ESERCITAZIONE 1. ALGORTIMO DI WAGNER-WHITIN

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ESERCITAZIONE 1. ALGORTIMO DI WAGNER-WHITIN"

Transcript

1 ESERCITAZIONE 1. ALGORTIMO DI WAGNER-WHITIN Alla base di questo algoritmo (e di quasi tutte le tecniche di lot sizing) si sono molte ipotesi, tra le quali le seguenti: 1. La domanda è assunta nota in ciascun periodo e si verifica all inizio dello stesso. 2. L orizzonte temporale di pianificazione è finito e composto di molti periodi di uguale lunghezza. 3. La dimensione del lotto deve includere uno o più periodi interi di domanda presi nella stessa sequenza della cronologia dell orizzonte temporale di pianificazione. 4. L intera quantità richiesta per ogni periodo deve essere disponibile all inizio dello stesso. Tutti i rifornimenti sono costretti ad arrivare all inizio del periodo (nessun rifornimento arriva nel mezzo del periodo). 5. Non ci sono sconti sulla quantità, così il costo unitario di un prodotto è costante. 6. Tutti i prodotti sono trattati indipendentemente dagli altri. 7. L intera quantità ordinata è consegnata allo stesso istante e non sono consentite carenze e stock out. 8. I prodotti richiesti in un periodo sono trattati dal magazzino all inizio del periodo. Così il costo di mantenimento a scorta è applicato solo alle scorte che vengono tenute in magazzino almeno tra un periodo ed il successivo. I prodotti consumati durante un periodo non generano costi di mantenimento. 9. Il costo di magazzino (costo di ordinazione e costo di mantenimento) e i lead time sono conosciuti con certezza e sono costanti. 10. Gli ordini messi all inizio di un periodo sono considerati disponibili in tempo da supplire alle richieste di quel periodo (zero lead time). Questa ipotesi non è una limitazione gravosa, perché nel caso di lead time diverso da zero basta spostare l ordine indietro nel tempo della stessa quantità del lead time. 11. Non ci sono previsioni/disposizioni sul magazzino oltre l orizzonte temporale di pianificazione (ipotesi che la domanda oltre l orizzonte temporale di copertura sia zero). 12. La giacenza iniziale è zero. Se non lo fosse, deve essere sottratta alla domanda richiesta nel primo periodo e ottenere così una richiesta netta per quel periodo. Se la giacenza iniziale è superiore alla domanda del primo periodo, questo processo di aggiustamento prosegue fino all esaurimento della stessa. L algoritmo di Wagner-Whitin è una applicazione di programmazione dinamica che trova una soluzione ottima di minimo costo. Lo sforzo computazionale, spesso notevole per risolvere problemi di programmazione dinamica, è in questo caso molto ridotto dalla considerazione

2 (derivata appunto Wagner e Whitin) che la soluzione ottima del problema deve possedere le seguenti proprietà: 1. Un riempimento ha luogo solo quando il livello di inventario è nullo; 2. C è un limite superiore al numero di periodi di anticipo dell ordine di una quantità dj rispetto al periodo j in cui viene richiesta (alla fine i costi di mantenimento a scorta sarebbero troppo elevati rispetto ai costi di ordinazione o setup) L algoritmo consiste nei 3 seguenti step: dove: 1) Calcolo della matrice del costo variabile per tutte le possibili alternative di ordine per un orizzonte temporale di N periodi. Il costo variabile totale include il costo di mantenimento e il costo di ordinazione. Viene definito Z ce come il costo variabile nei periodi da c ad e, con ordinazione effettuata nel periodo c e che soddisfa le richieste nei periodi da c ad e. cl = costo ordinazione, Z ce = c! + mp (Q!"!!!! 1 c i e N m = tasso di costo mantenimento scorte per periodo, P = prezzo unitario di acquisto, Q ce= Σ e k=c FN(k) FN(k) = domanda nel periodo k. Q!" ) 2) Si definisce f e come il costo minimo possibile nei periodi da 1 a e, dato che il livello di inventario alla fine del periodo e è zero. L algoritmo comincia con f0=0 e calcola in ordine f1,f2,...,fn. F e è calcolato in ordine crescente usando la seguente formula: f e =min (Z ce +f c-1 ) In altre parole, per ogni periodo tutte le combinazioni alternative di ordinazione e di strategie complementari fe sono confrontate. La migliore (a minor costo) combinazione è salvata come la strategia fe che soddisfa le richieste per i periodi da 1 ad e. Il valore di fn è il costo totale dello schema ottimale. 3) Per trasformare la soluzione ottima (fn) ottenuta dall algoritmo in quantità da ordinare, si applicano le seguenti formule: f N =Z wn +f w-1

3 f w-1 =Z vw-1 +f v f u-1 = Z 1u-1 + f 0 L ordine finale avviene nel periodo w ed è sufficiente a soddisfare la domanda dei periodi da w ad N. L ordine prima dell ordine finale si verifica nel periodo v ed è sufficiente a soddisfare la domanda nei periodi da v a w-1. Il primo ordine è nel periodo 1 ed è sufficiente a soddisfare la domanda nei periodi da 1 a u Esercizio 1 Un prodotto ha un costo di ordinazione di 110, un costo del prodotto di 80 / pezzo ed un tasso di mantenimento del 15%/ anno. Si consideri la seguente tabella per i fabbisogni dei singoli mesi Tabella 1: Domanda [pezzi/mese] Mese Fabbisogno Si determini: (i). il piano di produzione ottimo applicando il modello di Wagner-Whitin; (ii). si calcoli il costo del piano Per implementare l algoritmo bisogna costruire la matrice del costo variabile totale per tutte le possibili alternative, ovvero bisogna determinare i valori Zce: p*m= 0,15/12 *80 = 1 Z11 = ( )=110 Z12 = [( ) + ( )] = 230 Z13 = [( ) +( ) + ( )] = 430 Z14 = [( ) +( ) + ( ) + ( )] = 760 Z15 = [( ) +( ) +( ) +( ) + ( )] =1360 Z16 = [( ) ) + ( ) + ( ) + ( ) + ( )] = 1860 Z22 = ( ) = 110 Z23 = ( ) +( )]= 210 Z24 = [( )+( )+( )]=430 Z25 = [( )+( )+( )+( )]= 880 Z26 = [( )+( )+( )+( )+( )]= 1280

4 Z33= ( )= 110 Z34= [( )+ ( )]= 220 Z35= [( )+( )+( )]= 520 Z36= [( )+( ) + ( )+ ( )]= 820 Z44= ( )= 110 Z45 = [( ) +( )]= 260 Z46= [( )+( )+( )]= 460 Z55= 110+1( )= 110 Z56= 110+1[( )+( )]= 210 Z66= 110+1( )=110 Tabella 2: Matrice dei costi Zce c/e Si determina il costo minimo possibile nei periodi da 1 a e: f e = min (Zce + f c-1 ) f0= 0 f 1 = min ( Z11+f0) =110+0= 110 F 2 = min (Z12+f0; Z22+f1)= (230+0; )= 220 Per Z11 +f0 Z22 +f1 F 3 = min (Z13+f0; Z23 +f1; Z33+ f2)=(430+0; ; ) = 320 Z23+ f1

5 F 4 = min (Z14+f0; Z24+f1; Z34+f2; Z44+f3)= (760+0; ; ; )= 430 Z44 +f3 F5= min (Z15+f0; Z25+f1; Z35 +f2; Z45 +f3; Z55+f4)= (1360+0; ; ; ; )= 540 Z55+f4 F6= min (Z16+f0; Z26+f1; Z36+f2; Z46+f3; Z56+f4; Z66+f5)= (1860; ; ; ; ; )= 640 Z56 + f4 Tabella 3: Matrice dei costi totali variabili Zce + f i f f f f f f La ricostruzione del piano viene effettuata back-ward, ossia partendo dall ultimo periodo dell orizzonte temporale N risalendo fino al primo, scegliendo di volta in volta la soluzione ottima per il periodo considerato. Nel caso specifico: - f 6 = f N ->combinazione di Z56 +f 4 la politica ottima fino al periodo 6 è produrre nel periodo 5 + scegliere la politica ottima fino al periodo 5; significa che l ultimo ordine di replenishment è eseguito nel periodo 5 per coprire le domande del periodo 5 e 6 ( d5+d6= 250) - f4 è combinazione di Z44 e f3, quindi al periodo 4 si emette l ordine solo per coprire la produzione di 4 (d4=110) - f3 è combinazione di Z23 e f1 quindi si emette un ordine al periodo 2per coprire la domanda di 2 e 3 pari a f1 è combinazione di Z11 +f0, quindi l ordine al periodo 1 pari a 100 Mese Fabbisogno Quantità D1 D2+d3 D4 D5+d6 - ordinata

6 Il costo del piano ottimo di produzione è f6= 640 (iii). Se la capacità mensile è limitata a 240 pezzi, si determini un piano fattibile a partire da quello calcolato al punto precedente e se ne calcoli il costo. Il piano ottenuto non è fattibile; per renderlo tale al mese 5 è necessario produrre solo ed esclusivamente il quantitativo che soddisfa la domanda del periodo in corso mentre i pezzi restanti devono essere realizzati nel periodo 6. Mese Fabbisogno Quantità D1 D2+d3 D4 D5 - ordinata Costo del piano di fattibilità= Costo lancio ordine + Costo di mantenimento a scorta= N ordini * costo ordine + costo mantenimento * scorta= 5* * 100= Esercitazione a casa La D&G srl è un azienda commerciale che acquista e rivende prodotti per l illuminotecnica; tra questi spicca il codice X11, un faretto alogeno. Si vuole applicare il modello di Wagner-Whitin per calcolare il piano di approvvigionamento del prodotto X11 per il prossimo anno ed il costo ad esso associato. La domanda di X11 è nota deterministicamente per i prossimi sei bimestri: pezzi/bimestre bimestre Fabbisogno Sono inoltre note le seguenti informazioni: - il fornitore di X11 effettua una consegna franco fabbrica; la D&G quindi deve provvedere al trasporto dei prodotti fino al proprio stabilimento, trasporto affidato ad una società terza la quale, ad ogni uscita, richiede una commissione di 100 euro (la commissione è fissa e non dipende dal numero di pezzi); - una volta che un lotto di X11 arriva in D&G ne viene prelevato un campione; i faretti campionati vengono sottoposti ad un rigido controllo qualità che impiega anche un tecnico di una società esterna che costa alla D&G 25$/ ora; il controllo qualità dura 4 ore; - il costo di acquisto di X11 è di 100 $/pezzo - il costo opportunità per immobilizzo finanziari è pari al 12%/anno.

7 4. Least Unit Cost costo minimo unitario È un metodo che permette di raggruppare progressivamente i fabbisogni relativi a ciascun prodotto fino a determinare il lotto Q cui corrisponde il valore minimo del costo unitario: CU = (Cl+ Cm)/ Q Cl= costo totale di ordinazione Cm= costo totale di mantenimento!! Cm = Cum [!!! t 1 FN(t) ] Cum= costo unitario di mantenimento; FN(t)= fabbisogno netto!! Q= FN(t)!!! Dove con t si è indicato l istante di tempo in corrispondenza del quale risulta:!!!! (Cl + Cum [!!! t 1 FN(t) ] )/!!! FN(t) = min! ESERCIZIO Si consideri un problema di gestione delle scorte in cui l orizzonte temporale è di un anno suddiviso in 12 periodi mensili con una domanda distribuita secondo quanto indicato in tabella: periodo Tot Domanda FN(t) Si ipotizzi che il costo di ordinazione sia di 100 euro ed il costo di mantenimento unitario della scorta sia di 0,5 euro/mese. SI DETERMINI LA POLITICA DI APPROVVIGIONAMENTO CONSIDERANDO LA TECNICA DEL LEAST UNIT COST t Q= Σ FN(t) CU= (Cl+Cm)/Q ,5(50*0)/50= ,5( 0*1 + 50*0)/50= ,5( 30*3+0*1+50*0)/8 = 1, ,5(0*3+30*2+0*1+50*0)/80= 1, ,5(20*4+0*3+30*2+0*1+50*0)/100= 1, ,5(20*0)/20= ,5 (10*1+20*0)/ 30=3, ,5(0*2+10*1+20*0)/30= 3, ,5(10*3+0*2+10*1+20*0)/40= ,5( 0*4+10*3+0*2+10*1+20*0)/40= ,5(40*5+0*4+10*3+0*2+10*1+20*0)/80=2,75

8 ,5(20*6+ 40*5+0*4+10*3+0*2+10*1+20*0)/100= 2, ,5(20*0)/20= ,5(20*1+20*0)/40= 2,75 LOTTO PERIODI QUANTITA COSTO (U) CTOT COPERTI CUL CUM CUTOT 1 1,2,3, /80=1,25 0,375 1, ,6,7,8,9, ,25 1,5 2, , ,5 0,25 2, TOT= Least total cost Determina il quantitativo da ordinare confrontando la possibilità di ordinare un quantitativo pari alla domanda relativa ad un numero crescente di periodi consecutivi (1, 2, 3,...). Questa tecnica sceglie la dimensione del lotto e l intervallo dell ordine per i quali si eguagliano il costo unitario di allestimento/ordinazione e il costo unitario di mantenimento. La dimensione del lotto aumenta con il periodo di copertura a meno che non si incontrino periodi con domanda nulla: per esempio la dimensione del lotto non varia se si decide di coprire il solo periodo 1 o i periodi 1 e 2 perché la domanda del periodo 2 è nulla. Nei calcoli de LTC utilizziamo l ECONOMIC PART PERIOD-EPP, è un unità di scorte detenuta per un periodo di tempo, con costi di mantenimento uguali ai costi di allestimento/ordinazione. Riprendiamo l esercizio precedente: l EPP sarà pari a 200 pezzi, perché per questa quantità Cl=Cm (100= 0,5*200). periodo Tot Domanda FN(t) t Q Tot giacenze

9 t Q Tot giagenze Quindi abbiamo 2 lotti: 1 lotto copre i periodi da 1 a 7 ed è pari a 110 pezzi (d1+d3+d5+d6) 2 lotto copre i periodi da 8 a 12 ed è pari a 90 pezzi (d8+d10+d11+d12) periodo Tot Domanda FN(t) Ordine Giacenza C tot (LTC) = n ordini*c l + C m = 2* ,5*410 = 405 Il costo totale secondo la tecnica LTC è inferiore al costo totale secondo la tecnica LUC (= 460) a parità di costo di ordinazione. 6. Classificazione ABC e curve di Pareto Nei casi reali le materie prime e/o i semilavorati da utilizzare nel processo di produzione, in genere indicati con i termini prodotti o articoli (items), possono essere di numero molto elevato (centinaia o migliaia). Non tutti gli articoli, però, hanno lo stesso valore e sono utilizzati nelle stesse quantità. Per gestire una complessità di tal genere occorre un approccio in grado di discriminare tra le diverse categorie di prodotti, in modo che ognuno di essi sia oggetto di una gestione appropriata alla sua importanza. Gli articoli che hanno un valore di utilizzo molto elevato vanno assoggettati ad un controllo più intenso, mentre quelli che hanno un basso valore di utilizzo non necessitano di un controllo così rigoroso. Per questa ragione è opportuno dividere l insieme degli articoli in categorie, sulla base delle quali impostare diverse politiche di gestione e di controllo. Il sistema di classificazione si basa sul principio, riscontrato in una vasta casistica, che le operazioni più significative di acquisto e/o vendita fanno riferimento ad un numero limitato di articoli. In genere, una percentuale relativamente limitata della gamma complessiva di articoli a magazzino

10 incide sostanzialmente sul valore di utilizzo complessivo. Questo fenomeno è noto come legge di Pareto, da cui il nome classificazione di Pareto o ABC. Questa classificazione, largamente utilizzata, prevede la suddivisione degli articoli in tre gruppi (A,B,C) sulla base della loro importanza relativa. Si considerino, per ciascun articolo i, i seguenti parametri: q i vı v i = vı qi Articoli entranti in magazzino in un certo periodo (es. anno) Valore medio di un articolo nel periodo di riferimento Valore totale medio dei q i articoli Gli articoli si ordinano secondo il valore totale decrescente ( v i v i+1 ); sulla base di questo ordinamento, si definisce il valore totale cumulato vc i = Σ j i v j Il valore totale cumulato percentuale dell articolo i (vc% i ), invece, è dato da vc% i = vc i /vc n *100 se n è il numero totale di prodotti. Se si introducono due valori v a e v b, apparterranno al gruppo A tutti gli articoli tali che 0 vc%i va, al gruppo B gli articoli che va vc%i Vb, e al gruppo C gli articoli rimanenti (tali, cioè, che vb vc%i 100). Ponendo ad esempio va=70% e vb =90% gli articoli del gruppo A rappresentano il 70% del valore totale mentre quelli del gruppo B incidono per un ulteriore 20%. La scelta va e vb non è rigida.

11 Se poniamo va=80% e vb=90%, si ha che gli articoli 1-5 appartengono ad A, quelli 6-9 al gruppo B e quelli al gruppo C.

12 ESERCIZIO L azienda P&P analizza i consumi di alcuni componenti che vengono regolarmente acquistati da un fornitore per la produzione del proprio prodotto di punta C&C. In tabella sono riportati i dati relativi a tali articoli CODICE CONSUMO TOTALE ANNUO (PZ/ANNO) COSTO UNITARIO ( /PEZZO) DEV. STANDARD MENSILE A A A A A Tot= 4540 TEMPO APPROV. (GG) Si effettui una classificazione a valore e quantità dei codici in questione adoperando la tecnica di Pareto, dividendoli in due classi (A e B rispettivamente) e adoperando come soglia di riferimento l 85%. CLASSIFICAZIONE A QUANTITA CODICE CONSUMO TOT %TOTALE %CUMULATO TOTALE CUMULATO A ,4 0.4 A , A A , A ALLA CLASSE A APPARTENGONO I PRODOTTI A003 E A002 ALLA CLASSE B APPARTENGONO I PRODOTTI A004, A001 E A002

13 CLASSIFICAZIONE A QUANTITA' 100,00% 90,00% 80,00% 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% A CLASSIFICAZIONE A VALORE Valore= costo * consumo A001= 13*390= 5070 A002= 8*1400= A003= 25*1800= A004= 45*750= A005= 62*200= B % CUMULATA CODICE VALORE VALORE TOT %TOTALE %CUMULATO TOTALE CUMULATO A , A , A A , A ALLA CLASSA A APPARTENGONO I PRODOTTI A003, A004 E A005 ALLA CLASSE B APPARTENGONO I PRODOTTI A002 E A001

14 ESERCITAZIONE LUC E LTC Determinare il numero e l entità dei lotti di fabbricazione del prodotto il cui fabbisogno netto è indicato nella seguente tabella: periodo (settimane) Fabbisogno netto FN(t) Sia: Cum =1 euro/settimana Cl= 100 euro Si determini: la politica di approvvigionamento considerando la tecnica del Least Unit Cost (LUC) la politica di approvvigionamento considerando la tecnica del Least Total Cost (LTC) si effettui un confronto tra i costi totali di gestione che si ottengono dalle politiche di approvvigionamento calcolate con le due tecniche.

Ottava Edizione. Gestione delle Scorte Prof. Sergio Cavalieri

Ottava Edizione. Gestione delle Scorte Prof. Sergio Cavalieri Ottava Edizione Gestione delle Scorte Prof. Sergio Cavalieri Fenomeni di obsolescenza 2 Determinati da: Prodotto inidoneo al segmento di mercato (es: computer) Effetto moda (es: abbigliamento) Mancato

Dettagli

La gestione delle scorte

La gestione delle scorte La gestione delle scorte Controllo delle scorte Sist. prod. / Fornitore ordini domanda I Magazzino R Lead Time T La gestione delle scorte Problema: uando ordinare uanto ordinare Obiettivi: Basso livello

Dettagli

La gestione delle scorte tramite il punto di riordino ed il lotto economico

La gestione delle scorte tramite il punto di riordino ed il lotto economico La gestione delle scorte tramite il punto di riordino ed il lotto economico 1. Introduzione Le Scorte sono costituite in prevalenza da materie prime, da accessori/componenti, da materiali di consumo. Rappresentano

Dettagli

Mentre l istante in corrispondenza del quale effettuare il riordino sarà pari a:

Mentre l istante in corrispondenza del quale effettuare il riordino sarà pari a: ESERCIZIO EOQ base Il negozio Electrolux vende 1200 telecamere all anno. Il tasso di vendita delle telecamere può essere ritenuto costante durante l anno. Il negozio ordina le telecamere presso un rifornitore

Dettagli

INVENTORY CONTROL. Ing. Lorenzo Tiacci

INVENTORY CONTROL. Ing. Lorenzo Tiacci INVENORY CONROL Ing. Lorenzo iacci esto di riferimento: Inventory Management and Production Planning and Control - hird Ed. E.A. Silver, D.F. Pyke, R. Peterson Wiley, 1998 Indice 1. IL MEODO DI WAGNER-WHIIN

Dettagli

Modello gestione scorte: E.O.Q. (Economic Order Quantity o del lotto economico)

Modello gestione scorte: E.O.Q. (Economic Order Quantity o del lotto economico) Modello gestione scorte: E.O.Q. (Economic Order Quantity o del lotto economico) Il modello EOQ (dall'inglese Economic Order Quantity) è stato proposto da F.W. Harris nel 1913, ma è attribuito principalmente

Dettagli

costo medio (atteso) di immagazzinamento mensile l indice di rotazione di magazzino semestrale (atteso)

costo medio (atteso) di immagazzinamento mensile l indice di rotazione di magazzino semestrale (atteso) Esercizio 1 La Office Services rivende articoli per ufficio. Dai dati storici relativi allo scorso semestre si prevede che la domanda media di toner sarà di 194 unità al mese, e la deviazione standard

Dettagli

Epoca k Rata Rk Capitale Ck interessi Ik residuo Dk Ek 0 S 0 1 C1 Ik=i*S Dk=S-C1. n 0 S

Epoca k Rata Rk Capitale Ck interessi Ik residuo Dk Ek 0 S 0 1 C1 Ik=i*S Dk=S-C1. n 0 S L AMMORTAMENTO Gli ammortamenti sono un altra apllicazione delle rendite. Il prestito è un operazione finanziaria caratterizzata da un flusso di cassa positivo (mi prendo i soldi in prestito) seguito da

Dettagli

2. Leggi finanziarie di capitalizzazione

2. Leggi finanziarie di capitalizzazione 2. Leggi finanziarie di capitalizzazione Si chiama legge finanziaria di capitalizzazione una funzione atta a definire il montante M(t accumulato al tempo generico t da un capitale C: M(t = F(C, t C t M

Dettagli

IL PROBLEMA DELLE SCORTE

IL PROBLEMA DELLE SCORTE IL PROBLEMA DELLE SCORTE Un problema di Ricerca Operativa, di notevole interesse pratico, è il problema della gestione delle scorte, detto anche di controllo delle giacenze di magazzino. Esso riguarda

Dettagli

L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO

L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO È noto che la gestione del magazzino è uno dei costi nascosti più difficili da analizzare e, soprattutto, da contenere. Le nuove tecniche hanno, però, permesso

Dettagli

Il caso FrescoMagic s.r.l.

Il caso FrescoMagic s.r.l. LE TECNICHE DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLE SCORTE Il caso FrescoMagic s.r.l. Le scorte servono a fronteggiare in ogni momento improvvise esigenze di produzione e di vendita Rilevano importanza perché

Dettagli

(Esercizi Tratti da Temi d esame degli ordinamenti precedenti)

(Esercizi Tratti da Temi d esame degli ordinamenti precedenti) (Esercizi Tratti da Temi d esame degli ordinamenti precedenti) Esercizio 1 L'agenzia viaggi GV - Grandi Viaggi vi commissiona l'implementazione della funzione AssegnaVolo. Tale funzione riceve due liste

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

LA PIANIFICAZIONE DEGLI ACQUISTI CON MICROSOFT EXCEL 2007

LA PIANIFICAZIONE DEGLI ACQUISTI CON MICROSOFT EXCEL 2007 LA PIANIFICAZIONE DEGLI ACQUISTI CON MICROSOFT EXCEL 2007 La pianificazione degli acquisti assume un importanza fondamentale in tutte quelle realtà aziendali dove: i tempi di approvvigionamento sono piuttosto

Dettagli

La Minimizzazione dei costi

La Minimizzazione dei costi La Minimizzazione dei costi Il nostro obiettivo è lo studio del comportamento di un impresa che massimizza il profitto sia in mercati concorrenziali che non concorrenziali. Ora vedremo la fase della minimizzazione

Dettagli

Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014

Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014 Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici Università degli Studi di Bari Aldo Moro Corso di Macroeconomia 2014 1. Assumete che = 10% e = 1. Usando la definizione di inflazione attesa

Dettagli

APPROFONDIMENTO ORGANIZZAZIONE

APPROFONDIMENTO ORGANIZZAZIONE APPROFONDIMENTO ORGANIZZAZIONE Iniziativa Comunitaria Equal II Fase IT G2 CAM - 017 Futuro Remoto Approfondimento La gestione delle scorte ORGANISMO BILATERALE PER LA FORMAZIONE IN CAMPANIA La gestione

Dettagli

Psicometria (8 CFU) Corso di Laurea triennale STANDARDIZZAZIONE

Psicometria (8 CFU) Corso di Laurea triennale STANDARDIZZAZIONE Psicometria (8 CFU) Corso di Laurea triennale Un punteggio all interno di una distribuzione è in realtà privo di significato se preso da solo. Sapere che un soggetto ha ottenuto un punteggio x=52 in una

Dettagli

Il mercato di monopolio

Il mercato di monopolio Il monopolio Il mercato di monopolio Il monopolio è una struttura di mercato caratterizzata da 1. Un unico venditore di un prodotto non sostituibile. Non ci sono altre imprese che possano competere con

Dettagli

1. Distribuzioni campionarie

1. Distribuzioni campionarie Università degli Studi di Basilicata Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia Aziendale - a.a. 2012/2013 lezioni di statistica del 3 e 6 giugno 2013 - di Massimo Cristallo - 1. Distribuzioni campionarie

Dettagli

a) Determinare i numeri indice a base fissa del fatturato con base 2007=100 e commentare i risultati ottenuti per gli anni 2008 e 2012

a) Determinare i numeri indice a base fissa del fatturato con base 2007=100 e commentare i risultati ottenuti per gli anni 2008 e 2012 ESERCIZIO 1 Nella tabella che segue sono riportate le variazioni percentuali, rispetto all anno precedente, del fatturato di un azienda. Sulla base dei dati contenuti in tabella a) Determinare i numeri

Dettagli

Ottava Edizione. La Programmazione e Controllo della Produzione Prof. Sergio Cavalieri

Ottava Edizione. La Programmazione e Controllo della Produzione Prof. Sergio Cavalieri Ottava Edizione La e Controllo della Produzione Prof. Sergio Cavalieri e Controllo di Produzione : compiti 2 Rendere disponibili le informazioni necessarie per: Gestire in modo efficiente ed efficace il

Dettagli

Prodotto Disponibilità Costo 1 3000 3 2 2000 6 3 4000 4. e rispettando le seguenti regole di composizione delle benzine:

Prodotto Disponibilità Costo 1 3000 3 2 2000 6 3 4000 4. e rispettando le seguenti regole di composizione delle benzine: 1.1 Pianificazione degli investimenti. Una banca deve investire C milioni di Euro, e dispone di due tipi di investimento: (a) con interesse annuo del 15%; (b) con interesse annuo del 25%. Almeno 1 di C

Dettagli

A) ISC per i conti correnti. In corso di predisposizione

A) ISC per i conti correnti. In corso di predisposizione llegato 5 METODOLOGIE DI CLCOLO DEGLI INDICTORI SINTETICI DI COSTO ) ISC per i conti correnti In corso di predisposizione B) ISC per gli affidamenti in conto corrente 1. Premessa La formula per il calcolo

Dettagli

Capitolo V. I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM

Capitolo V. I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM Capitolo V. I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM 2 OBIETTIVO: Il modello IS-LM Fornire uno schema concettuale per analizzare la determinazione congiunta della produzione e del tasso

Dettagli

Librerie digitali. Video. Gestione di video. Caratteristiche dei video. Video. Metadati associati ai video. Metadati associati ai video

Librerie digitali. Video. Gestione di video. Caratteristiche dei video. Video. Metadati associati ai video. Metadati associati ai video Video Librerie digitali Gestione di video Ogni filmato è composto da più parti Video Audio Gestito come visto in precedenza Trascrizione del testo, identificazione di informazioni di interesse Testo Utile

Dettagli

Matrice Excel Calcolo rata con IMPORTO DEL FINANZIAMENTO determinato dall'utente

Matrice Excel Calcolo rata con IMPORTO DEL FINANZIAMENTO determinato dall'utente Matrice Excel Calcolo rata con IMPORTO DEL FINANZIAMENTO determinato dall'utente L'acquisto di un immobile comporta un impegno finanziario notevole e non sempre è possibile disporre della somma di denaro

Dettagli

Osservatorio SosTariffe.it Telefonia Mobile

Osservatorio SosTariffe.it Telefonia Mobile Osservatorio SosTariffe.it Telefonia Mobile TARIFFE IN PORTABILITA DEL NUMERO: ANALISI SUL RISPARMIO CHE SI OTTIENE EFFETTUANDO IL PASSAGGIO DEL NUMERO AD UN ALTRO OPERATORE SIA PER ABBONAMENTI CHE PER

Dettagli

Domande a scelta multipla 1

Domande a scelta multipla 1 Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco

Dettagli

Modelli di Programmazione Lineare e Programmazione Lineare Intera

Modelli di Programmazione Lineare e Programmazione Lineare Intera Modelli di Programmazione Lineare e Programmazione Lineare Intera 1 Azienda Dolciaria Un azienda di cioccolatini deve pianificare la produzione per i prossimi m mesi. In ogni mese l azienda ha a disposizione

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE E AZIENDALI MACROECONOMIA - Anno accademico 2015-2016, I semestre

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE E AZIENDALI MACROECONOMIA - Anno accademico 2015-2016, I semestre UNIVERSIT DEGLI STUDI DI SSSRI DIPRTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE E ZIENDLI MCROECONOMI - nno accademico 2015-2016, I semestre Soluzioni esercitazione (seconda parte del programma), 11122015 PRTE ) 1) Si

Dettagli

CALCOLO COMBINATORIO

CALCOLO COMBINATORIO CALCOLO COMBINATORIO 1 Modi di formare gruppi di k oggetti presi da n dati 11 disposizioni semplici, permutazioni Dati n oggetti distinti a 1,, a n si chiamano disposizioni semplici di questi oggetti,

Dettagli

Il concetto di valore medio in generale

Il concetto di valore medio in generale Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo

Dettagli

Il Taeg = 0. Trasparenza e credito ai consumatori. 2011 ABISERVIZI S.p.A. - Riproduzione vietata - Tutti i diritti sono riservati.

Il Taeg = 0. Trasparenza e credito ai consumatori. 2011 ABISERVIZI S.p.A. - Riproduzione vietata - Tutti i diritti sono riservati. e credito ai consumatori 5 Il Taeg k = n 1 1 + TAEG TAEG ( F k )) tk tk = 0 2011 ABISERVIZI S.p.A. - Riproduzione vietata - Tutti i diritti sono riservati. INDICE La formula finanziaria Le ipotesi di calcolo

Dettagli

Matrice Excel Calcolo rata con DURATA DEL FINANZIAMENTO determinata dall'utente

Matrice Excel Calcolo rata con DURATA DEL FINANZIAMENTO determinata dall'utente Matrice Excel Calcolo rata con DURATA DEL FINANZIAMENTO determinata dall'utente L'acquisto di un immobile comporta un impegno finanziario notevole e non sempre è possibile disporre della somma di denaro

Dettagli

Analisi e diagramma di Pareto

Analisi e diagramma di Pareto Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo

Dettagli

Università degli Studi di Padova

Università degli Studi di Padova Università degli Studi di Padova Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale Tesi di Laurea La gestione delle scorte: modelli discreti Inventory management: discrete models Relatore:

Dettagli

Ai fini economici i costi di un impresa sono distinti principalmente in due gruppi: costi fissi e costi variabili. Vale ovviamente la relazione:

Ai fini economici i costi di un impresa sono distinti principalmente in due gruppi: costi fissi e costi variabili. Vale ovviamente la relazione: 1 Lastoriadiun impresa Il Signor Isacco, che ormai conosciamo per il suo consumo di caviale, decide di intraprendere l attività di produttore di caviale! (Vuole essere sicuro della qualità del caviale

Dettagli

Mercati finanziari e valore degli investimenti

Mercati finanziari e valore degli investimenti 7 Mercati finanziari e valore degli investimenti Problemi teorici. Nei mercati finanziari vengono vendute e acquistate attività. Attraverso tali mercati i cambiamenti nella politica del governo e le altre

Dettagli

La valorizzazione dei movimenti di magazzino

La valorizzazione dei movimenti di magazzino La valorizzazione dei movimenti di magazzino La valorizzazione dei carichi e degli scarichi Se la contabilità di magazzino è a quantità e a valori, occorre valorizzare i movimenti di magazzino e la scorta

Dettagli

IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE.

IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. Lezione 5 Castellanza, 17 Ottobre 2007 2 Summary Il costo del capitale La relazione rischio/rendimento

Dettagli

Pertanto la formula per una prima approssimazione del tasso di rendimento a scadenza fornisce

Pertanto la formula per una prima approssimazione del tasso di rendimento a scadenza fornisce A. Peretti Svolgimento dei temi d esame di MDEF A.A. 015/16 1 PROVA CONCLUSIVA DI MATEMATICA per le DECISIONI ECONOMICO-FINANZIARIE Vicenza, 9/01/016 ESERCIZIO 1. Data l obbligazione con le seguenti caratteristiche:

Dettagli

Modelli per la gestione delle scorte

Modelli per la gestione delle scorte Modelli per la gestione delle scorte Claudio Arbib Università di L Aquila Seconda Parte Sommario Sui problemi di gestione aperiodica equazioni di stato Funzioni di costo Un modello convesso formulazione

Dettagli

TECNICHE DI SIMULAZIONE

TECNICHE DI SIMULAZIONE TECNICHE DI SIMULAZIONE INTRODUZIONE Francesca Mazzia Dipartimento di Matematica Università di Bari a.a. 2004/2005 TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 1 Introduzione alla simulazione Una simulazione è l imitazione

Dettagli

Esercitazione 1 del corso di Statistica 2 Prof. Domenico Vistocco

Esercitazione 1 del corso di Statistica 2 Prof. Domenico Vistocco Esercitazione 1 del corso di Statistica 2 Prof. Domenico Vistocco Alfonso Iodice D Enza April 26, 2007 1...prima di cominciare Contare, operazione solitamente semplice, può diventare complicata se lo scopo

Dettagli

SISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI

SISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI SISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI Il Sistema di Numerazione Decimale Il sistema decimale o sistema di numerazione a base dieci usa dieci cifre, dette cifre decimali, da O a 9. Il sistema decimale è un sistema

Dettagli

Leasing secondo lo IAS 17

Leasing secondo lo IAS 17 Leasing secondo lo IAS 17 Leasing: Ias 17 Lo Ias 17 prevede modalità diverse di rappresentazione contabile a seconda si tratti di leasing finanziario o di leasing operativo. Il leasing è un contratto per

Dettagli

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI Divulgazione Implementazione/Modifica Software SW0003784 Creazione 23/01/2014 Revisione del 27/06/2014 Numero 1 Una gestione avanzata dei materiali strategici e delle materie

Dettagli

MODULO MAGAZZINO ARCHIVI DI MAGAZZINO ANAGRAFICA ARTICOLI

MODULO MAGAZZINO ARCHIVI DI MAGAZZINO ANAGRAFICA ARTICOLI MODULO MAGAZZINO ARCHIVI DI MAGAZZINO ANAGRAFICA ARTICOLI L anagrafica prodotti è suddivisa per sezioni: - Dati generici - Dati relativi al trasporto in A.D.R. (merci pericolose) - Dati relativi alla composizione

Dettagli

Piattaforma Applicativa Gestionale. Scheda Prodotto. Produzione

Piattaforma Applicativa Gestionale. Scheda Prodotto. Produzione Piattaforma Applicativa Gestionale Scheda Prodotto Produzione COPYRIGHT 1992-2004 by ZUCCHETTI S.p.A. Tutti i diritti sono riservati.questa pubblicazione contiene informazioni protette da copyright. Nessuna

Dettagli

Codifiche a lunghezza variabile

Codifiche a lunghezza variabile Sistemi Multimediali Codifiche a lunghezza variabile Marco Gribaudo marcog@di.unito.it, gribaudo@elet.polimi.it Assegnazione del codice Come visto in precedenza, per poter memorizzare o trasmettere un

Dettagli

1. Definizione di budget e collocazione nel processo di programmazione e controllo

1. Definizione di budget e collocazione nel processo di programmazione e controllo 21 Capitolo II Il budget 1. Definizione di budget e collocazione nel processo di programmazione e controllo Il budget - e' un programma delle operazioni di gestione da compiere in un anno, finalizzato

Dettagli

Matrice Excel Calcolo rata con TASSO DI INTERESSE determinato dall'utente

Matrice Excel Calcolo rata con TASSO DI INTERESSE determinato dall'utente Matrice Excel Calcolo rata con TASSO DI INTERESSE determinato dall'utente L'acquisto di un immobile comporta un impegno finanziario notevole e non sempre è possibile disporre della somma di denaro sufficiente

Dettagli

I ricavi ed i costi di produzione

I ricavi ed i costi di produzione I ricavi ed i costi di produzione Supponiamo che le imprese cerchino di operare secondo comportamenti efficienti, cioè comportamenti che raggiungono i fini desiderati con mezzi minimi (o, che è la stessa

Dettagli

Gestione della memoria centrale

Gestione della memoria centrale Gestione della memoria centrale Un programma per essere eseguito deve risiedere in memoria principale e lo stesso vale per i dati su cui esso opera In un sistema multitasking molti processi vengono eseguiti

Dettagli

Misure finanziarie del rendimento: il Van

Misure finanziarie del rendimento: il Van Misure finanziarie del rendimento: il Van 6.XI.2013 Il valore attuale netto Il valore attuale netto di un progetto si calcola per mezzo di un modello finanziario basato su stime circa i ricavi i costi

Dettagli

Interesse, sconto, ratei e risconti

Interesse, sconto, ratei e risconti TXT HTM PDF pdf P1 P2 P3 P4 293 Interesse, sconto, ratei e risconti Capitolo 129 129.1 Interesse semplice....................................................... 293 129.1.1 Esercizio per il calcolo dell

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

LA LOGISTICA INTEGRATA

LA LOGISTICA INTEGRATA dell Università degli Studi di Parma LA LOGISTICA INTEGRATA Obiettivo: rispondere ad alcuni interrogativi di fondo Come si è sviluppata la logistica in questi ultimi anni? Quali ulteriori sviluppi sono

Dettagli

Lezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale

Lezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Lezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di Teramo Scelta

Dettagli

Misure finanziarie del rendimento: il Van

Misure finanziarie del rendimento: il Van Misure finanziarie del rendimento: il Van 12.XI.2014 Il valore attuale netto Il valore attuale netto di un progetto si calcola l per mezzo di un modello finanziario basato su stime circa i ricavi i costi

Dettagli

Matematica Finanziaria Soluzione della prova scritta del 15/05/09

Matematica Finanziaria Soluzione della prova scritta del 15/05/09 Matematica Finanziaria Soluzione della prova scritta del 15/05/09 ESERCIZIO 1 Il valore in t = 60 semestri dei versamenti effettuati dall individuo è W (m) = R(1 + i 2 ) m + R(1 + i 2 ) m 1 +... R(1 +

Dettagli

PROBLEMI DI SCELTA. Problemi di. Scelta. Modello Matematico. Effetti Differiti. A Carattere Continuo. A più variabili d azione (Programmazione

PROBLEMI DI SCELTA. Problemi di. Scelta. Modello Matematico. Effetti Differiti. A Carattere Continuo. A più variabili d azione (Programmazione 1 PROBLEMI DI SCELTA Problemi di Scelta Campo di Scelta Funzione Obiettivo Modello Matematico Scelte in condizioni di Certezza Scelte in condizioni di Incertezza Effetti Immediati Effetti Differiti Effetti

Dettagli

Blanchard, Macroeconomia Una prospettiva europea, Il Mulino 2011 Capitolo IV. I mercati finanziari. Capitolo IV. I mercati finanziari

Blanchard, Macroeconomia Una prospettiva europea, Il Mulino 2011 Capitolo IV. I mercati finanziari. Capitolo IV. I mercati finanziari Capitolo IV. I mercati finanziari 1. La domanda di moneta La moneta può essere usata per transazioni, ma non paga interessi. In realtà ci sono due tipi di moneta: il circolante, la moneta metallica e cartacea,

Dettagli

Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria

Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria Silvana Stefani Piazza dell Ateneo Nuovo 1-20126 MILANO U6-368 silvana.stefani@unimib.it 1 Unità 7 Costituzione di un capitale Classificazione Fondo di

Dettagli

Statistica. Lezione 6

Statistica. Lezione 6 Università degli Studi del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Infermieristica Corso integrato in Scienze della Prevenzione e dei Servizi sanitari Statistica Lezione 6 a.a 011-01 Dott.ssa Daniela Ferrante

Dettagli

mese 1 2 3 4 5 richiesta 6000 7000 8000 9500 11000

mese 1 2 3 4 5 richiesta 6000 7000 8000 9500 11000 1.7 Servizi informatici. Un negozio di servizi informatici stima la richiesta di ore di manutenzione/consulenza per i prossimi cinque mesi: mese 1 2 3 4 5 richiesta 6000 7000 8000 9500 11000 All inizio

Dettagli

ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato

ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Articolo pubblicato sul n 22 / 2004 di Amministrazione e Finanza edito da Ipsoa. ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Premessa

Dettagli

GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE

GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE L applicazione elaborata da Nordest Informatica e disponibile all interno del sito è finalizzata a fornirvi un ipotesi dell impatto economico

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO. Facoltà di Ingegneria. Corso di Gestione dell Informazione Aziendale. Glossario e Formulario

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO. Facoltà di Ingegneria. Corso di Gestione dell Informazione Aziendale. Glossario e Formulario UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Corso di Gestione dell Informazione Aziendale prof. Paolo Aymon Glossario e Formulario Glossario e Formulario Pianificazione Programmazione Tempi di produzione KanBan

Dettagli

MICROECONOMIA La teoria del consumo: Alcuni Arricchimenti. Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza

MICROECONOMIA La teoria del consumo: Alcuni Arricchimenti. Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza MICROECONOMIA La teoria del consumo: Alcuni Arricchimenti Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza 1 Dotazioni iniziali Il consumatore dispone ora non di un dato reddito monetario ma di un ammontare

Dettagli

[ Analisi della. concentrazione] di Luca Vanzulli. Pag. 1 di 1

[ Analisi della. concentrazione] di Luca Vanzulli. Pag. 1 di 1 [ Analisi della concentrazione] di Luca Vanzulli Pag. 1 di 1 LA CONCENTRAZIONE NELL ANALISI DELLE VENDITE L analisi periodica delle vendite rappresenta un preziosissimo indicatore per il monitoraggio del

Dettagli

matematica probabilmente

matematica probabilmente IS science centre immaginario scientifico Laboratorio dell'immaginario Scientifico - Trieste tel. 040224424 - fax 040224439 - e-mail: lis@lis.trieste.it - www.immaginarioscientifico.it indice Altezze e

Dettagli

al budget di cassa mensile

al budget di cassa mensile un esempio molto semplice : dal bilancio previsionale al budget di cassa mensile Lo stato patrimoniale dell anno x : ATTIVO PASSIVO Cassa 5.000 Fornitori Clienti 300.000 Banche Scorte 100.000 Capitale

Dettagli

i criteri di valutazione

i criteri di valutazione La fattibilità economica dei progetti: i criteri di valutazione 14.XII.2011 I criteri di fattibilità del progetto La convenienza di un investimento t immobiliare per il promotore può avvenire attraverso

Dettagli

Prova di autovalutazione Prof. Roberta Siciliano

Prova di autovalutazione Prof. Roberta Siciliano Prova di autovalutazione Prof. Roberta Siciliano Esercizio 1 Nella seguente tabella è riportata la distribuzione di frequenza dei prezzi per camera di alcuni agriturismi, situati nella regione Basilicata.

Dettagli

La logistica del farmaco Claudio Jommi claudio.jommi@pharm.unipmn.it

La logistica del farmaco Claudio Jommi claudio.jommi@pharm.unipmn.it La logistica del farmaco Claudio Jommi claudio.jommi@pharm.unipmn.it Organizzazione dell azienda farmacia e Farmacoeconomia Definizione e compiti della funzione produzione e logistica Definizione Insieme

Dettagli

2.3 Azienda PACK. 54 L Activity Based Costing in pratica

2.3 Azienda PACK. 54 L Activity Based Costing in pratica 54 L Activity Based Costing in pratica 2.3 Azienda PACK L azienda Pack opera nel settore del packaging e produce contenitori per alimenti. Il controllo di gestione ha applicato una tecnica ABC per conoscere

Dettagli

COMPLEMENTI SULLE LEGGI FINANZIARIE

COMPLEMENTI SULLE LEGGI FINANZIARIE COMPLEMENI SULLE LEGGI FINANZIARIE asso di rendimento di operazioni finanziarie in valuta estera La normativa vigente consente di effettuare operazioni finanziarie, sia di investimento che di finanziamento,

Dettagli

PROBLEMI DI SCELTA IN CONDIZIONI DI CERTEZZA dipendenti da una sola variabile di scelta con effetti immediati

PROBLEMI DI SCELTA IN CONDIZIONI DI CERTEZZA dipendenti da una sola variabile di scelta con effetti immediati prof. Guida PROBLEMI DI SCELTA IN CONDIZIONI DI CERTEZZA dipendenti da una sola variabile di scelta con effetti immediati sono quei problemi nei quali gli effetti della scelta sono noti e immediati ESERCIZIO

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

Leverage massimo 2 Dividendi normali e consueti. Valuation ratio 1 Capitale sociale reperibile in borsa

Leverage massimo 2 Dividendi normali e consueti. Valuation ratio 1 Capitale sociale reperibile in borsa ESERCIZIO N.1 Il candidato verifichi se nell azienda GAMMA, quotata in borsa, è soddisfatta la motivazione della sicurezza dopo aver effettuato i nuovi investimenti indispensabili, considerando che gli

Dettagli

Dimensione di uno Spazio vettoriale

Dimensione di uno Spazio vettoriale Capitolo 4 Dimensione di uno Spazio vettoriale 4.1 Introduzione Dedichiamo questo capitolo ad un concetto fondamentale in algebra lineare: la dimensione di uno spazio vettoriale. Daremo una definizione

Dettagli

IN COLLABORAZIONE CON OPTA SRL

IN COLLABORAZIONE CON OPTA SRL PROGRAMMARE LA PRODUZIONE IN MODO SEMPLICE ED EFFICACE IN COLLABORAZIONE CON OPTA SRL SOMMARIO 1. L AZIENDA E IL PRODOTTO 2. IL PROBLEMA 3. DATI DI INPUT 4. VERIFICA CARICO DI LAVORO SETTIMANALE 5. VERIFICA

Dettagli

I margini lordi nelle aziende che producono su commessa Il caso Sicilyelectronic srl

I margini lordi nelle aziende che producono su commessa Il caso Sicilyelectronic srl I margini lordi nelle aziende che producono su commessa Il caso Sicilyelectronic srl Corso di Economia Aziendale (esercitazioni) Università degli Studi di Palermo Agenda Caratteristiche delle aziende che

Dettagli

Esercizi di Matematica Finanziaria - Corso Part Time scheda 1 - Leggi finanziarie, rendite ed ammortamenti

Esercizi di Matematica Finanziaria - Corso Part Time scheda 1 - Leggi finanziarie, rendite ed ammortamenti Esercizi di Matematica Finanziaria - Corso Part Time scheda 1 - Leggi finanziarie, rendite ed ammortamenti 1. Un capitale d ammontare 100 viene investito, in regime di interesse semplice, al tasso annuo

Dettagli

Un po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica

Un po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica Un po di statistica Christian Ferrari Laboratorio di Matematica 1 Introduzione La statistica è una parte della matematica applicata che si occupa della raccolta, dell analisi e dell interpretazione di

Dettagli

ESERCIZI DI MATEMATICA FINANZIARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT UNIFE A.A. 2015/2016. 1. Esercizi: lezione 24/11/2015

ESERCIZI DI MATEMATICA FINANZIARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT UNIFE A.A. 2015/2016. 1. Esercizi: lezione 24/11/2015 ESERCIZI DI MATEMATICA FINANZIARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT UNIFE A.A. 2015/2016 1. Esercizi: lezione 24/11/2015 Valutazioni di operazioni finanziarie Esercizio 1. Un operazione finanziaria

Dettagli

Regime finanziario dell interesse semplice: formule inverse

Regime finanziario dell interesse semplice: formule inverse Regime finanziario dell interesse semplice: formule inverse Il valore attuale di K è il prodotto del capitale M disponibile al tempo t per il fattore di sconto 1/(1+it). 20 Regime finanziario dell interesse

Dettagli

Metodo pratico per la definizione della leva finanziaria ottimale di un impresa

Metodo pratico per la definizione della leva finanziaria ottimale di un impresa Metodo pratico per la definizione della leva finanziaria ottimale di un impresa Di: Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione La definizione della leva finanziaria ottimale nella valutazione

Dettagli

Le spese di trasporto to in fattura

Le spese di trasporto to in fattura Laboratorio 2010 Scuola Duemila 1 Esercitazione svolta di laboratorio n. 1 Le spese di trasporto to in fattura Roberto Bandinelli Riccardo Mazzoni Il caso Gli addetti alla contabilità della Morganti s.p.a.,

Dettagli

GESTIONE DELL INFORMAZIONE AZIENDALE GRUPPO A prova scritta del 20 maggio 2004

GESTIONE DELL INFORMAZIONE AZIENDALE GRUPPO A prova scritta del 20 maggio 2004 GESTIONE DELL INFORMAZIONE AZIENDALE GRUPPO A prova scritta del 20 maggio 2004 Rispondere alle seguenti domande marcando a penna la lettera corrispondente alla risposta ritenuta corretta (una sola tra

Dettagli

La teoria dell offerta

La teoria dell offerta La teoria dell offerta Tecnologia e costi di produzione In questa lezione approfondiamo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta. In particolare: è possibile individuare

Dettagli

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all

Dettagli

MAGAZZINO FISCALE (agg. alla rel. 3.4.1)

MAGAZZINO FISCALE (agg. alla rel. 3.4.1) MAGAZZINO FISCALE (agg. alla rel. 3.4.1) Per ottenere valori corretti nell inventario al LIFO o FIFO è necessario andare in Magazzino Fiscale ed elaborare i dati dell anno che ci serve valorizzare. Bisogna

Dettagli

CAPITOLO 10 I SINDACATI

CAPITOLO 10 I SINDACATI CAPITOLO 10 I SINDACATI 10-1. Fate l ipotesi che la curva di domanda di lavoro di una impresa sia data da: 20 0,01 E, dove è il salario orario e E il livello di occupazione. Ipotizzate inoltre che la funzione

Dettagli

Il controllo operativo nell area produzione - approvigionamenti. Corso di Gestione dei Flussi di informazione

Il controllo operativo nell area produzione - approvigionamenti. Corso di Gestione dei Flussi di informazione Il controllo operativo nell area produzione - approvigionamenti Corso di Gestione dei Flussi di informazione Programmazione operativa della produzione Processo di approvigionamento Programmazione operativa

Dettagli

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione

Dettagli

Metodi Stocastici per la Finanza

Metodi Stocastici per la Finanza Metodi Stocastici per la Finanza Tiziano Vargiolu vargiolu@math.unipd.it 1 1 Università degli Studi di Padova Anno Accademico 2011-2012 Lezione 6 Indice 1 Il metodo bootstrap 2 Esercitazione 3 Interpolazione

Dettagli