTROPICI SILVANO MEROI

Pagina 2 di 5 LUNEDÌ 8 DICEMBRE 2014 ORE IL DIRETTORE DELL UFFICIO RISCHI IDROGEOLOGICI ED ANTROPICI SILVANO MEROI BOLLETTINO DI VIGILANZA METEOROLOGICA NAZIONALE RIFE/./ DIRETTIVA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27-2-2004: INDIRIZZI OPERATIVI PER LA GESTIONE ORGANIZZATIVA E FUNZIONALE DEL SISTEMA DI ALLERTAMENTO

Dettagli

L esperienza della Regione Molise nel settore della difesa della costa dalla erosione marina

L esperienza della Regione Molise nel settore della difesa della costa dalla erosione marina L esperienza della Regione Molise nel settore della difesa della costa dalla erosione marina Regione molise Direzione Generale IV Servizio Opere Idrauliche e Marittime Fase preliminare di studio e di sperimentazione

Dettagli

Interferometria radar da satellite Update sulla tecnologia

Interferometria radar da satellite Update sulla tecnologia Interferometria radar da satellite Update sulla tecnologia 1 Copyright - Tele-Rilevamento Europa - 2004 Cos e un PS? Pixel con alta riflettivita e segnale di fase stabile sono identificati come PS Segnale

Dettagli

SCHEDA EVENTO 30/05/2014

SCHEDA EVENTO 30/05/2014 SCHEDA EVENTO Sommario 1 INQUADRAMENTO METEOROLOGICO... 2 2 FENOMENI OSSERVATI... 2 3 DATI DELLE STAZIONI DELLA RETE DI TELEMISURA... 3 3.1 Precipitazioni accumulate... 3 3.2 Precipitazioni significative

Dettagli

3.2. Individuazione dell area di interesse ai fini della modellistica diffusionale

3.2. Individuazione dell area di interesse ai fini della modellistica diffusionale Capitolo 3 Caratterizzazione delle sorgenti pag. 53 3.2. Individuazione dell area di interesse ai fini della modellistica diffusionale 3.2.1. Metodologia di individuazione dell area Ai fini dell individuazione

Dettagli

Report Corso INGEGNERIA ELETTRICA - Laurea Magistrale

Report Corso INGEGNERIA ELETTRICA - Laurea Magistrale Report Corso INGEGNERIA ELETTRICA - Laurea Magistrale Presidio della Qualità di Ateneo Università degli Studi di Cagliari 31 maggio 2016 Presidio della Qualità di Ateneo (UNICA) INGEGNERIA ELETTRICA LM

Dettagli

Stato di funzionamento delle reti

Stato di funzionamento delle reti Rep. N 40/2015 Bollettino settimanale sul monitoraggio vulcanico, geochimico, delle deformazioni del suolo e sismico del vulcano Stromboli del 29/09/2015 Bollettino settimanale sul monitoraggio vulcanico,

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO FACOLTÀ DI INGEGNERIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO FACOLTÀ DI INGEGNERIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l Ambiente ed il Territorio CORSO DI FRANE Anno Accademico 2014/2015 ESERCITAZIONE 6 Analisi di un caso

Dettagli

RELAZIONE EVENTO 19-20/10/2016

RELAZIONE EVENTO 19-20/10/2016 RELAZIONE EVENTO 19-1. Sommario 1. INQUADRAMENTO METEOROLOGICO... 2 2. SITUAZIONE GENERALE... 2 3. FENOMENI OSSERVATI... 2 4. DATI MEDI AREALI E MASSIMI PUNTUALI REGISTRATI... 3 5. ANALISI DELLE IMMAGINI

Dettagli

Relazione di dettaglio: Perugia Mw 6.5 del :40:17 UTC; versione del ore 11:27:08 UTC.

Relazione di dettaglio: Perugia Mw 6.5 del :40:17 UTC; versione del ore 11:27:08 UTC. Relazione di dettaglio: Perugia Mw 6.5 del 2016-10-30 06:40:17 UTC; versione del 2016-10-30 ore 11:27:08 UTC. Il terremoto di questa mattina ha avuto origine alle 7:40:17 (ora italiana), magnitudo 6.5

Dettagli

GME. Le carte a 850 hpa

GME.  Le carte a 850 hpa 4.2.11 GME http://www.wetterzentrale.de/topkarten/fsgmeeur.html Informazioni Geopotenziale in decametri con isoipse bianche Temperatura con isoterme nere e scala cromatica Intervallo 6 ore Validità 5,5

Dettagli

Bollettino settimanale sul monitoraggio vulcanico, geochimico e sismico del vulcano Etna, 23/08/ /08/2010 (data emissione 31/08/2010)

Bollettino settimanale sul monitoraggio vulcanico, geochimico e sismico del vulcano Etna, 23/08/ /08/2010 (data emissione 31/08/2010) Rep. N 35/2010 Bollettino settimanale sul monitoraggio vulcanico, geochimico e sismico del vulcano Etna, 23/08/2010-29/08/2010 (data emissione 31/08/2010) INGV - Bollettino settimanale Etna del 31/08/2010

Dettagli

DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA AREA EX CAVA BRUNI

DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA AREA EX CAVA BRUNI PANORAMICA 1; Fronte sud PANORAMICA 2; Fronte sud-ovest - 1 - PANORAMICA 3; Fronte est PANORAMICA 4; Fronte nord - 2 - FOTO 1; Fronte sud-est; fenomeni di alterazione e disgregazione, con insorgenza di

Dettagli