Piergiorgio Sammartino Responsabile Ufficio Legale Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor. Milano 23 giugno 2008
|
|
- Agnese Chiari
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 D.LGS.81/08 TESTO UNICO DELLA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO LE SANZIONI Piergiorgio Sammartino Responsabile Ufficio Legale Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor Milano 23 giugno
2 IL RIORDINO DELL APPARATO SANZIONATORIO La riforma dell apparato sanzionatorio in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro rappresenta uno dei profili di maggiore criticità e di più ampia discussione del D.Lgs.81/08. L art.1, comma 2, lettera f, della legge 123/07, infatti, incaricava il legislatore di riformulare e razionalizzare l apparato sanzionatorio amministrativo e penale considerando specificamente la responsabilità e le funzioni effettivamente svolte da ciascun soggetto obbligato con specifica attenzione alla responsabilità del preposto e tenendo conto della natura sostanziale o formale della violazione 2
3 IL RIORDINO DELL APPARATO SANZIONATORIO Tale operazione di restyling avrebbe dovuto comportare: La modulazione delle sanzioni in funzione del rischio ed il ricorso a rimedi idonei a favorire la regolarizzazione e l eliminazione del pericolo attraverso la conferma del sistema della prescrizione obbligatoria dell invito a ottemperare introdotta dall art.20 del D.Lgs. 758/1994; La determinazione delle sanzioni penali dell arresto e dell ammenda previste solo nei casi in cui le infrazioni avessero leso interessi generali stabilendo l ammenda fino ad per le infrazioni formali L arresto fino a 3 anni per le infrazioni di particolare gravità arresto (fino a 3 anni) o ammenda (fino ad ) negli altri casi 3
4 IL RIORDINO DELL APPARATO SANZIONATORIO La determinazione della sanzione pecuniaria amministrativa fino a per le infrazioni non punite con sanzioni penali La graduazione delle misure interdittive in dipendenza della particolare gravità delle disposizioni violate Il riconoscimento ad organizzazioni sindacali e ad associazioni dei parenti delle vittime di costituirsi parte civile 4
5 IL RIORDINO DELL APPARATO SANZIONATORIO La legge delega, consente espressamente l utilizzo di strumenti alternativi che favoriscano la regolarizzazione e l eliminazione del pericolo. Questi strumenti sono: l oblazione condizionata ai sensi dell art.162-bis c.p.: nelle contravvenzioni per cui è prevista la pena alternativa dell arresto o dell ammenda, il contravventore, prima del dibattimento o del decreto di condanna, può chiedere di essere ammesso al pagamento di una somma pari alla metà del max dell ammenda la prescrizione obbligatoria ai sensi dell art. 20 e segg. del D.Lgs. 758/94(per le contravvenzioni punite con la pena alternativa dell arresto o dell ammenda) alla sostituzione della pena ai sensi dell art.302 D.Lgs.81/2008 (per le contravvenzioni punite con la sola pena dell arresto) 5
6 IL RIORDINO DELL APPARATO SANZIONATORIO La possibilità di ricorrere a strumenti alternativi (con lo scopo del legislatore di obbligare l autore della condotta sanzionata a rimuovere il pericolo), ha determinato: Un forte inasprimento dell apparato sanzionatorio Un forte sbilanciamento verso sanzioni di natura penale Una rara considerazione dell illecito amministrativo 6
7 IL RIORDINO DELL APPARATO SANZIONATORIO Questa impostazione ha disatteso le aspettative della Commissione di studio che era stata interpellata per la predisposizione del T.U., la quale: Insisteva per un attento bilanciamento degli illeciti amm.vi e penali, relegando questi ultimi ad un ruolo residuale; Insisteva per una politica di prevenzione e non di repressione 7
8 IL RIORDINO DELL APPARATO SANZIONATORIO I principi ispiratori della legge delega, inoltre, sono di difficile applicazione e interpretazione, infatti: Assolutamente difficile sarebbe stato graduare le responsabilità delle figure aziendali. Nel T.U., infatti, il legislatore ha mantenuto l impostazione del D.Lgs.626/94 che prevedeva pene uguali per il D.L. e i Dirigenti. Non vengono introdotti parameri identificativi per distinguere la natura sostanziale e formale delle violazioni, né viene data alcuna definizione delle stesse. La distinzione è dovuta all idoneità a compromettere il valore della sicurezza? La limitazione dell applicazione delle sanzioni penali alle sole infrazioni che ledano gli interessi generali dell ordinamento. Tutto il T.U. tutela beni ed interessi di rilievo costituzionale (lavoro e salute) 8
9 IL RIORDINO DELL APPARATO SANZIONATORIO Comportamento conservatore Per la scarsa chiarezza dei criteri orientativi dell impianto sanzionatorio della legge delega, il legislatore delegato ha avuto un comportamento largamente conservatore rispetto alla vecchia normativa. 9
10 IL RIORDINO DELL APPARATO SANZIONATORIO Il nuovo apparato sanzionatorio del T.U. : Ha ridotto il numero delle sanzioni: da 1391 a 400 Ha notevolmente inasprito le pene dell arresto o dell ammenda nelle ipotesi dell applicazione alternativa (prima l omessa valutazione del rischio era punita con l arresto da 3 a 6 mesi o con l ammenda da a 4.131, oggi con l arresto da 4 a 8 mesi o con l ammenda da a ), seppur solo astrattamente Ha tentato una migliore corrispondenza tra infrazioni e sanzioni, tenendo conto dei compiti effettivamente svolti da ciascun soggetto (tranne che per il D.L. e i Dirigenti) Manca di un attenta distribuzione di illeciti penali e amministrativi Ha introdotto la responsabilità delle persone giuridiche 10
11 IL RIORDINO DELL APPARATO SANZIONATORIO L apparato sanzionatorio previsto dal nuovo T.U., non si discosta da quello previsto dalla vecchia normativa. Esso è costituito da: Contravvenzioni (in numero preponderante) Illeciti amministrativi (in minima parte) La struttura del quadro sanzionatorio è fortemente sbilanciata sugli illeciti contravvenzionali di natura repressiva a scapito di un sistema sanzionatorio di carattere amministrativo, più consono ad orientare il sistema su una cultura preventiva e consentendo una graduazione della sanzione in base alla gravità della condotta. 11
12 IL RIORDINO DELL APPARATO SANZIONATORIO Illecito penale: Delitti (ergastolo, la reclusione e la multa) Contravvenzioni (arresto e ammenda) Tutte le contravvenzioni sono punibili sia se commesse con dolo che con colpa Illecito amministrativo: è la violazione di un dovere generale, sanzionato con il pagamento di una somma di denaro 12
13 IL RIORDINO DELL APPARATO SANZIONATORIO Le norme sanzionatorie del T.U. sono essenzialmente orientate alla salvaguardia dei beni giuridici primari della persona che lavora: La vita L integrità psico-fisica La salute I reati sanzionati dal nuovo T.U. incriminano una condotta presumendone il pericolo (c.d. reati di pericolo ). Essi vengono realizzati essenzialmente da condotte omissive di obblighi di fare o di non fare 13
14 QUADRO SANZIONATORIO DEL D.Lgs.81/08 L APPARATO SANZIONATORIO: 31 ARTICOLI CHE PREVEDONO SANZIONI PENALI O AMMINISTRATIVE A CARICO DEL: Datore di L. (artt.14,55,68,87,159,165,170,178,219,262,282,286,297) Dirigente (artt.55, 159, 165, 170, 171, 178, 219, 262, 282, 286, 297) Medico Competente (artt.58, 220, 264, 284) Lavoratore (artt. 59, 160, 265, 285, 286) Progettista, Fabbricante, Fornitore, Installatore (art.57) Committenti e Responsabili dei lavori (art.157) Coordinatori per la progettazione e per l esecuzione (art.158) Componente dell impresa familiare, lavoratore autonomo, piccolo imprenditore e socio s.s. in agricoltura (art.60) 14
15 QUADRO SANZIONATORIO DEL D.Lgs.81/08 Dei 31 articoli: 3 sono puniti con il solo arresto: Datore di Lavoro (artt.14 comma 10, 55 comma 2) Datore di Lavoro e Dirigente (art. 55, comma 4, lettera c) 2 sono puniti con la sola pena dell ammenda: Datore di Lavoro (art. 55, comma 3) Preposto (art. 56, comma 1, lettera c) 12 sono gli illeciti amministrativi: Datore di Lavoro e Dirigente (art.55 coma 4, lett. g) e o), art. 159 comma 1 lettera d) art.262 comma 1, lett. D) art. 282 comma 1, lett. b), art. 286) Datore di Lavoro (art.68, comma 1, lett. c) art.87 comma3) Committenti e Resp. dei Lavori (art.157) Medico Competente (art.58, comma 1, lett. d) ed e) Lavoratore (art.59 e 286) Lavoratore Autonomo, componente impresa familiare, piccolo imprenditore (art.60) 15
16 QUADRO SANZIONATORIO DEL D.Lgs.81/08 L ammontare delle sanzioni (penali e amministrative) minimo è raddoppiato: 1. Pena massima solo arresto (per il Datore di Lavoro): Da 6 mesi (con il vecchio ordinam.) a 1 anno e 6 mesi 2. Pena max alternativa (fabbricanti e fornitori): l arresto da 4 mesi passa a 8 mesi l ammenda da passa a Solo ammenda in sostituzione dell arresto: passa da a Sanzione amministrativa (per Datore di Lavoro e Dirigente): Passa da a
17 PRINCIPIO DI SPECIALITA PRINCIPIO DI SPECIALITA : la norma speciale sostituisce quella generale Se un fatto è punito sia dalle norme sanzionatorie contenute nel Titolo I che dalle norme sanzionatorie contenute nei successivi Titoli si applica la norma sanzionatoria relativa alla specifica fattispecie di tutela 17
18 IL RIORDINO DELL APPARATO SANZIONATORIO Con il nuovo T.U. il legislatore ha avuto il pregio di: aver definito le posizioni di supremazia e quelle di garanzia dei diversi soggetti chiamati a neutralizzare i pericoli derivanti dallo svolgimento dell attività aziendale; Di aver introdotto e disciplinato la delega di funzioni (art.16) 18
19 IL PROCEDIMENTO SANZIONATORIO e costituito da una pluralita di fasi: organizzazione dell attivita di vigilanza e ispettiva (programmazione e preparazione) svolgimento dell attivita investigativa e di accertamento degli illeciti (penali ed amm.vi) le procedure di applicazione delle pene e delle sanzioni (in capo agli organi di vigilanza) le procedure di estinzione delle misure sanzionatorie e degli illeciti) 19
20 IL PROCEDIMENTO SANZIONATORIO L organizzazione dell attività di vigilanza: È assegnata ad appositi organismi nazionali e territoriali ai sensi degli artt. 5 e 7 del T.U., in particolare: al comitato per l indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attivita di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro (dpcm 21/12/2007) uffici operativi territoriali costituiti dagli organi di vigilanza competenti in materia (asl, dpl) 20
21 IL PROCEDIMENTO SANZIONATORIO L attività di indagine viene svolta nei luoghi ove si eseguono le prestazioni lavorative da funzionari ispettivi nella veste di U.P.G. All esito delle attività, i funzionari ispettivi procedono con la constatazione e con la contestazione delle violazioni amministrative, evidenziando contestualmente gli illeciti penali rilevati (redazione di apposito verbale) La contestazione delle violazioni amministrative, tuttavia, può essere rilevata anche a distanza di 90 giorni dal sopralluogo qualora il personale ispettivo, al momento del ispezione, non abbia tutti gli elementi per poter comminare la sanzione (art.14 L. 689/1981) 21
22 IL PROCEDIMENTO SANZIONATORIO Nel caso di illeciti penali, gli organi ispettivi dovranno: Procedere a valutare se il reato è punito dal legislatore con la sola pena dell arresto, con quella dell ammenda o con la pena alternativa dell arresto o dell ammenda; Nel caso il reato preveda l applicazione alternativa dell arresto o dell ammenda il funzionario avrà l obbligo di impartire la prescrizione di cui all art.20 e segg. del D.Lgs. 758/94 così come richiamato dall art.301 del T.U. 22
23 L INDAGINE PENALE Al termine delle indagini, gli ispettori delle ASL o del Ministero del Lavoro, se hanno riscontrato violazioni sanzionate penalmente, devono informare tempestivamente, in forma scritta, la Procura della Repubblica ai sensi dell art.347 del c.p.p.. L informativa deve contenere: Gli elementi essenziali del fatto che costituisce reato; Altri elementi rilevanti; L indicazione delle fonti di prova esaminate ed acquisite Le attività di indagini svolte La documentazione raccolta 23
24 CONTRAVVENZIONI PUNITE CON PENA ALTERNATIVA: PRESCRIZIONE L art. 301 del T.U. prevede che alle contravvenzioni in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro punite con pena alternativa dell arresto o dell ammenda si applichino le disposizioni in materia di prescrizione ed estinzione del reato di cui all art. 20 del D.Lgs. 758/94. LA PRESCRIZIONE ai sensi dell art. 20 D.Lgs. 758/94: È un provvedimento emesso dall Organo Ispettivo,nella veste di U.P.G., conseguentemente all accertamento di violazioni che costituiscono reato di natura contravvenzionale punito alternativamente con l arresto o con l ammenda 24
25 CONTRAVVENZIONI PUNITE CON PENA ALTERNATIVA: PRESCRIZIONE La PRESCRIZIONE è un provvedimento con il quale il funzionario accertatore impartisce le direttive per rimuovere o modificare le situazioni irregolari riscontrate. La prescrizione deve contenere: I tempi entro i quali devono essere eseguite le modifiche richieste dall organo di vigilanza; Le modalità con cui devono essere eseguite le suddette modifiche; L importo della sanzione pecuniaria qualora si sia ottemperato nei tempi previsti. Al momento in cui viene impartita la prescrizione, resta fermo l obbligo in capo all ispettore di riferire al Pubblico Ministero la notizia di reato ai sensi dell art.347 c.p.p. 25
26 CONTRAVVENZIONI PUNITE CON PENA ALTERNATIVA: PRESCRIZIONE ai sensi dell art.23 del D.Lgs.758/94, il procedimento penale resta sospeso sino a quando l organo ispettivo comunichi al P.M. l avvenuto adempimento o meno della prescrizione impartita in sede di accertamento. L esercizio dell azione penale, pertanto, rimane sospesa fino a quando il trasgressore, nei termini indicati dall organo ispettivo (60 giorni salvo eventuali proroghe), non abbia adempiuto alla prescrizione e, conseguentemente, non abbia corrisposto l eventuale sanzione pecuniaria. 26
27 CONTRAVVENZIONI PUNITE CON PENA ALTERNATIVA: PRESCRIZIONE LA CONTRAVVENZIONE SI ESTINGUE se la prescrizione viene adempiuta entro il termine imposto dall organo ispettivo (60 giorni salvo eventuali proroghe) ed il pagamento della sanzione amministrativa viene eseguito entro i successivi 30 giorni. 27
28 GLI ILLECITI DEL DATORE DI LAVORO NEL TITOLO I L art.55 identifica i nuovi reati del datore di lavoro riguardo alle misure generali in materia di sicurezza. Rispetto al vecchio art.89 del D.Lgs.626/94 si ha un inasprimento delle sanzioni, infatti: vecchio art.89: arresto da 3 a 6 mesi e ammenda da a ; Nuovo art.55: arresto da 4 a 8 mesi e ammenda da a
29 GLI ILLECITI DEL DATORE DI LAVORO NEL TITOLO I Le condotte sanzionate: omessa valutazione dei rischi (solamente a decorrere dal 29 luglio 2008, così come stabilito dall art. 306, comma 2); Mancata adozione del documento di valutazione dei rischi; Adozione del documento di valutazione dei rischi in assenza di alcuni elementi; La mancata adozione di appropriati provvedimenti per evitare che le misure tecniche adottate possano causare rischi per la salute della popolazione o deterioramento ambientale esterno Non aver aggiornato le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi che hanno rilevanza ai fini della salute e sicurezza dei lavoratori Non aver provveduto alla nomina del responsabile del SPP Mancata sospensione delle attività su ordine dei funzionari ispettivi (art.14, comma 10) 29
30 GLI ILLECITI DEL DATORE E DEL DIRIGENTE NEL TITOLO I L art.55, comma 4, prevede in capo al datore di lavoro ed al dirigente l applicazione di sanzioni qualora: Non ottemperino agli obblighi impartiti dall art.18; Non ottemperino agli obblighi previsti dall art.26 (contratti di appalto) Non ottemperino agli obblighi previsti dall art.34 qualora svolgano direttamente compiti di prevenzione e protezione Non ottemperino agli obblighi previsti dagli artt. 36 e 37 (informazione e formazione dei lavoratori e dei RLS) Violino gli adempimenti obbligatori per la gestione delle emergenze e degli incendi (artt.43 e 46) 30
31 GLI ILLECITI DEL PREPOSTO NEL TITOLO I Ai sensi dell art. 56, i preposti sono diretti destinatari di specifiche contravvenzioni qualora violino gli obblighi previsti dall art.19: SONO PUNITI CON LA PENA ALTERNATIVA DELL ARRESTO (DA 1 A 3 MESI) O DELL AMMENDA (DA 500 A ) NEL CASO DI: Omessa vigilanza sull osservanza da parte dei lavoratori delle misure di sicurezza; Mancata attenzione al pericolo grave ed immediato; Mancata segnalazione delle deficienze di mezzi e attrezzature 31
32 GLI ILLECITI DEL PREPOSTO NEL TITOLO I E PUNITO CON L ARRESTO (FINO A 1 MESE) O CON L AMMENDA (DA 300 A 900 ) IN CASO DI VIOLAZIONE: Degli obblighi relativa alla verifica delle istruzioni ricevute dai lavoratori All osservanza delle misure di controllo Alla tempestiva informazione dei lavoratori E PUNITO CON LA SOLA PENA PECUNIARIA (DA 300 A 900 ): La mancata frequenza ai corsi di formazione obbligatori 32
33 SANZIONI PER PROGETTISTI, FABBRICANTI, FORNITORI E INSTALLATORI L art.57 prevede la pena alternativa dell arresto o dell ammenda per: I progettisti: qualora non rispettino i principi generali di prevenzione in materia di salute e sicurezza sul lavoro al momento delle scelte progettuali e tecniche (art.22 T.U.) I fabbricanti ed i fornitori: qualora fabbrichino, vendano, noleggino attrezzature di lavoro dispositivi di protezione individuale ed impianti non rispondenti alle disposizioni legislative in materia di salute e sicurezza sul lavoro Gli installatori: qualora nell installare o montare impianti non si attengano alle norme di salute e sicurezza o non si attengano alle istruzioni impartite dai fabbricanti 33
34 SANZIONI PER IL MEDICO COMPETENTE L art. 58 contiene ipotesi contravvenzionali ed illeciti amministrativi qualora il medico competente non ottemperi agli obblighi previsti dall art. 25, dall art. 40 e dall art.41, tutti di natura strumentale ai fini della gestione della prevenzione e della sicurezza. In capo al medico comp. Incombono obblighi: operativi collaborativi partecipativi informativi 34
35 SANZIONI PER IL MEDICO COMPETENTE Ai sensi dell art. 25, il medico competente: Collabora con il datore di lavoro e con il RSPP alla valutazione dei rischi Collabora all attività di formazione e informazione Collabora all organizzazione del servizio di primo soccorso Collabora all attuazione di programmi di promozione della salute Programma ed effettua la sorveglianza sanitaria Istituisce, aggiorna e custodisce cartelle sanitarie e di rischio per ogni lav. Sottoposto a sorveglianza san. 35
36 SANZIONI PER IL MEDICO COMPETENTE Consegna al datore di lavoro, alla cessazione dell incarico, la documentazione sanitaria in suo possesso e gli fornisce indicazioni riguardo la necessità della loro conservazione Invia all ISPEL, alla cessazione del rapporto di lavoro, le cartelle sanitarie e di rischio Fornisce informazioni sul significato della sorveglianza sanitaria Informa il lavoratore sui risultati della sorveglianza san. Comunica per iscritto, i risultati collettivi della sorv. Sanitaria Visita gli ambienti di lavoro almeno una volta l anno partecipa alla programmazione del controllo dell esposizione dei lavoratori ai fini della valutazione del rischio Comunica mediante autocertif. Il possesso dei titoli al Min. Salute 36
37 SANZIONI PER IL MEDICO COMPETENTE Ai sensi dell art. 40 il medico competente, entro il primo trimestre dell anno successivo all anno di riferimento, comunica per via telematica ai servizi competenti per territorio, le informazioni relative ai dati aggregati sanitari e di rischio dei lavoratori sottoposti a sorv. Sanitaria Ai sensi dell art. 41 il medico competente effettua la sorveglianza sanitaria 37
38 SANZIONI PER I LAVORATORI L art.59 prevede delle sanzioni a carico del lavoratore (sia di natura contravvenzionale che di natura amministrativa) qualora: Non partecipi o collabori alla gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro (mancata adozione dei DPI o mancata segnalazione di deficienze dei mezzi e dei DPI) 38
Testo Unico. Il sistema sanzionatorio del D.Lgs. 81/08. Le sanzioni previste dal nuovo D.Lgs. 81/08 sono:
Testo Unico Salute e sicurezza sul lavoro Dr. Biagio Calò NORMATIVA SULL IGIENE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Le nuove disposizioni penali introdotte dal D.Lgs. 81/08 12 Giugno 2008 Direttore SPRESAL
DettagliSALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO: LE NOVITA INTRODOTTE DAL DECRETO DEL FARE
SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO: LE NOVITA INTRODOTTE DAL DECRETO DEL FARE ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI VICENZA 5 DICEMBRE 2013 Il d.lgs. 81/2008, come modificato dal D.lgs. 106/2009,
DettagliLe principali novità introdotte dal d.lgs. 106/2009 in materia di salute e sicurezza sul lavoro
Le principali novità introdotte dal d.lgs. 106/2009 in materia di salute e sicurezza sul lavoro Avv. Daniele Tanoni Confindustria Pesaro Urbino Pesaro, 30 settembre 2009 Il d.lgs. 3 agosto 2009 n. 106
DettagliDatore di lavoro e il dirigente
Datore di lavoro e il dirigente Mancata effettuazione della Valutazione dei rischi (VDR) e adozione del documento in collaborazione con l RSPP e il MC Mancata nomina del RSPP (anche se svolto direttamente)
DettagliConcetti generali in tema di PREVENZIONE e SICUREZZA del lavoro
kiker Concetti generali in tema di PREVENZIONE e SICUREZZA del lavoro Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE IL D.LGS.81/2008: TESTO UNICO SICUREZZA SUL LAVORO L evoluzione Normativa
DettagliRSPP - CARATTERISTICHE
RSPP - CARATTERISTICHE Figura obbligatoria Consulente del Datore di Lavoro La designazione deve essere scritta ed accettata Deve aver frequentato corsi di formazione professionale specifici per il macro-settore
DettagliINCONTRO SUL TEMA: D. LGS. N. 81/2008, ART. 300
INCONTRO SUL TEMA: D. LGS. N. 81/2008, ART. 300 La norma applica a tutti i casi di omicidio colposo o lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme sulla salute e sicurezza sul
DettagliDatore di lavoro D.Lgs. 81/2008
FORMAZIONE OBBLIGHI SANZIONI Datore di lavoro D.Lgs. 81/2008 Mancata informazione ai lavoratori 1.315,20 a 5.699,20 Mancata formazione ai lavoratori, ai dirigenti (RSPP) e preposti, ai lavoratori addetti
DettagliSTUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati.
Circolare n. 5/2013 Pagina 1 di 6 A tutti i Clienti Loro sedi Circolare n. 5/2013 del 7 marzo 2013 SICUREZZA SUL LAVORO OBBLIGHI IN VIGORE E DI PROSSIMA SCADENZA PER I DATORI DI LAVORO Come noto, il D.Lgs
DettagliIl Preposto nella scuola
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Campania DIREZIONE GENERALE Organismo Paritetico Regionale ex art. 51 D. lgs. 81/2008 Il Preposto nella scuola
DettagliF. D Orsi M. Di Giorgio A B C. ad uso del datore di lavoro e del RSPP
F. D Orsi M. Di Giorgio A B C della SICUREZZA ad uso del datore di lavoro e del RSPP Compiti, deleghe, obblighi e responsabilità secondo il D.Lgs. 81/2008 e s.m. e l Accordo Stato Regioni per la formazione
DettagliTABELLA TEMPI E NORME DI RIFERIMENTO Documentazione Designazione del Responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) Attestato di formazione per svolgere la funzione di RSPP Documento di valutazione
DettagliLE PERSONE COINVOLTE. Ha i principali obblighi nei riguardi della salute e della sicurezza dei lavoratori durante il lavoro.
Sicurezza Sul Lavoro LE PERSONE COINVOLTE IL DATORE DI LAVORO Ha i principali obblighi nei riguardi della salute e della sicurezza dei lavoratori durante il lavoro. Datore di lavoro è il titolare del rapporto
DettagliORGANI DI CONTROLLO E DI VIGILANZA
ORGANI DI CONTROLLO E DI VIGILANZA Il rispetto della normativa in materia di igiene e sicurezza del lavoro è garantito: Dal controllo degli organismi interni preposti (primo livello di prevenzione). Dagli
DettagliNUOVI PROVVEDIMENTI URGENTI MODIFICATIVI DELLE NORME DI SICUREZZA SUL LAVORO LEGGE 123/2007
Confindustria Firenze NUOVI PROVVEDIMENTI URGENTI MODIFICATIVI DELLE NORME DI SICUREZZA SUL LAVORO LEGGE 123/2007 Firenze 13 Settembre 2007 Empoli 14 Settembre 2007 Area istituzionale: ASEQ RIAS www.firenzeindustria.fi.it
DettagliIl sistema delle sanzioni per le violazioni delle norme sulla sicurezza
Il sistema delle sanzioni per le violazioni delle norme sulla sicurezza Milano, 21 ottobre 2010 Conseguenze derivanti dalla inosservanza delle norme sulla sicurezza NORMATIVA SANZIONE CODICE DEI CONTRATTI
DettagliCircolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze
Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013 Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Sicurezza sul lavoro: obblighi e scadenze Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, il D.Lgs n. 81/2008
DettagliChi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS
Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Definizione di RLS (Art 2, comma 1, lettera i) del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per
DettagliCon la presente portiamo a conoscenza quanto sotto riportato
A TUTTI I R.S.P.P. LORO SEDI Casale Monf.to, 6 novembre 2000 Ns/rif. Doc. n. 04/00/02/01/082 Oggetto: Circolare informativa. Con la presente portiamo a conoscenza quanto sotto riportato Responsabilità
DettagliLE MODALITÀ DI ADEMPIMENTO AGLI OBBLIGHI SULLA SICUREZZA NELLE AGENZIE IMMOBILIARI.
LE MODALITÀ DI ADEMPIMENTO AGLI OBBLIGHI SULLA SICUREZZA NELLE AGENZIE IMMOBILIARI. Slide 1 SOGGETTI PRINCIPALI DATORE DI LAVORO MEDICO COMPETENTE RESPONSABILE E ADDETTI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
DettagliI Soggetti della prevenzione in azienda: compiti, obblighi, responsabilità
I Soggetti della prevenzione in azienda: compiti, obblighi, responsabilità Perché e come implementare un SGSL nei luoghi di lavoro Seminario del 10 marzo 2010 1 COMPITI DEL D.d.L. E DEL DIRIGENTE (art.18,
Dettagli4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;
Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui
DettagliSicurezza sul lavoro: le domande più frequenti! dvrinregola.it è un progetto
Sicurezza sul lavoro: le domande più frequenti! dvrinregola.it è un progetto 1 Come mi devo comportare quando assumo un dipendente, un collaboratore o uno stagista? Che conseguenze subisco se non provvedo
DettagliComune di Badia Calavena PROVINCIA DI VERONA
Comune di Badia Calavena PROVINCIA DI VERONA Tel. 045 / 7810503 045 / 7810685 Fax. 045 / 7810266 C R I T E R I PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PER VIOLAZIONI DI NORME IN MATERIA DI TRIBUTI
DettagliTecniche di comunicazione e sensibilizzazione dei lavoratori, in particolare neoassunti, somministrati, stranieri
SECONDO IL D.LGS. 81/2008 S.M. E L ACCORDO DELLA CONFERENZA STATO-REGIONI PER LA FORMAZIONE DEL 21 DICEMBRE 2011 Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti Tecniche di comunicazione e sensibilizzazione
DettagliCOMUNE DI MERLINO PROVINCIA DI LODI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI DIFESA AMBIENTALE
COMUNE DI MERLINO PROVINCIA DI LODI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI DIFESA AMBIENTALE Approvato con Delibera Consiglio comunale n 24 del 25-06-2013 INDICE Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6
Dettagliquanto soggetto titolare del che ha la responsabilità dell impresa o dell unità produttiva con poteri È necessario che il RLS abbia chiaro chi sono i
CONOSCERE E PREVENIRE per lavorare SENZA pericoli Modulo Formativo per RLS I SOGGETTI della PREVENZIONE e le RELAZIONI ultimo aggiornamento - ottobre 2008 Chi sono i SOGGETTI della prevenzione in azienda?
DettagliGUIDA ALLA SICUREZZA SUL POSTO DI LAVORO
GUIDA ALLA SICUREZZA SUL POSTO DI LAVORO Il presente opuscolo vuole essere un utile guida per lavoratori, lavoratrici, datori di lavoro e i soggetti collegati al mondo del lavoro. Le informazioni contenute
DettagliEgr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Egr. Via Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Il sottoscritto C.F. in qualità di Datore di Lavoro della Ditta con sede in al fine di provvedere agli incombenti posti dalla
DettagliOBBLIGHI SICUREZZA SUL LAVORO 81/08
OBBLIGHI SICUREZZA SUL LAVORO 81/08 Obblighi Datore di Lavoro - Misure generali di tutela (D.Lgs. 81/08, art. 15)...1 Obblighi Datore di Lavoro - Delega di funzioni (D.Lgs. 81/08, art. 16)...1 Obblighi
DettagliDECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE
DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE D.Lgs.81 - Introduzione D.Lgs.81 - Introduzione TITOLO I: PRINCIPI COMUNI CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1: Finalità; Art. 2: Definizioni; Art. 3: Campo di
DettagliAZIENDA UNITÀ SANITARIA LOCALE RIMINI
AZIENDA UNITÀ SANITARIA LOCALE RIMINI Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro U.O.-P.S.A.L. Programma cantieri 2006 09/03/2006 1 MODALITA OPERATIVE DELL ADDETTO ALLA VIGILANZA
DettagliLa figura del RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) IN AZIENDA quali prospettive di collaborazione
La figura del RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) IN AZIENDA quali prospettive di collaborazione Riferimenti normativi Decreto Legislativo 9 Aprile 2008 n. 81: cd TESTO UNICO SULLA SALUTE
DettagliLa rivisitazione dell impianto sanzionatorio. Maria Giovannone Scuola Internazionale di Dottorato in Diritto delle Relazioni di Lavoro
La rivisitazione dell impianto sanzionatorio Maria Giovannone Scuola Internazionale di Dottorato in Diritto delle Relazioni di Lavoro L apparato sanzionatorio nel TU sicurezza Fissazione puntuale di figure
DettagliCOMUNE DI NOVENTA DI PIAVE Provincia di Venezia
COMUNE DI NOVENTA DI PIAVE Provincia di Venezia In vigore dal 01 gennaio 2001 CRITERI GENERALI PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE IN MATERIA TRIBUTARIA Approvato con deliberazione di Consiglio
DettagliLe Principali Novità
TESTO UNICO SULLA SICUREZZA E PREVENZIONE DAGLI INFORTUNI SUL LAVORO D. L.vo 81/08 Le Principali Novità Il 15 maggio 2008 è entrato in vigore il testo unico in materia di tutela della salute e sicurezza
DettagliIl D.Lgs.151/2015. D.Lgs.14 settembre 2015 n.151
Il D.Lgs.151/2015 D.Lgs.14 settembre 2015 n.151 Disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di
DettagliSISTEMA DISCIPLINARE. Venis Venezia Informatica e Sistemi S.p.A.
SISTEMA DISCIPLINARE Venis Venezia Informatica e Sistemi S.p.A. Versione: 3.0 Approvato con determinazione dell Amministratore Unico il 7 novembre 2014 MO231 - pag. 1 di 5 SISTEMA DISCIPLINARE 1. PREMESSA
DettagliDisciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica,
Decreto Legislativo 231/2001 Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231 Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità
DettagliIl Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50
Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Beppe Baffert USR CISL Piemonte . Nelle aziende con più di 15 lavoratori il RLS è eletto,
DettagliLe competenze dei Soggetti della prevenzione : i diritti, i doveri dei Dirigenti in applicazione delle normative in materia di sicurezza del lavoro
Le competenze dei Soggetti della prevenzione : i diritti, i doveri dei Dirigenti in applicazione delle normative in materia di sicurezza del lavoro a cura di : G.Acquafresca Arpa Piemonte DEFINIZIONI LAVORATORE
DettagliREGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus
REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus Art. 1 - Finalità e riferimenti normativi 1. Il presente Regolamento viene emanato al fine di disciplinare il divieto di fumo
DettagliI soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale. Compiti, obblighi, responsabilità civili e penali
Corso di Progettazione e Organizzazione della Sicurezza nel Cantiere - prof. arch. Renato G. Laganà I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale. Compiti, obblighi, responsabilità civili e penali TITOLO
DettagliDocumento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente
Commissione Consultiva Permanente Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Prima di procedere
DettagliLa gestionedella cartella sanitaria e di rischio ai sensi del dlgs 81/08. HSR Resnati spa
La gestionedella cartella sanitaria e di rischio ai sensi del dlgs 81/08 HSR Resnati spa dott. Rino Donghi 29 novembre 2008 Premessa Il dlgs 81/08 del 29 aprile 08, in particolare agli artt. 25, 38 e 41,
DettagliApplicazione del Testo Unico sulla Privacy: Responsabilità e sistema sanzionario Pagina 1 di 8. a cura di. Data Ufficio E-learning
Pagina 1 di 8 M.2 RESPONSABILITÀ E SISTEMA SANZIONATORIO a cura di Data Ufficio E-learning Gruppo Data Ufficio Spa Pagina 2 di 8 INDICE DOCUMENTO M2. RESPONSABILITÀ E SISTEMA SANZIONATORIO...3 1. Le sanzioni...3
DettagliLA RESPONSABILITA DEL DATORE DI LAVORO IN MATERIA DI SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO. Ruolo, responsabilità e sanzioni a carico del datore di lavoro
LA RESPONSABILITA DEL DATORE DI LAVORO IN MATERIA DI SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO Ruolo, responsabilità e sanzioni a carico del datore di lavoro 1 1. La responsabilità giuridico-penale del datore di
DettagliSICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA
SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA L ORGANIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE AZIENDALE DIRITTI, DOVERI E SANZIONI PER I VARI SOGGETTI AZIENDALI protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL
DettagliLa vigilanza e le sanzioni
Autore: Costantino Signorini Hanno collaborato: Adele De Prisco, Francesca Morselli Grafica: Silvia Toselli La vigilanza e le sanzioni Il Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli ambienti di Lavoro Presso
DettagliCHECK LIST ANALISI INIZIALE ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
CHECK LIST ANALISI INIZIALE ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO QUESITO RISCONTRO* Documentazione di P N NA riscontro 1. ANALISI INIZIALE Il DVR /autocertificazione e gli allegati
DettagliREGOLAMENTO RELATIVO ALLA ELEZIONE ED ATTRIBUZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL COMPARTO DELLA ASL VITERBO
REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO REGOLAMENTO RELATIVO ALLA ELEZIONE ED ATTRIBUZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL COMPARTO DELLA ASL VITERBO REVISIONE DATA 0 15.06.2004
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliCIRCOLARE N.18/E. OGGETTO: Misura e ravvedibilità delle sanzioni applicate in sede di controllo automatizzato delle dichiarazioni
CIRCOLARE N.18/E Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti Settore Gestione Tributi Ufficio Gestione Dichiarazioni Roma, 10 maggio 2011 aprile 2011 OGGETTO: Misura e ravvedibilità delle sanzioni applicate
Dettagli!! "" # $! "# " $ %$&
!!"" #$! "#"$$& $'" $'" ($$&$ ")&& (#$)&*$'"$)"#&'# (+"*" $$& ")&& '&*&,-'#, )&$ #".&$"#" &#".&$'#"$ ")&""$)&$* )/$&+)&," ")/)#"'#0&&$+"#/)+/##" && Riferimenti di legge Reati inclusi nella L. 123/2007
DettagliIl Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
Misure urgenti per il miglioramento del sistema di controllo come disciplinato agli artt. 27 e seguenti del Reg. (CE) n. 834/2007 e relativi regolamenti di applicazione. VISTO il Reg. (CE) n. 834/2007
DettagliCircolare N.85 del 23 Maggio 2013
Circolare N.85 del 23 Maggio 2013 Dal 01.06.2013 obbligatorie le procedure standardizzate per la valutazione dei rischi Gentile cliente con la presente intendiamo informarla che a partire dal 01.06.2013
DettagliD.Lgs. 81/08 TESTO UNICO Titolo I Principi Comuni Capo III Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro Sezione I Misure di tutela e obblighi
D.Lgs. 81/08 TESTO UNICO Titolo I Principi Comuni Capo III Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro Sezione I Misure di tutela e obblighi Art. 17 Obblighi del datore di lavoro non delegabili 1.
DettagliD. LGS 81/2008. Informazione ai lavoratori
D. LGS 81/2008 L INFORMAZIONE E LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI L ADDESTRAMENTO Informazione ai lavoratori 1. Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: a)
DettagliModelli ex d.lgs. 231/01 e Modelli di prevenzione della corruzione ex L. 190/2012. Massimo Malena & Associati 20 maggio 2015
Modelli ex d.lgs. 21/01 e Modelli di prevenzione della corruzione ex L. 190/2012 Massimo Malena & Associati 20 maggio 2015 L impatto immediato e diretto della L. 190/2012 sul d.lgs. 21/01 La Legge 190
DettagliIl D.lgs. 231/2007 in materia di antiriciclaggio, tra novità legislative, ruolo degli Organi e delle Autorità di Vigilanza ed impianto sanzionatorio
Il D.lgs. 231/2007 in materia di antiriciclaggio, tra novità legislative, ruolo degli Organi e delle Autorità di Vigilanza ed impianto sanzionatorio 1 La normativa Il D. lgs. 231/07 ha dato attuazione
DettagliCOMUNE DI MARCIANA MARINA PROVINCIA DI LIVORNO Codice Fiscale 82002040499
COMUNE DI MARCIANA MARINA PROVINCIA DI LIVORNO Codice Fiscale 82002040499 REGOLAMENTO COMUNALE PER L APPLICAZIONE DELLE AMMINISTRATIVE TRIBUTARIE Approvato con deliberazione C.C. n. n. 64 del 28.12.1998
DettagliCONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: 1 Dicembre 2014
CONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: RUOLI E RESPONSABILITÀ 1 Dicembre 2014 IS E. MOLINARI Via Crescenzago, 110 - Milano Formazione ed informazione
DettagliSICUREZZA SUL LAVORO
SICUREZZA SUL LAVORO INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE SECONDO IL DECRETO LEGISLATIVO N. 81/2008 E S.M.I. (D.Lgs. 3 Agosto 2009, n 106) Il Decreto Legislativo n. 81/2008, sostituendo ed abrogando il Decreto
DettagliLe modifiche del Jobs Act al Testo Unico sulla Sicurezza Lavoro mercoledì, 24 giugno, 2015
Le modifiche del Jobs Act al Testo Unico sulla Sicurezza Lavoro mercoledì, 24 giugno, 2015 Modifiche al DLgs 81/08 nel Jobs Act In via di approvazione le modifiche apportate dal Jobs Act al Testo Unico
DettagliNota di approfondimento
Nota di approfondimento Applicazione delle sanzioni tributarie ai tributi locali a seguito delle modifiche disposte con la legge finanziaria per il 2011 ad alcuni istituti di definizione agevolata. Con
DettagliLEGGI IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO
MODULO 6 IGIENE E SICUREZZA SUL LAVORO LEGGI IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO Introduzione La prevenzione degli infortuni lavorativi e delle malattie professionali è stata sempre al centro dell interesse
DettagliLegge 3 agosto 2007, n. 123. Prime indicazioni applicative. Ai Signori Direttori degli SPISAL delle Aziende ULSS del Veneto LORO SEDI
Legge 3 agosto 2007, n. 123. Prime indicazioni applicative. Ai Signori Direttori degli SPISAL delle Aziende ULSS del Veneto LORO SEDI Facendo seguito alla informativa trasmessa dalla scrivente Direzione
DettagliArt. 1 (Delega al Governo per il riassetto normativo in materia di salute e sicurezza sul lavoro)
Schema di disegno di legge recante: Delega al Governo per l emanazione di un testo unico per il riassetto normativo e la riforma della salute e sicurezza sul lavoro Art. 1 (Delega al Governo per il riassetto
DettagliDLGS 81: TUTTE LE SANZIONI MODIFICATE DAL CORRETTIVO DLGS 106
DLGS 81: TUTTE LE SANZIONI MODIFICATE DAL CORRETTIVO DLGS 106 L analisi delle modifiche apportate dal decreto legislativo 106/2009 al testo unico sicurezza lavoro (dlgs 81/2008) dimostra come i principali
DettagliLA FORMAZIONE OBBLIGATORIA INGENIA Group
LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA INGENIA Group Obblighi e sanzioni del datore di lavoro Manuale commerciale 11/2013 Per informazioni: coordinamento@ingeniagroup.it LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA OBBLIGHI E SANZIONI
DettagliREGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA
I REGOLAMENTI PROVINCIALI: N. 72 PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con D.G.P. in data 17.10.2005 n. 610 reg. SOMMARIO
DettagliSICUREZZA SUL LAVORO: OBBLIGHI IN VIGORE E DI PROSSIMA SCADENZA PER I DATORI DI LAVORO
SICUREZZA SUL LAVORO: OBBLIGHI IN VIGORE E DI PROSSIMA SCADENZA PER I DATORI DI LAVORO Artt. 28, 29, 34 e 37 del D.Lgs n. 81/2008 Accordi 21 dicembre 2011 in Conferenza Permanente tra Stato e Regioni e
DettagliPROCEDURE SEMPLIFICATE PER L ADOZIONE DI MODELLI DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE (MOG) NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE
PROCEDURE SEMPLIFICATE PER L ADOZIONE DI MODELLI DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE (MOG) NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE RIFERIMENTI Legge 3/8/2007 n.123 (riordino disciplina) -> Introduce nel D.Lgs 231/2001
DettagliLa giusta protezione per la sicurezza della tua azienda.
La giusta protezione per la sicurezza della tua azienda. Catalogo Corsi Sicurezza Rischio Medio (d.lgs 81/08 e suc. mod.) Per la gamma completa di prodotti visita www.aforabruzzo.it corsi base 2 Corso
DettagliTITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE N 3 CAPI - N 19 articoli (da art. 69 a art.
TITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE N 3 CAPI - N 19 articoli (da art. 69 a art. 87) CAPO III IMPIANTI E APPARECCHIATURE ELETTRICHE N 8 articoli (da art.
DettagliLE NUOVE SANZIONI. D. Lgs. 81/08 coordinato con il D. Lgs. 106/09
LE NUOVE SANZIONI D. Lgs. 81/08 coordinato con il D. Lgs. 106/09 Obblighi e sanzioni per i Datori di Lavoro Art. 17 Obblighi del Datore di Lavoro non delegabili Datore di Lavoro a) la valutazione di tutti
DettagliIstituto Comprensivo Parziale B. C. Ferrini Via L. Greppi, 19-21057 Olgiate Olona (VA)
Istituto Comprensivo Parziale B. C. Ferrini Via L. Greppi, 19-21057 Olgiate Olona (VA) CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA PER L ATTUAZIONE NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO ART. 1 Campo di
DettagliSezione Reati ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita
Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001 Parte Speciale Sezione Reati ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita ELENCO DELLE
DettagliSistema Disciplinare e Sanzionatorio
Sistema Disciplinare e Sanzionatorio Contenuti 1. Introduzione... 3 1.1 Lavoratori dipendenti non Dirigenti... 3 1.2 Lavoratori dipendenti Dirigenti... 4 1.3 Misure nei confronti degli Amministratori e
DettagliD.L.vo 81/08 Novità STRUTTURA AMBITO OGGETTIVO DI APPLICAZIONE AMBITO SOGGETTIVO DI APPLICAZIONE. Il TU: 13 Titoli e 306 articoli
D.L.vo 81/08 Novità ARGOMENTI NOVITA Il TU: 13 Titoli e 306 articoli Titolo I diviso in 4 Capi Capo I Disposizioni generali Capo II definisce il Sistema Istituzionale della Tutela e Sicurezza Capo III
DettagliOBBLIGHI DEL PREPOSTO ART. 19 D.LGS. 81/08
PREPOSTO Il PREPOSTO è la persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell incarico conferitogli, sovrintende alla attività
DettagliCompiti in materia di sicurezza (SAFETY)
Compiti in materia di sicurezza (SAFETY) DATORE DI LAVORO: DIRIGENTE SCOLASTICO RSPP MEDICO COMPETENTE RLS ASPP LAVORATORI: PERSONALE SCOLASTICO IL DATORE DI LAVORO è colui che esercita l attività sulla
DettagliI DIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORI
Avv. Luisella Collu I DIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORI 28/05/2015 Avv. Luisella Collu CENNI STORICI LEGISLATIVI 2 Il Codice civile Art. 2087 - Tutela delle condizioni di lavoro L imprenditore è tenuto ad
DettagliLINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA
LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI
DettagliOrgani di Vigilanza e Sistema sanzionatorio. Dott. Leonardo SCATURRO
Organi di Vigilanza e Sistema sanzionatorio Dott. Leonardo SCATURRO Organi di Vigilanza S.Pre.S.A.L. - Azienda Sanitaria Locale Chi è? Ente che fa parte del Dipartimento di Prevenzione delle A.S.L. Quale
DettagliCorsi di formazione sulla sicurezza in edilizia 2008/2009 D.Lgs. 81/2008
Corsi di formazione sulla sicurezza in edilizia 2008/2009 D.Lgs. 81/2008 Cod. Denominazione del corso Ore Pag. SI1 Formazione per operai/ primo ingresso in edilizia 16 2 SI2 RSPP/ASPP - Responsabili del
DettagliSCHEMI LETTERE DI NOTIFICA SCHEMA DI AUTOCERTIFICAZIONE SCHEMI LETTERE DI DESIGNAZIONE SCHEMA LETTERA DI INFORMAZIONE AI LAVORATORI
SCHEMI LETTERE DI NOTIFICA SCHEMA DI AUTOCERTIFICAZIONE SCHEMI LETTERE DI DESIGNAZIONE SCHEMA LETTERA DI INFORMAZIONE AI LAVORATORI SCHEMA DEL VERBALE DI RIUNIONE PERIODICA Modello A) BOZZA DI LETTERA
DettagliADEMPIMENTI NORMATIVI PER STABILIMENTI SOGGETTI AGLI OBBLIGHI DELL ART. 8 D.LGS. 334/99 e s.m.i.
AGLI OBBLIGHI DELL ART. 8 D.LGS. 334/99 Data ultimo aggiornamento documento: 09/11/2012 1. Adempimenti per le aziende in art. 8 2. Sanzioni 3. Principali attività della Pubblica Amministrazione I Gestori
DettagliD. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di
DettagliASSOCIAZIONE AMBIENTE E LAVORO
Schema di disegno di legge recante: Delega al Governo per l emanazione di un testo unico per il riassetto normativo e la riforma della salute e sicurezza sul lavoro bozza aggiornata al 30 dicembre 2006
DettagliRegolamento concernente la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro ai sensi del D.Lgs. n. 626 del 19 settembre 1994 e del D.M. 363/98.
Regolamento concernente la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro ai sensi del D.Lgs. n. 626 del 19 settembre 1994 e del D.M. 363/98. Art. 1 - Datore di lavoro 1. Il Rettore, quale Rappresentante legale
DettagliLA RESPONSABILITA SOLIDALE NEI CONTRATTI DI APPALTO
LA RESPONSABILITA SOLIDALE NEI CONTRATTI DI APPALTO In questa Circolare 1. Premessa 2. La responsabilità solidale fiscale 3. La responsabilità solidale retributiva / contributiva 1. PREMESSA Come noto
DettagliLa revisione degli aspetti penali ai sensi dell articolo 8 Legge delega 23/2014
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO La riforma delle sanzioni tributarie La revisione degli aspetti penali ai sensi dell articolo 8 Legge delega 23/2014 di Sanvito Corrado Milano, Corso Europa,
DettagliDAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L.
DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L. D.Lgs 231/2001 Codice Etico 1 INDICE 1. Introduzione Pag. 3 2. Politiche di condotta negli affari Pag. 3 2.1 Dipendenti, collaboratori e consulenti Pag. 5 3. Salute,
DettagliAllegato n. 6. Allegato n. 6 SISTEMA DISCIPLINARE
Allegato n. 6 SISTEMA DISCIPLINARE 1 Premessa Un punto qualificante nella costruzione di un Modello di organizzazione e gestione, ex art. 6 e 7 del D.lgs 231/01, (di seguito Modello) è costituito dalla
Dettagli2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
Chiarimenti 2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.) nel D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. Questo soggetto della prevenzione
DettagliSGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA
SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA COSA È IN PRATICA UN SISTEMA DI GESTIONE? L insieme delle regole e dei processi di funzionamento di un organizzazione. Comprende:
Dettagli9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104
9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104 Indirizzi per l attività di gestione degli elenchi regionali degli operatori biologici e dei concessionari
DettagliCAMPO DI ATTIVITÁ: PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO
CAMPO DI ATTIVITÁ: PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO A) ATTIVITÁ MONITORATA ATTRAVERSO I LEA 1) Attività di vigilanza per comparto Grandi Opere (GO) e altri cantieri complessi* EDILIZIA (comparto)
DettagliApplicazione delle Norme in Materia di Tutela della Salute \ e Sicurezza sul Lavoro nelle Scuole di Sci
CONVEGNO NAZIONALE DIRETTORI SCUOLA 2013 Applicazione delle Norme in Materia di Tutela della Salute \ e Sicurezza sul Lavoro nelle Scuole di Sci Relatore: Dott. Ing. Piero Mattioli Le condizioni minime
Dettagli