ADOLESCENZA? Proviamo con un Brain Storming di immagini e idee?

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1 Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche Sede di Biella ADOLESCENZA - ADOLESCENZE 1 ADOLESCENZA? Proviamo con un Brain Storming di immagini e idee? 2 1

2 3 ADOLESCENZA Qual è il periodo di vita compreso con il termine adolescenza? Quali sono i limiti cronologici? Quando comincia e quando finisce l adolescenza? Quali cambiamenti-eventi caratterizzano questo periodo della vita individuale? 4 2

3 Il passaggio alla condizione di adulto 1. Sfumato (carenza di riti di passaggio e inflazione pseudopassaggi) e dilatato 2. Articolato in misura diversa a seconda delle aree di vita (incongruenze) 5 ADOLESCENZA: fase dello sviluppo umano, che generalmente occupa gran parte della seconda decade della vita, nel corso della quale l individuo (maschio o femmina) acquisisce sia le caratteristiche fisiche e bio-fisiologiche che lo fanno sentire adulto, sia le competenze cognitive e sociali appropriate per inserirsi a pieno titolo nel mondo adulto (Dizionario di, Bonino -a cura di-1994). 6 3

4 Gli ordini di cambiamento significativi da un punto di vista psicologico 1. Maturazione puberale 2. Sviluppo cognitivo 3. La relazione fra pari: il gruppo, l amicizia prioritaria, le relazioni affettive, fino al raggiungimento dello status di adulto 7 Lo sviluppo fisico e i suoi correlati psicologici 1. La pubertà come segno meno ambiguo (caratteri sex primari e secondari) e consapevolezza del cambiamento corporeo. 2. Asincronia sviluppo fisico femmina-maschio e variabilità per individui stesso sesso. 3. Eventi critici (menarca e polluzione notturna). 4. Precocità e ritardo per maschi e femmine (differenze). 5. Disarmonia sviluppo fisico (età dello specchio). 8 4

5 CAPACITA DI PENSIERO IPOTETICO/DEDUTTIVO DATI CONCRETI IMMEDIATEZZA DELLE ESPERIENZE CAPACITA DI ASTRAZIONE CAPACITA DI SIMBOLIZZAZIONE RIFLESSIONE SULLE CONSEGUENZE DELLE PROPRIE AZIONI 9 Conseguenze pensiero operatorio-formale 1. Costruzione di teorie, adesione a visioni del mondo. 2. Criticità e contestazione dei valori e incongruenze genitoriali 3. Egocentrismo adolescenziale (onnipotenza) 10 5

6 GRUPPO DEI PARI Nel passaggio dall infanzia e dalla preadolescenza all adolescenza si trasforma il legame di amicizia. Le principali differenze sono riferibili a due aspetti: -Il modo di stare insieme (amicizie al maschile ed amicizie al femminile) -I criteri di selezione (pochi amici ma fidati) 11 Questioni terminologiche GRUPPO DEI PARI: NUCLEO DI ADOLESCENTI CHE INTRATTIENE UNA RELAZIONE INTENSA E CONTINUATIVA, FONDATA SULLA CONDIVISIONE DI UN INSIEME DI ESPERIENZE, DI INTERESSI E DI VALORI INSIEME DI COETANEI: INSIEME DEGLI ADOLESCENTI DI UNA STESSA FASCIA D ETÀ GRUPPALITA GRUPPO FORMALE: -orientato ad un fine -dipendente da un istituzione-caratterizzato dalla presenza di adulti GRUPPO INFORMALE: -aggregazione spontanea senza un fine preciso -luoghi di incontro non istituzionali - condivisione del tempo libero 12 6

7 LE RELAZIONI TRA PARI (soprattutto quando si strutturano all interno di un gruppo di amici) funzionano come: luogo di apprendimento di sperimentazione di controllo dell azione individuale oggetto di confronto e valutazione delle diverse componenti che costruiscono il concetto di sé che l adolescente elabora. 13 FUNZIONI DEL RAPPORTO CON I PARI SOCIALIZZAZIONE -LUDICA COGNITIVA In adolescenza, in particolare: -superare problemi condivisi non sentirsi soli di fronte agli adulti -confrontarsi e identificarsi con i coetanei -definire la propria identità sociale -relazionarsi con l altro sesso. (Vianello, 2004) 14 7

8 COMPITO DI SVILUPPO 15 (Havighurst, 1952; Palmonari, 1997) Un problema da risolvere o un obiettivo da raggiungere in un determinato momento della vita dell individuo per poter proseguire nello sviluppo Caratteristici dei diversi momenti del ciclo di vita, derivano dall interazione tra maturazione biologica, capacità cognitive e relazionali, aspirazioni individuali,influenze ambientali e norme sociali. Il loro superamento conduce ad un adattamento tra individuo e contesto e pone le basi per il superamento di compiti di sviluppo successivi 16 8

9 COMPITO DI SVILUPPO Un problema da risolvere o un obiettivo da raggiungere in un determinato momento della vita dell individuo. Rappresenta l incontro tra la maturazione del soggetto e le richieste poste dal contesto in cui egli è inserito. ALCUNE CARATTERISTICHE - SENSIBILI A: BIOLOGIA, CONTESTO, ETÀ - UNIVERSALI O DEFINITI DALLA CULTURA - RICORRENTI O NON RICORRENTI 17 IL PRINCIPALE COMPITO DI SVILUPPO IN ADOLESCENZA CONSISTE NELLA COSTRUZIONE DI UN IDENTITA ADULTA conoscere ed accettare il proprio corpo gestire il proprio ruolo maschile o femminile conseguire autonomia dagli adulti (es. genitori) costruzione e consolidamento di una relazione affettiva e sessuale con un altra persona scelta del percorso scolastico ed in seguito della carriera lavorativa raggiungimento dell indipendenza economica acquisizione di un comportamento socialmente responsabile 18 9

10 COMPITI DI SVILUPPO IN ADOLESCENZA (Palmonari, 1997) - conoscere ed accettare il proprio corpo - gestire il proprio ruolo maschile o femminile - conseguire autonomia nei confronti degli adulti - ristrutturare il concetto di sé 19 La capacità di instaurare relazioni affettive stabili con qualcuno del sesso opposto è considerato compito di sviluppo tipico dell adolescenza 20 10

11 FISIOLOGICHE SESSUALI Nuove competenze Compiti evolutivi SOCIALI RELAZIONALI RICERCA DI UNA PROPRIA IDENTITA 21 LA COSTRUZIONE DELL IDENTITÀ IN ADOLESCENZA Il contributo di Erikson (1950) La vita dell uomo può essere concepita come una serie di stadi. Ogni stadio è contrassegnato da un dilemma cruciale che deve essere risolto per poter passare allo stadio successivo 22 11

12 ALCUNE DEFINIZIONI DI IDENTITÀ Erikson (1950): La percezione dell essere se stessi e della continuità della propria esistenza nel tempo e nello spazio. La percezione che gli altri riconoscano il nostro essere noi stessi e la nostra continuità. La continuità del proprio significato per gli altri significativi nel nostro ambiente più prossimo. Palmonari (2002): Qualità relazionale e temporale dell esperienza del sé. Bonino, Cattelino, Ciairano (2004): Elaborazione personale di un senso di unità, coerenza e continuità nel tempo. 23 IL SÉ e L IDENTITÀ L adolescente deve investire su di sé per costruire la propria identità trovando una soluzione ai compiti di sviluppo che incontra. L adolescente, grazie alle aumentate capacità del pensiero, passa da una percezione relativamente concreta di sé e degli altri ad una concezione di identità più astratta, che comprende non solo tratti comportamentali o fisici, ma anche atteggiamenti, idee, valori, aspettative

13 CICLO DI VITA DELLA FAMIGLIA Adolescenza dal punto di vista dello Sviluppo Familiare: Impegna contemporaneamente adolescenti e genitori. Adolescenza come momento di cambiamento non solo per l adolescente ma per l intero sistema familiare IMPRESA EVOLUTIVA CONGIUNTA Equilibrio fra differenziazione e autonomia vs. mantenimento del legame e unità Separazione reciproca (Scabini, 1995) 25 MODELLO DI SVILUPPO COME AZIONE NEL CONTESTO Lo sviluppo è il risultato dell AZIONE DELL INDIVIDUO, intenzionale e diretta verso uno scopo, la quale ha l obiettivo di adattare le e le POTENZIALITÀ individuali alle RICHIESTE ed alle OPPORTUNITÀ offerte dal CONTESTO. Tale azione non produce soltanto un cambiamento nell individuo, ma anche nello stesso contesto di sviluppo. (Silbereisen, Eyferth e Rudinger, 1986) 26 13

14 COMPITI DI SVILUPPO Per l adolescente Raggiungimento dell autonomia, emancipazione dalle figure parentali (livello pratico e psicologico) Per i genitori rinegoziazione della relazione con i figli protezione flessibile (equilibrio sostegno, dialogo e controllo) orientamento personalizzato 27 Nessun comportamento, in nessun periodo dello sviluppo, è spiegabile semplicisticamente come conseguenza dello sviluppo biologico. I comportamenti adolescenziali vanno quindi interpretati come il risultato dell interazione, in un preciso individuo, tra la maturazione sessuale e cognitiva da un lato e l ambiente sociale e culturale dall altro. essi sono la conseguenza del diventare grandi in una certa cultura ed è nel contesto di tale interazione che vanno collocati e compresi, alla luce dei compiti evolutivi cui il ragazzo e la ragazza devono fare fronte in questo momento del loro sviluppo (Palmonari, 1997)

15 SVILUPPO E AUTOEFFICACIA 29 ADOLESCENZA: ESEMPI DI MODELLI DETERMINISTICI MODELLO BIOLOGISTA Spiegazione delle problematiche adolescenziali in relazione allo sviluppo sessuale, che determina una rottura nell equilibrio dell individuo. MODELLO PSICOANALITICO Le vicende adolescenziali sono ricondotte alle prime esperienze infantili, in particolare alle prime relazioni con i genitori. Si instaura una continuità relativamente rigida e prevedibile tra l esperienza infantile e quella adolescenziale. MODELLO AMBIENTALISTA Il comportamento adolescenziale viene spiegato in relazione Alle influenze ambientali. In opposizione ai due modelli precedenti, pone l origine del comportamento in cause esterne al soggetto

16 DAI MODELLI DETERMINISTICI AI MODELLI PROBABILISTICI LE RAGIONI DEL PASSAGGIO: 1. NUMEROSITÀ DELLE VARIABILI IN GIOCO 2. INTERAZIONE TRA LE VARIABILI IN GIOCO 3. VARIAZIONE NEL TEMPO DELLE INTERAZIONI Lo sviluppo è il risultato dell AZIONE DELL INDIVIDUO, intenzionale e diretta verso uno scopo, la quale ha l obiettivo di adattare le METE e le POTENZIALITÀ individuali alle RICHIESTE ed alle OPPORTUNITÀ offerte dal CONTESTO Tale azione non produce soltanto un cambiamento nell individuo, ma anche nello stesso contesto di sviluppo. 31 AUTOEFFICACIA Fiducia e convinzione nelle proprie capacità di organizzare e realizzare il corso di azioni necessario a gestire adeguatamente le situazioni che si incontreranno in modo da raggiungere i risultati prefissati (Bandura, 1996). Non si tratta di una predisposizione ma di una capacità che si può allenare. Non si tratta di un idea ma di un sentimento. Si sviluppa e si modifica attraverso uno scambio continuo tra il soggetto e l ambiente circostante

17 I RAGAZZI CON UN BASSO SENSO DI AUTOEFFICACIA Tendono a ritrarsi dai compiti impegnativi che percepiscono come minacce personali. Hanno bassi livelli di aspirazione. Si impegnano modestamente nel proseguimento degli scopi che si prefiggono. Di fronte alle difficoltà si concentrano sulle proprie debolezze, sugli ostacoli presenti nelle varie situazioni, sull avversità degli esiti. Sono estremamente vulnerabili alla frustrazione. Si riprendono lentamente dagli insuccessi. 33 I RAGAZZI CON UN BASSO SENSO DI AUTOEFFICACIA In definitiva: queste persone si predispongono al fallimento e facilmente ne diventano vittime, con una sequela di sentimenti autosvalutativi-depressivi. Sono attratti dai compiti difficili, che percepiscono come occasioni per mettere alla prova le proprie capacità e porne in risalto gli elementi di forza sui quali capitalizzare. Hanno alti livelli di aspirazione. Si impegnano a fondo nelle attività che intraprendono, sino a raggiungere gli scopi prefissati. Di fronte alle difficoltà intensificano gli sforzi e mirano all impiego migliore delle risorse disponibili. Si riprendono rapidamente dai fallimenti (che sono inclini a spiegare in termini di insufficiente impegno o di mancanza di informazioni o abilità)

18 PER REALIZZARE UN ESPERIENZA SESSUALE POSITIVA (Beyth-Marom e Fischhoff, 1997) riconoscere e opporsi ai tentativi di manipolazione riconoscere e controllare i propri impulsi e le proprie emozioni instaurare una relazione affettiva rispettosa anche delle esigenze del partner usare strategie di negoziazione interpersonale in un contesto emotivamente carico comprendere e valutare le conseguenze del proprio comportamento sul piano relazionale e riproduttivo procurare ed utilizzare un metodo contraccettivo efficace accettare le nuove sensazioni genitali e godere dell esperienza sessuale 35 18

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