MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO. ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231

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1 MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 Approvato con delibera del CDA di Quadrifoglio in data 21 maggio La Sezione del MOG con delibera del CDA in data 30 marzo 2012 è stata aggiornata con riferimento ai reati ambientali e con delibera del CDA in data 5 ottobre 2012 è stata aggiornata con riferimento ai reati di impiego di lavoratori stranieri irregolari. Con delibera in data 16 ottobre 2013 il CDA ha approvato una nuova Sezione del Modello aggiornata alle modifiche al codice penale apportate dalla L. n. 190/2012 ed ai reati informatici. Con delibera in data 17 gennaio 2014 il CDA ha approvato l Appendice alla Sezione del Modello relativa alle disposizioni in materia di Anticorruzione. In data 12 dicembre 2014 è stato approvato il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2015/2017. In data 9 novembre 2015 il CDA ha approvato la nuova Sezione del Modello aggiornata: a) al reato di auto riciclaggio (art. 3 L. n. 186/2014 e art. 25-octies del D.Lgs. n. 231/2001); b) alla nuova disciplina in materia di corruzione e reati contro la PA (Capo I della L. n. 69/2015); c) alla revisione delle disposizioni penali in materia di società e consorzi (Capo II della L. n. 69/2015); ai nuovi reati ambientali e alla revisione del Codice dell ambiente (L. n. 122/2015). In data 27 marzo 2017 il CDA di ALIA Spa ha adottato il modello (MOG 231) della società incorporante Quadrifoglio Spa ed in data 28 aprile 2017 ha aggiornato il Modello alla nuova struttura ed organizzazione societaria. In data 23 ottobre il CDA ha aggiornato il modello sulla base della nuova configurazione giuridica della società che a seguito della sottoscrizione del Contratto di Servizio con ATO Toscana Centro è diventata concessionario di servizio pubblico a seguito di procedura ad evidenza pubblica. Inoltre il CDA ha aggiornato il modello ai reati di istigazione alla corruzione (D.Lgs. n. 38 dl 2017) ed ai reati contro la personalità individuale (L. 199 del 2016).

2 Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 2

3 SEZIONE... 9 PREMESSA STRUTTURA DELLA SEZIONE PRINCIPI GENERALI RISPETTO DELLE LEGGI CONFLITTO DI INTERESSI RISERVATEZZA CORRETTEZZA IMPARZIALITÀ COMUNICAZIONI ALL ESTERNO TUTELA DEI BENI AZIENDALI OMAGGI, REGALIE E BENEFICI INDIVIDUAZIONE DELLE AREE SENSIBILI SEZIONE A REATI CONTRO LA PA ED IL PATRIMONIO REATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE DEFINIZIONE DI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE MALVERSAZIONE A DANNO DELLO STATO (ART. 316 BIS C.P.) INDEBITA PERCEZIONE DI EROGAZIONI A DANNO DELLO STATO (ART. 316 TER C.P.) TRUFFA AI DANNI DELLO STATO E DI ALTRO ENTE PUBBLICO O COL PRETESTO DI FAR ESONERARE TALUNO DAL SERVIZIO MILITARE (ART. 640, COMMA 2, N. 1, C.P.) TRUFFA AGGRAVATA PER IL CONSEGUIMENTO DI EROGAZIONI PUBBLICHE (ART. 640 BIS C.P.) FRODE INFORMATICA A DANNO DELLO STATO O DI ALTRO ENTE PUBBLICO (ART. 640 TER, COMMA 1 C.P.) CONCUSSIONE (ARTT. 317 E 322-BIS C.P.) CORRUZIONE PER L ESERCIZIO DELLA FUNZIONE (ART. 318 C.P.) CORRUZIONE PER UN ATTO CONTRARIO AI DOVERI D UFFICIO (ART. 319 C.P.) CORRUZIONE IN ATTI GIUDIZIARI (ART. 319-TER C.P.) INDUZIONE A DARE O PROMETTERE UTILITÀ (ART. 319 QUATER C.P.) CORRUZIONE DI PERSONA INCARICATA DI UN PUBBLICO SERVIZIO (ART. 320 C.P. E ART. 322-BIS) ISTIGAZIONE ALLA CORRUZIONE (ART. 322 C.P. E ART. 322-BIS C.P.) CONCUSSIONE, INDUZIONE INDEBITA A DARE O PROMETTERE UTILITÀ, CORRUZIONE E ISTIGAZIONE ALLA CORRUZIONE DI MEMBRI DELLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE O DEGLI ORGANI DELLE COMUNITÀ EUROPEE E DI FUNZIONARI DELLE COMUNITÀ EUROPEE DI STATI ESTERI (ART. 322 BIS C.P.) INDUZIONE A NON RENDERE DICHIARAZIONI O A RENDERE DICHIARAZIONI MENDACI ALL AUTORITÀ GIUDIZIARIA (ART. 377-BIS C.P.) ATTIVITÀ A RISCHIO SISTEMA DI DELEGHE GESTIONE RAPPORTI CON COMUNI, ATO TOSCANA CENTRO E ALTRI ENTI PUBBLICI VERIFICHE E ISPEZIONI SVOLTE DA SOGGETTI ESTERNI ATTIVITÀ CONTRATTUALE GESTIONE DEGLI INCARICHI PROFESSIONALI DI NATURA TECNICA PER L EFFETTUAZIONE DEL LAVORI SUB A GESTIONE DELLE ALTRE ATTIVITÀ PROFESSIONALI E CONSULENZE GESTIONE AFFIDAMENTI CONTRATTUALI INDIVIDUAZIONE DEI CRITERI TECNICO-ECONOMICO GIURIDICI DELL APPALTO E REDAZIONE DEL CAPITOLATO TECNICO PER QUANTO RIGUARDA I LAVORI PUBBLICI (SUB A1) INDIVIDUAZIONE DEI FABBISOGNI DI SERVIZI E SOMMINISTRAZIONI DI BENI E REDAZIONE DEI CAPITOLATI TECNICI PER QUANTO RIGUARDA I LAVORI PUBBLICI (SUB A1) Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 3

4 INDIVIDUAZIONE DEI FABBISOGNI DI SERVIZI E DI BENI E REDAZIONE DEI CAPITOLATI TECNICI PER BENI E SERVIZI (SUB A2, A3, A4) ATTIVITÀ CONTRATTUALE E RENDICONTAZIONE NEI CONFRONTI DELLA PA RICHIESTA FINANZIAMENTI E CONTRIBUTI PUBBLICI GESTIONE DEL PERSONALE SPONSORIZZAZIONI GESTIONE REGALI, OMAGGI E SPESE DI RAPPRESENTANZA TRASMISSIONE TELEMATICA DI DATI PROCEDIMENTI GIUDIZIARI ED ARBITRALI E ACCORDI TRANSATTIVI RECUPERO CREDITI GESTIONE DELLE RIDUZIONI (SCONTI) GESTIONE NOTE SPESE E RIMBORSO ANTICIPI BUDGET ANNUALE E CONTROLLO DI GESTIONE GESTIONE OFFERTE COMMERCIALI GESTIONE DEI BENI STRUMENTALI E DELLE UTILITÀ AZIENDALI GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE GESTIONE DELLA CONTABILITÀ ORDINARIA GESTIONE DELLE IMMOBILIZZAZIONI PRINCIPI GENERALI DI COMPORTAMENTO E DI ATTUAZIONE DEI PROCESSI NELLE AREE DI ATTIVITÀ A RISCHIO ELEMENTI FONDAMENTALI DEL PROCESSO I COMPITI DELL ORGANISMO DI VIGILANZA SEZIONE B REATI SOCIETARI REATI SOCIETARI FALSE COMUNICAZIONI SOCIALI (ARTT E 2621-BIS C.C.) FALSE COMUNICAZIONI SOCIALI DELLE SOCIETÀ QUOTATE (ART C.C.) FALSO IN PROSPETTO (ART C.C.) FALSO NELLE RELAZIONI O NELLE COMUNICAZIONI DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE (ART C.C.) IMPEDITO CONTROLLO (ART C.C.) INDEBITA RESTITUZIONE DEI CONFERIMENTI (ART C.C.) ILLEGALE RIPARTIZIONE DEGLI UTILI E DELLE RISERVE (ART C.C.) ILLECITE OPERAZIONI SULLE AZIONI O QUOTE SOCIALI O DELLA SOCIETÀ CONTROLLANTE (ART C.C.) OPERAZIONI IN PREGIUDIZIO DEI CREDITORI (ART C.C.) OMESSA COMUNICAZIONE DEL CONFLITTO DI INTERESSI (ART BIS C.C.) FORMAZIONE FITTIZIA DEL CAPITALE (ART C.C.) INDEBITA RIPARTIZIONE DEI BENI SOCIALI DA PARTE DEI LIQUIDATORI (ART C.C.) ILLECITA INFLUENZA IN ASSEMBLEA (ART C.C.) AGGIOTAGGIO (ART C.C.) OSTACOLO ALL ESERCIZIO DELLE AUTORITÀ PUBBLICHE DI VIGILANZA (ART C.C.) ATTIVITÀ A RISCHIO GESTIONE DEL CICLO ATTIVO E PASSIVO GESTIONE DELLA FISCALITÀ GESTIONE DEL MAGAZZINO PREDISPOSIZIONE DEI BILANCI ED ALTRE COMUNICAZIONI SOCIALI GESTIONE DEI RAPPORTI CON IL COLLEGIO SINDACALE E ALTRI ORGANI DI CONTROLLO OPERAZIONI INFRAGRUPPO, CON PARTI CORRELATE O IN POTENZIALE CONFLITTO DI INTERESSE E OPERAZIONI STRAORDINARIE INFLUENZA IN ASSEMBLEA DEI SOCI GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 4

5 2.2.9 GESTIONE DEL PERSONALE GESTIONE DI ACCESSI, ACCOUNT E PROFILI GESTIONE DELLE IMMOBILIZZAZIONI GESTIONE DELLE CONSULENZE PRINCIPI GENERALI DI COMPORTAMENTO NELLE AREE DI ATTIVITÀ A RISCHIO COMPITI DELL ORGANISMO DI VIGILANZA SEZIONE C - REATI IN TEMA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO REATI CONNESSI ALLA SALUTE E ALLA SICUREZZA SUL LAVORO OMICIDIO COLPOSO (ART. 589 C.P.) LESIONI PERSONALI COLPOSE (ART. 590 C.P.) ATTIVITÀ A RISCHIO DESTINATARI DELLA SEZIONE I PRINCIPI GENERALI DI COMPORTAMENTO PROCEDURE SPECIFICHE IL RESPONSABILE INTERNO PER LE AREE A RISCHIO L ATTIVITÀ DI CONTROLLO I PRINCIPI SPECIFICI DI COMPORTAMENTO COMPITI DELL ORGANISMO DI VIGILANZA SEZIONE D REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DANARO, BENI O UTILITA DI PROVENIENZA ILLECITA E AUTORICICLAGGIO INTRODUZIONE RICETTAZIONE (ART. 648 C.P.) RICICLAGGIO (ART. 648 BIS C.P.) IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITÀ DI PROVENIENZA ILLECITA (648 TER C.P.) AUTORICICLAGGIO (648 TER.1 C.P.) SOGGETTI DESTINATARI DELLA PRESENTE SEZIONE ATTIVITA A RISCHIO ATTIVITÀ CONTRATTUALE GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE E DEI FLUSSI FINANZIARI IN ENTRATA E IN USCITA OPERAZIONI INFRAGRUPPO, CON PARTI CORRELATE O IN POTENZIALE CONFLITTO DI INTERESSE E OPERAZIONI STRAORDINARIE DONAZIONI E SPONSORIZZAZIONI GESTIONE DELLA FISCALITÀ GESTIONE DEL MAGAZZINO PREDISPOSIZIONE DEI BILANCI ED ALTRE COMUNICAZIONI SOCIALI GESTIONE DEI RAPPORTI CON ENTI PUBBLICI LE ATTIVITÀ A RISCHIO PER I REATI AMBIENTALI GESTIONE DELLE CONSULENZE PRINCIPI GENERALI DI COMPORTAMENTO NELLE AREE DI ATTIVITÀ A RISCHIO I COMPITI DELL ORGANISMO DI VIGILANZA SEZIONE E REATI AMBIENTALI INTRODUZIONE I REATI DELITTI CONTRO L AMBIENTE ANIMALI, VEGETALI E HABITAT PROTETTI ACQUE REFLUE RIFIUTI Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 5

6 5.2.5 EMISSIONI IN ATMOSFERA SOSTANZE INQUINANTI RIDUZIONE DELLA PENA PER ATTIVITÀ DI GESTIONE DI RIFIUTI NON CONTROLLATA (COMMA 6, ART. 25 UNDECIES) SANZIONE INTERDITTIVA PERMANENTE (COMMA 8, ART. 25 UNDECIES) CERTIFICAZIONE AMBIENTALE ISO E AIA I RISCHI AMBIENTALI ATTIVITÀ A RISCHIO DIREZIONE IMPIANTI DIREZIONE PROGRAMMAZIONE GESTIONE DIREZIONE TECNICA LOGISTICA PRINCIPI GENERALI PER TUTTA L AZIENDA CONFORMITÀ ALLE PRESCRIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI IN MATERIA DI: PRELIEVI, CAMPIONAMENTI, ANALISI, RILEVAMENTI, ECC ATTIVITÀ DI CONTROLLO PRINCIPI GENERALI DI COMPORTAMENTO E DI ATTUAZIONE DEI PROCESSI NELLE AREE DI ATTIVITÀ A RISCHIO COMPITI DELL ORGANISMO DI VIGILANZA SEZIONE F REATI INFORMATICI E VIOLAZIONE DEL DIRITTO D AUTORE DELITTI INFORMATICI E TRATTAMENTO ILLECITO DEI DATI FALSITÀ IN UN DOCUMENTO INFORMATICO PUBBLICO O PRIVATO AVENTE EFFICACIA PROBATORIA (ART BIS C.P.) ACCESSO ABUSIVO AD UN SISTEMA INFORMATICO O TELEMATICO (ART. 615-TER C.P.) DETENZIONE E DIFFUSIONE ABUSIVA DI CODICI DI ACCESSO A SISTEMI INFORMATICI O TELEMATICI (ART QUATER C.P.) DIFFUSIONE DI APPARECCHIATURE, DISPOSITIVI O PROGRAMMI INFORMATICI DIRETTI A DANNEGGIARE O INTERROMPERE UN SISTEMA INFORMATICO O TELEMATICO (ART. 615-QUINQUIES C.P.) INTERCETTAZIONE, IMPEDIMENTO O INTERRUZIONE ILLECITA DI COMUNICAZIONI INFORMATICHE O TELEMATICHE (ART. 617-QUATER C.P.) INSTALLAZIONE DI APPARECCHIATURE ATTE AD INTERCETTARE, IMPEDIRE O INTERROMPERE COMUNICAZIONI INFORMATICHE O TELEMATICHE (ART. 617-QUINQUIES C.P.) DANNEGGIAMENTO DI INFORMAZIONI, DATI E PROGRAMMI INFORMATICI (ART. 635-BIS C.P.) DANNEGGIAMENTO DI INFORMAZIONI, DATI E PROGRAMMI INFORMATICI UTILIZZATI DALLO STATO O DA ALTRO ENTE PUBBLICO O COMUNQUE DI PUBBLICA UTILITÀ (ART. 635-TER C.P.) DANNEGGIAMENTO DI SISTEMI INFORMATICI O TELEMATICI (ART. 635-QUATER C.P.) DANNEGGIAMENTO DI SISTEMI INFORMATICI O TELEMATICI DI PUBBLICA UTILITÀ (ART. 635-QUINQUIES C.P.) FRODE INFORMATICA DEL SOGGETTO CHE PRESTA SERVIZI DI CERTIFICAZIONE DI FIRMA ELETTRONICA (ART. 640-QUINQUIES C.P.) VIOLAZIONE DEL DIRITTO D AUTORE ATTIVITÀ A RISCHIO GESTIONE ED UTILIZZO DI: APPLICATIVI SOFTWARE; SOFTWARE DI BASE; DELLE RETI LAN E WAN; ACCESSI RETE INTERNET; CASELLA ; SISTEMI INFORMATIVI GESTIONE E UTILIZZO DI ACCESSI, ACCOUNT E PROFILI GESTIONE ED UTILIZZO DEI DATABASE GESTIONE DEI SISTEMI HARDWARE E DEGLI ACCESSI FISICI OVE RISIEDONO LE INFRASTRUTTURE IT SCANNING DEI DOCUMENTI UTILIZZO DI IMMAGINI, MUSICHE, TESTI E VIDEO GESTIONE DEI RAPPORTI CON IL GARANTE DELLA PRIVACY Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 6

7 6.3.8 GESTIONE DELLE CONSULENZE PRINCIPI GENERALI DI COMPORTAMENTO NELLE AREE DI ATTIVITA A RISCHIO I COMPITI DELL ORGANISMO DI VIGILANZA SEZIONE G CORRUZIONE TRA PRIVATI E ISTIGAZIONE ALLA CORRUZIONE TRA PRIVATI INTRODUZIONE ATTIVITÀ A RISCHIO GESTIONE DELL ATTIVITÀ CONTRATTUALE CON SOGGETTI PRIVATI GESTIONE DEI RAPPORTI CON GLI ISTITUTI DI CREDITO VERIFICHE E VISITE DA PARTE DI SOGGETTI PRIVATI RAPPORTI CON I SOGGETTI APICALI E I DIPENDENTI DELLA SOCIETÀ PRINCIPI GENERALI DI COMPORTAMENTO NELLE AREE DI ATTIVITÀ A RISCHIO I COMPITI DELL ORGANISMO DI VIGILANZA SEZIONE H IMPIEGO DI LAVORATORI STRANIERI IRREGOLARI INTRODUZIONE IMPIEGO DI CITTADINI DI PAESI TERZI IL CUI SOGGIORNO È IRREGOLARE (ART. 22, COMMA 12-BIS, D.LGS. N. 286/1998) SOGGETTI DESTINATARI DELLA PRESENTE SEZIONE ATTIVITA A RISCHIO GESTIONE DEL PERSONALE GESTIONE DEGLI APPALTI PRINCIPI GENERALI DI COMPORTAMENTO NELLE AREE DI ATTIVITA A RISCHIO COMPITI DELL ORGANISMO DI VIGILANZA SEZIONE I DELITTI DI CRIMINALITA ORGANIZZATA INTRODUZIONE ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE (ART. 416 COD. PEN.) SEZIONE L DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ANTICORRUZIONE ANTICORRUZIONE LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE IN ALIA ULTERIORI PROCEDURE SPECIFICHE CONFLITTO D INTERESSE MONITORAGGIO AFFIDAMENTI SENZA PREVENTIVO CONFRONTO COMPARATIVO GESTIONE TRANSAZIONI INCARICHI PROFESSIONALI DI NATURA FIDUCIARIA; PROGRAMMI FORMATIVI SPECIFICI INTEGRAZIONE DEL FLUSSI INFORMATIVI DISPOSIZIONI IN MATERIA DI TRASPARENZA SEZIONE M ABUSI DI MERCATO INTRODUZIONE ABUSO DI INFORMAZIONI PRIVILEGIATE (ART. 184 TUF) MANIPOLAZIONE DEL MERCATO (ART. 185 TUF) SOGGETTI DESTINATARI DELLA PRESENTE SEZIONE ATTIVITÀ A RISCHIO PREDISPOSIZIONE DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI DESTINATE ALL'ESTERNO GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE GESTIONE DI INFORMAZIONI PRIVILEGIATE Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 7

8 ACQUISIZIONE, VENDITA O ALTRE OPERAZIONI RELATIVE A STRUMENTI FINANZIARI, PROPRI O DI TERZI, SUI MERCATI REGOLAMENTATI GESTIONE DELLE CONSULENZE (DI NATURA FINANZIARIA) PRINCIPI GENERALI DI COMPORTAMENTO NELLE AREE DI ATTIVITÀ A RISCHIO CONTRATTI GESTIONE FORMAZIONE ED INFORMAZIONE I COMPITI DELL ORGANISMO DI VIGILANZA SEZIONE N - DELITTI CONTRO LA PERSONALITA INDIVIDUALE INTRODUZIONE Articolo Acquisto e alienazione di schiavi Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo 601, acquista o aliena o cede una persona che si trova in una delle condizioni di cui all'articolo 600 è punito con la reclusione da otto a venti anni. La pena è aumentata da un terzo alla metà se la persona offesa è minore degli anni diciotto ovvero se i fatti di cui al primo comma sono diretti allo sfruttamento della prostituzione o al fine di sottoporre la persona offesa al prelievo di organi SOGGETTI DESTINATARI DELLA PRESENTE SEZIONE ATTIVITA A RISCHIO PRINCIPI GENERALI DI COMPORTAMENTO NELLE AREE DI ATTIVITA A RISCHIO I COMPITI DELL ORGANISMO DI VIGILANZA Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 8

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