LA SEGNALETICA DI CANTIERE
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1 LA SEGNALETICA DI CANTIERE A.A. 2017/18 1 1
2 LA SEGNALETICA DI SICUREZZA D.Lgs 81/2008 TITOLO V SEGNALETICA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO La segnaletica di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro è normata dall ex D.Lgs. 493/96, ora T.U.S. ed ha lo specifico compito di attirare rapidamente l'attenzione su oggetti o situazioni che possono essere causa di pericolo. Essa non sostituisce le misure di sicurezza di volta in volta necessarie nelle situazioni specifiche, ma assolve nei loro confronti una funzione complementare di assoluta importanza. Nel caso in oggetto, pertanto, la segnaletica di sicurezza dovrà essere costituita da cartelli conformi al T.U.S., localizzati in punti strategici del cantiere, secondo le indicazioni del Coordinatore per l esecuzione dei lavori. Essi riguarderanno la viabilità di cantiere, la segnalazione di pericoli, gli obblighi di sicurezza, i divieti specifici, le indicazioni degli accessi e delle vie di fuga, l ubicazione degli estintori, delle baracche, della cassetta di pronto soccorso, e quant altro indispensabile per una corretta informazione del contesto cantieristico. 2 2
3 LA SEGNALETICA DI SICUREZZA D.Lgs 81/2008 TITOLO V SEGNALETICA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO DEFINIZIONE una segnaletica che, riferita ad un oggetto, ad una attività o ad una situazione determinata, fornisce una indicazione o una prescrizione concernente la sicurezza o la salute sul luogo di lavoro, e che utilizza, a seconda dei casi, un cartello, un colore, un segnale luminoso o acustico, una comunicazione verbale o un segnale gestuale (art.162) SEGNALE DI DIVIETO: vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo SEGNALE DI AVVERTIMENTO: avverte di un rischio o pericolo SEGNALE DI PRESCRIZIONE: prescrive un determinato comportamento SEGNALE DI SALVATAGGIO O DI SOCCORSO: fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio 3 3
4 CARTELLO: un segnale che mediante la combinazione di una forma geometrica, di colori e di un simbolo o pittogramma, fornisce una indicazione determinata la cui visibilità è garantita da una illuminazione di intensità sufficiente. SIMBOLO O PITTOGRAMMA: immagine che rappresenta una situazione o che prescrive un comportamento, impiegata su un cartello o su una superficie luminosa. SEGNALE LUMINOSO: segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente, illuminato dal'interno. SEGNALE ACUSTICO: segnale sonoro senza impiego di voce umana. COMUNICAZIONE VERBALE: un messaggio verbale predeterminato, con impiego di voce umana o di sintesi vocale; SEGNALE GESTUALE: movimento o posizione delle braccia o delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicanti un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori 4 4
5 COLORE DI SICUREZZA: colore al quale è assegnato un significato determinato Colore Significato o scopo Indicazioni o prescrizioni Rosso Segnali di divieto Atteggiamenti pericolosi Pericolo - allarme Alt, arresto, dispositivi di interruzione di emergenza Sgombero Materiali e attrezzature antincendio Segnali di avvertimento Identificazione e ubicazione Giallo o Gialloarancio Attenzione, cautela Verifica Azzurro Segnali di prescrizione Comportamento o azione specificaobbligo di portare un mezzo di sicurezza personale Verde Segnali di salvataggio o di soccorso Situazione di sicurezza Porte, uscite, percorsi, materiale, postazioni, locali Ritorno alla normalità 5 5
6 OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO Quando a seguito della valutazione i rischi non possono essere evitati o limitati con misure, metodi, sistemi di organizzazione del lavoro e mezzi tecnici di protezione collettiva il datore di lavoro deve far ricorso alla segnaletica di sicurezza allo scopo di: avvertire di un rischio o di un pericolo le persone esposte; vietare comportamenti che potrebbero causare pericoli; prescrivere comportamenti necessari ai fini della sicurezza; fornire indicazioni relative alle uscite di sicurezza, ai mezzi di soccorso e di salvataggio; fornire altre indicazioni in materia di prevenzione e di sicurezza. Inoltre il datore di lavoro provvede affinché: il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e i lavoratori siano informati su tutte le misure adottate o da adottare riguardo la segnaletica di sicurezza impiegata all'interno dell'azienda; il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e i lavoratori ricevano una formazione adeguata sul significato della segnaletica di sicurezza (uso di gesti, di parole, di comportamenti specifici e generici). 6 6
7 CARTELLI DI DIVIETO -Caratteristiche intrinseche: -forma rotonda; -pittogramma nero su fondo bianco; bordo e banda (verso il basso da sinistra a destra lungo il simbolo, con un inclinazione di 45) rossi (il rosso deve coprire almeno il 35% della superficie del cartello). 7 7
8 CARTELLI DI AVVERTIMENTO -Caratteristiche intrinseche: -forma triangolare, -pittogramma nero su fondo giallo, bordo nero (il giallo deve coprire almeno il 50 % della superficie del cartello) 8 8
9 CARTELLI DI PRESCRIZIONE Caratteristiche intrinseche: -forma rotonda, -pittogramma bianco su fondo azzurro (l'azzurro deve coprire almeno il 50 % della superficie del cartello) 9 9
10 CARTELLI DI SALVATAGGIO Caratteristiche intrinseche: -forma quadrata o rettangolare, -pittogramma bianco su fondo verde (il verde deve coprire almeno il 50 % della superficie del cartello) 10 10
11 CARTELLI PER LE ATTREZZATURE ANTINCENDIO Caratteristiche intrinseche: -forma quadrata o rettangolare, -pittogramma bianco su fondo rosso (il rosso deve coprire almeno il 50 % della superficie del cartello) 11 11
12 DOVE BISOGNA POSIZIONARE I SEGNALI? 12 12
13 DOVE BISOGNA POSIZIONARE I SEGNALI? 13 13
14 ALLEGATO XXVIII PRESCRIZIONI PER LA SEGNALAZIONE DI OSTACOLI E DI PUNTI DI PERICOLO E PER LA SEGNALAZIONE DELLE VIE DI CIRCOLAZIONE 1. Segnalazione di ostacoli e di punti di pericolo 1.Per segnalare i rischi di urto contro ostacoli, di cadute di oggetti e di caduta da parte delle persone entro il perimetro delle aree edificate dell'impresa cui i lavoratori hanno accesso nel corso del lavoro, si usa il giallo alternato al nero ovvero il rosso alternato al bianco. 2.Le dimensioni della segnalazione andranno commisurate alle dimensioni dell'ostacolo o del punto pericoloso che s'intende segnalare. 3.Le sbarre gialle e nere ovvero rosse e bianche dovranno avere un'inclinazione di circa 45 e dimensioni piu' o meno uguali fra loro. 4. Esempio: 14 14
15 ALLEGATO XXVIII PRESCRIZIONI PER LA SEGNALAZIONE DI OSTACOLI E DI PUNTI DI PERICOLO E PER LA SEGNALAZIONE DELLE VIE DI CIRCOLAZIONE 2. Segnalazione delle vie di circolazione 1. Qualora l'uso e l'attrezzatura dei locali lo rendano necessario per la tutela dei lavoratori, le vie di circolazione dei veicoli devono essere chiaramente segnalate con strisce con- tinue di colore ben visibile, preferibilmente bianco o giallo, in rapporto al colore del pavimento. 2. L'ubicazione delle strisce dovra' tenere conto delle distanze di sicurezza necessarie tra i veicoli che possono circolare e tutto cio' che puo' trovarsi nelle loro vicinanze nonche' tra i pedoni e i veicoli. 3. Le vie permanenti situate all'esterno nelle zone edificate vanno parimenti segnalate, nella misura in cui cio' si renda necessario, a meno che non siano provviste di barriere o di una pavimentazione appropriate
16 ALLEGATO XXIX PRESCRIZIONI PER I SEGNALI LUMINOSI 1. Proprieta' intrinseche 1. La luce emessa da un segnale deve produrre un contrasto luminoso adeguato al suo ambiente, in rapporto alle condizioni d'impiego previste, senza provocare abbagliamento per intensita' eccessiva o cattiva visibilita' per intensita' insufficiente. 2. La superficie luminosa emettitrice del segnale puo' essere di colore uniforme o recare un simbolo su un fondo determinato. 3. Il colore uniforme deve corrispondere alla tabella dei significati dei colori riportata all'allegato I, punto Quando il segnale reca un simbolo, quest'ultimo dovra' rispettare, per analogia, le regole ad esso applicabili, riportate all'allegato II
17 ALLEGATO XXIX PRESCRIZIONI PER I SEGNALI LUMINOSI 2. Regole particolari d'impiego 1. Se un dispositivo puo' emettere un segnale continuo ed uno intermittente, il segnale intermittente sara' impiegato per indicare, rispetto a quello continuo, un livello piu' elevato di pericolo o una maggiore urgenza dell'intervento o dell'azione richiesta od imposta. La durata di ciascun lampo e la frequenza dei lampeggiamenti di un segnale luminoso andranno calcolate in modo- da garantire una buona percezione del messaggio, e- da evitare confusioni sia con differenti segnali luminosi che con un segnale luminoso continuo. 2. Se al posto o ad integrazione di un segnale acustico si utilizza un segnale luminoso intermittente, il codice del segnale dovra' essere identico. 3. Un dispositivo destinato ad emettere un segnale luminoso utilizzabile in caso di pericolo grave andra' munito di comandi speciali o di lampada ausiliaria
18 ALLEGATO XXX PRESCRIZIONI PER I SEGNALI ACUSTICI 1. Proprieta' intrinseche 1. Un segnale acustico deve: a) avere un livello sonoro nettamente superiore al rumore di fondo, in modo da essere udibile, senza tuttavia essere eccessivo o doloroso; b) essere facilmente riconoscibile in rapporto particolarmente alla durata degli impulsi ed alla separazione fra impulsi e serie di impulsi, e distinguersi nettamente, da una parte, da un altro segnale acustico e, dall'altra, dai rumori di fondo. 2. Nei casi in cui un dispositivo puo' emettere un segnale acustico con frequenza costante e variabile, la frequenza variabile andra' impiegata per segnalare, in rapporto alla frequenza costante, un livello piu' elevato di pericolo o una maggiore urgenza dell'intervento o dell'azione sollecitata o prescritta
19 ALLEGATO XXXI - PRESCRIZIONI PER LA COMUNICAZIONE VERBALE 1. Proprieta intrinseche 1. La comunicazione verbale s'instaura fra un parlante o un emittitore e uno o piu' ascoltatori, in forma di testi brevi, di frasi, di gruppi di parole o di parole isolate, eventualmente in codice. 2. I messaggi verbali devono essere il piu' possibile brevi, semplici e chiari; la capacita' verbale del parlante e le facolta' uditive di chi ascolta devono essere sufficienti per garantire una comunicazione verbale sicura. 3. La comunicazione verbale puo' essere diretta (impiego della voce umana) o indiretta (voce umana o sintesi vocale diffusa da un mezzo appropriato). 2. Regole particolari d'impiego 1. Le persone interessate devono conoscere bene il linguaggio utilizzato per essere in grado di pronuciare e comprendere correttamente il messaggio verbale e adottare, in funzione di esso, un comportamento adeguato nel campo della sicurezza e della salute. 2. Se la comunicazione verbale e' impiegata in sostituzione o ad integrazione dei segnali gestuali, si dovra' far uso di parole chiave, come: 19 19
20 ALLEGATO XXXI - PRESCRIZIONI PER LA COMUNICAZIONE VERBALE Via Alt Ferma Solleva Abbassa Avanti Indietro A destra A sinistra Attenzion e Presto per indicare che si è assunta la direzione dell'operazione per interrompere o terminare un movimento per arrestare le operazioni per far salire un carico per far scendere un carico (se necessario, questi ordini andranno coordinati con i codici gestuali corrispondenti) per ordinare un alt o un arresto di urgenza per accelerare un movimento per motivi di sicurezza 20 20
21 ALLEGATO XXXII PRESCRIZIONI PER I SEGNALI GESTUALI 1. Proprieta' Un segnale gestuale deve essere preciso, semplice, ampio, facile da eseguire e da comprendere e nettamente distinto da un altro segnale gestuale. L'impiego contemporaneo delle due braccia deve farsi in modo simmetrico e per un singolo segnale gestuale. I gesti impiegati, nel rispetto delle caratteristiche sopra indicate, potranno variare leggermente o essere piu' particolareggiati rispetto alle figurazioni riportate al punto 3, purche' il significato e la comprensione siano per lo meno equivalenti
22 ALLEGATO XXXII PRESCRIZIONI PER I SEGNALI GESTUALI 2. Regole particolari d'impiego 1. La persona che emette i segnali, detta "segnalatore", impartisce, per mezzo di segnali gestuali, le istruzioni di manovra al destinatario dei segnali, detto "operatore". 2. Il segnalatore deve essere in condizioni di seguire con gli occhi la totalita' delle manovre, senza essere esposto a rischi a causa di esse. 3. Il segnalatore deve rivolgere la propria attenzione esclusivamente al comando delle manovre e alla sicurezza dei lavoratori che si trovano nelle vicinanze. 2.4 Se non sono soddisfatte le condizioni di cui al punto 2.2, occorrera' prevedere uno o piu' segnalatori ausiliari. 5. Quando l'operatore non puo' eseguire con le dovute garanzie di sicurezza gli ordini ricevuti, deve sospendere la manovra in corso e chiedere nuove istruzioni. 6. Accessori della segnalazione gestualeil segnalatore deve essere individuato agevolmente dall'operatore. Il segnalatore deve indossare o impugnare uno o piu' elementi di riconoscimento adatti, come giubbotto, casco, manicotti, bracciali, palette
23 INIZIO SIGNIFICATO DESCRIZIONE FIGURA A. Gesti generali Attenzione Presa di comando Le due braccia sono aperte in senso orizzontale le palme delle mani rivolte in avanti ALT Interruzione Fine del movimento FINE delle operazioni Il braccio destro è teso verso l'alto con la palma della mano destra rivolta in avanti Le due mani sono giunte all'altezza del petto SOLLEVARE ABBASSARE DISTANZA VERTICALE B. Movimenti verticali Il braccio destro, teso verso l'alto, con la palma della mano destra rivolta in avanti, descrive lentamente un cerchio Il braccio destro, teso verso il basso, con la palma della mano destra rivolta verso il corpo, descrive lentamente un cerchio Le mani indicano la distanza 23 23
24 AVANZARE SIGNIFICATO DESCRIZIONE FIGURA C. Movimenti orizzontali Entrambe le braccia sono ripiegate, le palme delle mani rivolte all'indietro; gli avambracci compiono movimenti lenti in direzione del corpo RETROCEDERE A DESTRA rispetto al segnalatore A SINISTRA rispetto al segnalatore DISTANZA ORIZZONTALE Entrambe le braccia piegate, le palme delle mani rivolte in avanti; gli avambracci compiono movimenti lenti che s'allontanano dal corpo Il braccio destro, teso più o meno lungo l'orizzontale, con la palma della mano destra rivolta verso il basso, compie piccoli movimenti lenti nella direzione Il braccio sinistro, teso più o meno in orizzontale, con la palma della mano sinistra rivolta verso il basso, compie piccoli movimenti lenti nella direzione Le mani indicano la distanza 24 24
25 D. Pericolo PERICOLO Alt o arresto di emergenza Entrambe le braccia tese verso l'alto; le palme delle mani rivolte in avanti MOVIMENTO RAPIDO I gesti convenzionali utilizzati per indicare i movimenti sono effettuati con maggiore rapidità MOVIMENTO LENTO I gesti convenzionali utilizzati per indicare i movimenti sono effettuati molto lentamente 25 25
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