POR FSE Ob Regione Piemonte. Riprogrammazione POR/CdP

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1 POR FSE Ob Regione Piemonte Riprogrammazione POR/CdP

2 Indice I documenti programmatici La riprogrammazione: proposte e scelte della Regione CdP: Assi, Misure, Linee d intervento, azioni Il nuovo piano finanziario rivisto alla luce della riserva di premialità Incrementi % delle risorse a raffronto con le altre Regioni Ob.3 Direttive e obiettivi strategici del Piemonte Incidenza di alcune Direttive sull inclusione sociale e l orientamento

3 La base giuridica: il Regolamento CE 1260/99 Il Regolamento CE 1260/99 rappresenta il documento fondamentale per la nuova programmazione , esso definisce i meccanismi di negoziazione e programmazione, i compiti e le responsabilità, le procedure di gestione dei programmi finanziati dai fondi strutturali. Come ogni regolamento comunitario il Reg. 1260/99 ha portata generale, vale a dire è obbligatorio in tutti i suoi elementi ed ha efficacia direttamente vincolante all'interno dei singoli Stati membri.

4 Programmazione : Gli obiettivi (1) OBIETTIVO 1: Destinato alle regioni il cui PIL per abitante è inferiore al 75% della media europea e alle regioni ultraperiferiche (dipartimenti francesi d oltremare, Azzorre, Madera e Isole Canarie); Copre il 15% della popolazione europea

5 Programmazione : Gli obiettivi (2) OBIETTIVO 2: Destinato alle zone in mutamento economico, ovvero: zone in declino industriale (10% della popolazione UE); zone in declino rurale (5%); zone dipendenti dalla pesca in difficoltà (2%); quartieri urbani in difficoltà (1%)

6 Programmazione : Gli obiettivi (3.) OBIETTIVO 3: Finalizzato all adattamento e all ammodernamento dei sistemi di istruzione, formazione e impiego. Prevede misure di accompagnamento ai mutamenti economici e sociali; formazione continua lungo tutto l arco della vita e sistemi di formazione; Politiche attive di lotta contro la disoccupazione, di concerto con le autorità nazionali; lotta contro l esclusione sociale.

7 Programmazione Ob.3 Fondo Sociale Europeo SEO Reg (CE) NAP QCS POR COMPLEMENTO DI PROGRAMMA

8 I nuovi orientamenti SEO (1) I nuovi orientamenti per la Strategia Europea per l Occupazione (SEO) prevedono tre Obiettivi: Pieno impiego Migliorare la qualità e la produttività del lavoro Rafforzare la coesione e l inclusione sociale Questi orientamenti SEO 2003 sostituiscono quindi i precedenti quattro pilastri (Occupabilità, Imprenditorialità, Adattabilità, Pari Opportunità)

9 I tre Obiettivi sono articolati in 10 Orientamenti specifici: I nuovi orientamenti SEO (2.) 1. Misure attive e preventive per le persone disoccupate e inattive 2. Creazione di posti di lavoro e imprenditorialità 3. Affrontare il cambiamento e promuovere l'adattabilità e la mobilità nel mercato del lavoro 4. Promuovere lo sviluppo del capitale umano e l'apprendimento lungo l'arco della vita 5. Aumentare la disponibilità di manodopera e promuovere l'invecchiamento attivo 6. Parità uomo-donna 7. Promuovere l'integrazione delle persone svantaggiate sul mercato del lavoro e combattere la discriminazione nei loro confronti 8. Far sì che il lavoro paghi attraverso incentivi finanziari per aumentare l'attrattiva del lavoro 9. Trasformare il lavoro nero in occupazione regolare 10.Affrontare le disparità regionali in materia di occupazione

10 Quadro Comunitario di Sostegno (QCS) Viene siglato, al termine di un processo di negoziazione, tra lo Stato membro (Ministero del Lavoro) e la Commissione europea (Direzione Generale Occupazione) Definisce le politiche nazionali per lo sviluppo delle risorse umane nel periodo e ne individua le relative risorse Individua i grandi ambiti di iniziativa (Assi) e le strategie di attuazione (Misure)

11 Programma operativo regionale (POR) (1) Definisce la specificazione regionale per l attuazione delle politiche nazionali per lo sviluppo delle risorse umane Rappresenta la traduzione operativa del QCS, di cui condivide assi e misure La stesura compete alla Regione, sulla base di una stretta concertazione con autonomie locali, parti sociali, rappresentanze tematiche

12 Programma Operativo Regionale (POR) (2.) Una volta adottato dagli organismi regionali viene inoltrato alla Commissione Europea per avvio negoziato Al termine della negoziazione, la Commissione Europea approva il POR ed il relativo piano finanziario

13 Complemento di Programmazione (CdP) (1) Si tratta di un nuovo strumento introdotto dal Regolamento Generale sui Fondi strutturali (1260/99) con lo scopo di responsabilizzare e conferire maggiore autonomia alle autorità di gestione Il CdP rappresenta infatti il documento per la specificazione delle misure contenute nel POR che tramite schede tecniche si evidenziano i soggetti attuatori, destinatari, linee di intervento, azioni, servizi, indicatori di realizzazione e di risultato, ecc..

14 Complemento di Programmazione La Regione deve provvedere all elaborazione del CdP entro tre mesi dalla data di approvazione del POR Il CdP non è soggetto ad approvazione da parte della UE, bensì a conferma ovvero modifica ad opera del Comitato di Sorveglianza (CdP) (2)

15 Complemento di Programmazione (CdP) (3.) Il Complemento di Programma rappresenta il documento generale di riferimento per la predisposizione delle direttive e degli altri strumenti attuativi delle Misure Eventuali modifiche di normative significative per l attuazione del CdP comportano la modifica del Complemento I contenuti del CdP sono specificati in Direttive e/o Bandi Regionali/Provinciali

16 Struttura dei documenti di programmazione (Por, Docup, CdP) OBIETTIVI GENERALI ASSI OBIETTVI SPECIFICI MISURE LINEE DI INTERVENTO AZIONI

17 La struttura della programmazione (1) Obiettivo globale Assi Obiettivi specifici Misure Contribuire all occupabilità dei soggetti in età lavorativa ASSE A: Sviluppo e promozione di politiche attive del mercato del lavoro per combattere e prevenire la disoccupazione, evitare a donne e uomini la disoccupazione di lunga durata, agevolare il reinserimento dei disoccupati di lunga durata nel mercato del lavoro e sostenere l'inserimento nella vita professionale dei giovani e di coloro, uomini e donne, che si reinseriscono nel mercato del lavoro. 1. Prevenzione della disoccupazione di giovani e adulti e inserimento e reinserimento dei disoccupati di lunga durata A. 1 Implementazione dei servizi per l impiego e messa in rete delle strutture A. 2 Inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro Promuovere l integrazione nel mercato del lavoro delle persone esposte al rischio di esclusione sociale ASSE B: Promozione di pari opportunità per tutti nell'accesso al mercato del lavoro, con particolare attenzione per le persone che rischiano l'esclusione sociale. 2. Favorire il primo inserimento lavorativo o il reinserimento di soggetti a rischio di esclusione sociale B.1 Inserimento lavorativo e reinserimento di gruppi svantaggiati Sviluppare un offerta di istruzione, formazione professionale e orientamento che consenta lo sviluppo di percorsi di apprendimento per tutto l arco della vita favorendo anche l adeguamento e l integrazione tra i sistemi della formazione, istruzione e lavoro. ASSE C: Promozione e miglioramento della formazione professionale, dell'istruzione, dell'orientamento nell'ambito di una politica di apprendimento nell'intero arco della vita, al fine di agevolare e migliorare l'accesso e l'integrazione nel mercato del lavoro, migliorare e sostenere l'occupabilità eromuovere la mobilità professionale. 3. Adeguare il sistema della formazione professionale e dell istruzione 4. Promuovere un offerta adeguata di formazione superiore 5. Promuovere la formazione permanente C.1 Adeguamento del sistema della formazione professionale e dell istruzione C. 2 Prevenzione della dispersione scolastica e formativa C.3 Formazione superiore C.4 Formazione permanente

18 La struttura della programmazione (2.) Obiettivo globale Assi Obiettivi specifici Misure Sostenere le politiche di flessibilizzazione del MdL, promuovere la competitività e favorire lo sviluppo dell imprenditorialità. Migliorare l accesso, la partecipazione e la posizione delle donne nel mercato nel lavoro. ASSE D: Promozione di una forza lavoro competente, qualificata e adattabile, dell'innovazione e dell'adattabilità nell'organizzazione del lavoro, dello sviluppo dello spirito imprenditoriale, di condizioni che agevolino la creazione di posti di lavoro nonché della qualificazione e del rafforzamento del potenziale umano nella ricerca, nella scienza e nella tecnologia. ASSE E: Misure specifiche intese a migliorare l'accesso e la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, compreso lo sviluppo delle carriere e l'accesso a nuove opportunità di lavoro e all'attività imprenditoriale, e a ridurre la segregazione verticale ed orizzontale fondata sul sesso nel mercato del lavoro. 2. Sostenere le politiche di rimodulazione degli orari e di flessibilizzazione del MdL, e sviluppare la formazione continua con priorità alle PMI e alla PA 3. Sostenere l imprenditorialità in particolare nei nuovi bacini d impiego 4. Sviluppare il potenziale umano nei settori della ricerca e dello sviluppo tecnologico 5. Accrescere la partecipazione e rafforzare la posizione delle donne nel mercato del lavoro D.1 Sviluppo della formazione continua, della flessibilità del MdL e della competitività delle imprese pubbliche e private, con priorità alle PMI D.2 Adeguamento delle competenze della Pubblica Amministrazione D.3 Sviluppo e consolidamento dell imprenditorialità con priorità ai nuovi bacini d impiego D. 4 Miglioramento delle risorse umane nel settore della Ricerca e Sviluppo tecnologico E. 1 Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro Migliorare i sistemi di monitoraggio, valutazione e informazione ASSE F: Accompagnamento del QCS e dei programmi operativi 6. Migliorare i sistemi di monitoraggio, valutazione, informazione e controllo F. 1 spese di gestione, esecuzione, monitoraggio, controllo F. 2 altre spese di Assistenza tecnica

19 CdP (Schema generale) Risorse (POR) ASSI Obiettivi globali Risorse (CdP) MISURE Obiettivi specifici Risorse (bandi) LINEE DI INTERVENTO Obiettivi operativi AZIONI Indicatori

20 Cambiamento, semplificazione, puntualizzazione La Regione Piemonte ha inteso la fase di riprogrammazione del POR/CdP, come fattore di cambiamento, semplificazione, puntualizzazione: aderendo agli orientamenti della Commissione Europea in merito alla semplificazione delle procedure (documento del 7 ottobre 2002); partecipando alla definizione delle modifiche al QCS in procedura scritta; attivando un percorso di verifica all interno del Comitato regionale per i Fondi Strutturali.

21 Il contesto della riprogrammazione (1) Il lavoro di riprogrammazione è stato realizzato alla luce dell evoluzione di alcuni grandi processi di riforma: 1. La riforma della SEO, che oltre ad individuare obiettivi quantitativi di riferimento, impone una maggiore integrazione tra politiche occupazionali e politiche economiche: 2. Nell ambito delle politiche occupazionali, risulta fondamentale sostenere, attraverso azioni complementari, una sempre maggiore integrazione sociale e lavorativa in coerenza con le indicazioni dei NAP Occupazione e Inclusione;

22 Il contesto della riprogrammazione (2.) 3. La riforma del titolo V della Costituzione Italiana, quale delineata dalla L.C. 3/01, trasferisce in capo alle Regioni e agli enti locali funzioni prima di competenza dello Stato; 4. La Legge 30/03 e il connesso D.lgs 276/03 ridisegnano il mercato del lavoro italiano, l intermediazione di manodopera esercitata da soggetti pubblici e privati, introducendo nuove fattispecie contrattuali e riformando i contratti a contenuto formativo; 5. In materia di formazione e istruzione tra sistemi formativo e scolastico, la Legge 53/03 riforma i cicli dell istruzione scolastica ed il secondo canale del sistema dell istruzione e della formazione professionale;

23 Proposte di riprogrammazione (1) In fase di riscrittura dei documenti programmatici POR/CdP sono state avanzate proposte da parte del Comitato per i Fondi Strutturali; Alcune osservazioni, in particolare quelle inerenti le procedure operative, riguardano atti di programmazione di terzo e quarto livello, e pertanto non vengono recepite al livello di POR/CdP; Le proposte sono di seguito sintetizzate a livello di Misura

24 Proposte di riprogrammazione (2) Potenziare formazione operatori SpI (Misura A1) Sostenere azioni per emersione lavoro irregolare (Misura A1) Prevedere linea d'intervento per ricollocare soggetti espulsi dalle imprese causa crisi o ristrutturazione (Misura A2) Offrire nuove opportunità a soggetti inseriti in cattivi lavori (Misura A2)

25 Proposte di riprogrammazione (3) Irrobustire e qualificare azioni rivolte all'inserimento e reinserimento dei soggetti svantaggiati nel mondo del lavoro (Misura B1) Riprogettare le modalità di intervento, in particolare per gli extra-comunitari e i detenuti (Misura B1) Sviluppo II canale Istruzione Formazione (Misura C2) Ridurre significativamente il fenomeno della dispersione scolastica e formativa (Misura C2)

26 Proposte di riprogrammazione (4.) Qualificare e potenziare formazione post-diploma, alta formazione (master), formazione permanente (Misura C3) Potenziare le azioni di rientro degli adulti nei percorsi di Istruzione e Formazione (Misura C4) Potenziare formazione continua a domanda individuale (Misura D1) Azioni formative e/o informative/consulenziali per adeguamento competenze dipendenti PP.AA.e finalizzate a creazione nuove professionalità (Misura D2) Migliorare la finalità degli interventi attraverso una marcata integrazione con gli altri assi e misure (Misura E1) Sviluppo e realizzazione azioni di valutazione esterna e settoriale (Misura F2)

27 Le scelte adottate dalla Regione (1) Alla luce delle indicazioni emerse in sede di partenariato, la Regione Piemonte ha ritenuto, in primo luogo, di operare nel senso di qualificare le azioni a favore dei soggetti deboli sul mercato del lavoro attraverso una maggiore integrazione tra PAL e politiche sociali: incrementando la dotazione dell Asse B allargando la gamma di azioni realizzabili sull Asse E

28 Le scelte adottate dalla Regione (2) Si è inoltre provveduto a: confermare le azioni formative per gli operatori dei SPI e prevedere una linea di intervento per l emersione del lavoro nero (Misura A1) sostenere lo sviluppo del canale dell istruzione e formazione professionale (Misura A2) potenziare le azioni di contrasto alla dispersione (Misura C2)

29 Le scelte adottate dalla Regione (3.) sostenere l alta formazione e i master (Misura C3) potenziare lo sviluppo della formazione lungo l intero arco di vita degli individui (Misura C4) confermare la funzione strategica della formazione continua (Misure D1 e D2) garantire interventi di assistenza tecnica che favoriscano un efficace attuazione del programma (Misura F2)

30 I nuovi scenari della F.P. piemontese Obiettivi strategici di medio periodo: 1. garantire l assolvimento del diritto-dovere di istruzione/formazione per 12 anni (A2-B1-C2) 2. promuovere l inserimento e il reinserimento di giovani e adulti nel mercato del lavoro (A2) 3. assicurare l integrazione sociale e lavorativa dei soggetti deboli sul m.d.l. (B1) 4. potenziare le azioni di contrasto alla dispersione scolastica e formativa (C2) 5. sostenere e diversificare la formazione superiore (C3) 6. promuovere l apprendimento permanente (C4) 7. sostenere la formazione in alternanza (A2) 8. favorire l inserimento e il reinserimento diretto in azienda (A2-B1-E1) 9. migliorare le competenze della forza lavoro piemontese (D1-D2) 10. accrescere la partecipazione femminile al mercato del lavoro (E1) 30

31 31 DIRETTIVE OBIETTIVI STRATEGICI 1- garantire l assolvimento del diritto-dovere di istruzione/formazione per 12 anni 2- promuovere l inserimento e il reinserimento di giovani e adulti nel mercato del lavoro 3- assicurare l integrazione sociale e lavorativa dei soggetti deboli sul mercato del lavoro 4- potenziare le azioni di contrasto alla dispersione scolastica e formativa 5- sostenere e diversificare la formazione superiore 6- promuovere l apprendimento permanente 7- sostenere la formazione in alternanza 8- favorire l inserimento e il reinserimento diretto in azienda 9- migliorare le competenze della forza lavoro piemontese 10- accrescere la partecipazione femminile al mercato del lavoro Mercato del Lavoro A2 B1 C2 C3 C4 E1 Diritto-dovere di A2-B1 Istruzione e Formaz. Orientamento per Obbligo Formativo (fuori FSE) C2 B1 C2 X X X IFTS C3 Lauree Profess. C3 E1 Finalizzata A2 A2 B1 all occupazione Apprendistato A2 A2-B1 E1 E1 Occupati D1-D2 E1 Formaz. Continua L. X 236/93 (fuori FSE) Occupati a domanda X E1 individuale Euroformazione C4 Difesa

32 ASSE A- Sviluppo e promozione di politiche attive del lavoro per combattere e prevenire la disoccupazione, evitare a donne e uomini la disoccupazione di lunga durata, agevolare il reinserimento dei disoccupati di lunga durata nel mercato del lavoro e sostenere l inserimento nella vita professionale dei giovani e di coloro, uomini e donne, che si reinseriscono nel mercato del lavoro MISURE A1- Implementazione dei servizi per l impiego e messa in rete delle strutture pubbliche e private A2- Inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro LINEE DI INTERVENTO Asse A 1. Interventi per il supporto e la messa in rete dei servizi al lavoro 2. Azioni per la qualificazione o riqualificazione del personale, per l inserimento di specifiche figure professionali, per la promozione dei servizi al lavoro 3. Azioni formative finalizzate al conseguimento delle competenze che caratterizzano le figure professionali dei servizi al lavoro, propedeutiche ad un inserimento lavorativo presso i soggetti, pubblici e privati, accreditati in base all art. 7 del D.lgs 276/03 e facenti parte della rete dei servizi al lavoro 4. Interventi volti a contrastare il lavoro sommerso 1. Azioni integrate di orientamento, formazione e work experiences 2. Azioni integrate di orientamento, formazione e work experiences per l inserimento diretto in impresa 3. Servizi di incontro tra domanda e offerta 4. Progetti integrati di inserimento e reinserimento lavorativo

33 Asse B ASSE MISURE LINEE DI INTERVENTO B- Promozione di pari opportunità per tutti nell accesso al mercato del lavoro, con particolare attenzione per le persone che rischiano l esclusione sociale B1- Inserimento lavorativo e reinserimento di gruppi svantaggiati 1. Azioni integrate di orientamento, formazione, finanziabili anche tramite voucher, e work experiences, anche finalizzate all inserimento diretto in impresa 2. Servizi di incontro tra domanda e offerta 3. Piccoli sussidi al capitale sociale delle cooperative 4. Azioni complementari di supporto al raccordo interistituzionale 5. Strumenti per incentivare l inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati

34 Linee di intervento Soggetti attuatori Destinatari/Destinatarie 1) Azioni integrate di orientamento, formazione, finanziabili anche tramite voucher, e work experiences, anche finalizzate all inserimento diretto in impresa 2) Servizi di incontro tra domanda e offerta 3) Piccoli sussidi al capitale sociale delle cooperative 4) Azioni complementari di supporto al raccordo interistituzionale 5) Azioni per l inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati Agenzie formative Consorzi socioassistenziali ATI tra agenzie formative ATS tra agenzie formative e istituzioni scolastiche e/o Consorzi socioassistenziali accreditati Imprese e loro consorzi Province Operatori pubblici o privati accreditati in base all art. 7 del D.lgs 276/03 e facenti parte della rete dei servizi al lavoro Organismo intermediario aggiudicatario della Sovvenzione Globale Regione Province Misura B1 Regione Province Operatori pubblici o privati accreditati in base all art. 7 del D.lgs 276/03 e facenti parte della rete dei servizi al lavoro Portatori di handicap intellettivo Utenti psichiatrici Invalidi civili e del lavoro Detenuti e minori inseriti in strutture di recupero Immigrati extracomunitari Adolescenti e giovani a rischio Tossicodipendenti e alcolisti Persone immediatamente disponibili alla ricerca e allo svolgimento di un attività lavorativa (ex D.lgs 297/02) appartenenti a categorie svantaggiate Imprese in cerca di professionalità Soci lavoratori di cooperative sociali appartenenti alle categorie svantaggiate Cooperative sociali e loro consorzi Associazioni Organizzazioni di volontariato Fondazioni ONG Enti privati che non perseguano finalità di lucro, anche riuniti in ATI Trattasi di azioni di sistema, prive dunque di destinatari diretti Portatori di handicap intellettivo Utenti psichiatrici Invalidi civili e del lavoro Detenuti ed ex detenuti Immigrati extracomunitari con particolare problematiche di tipo individuale e/o sociale in carico ai servizi socioassistenziali, sanitari Adolescenti e giovani a rischio di emarginazione sociale e devianza già in carico ai servizi sociali Tossicodipendenti e alcolisti Persone oggetto di tratta

35 Asse C ASSE C- Promozione e miglioramento della formazione professionale, dell istruzione, dell orientamento nell ambito di una politica di apprendimento nell intero arco della vita, al fine di agevolare e migliorare l accesso e l integrazione nel mercato del lavoro, migliorare e sostenere l occupabilità e promuovere la mobilità professionale MISURE C1- Adeguamento del sistema della formazione professionale e dell istruzione C2- Prevenzione della dispersione scolastica e formativa C3- Formazione superiore C4 - Formazione permanente LINEE DI INTERVENTO 1. Formazione degli operatori, ivi compresi gli insegnanti della scuola di stato 2. Azioni per la rilevazione dei fabbisogni formativi 3. Sviluppo della qualità del sistema formativo, definizione degli standard e delle procedure di accreditamento delle sedi formative e di orientamento e di certificazione di qualifiche e competenze 4. Adeguamento dei sistemi informativi a supporto della didattica 1. Progetti integrati di orientamento e counselling 1. Progetti integrati tra scuola, università, agenzie e imprese (IFTS) 2. Lauree professionalizzanti di 1 livello 3. Master e formazione di alto su tematiche specialistiche 1. Azioni di formazione permanente 2. Azioni di formazione permanente per l integrazione delle competenze di base (EdA) 3. Percorsi integrati finalizzati per il rientro formativo, finanziabili anche tramite Voucher

36 Misura C2 Linee di intervento Soggetti attuatori Destinatari/Destinatarie 1) Progetti integrati di orientamento e counselling Province e altri enti locali Strutture di orientamento Agenzie formative Istituzioni scolastiche (per le iniziative di orientamento) ATS tra agenzie formative e istituzioni scolastiche ATI tra agenzie formative e consorzi di imprese Adolescenti in obbligo scolastico Adolescenti in obbligo formativo (età 14-18) Famiglie dei giovani in obbligo scolastico e formativo Insegnanti / Formatori

37 ASSE D- Promozione di una forza lavoro competente, qualificata e adattabile, dell innovazione e dell adattabilità nell organizzazion e del lavoro, dello sviluppo dello spirito imprenditoriale, di condizioni che agevolino la creazione di posti di lavoro nonché della qualificazione e del rafforzamento del potenziale umano nella ricerca, nella scienza e nella tecnologia MISURE D1- Sviluppo della formazione continua, della flessibilità del MDL e della competitività delle imprese pubbliche e private, con priorità alle PMI D2- Adeguamento delle competenze della Pubblica Amministrazione D3- Sviluppo e consolidamento dell imprenditorialità con priorità ai nuovi bacini di impiego D4- Miglioramento delle risorse umane nel settore della Ricerca e Sviluppo tecnologico LINEE DI INTERVENTO 1. Progetti di formazione continua Asse D 1. Progetti di formazione continua per la PA 1. Interventi di supporto all imprenditorialità 2. Servizi consulenziali per le imprese (assistenza ex ante) 3. Servizi di consulenza specialistica e di tutoraggio per le nuove imprese (assistenza ex post) 4. Strumenti finanziari di sostegno all avvio di nuove imprese 5. Interventi di orientamento all imprenditorialità rivolti agli studenti della Scuola secondaria 1. Sostegno alla permanenza in impresa di assegnatari di borse di ricerca, nell ambito di progetti congiunti con le imprese 2. Sostegno alla creazione d impresa da parte dei ricercatori

38 ASSE E- Misure specifiche intese a migliorare l accesso e la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, compreso lo sviluppo delle carriere e l accesso a nuove opportunità di lavoro e all attività imprenditoriale, e a ridurre la segregazione verticale e orizzontale fondata sul sesso nel mercato del lavoro MISURE E1- Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro LINEE DI INTERVENTO Asse E 1. Sostegno alla partecipazione ad azioni di politica del lavoro, di inserimento lavorativo, di reinserimento socio-lavorativo delle persone in particolari momenti della loro vita e sostegno alla permanenza delle donne occupate nel mondo del lavoro 2. Strumenti finanziari per l avvio di nuove imprese 3. Azioni per l introduzione di forme di flessibilità sul lavoro, per il reinserimento socio-lavorativo di soggetti disagiati e per il sostegno all assistenza familiare 4. Interventi per il consolidamento della cultura di parità volti a valorizzare le donne nel mercato del lavoro e a ridurre le discriminazioni di genere 5. Azioni integrate di orientamento, formazione e work experiences, anche finalizzate all inserimento diretto in impresa 6. Percorsi di formazione anche individuali finalizzati allo sviluppo delle carriere delle donne occupate 7. Percorsi di alta formazione (Lauree professionalizzanti di 1 livello e Master)

39 ASSE MISURE F1- Spese di gestione, esecuzione, monitoraggio, controllo LINEE DI INTERVENTO Asse F 1. Iniziative di assistenza tecnica incluse nella scheda 11 del Regolamento della Commissione delle spese eleggibili per il periodo F- Accompagnamento del QCS e dei programmi operativi F2- Altre spese di Assistenza tecnica 1. Sviluppo e diffusione di un sistema informativo integrato per il monitoraggio e la gestione del PO (comprensivo dei dispositivi hardware e software dedicati) 2. Sviluppo e realizzazione delle azioni di valutazione esterna e settoriali 3. Realizzazione di azioni informative, formative e di supporto consulenziale per gli operatori pubblici e privati ai fini del miglior utilizzo dei fondi e gestione degli interventi 4. Realizzazione di azioni di informazione e pubblicità, comprese attività seminariali per la sensibilizzazione degli operatori e degli utenti, nonché la disseminazione dei risultati più significativi

40 Piano finanziario riprogrammato (1) Alla luce delle proposte sopra riassunte, la Regione Piemonte ha inteso ripartire la riserva di premialità (circa 62 milioni di euro) fra i 6 assi secondo il prospetto di seguito illustrato

41 Piano finanziario riprogrammato (2) ASSI AUMENTO RIDUZIONE INVARIATO Asse A X Asse B X Asse C X Asse D X Asse E X Asse F X

42 Piano finanziario riprogrammato (4.) MISURE DISPONIBILITA PIANO FINAN. RIPROGRAM. INCREMENTO % Misura A Misura A ,52 % Misura B ,89 % Misura C Misura C ,07 % Misura C ,78 % Misura C ,98 % Misura D Misura D ,36 % Misura D Misura D Misura E Misura F Misura F ,04 % TOTALE ,24 %

43 Risorse Pubbliche Programmazione POR (valori %) asse E 10,30% asse F 3,00% asse A 40,90% asse D 23,40% asse C 15,80% asse B 6,60%

44 Risorse Pubbliche Riprogrammazione POR (valori %) asse E 9,70% asse F 3,29% asse D 23,08% asse A 39,67% asse C 16,87% asse B 7,39%

45 Variazione risorse pubbliche POR (%) 45,00% 40,00% 35,00% 40,90% 39,67% 30,00% 25,00% 20,00% 15,00% 10,00% 5,00% 3,05% 6,60% 7,39% 18,89% 15,80% 16,87% 13,42% 23,40% 23,08% 4,80% 10,30% 9,70% 0,00% 3,00% 3,29% 16,63% 0,00% A B C D E F Assi

46 La riprogrammazione finanziaria Regioni Ob.3 Distribuzione delle quote aggiuntive (performance): totali Asse D 24% Asse E 3% Asse F 5% Asse A 27% Asse C 21% Asse B 20%

47 Valle D'Aosta Piemonte Lombardia Trento Bolzano Friuli V. G. Veneto Liguria Emilia R. Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo 50,00 40,00 30,00 20,00 10, ,00 La riprogrammazione finanziaria Regioni Ob.3: Incrementi percentuali Asse B

48 La riprogrammazione finanziaria Regioni Ob.3: Incrementi percentuali Asse C 15,00 10,00 5, ,00-10,00-15,00 Valle D'Aosta Piemonte Lombardia Trento Bolzano Friuli V. G. Veneto Liguria Emilia R. Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo

49 Programmazione FSE : Dispersione scolastica ( ) (C2) (1) La prevenzione della dispersione scolastica e formativa si è attuata mediante la direttiva annuale per i disoccupati Mercato del Lavoro. Servizi erogabili: Counseling, orientamento, formazione (fino 160 h in integrazione con scuola secondaria inferiore e/o superiore). Destinatari: giovani in obbligo scolastico e giovani in obbligo formativo Progetti approvati fino al 31/12/2003: circa 1000 corsi Risorse impegnate fino al 31/12/2003: pari a circa il 50% del programmato 2000/06 49

50 Programmazione FSE : Dispersione scolastica ( ) (C2) (2) La prevenzione della dispersione scolastica si attua prevalentemente mediante la direttiva annuale per i disoccupati Mercato del Lavoro attraverso counseling, orientamento, formazione. La prevenzione della dispersione scolastica e formativa si attua anche, a partire dal 2004, mediante la direttiva diritto/dovere all istruzione e F.P. attraverso i laboratori di recupero e sostegno degli apprendimenti (La.R.S.A.). Destinatari: giovani in obbligo scolastico e formativo (14-18 anni) Risorse impegnate per i La.R.S.A. anno 2004/05: Allievi previsti: circa

51 Programmazione : Dispersione scolastica ( ) (3. Ad integrazione delle attività di orientamento finanziate con FSE si affiancano gli Atti di indirizzo sulle azioni di orientamento per l obbligo formativo dal periodo 2002 al 2005 rivolti alle Province. Gli interventi sono finanziati con risorse nazionali previste dai Decreti M.L.P.S. sul finanziamento di iniziative di cui all art. 68 L.144/99. Destinatari: giovani in obbligo scolastico, giovani in obbligo formativo, famiglie dei giovani coinvolti, insegnanti/formatori. Azioni: informazione, formazione, accompagnamento, consulenza e supporto per l inserimento e il successo formativo, compreso l apprendistato. Risorse impegnate per il 2002/05: Allievi previsti: circa

52 Programmazione FSE : Inclusione sociale (B1) (1) In linea con quanto stabilito dalla SEO la Regione Piemonte ritiene fondamentale realizzare un'azione incisiva per migliorare l'accesso al mercato del lavoro dei gruppi svantaggiati (ovvero disabili, minoranze etniche, immigrati ecc.). Attraverso le direttive disoccupati Mercato del Lavoro e Finalizzata all occupazione sono previsti interventi specifici per: i soggetti con handicap intellettivo, detenuti, immigrati, giovani a rischio 52

53 Programmazione FSE : Inclusione sociale (B1) (2.) Progetti approvati sulla misura B1al 31/12/2003: circa 1500 corsi (di cui oltre 1100 avviati) Risorse impegnate sulla misura B1 al 31/12/2003: pari a circa il 99% del programmato 2000/06 53

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