Piano di Gestione delle Emergenze USMAF Genova

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1 USMAF Piano di Gestione delle Emergenze USMAF Genova Genova Dicembre 2006 massimo lobrano

2 Uffici di sanità Marittima Aerea e di Frontiera - USMAF Sono strutture direttamente dipendenti dal Ministero della Salute localizzate all interno dei maggiori porti/aeroporti nazionali con lo scopo di costituire un filtro protettivo contro il rischio di importazione di malattie infettive. Essi effettuano: 1. Vigilanza igienico-sanitaria 2. Attività di prevenzione e profilassi delle malattie infettive 3. Attività medico-legale 4. Costante monitoraggio delle condizioni igienico-sanitarie delle navi di bandiera italiana.

3 Rischio Biologico Causa da determinarsi Tipologie di rischio Rischio Infettivo Rischio Chimico

4 Piano di emergenza : definizione Un supporto operativo per gestire l emergenza col massimo livello di efficacia attraverso: La descrizione degli scenari possibili Il coordinamento degli attori coinvolti L organizzazione delle procedure L assegnazione delle diverse responsabilità a vari livelli

5 Competenza territoriale Porto di Voltri Porto Petroli Aeroporto Porto Di Genova Ut. di GENOVA

6 Bacino Portuale di Savona Bacino Portuale di Vado Ligure Funivie U. t. Savona

7 Porto di Oneglia U. t. Imperia Approdo di Porto Maurizio

8 Porto della Spezia

9 ORGANIGRAMMA USMAF GE Ufficio Regionale della Liguria DIRETTORE Dr.Massimo Lobrano Amministrazione Statistica U.T GE Sig.a Lesevic Dr.a De Mattia U.T SV U.t. SP U.t. IM Unità Territoriale Genova Responsabile Dr Donnini Unità Territoriale Savona Responsabile Dr.a Camoriano Unità Territoriale La Spezia Responsabile Dr. Lucantoni Unità Territoriale Imperia Responsabile Dr. Campagna Dr.a Farre Conratto a tempo determinato Dr. Sarri Coad. Medico Aeroporto Annuale Ragioneria Sig.a Miano Spe. Econom. Finanz. Dr. Avenoso Comando annuale Amministrazione Sig.a Illiano Ass. Amm. Dr.a Mofferdin Dr. Ferla Coad. Medico Annuale Dr. Donato Assist. Tecnico Amministrazione Sig. Rapetta Coad. Ammin. Amministrazione Sig.a Colombo Sig. a Bardini Comando annuale Sig. Marchitelli Collab. Tecnico Sig.a Maltauro Ass. Amm. Dr. Bertonati Coord. Amm. Sig. Marro Coad. Amminis. Sig. R. Colucci Ass. Tecnico Sig. Nigro Ass. Tecnico Sig. M. Colucci Ass. Tecnico Sig. Sorrentino Op. Tecnico Sig.a Cozzani Coad. Ammin. Sig. Gulino Op. Tecnico Sig. La Rocca Op. Tecnico Sig. Imbroinisa Op. Tecnico Sig. Menini Assist. Tecnico Sig. Cecchi Assist. Tecnico Sig.a Filingeri Oper. Tecnico

10 Scopo del Piano USMAF Assistere le U.T. Coordinare le U.T. Rapportarsi con gli altri attori a livello Provinciale e Regionale Rapportarsi con il CCM per le emergenze in ambito Nazionale e Internazionale Arginare eventi in ambito cittadino che possano costituire un rischio di ulteriore diffusione, verso altre aree, attraverso i traffici portuali ed aeroportuali di merci e persone.

11 Obbiettivi della strategia: La Preparazione L Approccio comune L Identificazione delle fasi dell evento evento (fase di allarme e fase di emergenza) La Valutazione del livello di gravità dell emergenza emergenza

12 Valutazione del livello di gravità della emergenza Diffusività della patologia infettiva Mortalità Impatto sulla sicurezza del personale delle U.T. destinato ad intervenire Impatto sul carico di lavoro di ciascuna U.T. in base all organico Qualità e quantità dei DPI in dotazione Tempistica Logistica

13 Classificazione delle emergenze Emergenze di grado lieve Emergenze di grado moderato Emergenze di grado elevato

14 Emergenze di grado LIEVE Interessamento di non più di una persona Patologia scarsamente diffusiva Patologia non letale Preavviso adeguato U.T. con almeno un Dirigente Medico ed un assistente tecnico non in congedo U.T. con carico di lavoro residuo posticipabile Disponibilità di D.P.I. adeguati

15 Emergenza di grado MODERATO Più di una persona interessata e meno di 20 Patologia diffusiva Patologia non letale Preavviso adeguato Organico in servizio sufficiente a garantire le normali attività dell Ufficio anche durante l evoluzione dell emergenza Disponibilità di D.P.I. adeguati

16 Emergenza di grado AVANZATO Numero imprecisato di persone coinvolte superiori a 20 anche se con patologia infettiva scarsamente diffusiva, o sintomatologia legata a intossicazione chimica, alimentare o contaminazione fisica accidentale o deliberata. Anche una sola persona coinvolta ma affetta da patologia infettiva altamente diffusiva e letale Tempi di preavviso ridotti o inesistenti Organico dell U.T. insufficiente a fare fronte all evento Organico insufficiente a garantire le normali attività dell Ufficio anche durante l evoluzione dell emergenza Estensione territoriale troppo ampia Mancanza di D.P.I. adeguati per quantità e tipologia

17 Per affrontare situazioni di emergenza sanitaria È necessario individuare dei responsabili referenti per le specifiche mansioni: Gestione DPI Comunicazione con Enti coinvolti Gestione acquisti straordinari Mobilità del personale Coordinamento personale tecnico e amministrativo

18 Organizzazione interna Verifica dotazioni DPI Detenzione registro carico/scarico DPI Gestione delle pratiche di missione del personale U.T. Gestione autorizzazioni acquisti straordinari Gestione comunicazioni USMAF/altri Enti

19 Responsabile USMAF Rintracciabile h 24 Nomina i responsabili U.T. Assiste e coordina le U.T. Collabora con altri Enti coinvolti nell emergenza emergenza Si rapporta col Centro di coordinamento del Ministero

20 Approccio comune delle U.T. ad ogni emergenza Altri Enti Personale tecnico e amministrativo Responsabile U.T. Direttore USMAF Responsabile amministrativo per i DPI e gli acquisti

21 scenari Gli scenari si valutano considerando: La localizzazione dell evento evento I sintomi Il numero di persone coinvolte Si distinguono : 1. Eventi a bordo di navi da carico 2. Eventi a bordo di navi passeggeri 3. Eventi a bordo di aeromobili 3.

22 Eventi a bordo di navi Libera pratica sanitaria Nessun affetto a bordo Presenza di uno o più affetti a bordo LPS concessa LPS non concessa

23 Quali informazioni raccogliere??? Numero di persone affette e ruolo a bordo Sintomatologia e data di insorgenza Elenco dei porti scalati negli ultimi 20 gg Franchigie dell equipaggio equipaggio affetto e asintomatico

24 in assenza di segni di patologia altamente infettiva o sintomi respiratori acuti. Medico di Porto Ev. supporto specialistico Indagine epidemiologica Isolamento Interruzione condizionamento aria nella nave Concessione LPS o Quarantena all ormeggio Ev. ricovero ospedaliero

25 in presenza di segni di patologia altamente infettiva o sintomi respiratori acuti.. Verifica della sintomatologia LPS non concessa Nave in rada o banchina segregata Consulenza infettivologica Disponibilità DPI Disponibilità posti letto a PN Profilassi dei contatti Ev. trasporto e ricovero ospedaliero in sicurezza

26 Nave in rada o banchina segregata: problemi Approvvigionamento viveri Fornitura farmaci e DPI Ev. allestimento di PMA Assistenza medica e/o infermieristica Sostituzione del personale di bordo affetto ( addetti alla cucina, cambusa, tecnici ecc.) Vigilanza della zona segregata

27 In seguito a consulto specialistico Comunicazione a DGPS Uff. III Comunicazione a prefetto Comunicazione a U.O. Igiene e sanità Pubblica ASL competenza per sorveglianza sul territorio

28 Autorizzazione all inizio delle attività commerciali se il carico viene considerato non pericoloso Evoluzione Remissione sintomatologia Assenza di nuovi casi Termine del periodo di incubazione

29 Eventi a bordo di aeromobili 1. Acquisire da comandante o torre di controllo la Dichiarazione Generale di aeromobile Parte sanitaria (GENERAL DECLARATION) 2. Atterraggio ed eventuale autorizzazione a operazioni di sbarco

30 informazioni N passeggeri e membri equipaggio N persone affette e provenienza Sintomatologia Valutazione medica ed eventuale supporto specialistico

31 Il Canale Sanitario Spazio dedicato al transito e allo stazionamento di passeggeri provenienti da aree dichiarate affette per: effettuare l indagine l epidemiologica prestare prima assistenza sanitaria Circoscrivere le eventuali operazioni di bonifica

32 In seguito a valutazione clinica Approntamento del Canale Sanitario Ricovero ospedaliero degli affetti Indagine epidemiologica Isolamento passeggeri Profilassi dei contatti

33 Comunicazione Sulla base del protocollo di intesa stipulato esiste un flusso continuo di informazioni tra ASL 3 e USMAF/UT Genova; Tale procedura dovrebbe essere implementata in fase di emergenza. Tel. fax

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