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2 DALL'OCCHIO ALLA REFLEX STRUMENTO DELLA VISIONE Operazioni ottiche chimiche nervose

3 DALL'OCCHIO ALLA REFLEX Formazione di un'immagine Lettura di un'immagine

4 I raggi di luce generati da una fonte luminosa colpiscono un oggetto, che ne riflette una parte in tutte le direzioni. Alcuni raggi penetrano nella camera oscura dal foro stenopeico e forma un'immagine capovolta dell'oggetto sulla parete posteriore

5 I raggi di luce generati da una fonte luminosa colpiscono un oggetto, che ne riflette una parte in tutte le direzioni. Alcuni raggi penetrano nella camera oscura dal foro stenopeico e forma un'immagine capovolta dell'oggetto sulla parete posteriore LENTI CONVERGENTI Amplificano la quantità di luce riflessa che entra nella camera oscura

6 Occhio + Cervello

7 Occhio La cornea converte la maggior parte dei raggi, l'iride è un muscolo che permette alla pupilla di variare dimensioni a seconda della luce ambientale. La luce attraversa il cristallino (una lente biconvessa) che fa convergere la luce versa la membrana della retina, ricoperta di cellule sensibili alla luce (coni e bastoncelli), le quali trasformano gli stimoli luminosi in informazioni nervose

8 Cervello La retina funge da laboratorio chimico: l'immagine retinica è la proiezione sul fondo dell'occhio di un'immagine ottenuta da cornea+pupilla+cristallino, trattata chimicamente dal sistema retinico, che la traduce in stimolo nervoso. Il nervo ottico trasmette gli stimoli al cervello, che le interpreta in dati sensibili, ovvero sensoriali, conosciuti. Il cervello ricostruisce l'immagine capovolta partita dalla retina, raddrizzandola e permettendone il riconoscimento.

9 La visione selettiva elimina gli elementi che distraggono. La fotocamera quindi a differenza dell'occhio umano registra tutto, quindi quello che ai nostri occhi in un primo momento è sfuggito risultando invisibile in foto si vedrà, perciò la fotografia registra spesso troppe cose, quelle importanti assieme con quelle che importanti non sono. È raro che l'occhio ci presenti un'immagine sfocata. Se spostate l'occhio da questo testo a un altro oggetto tutti i particolari vi appariranno ugualmente chiari, perché mentre si spostano i vostri occhi rimettono continuamente a fuoco.

10 La Profondità e lo spazio

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24 Escher

25 René Maltête

26 DALL'OCCHIO ALLA REFLEX Formazione di un'immagine Lettura di un'immagine

27 L'obiettivo - occhio ha una lunghezza focale di 17 mm, il suo "sensore" ha una superficie di oltre 1500 millimetri quadrati (quasi il doppio di una pellicola 35 mm); il sistema ottico segue le regole dell'ottica geometrica, fatta eccezione per quelle riguardanti le aberrazioni sferica e astigmatica, condizionate dalla biochimica oculare. ISO dell'occhio umano: 25 ISO valore minimo dei nostri occhi durante una giornata di sole. Prendiamo 25 perché è il valore più basso di ISO per una pellicola che si può recuperare in giro, per ottenere quasi nulla di rumore digitale e altissima qualità dell immagine. Consideriamo che i nostri occhi diventano 600 volte più sensibili nell'oscurità, moltiplicando il valore per 25 otteniamo Se, come invece accade nelle fotocamere digitali comuni, il valore ISO minimo è di 100, possiamo dire che il nostro massimo ISO ipotetico sia intorno a ! Risoluzione: 5M coni (equivalenti a 5M pixels a colori) + 100M bastoncelli (equivalenti a 100M pixels bianco/nero). Apertura: da f/8.3 a f/2.1 con tempo di risposta fino a 30 secondi (necessari all'espansione/contrazione). Ampiezza angolo visivo: 155 h e 120 v (a parte la zona cieca di Mariotte, ovvero l'area d'innesto del nervo). Frames al secondo: benché circa 24 fotogrammi al secondo siano necessari a garantire l'illusione di movimento, frequenze di fotogrammi superiori forniscono una maggiore sensazione di fluidità e naturalezza dei movimenti.

28 ANALOGIA FUNZIONALE COME SI FORMA UN'IMMAGINE

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30 Insomma, quando guardiamo una foto dobbiamo sempre farci almeno tre domande: cosa, come e perché. Cosa ha voluto immortalare il fotografo? Come ha effettuato questa foto, quali regole ha applicato? Ma soprattutto Perché ha deciso di catturare proprio quell attimo? Un altro aspetto di cui un fotografo deve tenere conto è il rapporto tra fotografia (lo scatto effettuato) e la realtà: due cose ben distinte che spesso e volentieri molto difficilmente riusciranno a fondersi. Più il soggetto sarà attraente o drammatico, più sarà complicato per il fotografo fare in modo che la fotografia rispecchi la realtà, il contesto nella quale è stata scattata. Ricordiamoci infine che la bellezza è un concetto relativo: ciò che è bello per me probabilmente è brutto per qualcun altro. Non concentriamoci quindi nello scattare foto a ciò che riteniamo bello ma, ripeto, concentriamoci sullo scattare foto che siano in grado di comunicare qualcosa.

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