Impianti di metropolitane

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1 Impianti di metropolitane Sistema di alimentazione: Normalmente TN Norme di riferimento: o Norma CEI 64-8 "Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua"; o Norma CEI EN (CEI 9-6) Applicazioni ferroviarie - Installazioni fisse. Parte 1: Provvedimenti di protezione concernenti la sicurezza elettrica e la messa a terra ; o Norma CEI EN (CEI 9-6/2) Applicazioni ferroviarie, tranviarie, filoviarie e metropolitane - Impianti fissi Parte 2: Protezione contro gli effetti delle correnti vaganti causate da sistemi di trazione a corrente continua ; o Guida CEI 9-20/1 Guida d applicazione della normativa di sicurezza per gli impianti fissi di trazione a corrente continua in presenza di strutture metalliche od in cemento armato. Parte 1: Sistemi con tensione nominale di linea sino a 1500 V ; o Norme UNI /2/3/4/5/6/7/8 Metropolitane - Locali di servizio nelle stazioni ; o Norma UNI 8097 Metropolitane - Illuminazione delle metropolitane in sotterranea ed in superficie ; o Norma CEI "Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica - Linee in cavo". o Norma CEI 11-4 "Esecuzione delle linee elettriche aeree esterne". o Norma CEI "Strutture sotterranee polifunzionali per la coesistenza di servizi a rete diversi Progettazione costruzione, gestione e utilizzo - Criteri generali e di sicurezza"; o Norma CEI "Impianti tecnologici sotterranei - Criteri generali di posa"; Principali disposizioni legislative: o DM 11 gennaio 1988 Norme di prevenzione degli incendi nelle metropolitane ; o Direttiva Presidenza Consiglio Ministri 3/3/99 "Razionale sistemazione nel sottosuolo degli impianti tecnologici"; o DM 21/3/88 "Approvazione delle norme tecniche per la progettazione, l'esecuzione e l'esercizio delle linee elettriche esterne"; o DM 236/89 "Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche";

2 o DM 24/11/84 "Norme di sicurezza antincendio per il trasporto, la distribuzione, l'accumulo e l'utilizzazione del gas naturale con densità non superiore a 0,8"; o DPR 164/56 "Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni"; o Legge 46/90 "Norme per la sicurezza degli impianti"; o D.P.R. 447/91 "Regolamento di attuazione della legge 46/90"; o D.P.R. 392/94 "Regolamento recante la disciplina del procedimento di riconoscimento delle imprese ai fini dell'installazione, ampliamento e trasformazione degli impianti nel rispetto delle norme di sicurezza" o D.P.R. 558/99 "Regolamento recante norme per la semplificazione della disciplina in materia di registro delle imprese, nonché per la semplificazione dei procedimenti relativi alla denuncia di inizio di attività e per la domanda di iscrizione all'albo delle imprese artigiane o al registro delle imprese per particolari categorie di attività soggette alla verifica di determinati requisiti tecnici" Direttive applicabili: nessuna Installazione: Occorre distinguere due situazioni: o Installazione degli impianti fissi relativi alle linee di trazione in C.A. o C.C. (linee di contatto, alimentazione linee, stazioni di trasformazione e/o raddrizzamento): in questo caso, secondo le interpretazioni più accreditate, non si applica la legge 46/90 e di conseguenza per l installazione non occorre un impresa abilitata ai sensi della suddetta legge. Occorrerà seguire le regolamentazioni dell Ente/Azienda che gestisce la metropolitana; o Installazione dei servizi relativi alla metropolitana (illuminazione, uffici, magazzini, etc.): in questo caso si applica la legge 46/90 e per la loro installazione occorre un'impresa abilitata alla realizzazione degli impianti di cui all'art. 1 comma 1a) della legge 46/90 e iscritta nell'albo provinciale delle imprese artigiane;

3 Necessità di progetto: Occorre distinguere tre situazioni: o Progettazione degli impianti fissi relativi alle linee di trazione in C.A. o C.C. (linee di contatto, alimentazione linee, stazioni di trasformazione e/o raddrizzamento): in questo caso, secondo le interpretazioni più accreditate, non si applica la legge 46/90 e di conseguenza non occorre un progetto ai sensi della suddetta legge. Occorrerà però seguire le regolamentazioni e i protocolli dell Ente/Azienda che gestisce la metropolitana; o Progettazione dei servizi relativi alla metropolitana (illuminazione, uffici, magazzini, etc.): in questo caso si applica la legge 46/90 ed il progetto quindi è obbligatorio nei seguenti casi: Presenza di locali con superficie superiore ai 200 mq; Alimentazione in MT da cabina propria; Presenza di uno o più locali classificati a maggior rischio in caso di incendio (le stazioni sotterranee lo sono) o con pericolo di esplosione; Dichiarazione di conformità: Occorre distinguere due situazioni: o Installazione degli impianti fissi relativi alle linee di trazione in C.A. o C.C. (linee di contatto, alimentazione linee, stazioni di trasformazione e/o raddrizzamento, automazione, segnalazione linee, etc.): in questo caso, secondo le interpretazioni più accreditate, non si applica la legge 46/90 e di conseguenza non occorre la dichiarazione di conformità ai sensi della suddetta legge. Occorrerà però seguire le regolamentazioni dell Ente/Azienda che gestisce la metropolitana che potrebbe richiedere un documento analogo. Inoltre essendo questi tipi di impianti gestiti normalmente da amministrazioni comunali e/o provinciali, etc. attraverso suoi dipendenti che si occupano della manutenzione, occorre effettuare la denuncia dell'impianto di terra in base al DPR 462/01 che prevede il rilascio della dichiarazione di conformità di omologazione dell'impianto. Non essendo prevista in questo caso, dalla legge 46/90, la dichiarazione di conformità, occorre che l'impresa installatrice rilasci una dichiarazione di esecuzione degli impianti alla regola dell'arte riferita alla legge 186/68. o Installazione dei servizi relativi alla metropolitana (illuminazione, uffici, magazzini, etc.): in questo caso si applica la legge 46/90 e occorre di conseguenza il rilascio della dichiarazione di conformità;

4 Note sul locale: Definizioni e interpretazioni: o Una metropolitana viene suddivisa nei seguenti elementi: stazioni; linea e relativi manufatti accessori; depositi ed officine; sottostazioni elettriche; o Stazioni fuori terra: Stazioni nelle quali atrio e banchina sono situati sopra il livello del terreno, o comunque adiacenti a binari a cielo aperto; o Stazioni sotterranee: Stazioni nelle quali atrio e/o banchina sono sotto il livello del terreno, o che non rientrano nel tipo precedente; o Le linee possono essere sotterranee (o in galleria) o all'aperto; o Linea di trazione elettrica: Rete di distribuzione elettrica ferroviaria usata per fornire energia al materiale rotabile; Il sistema può comprendere: le linee di contatto; i circuiti di ritorno dei sistemi di trazione elettrica; le rotaie di corsa di una rete non elettrificata che si trovano nelle vicinanze di rotaie di corsa di una rete elettrificata e collegate galvanicamente a queste; le installazioni elettriche alimentate da linee di contatto,direttamente o tramite trasformatore; le installazioni elettriche in impianti di centrali e sottostazioni,utilizzate unicamente per generare e distribuire energia direttamente alla linea di contatto; le installazioni elettriche dei posti di sezionamento; o Linea di contatto: Linea elettrica destinata a fornire energia elettrica ai veicoli per mezzo di organi di contatto; o Conduttore di terra: Conduttore che connette tra loro i sostegni e li collega a terra o ai binari di corsa per proteggere le persone e le installazioni in caso di perdita dell isolamento e che può essere usato anche come conduttore di ritorno; o Circuito di ritorno: Tutti i conduttori che costituiscono una via prestabilita della corrente di ritorno della trazione e della corrente nelle condizioni di guasto. I conduttori possono essere ad esempio: rotaie di corsa; rotaie conduttrici di ritorno; conduttori di ritorno; cavi di ritorno; o Circuito di ritorno tramite binario: Circuito di ritorno del quale fanno parte le rotaie di corsa; o Rotaia conduttrice di ritorno: Rotaia conduttrice usata per il ritorno della corrente della trazione in luogo delle rotaie di corsa;

5 o Conduttore di ritorno: Conduttore in parallelo al binario collegato alle rotaie di corsa ad intervalli regolari; o Cavo di ritorno: Conduttore isolato, facente parte del circuito di ritorno, che collega il resto del circuito di ritorno alla sottostazione; o Terra di trazione: La rotaia di corsa quando è utilizzata come circuito di ritorno ed è collegata a terra intenzionalmente. Esso comprende tutte le altre parti conduttrici ad essa connesse; o Potenziale di rotaia: Tensione che si presenta, tra le rotaie di corsa e la terra, in condizioni di servizio, allorché le rotaie di corsa sono utilizzate per portare la corrente di ritorno della trazione, o in condizioni di guasto; o Tensione accessibile: Quella parte del potenziale di rotaia che in condizioni di servizio può risultare applicata ad una persona; il percorso della corrente è per convenzione dalla mano ad entrambi i piedi attraverso il corpo o tra mano e mano (distanza orizzontale di 1 m rispetto alle parti che possono essere toccate); o Parte attiva: Conduttore o parte conduttrice destinata, nell impiego normale, ad essere messa in tensione; per convenzione sono escluse le rotaie di corsa e le parti ad esse collegate; o Area pubblica Area ove il pubblico ha accesso senza limitazioni. o Area di servizio Area della quale l amministrazione ferroviaria ha la responsabilità e alla quale è consentito l accesso solo a persone autorizzate; o Corrente vagante: Corrente che circola in percorsi diversi da quelli voluti; o Zona della corrente vagante: Zona nella quale correnti possono essere scambiate tra un sistema di trazione in corrente continua e strutture metalliche o la terra. o Protezione catodica: Metodo per proteggere un metallo dalla corrosione causando il passaggio di una corrente continua dal suo ambiente elettrolitico sulla intera superficie del metallo. o Il DM 11/01/88 (Prevenzione incendi nelle metropolitane) si applica agli impianti fissi delle stazioni sotterranee e delle linee sotterranee, mentre non si applica alle stazioni fuori terra, alle linee fuori terra, ai depositi e alle officine in superficie;

6 Classificazione dei Locali: o Gli impianti elettrici di una metropolitana sono di due tipi: da una parte gli impianti per alimentare le linee di trazione elettrica che rispondono a norme ben precise (Comitato Tecnico 9 del CEI), dall altra gli impianti di connessi al funzionamento delle stazioni e dei locali di servizio (illuminazione, forza motrice, uffici, bagni, magazzini, etc.) che rispondono alle norme impianti di carattere generale (CEI 64-8 se non vi sono locali a specifico rischio). A questo proposito occorre dire che le stazioni metropolitane sono considerate ambienti a maggior rischio in caso di incendio, infatti l art della norma CEI 64-8/751, tra gli esempi di ambienti a maggior rischio per l elevato tempo di sfollamento in caso di incendio, inserisce proprio i locali sotterranei frequentati dal pubblico ;

o Norma CEI 64-8 "Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua";

o Norma CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua; Impianti di ferrovie Sistema di alimentazione: Normalmente TN Norme di riferimento: o Norma CEI 64-8 "Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e

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