AGGIORNAMENTO PER RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE - ART D.LGS. 81/2008
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- Dante Molteni
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1 AGGIORNAMENTO PER RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE - ART D.LGS. 81/2008 l corso consente di ottenere il requisito di aggiornamento continuo previsto dal D. Lgs. 81 del 2008 che prevede per gli RSPP l obbligo seguire dei corsi di aggiornamento, secondo quanto previsto dall'accordo Stato Regioni del 26/01/2006. Organizzato in moduli consente di seguire i corsi attraverso un sistema di formazione a distanza flessibile ed efficace, operativo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, accessibile d qualsiasi parte del mondo via Internet. Il corso copre l aggiornamento per chi opera in aziende dei raggruppamenti dei settori ATECO previsti dall'accordo Stato Regioni del 26/01/2006: 1 (agricoltura) 2 (pesca) 6 (commercio ed artigianato) 8 (pubblica amministrazione e servizi) 9 (ristoranti e alberghi) DURATA LEZIONI : 40 ore + test di valutazione DOCE NTE : Dott. Cristian Ardenghi; Ing. Fabrizio Malara; Dott. Massimo Balzarini; Dott.sa Lara Tonoli Ing. Gaetano Messina 1
2 PROGRAMMA DEL CORSO : Comunicare con efficacia 4 ORE Lara Tonoli... 2 DPI 4 ore Cristian Ardenghi... 3 Ergonomia 1 ora Gaetano Messina... 5 IL DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI 3 ore Cristian Ardenghi... 6 ATEX Il rischio legato alle atmosfere esplosive 2 ore Massimo Balzarini... 7 microclima e illuminazione, attività in ambiente esterno - 2 ore Massimo Balzarini... 8 Prevenzione Incendi 4 ore Fabrizio Malara... 9 Radiazioni Ottiche naturali e artificiali e CEM 2 ore Massimo Balzarini Rischi da agenti Cancerogeni e Mutrageni 3 ore Massimo Balzarini Rischi fisici: rumore e vibrazioni - 3 ore Massimo Balzarini Il Rischio Chimico 6 ore Massimo Balzarini Il rischio elettrico 4 ore Massimo Balzarini
3 COMUNICARE CON EFFICACIA 4 ORE LARA TONOLI 1 Introduzione 2 La comunicazione interpersonale 2.1 Il modello cibernetico della comunicazione Emittente Codifica Codici comunicativi Canale comunicativo Destinatario Decodifica Rumore Feedback 3 Le relazioni nella comunicazione. il modello sistemico 3.1 Primo assioma: l impossibilita di non comunicare 3.2 Secondo assioma: ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e uno di relazione 3.3 Terzo assioma: uso della punteggiatura della sequenza di eventi 3.4 Quarto assioma: comunicazione numerica e comunicazione analogica 3.5 Quinto assioma: interazione simmetrica e complementare 4 Dimensione temporale e spaziale della comunicazione 5 Strumenti per una comunicazione efficace 6 Gestione dei conflitti 7 Come fronteggiare i conflitti interpersonali al lavoro 8 Una ipotesi di gestione del conflitto 8.1 Fase 1 esplicitare il conflitto 8.2 Fase 2 concentrarsi sui bisogni 8.3 Fase 3 trovare delle soluzioni possibili 8.4 Fase 4 valutare ed accordarsi sulla soluzione migliore 8.5 Fase 5 mettere in pratica 9 Il gruppo di lavoro. come costruire i presupposti per lavorare bene insieme 9.1 Il gruppo 9.2 Il gruppo di lavoro 10 L integrazione del gruppo 3
4 DPI 4 ORE CRISTIAN ARDENGHI 1 D.lgs. 81/ titolo III uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale 2 Capo II dispositivi di protezione individuale 3 Definizioni (art. 74) 4 Obbligo di uso (art. 75) 5 Requisiti dei dpi (art. 76) 6 Obblighi del datore di lavoro (art. 77) 7 Obblighi dei lavoratori (art. 78) 8 Criteri per l individuazione e l uso (art.79) 9 Altri riferimenti nel d.lgs. 81/ Articolo 15 misure generali di tutela 11 Articolo 18 obblighi del datore di lavoro e del dirigente 12 Articolo 19 obblighi del preposto 13 Articolo 20 i lavoratori devono in particolare 14 Articolo 21 disposizioni relative ai componenti dell impresa familiare, di cui all articolo 230 bis del codice civile, e ai lavoratori autonomi. 15 Articolo 23 - obblighi dei fabbricanti e dei fornitori 16 Articolo 28 oggetto della valutazione dei rischi 17 Articolo 35 riunione periodica 18 Decreti lgs. n. 475 del 04/12/1992 e n. 10 del 02/01/ requisiti essenziali di salute e di sicurezza 19 Principi di progettazione 20 Ergonomia 21 Livelli e classi di protezione 22 Classi di protezione adeguate a diversi livelli di un rischio 23 Innocuità dei dpi 24 Assenza di rischi e altri fattori di disturbo autogeni 25 Materiali costitutivi appropriati 26 Fattori di comfort e di efficacia 27 Adeguamento dei dpi alla morfologia dell utilizzatore 28 Leggerezza e solidità di costruzione 29 Nota informativa del fabbricante 30 Requisiti supplementari comuni a diverse categorie o tipi di dpi 31 Dpi dotati di sistema di regolazione 32 Dpi che avvolgono le parti del corpo da proteggere 33 Dpi del viso, degli occhi o delle vie respiratorie 34 Dpi soggetti a invecchiamento 35 Dpi suscettibili di restare impigliati durante l impiego 36 Dpi destinati ad un impiego in atmosfere esplosive 37 Dpi destinati ad interventi rapidi o che devono essere indossati e/o tolti rapidamente 38 Dpi d intervento in situazioni estremamente pericolose 39 Dpi dotati di componenti regolabili o amovibili da parte dell utilizzatore 40 Dpi raccordabili a un altro dispositivo complementare esterno al dpi 41 Dpi con un sistema di circolazione di fluido 4
5 42 Dpi con una o più indicazioni di localizzazione e di segnalazione riguardanti direttamente o indirettamente la salute e la sicurezza 43 Indumenti dpi dotati di adeguati elementi di segnalazione visiva 44 Requisiti supplementari specifici per i rischi da prevenire 45 Protezione contro gli urti meccanici 46 Urti derivanti da cadute o proiezioni di oggetti e dall impatto di una parte del corpo contro un ostacolo. 47 Cadute di persone 48 Vibrazioni meccaniche 49 Protezione contro la compressione (statica) di una parte del corpo 50 Protezione contro le aggressioni meccaniche superficiali (sfregamento, punture, tagli, morsicature) 51 Prevenzione di annegamenti (gilè di sicurezza, giubbe e tute di salvataggio) 52 Protezione contro gli effetti nefasti del rumore 53 Protezione contro il calore e/o il fuoco 54 Materiali costitutivi e altri componenti dei dpi 55 Protezione contro il freddo 56 Protezione contro gli shock elettrici 57 Protezione contro le radiazioni 57.1 Radiazioni non ionizzati 57.2 Radiazioni ionizzanti 57.3 Protezione contro la contaminazione radioattiva esterna 57.4 Protezione limitata contro l irradiazione esterna 58 Protezione dalle sostanze pericolose e gli agenti infettivi 58.1 Protezione respiratoria 58.2 Protezione dai contatti epidermici o oculari 59 Dispositivi di sicurezza delle attrezzature per l immersione 60 Allegato viii del d.lgs. 81/2008 e norme uni 61 La norma uni n :2007 dispositivi di protezione individuale principi ergonomici 62 Uni n :2001 dispositivi di protezione individuale. linee guida per la redazione della nota informativa. 63 Protezione della testa 64 Protezione degli arti superiori 65 Protezione degli arti inferiori 66 Protezione dell udito 67 Protezione delle vie respiratorie 68 Protezione del corpo intero 69 Protezione degli occhi 70 dispositivi anticaduta 5
6 ERGONOMIA 1 ORA GAETANO MESSINA 1 Introduzione 1.1 Definizione 1.2 Cenni storici 2 Principi e fine dell ergonomia 2.1 Principio base e vantaggi 2.2 Il sistema lavoro 2.3 Fine e obiettivo 3 Il quadro normativo 3.1 Il Decreto Legislativo 81/ La direttiva macchine 4 Patologie 4.1 La dimensione del problema 5 Progettazione del sistema lavoro 5.1 Principi 5.2 La ruota dell ergonomia L organizzazione del lavoro Il contenuto del lavoro L ambiente Il posto di lavoro 6 Esempi di applicazione dei principi ergonomici 6.1 La postazione dei videoterminali 6.2 La postura nella movimentazione manuale dei carichi IL DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI 3 ORE CRISTIAN ARDENGHI 1. Generalita 1.1 Un processo dinamico 1.2 Gestione della sicurezza 2. Fase 1. Criteri generali per la valutazione dei rischi 3. Quadro normativo e principi generali 3.1 I testi che configurano la normativa cogente 3.2 Il principio della massima sicurezza tecnologicamente fattibile 4. La gestione degli elementi di salute e sicurezza sul lavoro 4.1 Misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro 4.2 La redazione del documento di valutazione dei rischi come obbligo fondamentale del datore di lavoro 4.3 Il coinvolgimento di diverse figure nella tutela dei lavoratori 5. Fase2. Metodiecontenuti 6. La valutazione dei rischi 6.1 Valutazione dei rischi: definizione 6.2 Il processo di valutazione dei rischi 6
7 7. Definizione dei rischi 7.1 Eliminazione del rischio 7.2 Riduzione del rischio 7.3 Ritenzione del rischio 7.4 Rischio trasferibile 7.5 Rischio accettabile 8. Criteri di valutazione dei rischi 8.1 Fase a. Individuazione dei fattori di rischio 8.2 Fase b. Individuazione degli addetti esposti 8.3 Fase c. Stima del rischio 8.4 Fase d. Individuazione degli interventi correttivi. Criticita e concetto di near miss 9. Metododivalutazionedeirischi 10. Il documento di valutazione dei rischi 10.1 Definizione 10.2 Caratteristiche del dvr alla luce dell'art. 28 del d. Lgs. 81/ Analisi dei rischi e redazione del dvr 10.4 Definizione dell'organigramma 10.5 Esplicito impegno del datore di lavoro 10.6 Istituzione formale della struttura incaricata dell'analisi infortuni 10.7 La scheda macchina/impianto 10.8 Informazione, formazione, addestramento 10.9 Protocollo sanitario 11. Modalita di effettuazione della valutazione dei rischi 11.1 Modalita comuni ai sensi dell'art. 29 del d. Lgs. 81/ Procedure standardizzate ai sensi del decreto interministeriale del 30 novembre Valutazioni specifiche 12. Fase 3. Aggiornamento e piano misure preventive e protettive di miglioramento 12.1 Interventi di mitigazione 12.2 Modello di organizzazione e di gestione ai sensi dell'art. 30 d.lgs. 81/ Art. 30 del d. Lgs. 81/ comma 1, 2, Art. 30 del d. Lgs. 81/ comma I modelli di organizzazione e gestione della sicurezza 13.1 I modelli di riferimento 13.2 La ruota di Deming 13.3 Confronto tra sistemi di organizzazione e gestione della sicurezza alla luce del modello PDCA 7
8 ATEX IL RISCHIO LEGATO ALLE ATMOSFERE ESPLOSIVE 2 ORE 1 Introduzione 2 La direttiva 94 9 CE 3 Applicabilità della direttiva 4 Insiemi o assiemi 5 Campo di applicazione 6 Sostanze infiammabili 7 La direttiva CE 8 Aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive 9 Ridurre al minimo il rischio di esplosione 10 Norma uni en La temperatura superficiale 12 Limitazione degli effetti dell esplosione mediante misure di protezione costruttive 13 Scarico dell esplosione 14 Soppressione dell esplosione 15 Progettazione resistente all esplosione 16 I sistemi di isolamento dell esplosione 17 Marcatura CE 18 Principali settori interessati dalle atmosfere esplosive 19 Alcune definizioni 20 Tipi di combustibile esplosivo 21 Direttive UE sul rischio di deflagrazione MICROCLIMA E ILLUMINAZIONE, ATTIVITÀ IN AMBIENTE ESTERNO - 2 ORE 1 Dlgs capi I e II 2 Il microclima 3 Ambienti di lavoro e parametri da misurare 4 Indici di comfort termico 5 Indice HSI 6 Possibili misure da adottare 7 Requisiti normativi per il microclima 8 Glossario norme uni 9 Illuminazione 10 Riferimento tecnico 11 Rischio da videoterminali 8
9 MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI 2 ORE CRISTIAN ARDENGHI 1 Introduzione 2 Movimentazione manuale dei carichi 3 Cenni di anatomia e patologia clinica 4 Patologie 5 Conseguenze su mano-braccio 6 Calcolo del peso limite raccomandato 7 Valutazione del rischio - indicatori del rischio MMC 8 Il metodo MAPO 9 Aspetti ambientali 10 Caratteristiche degli ambienti di lavoro 11 Formazione del personale 12 Calcolo indice MAPO 13 Metodo snook e ciriello 14 Check list OCRA 15 Schede OCRA 16 Check list OSHA 17 Ambiente e persona 18 Tecniche di movimentazione corrette 19 Misure di prevenzione 20 Dispositivi di protezione individuale PREVENZIONE INCENDI 4 ORE FABRIZIO MALARA 1 Premessa 2 Rischio 3 Principi combustione I 4 Principi combustione II 5 Strategie di spegnimento 6 Classificazione dei fuochi 7 Tipologie di innesco 8 Prodotti della combustione 9 Parametri fisici della combustione 10 Solidi 11 Gas 12 Evoluzione incendio 13 Cause incendio 14 Sostanze estinguenti 15 Misure di prevenzione 16 Misure di protezione passiva 17 Misure di protezione attiva 18 Vie respiratorie 9
10 RADIAZIONI OTTICHE NATURALI E ARTIFICIALI E CEM 2 ORE 1 Dlgs titolo VIII 2 Capo I - Disposizioni generali 3 Capo IV 4 Capo IV - Art Capo IV - Art Giustificazione della valutazione del rischio 7 Attrezzature e situazioni giustificabili 8 Impianti e le situazioni che richiedono ulteriori valutazioni 9 Capo IV - Art Capo IV - Artt Dispositivi di protezione individuale 12 Capo V - Art Capo V - Art Radiazioni ottiche 15 Laser 16 Radiazione non coerente 17 Capo V - Art Capo V - Art Giustificazione 20 Principali sorgenti non coerenti di radiazione ottica 21 Effetti sulla salute 22 Effetti delle radiazioni UV sullæocchio 23 Effetti delle radiazioni UV sulla pelle 24 Capo V - Art Capo V - Art Dispositivi di protezione individuale 27 Segnalazione e delimitazione delle aree 28 Radiazioni ionizzanti RISCHI DA AGENTI CANCEROGENI E MUTRAGENI 3 ORE 1 Protezione da agenti cancerogeni e mutageni 2 Definizioni di agenti chimici cancerogeni e mutageni 3 Classificazione degli agenti cancerogeni e mutageni 4 Classificazione IARC 5 MutagenicitO sulle cellule germinali 6 Cancerogenesi e mutagenesi 7 I tumori 8 Agenti mutageni e cancerogeni 9 Cancerogeni genotossici iniziatori 10 Interazioni cancerogeno-dna 10
11 11 Processo cancerogenetico 12 DLgs Art. 235 e Indici di rischio 14 Valutazione della cancerogenicita dei preparati e delle miscele 15 Modello di valutazione del rischio da esposizione 16 Dlgs Art Dlgs Art Azioni del datore di lavoro 19 Dlgs Art Dlgs Art Dlgs Art Dlgs Art Dlgs Art Dlgs Art Dlgs Art Consigli fondamentali per la manipolazione 27 Procedure d_emergenza in caso di contaminazione 28 Versamento di composti volatili 29 Istruzioni operative per l_identificazione della presenza del rischio 30 Rivalutazione IARC del potere cancerogeno 31 Sostanze e miscele cancerogene per l'uomo (IARC) RISCHI FISICI: RUMORE E VIBRAZIONI - 3 ORE 32 Dlgs titolo VIII 33 Capo I - Disposizioni generali 34 D.Lgs Capo II - Art Il suono 36 Il rumore 37 Il decibel 38 Le capacità dell udito umano 39 D.Lgs Artt Effetti del rumore sul corpo umano 41 Effetti del rumore sugli apparati del corpo umano 42 Ipoacusia 43 D.Lgs Artt Valutazione del rischio 45 Identificazione e caratterizzazione del rischio 46 Ridurre il livello di vibrazioni 47 Malattie professionali correlate a vibrazioni 48 Azioni utili a ridurre il rischio 49 Sorveglianza sanitaria 50 DPI 11
12 IL RISCHIO CHIMICO 6 ORE 51 Capo I (art. dal 221 al 233) 52 La valutazione dei rischi (art. 223) 53 La classificazione CLP degli agenti chimici pericolosi 53.1 Pericoli per la sicurezza 53.2 Pericoli per la salute 54 Le frasi di rischio 55 L importanza di una corretta etichettatura 56 La valutazione approfondita dei rischi misurazioni e modelli 57 Misure e principi generali per la prevenzione dei rischi (art. 224) 58 Misure specifiche di protezione e di prevenzione (art. 225) 59 Le misure specifiche di sicurezza 60 Le schede di sicurezza (sds) 61 Disposizioni in caso di incidenti o di emergenze (art. 226) 62 Informazione e formazione per i lavoratori (art. 227) 63 Divieti (art. 228) 64 Sorveglianza sanitaria (art. 229) 65 Cartelle sanitarie e di rischio (art. 230) 66 Consultazione e partecipazione dei lavoratori (art. 231) 67 Descrizione del ruolo degli rls nella definizione e attuazione delle misure di tutela 68 Alcuni esempi di rischio chimico negli ambiti lavorativi 69 Pericoli legati alla presenza di gas inerti con conseguente carenza d ossigeno 70 Sostanze che alterano il trasporto dell ossigeno 71 Neuropatie professionali 72 Le epatopatie 73 Nefropatie 74 L acetilene 12
13 IL RISCHIO ELETTRICO 4 ORE 1 Introduzione 2 Classificazione dei sistemi elettrici 3 Capo III - Artt Conformita degli impianti elettrici 5 Il circuito elettrico 6 Energia elettrica 7 Corrente elettrica 8 Tensione 9 Fenomeni della corrente 10 Effetti della corrente sul corpo umano 11 Pericolosità della corrente elettrica 12 Proteggersi dai contatti 13 Regole di protezione 14 Protezione dai contatti 15 Protezione contro i contatti diretti 16 Avvertenze di carattere generale 17 Elettricita statica 18 Progettazione degli impianti elettrici 19 Livelli di progetto 20 Documentazione di progetto 21 Decreto 22 gennaio 2008 n DPR 22 ottobre 2001 n Impianti di messa a terra 24 Compiti dell'inail 25 Impianti non rientranti DM Procedure di verifica 27 Obblighi derivanti dal D.P.R DM impianti elettrici 29 Novità rispetto alla legge Dichiarazione di conformita 31 Dichiarazione di rispondenza 13
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