Unità 3 lez. 3. I Longobardi: un popolo di guerrieri pp

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1 Unità 3 lez. 3 I Longobardi: un popolo di guerrieri pp

2 Longobardi

3 Etimologia Longobardi «Furono chiamati così [...] in un secondo tempo per la lunghezza della barba mai toccata dal rasoio. Infatti nella loro lingua lang significa lunga e bart barba». Paolo Diacono, Storia dei Longobardi

4 Odino I Longobardi avevano un culto particolare per il dio Odino, sempre raffigurato con una lunga barba.

5 Re Alboino p. 56 Entrarono in Italia guidati da re Alboino nel 568 ( Bevi Rosmunda dal teschio di tuo padre! ) Erano una delle stirpi germaniche meno romanizzate, avevano fama di essere i più barbari tra i barbari Non trovarono resistenza perché da poco era terminata la guerra greco-gotica Penetrarono in Italia in un momento particolare: Giustiniano e Narsete erano morti e c era un vuoto di potere

6 Italia divisa in due Longobardi Cividale del Friuli Ducato di Spoleto Ducato di Benevento Bizantini Puglia Calabria Sicilia Sardegna Esarcato di Roma e Ravenna

7 Italia divisa in due Cividale del Friuli (p.60) Ducato di Spoleto Ducato di Benevento Puglia Calabria Sicilia Sardegna Esarcato di Roma e Ravenna

8 Italia divisa in due Langobardia e Romania P. 69

9 Lamina di Agilulfo p. 56 È conservata a Firenze, al Museo Nazionale del Bargello. Probabilmente fu realizzata dopo l assedio di Roma del 593, che costrinse papa Gregorio I a versare trecento libbre d'oro per evitare il saccheggio della città. Al centro una figura riccamente vestita siede in trono, con la sinistra stringe una spada, circondata dalla scritta punzonata "DN AG IL V REGI" ("Al signore re Agilulfo ); ai lati due guerrieri con armature e elmi coronati da un pennacchio, lance e scudi rotondi. Accanto ai soldati, due vittorie alate che impugnano una cornucopia e uno stendardo con la scritta punzonata "VICTVRIA".

10 Organizzazione territoriale p. 57 Erano divisi in tribù (FARA), ciascuna guidata da un duca. Solo in caso di guerra o spostamenti si eleggeva un re che risiedeva a Pavia Non danno vita a un regno unitario ma si organizzano in diversi ducati ducato del Friuli a Cividale ducato di Spoleto ducato di Benevento

11 Editto di Rotari p. 57 e p. 59 Re Rotari cerca di aumentare il potere del re a danno dei duchi Fa pubblicare una raccolta di leggi scritte in cui la faida è sostituita dal guidrigildo

12 Longobardi e la Chiesa di Roma La Chiesa teme i Longobardi perché possono rappresentare un pericolo alla sua stessa sopravvivenza Li teme perché sono pagani o Ariani Castel Sant Elia, rievocazione storica dell incontro tra la regina Teodolinda e papa Gregorio Magno

13 La regina Teodolinda Bella, colta, diplomatica, intraprendente, amatissima dal suo popolo: questa era la vera Regina Teodolinda, che seppe donare luce e grandezza alla città di Monza. Nel 589 Authari sposò Teodolinda al termine di una precisa politica di alleanze: per ingraziarsi il Papa di Roma e proteggersi contro i Bizantini, aveva deciso di sposare la figlia di un cattolico, duca bavaro, ma di origini longobarde da parte di madre. Morto Autari, Teodolinda sposò Agilulfo, duca di Torino, e lo convertì alla religione cattolica. Morto Agilulfo, Teodolinda governò in nome del figlio, e il regno godette di un periodo di pace. La regina, la cui figura rimase al centro di numerose leggende popolari longobarde, fu generosa di donazioni alla Chiesa; per suo volere fu eretta, tra l'altro, la basilica di Monza dedicata a s. Giovanni Battista.

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19 Unità 3 lez. 4 Chiesa di Roma, Franchi e Longobardi pp

20 Sutri anno 728: lo Stato della Chiesa Il re Longobardo Liutprando cerca di conquistare Ravenna e l esarcato Papa Gregorio II lo convince a donare alla Chiesa i territori del Lazio: è la Donazione di Sutri, primo nucleo dello Stato della Chiesa

21 Longobardi vs Franchi 751: il re longobardo Astolfo invade i territori bizantini e pontifici Pipino il Breve, re dei Franchi, sconfigge il re longobardo Astolfo e nel 754 dona al papa Ravenna e l esarcato