Proposta di Istruzione Operativa per la gestione delle segnalazioni di episodi di malattie e/o mortalità di api

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1 Dr. Filippo Bosi - Veterinario Dipendente AUSL Ravenna - f.bosi@ausl.ra.it Corso di formazione AGGIORNAMENTI SUL CONTROLLO IGIENICO-SANITARIO DELL'APICOLTURA Proposta di Istruzione Operativa per la gestione delle segnalazioni di episodi di malattie e/o mortalità di api Brisighella (RA),

2 Legge n 313 Disciplina dell apicoltura Art. 1: riconosce L APICOLTURA COME ATTIVITA DI INTERESSE NAZIONALE utile per la conservazione dell ambiente naturale, dell ecosistema e dell agricoltura in generale. L apicoltura è una attività zootecnica considerata minore, ma le sue ricadute sul sistema produttivo e sull ecosistema, sono ingenti, In particolare da quando gli insetti pronubi selvatici si sono ridotti sensibilmente 2

3 Importanza dell apicoltura prima ancora delle produzioni dirette (miele, polline, propoli, pappa reale, cera..) la sua importanza è appunto legata all effetto pronubo l'84% delle specie di piante e il 76% della produzione alimentare in Europa dipendono in larga misura dalle api, per cui il valore economico dell'impollinazione risulta tra 7 e 10 volte maggiore del valore del miele prodotto, (da Risoluzione del Parlamento UE sulla situazione nel settore dell Apicoltura, 2010) Paradossalmente il miele può essere considerato un pregevole «sottoprodotto» 3

4 L apicoltura, in Italia ha molti punti di forza: ha grosse potenzialità produttive, favorite anche dall ampia varietà degli ambienti e della flora, 4

5 OBBLIGO DI DENUNCIA DI MALATTIE O MORTE DI ANIMALI T.U.LL.SS. N del 1934, art. 264 (Delle misure contro la diffusione delle malattie infettive degli animali) I veterinari, i proprietari o detentori di animali domestici, debbono denunziare immediatamente... qualunque caso di malattia infettiva diffusiva del bestiame, accertata o sospetta, o qualunque caso di morte improvvisa di animale, non riferibile a malattia comune già accertata. 5

6 NORMATIVA SANITARIA DPR 320/1954 Regolamento di Polizia Veterinaria Art.1- le malattie soggette a denuncia, relativamente alle api sono: Peste Europea, Peste Americana, Nosemiasi, Acariasi poi successivamente sono state aggiunte Varroasi (O.M O.M ) Aethina tumida e acaro Tropilaelaps, (O.M ) 6

7 Mortalità in apicoltura: può assumere diversi significati, morte della famiglia oppure mortalità significativa delle singole api (superiore alla normale mortalità), senza che la famiglia venga a morte : è da considerare alla pari di un sintomo di malattia e non va sottovalutata; Spopolamento della famiglia ci si riferisce alla drastica riduzione delle api di una famiglia, (che può arrivare fino alla totale scomparsa), in particolare descritta nella CCD (Colony collapse disorder, o sindrome da spopolamento degli alveari) E importante migliorare il controllo degli apiari, durante tutto l arco dell anno, per distinguere la mortalità da malattie denunciabili, rispetto ad altre cause (infettive e non) Spesso i vari fattori interagiscono tra loro e si sommano 7

8 SOSPETTI AVVELENAMENTI - SPOPOLAMENTI molte colture sono diventate a rischio, tanto che alcuni parlano di Nomadismo da fuga (Barbero, 2011) Spesso nelle varie aree agricole ci sono periodi critici ricorrenti le variabili che possono incidere nel determinare mortalità nelle api, sono molteplici e non è detto che tutti gli anni la situazione si ripeta con uguale intensità o caratteri. La sensazione è che quanto appare, sia solo la punta dell iceberg; Come per tutte le patologie apistiche, queste segnalazioni sono abbastanza rare, ma hanno incominciato ad esserci Talvolta il sospetto emerge casualmente nel corso dei controlli ufficiali 8

9 SOSPETTI AVVELENAMENTI: CHE FARE? E necessario intervenire in tempi brevi, possibilmente entro le 24 ore dall inizio dei sintomi, perché alcuni principi attivi si possono degradare facilmente; tali accertamenti non sono sempre «semplici».. E importante quindi definire in anticipo le azioni necessarie, e agire di conseguenza La predisposizione di istruzioni operative/procedure può essere di aiuto, tanto al personale già esperto, ma ancor di più al personale che da poco tempo si è avvicinato al settore Sia nelle fasi precedenti l intervento, poi in campo e nella gestione di tutti gli aspetti successivi (invio campioni e/o flussi operativi.. E per questo motivo che è stata formulata una proposta di istruzione operativa per il personale del ASPV, sulla base delle esperienze di campo, (che include anche la gestione delle segnalazioni di malattie) 9

10 SOSPETTI AVVELENAMENTI: proposta di istruzione operativa Individuare i veterinari incaricati del controllo del settore apistico (e possibilmente anche il personale tecnico di supporto) Indirizzare loro le segnalazioni di avvelenamenti/malattie Intervento possibilmente in giornata assumere le informazioni dagli apicoltori, circa: - gli eventuali sospetti su possibili trattamenti insetticidi effettuati nei paraggi, in relazione alle colture presenti - lo stato delle famiglie e le tecniche apistiche adottate negli ultimi tempi, in particolare se sono stati fatti trattamenti antivarroa 10

11 SOSPETTI AVVELENAMENTI: CHE FARE? la presenza di erba alta maschera molto il fenomeno! si troveranno api morte e moribonde, o con difficoltà a volare, intorpidite, In particolare davanti agli alveari o sul fondo dell arnia Distinguere le api morte da poco (hanno aspetto lucido e colori accesi), rispetto a quelle morte da tempo (più opache, inscurite) non tutti gli alveari sono colpiti allo stesso modo (i più popolati spesso subiscono maggiori danni). se le condizioni climatiche ed operative lo consentono, procedere al controllo dei nidi, sia per accertare le condizioni del nido, che per escludere altre patologie annotare la flora, sia coltivata che spontanea e la presenza di eventuali fiori, sia sulle piante probabilmente trattate, che sottostanti /circostanti possibilmente annotare il tipo di polline che le api stanno immagazzinando, per avere indicazioni circa le specie floreali visitate 11

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14 SOSPETTI AVVELENAMENTI o mortalità, Diagnosi differenziale fattori infettivi: es. virus della paralisi acuta gestionali: trasporto e/o prolungata clausura, specie se con temperatura elevata + trattamenti antivarroa impropri Anche l assenza o la marcata riduzione di api (Sindrome da spopolamento-ccd) può deporre per l origine tossica Raccogliere le informazioni anamnestiche, sia relative all apiario che all ambiente/ colture circostanti, sia prossime che remote annotare la flora, sia coltivata che spontanea e la presenza di eventuali fiori, sia sulle piante probabilmente trattate, che sottostanti /circostanti 14

15 SOSPETTI AVVELENAMENTI, IL CAMPIONAMENTO DI API è fondamentale il campionamento di api (e/o di altre matrici dell alveare) per la ricerca dei fitofarmaci; L ottimo sarebbero 1000 api morte/moribonde o almeno api, davanti agli alveari o sul fondo dell arnia, con campioni + ridotti, si riduce la lista delle ricerche evitare contaminazione con erba, terra; Con spopolamenti o quando il prelievo è tardivo, campionare miele fresco, non opercolato (e/o polline di recente introduzione) utilizzare contenitori rigidi, adatti allo scopo e confezionare il campione allegare verbale di prelievo con tutte le informazioni cliniche ed anamnestiche (è stato predisposto un modello apposito) Le ricerche: in base alla ns. esperienza indirizzarsi ai neonicotinoidi e, se negativi, agli altri fitofarmaci (inoltre considerare l anamnesi) Possibilmente fare campione di api anche per analisi classiche (virosi, nosema..), da inviare al laboratorio diagnostico 15

16 SOSPETTI AVVELENAMENTI i campioni vanno congelati in breve o consegnati direttamente al laboratorio (IZS), con trasporto in regime di freddo; Per monitorare l andamento della mortalità, porre davanti agli alveari un telo o altro materiale, che non contaminino però le api; Lo spostamento dell apiario è consentito, se la visita clinica non evidenzia la presenza (o il sospetto) di malattie denunciabili: «nomadismo da fuga» 16

17 AVVELENAMENTI: CAMPIONARE I VEGETALI? (Piano integrato-igienico sanitario RER, nota del ) A fronte di sospetti circostanziati circa la probabile causa in un trattamento con fitofarmaci/pesticidi, proseguire l intervento per acquisire informazioni Indirizzarsi verso aree a distanza < 1 Km, non solo su piante in fioritura (semine con concianti/geodisinfestanti, fertirrigazione, trattamenti insetticidi in aree urbane..) Consigliabile il supporto di un Tecnico della Prevenzione, eventualmente anche richiedendo collaborazione al Servizio Fitosanitario o Assess. Prov. Agricoltura (anche allertandoli in anticipo) Valutare le condizioni di utilizzo degli agrofarmaci e in presenza di riscontri, prelevare vegetali presumibilmente trattati, o altre matrici (acqua di pozzanghere, acqua prelevata dagli atomizzatori.) Campione ufficiale in 5 aliquote (200 g? x aliquota) rispettando i diritti della difesa e salvaguardando la proprietà In assenza di procedure condivise tra i vari Enti che possono avere competenze in materia, le difficoltà operative sono molto grandi: 17

18 I FLUSSI INFORMATIVI Un aspetto importante, è quello delle comunicazioni che è opportuno dare, sia all interno del proprio Servizio (tra le Aree, A-B-C) /Dipartimento opportuno informare il Servizio Veterinario Regionale, il Provinciale Agricoltura/ Servizio Fitosanitario e il Progetto BEENET (altrimenti questi dati non sempre vengono raccolti dai Servizi Veterinari). La modulistica normalmente utilizzata per le malattie (Malinf1_2) non si presta allo scopo 18

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20 Il rischio chimico da fitofarmaci, per i prodotti dell alveare Negli avvelenamenti da fitofarmaci, fino ad ora il pericolo di trasferimento di residui al miele era stato giudicato minimo, per morte stessa delle api, ma recenti indagini danno meno sicurezze, soprattutto in relazione ai neonicotinoidi (Fedrizzi, 2011) Anche nell ambito del progetto Apenet- Beenet, le analisi sulle api o su altre matrici dell alveare, in particolare polline, indicano la presenza di molti residui, a volte a concentrazioni abbastanza elevate è un aspetto che merita di essere approfondito, per valutare i possibili pericoli connessi al miele (e agli altri prodotti dell alveare) ed eventualmente poter adottare le misure più adeguate; importanza del posizionamento degli apiari in ER, campionamenti ExtraPNR del miele, a seguito di morie e spopolamenti 20

21 Malattie denunciabili non esotiche Il veterinario procederà alla visita dell apiario e se necessario anche al prelievo di matrici (verbale di prelievo «Allegato 1») Malattie esotiche In presenza di sospetto di infestazione dal coleottero Aethina tumida o dell Acaro Tropilaelaps, agire con la massima sollecitudine, anche con il rintraccio del materiale sospetto di infestazione. richiedere il supporto del personale dell IZS e/o Centro di Referenza per l Apicoltura IZS delle Venezie. 21

22 L EVIDENZA DEI PROBLEMI E LA LORO GESTIONE l evidenza ufficiale delle problematiche che assillano l apicoltura, è il primo passo perché si concretizzino azioni, per affrontare e gestire tali problemi Se in passato gli scenari della veterinaria «apistica» sembravano immutabili, attualmente è in atto un cambiamento che per molto tempo non sembrava possibile La condivisione delle conoscenze e la sinergia tra le componenti del mondo produttivo, le Autorità di controllo e i vari Enti preposti è un elemento importante per consentire il cambiamento («A NEW DEAL..»), indispensabile se si vorrà avere una visione preventiva anche in apicoltura I benefici non saranno solo per la salute delle api, ma anche per quella dei consumatori, nel rispetto della produttività dell intero settore agricolo e della salvaguardia dell ecosistema 22

23 La FORMAZIONE & La PREVENZIONE La FORMAZIONE delle varie categorie professionali impegnate nel settore alimentare, è un aspetto cruciale della prevenzione In apicoltura lo è a maggior ragione, dal momento che questa è particolarmente soggetta alle variabili ambientali (nel senso più ampio del termine) e quindi è particolarmente fragile 23

24 GRAZIE per l attenzione e buon lavoro nel controllo dell apicoltura 24

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