La presentazione dei progetti per l ottenimento dei certificati bianchi
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- Rachele Carlini
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1 La presentazione dei progetti per l ottenimento dei certificati bianchi Ing. Luigi De Sanctis, luigi.desanctis@enea.it ENEA-UTEE/IND ENEA - UTEE 1
2 Metodo a consuntivo:quando adottarlo? Si deve ricorrere alla proposta a consuntivo quando non è disponibile un algoritmo per la valutazione dei risparmi. La formulazione di un algoritmo ad hoc, dei relativi parametri fissi e variabili è oggetto di proposta, insieme al programma di misura che si intende adottare per la valutazione puntuale, e nel tempo, dei precedenti parametri. 2
3 Metodo a consuntivo:quando adottarlo? 3
4 XXX IRRICEVIBILE [...] XXX 4
5 Metodo a consuntivo-caratteristiche Ha un alta flessibilità, che consente la promozione di interventi quanto mai vari, nonché l incentivazione di innovazioni tecnologiche non ancora diffuse sul mercato; Le procedure di riconoscimento dei risparmi richiedono più tempo e maggiori competenze rispetto a quelle necessarie per l uso delle schede tecniche; Il cliente partecipante viene coinvolto in modo più diretto nella redazione della proposta, con maggiore stimolo alla condivisione dei benefici economici ottenuti dai CB; La documentazione da raccogliere e da inviare è normalmente maggiore di quella richiesta dalle schede tecniche. 5
6 Metodo a consuntivo-caratteristiche Verifica preliminare di conformità I proponenti possono richiedere all ENEA di verificare preliminarmente la conformità di specifici progetti alle disposizioni delle LG, limitatamente ai progetti a consuntivo. La verifica preliminare di conformità non impegna l ENEA ad approvare la PPPM, né a certificare i risparmi di energia primaria conseguiti dal progetto per il quale è stata presentata la RVC I risultati della verifica preliminare di conformità vengono comunicati entro 60 giorni. 6
7 Metodo a consuntivo- Finalità I TEE sono intesi ad incentivare: il miglioramento dell efficienza energetica negli usi finali... il contenimento delle perdite di energia... la diffusione di fonti rinnovabili... tramite l adozione di tecnologie all avanguardia I TEE non devono incentivare: la semplice sostituzione di impianti giunti a fine vita la correzione di errori di progettazione l adeguamento alla normativa 7
8 Finalità - Esempio Descrizione degli interventi, delle strutture/impianti interessati, della tempistica e dei risultati attesi: L intervento di efficienza energetica... nella rete idrica del Comune di... La decisione di procedere al programma di rinnovo delle reti nasce dall esigenza... di fare fronte al considerevole aumento degli episodi di rottura nei tratti terminali degli allacciamenti, non risolvibili con semplici riparazioni... Per l allacciamento all abitazione era stato utilizzato come materiale polietilene PN6, perfettamente a norma come materiale per questa tipologia di impiego. Gli anni passati di continue riparazioni avvenute su questi tratti, causate da rotture ripetitive le cui cause sono ancora in corso di accertamento, hanno orientato i responsabili del ciclo idrico verso una scelta radicale di sostituzione dell intero tratto di tubazione, con l utilizzo di polietilene di qualità superiore (PN25)... Rapporto Valutazione ENEA: [...] l intervento prospettato non sembra orientato all incremento di efficienza energetica, ma al ripristinare una funzionalità di base venuta meno a seguito di una errata precedente scelta ed installazione di tubazioni.
9 Finalità Esempio Descrizione degli interventi, delle strutture/impianti interessati, della tempistica e dei risultati attesi: L'intervento è stato realizzato per migliorare la zona di arrivo dell'aria arricchita - in modo da sfruttarne tutta la disponibilità - effettuando un collegamento meccanico nella zona di arrivo dell'aria arricchita. L'intervento effettuato permette di utilizzare all'interno del settore di ossidazione solo due compressori, prima dell'intervento si utilizzavano tutti e tre i compressori presenti. In aspirazione al compressore X/1 viene sfruttata anche la corrente denominata "Aria arricchita" con contenuto medio di ossigeno del 29%. Prima dell'intervento sull'aspirazione senza collegamento meccanico se ne perdeva una gran parte. Rapporto valutazione GdL ENEA: Non è ben descritta la natura dell intervento ed il motivo in seguito al quale si producono risparmi energetici. Si menziona un collegamento meccanico nella zona di arrivo dell aria arricchita non specificando in cosa strettamente consista tale collegamento e perché esso produca risparmi. Si afferma altresì che L'intervento è stato realizzato per migliorare la zona di arrivo dell'aria arricchita - in modo da sfruttarne tutta la disponibilità non specificando in cosa consista tale miglioramento, e quale impianto sia oggetto di tale miglioramento (il termine zona è estremamente generico). Si chiede dunque di descrivere in maniera chiara in cosa consista l intervento di efficientamento. 9
10 Finalità Esempio 2 Rapporto Valutazione GdL ENEA: [...] Le perdite di aria arricchita sono dovute ad incuria e non ad una minor efficienza impiantistica rispetto alla situazione post, la quale dunque, avendo semplicemente sanato una situazione non corretta, riporta l impianto ad un livello normale di baseline (raggiunto però in condizioni post). 10
11 Metodo a consuntivo - Struttura I risparmi annui ricostruiti e certificati non vengono automaticamente rinnovati per gli anni a seguire. Va dunque presentata, per ogni anno di vigenza dei risparmi (tipicamente 5), una Richiesta di Verifica e Certificazione (RVC) relativa alla PPPM in precedenza certificata. La tempistica di presentazione della RVC è scelta dal proponente, purché ne venga presentata almeno una all anno. Una volta approvata, la PPPM cristallizza le dimensioni del progetto: non sono ammessi incrementi dimensionali del progetto, se non nei casi in cui le modifiche comportino variazioni dei risparmi energetici annui non superiori al 5% (D. EEN 19/09). 11
12 Metodo a consuntivo-dimensione minima Per accedere alla richiesta di verifica e certificazione dei risparmi bisogna raggiungere una soglia minima di risparmio di energia primaria Tipologia di progetto Soggetti obbligati Soggetti volontari Standardizzato Analitico A consuntivo 20 tep/anno 40 tep/anno 60 tep/anno Il rispetto della dimensione minima viene verificato solo nell ambito della prima richiesta di verifica e certificazione dei risparmi 12
13 Metodo a consuntivo - Scheda tipo Quadro 1 - Informazioni sul soggetto proponente il progetto e programma di misura 1.1 Ruolo e attività svolta Descrivere il ruolo assunto dal soggetto proponente e le attività che si intende svolgere nell ambito del progetto proposto 13
14 Ruolo e Attività - Esempio 1.1 Ruolo e attività svolta IL PROPONENTE DEVE SVOLGERE UN RUOLO ATTIVO, DI TIPO TECNICO E/O ECONOMICO 14
15 Metodo a consuntivo - Scheda tipo Quadro 2 - Informazioni generali sulla proposta di progetto 2.1 Codice identificativo della proposta Il sistema assegna automaticamente alla proposta un codice identificativo. 2.2 Tipologia di intervento Selezionare il decreto ministeriale di riferimento, la tipologia e la sottotipologia di intervento per la quale si sottopone la PPPM [...] 2.3 Descrizione degli interventi, delle strutture/impianti interessati, della tempistica e dei risultati attesi Descrivere l articolazione complessiva del progetto, indicare le strutture o gli impianti coinvolti dall intervento o dagli interventi di cui il progetto si compone, l organizzazione temporale del progetto e la data in cui è previsto che l intervento o gli interventi inizino a produrre risparmi di energia. 15
16 Metodo a consuntivo - Scheda tipo Quadro 2 - Informazioni generali sulla proposta di progetto 2.4 Data di prima attivazione del progetto(prevista o effettiva) (di cui all'articolo 1, comma 1 delle Linee guida) Data di inizio monitoraggio: 2.5 Eventuali ulteriori contributi economici 16
17 2.3 Descrizione degli interventi, delle strutture/impianti interessati, della tempistica e dei risultati attesi Art. 6 comma 6 LG: [...] i risparmi [...] sono contabilizzati, per ogni tipologia di intervento inclusa nel progetto medesimo, per un numero di anni pari a quelli di vita utile dell intervento, a decorrere dalla data da cui decorre il risparmio [...] Avvio PPPM vita utile? persi, se non misurati 17
18 Novità introdotte Art. 1, punto h) data di prima attivazione di un progetto è la prima data nella quale almeno uno dei clienti partecipanti, grazie alla realizzazione del progetto stesso, inizia a beneficiare di risparmi energetici, anche qualora questi non siano misurabili Art. 6.2 La PPPM deve essere presentata dal soggetto [...] entro e non oltre 24 mesi dalla data di prima attivazione del progetto stesso Art. 6.5 i risparmi [...] sono contabilizzati [...] per un numero di anni pari a quelli di vita utile dell intervento, a decorrere dalla data in cui viene avviato il programma di misura 18
19 Descrizione degli interventi, delle strutture/ impianti interessati, della tempistica e dei risultati attesi 6.5 I risparmi conseguiti nell ambito di progetti a consuntivo sono contabilizzati per un numero di anni pari a quelli di vita utile dell intervento a decorrere dalla data in cui viene avviato il programma di misura o comunque, al più tardi, decorsi ventiquattro mesi dalla data di prima attivazione dell intervento. Avvio PPPM vita utile max periodo avviamento Senza Tau Con Tau 19 19
20 Metodo a consuntivo - Scheda tipo Quadro 3(A) - Programma di misura proposto 3.1 Descrizione del programma di misura proposto Descrivere il programma di misura da adottare per la valutazione dei risparmi di energia primaria ascrivibili all intervento realizzato nell ambito del progetto. 3.2 Algoritmi di valutazione per il calcolo dei risparmi Descrivere gli algoritmi di valutazione proposti, motivandone la scelta, i dati che si intendono raccogliere e la relativa periodicità di raccolta, il livello di accuratezza previsto e le relative tecniche di analisi, nonché ogni altra informazione ritenuta significativa ai fini del calcolo del risparmio. 3.3 Condizioni pre-installazione (baseline) Descrivere le condizioni di consumo energetico nella situazione antecedente l intervento (baseline), identificando i fattori operativi e di prestazione che ne influenzano i valori e indicare le modalità proposte per la determinazione del loro valore attraverso misure. 20
21 Metodo a consuntivo - Scheda tipo Quadro 3(B) - Programma di misura proposto 3.4 Aggiustamenti Descrivere l insieme delle condizioni a cui devono essere ricondotte tutte le misure energetiche che concorrono a determinare il risparmio di energia e illustrare la metodologia proposta per riportare alle medesime condizioni i consumi di energia primaria nel periodo antecedente l intervento o gli interventi di cui il progetto si compone e quelli relativi al periodo post installazione. 3.5 Addizionalità Descrivere la metodologia che si propone di seguire per tener conto dei risparmi non addizionali (ovvero della eventuale quota di risparmi che si sarebbero comunque ottenuti anche in assenza dell intervento o degli interventi di cui il progetto si compone, in conseguenza dell evoluzione normativa, tecnologica e di mercato). 21
22 Metodo a consuntivo - Scheda tipo Quadro 3(B) - Programma di misura proposto 3.6 Vita utile, vita tecnica e coefficiente di durabilità Categoria prevalente per il progetto: Valori tipici afferenti alla categoria prevalente: U= T= tau= 22
23 Algoritmi di valutazione - Contenuti Nella proposta di formula di calcolo dei TEE devono confluire considerazioni relative a: Tecnologia: da dove nasce la maggiore efficienza della soluzione proposta rispetto alla precedente o ad altra alternativa? Confini del sistema considerato: cosa entra, cosa esce, cosa e come si può misurare? Aggiustamenti: quali le possibili variazioni delle condizioni di funzionamento? Addizionalità: quali sarebbero state le alternative progettuali a quella proposta? Quali le soluzioni più diffuse nell ambito di processi industriali analoghi? Cosa offre il mercato? 23
24 Algoritmi di valutazione - Struttura L algoritmo tramite il quale vengono manipolate le misure energetiche per calcolare i risparmi deve essere espresso in termini assolutamente analitici. Non sono accettabili algoritmi solo descritti: Si propone di misurare per un anno i-esimo le quantità: A = consumo di energia elettrica totale dell impianto B = portata totale di materiale in ingresso all impianto C = portata totale di materiale in ingresso alla Linea X dell impianto D = carico in ingresso alla Linea X dell impianto RICHIESTA DI INTEGRAZIONI Noti gli stessi parametri misurati in un periodo ante-intervento (baseline), il risparmio ottenuto nell anno i-esimo si deduce dal confronto tra il valore A e il corrispondente valore A baseline, purchè quest ultimo sia stato normalizzato. 24
25 Algoritmi di valutazione - Esempio Stante la centralità dell algoritmo nel calcolo del risparmio, va posta la massima attenzione all uniformità delle unità di misura, per non incorrere in grossolani errori (e Richieste di Integrazione). [ ] RISP = 0, Σ i (P T) i C P potenza assorbita (kw) T tempo di accensione misurato (h) C consumo di energia elettrica (kwh) misurato in situazione post intervento Nella PPPM sono auspicabili esemplificazioni o simulazioni dell algoritmo applicato a situazioni di riferimento. 25
26 Programma di misura - Contenuti Alle considerazioni fatte sull algoritmo deve corrispondere un programma di misura caratterizzato: 1) dalle misurazioni dei consumi di energia primaria, prima e dopo l intervento; 2) da uno schema che riporti la posizione dei punti di misura 3) dalla corrispondenza tra strumenti e grandezze inserite nelle formule dell algoritmo di calcolo 4) dall indicazione del grado di precisione degli strumenti e dalla frequenza delle letture 26
27 Programma di misura - Vincoli 1) Non sono ammissibili programmi di misura che non siano univocamente associati ad uno specifico progetto, per esempio riferiti genericamente ad una soluzione tecnologica o tipologia impiantistica; 2) Il programma di misura proposto non può essere estrapolato ad altri casi ritenuti similari. 27
28 Programma di misura - Esempio Consumo processo C : es: E C =E TOT x C /(x A +x B +x C )? E TOT Misure ante/post E C? PROCESSO A PROCESSO B PROCESSO C PROGETTO x A x B x C 28
29 Baseline - Considerazioni a) La configurazione di baseline è definita dalla situazione impiantistico-gestionale pre-intervento ; in essa vengono definite le condizioni che determinavano il livello del valore dei consumi; b) Nel caso di nuove installazioni, non esiste la configurazione pre-intervento; in tal caso la baseline è da ricondurre alla pratica corrente ( media di mercato ) nello specifico settore. L identificazione della tecnologia media di mercato avviene sulla base di: indagini di mercato, o letteratura tecnica, o un progetto alternativo, o riferimenti normativi, o ad una specifica area geografica, se rilevante. E il richiedente a dover individuare la baseline associata alla propria proposta. N.B. La definizione della media di mercato è comunque indispensabile anche nel caso a), per stabilire l addizionalità dei risparmi. 29
30 Condizione di Baseline Esempio1 La proposta consiste nella sostituzione dei gruppi refrigeratori esistenti, raffreddati ad aria, con nuovi refrigeratori raffreddati ad acqua. Stima dei risparmi: 3088 tep/anno Giudizio della PPPM: Il richiedente assume come baseline la tecnologia di produzione di frigorie tramite gruppi a compressione raffreddati ad aria. Tale individuazione non è tuttavia supportata da considerazioni oggettive basate su analisi di comparto, o studi di mercato. Anche la tecnologia adottata, basata su gruppi frigo raffreddati ad acqua, potrebbe infatti ritenersi come baseline, visto che tali gruppi sono di installazione corrente in industria. 30
31 Condizione di Baseline Esempio1 (Pf>900 kwf) 31
32 Condizione di Baseline Esempio2 INSTALLAZIONE DI APPARECCHI ILLUMINANTI AD ALTA EFFICIENZA 1)Il progetto si propone di incentivare la sostituzione dell'impianto esistente presso dei clienti che non migliorerebbero l'impianto in assenza della nostra proposta di servizio. 2)Il progetto tiene conto anche del maggiore rendimento luminoso (78%) del sistema ottico dei nuovi apparecchi illuminanti, caratterizzati dal riflettore parabolico metallizzato, rispetto alla situazione media di mercato (64%) che corrisponde semplicemente a un diffusore bianco piano 3.3 Condizioni pre installazione (baseline): [...] La baseline è ricostruita tenendo conto del consumo che sarebbe stato ipoteticamente registrato utilizzando un apparecchio illuminante rappresentativo della situazione precedente. Consumo di BASELINE (kwh) = P x T T: tempo di accensione misurato post intervento P: potenza assorbita dall'apparecchio nella situazione ante intervento 32
33 Condizione di Baseline Esempio2 Richiesta ENEA: [...] fornendo informazioni sulle modalità di predisposizione del campione rappresentativo della tipologia di apparecchi esistenti ante-intervento, sua costituzione qualitativa e quantitativa e relative prestazioni illuminotecniche, ai fini dell assimilabilità di tale campione alla media di mercato. Nel caso in cui tale assimilabilità non fosse dimostrata, i risparmi non addizionali dovranno essere decurtati Risposta operatore: MODALITA CON LE QUALI E INDIVIDUATO L APPARECCHIO ILLUMINANTE RAPPRESENTATIVO DELL OFFERTA MEDIA DI MERCATO [...] Si determina [...] che l apparecchio illuminante rappresentativo dell offerta media di mercato sia l apparecchio che presenta un assorbimento pari al valore della potenza (W), in ingresso al circuito alimentatore-sorgente luminosa, prescritto dall articolo 2 comma 3 del Decreto 26 marzo 2002 per ciascuna categoria di alimentatori. 33
34 Aggiustamenti Considerazioni Dal punto di vista quali-quantitativo, il proponente deve dimostrare che i flussi di prodotti/servizi dei processi ante-e post-intervento sono similari; per esempio, a parità quali-quantitativa del prodotto, a parità di gradi-giorno e di volume interessato (nel caso del condizionamento degli ambienti, etc...) a parità di carico organico abbattuto nel caso di trattamento di reflui; a parità di illuminamento sul piano di lavoro nel caso di impianti illuminotecnici; ecc. 34
35 Aggiustamenti Considerazioni Per impianti con diversa produttività ante- e post-intervento, il proponente deve fornire i parametri specifici con cui effettuare l equivalenza, ricavati con metodologia chiara e verificabile (consumi storici, campagne di misura, parametri validi nel passato, ecc...), in modo che sia stabilita l equivalenza tra le condizioni operative ante- e post. Va conservata la relativa documentazione. 35
36 Addizionalità Considerazioni Nell intero sistema dei TEE, il concetto di addizionalità è forse il più complesso da assimilare e da applicare. I soli ad essere riconosciuti sono infatti i soli risparmi addizionali, cioè quelli valutati in riferimento ad uno scenario impiantistico rappresentativo della pratica corrente o della situazione media di mercato. Questo aspetto rende i concetti di baseline e di addizionalità mutuamente dipendenti. Infatti, per: 1. Baseline = Media di mercato: addizionalità 100% e nessuna decurtazione dei risparmi 2. Baseline < Media di mercato: addizionalità < 100% e decurtazione dei risparmi. 36
37 ADDIZIONALITA Efficienza energetica η post impianto nuovo η vecchio impianto, caso 3 η vecchio impianto, caso 2 η Baseline η vecchio impianto, caso 1 30/03/2012 ENEA-UTEE 37
38 Addizionalità Considerazioni ALGORITMO: RISP addiz = E reference E effettivo post E reference è ricavato sulla base della produzione post (t) della Macchina X, moltiplicata per il consumo termico specifico medio di riferimento (GJ/t), così come riportato dal Bat Reference Document (BREF)-IPPC, di 7,5 GJ/t. 3.3 Condizioni pre installazione (baseline): Il fabbisogno di energia primaria della Macchina X, antecedentemente all intervento di ristrutturazione, è 6,0 GJ/t (<7,5 GJ/t)! 38
39 Metodo a consuntivo - Scheda tipo Quadro 4 - Sistema di misura 4.1 Strumentazione e modalità di misurazione Descrivere la strumentazione di misura che si propone di utilizzare, i punti di misura prescelti, le specifiche di installazione; descrivere altresì le modalità di misurazione, la procedura di calibrazione della strumentazione, i metodi e le procedure seguite per la validazione dei dati raccolti, il trattamento degli errori di misura e l eventuale perdita di dati. 4.2 Verifiche periodiche di funzionalità Descrivere gli accertamenti e le verifiche periodiche che si propone di eseguire per accertare la funzionalità dei sistemi installati. 39
40 Metodo a consuntivo - Scheda tipo Quadro 5 - Documentazione 5.1 Documentazione da trasmettere Descrivere la documentazione (contenuti e formato di presentazione) che verrà trasmessa all Autorità, al fine di documentare i risparmi conseguiti, compresa l indicazione della relativa periodicità di trasmissione. 5.2 Documentazione da conservare Descrivere la documentazione (contenuti e formato di presentazione) che si propone di conservare al fine di poter attestare quanto dichiarato nella documentazione di cui al precedente punto 5.1. (le nuove LG impongono la conservazione della documentazione per un periodo pari alla vita tecnica) 40
41 Metodo a consuntivo - Scheda tipo 6.1 Risparmi netti previsti su base annua applicando gli algoritmi dichiarati: tep di EE, tep di gas naturale, tep di altri comb. 6.2 Numero di titoli di efficienza energetica di cui si prevede l'emissione su base annua: TEE di tipo I, TEE di tipo II, TEE di tipo III 6.3 Stima dei risparmi energetici lordi annui: tep di EE, tep di gas naturale, tep di altri combb. Valore stimato per il coefficiente di addizionalità: 100% Data di inoltro della proposta: 41
42 LE NUOVE LINEE GUIDA TUTTI GLI INTERVENTI HANNO UNA VITA UTILE DI 5 ANNI SULL INVOLUCRO Interventi per l isolamento termico degli edifici Interventi per il controllo della radiazione entrante attraverso le superfici vetrate durante i mesi estivi (vetri selettivi, protezioni solari esterne, ecc.) Applicazioni delle tecniche dell architettura bioclimatica, del solare passivo e del raffrescamento passivo RICEVONO TITOLI PER 8 ANNI INTERVENTI DI COGENERAZIONE: a valere sulle schede 21bis e 22bis: ripristinati 5 ANNI, anche per proposte antecedenti 42
43 LE NUOVE LINEE GUIDA Vita tecnica dell intervento: numero di anni successivi alla realizzazione dell intervento durante i quali si assume che gli apparecchi o dispositivi installati funzionino e inducano effetti misurabili sui consumi di energia Risparmio netto integrale: il risparmio netto che si stima venga conseguito nell arco della vita tecnica di un intervento e applicando il tasso di decadimento annuo; esso è costituito dalla somma di due componenti: il risparmio netto conseguito nel corso della vita utile (risparmio netto contestuale, RNc) e il risparmio netto conseguito dal termine della vita utile al termine della vita tecnica dell intervento stesso (risparmio netto anticipato, RNa) 43
44 LE NUOVE LINEE GUIDA Tasso di decadimento annuo δ: è il tasso percentuale che tiene conto in modo forfettario della riduzione media che si assume intervenga annualmente nel risparmio netto generato dall intervento, in ragione di fenomeni quali il peggioramento delle prestazioni delle nuove apparecchiature installate, della necessità di manutenzione, dell evoluzione della situazione di riferimento, ecc. 44
45 LE NUOVE LINEE GUIDA Risparmio netto (RN): è il risparmio lordo (RL), depurato dei risparmi energetici non addizionali (Rna), cioè di quei risparmi energetici che si stima si sarebbero comunque verificati, anche in assenza di un intervento o di un progetto, per effetto dell evoluzione tecnologica, normativa e del mercato NOVITA Risparmio netto integrale (RNi): è il risparmio netto che si stima venga conseguito lungo tutta la vita tecnica di un intervento, applicando il tasso di decadimento annuo Tasso di decadimento annuo (δ): è il tasso percentuale che tiene conto in modo forfettario della riduzione media che si assume intervenga annualmente nel risparmio netto generato dall intervento, in ragione di fenomeni quali il peggioramento delle prestazioni delle nuove apparecchiature installate, della necessità di manutenzione, dell evoluzione della situazione di riferimento, ecc. 45
46 LE NUOVE LINEE GUIDA Coefficiente di durabilità τ T: vita tecnica (anni) U: vita utile (anni), numero di anni successivi alla realizzazione dell intervento durante i quali si assume che gli apparecchi o dispositivi installati funzionino e inducano effetti misurabili sui consumi di energia δ m : tasso di decadimento annuo dei risparmi da applicarsi ai risparmi conseguiti nella vita utile, pari a: - 0% per interventi analitici e a consuntivo - δ, nel caso di interventi standardizzati δ : il tasso di decadimento annuo dei risparmi, pari al 2% 46
47 LE NUOVE LINEE GUIDA 47
48 LE NUOVE LINEE GUIDA Nota i alla tabella 2 (EEN 9/11): limitatamente ai sistemi di cogenerazione che risultino strettamente integrati con altre misure di efficienza energetica i cui effetti non siano scorporabili e che dunque non usufruiscono degli incentivi previsti dal decreto ministeriale 5 settembre 2011, nelle more della pubblicazione dei provvedimenti attuativi del decreto ministeriale 4 agosto 2011 e del decreto ministeriale 5 settembre 2011 in materia di cogenerazione ad alto rendimento e relativo regime di sostegno. 48
49 LE NUOVE LINEE GUIDA Interazione con i Decreti sulla cogenerazione 1)Le unità di cogenerazione hanno diritto a TEE per ciascun anno solare in cui soddisfano i requisiti di CAR. 2)Il risparmio è moltiplicato per un coefficiente di armonizzazione K pari a: 1,4 per le quote di potenza fino a 1 MWe 1,3 da 1 MW fino a 10 MWe 1,2 da 10 MW fino a 80 MWe 1,1 da 80 MWe fino a 100 MWe 1,0 superiori a 100 MWe e per i rifacimenti indipendentemente dalla potenza installata 49
50 LE NUOVE LINEE GUIDA τ PER PROPOSTE A CONSUNTIVO Art. 6.2, punto b) descrizione del progetto e dell intervento o degli interventi previsti con riferimento alla categoria prevalente tra quelle elencate nella Tabella 2 Art. 6.2, punto d) risparmio previsto e descrizione delle modalità che si intende adottare per la determinazione del risparmio netto integrale, con specifica indicazione dei valori proposti per i coefficienti di addizionalità e di durabilità; 50
51 LE NUOVE LINEE GUIDA τ PER PROPOSTE A CONSUNTIVO Art. 7.3 scostamenti da tali valori di riferimento possono essere ritenuti ammissibili in casi particolari, ad esempio laddove l intervento non rientri esattamente in una delle categorie o possa essere attribuito a più di una di queste. Commento ENEA: dividere il progetto in diversi interventi, poiché il raggiungimento della soglia minima ormai non è più critico. Tali scostamenti dovranno in ogni caso essere opportunamente motivati, documentati e valutati sulla base di un criterio prudenziale. Dovranno in ogni caso essere previste riduzioni di tali valori di riferimento qualora gli interventi vengano realizzati utilizzando componenti recuperati da precedenti installazioni. 51
52 SCHEDE STANDARDIZZATE 52
53 SCHEDE ANALITICHE 53
54 NUOVE SCHEDE PRODOTTE DA ENEA [art. 29 punto c) Decreto n. 28 del ] 54
55 Grazie per l attenzione Ing. Luigi De Sanctis Enea C.R. Casaccia Via Anguillarese S. Maria di Galeria Roma Tel cell
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