GESTIONE DEL RISCHIO PROFESSIONALE. TRADING MANAGEMENT: Money & Risk management

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1 GESTIONE DEL RISCHIO PROFESSIONALE TRADING MANAGEMENT: Money & Risk management Dott. Alberto PEANO Milano, 13 Settembre 2012 Strategist TradingAround

2 Il money management è un elemento essenziale per il successo nel trading, ma è spesso ignorato o sottovalutato dalla maggior parte dei trader. Tuttavia è l argomento che nella realtà dell investimento è vitale per la sopravvivenza finanziaria del trader stesso. Vedremo quindi di spiegare le differenze tra - Money Management - Position sizing - Risk Management Verrà trattata la gestione della posizione, il rapporto tra Rischio e Rendimento e quanto capitale va impiegato e quale è il capitale necessario. Non meno importanti lo stop loss, il take profit, e il trailing stop. Alcuni accenni alla Formula di Kelly, la cui caratteristica principale è quella di dare un criterio matematico al money management e quindi la formula ha il pregio di dimensionare (size) la posizione che dovrebbe essere assunta sul mercato dall'investitore, la % del portafoglio con la quale eseguire l'operazione Brevissima panoramica su altri modelli di risk management, che apparterebbero comunque a un livello più avanzato: Fixed fractional, Optimal f, Secure f, Fixed ratio, Percent volatity. Esempi pratici eventualmente anche con operazioni in real time.

3 Alberto Peano Trader su futures CME, CBOT, Nymex, Eurex, Liffe

4 Perché sono qui? NON faccio trading perchè sono qui Oppure Sono qui perchè NON faccio trading?

5 Alcune nozioni base: Bisogna conoscere perfettamente se stessi e le proprie attitudini nei confronti dell investimento Quindi usare un approccio al trading che calzi a pennello con i propri comportamenti individuali Creare una strategia di trading su misura Preparare un piano di trading per non essere presi in contropiede dai mercati I migliori traders sono quelli che hanno congiunto un intuitività naturale sui mercati ad una spietata pianificazione strategica dell investimento. L assunto principale del TRADING MANAGEMENT si basa sull assiome che per prima cosa bisogna proteggere il capitale

6 TRADING MANAGEMENT è composto da: 1. MONEY MANAGEMENT: scelta della percentuale di K (capitale da impiegare) in un trade (quanto). detto anche POSITION SIZING 2. RISK MANAGEMENT: gestione della POSIZIONE (es. Stop Loss con il quale definisco quale rischio voglio correre ogni volta che apro una posizione) Primo: non prenderle! 3. SET-UPs

7 Gestione $$$: Percentuale (%) di Capitale (K) da impiegare MONEY MANAGEMENT POSITION SIZING Gestione POSIZIONE: TARGET STOP LOSS PROFIT TRAILING STOP SET-UPs RISK MANAGEMENT TIME is RISK!!! TRADING MANAGEMENT

8 1. Ad esempio ho 10,000 euro e decido che posso perdere 1,000 euro (10%). 2. Decido il RISCHIO, quanto sono disposto a PERDERE ogni volta che apro una posizione Se ad esempio rischio 100 euro ogni volta che apro una posizione, se eseguo 10 operazioni negative di fila (e può accadere) devo smettere di operare. 3. Stabilita la MAX perdita accettabile la divido per l ampiezza del set up (nel caso di trade iniziato su un setup grafico tipo hummer o altro) e moltiplico x 100. Il risultato, arrotondato per difetto indica il n di azioni da utilizzare per il trade. 4. Quanto capitale (K)?: a parità di rischio si sceglie l operazione in cui si impiega meno capitale e per MENO TEMPO. TIME is RISK

9 Regole fondamentali per operare Controllo della posizione: Massima Perdita ACCETTABILE (100 10,000 euro x operazione) 2 Remunerazione del rischio: Risk/Reward Ratio (guadagno potenziale > perdita potenziale) TIME is RISK!!! 3 Set-Up con probabilità di guadagno

10 Trading Management 1. MONEY MANAGEMENT (o Position Sizing) 40% 2. RISK MANAGEMENT (o Gestione della Posizione) 40% 3. SET-Ups 20% 20% 40% Money Management Risk Managemet Set-Ups 40%

11 Alcune considerazioni: Set Up piccolo: un falso movimento può far scattare lo Stop Loss Set Up ampio: obiettivo difficile da raggiungere Se l obiettivo è troppo vicino al punto di ingresso, anche se in termini % può essere buono, significa operare con un rapporto Rischio / Rendimento SFAVOREVOLE che porta a guadagnare meno di quanto si perde quando si prende profitto Mettere ad esempio sempre un PROFIT a + 3% e idem per quanto riguarda lo Stop Loss significa piazzare lo stop in un punto grafico SCORRETTO

12 Se uso degli OSCILLATORI (che variano da 0 a 100) o degli INDICATORI (che vanno al rialzo o al ribasso) NON ho la possibilità di impostare uno Stop Loss sui prezzi, ma devo metterlo in % di gain o loss o in punti (tick) definiti in base a criteri quali % di perdita massima per trade o % di K Capitale Se uso PATTERN di prezzo (ad esempio candlestick) posso anche impostare, oltre agli stop visti prima, degli Stop Loss/Profit in base alla candela (del set up) o alla figura tecnica che mi ha fatto aprire la posizione.

13 CONCETTO DI UTILITA Il motto Conosci te stesso si può applicare molto bene al mondo dell investimento Molti fallimenti sono stati causati principalmente dall errata gestione del rischio, la quale deriva dalla mancata conoscenza delle attitudini per accostarsi all investimento. L esempio è quello di persone che non sentono la necessità (o la sentono in misura minore) di fissare degli STOP LOSS (SL) rigidi. Secondo il calcolo delle probabilità inevitabilmente una gestione della posizione senza SL porterà alla rovina. Queste persone NON si sentono ferite più di tanto da una perdita, ma essere insensibili al dolore può essere suicida.

14 GESTIONE DELLA POSIZIONE o RISK MANAGEMENT Nel trading una pianificazione attenta può servire a vincere la competizione in mercati altamente efficienti e ad alta volatilità (forex, futures, etc.) Mettendo in atto una strategia si evita di essere trascinati in una posizione inconsciamente non voluta e di perdere tempo nell analisi dei mercati su cui non si è stabilito di prendere posizione.. Nel breve molti, forse, hanno ragione a non pianificare, ma nel lungo periodo sono inevitabilmente perdenti contro le leggi della statistica. La base di ogni investimento dovrebbe essere la stesura (mentale E scritta) di un piano di trading. Tale piano fornisce le ragioni per entrare e uscire da una posizione. PLAN YOUR TRADE & TRADE YOUR PLAN

15 Apertura della POSIZIONE E la fase più semplice dell intero trading. Psicologicamente: motivazione massima, la perdita si subisce eventualmente solo alla chiusura della posizione. Ottimismo Approccio FONDAMENTALE al mercato: compro sui supporti e vendo sulle resistenze che corrisponde a: compra quando tutti vendono e vendi quando tutti comprano (bisogna distinguere tra supporti e resistenze di breve o lungo periodo). Può e deve essere completato naturalmente da altre regole. POTENZIALITA di questo approccio: se il supporto che comperiamo viene rotto, lo Stop Loss piazzato nelle vicinanze (piccolo) può costituire un valido segnale per aprire una posizione short in modo che profitti e perdite si possano equilibrare. L entrata è UNICA, mentre le possibilità di uscita sono molteplici: perdita, profitto o dopo un periodo di tempo.

16 Importante l area 54-55: linea di gann + supporto fibonacci 2/3 (66%)+ linea di TEMPO fibonacci PREZZO e TEMPO coincidono, quindi si acquista a 55) Stop Loss impostato a 53, livello di sicurezza mai toccato

17 In questo esempio si apre uno Short alla rottura della Gann Line 3x2, oppure si va Long, seguendo il mercato alla rottura della 1x1

18 REGOLA FONDAMENTALE: si consiglia di non aprire posizioni in vicinanza di grossi comunicati o dati economici che possono influenzare il mercato: di solito un trend comincia dopo tali notizie, che ingenerano, tra l altro, una notevole volatilità sul mercato. Eccezione: quando il mercato prende una direzione decisa già prima di simili notizie: il movimento che anticipa le notizie medesime probabilmente continuerà anche dopo di esse (attenzione alle previsioni più o meno in linea con i dati)

19 Chiusura della POSIZIONE 1. Stop Loss 2. Chiusura con Profitto 1. STOP LOSS Il concetto base è quello secondo il quale ogni investitore deve avere una propensione alla liquidità: una posizione immobilizzata in perdita costituisce un mancato investimento su qualche altra attività finanziaria. Si è in presenza di una perdita addirittura doppia: - attuale investimento - investimento che NON possiamo effettuare a causa del capitale immobilizzato

20 Vi sono poi alcuni punti nel mercato che se superati segnalano una continuazione nella tendenza. La fissazione degli Stop è quindi opportuna se si crede nel trend che non abbiamo interpretato in maniera corretta Lo Stop Loss può costituire un segnale per fare un reverse sulla posizione (posizione contraria) Supporto / Resistenza STOP LOSS Money Management Lungo Periodo Breve Periodo

21 Supporto / Resistenza: si fissa lo Stop Loss ad un prezzo non distante dal supporto sui cui si era aperta la posizione SHORT Stop loss LONG Stop Loss

22 Money Management: ci si focalizza sulla perdita massima che si è disposti a sostenere e si ricaverà quindi un prezzo target che costituirà lo stop (che varierà a seconda dell ottica con cui si è aperta la posizione: stop di breve e stop di lungo periodo) SHORT Esempio: posizione ribassista a 84,7 quando il prezzo ha toccato la Media Mobile e Stop a 84,75. Tale prezzo poteva anche costituire un segnale per fare un reverse, poiché poteva essere l inizio di un trend ribassista

23 Stop di breve periodo a 371 Stop di medio / lungo periodo sotto 369.5

24 2. CHIUSURA CON PROFITTO Il principio fondamentale è che, una volta aperta una posizione, questa deve dare il massimo profitto. La maggior parte degli operatori tende a far correre le perdite e tagliare i profitti sul nascere. La statistica dice: il trader di successo subisce perdite dal 60-65% delle posizioni che apre e profitto solo dal 35-40%: egli riesce però a riconoscere i trends e a ricavare il massimo da essi. Esempio: trader in perdita per diversi mesi su eurodollaro in un mercato laterale, ma pareggiate e di gran lunga superate dal profitto realizzato catturando il trend. Sistema utilizzato: TRAILING STOP o STOP PROFIT.

25 Si segue il trend ponendo il segnale di chiusura (vendita nel caso di un mercato al rialzo) sempre sotto al mercato e alzando il livello a seconda del mercato in ascesa. Lo Stop Loss deve essere fissato ad un livello che inequivocabilmente costituisca un segnale di inversione del trend corrente e mai in prossimità del mercato. Il rischio è quello di liberarci di una posizione che, dopo una piccola correzione, continua il trend corrente.

26 Ognuno dovrebbe crearsi un proprio sistema di trading: la regola di comperare ai supporti e di vendere alle resistenze può costituire un sistema di trading. Ogni decisione deve però essere vagliata e sottoposta a critica, completando il segnale con la realtà che ci circonda e con gli eventi. Se abbiamo una notizia destinata ad influenzare in maniera pesantemente negativa il mercato, il supporto scelto come punto di entrata molto probabilmente non terrà: un acquisto automatico potrebbe portarci ad una perdita anche consistente in poco tempo. Utilizzo dei DSS (Decision Support System)

27 Strategie per la gestione del Prezzo di Carico Durante una posizione aperta, il trader opera per ricavare il massimo profitto da un trend favorevole o per uscire indenne dalla posizione errata. Vi sono diverse strategie per mediare i prezzi di carico di posizioni aperte: 1. Strategia neutrale 2. Martingala 3. Anti - Martingala (o piramide rovesciata) 4. Piramide (con trend FAVOREVOLE) 5. Piramide su perdita

28 1. STRATEGIA NEUTRALE Il trader opera con un numero costante di contratti, senza fare distinguo tra posizioni in perdita o in profitto 2. MARTINGALA Strategia più conosciuta. Si comincia con una unità di trading, raddoppiando tale unità ogni volta che si subisce una perdita potenziale (!) e che il mercato raggiunge un livello ritenuto importante. (se il mercato va nel senso previsto si recupera la perdita e si ottiene profitto). E l antitesi dello Stop Loss. Conduce, inevitabilmente, alla rovina (in base alle leggi statistiche sulle serie di eventi sfavorevoli).

29 Mediamo i prezzi!!! ACQUISTO Il trader crede nella salita del mercato e quindi continua ad aggiungere posizioni rialziste raddoppiando ogni volta ( = 150 lotti)

30 3. ANTIMARTINGALA o PIRAMIDE ROVESCIATA Quanto visto nella strategia martingala viene applicato ad una posizione in profitto, raddoppiando quindi la posizione e seguendo il mercato (al ribasso). La possibilità dei profitti è molto alta, ma richiede estrema velocità nel chiudere la posizione alla fine del trend (il prezzo di carico è molto vicino al mercato). Vendo 10 lotti VENDITA Vendo 20 lotti Vendo 40 lotti Sell 10 a 4000 Sell 20 a 3600 Sell 40 a 3200 Sell 80 a 2400 Prezzo di carico = 2880 Vendo 80 lotti Ogni movimento sfavorevole può falcidiare i profitti: quindi VELOCITA nella chiusura.

31 3. ANTIMARTINGALA o PIRAMIDE ROVESCIATA Esempio con trade al RIALZO - ACQUISTO Si chiama piramide rovesciata perchè il numero di contratti aggiunti alla posizione originaria è sempre più largo della base e diventa proporzionalmente più alto via via che il mercato muove in nostro favore. Buy 10 a 1190 Buy 20 a 1240 Buy 40 a 1300 Buy 80 a 1360 Prezzo di carico = 1316,66 BUY 80 lotti BUY 40 lotti 80 lotti BUY 20 lotti 40 lotti BUY 10 lotti 20 lotti 10 lotti ACQUISTO

32 4. PIRAMIDE Si apre una posizione con una (1) unità, aggiungendo a determinati livelli in cui siamo in profitto la metà dell unità di trading originaria, per diverse volte. Si chiama piramide perchè il numero di contratti aggiunti alla posizione originaria non deve essere mai più largo della base e diventa proporzionalmente più basso via via che il mercato muove in nostro favore (opposto a quando visto nell esempio precedente) E la strategia MIGLIORE applicabile al trading avendo il vantaggio di farci avere un prezzo di carico di tutti i nostri contratti (ad esempio futures) ad un livello ben al di sotto del mercato attuale. Se il mercato muove contro, non saremo danneggiati seriamente ed abbiamo tutto il tempo per chiudere ed eventualmente invertire la posizione.

33 SVANTAGGIO richiede un attentissimo studio sui livelli e richiede una NOTEVOLE CAPACITA PREVISIONALE Vendo 80 lotti VENDITA Vendo 40 lotti Vendo 20 lotti Sell 80 a 4000 Sell 40 a 3600 Sell 20 a 3200 Sell 10 a 2400 Prezzo di carico = 3680 Vendo 10 lotti In questo esempio una (1) unità di trading è pari a 80 lotti/contratti/azioni

34 Esempio con mercato al RIALZO - ACQUISTO 10 lotti 20 lotti 40 lotti BUY 10 lotti 80 lotti BUY 20 lotti BUY 40 lotti BUY 80 lotti Buy 80 a 1190 Buy 40 a 1240 Buy 20 a 1300 Buy 10 a 1360 Prezzo di carico = ACQUISTO

35 5. PIRAMIDE SU PERDITA Situazione speculare alla precedente, applicata nel caso in cui la posizione sia in perdita potenziale. Per non far attivare lo Stop Loss, questa strategia è valida per eliminare senza molto rischio una perdita dato che riduce notevolmente il prezzo di carico. Nel momento in cui il mercato / la posizione va nella direzione da noi prevista, ci consente di arrivare al prezzo di break-even

36 Il trader ha comperato a 9.25 (40 lotti) poi a 8.70 (20 lotti) e a 7.80 (10 lotti). Così facendo ha abbassato il suo prezzo di carico da 9.25 a 8.90 senza per questo aumentare in maniera abnorme il suo rischio. Un veloce movimento del mercato può portarlo al breakeven più in fretta rispetto alla normale strategia di buy and see a 9.25

37 CONCETTI DI MONEY MANAGEMENT IL CAPITALE INIZIALE REGOLA: nell attività di trading NON si deve utilizzare denaro strettamente necessario alle esigenze primarie. E necessario un ammontare minimo per risultare vincenti sul mercato? Si ritiene corretto ragionare in termini di PROBABILITA, cioè il successo in un attività di trading è correlato positivamente all ammontare di denaro allocato a tal fine. Più elevato è il capitale iniziale e più il trader può sopportare perdite potenziali causate da movimenti erratici nei mercati, la necessità di tamponare perdite per un piccolo portafoglio possono essere insostenibili.

38 Probabilità di successo Se si vogliono assegnare delle probabilità di successo di un portafoglio, a fine anno, in base al capitale investito, si ottiene: 5,000 euro 10% 10,000 20% 20,000 30% 50,000 50% 100,000 60% Altra regola aurea: non bisogna mai aggiungere denaro ad un portafoglio iniziale in perdita. E invece auspicabile incrementare il portafoglio dopo il periodo iniziale se questo ha dato i risultati sperati. Il denaro deve sempre avere un VALORE MARGINALE

39 CONCETTI DI MONEY MANAGEMENT OBIETTIVI Gli obiettivi auspicati (rendimento a fine anno) incidono pesantemente sulla gestione del portafoglio: nel primo anno di trading è più facile rimanere inchiodati al breakeven o avere un piccolo profitto. Se i nostri obiettivi sono irrealistici, saremo portati a rischiare in maniera spropositata, aumentando le probabilità di rovina.. Si dovrebbe inoltre fare trading su mercati NON CORRELATI fra loro. REGOLA : ogni perdita potenziale da sostenere dovrebbe essere sempre inferiore al 5% del capitale iniziale

40 (continua) OBIETTIVI Con la regola del 5% riusciamo a dividere il portafoglio in 20 unità di trading, riducendo ad un livello accettabile le probabilità di rovina. Il portafoglio dovrebbe avere finalità di breve e medio periodo e quindi essere diviso in posizioni di di breve (ad esempio scalping o intraday ) e posizioni di medio periodo (o di trend). Lo scheletro/ossatura dei profitti sarà costituito dalle posizioni di medio termine, mentre con quelle di breve si cercherà di incrementare la profittabilità senza per questo aumentare la percentuale di rischio di cui ci si deve fare carico.

41 (continua) STUDIAMO MATEMATICA Se perdo il % quando devo riguadagnare per tornare al medesimo punto di prima (in termini percentuali)? Perdita % Devo riguadagnare % 5 5, , ,

42 ASPETTATIVE (dall apertura della posizione) L aspettativa non è altro che la media aritmetica dei vari risultati possibili (positivi o negativi) moltiplicati per le rispettive probabilità. Esempio: un trader compera su un supporto e imposta uno stop di 500 euro con un obiettivo di 1,000 euro. Assegna una probabilita del 50% sia al verificarsi del primo evento sia del secondo. L aspettativa (matematica) sarà 1,000 x 50% x 50% = 250 euro Nel medio termine le leggi della statistica dicono che si possono ricavare questi profitti e quindi il trader decide di aprire la posizione. La chiave è l assegnazione delle probabilità, operazione squisitamente soggettiva, ma il trader si aiuta con le leggi statistiche proprie dell analisi tecnica.

43 Esempio di rottura di un testa e spalla rialzista con obiettivo 490. Con un prezzo attuale pari a 420 si hanno queste probabilità per lo Stop Loss 20% a 413 = -70 euro 10% a 409 = -55 5% a 400 = -50 Obiettivi al rialzo (probabilità) target: 50% a 430 = % a 465 = 225 5% a 490 = 175 La media aritmetica dà un aspettativa positiva di 475 euro quindi il trade è positivo e si dovrebbe aprire una posizione

44 La PROBABILTA di ROVINA Il trader deve pensare a conservare il suo potere di trading rappresentato dal capitale iniziale e la sua perdita è la cosa che più deve preoccupare. Vi possono però essere degli effetti casuali che determinano l esaurimento del capitale iniziale, anche in presenza di setup affidabili. Questi fattori possono contribuire, per esempio, all accumulo di un numero piuttosto elevato di operazioni in perdita consecutive con conseguente drawdown molto pesante. Esempio: due trader, il primo rischia il 2% del suo capitale in ogni operazione mentre il secondo il 5%. Ipotizziamo 20 operazioni in perdita consecutive (con rischio per operazione costante) - Il primo si trova con un P&L pari al -40% - Il secondo ha azzerato il capitale

45 Rischio % N. Perdite consecutive Reazione di un trader che utilizza il 3% del capitale iniziale per operazione: Il mio sistema non subirà mai 33 operazioni in perdita consecutive!!!! Brutta notizia: la teoria delle probabilità sostiene qualcosa di diverso

46 Esiste sempre una probabilità finita che qualunque Strategia o Sistema di Trading con una redditività (o accuratezza) inferiore al 100% possa subire un numero di operazioni consecutive in perdita in grado di AZZERARE completamente il conto iniziale, di qualunque entità esso sia Questa probabilità è chiamata Probabilità di Rovina

47 Ipotizziamo un Sistema (insieme di regole/setup) che abbia una redditività del 70%, cioè una probabilità p=0,30 Immaginiamo di rischiare il 4% del capitale in ogni operazione Calcoliamo la probabilità di avere 25 operazioni negative consecutive L equazione da utilizzare è quella del test di Bernoulli P(25 in 25) = (25!/(25! (25-25)!))x (0,3)^25 x (0,7)^0 P(25 in 25) = 8,47 x 10 ^-14 Il valore è estremamente basso, ma pur sempre finito.

48 I sistemi che abbiano una buona accuratezza e utilizzino una percentuale di rischio in ogni operazione hanno sicuramente una bassa probabilità di rovina, ma sempre FINITA e MAGGIORE DI ZERO. Per ridurre al minimo la probabilità di rovina bisogna tenere al livello più basso possibile il rischio a cui ci si espone in ogni operazione E necessario un compromesso: un rischio più basso comporta anche guadagni più bassi e l obiettivo è proprio quello di riuscire a identificare la percentuale ottimale del K iniziale. I trader più esperti utilizzano una % di rischio del 1% (max 2%) in ogni operazione.

49 Obiettivo primario: (a) determinare l entità del capitale iniziale con cui intraprendere la professione e (b) la percentuale di rischio sul capitale iniziale che si intende utilizzare in ogni operazione. Molti trader cominciano aprendo un conto con una piccola somma e poi cercano di rischiare al massimo, nella speranza di avere abbastanza fortuna e concludere una lunga serie di operazioni in guadagni prima di subire delle perdite. Ma qual è la realtà dei mercati? La serie di operazioni in perdita si verifica sempre prima di quelle in guadagno

50 Quante operazioni consecutive negative può effettuare un sistema/stategia prima di azzerare (o portare al livello minimo di 1,000 ) il K - Capitale iniziale pari a 100,000? % di K iniziale (del conto trading) rischiato per ogni strade

51 100,000 K iniziale Fixed Risk/Opportunity Scale Risk % No. of Trades 1% 459 2% 228 3% 152 4% 113 5% 90 6% 75 7% 64 8% 56 9% 49 10% 44 11% 40 12% 37 13% 34 14% 31 15% 29 16% 27 17% 25 18% 24 19% 22 20% 21

52 LEGGE FONDAMENTALE 1. Il capitale iniziale (K), 2. la percentuale di rischio per operazione del k iniziale (R) e 3. la somma che si deve rischiare in ogni operazione (S) sono tre parametri collegati da una relazione precisa chiamata legge fondamentale della gestione del rischio e del capitale S R K , Se, per esempio, si decide di assumere un rischio per trade pari al 2% e che questa percentuale sia pari a 2,000 euro il capitale richiesto dovrà essere in tal caso pari a 100,000 euro

53 Rischio % Somma rischiata per operazione Capitale iniziale ,000 1, ,000 2, ,000 5, ,000 10,000 1,000, ,000 1,000 50,000 2, ,000 5, ,000 10, , ,000 1,000 20,000

54 Dall equazione e dalla tabella risulta evidente che: - il capitale iniziale (K) è - inversamente proporzionale alla percentuale di rischio per operazione - direttamente proporzionale alla somma che si mette a rischio in ogni operazione Spesso la somma che si decide di mettere a rischio è un parametro dipendente dalla strategia operativa che si applica, dal set-up, dalla volatilità del mercato, ecc. Riducendo la somma da rischiare, per effetto della volatilità, la redditività del sistema diminuisce perchè saranno meno le operazioni che possono raggiungere i target di profitto.

55 Solo dopo aver analizzato la strategia o il sistema di trading in modo corretto è possibile: determinare l entita del capitale iniziale con il quale iniziare a operare aver valutato l effetto che la % di rischio per ogni operazione (che si decide di utilizzare) produce sulla performance del sistema stesso. Esempio: supponiamo di utilizzare un sistema che dopo varie analisi ci porta alla conclusione che per ottenere una profittabilità ragionevole bisogna accettare di rischiare 500 euro per operazione. Supponiamo inoltre che il trader abbia deciso di accettare un rischio massimo del 2% sul capitale iniziale per operazione. Inserendo questi dati nell equazione si arriva alla definizione di un capitale iniziale pari a euro.

56 PROBABILITA e CONSEGUENZE-ESITI Un trader con una redditività e rendimenti costanti e crescenti nel tempo ha queste 4 caratteristiche: 1) Una visione di tipo probabilistico che è la chiave del suo approccio al mercato; 2) Un approccio che è basato sul leggere in ogni momento qual è la forza dominante sul mercato (trend, pochi volumi, etc); 3) L accettazione e conoscenza che lo sviluppo/risultato/esito di ogni trade NON può essere conosciuto finché il trade non si è svelato ; 4) L accettazione e conoscenza che solo il mercato, come il tempo atmosferico, ci potrà dire cosa accadrà in futuro;

57 Analizziamo alcune semplici evidenze esistenti nei mercati finanziari: a) Si possono analizzare i medesimi dati, stessi prezzi, uguali set-up e identici time frame e quantificarli, uguali patterns, etc...; b) Questi dati, analizzati da un trader con poca esperienza, possono portare alla conclusione che l esito sarà sempre il medesimo: se ieri il mercato dopo aver fatto a-b-c ha raggiuto f allora anche oggi si comporterà nella medesima maniera(!); c) Ma ogni momento nel mercato è UNICO d) Perché il momento è unico? perché non sappiamo e sapremo mai a priori se i medesimi partecipanti al mercato (investitori, speculatori, etc) si comporterano esattamente come hanno fatto l ultima volta

58 Questo ci porta ad UNA sola conclusione: OGNI TRADE HA che UN EFFETTO RANDOM - CASUALE

59 L esito di ogni trade può portare a solamente due tipi di risultati: 1) Trade positivo 2) Trade negativo a) Noi NON sappiamo, usando qualsiasi tipo di setup/indicatore/oscillatore/etc..dove si svilupperà il trade, sia positivamente, sia negativavente; non c è modo di saperlo b) Una volta che il trade è stato preparato ed eseguito, l unica cosa che sappiamo è che è un MOMENTO UNICO e NON abbiamo alcun controllo su di esso, eccetto il fatto di poter seguire il trade in conformità del piano che abbiamo preparato precedentemente (trading plan)

60 Ma se l esito di ogni trade può essere solo 50/50 (guadagno/perdita) perché allora continuare a fare trading? Perchè probabilmente si stà confondendo l esito del prossimo trade estrapolato da una serie di trades e la skew o distorsione (a nostro favore) di una serie intera di trades; Esempio: si ha un set-up con il 65% di trade vincenti nel lungo termine. Non sappiamo comunque dove e quando il 35% di perdite accadrà. Potrebbe capitare come una serie di operazioni perdenti consecutive all inizio, oppure distribuite in modo casuale, oppure alla fine; Nonstante la % di vincite del sistema (o della nostra strategia) ci dia un edge, un margine/probabilità a nostro favore, il prossimo trade avrà una probabilità del 50/50 e potrebbe negare il nostro edge.

61 Vediamo un esempio, tratto da un esercizio fatto fare (realmente) a due trader. Ecco le regole date loro: Il trader lancia una moneta. Se si ottiene Testa si Acquista, se si ottiene Croce si Vende Mercato analizzato: Future minis&p (ES) Appena abbiamo l esito del lancio il trader effettua l operazione in acquisto o vendita a prezzo di mercato Si imposta un profit a 4 ticks e uno stop loss a 4 ticks per il primo trader (A), mentre si usa un profit a 6 ticks e uno stop loss a 6 ticks per il secondo trader (B) Appena il target o lo stop loss sono toccati (uno dei due), si ritira la moneta Numero minimo di lanci (e quindi trades) della moneta: 20

62 Trader A Trader B Trades 28 (16 short, 12 long) 20 (10 short, 10 long) Trades perdenti Trades vincenti 8 7 Win Rate 28,5% 35% Num Perdite consecutive 8 5 Aspettativa punti per trade -0,43 0,5 L entrata e la direzione dei trades è indubbiamente casuale. Quanto è importante quindi l ingresso sul mercato? L entrata casuale ha generato una media del 31,75% di trades vincenti. Senza migliorare l entrata, questo metodo può essere reso profittevole?

63 Cerchiamo di trasformare questo approccio casuale e teorico in un sistema che diventi profittevole o almeno raggiunga il break-even (punto di pareggio) Come?: inseriamo alcune regole di risk e money management a) Solamente una % del conto può essere rischiato in ogni trade 5% di un K iniziale pari a % b) Si possono effettuare operazioni solamente con un mercato bilanciato, cioè non in presenza di trend (definito) c) il nostro target per ogni operazione deve essere almeno 3 o 3,5 volte l ampiezza dello stop loss (es: stop loss 3 punti target 9 o 10,5 punti) d) si effettuano operazioni solo in momenti di mercato con poca direzionalità evitando la prima e l ultima ora di contrattazioni e) le altre regole rimangono immutate

64 Avendo limitato il RISCHIO del conto trading al 2%, QUANTE OPERAZIONI NEGATIVE CONSECUTIVE il sistema/strategia può effettuare prima di essere fermato per insufficienza di capitale (K min rimanente)?

65 Il vantaggio (edge) del trader è semplicemente una misura delle probabilità favorevoli relativamente al set-up utilizzato / skew Il vantaggio può essere anche la capacità di leggere e interpretare il mercato, studi e analisi e una serie di trade abbastanza lunga e significativa che indichi una serie consistente di risultati positivi a livello macro Il controllo del rischio (risk management) e il money management sono la chiave per aumentare considerevolment i risultati del nostro trading (vedere esempio con moneta)

66 Modelli di Money Management che cercano di dare un criterio matematico e poter dimensionare la posizione. I più conosciuti: - Kelly: dà un criterio matematico al money management - Fixed fractional - Optimal f - Secure f - Fixed ratio - Percent volatity La formula di Kelly ha il pregio di dimensionare (size) la posizione che dovrebbe essere assunta sul mercato dall'investitore quindi la % del portafoglio con la quale eseguire l'operazione

67 Formula di Kelly Formula di Kelly: indica la frazione ottimale del capitale da investire Si prende in considerazione un trading system (una strategia) e in seguito si analizza quante volte il sistema ha ragione e quanto mediamente vince rispetto a quanto perde % G = probabilità di vincita (del sistema) GL = rapporto vincita media/perdita media (del sistema) K% = %G [(1 - %G)/GL ] Kelly punta alla MASSIMIZZAZIONE del PROFITTO

68 ESEMPIO: % G = probabilità di vincita = 50% GL = rapporto vincita media/perdita media = 1,25 euro K% = %G [(1 - %G)/GL ] K% = 50% - [(1-50%)/1,25] K% = 50% - 40% = 10% Kelly afferma che un sistema con una probabilità di vincita del 50% e con una vincita media di 1,25 euro a fronte di una perdita media di 1 euro viene affrontato el modo più remunerativo impiegando di volta in volta il 10% del proprio capitale. Punta alla MASSIMIZZAZIONE del PROFITTO

69 Fixed Fractional Method Identifica la percentuale di capitale da rischiare in ogni trade: tale % è chiamata fraction o %f Si prende in considerazione lo Stop Loss della Strategia o del Trading System come perdita che si subirebbe utilizzando una singola unità di trading. Capitale K x % perdita Stop Loss unità ditrading Si ricalcola l unità di trading dopo ogni trade

70 ESEMPIO: K iniziale = Rischio per ogni trade = 5% Stop Loss per ogni trade = 1250 (K x rischio) / Stop Loss = lotti ( x 5%) / 1250 = 4

71 Optimal F Utile per comprendere il limite assoluto oltre il quale non spingersi. E un calcolo puramente matematico e non reale. Prende in considerazione i trades che il sistema ha effettuato e su di essi considera la peggior perdita e parametrizza tutti i trades rispetto ad essa. HPR = 1 f (P / WCS) TWR = HPR1 x HPR2 x HPR 3 x...hprn HPR = moltiplicatore del capitale legato al trade P = profitto dell n-esimo trade WCS = perdita massima subita nel periodo f = frazione del capitale rischiato ad ogni trade TWR = moltiplicatore del capitale iniziale dopo la serie di trades

72 Secure F Dipende dalla psicologia dell investitore. Il trader impone una scelta che tiene in considerazione il massimo DD storico del sistema (drawdown). Si cerca fra tutti frazionamenti quello che massimizza i guadagni a condizione che il DD mostrato sia al di sotto di una determinata % scelta dal trader. Si può utilizzare la formula vista per il Fixed Fractional utilizzando la Massima Perdita Storica registrata anzichè lo Stop Loss. 5% di 100,000 = 5000 Max perdita storica = 1000 Quindi faccio il primo trade con 5 unità di trading

73 Fixed Ratio Alternativa al Fixed Fractional. Si cerca di dare equal peso ad ugni unità di trading in maniera che se ne mantenga inalterato l effetto al crescere della equity line. Molto utilizzato dai trader sui futures. STEP = Perdita Massima / % f (rischio x trade) Per il Fixed Ratio la soluzione è un ugual incremento per unità di trading, un RATIO FISSO tra gain per unità e aumento. Il valore di aumento per contratto è chiamato DELTA (si suggerisce di utilizzarlo pari a metà del Max DD storico del sistema) SVANTAGGI: si parla solo di primo incremento e mai di livello di Stop Loss

74 Se K capitale < K capitale iniziale, allora 1 unità di trading Se K > K capitale iniziale allora Lotti=INT((1+RADQ(1+8*(K-K iniz)/delta)))/2) Ipotizziamo un Capitale iniziale pari a 50,000 Delta = 2,500 Partendo con 1 unità di trading quando si guadagna una cifra pari al Delta si fa scattare l utilizzo della seconda unità. Da qui in avanti ciascuna delle 2 unità dovrebbe guadagnare 2500 per poter cominciare con la 3a unità. Aumentando il numero di unità di trading ad intervalli mediamente costanti di trade, l andamento del sistema si stabilizza molto.

75 Percent Volatility Model Si basa sulle fluttuazioni di mercato e sulla massima fluttuazione che si desidera mantenere per il proprio capitale e si svincola dalla peggior perdita subita. Uso dell ATR (Average True Range) per misurare le fluttuazioni dello strumento sul quale fare trading Capitale K x Vol % ATR x VP unità ditrading Dove VP = valore del singolo punto dello strumento Vol % = % di fluttuazione ammissibile

76 ESEMPIO: Mercato Future = mini S&P (ES) Valore ogni punto (VP) = 12,5 $ ATR media 5 periodi = 20 punti 80 ticks K iniziale = Max fluttuazione del K (Vol%) = 2% INT (K x Vol%)/(ATR x VP) = lotti INT ( x 2%)/(80 x 12,5) = INT (2000 / 1000) = 2 lotti Questo metodo richiede la conoscenza del ATR di un certo numero di giorni e può essere calcolato al momento del trade ma rende più difficile il backtesting del sistema.

77 Altri modelli di Money Management Varianti dei modelli presentati precedentemente: - Reduced f : variante del Fixed Ratio - Aggressive Ratio: inverso del Reduce f - Asymmetric ratio: aggiunta con equity in crescita, riduzione con equity in calo - Timid Bold equity: frazionare il capitale in due: alto rischio e basso rischio con base fixed fractional - Equity curve trading: in base all equity del sistema - Z-score: analizza la sequenza dei trade

78 Esempi di Risk Management (gestione della posizione) sul mercato Future mini S&P (ES)

79 Money Management: scelta della percentuale di capitale da impiegare in un trade (anche detto position sizing) Risk Management: gestione della posizione Esempio: si aumenta l esposizione solo all aumentare del capitale (investito/guadagnato)

80 Time frame = settimanale SET UP = Tweezer Top High = Low = Delta set-up = 39 pt Delta $ = 1950 $ Delta STOP LOSS = 41 (39 + 2) Delta SL $ = 2050 $ Se il set-up è troppo grande per il mio livello di rischio di MONEY MANAGEMENT, NON eseguo il trade 2050 % = 2,05% di K = 100,000 $

81 Gestione della posizione: SHORT mini S&P da Trailing Stop pari all ampiezza della barra di set-up ( = 39 punti 156 ticks): al raggiungimento dell obiettivo posto pari all ampiezza della barra di set-up ( ) sposto lo stop a a livello del prezzo di entrata e lascio correre l operazione. 2. Traling stop e close 1/2-1/3 della posizione (contratti multipli): al raggiungimento di un obiettivo precedentemente stabilito (ampiezza set-up) posso chiudere una parte della posizione (1/2 o 1/3 o altro) e ho spostare lo stop in pari per la restante posizione ( ) 3. Posso chiudere l intera posizione al raggiungimento di un obiettivo precedentemente stabilito in base ad un analisi di ritracciamenti, degli swings, volumetrica, etc. 4. Attendo la formazione di una successione di massimi e minimi decrescenti per spostare più in basso il mio livello di profit

82 La settimana seguente il mercato escende velocemente fino a , ben oltre il mio target pari all ampiezza del Set-Up ( ) Singolo lotto: - Chiudo lo short a durante la discesa; - Oppure sposto lo stop da a e lascio correre l operazione Lotti multipli: - Chiudo 1 lotto a Sposto lo stop da a e lascio correre l operazione per i restanti lotti - etc. (set-up doppio, etc)

83 La 2a settimana seguente il mercato rimbalza fino a Singolo lotto: -Operazione ancora eventualmente aperta Lotti multipli: - operazione aperta per i restanti lotti - etc. Vediamo ora come si è comportato il mercato dopo alcune settimane

84 STOP LOSS originario a Short da e nuovo Profit Max di swing a Doppio MIN a e MINIMO di periodo a COME POSSO GESTIRE LA POSIZIONE?

85 Trend del nostro SHORT Nuovo Trend MINIMO a Short = Set-up = (39 punti) 1 x set-up (39 punti) = target 2 x set-up (78) = x set-up (117) = x set-up (156) =

86 SET - UP High = 1323 Low = Delta = punti!!! pari a 3.212,50 $ per lotto SHORT esempio LONG? -Tweezer Bottom e - Ritracciamento Fibonacci 38,20% pari anche al supporto a

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