Corridoio, Territorio, Città
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- Olimpia Mariotti
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1 Corridoio, Territorio, Città
2 Corridoio, Territorio, Città Governare significa partecipazione e partenariato, riconoscimento di tutti e delle differenti capacità, possibilità e aspirazioni: si governa accompagnando non comandando. La pianificazione e l architettura non devono diventare prodotti di mercato, oggetti di commercio ma scelte consapevoli. Se nessuno si dà più pena di elaborare una struttura generale e di individuare dei piani che si occupino della città vista come struttura complessa, allora il risultato può soltanto essere un lavoro frammentario e un generale smarrimento. O.M. Ungers
3 Corridoio Le reti di trasporto costituiscono una tematica fondamentale nelle strategie di sviluppo e le misure per la loro programmazione hanno abbracciato una prospettiva che le ha portate al superamento dei confini istituzionali, all assunzione di logiche di sviluppo internazionale di corridoio e all adozione, con Decisione n. 1692/96/CE del 23 luglio 1996, della concezione di rete transeuropea di trasporto (TEN-T)
4 Corridoio Corridoio dei Due Mari: asse ferroviario Genova Rotterdam Corridoio V: asse stradale e ferroviario sulla direttrice Kiev Lisbona Corridoio I: asse stradale e ferroviario sulla direttrice Berlino Palermo Corridoio VIII: corridoio fra Durazzo e Bari Autostrade del Mare: riferite al bacino del Mediterraneo occidentale e orientale
5 Corridoio Il Corridoio dei due Mari è il collegamento ferroviario privilegiato del Mediterraneo con il Mare del Nord attraverso l asse Genova - Rotterdam, asse che percorre la pianura padana fino al tunnel del Lötschberg- Sempione. Lo sviluppo della parte meridionale di questo Corridoio può consentire all Italia settentrionale di interfacciarsi più agevolmente con i sistemi economici del Nord Africa e di consolidare il sistema dei traffici dal Far East attraverso Suez.
6 Piattaforme transnazionali: Piattaforma A1 Corridoio V-Ovest di collegamento con Lione lungo il Corridoio V; quella A2 Corridoio dei due Mari si sviluppa da Genova verso Rotterdam, attraverso Novara e il Sempione; quella A3 Asse TiBre connette La Spezia con il Brennero; la piattaforma A4 Corridoio V Est tra Venezia e la Slovenia; la Piattaforma A5 Sud Orientale, che collega la Puglia con l'albania; la Piattaforma A6 Tirreno-Ionica, sul Corridoio I, coinvolge Calabria e Sicilia. Piattaforme nazionali: interessano territori, tra la Toscana e la Puglia e sono le Piattaforme B1 Asse dell'arno, B2 romagnola, B3 Lazio-Umbria-Marche e B4 Napoli-Bari. Piattaforme interregionali: Piattaforma C1 Appennino Centrale, C2 Asse trasversale Lazio-Abruzzo, C3 Direttrice Basentana, C4 Sicilia Orientale, C5 Sardegna Meridionale e C6 Sardegna Settentrionale. Corridoio
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8 Territorio hub ferroviari: Torino, Novara e Alessandria sono i nodi strategici di riferimento della rete ferroviaria. Sulla loro riorganizzazione e rilancio poggia la politica di riequilibrio modale per il trasporto delle merci. dry port ferroviari: vanno localizzati il più vicino possibile ai porti di cui fanno parte, anche dal punto di vista doganale; piattaforme logistiche, intermodali o multimodali: vanno localizzate in adiacenza agli hub ferroviari ed i dry port, all intersezione di corridoi ferroviari o autostradali. distripark: piattaforme logistiche avanzate dove è possibile dare valore aggiunto alle semplici operazioni di carico e scarico dei container, localizzati, in integrazione con i dry port ferroviari, alla confluenza di altre infrastrutture (o di eventuali grandi tessuti distributivi urbani o industriali) e lungo la percorrenza del corridoio dei due mari o lungo il corridoio V.
9 Territorio Il quadrante alessandrino Alessandria assume la funzione preminente di retroporto genovese, cioè di alimentazione del corridoio XXIV e V con le merci provenienti da eper i porti liguri. La piattaforma logistica alessandrina è una struttura reticolare territorialmente delimitata dai porti di Genova e Savona, da Alessandria, Novi Ligure e Tortona, e costituita da tutte le infrastrutture lineari e puntuali di quest area. Perché assurga ad un livello di riferimento europeo, occorre che l offerta, a partire dall attuale, sia organizzata in rete e ne sia progettato ed attuato il potenziamento, in particolare col trasferimento delle funzioni retroportuali nel dry port di Alessandria e successivamente anche in quello di Rivalta Scrivia e Novi S.Bovo. A supporto del ruolo di principale piattaforma logistica regionale, l Università del Piemonte Orientale ed il Parco Scientifico e Tecnologico della Valle Scrivia si pongono come importante riferimento per la ricerca e l innovazione di sistema. Progetti strategici - linea AV-AC (terzo Valico dei Giovi) - piattaforma logistica alessandrina, hub ferroviario di Alessandria, con funzioni di dry port, ferroviarie e logistiche; - raccordo viario Strevi - Predona; completamento tangenziale Novi Ligure - Pozzolo Formigaro; - potenziamento e valorizzazione dei nodi di interscambio (Movicentro: Alessandria, Acqui, Tortona, Novi Ligure, Arquata).
10 Territorio Piattaforma Nord-Ovest Corridoi Transeuropei La Piattaforma garantirebbe il passaggio consistente di merci dalla modalità stradale (con cui attualmente sono distribuiti) a quella ferroviaria con ovvi benefici dal punto di vista ambientale, oltre che economico, contribuendo a risolvere i problemi di congestionamento della rete e del sistema dei valichi alpini. Lecriticità di area edi processo Le principali criticità d'area sono connesse alle problematiche ambientali e riguardano la tratta Genova-basso Piemonte del Terzo Valico di Giovi. Ulteriori criticità sono legate alla copertura dei costi relativi alla realizzazione del Terzo Valico dei Giovi, che risulta la tratta di competenza italiana più impegnativa e onerosa per la complessità degli interventi. È affrontato, ma non coordinato col confinante territorio lombardo della provincia di Pavia, lo snodo dell'alessandrino, dove la divaricazione della linea proveniente da Genova (attraverso le linee attuali con l'aggiunta del terzo valico) dovrebbe portare al rafforzamento dei collegamenti Tortona - Novara (e poi Domodossola e Svizzera) e Tortona - Milano. Ad oggi, per tali tratte, non sono presenti né progetti preliminari, né indicazioni di piano, a dimostrazione dell'insufficiente livello di maturazione dell'ipotesi. Completata invece la fase di progettazione preliminare e definitiva per il quadruplicamento Pavia - Milano - Rogoredo e Tortona - Voghera. Fonte INU
11 Città Le funzioni di gateway nelle città si relazionano alle dinamiche dei flussi, materiali e immateriali, e la densità dei flussi determina il rango delle città. Le città necessitano dunque dei flussi, ma questi vanno interpretati e organizzati, di certo non subiti. Franco Migliorini (INU) Cosa sono le Città gateway? Città aperteagli scambi e agli snodi rispettoai flussi di merci, di persone,di idee. Le città interessate dalle strategie europee di mobilità devono essere intese come risorsa per aumentare la coesione territoriale, le prospettive di sviluppo aperte dalla realizzazione dei corridoi di trasporto, per permettere l'integrazione necessaria tra riqualificazione urbana e costruzione di nuove infrastrutture, in un ottica di sviluppo sostenibile.
12 Indirizzi per la variante strutturale al PRG potenziare lo sviluppo dei poli logistici e tecnologici lungo la ex S.S. n. 211, compatibilmente con le caratteristiche ambientali del territorio. confermare il sistema della viabilità di programmazione sovralocale (studi del P.T.I.approvati con D.G.R. n del 20 novembre2007) confermare la viabilità di gronda alle aree produttive della zona sud ovest in località Torre Garofoli e Rivalta Scrivia e ponte sul torrente Scrivia. valutare la proposta di creazione di un casello sull autostrada TO-PC in adiacenza alla tangenziale Nord. individuare nuove aree produttive in prossimità della tangenziale Nord.
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21 Città Le questioni che l infrastruttura è chiamata a risolvere non sono solo la gestione dei flussi ma anche i rapporti formali e scalari che essa instaura con la città e con il paesaggio, la sua consistenza plastica e figurativa. Particolarmente interessanti sono le esperienze condotte in Svizzera nel Cantone Ticino per la costruzione dell'autostrada del Gottardo, in cui il progetto delle infrastrutture si pone come elemento ordinatore di contesti compromessi da incontrollati fenomeni di dispersione urbana.
22 Anni N. sinistri Feriti Morti Città Nel 2008 gli incidenti stradali in area urbana hanno determinato: morti (44% del totale) e feriti (il 73% del totale). Ulteriore dato critico è quello relativo ai ciclomotori ed ai motocicli. Gli incidenti nel 2007 hanno determinato: morti (il 30,0% del totale) e feriti (il 27,8% del totale). Gli incidenti a carico della mobilità non motorizzata (pedoni e ciclisti) nel 2007 hanno determinato 979 morti di cui 627 pedoni (il 19,1% del totale) e feriti (il 10,8% del totale). TOTALE
23 Città Oltre al miglioramento della dotazione infrastrutturale è necessario razionalizzare la domanda di trasporto ed incentivare l utilizzo di modalità di trasporto economicamente, socialmente e ambientalmente più efficienti. Il modello di mobilità dei cittadini in ambito urbano è infatti rilevante sia dal punto di vista della qualità della vita dei diretti interessati - tempo dedicato agli spostamenti, frequenza dei fenomeni di congestione, costi - sia in termini di pressione ambientale esercitata dalla mobilità - qualità dell aria, emissioni di CO2, rumore, sicurezza stradale, occupazione del suolo, paesaggio urbano. L obiettivo della pianificazione urbana deve essere quello di conseguire una progressiva riduzione della mobilità motorizzata individuale e allo stesso tempo ottenere un aumento dell uso di forme di trasporto leggere ed alternative come il trasporto collettivo, o ove possibile, la bicicletta, specialmente nel contesto urbano.
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