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1 disegno di Marta Pirlo LaScatolaNera un contenitore di memoria

2 LA SCATOLA NERA L ANIMA DI UNA CITTA (una scatola di memoria) Recuperare un simbolo ripetuto ovunque come la scatola nera, (la scatola nera degli aerei, il monolite di S. Kubrik in odissea nello spazio, la Mecca, la copertura della bara di Noè) Una struttura-oggetto che trattiene la memoria di un accadimento, trasformato in luogo, dalla presenza delle persone che lo abitano. I volti di una comunità che racconta un fatto, lo ripete attraverso il proprio vissuto, le proprie emozioni, testimoni della traccia stessa che può lasciare una memoria, una memoria collettiva che si scompone nelle singole esperienze, nelle reazioni individuali, piccole caselle che nell incastro della comune appartenenza di luogo si ricompongono fino a definire e spiegare il luogo stesso. Riprendere e ripartire dalla Piazza, l agorà delle prime forme di comunità partecipante, l incrocio delle voci, la fonte prima di notizie, le più importanti, quelle che coinvolgono immediatamente la vita delle persone, la piazza centro e simbolo della città, città di storie, città cosmo, città invisibile (per dirla con Calvino) del mondo inesplorato e mutevole, sintesi dello spirito dei suoi abitanti, siano principi o servitori. Nella scatola nera, all interno, il nero e buio delle pareti vuole non segnare confini nè forme, luogo non luogo, per essere tutti i luoghi, tutte le forme. Il visitatore attraversa uno spazio occupato dalle voci e dai volti di una piazza ideale, appartenere a luoghi e culture, il bisogno di essere si esprime nel conoscere le proprie radici. Il diffondersi delle tecnologie digitali invade e disperde il ruolo forte degli strumenti cui si è affidata la conservazione e la trasmissione della conoscenza, l analfabetismo di ritorno in vaste categorie giovanili ripropone come attuali forme antiche di trasmissione della conoscenza: un uomo che racconta. Recuperare la narrazione orale attraverso la tecnologia digitale. Un monolite nero, un contenitore di sapere, una struttura autoportante. La scatola nera riporta la narrazione orale al centro dei processi di trasmissione della memoria. disegno di Marta Pirlo

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15 UN ESPERIENZA CON LA SCATOLA NERA (installata a Brescia nel maggio 2006) Qualche anno fa, ho realizzato una serie di interviste a persone che erano in piazza Loggia il 28 maggio 1974, quando scoppiò una bomba che uccise 8 persone e ne ferì 115, le 80 persone intervistate, su 400 circa che avevo contattato, si sono offerte volontariamente di raccontare cosa hanno vissuto quel giorno, descrivendo la loro personale esperienza di quel fatto e di quei mesi a Brescia. La scelta delle persone da intervistare è stata effettuata cercando di ricostruire la composizione della piazza la mattina del 28 maggio 1974, per fare questo abbiamo utilizzato una metodologia mutuata dalla statistica, incrociando i dati di sesso, età professione appartenenza politica. L insieme pur con una certa approssimazione rende abbastanza fedelmente la realtà delle presenze in piazza quel giorno. Il risultato è un racconto corale, che ben si presta ad essere ricollocato all interno dell installazione di questo progetto, che permette di attraversare uno spazio caratterizzato dal suono delle voci e dai volti delle persone. Attraversare il mormorio collettivo, il racconto di ognuno, accompagnati dalla registrazione del comizio in corso, fino al tragico rumore dell esplosione, alle grida dei feriti e dei soccorritori. La neutralità del luogo, la scatola, permette di essere vissuta partecipando dell emozione e del dolore che si esprime senza distrazioni, anzi aiutato dal bagliore dei monitor. Eros Mauroner

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23 Contatti Eros Damiano Mauroner

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