Calcolo della dose. BAYTRIL soluzione iniettabile 5% 50 ml. POSOLOGIA nella salmonellosi bovina: 5 mg/kg p.v. ogni 24 h per 5 gg

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1 Calcolo della dose BAYTRIL soluzione iniettabile 5% 50 ml POSOLOGIA nella salmonellosi bovina: 5 mg/kg p.v. ogni 24 h per 5 gg PESO della vacca: 700 kg Quanti ml di soluzione bisogna somministrare ogni 24 h?

2 Calcolo della dose FENLEVE 10 soluzione iniettabile 100 mg/ml 250 ml POSOLOGIA negli stati infiammatori del cavallo: 2,2 mg/kg p.v. ogni 24 h per 3-5 gg PESO del cavallo: 960 kg Quanti ml di soluzione bisogna somministrare ogni 24 h?

3 Calcolo della dose GALASTOP soluzione orale 50 mcg/ml 15 ml POSOLOGIA nel blocco della lattazione post-partum dopo rimozione della cucciolata nella cagna: 5 mcg/kg p.v. ogni 24 h per 4-6 gg PESO della cagna: 25 kg Quanti ml di soluzione bisogna introdurre nella bocca della cagna o aggiungere al boccone ogni 24 h?

4 5 mg/kg x 700 kg = 3500 mg ossia 3,5 g la soluzione ha una concentrazione pari al 5% ovverosia 5 g in 100 ml 5:100=3,5:x x=100x3,5/5=70 ml 2,2 mg/kg x 960 kg = 2112 mg la soluzione ha una concentrazione pari al 100 mg/ml 100:1=2112:x x=2112/100=21,12 ml 5 mcg/kg x 25 kg = 125 mcg la soluzione ha una concentrazione pari al 50 mcg/ml 50:1=125:x x=125/50=2,5 ml

5 La caratteristica principale dei farmaci che oltrepassano facilmente la barriera ematoencefalica è rappresentata da: a. elevata liposolubilità b. forma ionizzata c. basso legame con le proteine plasmatiche

6 La caratteristica principale dei farmaci che oltrepassano facilmente la barriera ematoencefalica è rappresentata da: a. elevata liposolubilità b. forma ionizzata c. basso legame con le proteine plasmatiche

7 Le emulsioni sono a. miscele di due sostanze lipofile b. miscele di due sostanze liquide insolubili tra loro c. miscele di una sostanza solida con una liquida d. (nessuna delle precedenti)

8 Le emulsioni sono a. miscele di due sostanze lipofile b. miscele di due sostanze liquide insolubili tra loro c. miscele di una sostanza solida con una liquida d. (nessuna delle precedenti)

9 Nella diffusione facilitata a. il passaggio di un farmaco attraverso la membrana è sempre proporzionale al gradiente di concentrazione b. non avviene dispendio energetico c. il passaggio di un farmaco attraverso la membrana non è saturabile d. (a e b)

10 Nella diffusione facilitata a. il passaggio di un farmaco attraverso la membrana è sempre proporzionale al gradiente di concentrazione b. non avviene dispendio energetico c. il passaggio di un farmaco attraverso la membrana non è saturabile d. (a e b)

11 Le preparazioni depot a. limitano la velocità di assorbimento di un farmaco b. aumentano la Cmax di un farmaco c. si somministrano unicamente per via ntramuscolare d. (a e c)

12 Le preparazioni depot a. limitano la velocità di assorbimento di un farmaco b. aumentano la Cmax di un farmaco c. si somministrano unicamente per via ntramuscolare d. (a e c)

13 La somministrazione per via rettale a. è totalmente soggetta ad effetto di primo passaggio epatico b. determina un assorbimento completo c. viene utilizzata in pazienti con vomito ostinato d. (a e c)

14 La somministrazione per via rettale a. è totalmente soggetta ad effetto di primo passaggio epatico b. determina un assorbimento completo c. viene utilizzata in pazienti con vomito ostinato d. (a e c)

15 Le grosse molecole che non possono essere ultrafiltrate attraverso l'endotelio capillare passano attraverso le membrane cellulari in dipendenza di a. coefficiente di ripartizione (Kv) b. peso molecolare c. costante di dissociazione (pka) d. (tutte le precedenti)

16 Le grosse molecole che non possono essere ultrafiltrate attraverso l'endotelio capillare passano attraverso le membrane cellulari in dipendenza di a. coefficiente di ripartizione (Kv) b. peso molecolare c. costante di dissociazione (pka) d. (tutte le precedenti)

17 Nella via enterale a. il passaggio avviene soprattutto ad opera della diffusione passiva b. le sostanze che passano attraverso l'interstizio del tubo gastroenterico non subiscono alterazioni chimiche c. il tempo di contatto condiziona la velocità di assorbimento d. (tutte le precedenti)

18 Nella via enterale a. il passaggio avviene soprattutto ad opera della diffusione passiva b. le sostanze che passano attraverso l'interstizio del tubo gastroenterico non subiscono alterazioni chimiche c. il tempo di contatto condiziona la velocità di assorbimento d. (tutte le precedenti)

19 Tutti i seguenti sono meccanismi di passaggio transmembrana dei farmaci tranne a. diffusione acquosa b. diffusione lipidica c. idrolisi acquosa d. pinocitosi

20 Tutti i seguenti sono meccanismi di passaggio transmembrana dei farmaci tranne a. diffusione acquosa b. diffusione lipidica c. idrolisi acquosa d. pinocitosi

21 La velocità di diffusione di un farmaco a. non dipende mai dal coefficiente di distribuzione (della sua forma non ionizzata) b. non dipende dalla differenza di ph fra ambiente extra- ed intracellulare c. dipende dal flusso sanguigno attraverso l'area interessata d. (tutte le precedenti)

22 La velocità di diffusione di un farmaco a. non dipende mai dal coefficiente di distribuzione (della sua forma non ionizzata) b. non dipende dalla differenza di ph fra ambiente extra- ed intracellulare c. dipende dal flusso sanguigno attraverso l'area interessata d. (tutte le precedenti)

23 La farmacovigilanza a. è assicurata attraverso strutture del Servizio Sanitario Nazionale b. mira al controllo dell'eventuale manifestazione di eventi avversi di farmaci introdotti in commercio c. si esegue durante la fase 4 d. (tutte le precedenti)

24 La farmacovigilanza a. è assicurata attraverso strutture del Servizio Sanitario Nazionale b. mira al controllo dell'eventuale manifestazione di eventi avversi di farmaci introdotti in commercio c. si esegue durante la fase 4 d. (tutte le precedenti)

25 La via di somministrazione intramuscolare è a. consigliabile nel caso di grandi volumi e per sostanze irritanti, se diluite b. consigliata se il ph della soluzione non è fisiologico c. la più conveniente ed economica d. consigliabile nel caso di volumi modesti o veicoli oleosi

26 La via di somministrazione intramuscolare è a. consigliabile nel caso di grandi volumi e per sostanze irritanti, se diluite b. consigliata se il ph della soluzione non è fisiologico c. la più conveniente ed economica d. consigliabile nel caso di volumi modesti o veicoli oleosi

27 Cane di peso 12,5 kg intossicato da solvente organico CARBONE ATTIVATO os granulare barattolo 50 gr Soluzione acquosa (diluire 1 g/10 ml H20) Dose: 4 g/kg Ripetere 3 volte nelle 24 h Quanti ml di soluzione bisogna preparare per le 24 h? Quanti barattoli servono?

28 I cosiddetti «gas nervini» sono sostanze che inibiscono in maniera irreversibile: a) La monoamminossidasi b) L enzima che converte l angiotensina c) La colinesterasi d) La L-asparaginasi

29 I cosiddetti «gas nervini» sono sostanze che inibiscono in maniera irreversibile: a) La monoamminossidasi b) L enzima che converte l angiotensina c) La colinesterasi d) La L-asparaginasi

30 Osservando il grafico concentrazione-effetto, possiamo concludere che: a) I farmaci A,B e C hanno la stessa efficacia b) I farmaci A,B e C hanno la stessa potenza c) I farmaci A,B e C hanno la stessa efficacia e la stessa potenza d) I farmaci A,B e C hanno diversa efficacia e diversa potenza

31 Osservando il grafico concentrazione-effetto, possiamo concludere che: a) I farmaci A,B e C hanno la stessa efficacia b) I farmaci A,B e C hanno la stessa potenza c) I farmaci A,B e C hanno la stessa efficacia e la stessa potenza d) I farmaci A,B e C hanno diversa efficacia e diversa potenza

32 Osservando il grafico concentrazione-effetto e sapendo che sono in gioco un agonista e un suo antagonista non competitivo, possiamo concludere che: a) La curva gialla individua l azione dell agonista, la rosa agonista+antagonista, la celeste agonista+antagonista a dose maggiore b) La curva rosa individua l azione dell agonista, la gialla agonista+antagonista, la celeste agonista+antagonista a dose maggiore c) La curva celeste individua l azione dell agonista, la rosa agonista+antagonista, la gialla agonista+antagonista a dose maggiore d) La curva gialla individua l azione dell agonista, la celeste agonista+antagonista, la rosa agonista+antagonista a dose maggiore

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34 L antagonismo non competitivo irreversibile si ha in quali casi? a) Quando l antagonista si lega mediante legami chimici deboli al sito recettoriale dell agonista puro b) Quando l antagonista provoca un cambiamento strutturale irreversibile della conformazione del recettore che impedisce il legame dell agonista puro c) Quando l antagonista si lega in maniera covalente al sito recettoriale dell agonista puro d) b) e c)

35 L antagonismo non competitivo irreversibile si ha in quali casi? a) Quando l antagonista si lega mediante legami chimici deboli al sito recettoriale dell agonista puro b) Quando l antagonista provoca un cambiamento strutturale irreversibile della conformazione del recettore che impedisce il legame dell agonista puro c) Quando l antagonista si lega in maniera covalente al sito recettoriale dell agonista puro d) b) e c)

36 I rodenticidi anticoagulanti di prima generazione hanno una DL50 compresa tra 10 e 50 mg/kg. Quelli di seconda generazione (superwarfarin) hanno una DL50: a) Molto minore b) Pressoché uguale c) Notevolmente maggiore d) Dipende dal singolo agente

37 I rodenticidi anticoagulanti di prima generazione hanno una DL50 compresa tra 10 e 50 mg/kg. Quelli di seconda generazione hanno una DL50: a) Molto minore b) Pressoché uguale c) Notevolmente maggiore d) Dipende dal singolo agente

38 Si definisce tossicità subcronica, la tossicità che si manifesta: a) Dopo almeno 3 mesi dall avvenuta esposizione al tossico b) Entro le 24 h dall esposizione al tossico c) Entro 1 mese dall esposizione al tossico d) Da 1 a 3 mesi dall esposizione al tossico

39 Si definisce tossicità subcronica, la tossicità che si manifesta: a) Dopo almeno 3 mesi dall avvenuta esposizione al tossico b) Entro le 24 h dall esposizione al tossico c) Entro 1 mese dall esposizione al tossico d) Da 1 a 3 mesi dall esposizione al tossico

40 La DL50 è: a) La dose di xenobiotico in grado di causare la morte entro 24 h nel 50% degli animali trattati b) La dose di xenobiotico in grado di causare tossicità permanente nel 50% degli animali trattati c) Nessuna delle due risposte è corretta d) Entrambe le risposte sono corrette

41 La DL50 è: a) La dose di xenobiotico in grado di causare la morte entro 24 h nel 50% degli animali trattati b) La dose di xenobiotico in grado di causare tossicità permanente nel 50% degli animali trattati c) Nessuna delle due risposte è corretta d) Entrambe le risposte sono corrette

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