Progettazione e sviluppo di un Catalogo dei File Grezzi con meta-dati di base (CFG) in tecnologia Web DCSS/SIP-A

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1 Progettazione e sviluppo di un Catalogo dei File Grezzi con meta-dati di base (CFG) in tecnologia Web DCSS/SIP-A Francesco Altarocca e Gaetano Sberno 7 giugno 2005

2 Sommario Il processo di archiviazione dei documenti e dei dati, con lo smantellamento dei vecchi sistemi Mainframe e l introduzione di sistemi di informatica personale, è stato trasferito dal centro alla periferia come altrove anche all Istat. Da qualche anno, pertanto, è emersa l esigenza di conservare, accanto alla documentazione amministrativa di supporto, anche le informazioni di base necessarie per la conduzione delle indagini e, alla loro conclusione, le basi dei dati elaborati. Oltre all esigenza di archiviare informazioni, è importante infatti avere la possibilità di confrontarle, integrarle e distribuirle. Ciò spiega il notevole incremento registrato recentemente nel numero e nella dimensione delle banche dati. Tali contenitori sono alimentati da informazioni che provengono da fonti eterogenee e che vengono rilasciate in formati differenti. Nella situazione attuale, però, lo scambio tra le unità e servizi dell Istituto, dei dati prodotti e dei microdati è reso difficile e talvolta impossibile da una gestione troppo personalizzata di tale documentazione. Per reperire le informazioni necessarie ad alimentare le banche dati occorrono tempi e risorse ingenti. In questo documento si propone un software capace di catalogare e raccogliere in maniera coerente, efficiente, affidabile e standardizzata dati provenienti da indagini statistiche. L utente, utilizzando il Catalogo dei File Grezzi (CFG), ha a disposizione una procedura di archiviazione utilizzabile sia per ottenere le informazioni desiderate, sia per archiviare le proprie. Il CFG non solo consente una più agevole attività di raccolta delle informazioni per alimentare le banche dati, ma può esser impiegato anche come punto di riferimento per la condivisione dei documenti tra diverse unità e servizi.

3 Indice SOMMARIO PREMESSA 1. INTRODUZIONE 2. ARCHITETTURA FUNZIONALE 2.1 Funzionalità del CFG 2.2 La mappa del Catalogo dei File Grezzi 2.3 Gli utenti del CFG 2.4 La documentazione 3. ARCHITETTURA LOGICA E IMPLEMENTAZIONE 3.1 Architettura del sistema Il modello multi-tier Architettura di CFG Note sull usabilità e sull interfaccia utente 3.2 I moduli del CFG I ruoli dei moduli 3.3 Le interazioni tra i moduli I linguaggi di scripting e il PHP La richiesta di una pagina Download di un file Upload di un file 3.4 Il database 3.5 Note sulla integrabilità con altri sistemi e sviluppi futuri 4. ARCHITETTURA FISICA 4.1 Tipo di licenze del software utilizzato 4.2 Le piattaforme utilizzate La piattaforma hardware La piattaforma software Note sulle piattaforme hardware/software 4.3 Scelte implementative 4.4 Il meccanismo di upload dei file

4 4.4 La robustezza, la sicurezza e il meccanismo di autenticazione 4.5 Registrazione degli eventi e generazione di report sull'utilizzo del servizio 5. MANUALE DELL'UTENTE 5.1 Introduzione 5.2 Accesso al servizio 5.3 L'utente esterno Cambiare la password Scaricare e ricercare documenti 5.4 L'utente interno Configurazione e prerequisiti per il caricamento dei documenti Scaricare ed installare il Java Runtime Environment Scaricare ed installare il certificato per il corretto funzionamento dell'applet Inserire un documento Visualizzare la lista dei file archiviati Modifica delle informazioni relative ad un documento archiviato 6. MANUALE DELL'AMMINISTRATORE 6.1 Le attività di manutenzione dell amministratore Attività ordinarie Attività straordinarie 6.2 Struttura delle directory sul server L'utente amministratore La gestione degli utenti Utility 7 BIBLIOGRAFIA 7.1 RFC (Request for Comments): Standard utilizzati in CFG 7.2 Siti internet (al 23/3/2005)

5 Premessa Nella realizzazione del CFG si è ravvisata l opportunità di creare uno strumento, per la raccolta e la conservazione dei dati, più elastico rispetto ai metodi utilizzati nell Istituto (server FTP, condivisione di cartelle, ecc.) e che, oltre a consentire l inserimento di qualsiasi tipo di formato di file, offrisse anche la possibilità di aggiungere informazioni descrittive dei dati raccolti al fine di agevolarne l uso nel corso di eventuali elaborazioni successive. Pur non volendo, infatti, intervenire nell omogeneizzazione dei file 1, necessaria per l inserimento dei dati in un qualunque data warehouse, il CFG snellisce alcune attività. Da un lato, raccoglie i dati dispersi e consente, grazie all aggiunta di alcune note descrittive, un utilizzo degli stessi da parte degli utenti in tempi e modi diversi. Dall altro, agevola e assiste gli utenti nelle procedure di archiviazione. Infatti il CFG è impiegato anche come un contenitore di informazioni per i servizi o per le altre unità dell Istituto. É frequente che persone dello stesso servizio scambino dati fra loro per fare confronti, integrazioni e quant altro si renda necessario. Con l utilizzo del CFG è sufficiente che colui che ha accesso ai dati, registrandoli, li metta a disposizione in maniera definitiva. In questo modo una persona autorizzata che ha bisogno di qualche documento può interrogare il catalogo e reperire le informazioni che vi sono contenute. Tale meccanismo di raccolta, oltre a diminuire i tempi per la ricerca dei dati, incoraggia i responsabili delle indagini a non adottare soluzioni autoreferenziali per quanto riguarda l archiviazione e la gestione della documentazione statistica a propria disposizione. La gestione e l archiviazione dei dati svolta in modo corretto e coerente consente, successivamente, di reperire le informazioni registrate ricorrendo a meccanismi immediati, semplici e trasparenti. A titolo di esempio, nel corso di normali attività di lavorazione può capitare di perdere dati e/o informazioni a causa: del deterioramento del supporto di memorizzazione; di uno scorretto passaggio di consegne; di dimenticanze (ad esempio una password smarrita o una codifica non documentata); dall errata errata gestione delle versioni dei documenti. L obiettivo del CFG è di contribuire a risolvere questo tipo di problemi ed orientare gli utenti ad assumere un comportamento meno arbitrario nella gestione e nell archiviazione dei dati. 1 Gli standard utilizzati dai produttori d'informazione (Access, SAS, SPSS, ASCII, Excel, Word...) sono estremamente vari. Questo comporta una notevole difficoltà nel predisporre procedure automatiche che consentano di ricondurre le informazioni ad un unico schema. In genere, infatti, tali attività vengono eseguite manualmente o, laddove automatizzate solo parzialmente, necessitano sempre dell intervento di un operatore.

6 1. Introduzione * Il Catalogo dei File Grezzi (CFG) è stato inizialmente pensato come uno dei moduli di SISPA ( Sistema Informatico Statistico sulla pubblica Amministrazione ) con lo scopo di archiviare i file di dati e meta-dati che potrebbero essere utilizzati per alimentare il data warehouse. Lo schema generale di SISPA, le interazioni fra i moduli di cui si compone e i flussi informativi tra le componenti sono riportati in Figura 1.1. Figura 1.1: Struttura del sistema informativo SISPA É possibile vedere che il sistema, partendo da fonti eterogenee, richiede che le informazioni in ingresso vengano ulteriormente trasformate al fine di renderle confrontabili. La versatilità del CFG è data proprio dalla capacità di organizzare le informazioni provenienti da molteplici fonti come illustrato nella Figura 1.2. Nel caso del caricamento dei dati in SISPA, ad esempio, i dati statistici provengono da varie sorgenti: i documenti prodotti all'interno del servizio ( Servizio sulle Istituzioni Pubbliche e Private ) (SIP); le informazioni provenienti dagli altri servizi interni all'istituto e dal Sistema Statistico Nazionale (SISTAN). * A cura di Francesco Altarocca

7 Figura 1.2: Flusso delle informazioni Il modulo CFG semplifica, inoltre, l attività del responsabile addetto al caricamento del data warehouse, agevolando la ricerca e il download di informazioni e documenti. Infatti tutti i dati necessari ad alimentare SISPA si troveranno all interno del CFG. Spesso i documenti delle indagini sono archiviati senza alcun tipo di informazione che ne descriva il contenuto rendendo difficile, in un secondo tempo, capirne il significato. Il CFG oltre a razionalizzare l'archiviazione dei dati e meta-dati consente di conservare informazioni supplementari. Il CFG agevola e assiste l'utente, utilizzando una interfaccia intuitiva, in modo che le operazioni di archiviazione e di recupero dei documenti risultino semplici e veloci da effettuare. Numerose sono state le problematiche che sono state affrontate e che hanno condizionato le scelte tecniche e progettuali adottate. In primo luogo si è scelto di utilizzare un browser Web per i numerosi vantaggi che ne derivano: la familiarità dell ambiente; la diffusione della tecnologia; il supporto; semplicità di utilizzo; non c è bisogno di software particolare; portabilità su piattaforme diverse; non si deve distribuire il software ogni volta che sono effettuate modifiche.

8 Questo tipo di scelta impone, di fatto, delle forti limitazioni sulla dimensione dei file da caricare. Per questo motivo sono state adottare tecniche ed accorgimenti particolari che verranno illustrati in seguito. Inoltre, non sono state imposte limitazioni sul formato del documento da inserire. Tale scelta non vincola l utente a utilizzare specifici formati permettendo di utilizzare il software preferito per eseguire le proprie attività. L inserimento di dati, senza nessuna conversione 2 in un formato specifico o senza l utilizzo di procedure di ETL 3, agevola non poco l utente addetto all archiviazione. Infatti è sufficiente immettere poche informazioni relative al documento e farne l upload. Ovviamente questa libertà si paga negando qualsiasi tipo di confronto fra i dati immessi. Altri moduli di SISPA, che richiedono l intervento di un operatore, sono stati progettati e realizzati per pulire, convertire ed omogeneizzare i dati. A causa della tipologia di informazioni gestite è stato necessario realizzare un sistema robusto, sicuro e con un adeguato meccanismo di autenticazione. Infatti, il software è realizzato in maniera tale da permettere l accesso esclusivamente alle persone autorizzate, discriminando gli utenti a seconda delle funzioni operative che sono chiamati a svolgere. In previsione di sviluppi futuri o cambio di piattaforme hardware/software è stata prestata la massima attenzione nella scelta degli strumenti da utilizzare, preferendo dove possibile, prodotti corredati da codice sorgente e con licenze meno restrittive. Si è pensato, inoltre, di offrire la possibilità di gestire i documenti immessi per mezzo di cancellazioni e modifiche. A tale scopo sono state predisposte delle procedure per la registrazione degli eventi e la generazione di report che consentono di: monitorare gli accessi, monitorare il sistema e l uso che ne viene fatto, tenere traccia del numero dei documenti prelevati o immessi e altre interessanti statistiche. Infine è stata prestata particolare attenzione a fornire un sistema completo e ben documentato, corredando le procedure di due manuali d'uso (uno per l'utente e uno per l'amministratore), per consentire una gestione e un utilizzo autonomo e per agevolare l'attività manutentiva. In fase di sviluppo sono stati predisposti gli strumenti atti a consentire la massima efficienza nell'attività manutentiva. Quest'ultima, comunque, deve essere svolta dal gestore del sistema che dovrà prestare particolare attenzione nella gestione e nella scelta degli interventi da effettuare (revisione, modifica ed eventuali aggiornamenti). Viste le problematiche esposte sopra, si è pensato di tenere presente le diverse responsabilità e le diverse possibilità di interazione di ogni utente. I profili di utenza previsti sono: l'utente incaricato all'archiviazione dei file (utente interno); l'utente abilitato alla sola interrogazione del catalogo ed al prelievo di file (utente esterno); il gestore dell'archivio dei file (amministratore). Le informazioni raccolte attraverso il CFG consentiranno di archiviare in maniera coerente oltre ai file di dati per il caricamento di SISPA, anche i file e i documenti delle indagini (tracciati record e modelli dei questionari, ecc.) con la possibilità di prelevarli e cercarli, qualora si rendesse necessario, in modo semplice e efficiente. 2 In Istat sono presenti archivi di meta-dati, come ad esempio ARMIDA, che archiviano i meta-dati in maniera uniforme ed omogenea. Questo è possibile solo grazie ad una conversione preliminare all inserimento delle basi di dati nell archivio. 3 In [8] per ETL (Extraction, Transformation and Loading) si intendono le procedure di correzione delle incoerenze, per la integrazione di dati mancanti al fine di fondere sorgenti statistiche eterogenee secondo uno schema comune.

9 2. Architettura funzionale * 2.1 Funzionalità del CFG Le funzioni che qualsiasi tipologia di utente può svolgere con il CFG sono le seguenti: accesso al servizio per mezzo di autenticazione attraverso la specificazione di nome utente e password: l utente dovrà preventivamente essere inserito nella lista delle persone abilitate all uso del sistema attraverso la creazione di un account; cambio della password: l utente deve essere in grado di cambiare la password tramite una maschera nella quale si richiede, per motivi di sicurezza, la password valida nel momento in cui si intende modificarla; ricerca dei documenti: sono disponibili diversi modi per ricercare un documento inserito nel catalogo. Ognuno di questi è caratterizzato da un metodo diverso: o Navigatore: permette di navigare tra i documenti in una struttura organizzata in una gerarchia: il primo livello di gerarchia partiziona l'insieme dei documenti contenuti nel CFG per anno. Il secondo livello di gerarchia distingue i documenti, all'interno di ogni anno, in base all'indagine; o Ricerca: è possibile inserire dei termini in una casella di testo per cercarli non solo nella denominazione dell'indagine, ma anche nell'anno, nel codice PSN e nella tipologia di file inserito (dati, tracciati,...). Se, a titolo di esempio, si fosse interessati ai dati dei Bilanci consuntivi degli enti di diritto allo studio universitario, relativi all'anno 1999, si dovrebbe inserire: dati bilanci univ 1999 ; o Lista: visualizza l'elenco completo dei documenti che sono stati inseriti in CFG. Le indagini elencate seguono il seguente ordine: Nome dell'indagine (lessicografico crescente); Anno (numerico decrescente); accesso ad una scheda che contiene le informazioni del file selezionato, indipendentemente dal metodo con il quale sono stati trovati i documenti che interessano all utente. Tale scheda visualizza i dettagli (indagine, anno, tipologia di file, formato dell input, note) e permette di scaricare il documento; inserimento di un documento nel catalogo. Per procedere bisognerà specificarne le caratteristiche richieste (indagine, anno, tipologia di file, formato dell input, note, nome del file) e caricarlo sul server; visualizzazione della lista dei file inseriti. Sarà, infatti, disponibile una lista dei file che l utente ha precedentemente inserito nel catalogo; modifica e gestione delle informazioni. Attraverso la funzione descritta al passo precedente è possibile accedere alla maschera di modifica del documento. Si potranno modificare tutte le informazioni che sono state inserite in precedenza, ad eccezione del nome del file, aggiungere note, cancellare il documento. Sarà possibile modificare esclusivamente i dati di supporto al documento inserito. Si è pensato di negare la possibilità di cambiare il documento inserito perché in questo modo non si possono cancellare i file e quindi non si possono perdere documenti importanti. Si può sempre eliminare un file, tuttavia, in questo caso, il file non è eliminato fisicamente, ma viene messo in uno stato nel quale non può più essere visualizzato * A cura di Francesco Altarocca

10 (le informazioni di supporto e il file vengono mantenute). Questa scelta permette di storicizzare le versioni precedenti dei documenti; gestione degli utenti. É possibile, inserire un nuovo utente, modificarne il profilo, visualizzare la lista di quelli inseriti nel sistema e disabilitare un particolare utente; visualizzazione statistiche sull utilizzo del sistema. Quest attività consente all amministratore di capire, attraverso dei semplici report, se il servizio è utilizzato in maniera corretta e con quale frequenza. Tutte le pagine condividono la stessa struttura per omogeneità e coerenza dell interfaccia utente. A seconda dell utente e dell operazione che si sta effettuando possono cambiare una o più aree della pagina. Le funzioni sopra esposte sono espletate mediante la navigazione di una o più pagine. L'area del browser che visualizza il contenuto delle pagine del CFG è stata suddivisa in tre sotto aree (Figura 2.1): Intestazione : accompagnerà l'utente per tutta la sessione di lavoro e consentirà di avere un punto di riferimento stabile. Da questa porzione di schermo è infatti possibile accedere alle principali pagine del CFG (tornare alla pagina iniziale, visualizzare le informazioni su SISPA e su CFG e accedere all'help in linea) e accedere al servizio; Pannello Laterale : è situato alla sinistra dello schermo, mostra un menù contenenti le operazioni che l'utente è autorizzato a compiere; Pannello Principale : visualizza il dettaglio dell'operazione che si sta compiendo. Figura 2.1: Struttura delle pagine HTML Come si è visto, la struttura delle pagine è quella normalmente utilizzata nelle applicazioni Web. Le funzioni che potranno essere svolte con l utilizzo dell applicazione e dei vari moduli verranno descritte in modo dettagliato nel Capitolo 5.

11 2.2 La mappa del Catalogo dei File Grezzi Di seguito è riportata la struttura del pannello posto a sinistra della pagina del CFG. Il pannello è diviso in sezioni, alcune delle quali potrebbero essere disattivate (non visibili) per determinati utenti in base alle autorizzazioni concesse dal gestore del sistema. Si rimanda, per una descrizione dettagliata delle diverse funzioni, al Capitolo 5. (Manuale dell'utente) e al Capitolo 6. (Manuale dell'amministratore). Gestione Utenti [sezione] 1. Nuovo utente [funzione] 2. Lista utenti [funzione] Utility [sezione] 1. Stat Upload[funzione] 2. Stat Download [funzione] Gestione File [sezione] 1. Nuovo file [funzione] 2. Lista file [funzione] Download [sezione] 1. Navigatore [funzione] 2. Ricerca [funzione] 3. Liste [funzione] Tools [sezione] 1. Mod. Password [funzione] Il CFG, come si è visto dalle sezioni e dalle funzioni, è estremamente semplice e intuitivo. L obiettivo, infatti, è quello di agevolare l utente nell archiviazione dei propri documenti. L intestazione, invece, contiene dei pulsanti che consentono di autenticarsi e accedere al sistema (Pulsante Login), tornare alla pagina iniziale e visualizzare una breve introduzione sul CFG (pulsante Home), ottenere informazioni dettagliate su SISPA e CFG (pulsante Info) e consultare la guida in linea (Pulsante Aiuto). 2.3 Gli utenti del CFG I diversi compiti e responsabilità che sono state immaginate per l interazione con il sistema e per una semplice attività di gestione e di amministrazione sono: L'utente catalogatore o utente interno: questa tipologia potrà inserire le informazioni relative al documento che vuole immagazzinare nel CFG; potrà modificare o integrare le informazioni precedentemente inserite e verificare l'esatto inserimento dei dati. Inoltre potrà visualizzare i file contenuti nell'archivio e scaricarli. L'accesso alla catalogazione verrà consentito esclusivamente agli utenti abilitati dall'amministratore secondo le politiche dettate dai responsabili del sistema. L'utente utilizzatore dei file o utente esterno: l'utilizzatore potrà interrogare il database per verificare se nell'archivio sono contenuti i dati o i documenti cercati. Nel caso in cui questi siano disponibili l'utente potrà, attraverso semplici

12 meccanismi, scaricare il materiale. A questo utente non è permesso aggiornare i dati relativi ai documenti inseriti o inserirne di nuovi. Il gestore o amministratore: i gestori si dovranno far carico di numerose attività: supporto agli utenti (assistenza e formazione); gestione dell'ambiente di archiviazione e delle abilitazioni; aggiornamento delle procedure, backup del sistema e di quant'altro si renda necessario per un corretto funzionamento; monitoraggio degli accessi e delle semplici statistiche sull'utilizzo del servizio. La struttura degli utenti e la granularità delle autorizzazioni 4 è stata pensata in modo semplice al fine di facilitare l attività dell amministratore. Nell attività di gestione quest ultimo dovrà scegliere tra le tre tipologie di utenza descritte prima senza concedere privilegi specifici né gestire gruppi di utenti. 2.4 La documentazione La documentazione è una parte fondamentale di ogni sistema software. Durante il ciclo di vita di un applicativo possono infatti verificarsi numerosi eventi. Ad esempio, possono sorgere dei problemi dopo il rilascio, oppure può accadere che lo sviluppatore debba occuparsi di altre attività e non possa più seguire il progetto, e così via. Spesso si tende a trascurare l utilità di questa attività, ma se viene effettuata regolarmente è possibile allungare il ciclo di vita del sistema, risolvendo i problemi connessi all attività di manutenzione e di ampliamento delle funzionalità in tempi brevi e quindi agevolmente. Produrre una manualistica dettagliata e completa è stato uno degli obiettivi principali nella progettazione e nello sviluppo del modulo. É stato adottato un linguaggio di scripting molto semplice da imparare e soprattutto sono stati utilizzati standard consolidati con lo scopo di rendere autonomo l amministratore del catalogo. Esistono decine di testi 5 e numerose risorse sul Web che consentono di ottenere informazioni utili per quanto riguarda tali standard. In realtà l amministratore dovrà eseguire interventi sull applicazione solamente nel caso in cui vengano riscontrate anomalie nelle procedure del sistema oppure se si vuole dotare il sistema di nuove funzionalità. La normale attività dell amministratore è descritta nel Capitolo 6. (Manuale dell'amministratore). 4 Con granularità delle autorizzazioni si intende il livello cui è possibile intervenire nell attività di controllo delle autorizzazioni. É possibile, ad esempio, scegliere un livello di minor dettaglio che consente a tutti i componenti di una particolare classe di utenti di accedere ad una risorsa. Di contro un livello di maggior dettaglio potrebbe concedere l accesso in base all utente e non più alla classe. Una granularità troppo fine introduce complicazioni progettuali e implica uno sforzo maggiore nel gestire un sistema mentre una grossolana riduce le complicazioni ma anche la precisione. 5 É possibile accedere alla documentazione degli standard utilizzati dal sito Sebbene questa documentazione sia ufficiale, risulta più agevole consultare testi meno formali e più leggeri come ad esempio: HTML di Luca Cattaneo, Fondamenti di JavaScript di John Pollock e Fondamenti di Internet di Raymond Greenlaw e Ellen Hepp. Oltre ai testi riportati in bibliografia e a quelli appena citati sono disponibili numerose risorse sul Web. Un buon punto di partenza è il sito

13 3. Architettura logica e implementazione * Ai fini dello sviluppo del CFG sono state affrontate diverse tipologie di problemi. Ogni problema suggerisce naturalmente una serie di alternative alla sua soluzione. Si è cercato, quindi, un denominatore comune per la scelta della tecnologia o del paradigma da adottare per risolverlo. É stata prestata particolare attenzione alla minimizzazione del numero complessivo di strumenti utilizzati, alla scelta di strumenti specifici per le diverse funzioni da espletare e ai meccanismi di comunicazione per mezzo dei quali tali strumenti avrebbero potuto comunicare. Un importante conseguenza della complessità del sistema è che la scelta di un componente può avere delle conseguenze anche nella scelta delle altre componenti. Come unico vincolo, in fase di progetto, è stata imposta l'adozione di un browser Web come strumento per l'interazione con il sistema. Le ragioni di questa scelta sono state esposte nell introduzione. L architettura delle applicazioni basata su pagine Web utilizza protocolli che sono stati sviluppati precedentemente e con scopi diversi da quelli che si prefigge tale tecnologia. Per questo motivo molte delle operazioni che possono essere eseguite con programmi stand-alone o dagli altri applicativi clientserver (che utilizzano client ad hoc) sono difficili da implementare. Spesso bisogna ricorrere ad espedienti che sono poco eleganti dal punto di vista teorico. Alcune volte, quindi, si preferisce scendere a compromessi, sacrificando alcune caratteristiche che un buon software dovrebbe possedere, quali ad esempio la portabilità e la sicurezza, per non utilizzare tecnologie più potenti ma più complicate ed espressive. La tecnologia Java, oltre ad essere un linguaggio di programmazione general purpose, permette ad un comune browser di eseguire un programma, chiamato applet, all interno di una pagina. Quando in una pagina è contenuta un applet il codice eseguibile (bytecode) di quest ultima è scaricato ed eseguito un ambiente virtuale (Java Virtual Machine). In questo modo si eliminano i limiti citati in precedenza. Il Java è un linguaggio ad oggetti che possiede interessanti proprietà tra le quali si ricordano: la portabilità, la gestione dei thread, la sicurezza e la robustezza. Un altra importante caratteristica è che le specifiche del linguaggio Java e della Java Virtual Machine sono aperte ma coperte da copyright. Questo vuol dire che è possibile reimplementare il compilatore Java o l'interprete a Runtime del bytecode senza la necessità di chiedere autorizzazioni. 3.1 Architettura del sistema Il modello multi-tier Negli anni 80 e 90, grazie all introduzione delle reti di computer e del modello client-server 6, si è assistito ad una evoluzione delle tecniche di progettazione del software. Questo ha implicato l adozione di un diverso approccio allo sviluppo delle applicazioni. Infatti si deve operare una divisione dei compiti, per portare a termine un attività complessa, tra le componenti client e server, tenendo ben presente l aumentata capacità elaborativa e di memorizzazione dei client. Con l avvento * A cura di Francesco Altarocca 6 Per client-server si intende un modello in cui due entità, il client e il server (che possono operare su macchine distinte), attraverso lo scambio di messaggi collaborano per eseguire un determinata attività. I server erogano un servizio, i client lo utilizzano.

14 di Internet e dei nuovi protocolli di comunicazione, tale paradigma ha subito una ulteriore evoluzione: si è assistito alla nascita di ambienti client-server di tipo distribuito. Si è passati ad applicazioni progettate e realizzate secondo strati software diversi (applicazioni multi-tier), distribuiti su computer diversi in base alle varie esigenze, ai carichi di lavoro, alla struttura dell applicazione, ecc. I vantaggi derivanti dall adozione di tali approcci sono: l aumento della scalabilità 7 dell applicazione, la sua manutenibilità, la razionalizzazione del processo di progettazione, il riuso del codice e dell applicazione e delle sue componenti. Di contro si assiste ad un incremento della complessità della progettazione e dello sviluppo che implica un approfondita conoscenza di tutte le componenti necessarie alla realizzazione del sistema. Una tra le più semplici applicazioni multi-tier è la three-tier composta da: lo strato di presentazione, lo strato che cabla la logica del programma (business logic) e lo strato per la persistenza dei dati (data storage). L utilizzo di questo approccio consente di disaccoppiare la logica del programma dalla presentazione dei dati e i dati dalla business logic. In questo modo, se si vuole sostituire uno strato, per far fronte ad una nuova esigenza, sarà necessario intervenire su una sola componente del sistema e non su tutto l applicativo Architettura di CFG Per la realizzazione di questo sistema sono stati utilizzati dei moduli, combinati e modellati in modo opportuno, al fine di creare una funzione complessa e altamente personalizzata. Per far ciò sono stati utilizzati molteplici strumenti, ognuno specializzato in un compito specifico. Sono state pensate ed realizzate delle procedure e dei meccanismi per consentire, alle diverse parti che compongono il sistema, l'interazione e lo scambio d'informazioni. Tali moduli dialogano tra di loro attraverso vari sistemi di comunicazione e forniscono ad ogni modulo vicino un servizio ; l'interazione e lo scambio di messaggi fra i moduli e i servizi, permette al CFG di fornire una funzione più complessa e maneggevole per l'utente finale. I motivi che hanno influenzato la scelta dei diversi piccoli moduli per la realizzazione del CFG sono: l'alta specializzazione del componente; la robustezza; la facile integrazione con gli altri moduli; la larga diffusione commerciale; la facile manutenzione; lo standard de facto del mercato; la facile portabilità; l indipendenza (per quanto possibile) dagli standard proprietari o meglio non aperti. Tutto questo permette, inoltre, una semplice modifica o sostituzione di alcune porzioni del sistema, qualora per un motivo qualsiasi si renda necessario, senza la necessità di dover stravolgere completamente il sistema. 7 Con scalabilità si intende la capacità di un sistema di far fronte all aumento del carico di lavoro tramite l acquisizione di ulteriori moduli elaborativi.

15 3.1.3 Note sull usabilità e sull interfaccia utente Nella fase di progettazione e di realizzazione della parte del CFG che interagisce direttamente con l'utente (interfaccia utente), è stata prestata particolare attenzione al livello di conoscenza atteso che l utilizzatore finale (amministratore e utente interno/esterno) deve avere per essere in grado di interagire con il sistema. Tali accortezze hanno permesso di sviluppare un prodotto fruibile da chiunque e gestibile anche da persone che non hanno un adeguato livello di conoscenza dei sistemi software sottostanti. Al fine di raggiungere questo obiettivo sono state imposte restrizioni e sono state effettuate numerose semplificazioni cercando nel contempo di mantenere la maggiore flessibilità possibile. La struttura e la logica del CFG, infatti, risulta semplice ed immediata: un pannello laterale permette di scegliere l'operazione da effettuare; il pannello centrale visualizza i dettagli dell'operazione che si sta effettuando. 3.2 I moduli del CFG Lo schema generale di CFG, contenente anche una rappresentazione delle interazioni fra le diverse componenti, è visibile in Figura 3.1. Figura 3.1: Schema dell interazione tra i componenti É importante osservare che nella rappresentazione è visibile un solo server nel quale girano tutti i processi server. In realtà è possibile mettere ogni componente server (FTP, Web, DB) in macchine separate. Una tale organizzazione potrebbe essere adottata qualora si rendessero necessarie delle prestazioni più elevate dovute ad un consistente aumento del numero degli utenti o dei file scaricati.

16 3.2.1 I ruoli dei moduli Nella Tabella 2.3 sono riportate le funzioni che ogni componente svolge all'interno del sistema e le loro interazioni. Si rimanda alla sezione (La piattaforma software) per la descrizione delle scelte tra diversi sistemi software. Tabella 2.3: Interazione e funzioni dei moduli Servizio Funzione Interazione Windows 2000 Sistema operativo sottostante Fornisce un ambiente sul quale gli altri server (HTTP, FTP, DBMS) operano Server http Presentazione, interazione con l utente, autenticazione utente, download file (PHP) Attraverso questo linguaggio di scripting il server Web presenta all utente i contenuti dinamici. Server ftp Upload dei file nell archivio (Java) Attraverso un applet (client ftp), che gira sul browser, consente all utente di fare l upload sul server ftp. Java Php Mysql Client ftp (applet firmata: viene eseguita tramite browser) Statistiche, gestione utenti, ricerca, gestione e inserimento file, presentazione documenti, interrogazione DBMS Contenitore informazioni sugli utenti e sui documenti (Server ftp) Utilizza il servizio ftp per scaricare i file sul server. (Mysql) Utilizza il motore DBMS per reperire informazioni sugli utenti e sui documenti inseriti. Nel Capitolo 6. (Manuale dell'amministratore) verrà illustrato in modo dettagliato il ruolo di ogni modulo e i meccanismi che permettono l'intercomunicazione fra le parti. 3.3 Le interazioni tra i moduli Di seguito sono evidenziati i flussi di informazioni e le responsabilità di ogni sotto-sistema che compone il CFG riguardanti alcune importanti tipologie di operazione che è possibile effettuare. Nella sezione successiva verrà presentata una breve panoramica sul meccanismo utilizzato per produrre pagine dinamiche I linguaggi di scripting e il PHP I linguaggi di scripting sono nati per consentire al programmatore di intervenire in maniera semplice ed efficace sul codice di una applicazione senza la necessità di ricompilare il sorgente. Infatti, nei normali linguaggi di programmazione il codice è compilato e il prodotto di questa attività è un oggetto autonomo in grado di essere eseguito senza l aiuto di altri programmi. Nei linguaggi di scripting, invece, il codice sorgente (script), tipicamente un file di testo contenente le istruzioni in un particolare linguaggio, viene elaborato da un interprete ed eseguito. L interprete si occupa: di verificare che il programma sia scritto in modo corretto, di tradurre il programma in modo che la macchina fisica possa eseguirlo, di preparare l ambiente di esecuzione e di eseguire il codice. Il processo è costituito in modo tale da permettere di modificare il codice in qualsiasi momento e di ottenere quindi i risultati senza compilare nuovamente l applicazione. Questo vantaggio si traduce in prestazioni più modeste: ogni volta che lo script è lanciato l interprete deve eseguire numerose

17 operazioni preliminari alla esecuzione del programma. Talvolta queste fasi vengono saltate ricorrendo a meccanismi di caching 8. A causa della frequenza con la quale sono aggiornate la pagine Web dinamiche i linguaggi di scripting vengono normalmente preferiti ai classici linguaggi di programmazione. Il PHP (PHP: Hypertext Preprocessor) è un linguaggio di script Open Source con una sintassi semplice e con una buona libreria di funzioni. Le prime versioni di questo linguaggio sono state progettate con lo scopo specifico di soddisfare le esigenze dello sviluppo di pagine Web dinamiche ma, nel corso degli anni, il linguaggio ha subito numerosi miglioramenti. Nelle ultime versioni di PHP sono state introdotte alcune caratteristiche dei linguaggi di programmazione orientata agli oggetti. Inoltre il linguaggio è ora disponibile non solo per l integrazione con i server Web ma anche per produrre script stand-alone La richiesta di una pagina Quando un utente, attraverso il proprio browser, richiede una pagina dinamica, il server riceve la richiesta e, attraverso una serie di elaborazioni, restituisce un risultato (tipicamente una pagina). Lo stesso browser, assieme alla richieste, può inviare al server HTTP 9 anche ulteriori informazioni. Le richieste sono inoltrate al server per mezzo di due meccanismi distinti specificati nel protocollo HTTP: POST e GET. Grazie a questi è possibile eseguire il codice degli script tenendo conto di parametri ed elaborando quindi un output personalizzato. Ad esempio, è possibile inviare, attraverso l uso di maschere (form 10 ), il cognome di un autore di libri e ricevere come risultato la lista dei libri scritti datto stesso. Il server elabora lo script e interroga la base di dati, formatta il risultato e lo restituisce al client (browser). Ricapitolando il server Web soddisfa la richiesta di un client eseguendo i seguenti passi (Figura 3.2): compila, in tempo reale, ed esegue il codice contenuto (ed eventualmente delle richieste al database server); restituisce al server Web l output da inviare al client (browser Web). L output del traduttore PHP può essere di qualsiasi tipo, uno stream di testo o uno stream di byte: i dati possono rappresentare un semplice testo, un immagine, un filmato, ecc. Nella risposta (response HTTP) al client viene inviato il content-type che permette di specificare il tipo di informazione che il server sta inviando. In questo modo il browser potrà interpretare le informazioni in maniera corretta. 8 La cache di un interprete consente di compilare lo script una volta soltanto e mantenere il risultato di questa operazione finché il sorgente non viene modificato. In questo modo si riescono ad eliminare molte fasi che risultano ridondanti e quindi inutili. 9 HTTP (Hyper Text Transfer Protocol) è un protocollo che consente ad un client e un server Web di dialogare. L interazione avviene attraverso lo scambio di messaggi ASCII e ogni singola interazione si svolge secondo il seguente schema: apertura di una connessione TCP fra client e server, invio di una singola richiesta (request) da parte del client, invio della risposta (response) da parte del server, chiusura della connessione TCP. 10 Esistono anche altri meccanismi di passaggio dei parametri come, ad esempio, le ancore con parametri specificati nella URL (Uniform Resource Locator).

18 Figura 3.2: Elaborazione di una pagina Web dinamica Database Client interrogazione 3 4 Dati 6 Response 1 Request Interprete PHP 5 Output Server Web Download di un file Il download di un file avviene facendo richiesta della risorsa, mediante HTTP e URL, al server Web. Quest ultimo, se la risorsa è rilevata, la recupera dal file system sottostante, invia un content-type adeguato e poi il flusso di byte Upload di un file Il meccanismo per soddisfare una richiesta di questo tipo e al contempo mantenere l interazione con l utente semplice ed immediata, merita una descrizione più dettagliata perché più complesso. Pertanto si rimanda il lettore al paragrafo 4.4 Il meccanismo di upload dei file) che tratta anche di aspetti legati all architettura fisica del sistema e alle piattaforme software utilizzate. 3.4 Il database Le informazioni, necessarie al funzionamento del catalogo, sono inserite in un database relazionale. Quando un nuovo documento è registrato dall utente, viene inserito un record nella tabella (Tabella 3.1). Il record immagazzinato servirà in futuro per l'identificazione e per la ricerca del documento.

19 Tabella 3.1: Informazioni da archiviare per ogni documento Campo Descrizione Tipo Nec. 11 id identificativo del file contatore chiave nome_file nome del file (senza il path) testo sì id_utente identificativo dell operatore testo sì id_tipo_indagine identificativo tipo indagine testo sì formato formato del file (SAS, Excel, Word, ) testo sì versione versione del formato testo no id_tfi identificativo tipo formato per input testo no anno anno dell indagine (su quattro cifre) numerico sì note note sul file memo no tipo_file dati/questionario/tracciato/codici testo sì data_ins time stamp dell inserimento time stamp sì archiviato collocazione e identificativo file testo no cancellato record cancellato dall utente si/no no Le informazioni contenute nella tabella descrivono in maniera sintetica il formato del file, l organizzazione del contenuto, il proprietario, la data d inserimento, l anno di riferimento dell indagine ed eventuali note. Il campo archiviato consente di descrivere la collocazione del documento una volta archiviato su un qualsiasi supporto di memorizzazione e il nome del supporto (qualora per l'archiviazione siano richiesti più di un'unità di memorizzazione). Il campo cancellato permette all'utente di inserire nuovamente un file che già è stato registrato. Inoltre quando un documento è segnato come cancellato, il corrispondente file non viene cancellato. In questo modo è impossibile cancellare per errore un file che invece si desiderava conservare. Le informazioni necessarie per consentire l'accesso attraverso autenticazione, per individuare il profilo e quindi le azioni che l'utente può effettuare nel sistema, sono riassunte nella Tabella 3.2. Il campo id è la chiave della tabella e quindi deve essere univoco (ogni utente deve avere un diverso identificativo). Tabella 3.2: Informazioni relative all utente Campo Descrizione Tipo Id identificativo (user name) testo Password password dell utente testo Nome nome dell operatore testo Cognome cognome dell operatore testo Attivo indica se l utente può accedere al sistema testo Profilo profilo dell utente testo Data la loro staticità, le informazioni relative alle indagini sono state cablate all interno di un script PHP. In qualunque momento, attraverso poche e semplici modifiche, è possibile trasferire tali informazioni su una nuova tabella del database. 3.5 Note sulla integrabilità con altri sistemi e sviluppi futuri L utilizzo di strumenti e paradigmi standard è stato, fin dall inizio della progettazione, uno dei vincoli fondamentali da rispettare. Il cambiamento di parti del sistema risulta più veloce e non perturba altri sotto-sistemi se, a scapito di tecnologie proprietarie o chiuse, si fa ricorso a standard consolidati 11 Specifica il campo necessario per l inserimento del record. Se un campo necessario non viene specificato, l inserimento non può essere effettuato.

20 oppure a software e tecnologie aperti. Non è raro infatti che, a causa di politiche organizzative, grazie all utilizzo di nuovi software più performanti o con nuove funzionalità, si possa sostituire qualche componente del sistema. Nel caso di utilizzo di sistemi aperti, l intervento sul codice e quindi l impatto sull intero sistema risulterebbe estremamente limitato e circoscritto. Nondimeno qualora si volesse passare ad una diversa piattaforma hardware o software, come ad esempio un server IBM con AIX o SUN con Solaris, sarebbe sufficiente portare fisicamente tutto il codice sulle nuove macchine e reinstallare dei software generici che svolgano le stesse funzioni di quelli usati sulla precedente architettura. Gli scenari immaginabili per sviluppi futuri sono molteplici e possono concorrere ad automatizzare alcune attività legate all attività di archiviazione e di alimentazione delle banche dati. Si può pensare, ad esempio, di permettere al software utilizzato dal responsabile delle procedure di ETL e dei caricamenti dei dati di visualizzare alcuni dati presenti nel CFG. Sarà sufficiente permettere al software di destinazione di visualizzare i dati contenuti nelle tabelle. Questo è possibile creando delle viste o delle query e concedendo gli opportuni diritti sull RDBMS 12. Potrebbe, ad esempio, essere implementata una funzione che ad ogni nuovo inserimento di un documento invii una per avvisare il responsabile del caricamento dal data warehouse che è disponibile nuovo materiale. Oppure potrebbe essere interessante tenere costantemente aggiornati tutti gli utenti sui nuovi inserimenti. Ancora potrebbe essere programmato uno scadenzario che avvisi gli utenti che non sono pervenuti documenti che invece dovevano essere già presenti nel CFG. 12 RDBMS (Relational Database Management Systems) Database relazionale.

21 4. Architettura fisica * Nelle seguenti sezioni verranno illustrate le architetture software e hardware utilizzate per realizzare il sistema e i motivi per i quali sono state scelti particolari ambienti piuttosto che altri. Verranno inoltre illustrati alcuni meccanismi sottostanti alle tecnologie e al software impiegato. 4.1 Tipo di licenze del software utilizzato Si parla di sistemi Open Source quando la loro produzione è garantita da una comunità di sviluppatori che ne rilasciano le successive versioni in formato sorgente e con licenze non restrittive di utilizzo. I maggiori vantaggi dell'adozione di tale software in questo contesto consistono nei seguenti punti: risparmio sui costi delle licenze; garanzia di evoluzione continua del prodotto; ottimo livello di qualità; possibilità di personalizzare le caratteristiche del software per adattarlo alle proprie necessità; scelte di progetto del software indipendenti dalle politiche di una società commerciale; contributo di numerosi sviluppatori indipendenti. Negli ultimi tempi il fenomeno del software Open Source ha riscosso notevoli consensi anche nella Pubblica Amministrazione. Nel comunicato stampa del 29 ottobre 2003, disponibile sul sito del Ministero per l innovazione e le tecnologie, riguardante la Direttiva Stanca per l'open Source (pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 31 del ) è riportato: [...] La "Direttiva Stanca per l'open source" dispone che le Pubbliche amministrazioni acquisiscano programmi informatici sulla base di valutazione comparativa tecnica ed economica tra le diverse soluzioni disponibili sul mercato, tenendo conto della rispondenza alle proprie esigenze, ma anche della possibilità di poter sviluppare programmi informatici specifici e del riuso da parte di altre amministrazione dei programmi informatici sviluppati ad hoc. Tra le valutazione di tipo tecnico ed economico vanno contemperati anche il costo totale di possesso delle singole soluzioni e del costo di uscita, ma anche del potenziale interesse di altre amministrazioni al riuso dei programmi informatici. [...]. La direttiva dispone alcuni criteri generali per quanto riguarda la comparazione delle diverse soluzioni: [...] Le Pubbliche amministrazioni nell'acquisto dei programmi informatici dovranno privilegiare le soluzioni che: o assicurino l'interoperabilità e la cooperazione applicativa tra i diversi sistemi informatici della Pubblica amministrazione, salvo che ricorrano peculiari ed eccezionali esigenze di sicurezza e di segreto; o rendano i sistemi informatici non dipendenti da un unico fornitore o da un'unica tecnologia proprietaria; o garantiscano la disponibilità del codice sorgente per l'ispezione e la tracciabilità da parte delle Pubbliche amministrazioni; o esportino dati e documenti in più formati, di cui almeno uno di tipo aperto. [...]. * A cura di Francesco Altarocca

22 Viene, inoltre dato particolare risalto al riuso del codice: [...] Per favorire il riuso dei programmi informatici di proprietà delle amministrazioni, nei capitolati e nelle specifiche di progetto dovrà essere previsto che i programmi sviluppati ad hoc siano facilmente esportabili su altre piattaforme. Inoltre nei contratti di acquisizione di programmi informatici sviluppati per conto e a spese delle amministrazioni, le stesse includono clausole che vincolano il fornitore a mettere a disposizione servizi che consentano il riuso delle applicazioni. [...]. Viste le precedenti indicazioni e viste le considerazioni fatte prima nel paragrafo 3.5 Note sulla integrabilità con altri sistemi e sviluppi futuri) è stato preferito privilegiare, qualora fosse possibile, l'utilizzo di software Open Source. 4.2 Le piattaforme utilizzate Di seguito sono riportate delle indicazioni di massima sulle piattaforme hardware che preferibilmente si dovrebbero utilizzare per garantire il necessario livello di performance e di sicurezza. Ciononostante, è possibile utilizzare sistemi molto più economici tenendo presente i rischi di affidabilità e ovviamente le minori performance risultanti. É altresì indicato l'utilizzo di sistemi software sui quali il CFG si appoggia per svolgere al meglio i propri compiti La piattaforma hardware La piattaforma minima per la gestione e la creazione del CFG è stata individuata in un PC Pentium III con un processore da 1,5 Ghz e una dotazione di RAM non inferiore a 512 Mb, un controller Wide SCSI II, scheda di rete 10/100 Mbit e due dischi fissi di dimensioni appropriate (120 GByte ogni disco). L'impostazione si deve basare su almeno due dischi rigidi in modo tale da consentire l'implementazione di un sistema di fault tollerance ridondante (mirroring) per ridurre il rischio di perdita dei dati. Per aumentare il grado di sicurezza e per evitare danni irreparabili è opportuno collegare la macchina server ad un gruppo di continuità ed eseguire backup periodici La piattaforma software Riguardo al software da utilizzare come sistema operativo della postazione server, è stato ritenuto opportuno utilizzare Windows 2000 Professional. La suite dei prodotti Windows 2000, infatti, offre una elevata compatibilità con l'hardware che è stato impiegato. Le considerazioni che hanno portato alla scelta di questo sistema operativo sono: un'interfaccia per l'utente di rapido e semplice utilizzo, una buona stabilità e un elevato livello di sicurezza per i dati (grazie all'utilizzo di un file-system journaling 13 di ultima generazione) e la presenza di un server FTP integrato nel sistema (non c'è quindi bisogno di installare prodotti supplementari). 13 NTFS (file system di Windows 2000) è un journaling file system, ciò significa che memorizza tutte le modifiche fatte. Questo tipo di approccio risulta estremamente utile quando, ad esempio, manca improvvisamente l alimentazione. Il sistema può in questo modo risalire ai cambiamenti effettuati e in molti casi recuperare dati corrotti.

23 4.2.3 Note sulle piattaforme hardware/software Le raccomandazioni date sopra sono indicative, infatti, le stesse prestazioni, lo stesso grado di affidabilità (se non superiore), ecc., si sarebbero potute ottenere scegliendo sistemi proprietari come a titolo di esempio AIX di IBM (presente in Istituto) oppure piattaforme software altrettanto valide come Linux, OpenBSD o netbsd. Questi sistemi, infatti, garantiscono un alto grado di affidabilità e di performance ma il prezzo da pagare per ottenere tutto ciò (in termini di know how e quindi di un maggiore sforzo nelle attività di assistenza e manutenzione) è superiore per gli scopi che il CFG si prefigge in questa fase. Nulla vieta, comunque, di utilizzare tali piattaforme quando si presenti la necessità di migliori performance e altissima affidabilità. In tal senso, l'analisi e lo sviluppo sono stati eseguiti con particolare attenzione alla portabilità proprio per consentire future espansioni e/o migrazioni. 4.3 Scelte implementative Viste le considerazioni esposte e le scelte di massima che sono state fatte nelle sezioni precedenti, di seguito saranno riportati i criteri per la selezione dei principali ambienti che sono risultati necessari. Memorizzazione dei documenti e file-system: fra le varie opzioni software presenti nell'istituto, (Unix-Aix, Linux, Windows 2000), è stato scelto l'impiego di Windows 2000 perchè possiede un client FTP integrato, è un prodotto dall'aspetto gradevole, standard, facile da usare e familiare per l'utente. Memorizzazione delle informazioni di catalogazione nel database: per quel che concerne la gestione delle informazioni inserite nel catalogo e l'interazione del RDBMS (Relational DataBase Management System) con gli altri moduli del sistema, le opzioni a disposizione sono: Oracle, Access, SQL Open Source (per es. MySQL o PostgreSQL). La scelta di quest'ultimo sottoinsieme è senza dubbio più vantaggiosa data la semplicità di utilizzo, la leggerezza e le qualità in termini di performance che lo caratterizzano a scapito di una riduzione delle funzionalità che un RDBMS come Oracle mette a disposizione. Il fatto che MySql non possieda le caratteristiche di alcuni tra i più noti RDBMS non inficia minimamente la qualità del prodotto derivato in quanto queste non risultano critiche e sono quindi superflue per i compiti che si devono svolgere. Integrazione del catalogo e interfaccia utente (operazioni di upload/download dei file): per interfacciare l'utente con il database, attraverso l'impiego di maschere dinamiche, è stato scelto di utilizzare il Web Server a fronte di Access, Oracle oppure di uno strumento come Visual Basic. L'utilizzo di questa tecnologia, permette un facile fruizione dei contenuti immagazzinati sui server attraverso un browser Web (applicativo di larga diffusione in grado di offrire un buon grado di sicurezza e disponibile su tutte le postazioni di lavoro all'interno dell'istituto). Tutto ciò elimina anche il problema del deployment dell'applicazione per il primo e per i successivi rilasci. Per deployment si intendono le attività di installazione e configurazione del software al fine di consentire il corretto funzionamento del sistema. In genere, infatti, è necessario installare il software client sviluppato sui sistemi ospiti per fruire dei servizi erogati dal sistema. Come linguaggio di scripting, necessario per generare contenuti dinamici e interfacciare il database, ne è stato utilizzato, come spiegato nella sezione (I linguaggi di scripting e il PHP), il PHP. Questo linguaggio possiede caratteristiche di performance buone, è di facile apprendimento ed utilizzo e consente una integrazione agevole con i database. Il supporto e la documentazione di PHP risultano essere di ottimo livello anche se tali servizi non sono erogati da una azienda ma da una nutrita schiera di sviluppatori di tutto il mondo.

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