BRE1 - ESAMI DI MATURITÀ TECNICA COMMERCIALE SPERIMENTALE PROGETTO BROCCA. Indirizzo: ECONOMICO AZIENDALE. Tema di: ECONOMIA AZIENDALE

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1 BRE1 - ESAMI DI MATURITÀ TECNICA COMMERCIALE SPERIMENTALE PROGETTO BROCCA Indirizzo: ECONOMICO AZIENDALE Tema di: ECONOMIA AZIENDALE L'imprenditore Luca Paolieri gestisce con la collaborazione di cinque operai una piccola azienda industriale per la produzione e la vendita di lampade. Il patrimonio netto dell'azienda è di L. 685 milioni e il volume delle vendite dell'ultimo esercizio è risultato di L milioni. I risultati molto incoraggianti degli ultimi esercizi hanno indotto il titolare a esaminare la possibilità di ampliare l'attività costituendo una società di capitali per il reperimento dei mezzi finanziari. Il candidato: A) rediga i piani di medio periodo (finanziario, economico e degli investimenti) corredandoli di una breve relazione da cui emerga la convenienza economica dell'operazione (capitale sociale previsto L milioni); B) rilevi le scritture contabili relative alla costituzione della società avvenuta in data 2/1/1997 alla quale Luca Paolieri partecipa apportando la propria azienda cui viene riconosciuto un valore di avviamento. Svolga quindi uno dei seguenti punti. 1. Redigere lo Stato patrimoniale e il Conto economico relativi all'esercizio di costituzione della

2 società, nonché il punto 1 della Nota integrativa (criteri applicati nella valutazione) tenendo presente che il fatturato è risultato pari al 90% di quello previsto nel piano economico; 2. Determinare il costo di produzione di due modelli di lampade (A e B) tenendo conto che il processo produttivo prevede: il supporto di due centri di servizio per entrambe le produzioni; il passaggio del prodotto A da tutti i centri produttivi (tre reparti operativi); il passaggio del prodotto B solo da due centri produttivi; 3. Presentare la relazione con la quale, attraverso la break even analysis, si evidenzia la convenienza economica del progetto relativo al lancio di un nuovo modello di lampada che si ritiene di poter produrre e vendere in 500 unità al prezzo di L ciascuna. Dati mancanti a scelta del candidato. Durata massima della prova: 6 ore. E' consentito soltanto l'uso di calcolatrici tascabili e di manuali tecnici. Non è consentito lasciare l'istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

3 Lettera A: Il punto A della traccia chiede di trattare la pianificazione a medio termine nell'aspetto economico, finanziario e sul piano degli investimenti. Prima di presentare esempi sintetici di piani economici, finanziari e degli investimenti e la breve relazione da cui emerga la convenienza a costituire una società di capitale conviene accennare per sommi capi al processo di pianificazione. L'azienda è un'organizzazione destinata a perdurare nel tempo, quindi ad operare nel futuro, ma perché la sua gestione futura possa svolgersi nel modo più razionale (raggiungimento e mantenimento di determinate situazioni di equilibrio) è necessario che le operazioni aziendali siano programmate. In altri termini si devono fissare degli obiettivi a diversa scadenza (breve, media e lunga) e predisporre le strategie per il conseguimento dei risultati programmati. Il punto di partenza della pianificazione è sicuramente l'ottica di lungo periodo (fino ad un massimo di dieci anni in quanto risultano non affidabili le previsioni a più lunga scadenza), per poi dettagliare con piani di medio periodo (da uno a cinque anni) fino ad arrivare alla predisposizione del budget definibile come la rappresentazione in termini monetari di quello che l'azienda si prefigge di fare nel corso dei prossimi dodici mesi. Dal piano economico di medio periodo devono emergere incoraggianti prospettive per i prossimi anni espressi in termini di ricavi e costi, per cui, in sintesi potrebbe assumere la seguente configurazione riferito ai prossimi tre anni futuri: Piano economico Fatturato Costi di produzione Costi di distribuzione Costi di amministrazione Risultato operativo Gestione finanziaria Risultato prima delle imposte Imposte Risultato netto Il piano finanziario deve cercare di prevedere il flusso delle entrate e delle uscite e dei crediti e dei debiti, il cui ammontare dipende dal volume del fatturato, dai costi e dalle dilazioni di pagamento concesse ai clienti ed ottenute dai fornitori. Piano finanziario Entrate Crediti Totale

4 Uscite Debiti Totale SALDO Il piano degli investimenti deve prevedere il fabbisogno per capitale fisso per nuovi investimenti individuando anche le possibili fonti interne o esterne dove trovare mezzi monetari per coprire i nuovi investimenti. Piano degli investimenti Investimenti Fonti interne - autofinanziamento conferimenti / / / Fonti esterne Totale fonti COPERTURA Relazione: Spett.le Sig. Paolieri Dall'analisi dei piani di medio periodo economico, finanziario e degli investimenti emergono interessanti prospettive di redditività per la sua azienda per la quale si prospetta un futuro di crescita e sviluppo. Un limite allo sviluppo dell'azienda è emerso considerando l'aspetto finanziario della gestione aziendale, la quale, nonostante riesca a produrre redditi crescenti, non riesce a liberare mezzi monetari sufficienti per finanziare i necessari investimenti connessi alla crescita della struttura. Tali investimenti potranno essere effettuati solo ricorrendo a finanziamenti esterni, il cui peso in termini di oneri finanziari rischia di penalizzare pesantemente le gestioni reddituale e finanziaria che, al contrario, si potrebbero sviluppare in forma molto consistente e dinamica. Per non appesantire eccessivamente la gestione economica con il peso crescente di oneri finanziari connessi a finanziamenti esterni la strategia che si presenta più idonea è quella di ricorrere, se possibile, ad una ricapitalizzazione attraverso apporti di capitali "freschi". Tale obiettivo potrebbe essere raggiunto anche attraverso la costituzione di una società di capitale quale una società per azioni, in cui l'ingresso di nuovi soci potrebbe apportare i mezzi liquidi necessari alla crescita strutturale della Sua azienda.

5 A Sua disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti, Le porgo distinti saluti. Martino Dott. Rossi

6 Lettera B) La costituzione di una società comporta una serie piuttosto articolata di calcoli, prospetti e rilevazioni contabili, specialmente se si assiste al conferimento di una azienda già funzionante. Indipendentemente dal tipo di conferimento la prima rilevazione è sempre inerente alla costituzione del capitale sociale; nel caso in esame si considera una società per azioni con capitale sociale di milioni suddiviso, ipotizziamo, in azioni da lire nominali. L'articolo in oggetto prevede di rilevare in DARE il credito verso i soci per i conferimenti "promessi" (AZIONISTI C/SOTTOSCRIZIONI) ed in AVERE la formazione del capitale sociale (CAPITALE SOCIALE): AZIONISTI C/SOTTOSCRIZIONI CAPITALE SOCIALE (costituzione società) I successivi articoli relativi all'effettuazione dei conferimenti dipendono dalla natura del conferimento stesso. Nel caso in esame consideriamo che il Sig. Paolieri conferisca la sua azienda individuale valutata, secondo la stima del perito nominato dal Tribunale , mentre gli altri conferimenti sono effettuati in denaro da altri soci. Per la sottoscrizione delle azioni in denaro il codice civile (art. 2329) prevede che vengano versati in un conto corrente vincolato almeno i tre decimi dei conferimenti in denaro. Poiché di solito viene concesso agli azioni un arco di tempo entro cui effettuare i versamenti, normalmente, all'atto dell'"invito a versare", la società rileva il richiamo dei decimi con l'articolo: AZIONISTI C/DECIMI RICHIAMATI AZIONISTI C/SOTTOSCRIZIONI (richiamati i 3/10 di legge) Questa rilevazione ha il compito di trasformare un credito a scadenza indeterminata (AZIONISTI C/SOTTOSCRIZIONI) in un credito a scadenza determinata (AZIONISTI C/DECIMI RICHIAMATI). Quando gli azionisti hanno concluso le operazioni di versamento sul conto corrente vincolato la società provvederà a rilevare l'estinzione del credito e la formazione del deposito bancario vincolato: BANCA C/C VINCOLATO AZIONISTI C/DECIMI RICHIAMATI (versamento dei 3/10 di legge) Il valore inserito nell'articolo deriva dal seguente calcolo: conferimenti in denaro x decimi di legge 3/10 =

7 parte richiamata Nel caso di conferimento di azienda già funzionante si deve procedere, in base alla perizia di stima, a rilevare la presa in carico delle attività (ivi compreso il valore di avviamento) in DARE e delle passività in AVERE estinguendo nel contempo il credito verso il socio conferente. Nel caso in esame supponiamo che la perizia di stima sia riportata nel seguente prospetto (dati in milioni), ivi compreso l'avviamento: Fabbricati 650 Debiti v/banche 385 Impianti 215 Debiti per TFR 75 Attrezzature 35 Debiti v/fornitori 50 Altri beni immobili 40 Debiti tributari 25 Materie prime 80 Debiti v/ist. di Previd. 15 Prodotti finiti 120 Debiti v/altri 30 Crediti v/clienti 60 TOTALE PASSIVO 520 Avviamento 70 VALORE ECONOMICO 750 TOTALE ATTIVO TOTALE A PAREGGIO Presentiamo qualche osservazioni in merito ad alcune voci e valori inseriti: a) le voci inserite sono quelle essenziali che normalmente si trovano in caso di conferimento o cessione di azienda; b) nella voce DEBITI V/BANCHE sono compresi tutti i debiti verso istituti di crediti, ivi compresi eventuali mutui passivi; c) la voce DEBITI PER TFR deve essere obbligatoriamente presente considerando che la traccia esplicitamente prevede cinque operai (il valore è stato inserito considerando un debito medio di 15 milioni per dipendente); d) devono essere prevalenti le immobilizzazioni nel loro complesso rispetto alle voci dell'attivo circolante, ed alcune poste non possono mancare (fabbricati, impianti e attrezzature); la generica voce ALTRI BENI IMMOBILIZZATI è stata inserita per ricomprendere gli automezzi, gli arredi, ecc.; e) i valori inseriti si devono intendere valutati al valore corrente e non al costo, per cui non è detto che il valore corrente del complesso aziendale (750 milioni) coincida con quello contabile rappresentato dal patrimonio netto 685 milioni); f) tra le passività si ritiene opportuno inserire DEBITI TRIBUTARI (ad esempio per Iva e per ritenute operate ai dipendenti sulle retribuzioni) e DEBITI/(ISTITUTI DI PREVIDENZA derivanti dalle ritenute previdenziali operate ai dipendenti sulle retribuzioni e dagli oneri sociali a carico dell'azienda. g) si è inserito l'avviamento tra le attività come richiesto dalla traccia del tema. h) non sono state inserite liquidità (CASSA, C/C ATTIVI, ecc) perché normalmente non sono beni che vengono conferiti con il complesso aziendale; i) indispensabile inserire almeno le rimanenze di MATERIE PRIME e PRODOTTI FINITI essendo un'impresa industriale (in alternativa è accettabile unificare le due voci nella generica RIMANENZE). In merito alla quantificazione degli importi non si ritiene opportuno avanzare ipotesi essendo praticamente infinite le possibilità. L'articolo a giornale che rileva il conferimento del Sig Paolieri diviene:

8 FABBRICATI IMPIANTI ATTREZZATURE ALTRI BENI IMMATERIALI MATERIE PRIME PRODOTTI FINITI CREDITI V/CLIENTI AVVIAMENTO DEBITI TRIBUTARI DEBITI PER TFR DEBITI V/BANCHE DEBITI V/FORNITORI DEBITI V/IST. DI PREVID DEBITI V/ALTRI AZIONISTI C/SOTTOSCRIZIONI (conferita azienda funzionante) La costituzione di una nuova società presuppone una serie di adempimenti fiscali, giuridici e burocratici che normalmente vengono affidati al un consulente esterno (commercialista o notaio). Questi liberi professionisti per la loro attività svolta emettono a carico della società una parcella la quale comprende sia il loro compenso (soggetto a IVA e a ritenuta alla fonte del 20%) sia il rimborso delle eventuali spese anticipate(non soggetto né ad IVA né a ritenuta alla fonte). Le pratiche burocratiche e legali di costituzione sono affidate ad un notaio, dal quale la società riceve la relativa parcella da cui risultano: Compensi per prestazioni professionali I.V.A (su ) Rimborsi per spese anticipate TOTALE DEBITO La rilevazione della parcella a giornale comporta la composizione dell'articolo: SPESE DI COSTITUZIONE IVA A CREDITO DEBITI V/PROFESSIONISTI (parcella del notaio per spese di costituzione) Sebbene soggette a diverso regime fiscale entrambi gli importi (il compenso professionale e il rimborso delle spese anticipate) si riferiscono alla stessa operazione di costituzione, per cui vanno rilevate nello stesso conto SPESE DI COSTITUZIONE. Al momento del pagamento a mezzo banca la società deve operare la ritenuta alla fonte sui compensi professionali nella misura del 20% ( x 20% = ), per cui l'articolo a giornale diviene: DEBITI V/PROFESSIONISTI ERARIOC/RITENUTE OPERATE BANCA X C/C (pagata parcella del notaio)

9 Tralasciando il versamento delle ritenute operate al notaio e il richiamo e versamento dei restanti decimi presentiamo lo svincolo del conto corrente considerando che siano maturati interessi lordi per lire soggetti a ritenute fiscali per il 27% ( x 27% = ): BANCA X C/C ERARIO C/RITENUTE SUBITE INTERESSI ATTIVI V/BANCHE BANCA C/C VINCOLATO (estinto c/c vincolato)

10 Punto n 1 Senza volersi soffermare troppo a lungo sulla procedura per la "costruzione" di un bilancio con dati a scelta, si ritiene opportuno presentare alcune osservazioni in merito al caso proposto dalla traccia per poter presentare un bilancio corretto e coerente (ulteriori osservazioni sono fornite nello sviluppo della Nota Informativa dopo gli schemi di bilancio). Si deve considerare che le dimensioni aziendale sono modeste, che la società opera nel settore della produzione di lampade (industriale) e, soprattutto, che si tratta di una società al primo anno di attività costituita con apporto di un'azienda individuale già funzionante. Queste osservazioni condizionano pesantemente le voci ed i valori da inserire sia nello Stato Patrimoniale sia nel Conto Economico. A titolo esemplificativo nei due prospetti vengono inserite solo le voci che si considerano "immancabili", non solo in un bilancio relativo al primo anno di attività, ma anche in quello relativo ad un qualsiasi periodo amministrativo; la quantificazione dei valori viene sinteticamente presentata nella Nota Integrativa Si fa rilevare che, essendo il primo anno di attività, gli schemi non vengono presentati in forma comparata, ovvero presentando anche il relativo valore dell'anno precedente. A) Crediti verso soci Stato Patrimoniale al 31/12/98 (dati in milioni di lire) 300 A) Patrimonio Netto I - capitale sociale IX - utile 225 dell'esercizio Totale B) Immobilizzazioni I - Immobilizzazioni immateriali 1) costi di impianto 6 2) costi di ricerca e 3 pubblicità 5) avviamento 56 Totale 65 B) Fondi per rischi e oneri II - Immobilizzazioni 2) per imposte 10 materiali 1) terreni e fabbricati 630 Totale 10 2) impianti e 390 macchinario 3) attrezzature 30 C) Debiti per 95 TFR 4) altri beni 30 Totale D) Debiti TOTALE ) verso banche 270 IMMOBIL. 6) verso fornitori 90 C) Attivo 11) debiti tributari 14 circolante I - Rimanenze 12) verso ist. di 16 previd 1) materie prime ) altri debiti 18 4) prodotti finiti 160 Totale 408 Totale 270

11 II - Crediti 1) verso clienti 160 5) verso altri 30 Totale 190 IV-Disponibilità liquide 1) depositi bancari 330 3) denaro in cassa 10 Totale 340 TOTALE ATTIVO 800 CIRC. D) Ratei e risconti 5 E) ratei e risconti 1 2 ===== ===== Conto economico al 31/12/98 (valori in milioni di lire) A) Valore della produzione 1) ricavi delle vendite ) variazione delle rimanenze di + 40 prodotti finiti 5) altri ricavi e proventi 440 Totale B) Costo della produzione 6) per materie ) per servizi 350 8) per godimento beni di terzi 70 9) per il personale 298 a) salari e stipendi 195 b) oneri sociali 87 c) trattamento di fine rapporto 16 10) ammortamenti e svalutazioni a) ammortamenti immob. 4 immateriali b) ammortamento immob. 90 materiali 11) variazione delle rimanenze di - 30 materie 12) accantonamento per rischi 10 13) altri accantonamenti 1 14) oneri diversi di gestione 330 Totale DIFFERENZA A - B 527 C) Proventi e oneri finanziari 16) proventi finanziari d) proventi diversi 10 17) interessi e altri oneri 37 Totale -27

12 RISULTATO PRIMA DELLE 500 IMPOSTE 22) imposte dell'esercizio ) utile dell'esercizio 225 I criteri di valutazione (punto n 1 della Nota Integrativa) La Nota Integrativa ha la funzione di spiegare e giustificare i valori e le voci inseriti nello Stato Patrimoniale e nel Conto Economico, quindi anche di illustrare i criteri di valutazione adottati e le eventuali variazioni da un anno all'altro. In generale, i criteri di valutazione da applicare nella redazione di un bilancio sono quelli espressi dall'art del codice civile, considerando che il costo è l'elemento base di valutazione; ed in particolare, ricordando solo quelli principali: Immobilizzazioni: le immobilizzazioni vanno valutate al costo di acquisto (prezzo pagato al fornitore al netto dell'iva se deducibile) o di produzione (valore che scaturisce dalla commessa interna di produzione in caso di costruzione in economia), a cui devono aggiungersi i cosiddetti "oneri accessori", ovvero tutti quei costi che l'azienda deve sostenere per poter effettivamente utilizzare l'immobilizzazione (trasporto, installazione, collaudo, ecc.). In caso di acquisto da terzi possono ricomprendersi anche quote di oneri finanziari, mentre ssi tratta di costruzione interna si devono considerare tutti i costi direttamente imputabili al bene più eventuali quote di costi indiretti per la parte ragionevolmente imputabile al bene. L'iscrizione in bilancio delle immobilizzazioni è stata fatta sulla base del costo di acquisizione in occasione della costituzione sulla base delle valutazioni espresse nella perizia giurata dell'esperto del Tribunale Tutte le immobilizzazioni sono iscritte al netto del fondo ammortamento (rappresentato nel caso specifico dalla sola quota accantonata nell'anno 1998). Per quanto riguarda gli impianti si è proceduto all'acquisto di nuovi beni da terzi per 200 milioni, per cui l'iscrizione di questi è avvenuta in base al costo di acquisto risultante in fattura. Le immobilizzazioni immateriali sono state iscritte al netto di una quota di ammortamento pari a circa il 20% del costo storico; si è iscritto anche l'avviamento in quanto acquisito a titolo derivato, avendo pagato un prezzo sulla base della stima del perito. Magazzino: il magazzino può essere valutato in base al costo medio ponderato, la criterio "primo entrato-primo uscito" o "ultimo entrato-primo uscito" (i valori sono stati inseriti a piacere). Le rimanenze di magazzino al 31/12/99 sono state valutate in base al criterio del "primo entrato-primo uscito" come risulta dalla contabilità di magazzino Crediti: i crediti vanno valutati in base al loro presunto valore di realizzo, quindi al netto dei relativi fondi rischi e fondi svalutazione (i valori sono stati inseriti a piacere). I crediti risultanti al 31/12/98 ammontano complessivamente a 191 milioni di cui 161 verso clienti e 30 verso altri soggetti; considerando che non si sono rilevate particolari situazioni di difficoltà finanziaria presso nessun debitore si è considerato solo una svalutazione generica dello 0,50% seguendo criteri fiscali. Debiti: i debiti sono stati iscritti al loro valore di presunta estinzione, per cui al valore nominale. I DEBITI VERSO ISTITUTI DI PREVIDENZA sono stati stimati considerando ritenute previdenziali ai cinque dipendenti per (2.500 x 5 x 2 x10%; a dicembre si paga anche la tredicesima, per cui la retribuzione è doppia),

13 oneri sociali a carico dell'azienda per 12 milioni (circa il 50% delle retribuzioni lorde) ed il conguaglio INAIL per 1,5 milioni (a piacere). I DEBITI TRIBUTARI sono stati stimati considerando un conguaglio imposte per 5 milioni (circa il 2% delle imposte), le ritenute operate sulla retribuzione di dicembre ai cinque dipendenti per 4 milioni (2.500 x 5 x 2 x15%) e l'iva da versare per 5 milioni (valore a piacere). Costi e ricavi: i costi e ricavi devono essere iscritti al netto delle relative poste rettificative (resi, abbuoni, sconti, ecc.). Crediti verso soci: sono stati inseriti considerando che non siano ancora stati richiamati 4/10 dei conferimenti in denaro. Altri valori dello Stato Patrimoniale e del Conto Economica: gli altri valori inseriti in bilancio sono stati stimati a piacere considerando solo che devono essere "in linea" e coerenti o con le richieste della traccia o con gli altri sopra ipotizzati.

14 Punto n 2 Lo svolgimento del secondo punto richiede di determinare il costo di produzione di due modelli di lampade( denominati A e B), per cui si tratta di un classico caso di contabilità analitica e, più in dettaglio, di aggregazione di costi industriali. Il caso va affrontato predisponendo con dati a scelta uno schema per la determinazione del costo industriale o di produzione considerando i vincoli espliciti della traccia (tre reparti di produzione, di cui uno interessa unicamente il modello A, e due reparti ausiliari o di servizio). Altri vincoli sono individuabili considerando la traccia nel suo complesso, ovvero anche la parte introduttiva che impone un numero di cinque dipendenti. Lo svolgimento può impostarsi considerando i costi di produzione relativi ad un mese, per cui con costi per mano d'opera (comprensivi di oneri sociali "rateo" della quota di TFR) che si aggirano attorno ai 17 milioni. Dalle analisi affidate ad un consulente in materia di controllo di gestione è emerso che per in certo mese i costi per le materie e semilavorati relative alla produzione del modello A sono risultati pari a 73 milioni, mentre per il modello B 32 milioni. La produzione dei due modelli avviene in tre reparti produttivi per i quali si sono rilevati i seguenti costi (valori in migliaia di lire): Taglio Assemblaggio verniciatura mano d'opera ammortamenti / 600 forza motrice 290 / 350 materiali di consumo TOTALE Ai tre reparti produttivi si affiancano due reparti ausiliari per trasporto interno ed imballaggio, per i quali si sono rilevati i seguenti costi relativamente allo stesso mese: Trasporti Imballaggio interni mano d'opera ammortamenti forza motrice materiali di consumo TOTALE L'imputazione dei costi comuni rappresentati dai reparti produttivi ASSEMBLAGGIO e VERNICIATURA e dei due reparti ausiliari viene fatta in base al numero di lampade prodotte che ammonta a 250 per il modello A e 150 per il modello B (ovviamente sono proponibili altre basi di riparto quali il valore delle materie e semilavorati per i centri produttivi).

15 Elemento o centro di Modello A Modello B costo Materie prime e semilavorati COSTO PRIMO Reparti produttivi Reparto taglio / Reparto assemblaggio (1) Reparto verniciatura (2) Reparti ausiliari Trasporti interni (3) Imballaggio (4) COSTO INDUSTRIALE (1) / 250 = = x \ 150 = (2) / 250 = = x \ 150 = (3) / 250 = = x \ 150 = (4) / 250 = = x \ 150 = Il costo di produzione unitario relativo al mese considerato viene determinato dividendo il costo industriale o di produzione complessivo per le unità di lampade ottenute: Modello A: /250 = (arrotondato) Modello B: /150 = (arrotondato)

16 Punto n 3 Il lancio di un nuovo prodotto presuppone sempre un'attività preventiva di studio e di ricerca sia in ambito tecnico-economico sia, soprattutto, di mercato per valutare quanto il nuovo prodotto possa essere economicamente conveniente e quanto possa incontrare i favori dei consumatori. Prima di procedere al lancio di un nuovo prodotto le aziende, specialmente se di piccole dimensioni, richiedono, quindi, a consulenti esterni, se non hanno i mezzi per provvedervi direttamente, di eseguire ricerche sui potenziali consumatori. I risultati di queste analisi esterne vengono poi affiancati a studi condotti dal personale tecnico, amministrativo e commerciale per valutare i costi (fissi e variabili) di produzione e di distribuzione onde poter valutare i possibili prezzi di vendita. Dalle analisi di mercato condotte si evidenzia che le unità vendibili in un determinato periodo (un anno) di un nuovo modello di lampada sono risultate 500, mentre i costi variabili unitari ammontano a lire ; la nuova iniziativa presuppone investimenti in nuovi impianti, pubblicità e ricerca per lire (costi fissi). Il prezzo di vendita viene ipotizzato a lire , con un margine di contribuzione unitario di lire (differenza tra il prezzo di vendita ed il costo variabile unitario, così detto perché evidenzia il contributo che ciascuna unità venduta fornisce alla copertura dei costi fissi). Le unità di lampade da produrre e vendere per non subire perdite, ovvero per raggiungere l'uguaglianza tra costi e ricavi con un utile pari a zero, è fornita dalla nota formula utilizzata nel procedimento matematico della "break even point analysis: CF Q = p - cv Applicata nel caso in esame e sostituendo ai simboli i valori monetari si ottiene: = Il risultato economico che il nuovo investimento consente di realizzare nell'ipotesi si raggiunga l'obiettivo delle 500 unità vendute può essere determinato in base alla seguente tabella: RICAVO TOTALE: x 500 = COSTI TOTALI: X 500 = RISULTATO COMPLESSIVO

17 L'investimento in questione comporterà un fabbisogno monetario fra capitale fisso e capitale circolante di 113 milioni ed un utile di 12 milioni che equivale ad una redditività superiore al 10%. Sulla base di questi calcoli e analisi è possibile redigere una breve relazione che evidenzi la convenienza economica (e finanziaria) del lancio di un nuovo modello di lampada. Relazione: Spett.le Amministratore Paolieri S.p.A., le analisi da noi condotte sulla base dei valori da Voi fornitici hanno evidenziato i risultati che di seguito Le sottoponiamo. In primo luogo è emerso che le vendite previste per un nuovo modello di lampada che presenti le caratteristiche da Voi proposte possono aggirarsi attorno alle 500 unità annue, ad un prezzo unitario di lire I costi unitari variabili ipotizzati dal Vostro responsabile del controllo di gestione consentono di ottenere un margine di contribuzione di lire , il quale, considerando costi fissi per nuovi investimenti pari a lire , permettono di individuare un punto di equilibrio tra costi e ricavi (break even point) in corrispondenza di 300 unità prodotte e vendute. In altri termini la vendita di 300 lampade del nuovo modello è sufficiente a coprire tutti i nuovi investimenti che l'operazione richiede. Se l'obiettivo delle 500 unità vendute verrà raggiunto si otterrà un risultato positivo di lire come risulta dal seguente prospetto: RICAVO TOTALE: x 500 = COSTI TOTALI: x 500 = RISULTATO COMPLESSIVO POSITIVO Alle attuali condizioni di mercato l'operazione si presenta interessante anche da un punto di vista finanziario in quanto il fabbisogno complessivo (capitali fissi e capitali circolanti) dell'operazione è stimato in 113 milioni e il guadagno in 12 milioni, ovvero si ipotizza una redditività superiore al 10%. Si deve anche considerare che le prospettive future del mercato degli arredi da illuminazione sono di crescita, per cui l'operazione, oltre a presentarsi interessante nel breve periodo, può offrire valide opportunità anche a medio termine. Restando a disposizione per ogni eventuale e ulteriore chiarimento, cogliamo l'occasione per porgere distinti saluti. il Responsabile dell'ufficio Studi e Ricerche (Marco Rossi)

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