Flash Report - Analisi delle semestrali dei gruppi bancari Aggiornamento 1 semestre 2014

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1 Flash Report - Analisi delle semestrali dei gruppi bancari Aggiornamento 1 semestre 2014 Lo scenario economico continua ad influire sui risultati dei gruppi bancari italiani e nel primo semestre 2014 emergono segnali contrastanti. Tornano a crescere i margini, e superata la stagione di impairment sugli attivi, si registra un risultato positivo. Prosegue il focus dei gruppi bancari sull efficienza e sulla razionalizzazione delle strutture, con una conseguente riduzione soprattutto delle spese per il personale. Le rettifiche su crediti sono diminuite, ma continua il processo di deterioramento della qualità del credito che non accenna ad arrestarsi. Le prudenti politiche creditizie e gli aumenti di capitale contribuiscono al matching dei requisiti patrimoniali. Performance La contrazione degli impieghi verso la clientela (-2% circa) conferma la prudenza dei gruppi bancari del campione nell erogazione di nuovo credito anche per la necessità di rispettare i requisiti patrimoniali e gli obiettivi di qualità dell attivo. Tuttavia ci sono alcuni segnali positivi: torna ad aumentare il margine di intermediazione (+1%), grazie all incremento del margine di interesse e del margine commissionale e nonostante la riduzione dei profitti da attività finanziarie. Segnali incoraggianti anche dal punto di vista della redditività: l utile normalizzato del campione si è attestato a 1,9 miliardi di Euro, un buon risultato dopo gli impatti delle rettifiche sugli avviamenti del 2012 e delle rettifiche su crediti del Il Cost/Income Ratio è rimasto stabile per l'aumento proporzionale dei margini e dei costi operativi. Qualità del credito A causa del perdurare della crisi economico-finanziaria, continua il preoccupante trend dei crediti deteriorati, che raggiungono a giugno 2014 i 159 miliardi di Euro (+6,2 miliardi di Euro, +4,1% rispetto a dicembre 2013). Un dato confortante tuttavia è rappresentato dalla riduzione dei crediti scaduti (-9%) e delle rettifiche su crediti rispetto allo scorso anno (-7%), quando avevano inciso in maniera negativa sui risultati dei gruppi del campione. Il costo del credito in media si mantiene comunque elevato, soprattutto per i gruppi piccoli (1,3%). Requisiti patrimoniali A partire dal 1 gennaio 2014 le banche italiane devono rispettare un ratio minimo di CET1 pari a 4,5%, di Tier 1 pari a 5,5% (6% dal 2015) e di Total Capital Ratio pari all 8% (10,5% a partire dal 2019). Grazie alle recenti operazione di ricapitalizzazione e alle politiche prudenti nell'erogazione dei crediti, i gruppi bancari del campione, in media, rispettano i requisiti richiesti. Costi Il tema della razionalizzazione e del contenimento dei costi rimane centrale per il settore bancario, nonostante il miglioramento di margini e redditività. I gruppi del campione sono intervenuti attraverso la riduzione del numero di sportelli e di risorse, con una conseguente contrazione soprattutto delle spese del personale.

2 Principali trend 2 Valori assoluti in Euro al e variazioni 1 semestre 2014 vs 2013 Totale attivo miliardi + 0,3% 30/06/2014 vs 31/12/2013 Crediti verso clientela miliardi - 1,6% 30/06/2014 vs 31/12/2013 Raccolta diretta da clientela (*) miliardi + 0,0% 30/06/2014 vs 31/12/2013 Impieghi/Raccolta diretta 94,9% - 1,6% 30/06/2014 vs 31/12/2013 Margine di intermediazione 33,8 miliardi + 0,6% 30/06/2014 vs 30/06/2013 Utili normalizzati 1,9 miliardi + 24,6% 30/06/2014 vs 30/06/2013 Crediti deteriorati netti 159,1 miliardi + 4,1% 30/06/2014 vs 31/12/2013 Sofferenze nette 67,3 miliardi + 6,9% 30/06/2014 vs 31/12/2013 Rettifiche su crediti 8,8 miliardi - 7,0% 30/06/2014 vs 30/06/2013 Spese amministrative 19,9 miliardi + 0,2% 30/06/2014 vs 30/06/2013 Common Equity Tier 1 Capital 128,7 miliardi n.d. 30/06/2014 vs 31/12/2013 Attività ponderate per il rischio miliardi - 2,8% 30/06/2014 vs 31/12/2013 (*) Raccolta diretta da clientela = debiti verso la clientela + titoli in circolazione.

3 Performance 3 Totale attivo Il totale attivo del campione nel primo semestre 2014 si attesta a miliardi di Euro, un valore sostanzialmente stabile rispetto alla fine del 2013, con andamenti molto diversi, però, tra i diversi cluster dimensionali, dall incremento dell 1,1% registrato dai gruppi maggiori, al calo del 7,7% dei gruppi piccoli. Totale attivo, valori assoluti (Euro mld) e variazioni percentuali (06/2014 vs 12/2013) 2.438, ,7 +0,3% 1.467, ,7 +1,1% Totale attivo 637,1 644,9-1,2% miliardi 292,8 290,3 +0,8% miliardi 41,4 44,8-7,7% : 21 gruppi Impieghi I crediti verso la clientela a giugno 2014 ammontano a miliardi di Euro, diminuiti di poco meno del 2% rispetto a dicembre Questa variazione conferma il trend di contrazione degli impieghi osservato a partire dal Dal dicembre 2011 ad oggi i crediti verso la clientela si sono ridotti di circa 190 miliardi di Euro, una riduzione dell 11% solo in due anni e mezzo. Nel primo semestre del 2014 le contrazioni più marcate hanno interessato i gruppi piccoli (-3,0%) e i gruppi maggiori (-2,3%). I crediti verso clientela, in media, rappresentano il 61% del totale attivo dei gruppi del campione, contro il 64% del Crediti verso clientela, valori assoluti (Euro mld) e variazioni percentuali (06/2014 vs 12/2013) 1.479, ,7-1,6% 809,3 828,3-2,3% Crediti verso clientela 446,1 448,8-0,6% miliardi 198,5 200,8-1,2% miliardi 26,0 26,8-3,0% : 21 gruppi

4 Performance 4 Debiti verso la clientela I debiti verso la clientela si attestano a miliardi di Euro, in lieve aumento rispetto al secondo semestre 2013 (+0,7%). Si osservano notevoli differenze tra i diversi cluster dimensionali: i gruppi maggiori hanno registrato un lieve aumento (+2%), i gruppi grandi e medi una sostanziale stabilità, mentre i gruppi piccoli hanno registrato una flessione del 15%, dovuta essenzialmente all andamento anomalo di uno dei gruppi appartenenti al cluster. Debiti verso clientela, valori assoluti (Euro mld) e variazioni percentuali (06/2014 vs 12/2013) 1.082, ,1 +0,7% 634,8 622,6 +2,0% Debiti verso clientela 281,8 281,9 0,0% miliardi 142,7 143,4-0,5% miliardi 23,3 27,3-14,7% : 21 gruppi Raccolta e Impieghi La raccolta diretta da clientela è rimasta fondamentalmente costante e si attesta a miliardi di Euro (il lieve incremento dei debiti verso clientela dell 1% è stato compensato dalla riduzione dei titoli in circolazione dell 1,5%). La contrazione degli impieghi verso clientela conferma la prudenza dei gruppi bancari del campione nell erogazione di nuovo credito, probabilmente per lo scenario macroeconomico ancora incerto, ma anche per la necessità di rispettare i requisiti patrimoniali. Nell ultimo semestre il rapporto fra crediti e raccolta si è pertanto ridotto per tutti i cluster dimensionali, fatta eccezione per i gruppi piccoli: si evidenziano valori più elevati per i gruppi grandi (110%) e nettamente inferiori per i gruppi maggiori (87%), che detengono una quota più elevata di attività finanziarie. Crediti verso la clientela/raccolta diretta, % (06/2014 vs 12/2013) 81,4% 86,9% 89,5% 94,9% 91,5% 96,5% 103,2% 103,8% 109,7% 110,2% Crediti/Raccolta diretta 94,9% 96,5% : 21 gruppi

5 Performance 5 Margini Nonostante il tasso di riferimento BCE ai minimi storici, i tassi Euribor si sono mantenuti su livelli leggermente superiori rispetto al primo semestre del Il margine di interesse dei gruppi bancari del campione è aumentato del 2% nei primi sei mesi del 2014, attestandosi a 18,2 miliardi di Euro. L andamento è frutto di una riduzione più che proporzionale degli interessi passivi rispetto alla contrazione degli interessi attivi; i gruppi bancari sono quindi riusciti a fare re-pricing sui tassi attivi e a ridurre il costo del funding. L andamento dei cluster dimensionali è molto difforme: i gruppi maggiori e medi hanno registrato un aumento (rispettivamente circa +3% e +6%), mentre i gruppi grandi e piccoli una riduzione (-1% e -9%). Margine d interesse, valori assoluti (Euro mld) e variazioni percentuali (06/2014 vs 06/2013) 18,2 17,9 +1,8% 11,0 10,7 +2,6% Margine di interesse 4,6 4,6-1,0% 18,2 miliardi 2,3 2,2 +6,0% 17,9 miliardi 0,3 0,4-8,7% : 21 gruppi Anche il margine di intermediazione ha segnato un lieve recupero rispetto al primo semestre 2013 (+1% circa), con incrementi per i gruppi maggiori (+0,5) e medi (+6%) e riduzioni per i gruppi grandi (-2%) e piccoli (-2%). Il lieve incremento è il risultato di un aumento del margine di interesse e delle commissioni e dalla riduzione dei profitti da attività finanziarie. In particolare, i gruppi maggiori e grandi hanno segnato riduzioni dei profitti da attività finanziarie rispettivamente del 20% e del 12%, mentre i gruppi medi e piccoli hanno registrato incrementi del 14% e del 5%. Margine di intermediazione, valori assoluti (Euro mld) e variazioni percentuali (06/2014 vs 06/2013) 33,8 33,6 +0,6% 0,7 0,7 8,5 8,7 4,3 +6,4% 4,0-2,4% -1,7% 20,2 20,1 +0,5% Margine di intermediazione 33,8 miliardi 33,6 miliardi : 21 gruppi

6 Performance 6 Efficienza e redditività Il Cost/Income Ratio (rapporto tra costi operativi e margine di intermediazione) è rimasto sostanzialmente stabile nel periodo in esame, per il contestuale e proporzionale aumento dei margini e dei costi operativi. Si segnalano andamenti differenti per i diversi cluster dimensionali: l indicatore è peggiorato per i gruppi grandi e piccoli, è rimasto stabile per i gruppi maggiori ed è migliorato per i gruppi medi. Cost/Income Ratio (%) (06/2014 vs 06/2013) 59,4% 59,2% 57,8% 57,7% 63,7% 62,8% 59,1% 60,1% 56,1% 52,0% Cost/Income Ratio 59,4% 59,2% : 21 gruppi L utile normalizzato (al netto delle rettifiche di valore sull avviamento) del primo semestre 2014 si attesta a 1,9 miliardi di Euro, segnando un buon miglioramento rispetto al dato di giugno 2013 (1,6 miliardi di Euro). Il dato è però esclusivamente influenzato dai risultati dei gruppi maggiori, che in entrambi i semestri hanno registrato dei risultati positivi, mentre i gruppi di dimensioni inferiori dimostrano di avere ancora difficoltà nelle attività di gestione caratteristica, segnando in alcuni casi perdite anche consistenti. Le rettifiche di valore dell avviamento erano pari a 810 milioni di Euro nel primo semestre del 2013, mentre sono sostanzialmente nulle nei primi sei mesi del Utile normalizzato (Euro mld), valori assoluti (Euro mld) (06/2014 vs 06/2013) 1,6 1,9 1,2 1,8 Utile normalizzato -0,1 0,0 1,9 miliardi 0,23 0,38 1,6 miliardi -0,032-0,017 : 21 gruppi

7 Qualità del credito 7 Crediti deteriorati A causa della debolezza del contesto economico, si conferma il preoccupante trend dei crediti deteriorati, che raggiungono a giugno del 2014 i 159 miliardi di Euro (+6,2 miliardi di Euro e +4,1% rispetto a dicembre 2013). Il deterioramento della qualità del credito è più evidente nei gruppi medi (+10%), mentre i gruppi piccoli hanno registrato una lieve riduzione (-0,4%). Il peggioramento della qualità degli impieghi, anche se con un rallentamento della dinamica, non accenna ad arrestarsi: basti pensare che nel 2009 i crediti deteriorati netti erano pari a circa 105 miliardi di Euro (+54 miliardi di Euro rispetto al 2009). Crediti deteriorati netti, valori assoluti (Euro mld) e variazioni percentuali (06/2014 vs 12/2013) 159,1 152,9 +4,1% 72,4 70,7 +2,3% Crediti deteriorati netti 63,1 60,3 +4,7% 159,1 miliardi 20,4 18,6 +9,7% 152,9 miliardi 3,2 3,3-0,4% : 19 gruppi A giugno 2014 le partite dubbie rappresentavano il 10,6% del totale degli impieghi verso la clientela (rispetto al 10,3% di dicembre 2013). I gruppi grandi, ma soprattutto i gruppi piccoli, registrano un miglioramento dell'indicatore, mentre i maggiori e i medi un peggioramento. Da segnalare comunque che i gruppi maggiori e medi hanno una quota di crediti dubbi inferiore rispetto agli altri cluster, mentre al momento la situazione più critica è rappresentata dai gruppi grandi che hanno il 13% di crediti deteriorati rispetto al totale degli impieghi verso la clientela. Crediti deteriorati netti/crediti verso clientela netti (%) (06/2014 vs 12/2013) 10,6% 10,3% 8,9% 8,5% Crediti deteriorati netti/ Crediti verso clientela netti 13,2% 13,4% 10,6% 10,2% 11,0% 10,3% 11,0% 13,4% : 19 gruppi

8 Qualità del credito 8 Nel primo semestre 2014 si registra un incremento delle sofferenze (+6,9%), degli incagli (+4,3%) e dei ristrutturati (+2,5%), mentre l unico segnale positivo è la riduzione dei crediti scaduti (-9%), in calo per tutti i cluster dimensionali. La composizione dei non performing loans evidenzia una prevalenza di sofferenze e incagli, che rappresentano, in media, ciascuno il 42% dei crediti dubbi, in aumento rispetto a dicembre Si riduce lievemente, invece, l incidenza di ristrutturati e scaduti (8%). I gruppi piccoli evidenziano una composizione più sbilanciata verso le sofferenze, che rappresentano il 50% dei crediti non performing. Composizione crediti deteriorati netti (Euro mld) (06/2014 vs 12/2013) ,3 63,0 66,5 63,7 13,3 12,9 12,1 13,3 159,1 152, ,7 31,0 29,2 28,8 6,1 6,2 4,4 4,6 72,4 70,7 Sofferenze ,8 23,8 26,7 25,7 5,6 5,1 5,0 5,7 63,1 60,3 Incagli Crediti Ristrutturati Crediti Scaduti ,3 6,7 9,2 7,8 1,5 1,5 2,4 2,6 20,4 18, ,4 1,6 1,4 1,2 0,1 0,1 0,3 0,4 3,2 3,3 : 19 gruppi Sofferenze Il deterioramento della qualità del credito dei gruppi del campione ha interessato nel semestre in esame soprattutto le sofferenze, che hanno raggiunto quota 67,3 miliardi di Euro, in aumento del 7% rispetto alla fine del Le sofferenze rappresentano il 4,5% del totale dei crediti verso la clientela, una percentuale in lieve aumento rispetto al dato del dicembre 2013 (4,2%). L incremento più elevato nell ultimo anno è stato registrato dai gruppi piccoli (+13%). Sofferenze nette, valori assoluti (Euro mld) e variazioni percentuali (06/2014 vs 12/2013) 63,0 67,3 +6,9% 32,7 31,0 +5,3% Sofferenze nette 25,8 23,8 +8,2% 67,3 miliardi 7,3 6,7 +8,3% 63,0 miliardi 1,6 1,4 +13,4% : 19 gruppi

9 Qualità del credito 9 Rettifiche Nel primo semestre del 2014 i gruppi bancari del campione hanno effettuato rettifiche su crediti per circa 9 miliardi di Euro, -7% rispetto primo semestre La riduzione ha interessato tutti i cluster fatta eccezione per i gruppi grandi. L andamento è, però, il risultato di comportamenti notevolmente diversi anche all'interno dello stesso cluster, con alcuni gruppi che hanno registrato riduzioni anche del 70%, mentre altri operatori hanno visto aumentare le rettifiche su crediti fino al +70%. Rettifiche di valore nette su crediti, valori assoluti (Euro mld) e variazioni percentuali (06/2014 vs 06/2013) 8,8 9,5-7,0% 3,9 5,0-23,3% Rettifiche di valore nette su crediti 2,9 3,4 +19,4% 8,8 miliardi 1,2 1,3-2,6 % 9,5 miliardi 0,32 0,34-4,9% : 21 gruppi Costo del credito Il costo del credito (rettifiche su crediti rapportati all ammontare di crediti verso la clientela) a giugno 2014 era in media pari allo 0,6%. A livello di cluster si osserva un calo per i gruppi maggiori e piccoli, un incremento per i gruppi grandi e una sostanziale stabilità per i gruppi medi. I gruppi piccoli registrano il costo del credito più elevato del campione (1,27%), anche a seguito della politica di elevate rettifiche su crediti realizzata nel primo semestre dello scorso anno. Costo del credito (%) (06/2014 vs 06/2013) 0,60% 0,60% 0,48% 0,56% 0,77% 0,61% 0,62% 0,62% 1,27% 1,41% Costo del credito 0,60% 0,60% : 20 gruppi

10 Requisiti patrimoniali 10 Coefficienti patrimoniali A partire dal 1 gennaio 2014 l attenzione delle istituzioni di vigilanza si è spostata sul Common Equity Tier 1 Ratio, un indicatore che prende in considerazione il capitale di maggior qualità. A giugno 2014 a livello aggregato il CET1 Ratio del campione raggiunge il 10,8%, in aumento rispetto al dato di dicembre 2013 (9,8%). Il miglioramento dell indicatore per il campione è dovuto sia all'incremento del CET1 Capital del 6% sia alla riduzione delle attività ponderate per il rischio del 4%. Il ratio ha registrato un incremento per tutti i cluster dimensionali; i gruppi di dimensione grande hanno, in media, un più elevato livello di CET1 Ratio (12,3%), seguiti dai gruppi maggiori (10,6%). I gruppi medi e piccoli hanno un CET1 Ratio rispettivamente pari al 9,1% e al 7,9%. Common Equity Tier 1 Ratio (%) (06/2014 vs 12/2013) 9,8% 10,8% 10,6% 9,6% 12,3% 11,0% 9,1% 8,4% 7,9% 7,7% Common Equity Tier 1 Ratio 10,8% 9,8% : 11 gruppi A giugno del 2014 diciassette delle diciannove banche che riportano questo dato in bilancio rispettano già il requisito minimo per il CET1 Ratio stabilito dagli accordi di Basilea al 7% per il 2019, mentre un gruppo medio e un gruppo piccolo sono ancora al di sotto di questo livello, pur rispettando il limite del 4,5% in vigore da gennaio Common Equity Tier 1 Ratio (%) (06/2014) 13,5% 13,3% 13,2% 12,8% 12,7% 11,6% 11,2% 11,2% 10,7% 10,6% 10,1% 9,4% 9,3% 8,6% 8,5% 8,5% 7,5% 6,3% 6,1% Gruppi Gruppi Gruppi Gruppi : 19 gruppi

11 Requisiti patrimoniali 11 Anche il Total Capital Ratio medio ha registrato un incremento, passando dal 13,8% al 14,8%, superiore rispetto al limite stabilito dagli accordi di Basilea (8% al 2014 e 10,5% al 2019). Il valore medio più elevato si osserva per i gruppi grandi (16,3%), mentre i gruppi piccoli hanno un livello patrimoniale lievemente al di sotto del limite minimo stabilito dagli accordi di Basilea per il Da segnalare che i gruppi medi hanno un Total Capital Ratio in media leggermente inferiore rispetto a dicembre Total Capital Ratio (%) (06/2014 vs 12/2013) 13,8% 14,8% 11,4% 11,7% 15,0% 13,6% 16,3% 15,6% Total Capital Ratio 14,8% 13,8% 10,1% 9,6% : 11 gruppi Al il rapporto tra attività rischiose e totale attivo dei gruppi bancari risulta pari al 48%. L indicatore mette in evidenza forti differenze tra i cluster dimensionali: i gruppi di medie e piccole dimensioni hanno un rapporto RWA/Totale attivo molto superiore rispetto ai gruppi di dimensioni maggiori e grandi e registrano un incremento dell indicatore nell ultimo anno. Per contro, per i gruppi maggiori e grandi migliora l indicatore, grazie ad una riduzione degli RWA. RWA/Totale attivo (%) (06/2014 vs 12/2013) 48,3% 49,9% 46,0% 48,2% 48,5% 49,7% 58,6% 58,5% 60,5% 57,3% RWA/Totale attivo 48,3% Gruppi 46,0% Gruppi 48,5% Gruppi 58,6% Gruppi 60,5% : 19 gruppi

12 Costi 12 Spese amministrative Il tema della razionalizzazione delle strutture e del contenimento dei costi rimane ancora centrale per il settore bancario, nonostante i deboli segnali di miglioramento dei margini e della redditività. Le spese amministrative del campione si attestano a 19,9 miliardi di Euro, sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. L andamento degli oneri amministrativi non sembra correlato alle dimensioni dei gruppi e registra un incremento per i gruppi maggiori e medi e una riduzione per il cluster dei gruppi grandi e piccoli. Le spese amministrative sono rappresentate per il 60% da spese per il personale e per il 40% da altre spese amministrative. Spese amministrative, valori assoluti (Euro mld) e variazioni percentuali (06/2014 vs 06/2013) 19,9 19,8 +0,2% 0,4 0,4 2,7 2,6-1,0% 5,5-3,6% 5,7 +4,4% 11,2 11,0 +1,2% Spese amministrative 19,9 miliardi 19,8 miliardi : 21 gruppi La sostanziale stabilità registrata dalle spese amministrative è da attribuire al calo delle spese per il personale che si attestano a 11,9 miliardi di Euro (-1,4%) e ad un incremento del 2,6% degli altri oneri amministrativi (spese generali, tecnologie, pubblicità, immobili, IT, consulenze, spese professionali, imposte, ecc.). Complessivamente le altre spese amministrative nel primo semestre 2014 ammontano a 8 miliardi di Euro, in aumento per tutti i cluster dimensionali, fatta eccezione per i gruppi grandi. Altre spese amministrative, valori assoluti (Euro mld) e variazioni percentuali (06/2014 vs 06/2013) 7,99 7,78 +2,6% 4,50 4,28 +5,1% Altre spese amministrative 2,11 2,22-4,8% 7,99 miliardi 1,20 1,11 +7,7% 7,78 miliardi 0,18 0,17 +4,8% : 21 gruppi

13 Costi 13 Costi operativi I costi operativi si attestano nel primo semestre 2014 a 20,1 miliardi di Euro, con un incremento dell 1% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Come accade per le altre spese amministrative, solo i gruppi grandi hanno registrato una contrazione, anche se molto modesta (-0,2%). Oltre al moderato incremento delle spese amministrative, sull aumento dei costi operativi dei gruppi bancari del campione hanno pesato principalmente gli accantonamenti al fondo rischi e oneri. Costi operativi, valori assoluti (Euro mld) e variazioni percentuali (06/2014 vs 06/2013) 20,1 19,9 +1,0% 11,7 11,6 +0,6% Costi operativi 5,4 5,5-0,2% 20,1 miliardi 2,5 2,4 +4,5% 19,9 miliardi 0,4 0,4 +5,4% : 21 gruppi Sportelli Prosegue per i gruppi bancari del campione la strategia di razionalizzazione degli sportelli, nell ottica di rendere più efficienti le strutture. La riduzione del numero di sportelli del 5,7% nel solo primo semestre del 2014 corrisponde alla chiusura di circa filiali e risulta però in contrasto con l incremento registrato dalle spese amministrative. Gli sforzi di efficientamento non stanno quindi portando i risultati sperati in termini di effettivo risparmio per i gruppi analizzati. Le flessioni più consistenti sono state registrate dai gruppi maggiori (-9%, sportelli circa), dovute tuttavia ad una forte riduzione del numero di filiali all estero da parte di uno dei gruppi appartenenti al cluster. Alla flessione degli sportelli è corrisposta una riduzione dei dipendenti dell 1,2%, pari a circa unità. Sportelli (numero di unità) ,7% ,4% ,8% ,3% ,2% Sportelli : 17 gruppi

14 Contatti Giuliano Cicioni Partner, Financial Services KPMG Advisory S.p.A. Via Vittor Pisani, Milano kpmg.com/it Le analisi contenute in questo flash report sono state condotte su dati e informazioni pubblicamente disponibili, di cui KPMG Advisory S.p.A. non attesta né garantisce l accuratezza, la completezza e la correttezza. Questo flash report non rappresenta un offerta di vendita né una sollecitazione all acquisto di alcun servizio né vuole fornire alcun suggerimento o raccomandazione operativa o in termini di investimento. KPMG Advisory S.p.A. non si assume alcuna responsabilità per la perdita o i danni che potrebbero derivare dall uso improprio di questo flash report o delle informazioni ivi contenute KPMG Advisory S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative ("KPMG Denominazione e logo KPMG e cutting through complexity sono marchi e segni distintivi di KPMG International.

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