Piano della Performance

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1 Piano della Performance triennio

2 INDICE 1 PRESENTAZIONE DEL PIANO 3 2 INFORMAZIONI PER I CITTADINI E GLI STAKEHOLDER ESTERNI CHI SIAMO COSA FACCIAMO COME OPERIAMO INTERVENTI DIRETTI INTERVENTI INDIRETTI: LA COLLABORAZIONE CON LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA E CON ALTRI ORGANISMI ASSOCIATIVI RAPPRESENTATIVI DI INTERESSI GENERALI INTERVENTI INDIRETTI: LA COLLABORAZIONE CON GLI ENTI PUBBLICI DEL TERRITORIO RELAZIONI INTERNAZIONALI IL SISTEMA ALLARGATO DELLA CAMERA DI COMMERCIO: LE AZIENDE SPECIALI E LA SOCIETÀ IN HOUSE MARCHET A.S.P.E.A R.P.Q CAMERASERVICE S.R.L IDENTITÀ L AMMINISTRAZIONE IN CIFRE MANDATO ISTITUZIONALE E MISSIONE ALBERO DELLA PERFORMANCE 39 4 ANALISI DEL CONTESTO ANALISI DEL CONTESTO ESTERNO IL CONTESTO ECONOMICO PRODUTTIVO DELLA PROVINCIA LE POLITICHE DEL SISTEMA CAMERALE ANALISI DEL CONTESTO INTERNO LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E LE RISORSE UMANE LE INFRASTRUTTURE E LE RISORSE TECNOLOGICHE LE RISORSE FINANZIARIE 60 5 OBIETTIVI STRATEGICI 63 6 DAGLI OBIETTIVI STRATEGICI AGLI OBIETTIVI OPERATIVI OBIETTIVI OPERATIVI OBIETTIVI ASSEGNATI AL PERSONALE DIRIGENZIALE 81 7 IL PROCESSO SEGUITO E LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO DEL CICLO DI GESTIONE DELLE PERFORMANCE FASI, SOGGETTI E TEMPI DEL PROCESSO DI REDAZIONE DEL PIANO COERENZA CON LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA E DI BILANCIO AZIONI PER IL MIGLIORAMENTO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 83 8 ALLEGATI TECNICI 85 1 / 85

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4 1 Presentazione del Piano Il Piano della Performance è il documento di programmazione previsto dall art.10 del D.L. 27/10/2009 n.150, inteso come strumento per assicurare la qualità, comprensibilità ed attendibilità dei documenti di rappresentazione della performance dell ente. La Camera di Commercio di Ancona, con deliberazione n. 214 del 20 dicembre 2010, ha adottato e fatto propri i principi ed i criteri contenuti nei seguenti documenti predisposti da Unioncamere nazionale, al fine di assicurare un comportamento uniforme di tutto il sistema camerale nell adeguamento agli obblighi previsti dalla riforma: 1. Linee Guida sul Ciclo di Gestione della Performance per le Camere di Commercio; 2. Il Ciclo di Gestione della Performance e il processo di adeguamento al D.L. 150/2009 nelle Camere di Commercio; 3. Guida e indicazioni utili per la definizione del Sistema di Misurazione e Valutazione della performance. Lo sviluppo del Ciclo è, non solo un adempimento formale, ma un importante occasione per confermare, razionalizzare e integrare l intero impianto concettuale, procedurale e metodologico alla base dei sistemi di pianificazione e controllo in essere, così da orientare l azione dell Ente verso i bisogni delle imprese e del territorio e da favorire un utilizzo ottimale delle risorse a propria disposizione. Il Ciclo di gestione della performance si fonda su tre leve, per ciascuna delle quali il Decreto fornisce delle precise e dettagliate indicazioni: la performance; si tratta del contributo che le varie componenti organizzative (organi, dirigenti, personale, ente nel suo complesso) apportano attraverso la propria azione al raggiungimento delle finalità e degli obiettivi dell Ente ed, in ultima istanza, alla soddisfazione dei bisogni della collettività in vista dei quali l Ente è stato costituito; la premialità; viene introdotto un forte ed effettivo collegamento tra la misurazione e valutazione delle performance organizzative e la misurazione e valutazione delle performance individuali, propedeutico all utilizzo degli strumenti di incentivazione e sviluppo delle professionalità che operano nell Ente; la trasparenza; l Ente deve rendere realmente accessibile ai propri utenti e a tutti i soggetti portatori di interesse (stakeholder) il proprio operato. La trasparenza secondo l art. 11, comma 1, del DL 150/2009 è intesa come accessibilità totale ( ) delle informazioni concernenti ogni aspetto dell organizzazione, degli indicatori relativi agli andamenti gestionali e all utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali, dei risultati dell attività di misurazione e valutazione ( ). Il Piano della Performance è parte integrante del Ciclo di Gestione della Performance e ne rappresenta uno dei principali prodotti, da gestire in maniera integrata con i diversi strumenti di pianificazione e programmazione già previsti dal D.P.R. 254/2005. Presentazione del Piano 3 / 85

5 Il Piano della Performance rappresenta pertanto uno strumento per: migliorare il coordinamento tra le diverse funzioni e strutture organizzative, rendere più efficaci i meccanismi di comunicazione interna ed esterna,individuare e incorporare le attese dei portatori di interesse (stakeholder), favorire una effettiva accountability e trasparenza. In particolare, il Piano deriva gli indirizzi della Pianificazione Strategica dal Programma Pluriennale di mandato ed elabora i contenuti della strategia e della programmazione della Camera di Commercio, mediante la selezione di obiettivi ed il collegamento ad indicatori specifici. Al fine di favorire una rappresentazione complessiva ed una comunicazione logica ed efficace, la strategia è articolata all interno del Piano della Performance in programmi ed obiettivi strategici coerenti con quelli inseriti nel Programma Pluriennale , approvato dal Consiglio camerale con deliberazione n. 18 del Con la definizione della struttura e dei contenuti del Piano della Performance, gli organi di indirizzo identificano la performance complessiva dell ente camerale e forniscono il quadro generale nell ambito del quale si sviluppa l intero Ciclo di Gestione della Performance. La Camera di Commercio di Ancona si propone di consolidare il ruolo di attore dello sviluppo economico del territorio di riferimento che si è ritagliata con grande impegno e concretezza negli ultimi anni. La Camera di Commercio di Ancona è diventata oggi un organismo pubblico moderno ed efficiente, erogatore di servizi alle imprese locali, partecipe attivo in tutti i tavoli di lavoro, attento ai risultati ed ai bisogni delle imprese, sensibile allo sviluppo sostenibile ed ai processi di qualità. Se le Camere di Commercio, secondo l evoluzione che hanno attraversato nell ultimo decennio, sono state giustamente definite un organismo di frontiera, tra locale e globale, tra pubblico e privato, uno strumento di governo dove si persegue l interesse generale del sistema economico del proprio territorio, lo si deve ad una rapida crescita professionale delle strutture e della loro organizzazione. La struttura di cui si avvale l ente camerale deve rispondere inevitabilmente a tali esigenze, saper interpretare il cambiamento e saper dialogare efficacemente con gli organi politici e con gli stakeholders. Spetta al Segretario Generale ed alla dirigenza, in primo luogo coadiuvati da personale sempre più flessibile, professionale ed efficiente indirizzare ed incentivare l organizzazione perché la Camera continui nella crescita costante riscontrata negli ultimi anni, in coerenza agli indirizzi delineati dagli organi politici. La Camera di Commercio di Ancona opera secondo un sistema di gestione integrato Qualità e Ambiente (Registrazione EMAS) nell ottica sia di offrire servizi amministrativi sempre più efficienti e rispondenti alle aspettative dell utenza che di promuovere la cultura di uno sviluppo territoriale sostenibile, secondo la logica del buon esempio. In quest ottica l Ente camerale si è dotato di un nuovo ed innovativo metodo per rendere conto del proprio operato ai suoi stakeholder e per dialogare con essi: il bilancio di sostenibilità, documento unico di rendicontazione di tutte le performance dell Ente e dunque una sintesi strategica delle iniziative realizzate ed un perno fondamentale dei sistemi di controllo di gestione e di comunicazione integrata dell Ente. Il documento è stato elaborato sulla base degli indirizzi contenuti nella Guida Operativa Unioncamere alla redazione del Piano della Performance in termini di contenuto e processo (del 30/11/2010). Presentazione del Piano 4 / 85

6 2 Informazioni per i cittadini e gli stakeholder esterni 2.1 Chi siamo La Camera di Commercio di Ancona, fondata con Decreto Napoleonico del 27 giugno 1811, è oggi un ente autonomo di diritto pubblico che svolge funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese e dei consumatori e promuove lo sviluppo dell'economia provinciale. Il sistema e le funzioni delle Camere di Commercio sono stati oggetto di un importante processo di riforma giunto a compimento con il recente D. Lgs. n. 23 del 15 febbraio 2010 con il quale il Consiglio dei Ministri ha attuato la delega di cui all art. 53 della Legge n.99 del 23 luglio Il nuovo decreto legislativo rappresenta un passaggio storico nella crescita di questa istituzione, intervenendo a riconoscere e potenziare ambiti importanti riguardanti il ruolo, la mission, l organizzazione e la governance. Le principali novità introdotte rispetto alle precedente legge di riforma 30 dicembre 1993 n.580 possono essere così riassunte: - una nuova identità per le Camere di Commercio: in particolare, è stata riconosciuta all art.1 la natura di autonomia funzionale: le Camere di Commercio sono definite enti pubblici dotati di autonomia funzionale (prima erano semplicemente definite enti autonomi di diritto pubblico ) che svolgono, nell ambito della circoscrizione territoriale di competenza, funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese curandone lo sviluppo nell ambito delle economie locali ; - un ruolo più autorevole tra le istituzioni: la suddetta definizione rappresenta il naturale riconoscimento del ruolo esercitato dagli enti camerali quali soggetti chiamati a rappresentare le istanze del mondo economico locale ed a supportarne lo sviluppo, fungendo da raccordo tra le imprese del territorio, le loro associazioni, la Pubblica Amministrazione, i consumatori e gli altri operatori economici. Ai sensi dell art.48 dello Statuto, la Camera di Commercio nel perseguimento delle proprie finalità e per la realizzazione di interventi a favore del sistema delle imprese e dell economia provinciale, ispira la propria azione al principio di sussidiarietà valorizzando la realizzazione di servizi da parte delle associazioni imprenditoriali. D altra parte il rapporto strettissimo con le associazioni di categoria appare connaturato alla stessa esistenza ed alla storia degli Enti Camerali, laddove il legislatore, prima con Legge 580/1993 e oggi con il D. Lgs. n. 23 del 15 febbraio 2010, prevede la presenza di rappresentanti delle medesime associazioni all interno degli organi direttivi: il Consiglio, organo di indirizzo generale cui spetta la programmazione e l approvazione dei bilanci e nel quale siedono i rappresentanti di tutti i settori di rilevante interesse per l economia provinciale (designati dalle associazioni di categoria più rappresentative nel territorio). Informazioni per i cittadini e gli stakeholder esterni Chi siamo 5 / 85

7 Il numero dei consiglieri della Camera di Ancona rispecchia la seguente composizione: SETTORE N. Agricoltura 2 Industria 5 Artigianato 4 Commercio 4 Cooperative 1 Turismo 1 Trasporti e Spedizioni 2 Credito e Assicurazioni 1 Servizi alle imprese 4 Attività portuali 1 Associazioni dei consumatori 1 Organizzazioni sindacali 1 TOTALE 27 la Giunta, organo esecutivo cui spetta l attuazione del programma, è composto dal Presidente e da un numero ristretto di membri eletti dal Consiglio tra i suoi componenti; lo Statuto prevede un numero di 9 membri, oltre il Presidente; il Presidente, cui spetta la legale rappresentanza dell ente. Lo schema richiama quello tipico di molte organizzazioni pubbliche, in cui vi è un parlamento, nel quale si confrontano le rappresentanze di tutte le associazioni ritenute significative nel territorio di riferimento, ed un organo di governo nel quale siedono solo i rappresentanti delle associazioni, per cosi dire, di maggioranza. Il carattere largamente rappresentativo del Consiglio è testimoniato anche dalla presenza obbligatoria al suo interno di due componenti in rappresentanza delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e delle associazioni dei consumatori. Si assicura, in tal modo, la rappresentanza, nell ambito del sistema economico locale, di interessi generali diversi da quelli di cui sono portatori le sole associazioni imprenditoriali. L ente camerale si configura, pertanto, come soggetto pubblico chiamato a promuovere lo sviluppo dell economia locale tenendo conto delle istanze di tutte le sue componenti economiche e sociali, fungendo da stanza di compensazione di interessi anche potenzialmente concorrenti o contrapposti. La struttura amministrativa della Camera è guidata dal Segretario Generale coadiuvato da un vicario/dirigente e da altri due dirigenti di Area. Informazioni per i cittadini e gli stakeholder esterni Chi siamo 6 / 85

8 Il Segretario Generale svolge le funzioni di vertice dell Amministrazione. Oltre a detenere la direzione amministrativa dell Ente, sovrintende a tutto il personale e a tutta la struttura organizzativa, garantendo il raccordo tra quest ultima e la direzione politica dell Ente. In staff al Segretario Generale è stato posto l ufficio controllo strategico e di gestione che si occupa di valutare le condizioni di efficacia, efficienza ed economicità delle attività della Camera, monitorando le condizioni in cui si svolgono le attività camerali ed il grado di raggiungimento degli obiettivi proposti. L importanza di tale funzione è stata accentuata dal DL 150/2009, con il compito di presidiare il complesso processo di gestione del ciclo della performance. Il Collegio dei Revisori dei Conti è un organo di controllo interno e collabora con la Giunta e il Consiglio nell esercizio delle funzioni di indirizzo e controllo: vigila sulla regolarità contabile e finanziaria della gestione e relaziona sulla corrispondenza del conto consuntivo alle risultanze della gestione. L Organo di valutazione strategica, introdotto con il nuovo Regolamento di contabilità D.P.R. 254/2005, coadiuva la Giunta nell attività di valutazione e controllo strategico, finalizzata ad evidenziare gli scostamenti delle attività e dei risultati rispetto ai Programmi individuati dal Consiglio. Si avvale della struttura dedicata al controllo strategico e di gestione, posta alle dipendenze del Segretario Generale. E un organo super partes chiamato a valutare le performance dei Dirigenti. La composizione degli organi della Camera è inserita nella sezione Allegati tecnici (allegato a.) 2.2 Cosa facciamo La riforma introdotta dal D. Lgs. n. 23/2010 ha ampliato e specificato le funzioni attribuite agli enti camerali, con ciò riconoscendo il ruolo di una istituzione che, nel corso degli anni, accanto alle sue tradizionali attività di tipo amministrativo - anagrafico, ha sviluppato sempre più nuove funzioni orientate a incentivare, valorizzare e supportare il sistema economico locale. In particolare, agli enti camerali l art.2 del D.L. 23/2010 ha attribuito le seguenti specifiche competenze: a) la tenuta del Registro delle imprese (di cui all art.2188 del Codice Civile), del Repertorio economico amministrativo, e degli altri registri ed albi attribuiti alle Camere di Commercio riguardanti il sistema delle imprese provinciali;promozione della semplificazione delle procedure per l avvio e lo svolgimento di attività economiche; b) promozione del territorio e delle economie locali al fine di accrescerne la competitività, favorendo l accesso al credito per le PMI anche attraverso il supporto ai consorzi fidi; c) da realizzazione di osservatori dell economia locale e diffusione di informazione economica; d) supporto all internazionalizzazione per la promozione del sistema italiano delle imprese all estero, raccordandosi, tra l altro, con i programmi del Ministero dello sviluppo economico; e) promozione dell innovazione e del trasferimento tecnologico per le imprese, anche attraverso la realizzazione di servizi e infrastrutture informatiche e telematiche; Informazioni per i cittadini e gli stakeholder esterni Cosa facciamo 7 / 85

9 f) costituzione di commissioni arbitrali e conciliative per la risoluzione delle controversie tra imprese e tra imprese e consumatori e utenti; g) predisposizione di contratti-tipo tra imprese, loro associazioni e associazioni di tutela degli interessi dei consumatori e degli utenti; h) promozione di forme di controllo sulla presenza di clausole inique inserite nei contratti; i) vigilanza e controllo sui prodotti e per la metrologia legale e rilascio dei certificati d origine delle merci; j) raccolta degli usi e delle consuetudini; k) cooperazione con le istituzioni scolastiche e universitarie, in materia di alternanza scuolalavoro e per l orientamento al lavoro e alle professioni. Il suddetto dettato normativo - di fatto - trasforma molte di quelle che, sino ad oggi, erano mere attività intraprese su iniziativa delle singole Camere di Commercio nell ambito della loro autonomia funzionale, in vere e proprie competenze attribuite per Legge. La gestione ed esecuzione delle attività camerali si ripartisce tra lo staff direzionale e tre aree organizzative. L organigramma di seguito riportato rappresenta graficamente l articolazione dell organizzazione della Camera di Commercio di Ancona in Aree e Servizi. Informazioni per i cittadini e gli stakeholder esterni Cosa facciamo 8 / 85

10 Segretario Generale e Area di Staff Il Segretario Generale svolge funzioni di direzione ed indirizzo della gestione dell amministrazione nel suo complesso e affianca il Presidente e gli organi nelle attività di rappresentanza esterna con gli stakeholder. Il Segretario generale, avvalendosi di una struttura di staff, opera nei seguenti ambiti: sovrintende la segreteria di direzione e presidenza gestendo e coordinando le pubbliche relazioni; sovrintende la struttura organizzativa, la gestione e lo sviluppo delle risorse umane, i fabbisogni formativi, le politiche del personale e le relazioni sindacali; gestisce e coordina la pianificazione e la programmazione dell ente, pluriennale ed annuale; cura e sovrintende il Ciclo di Gestione della Performance, il controllo strategico e di gestione, i sistemi di misurazione e valutazione della performance organizzativa e individuale dei dirigenti e del personale; monitora e gestisce le partecipazioni societarie dell ente; gestisce e coordina l Ufficio Comunicazione dell ente, finalizzato a diffondere la conoscenza dei servizi e delle attività camerali anche nell ottica di rendere più trasparente l azione amministrativa e le politiche dell ente, sia mediante il rafforzamento dell immagine attraverso la realizzazione di interventi coordinati, omogenei e uniformi, sia mediante il sito web ed i servizi multimediali; l ufficio cura i rapporti con gli organi di stampa, gli eventi istituzionali e le pubblicazioni. Al Segretario Generale fanno capo anche i progetti di natura trasversale, concernenti l intero ente, quali: la registrazione ambientale secondo il regolamento comunitario Emas; la redazione e pubblicazione del Bilancio di sostenibilità (già bilancio sociale); la realizzazione della nuova sede; la procedura di accreditamento dell Ente per le attività formative; la creazione e gestione di un sistema integrato di Customer satisfaction e C.R.M. (customer relationship management); coordinamento del sistema allargato che fa capo alla Camera di Commercio (le Aziende Speciali e la società in house CameraService). Area Sviluppo Economico L'Area Sviluppo Economico svolge funzioni di supporto e di promozione degli interessi generali delle imprese e delle economie locali, favorendo lo sviluppo dell'economia della provincia di competenza e qualificandosi come soggetto progettuale per la valorizzazione economica del territorio. L'attività dell'area trova il suo fondamento normativo nell'art. 2 della legge n. 580/1993 così come innovato dal d.lgs. n. 23/2010. Informazioni per i cittadini e gli stakeholder esterni Cosa facciamo 9 / 85

11 In particolare, le funzioni svolte dall area possono essere raggruppate in tre grandi filoni: sviluppo del territorio; regolazione del mercato; cooperazione internazionale. Lo sviluppo del territorio viene realizzato ponendo in essere sia direttamente che indirettamente iniziative ed attività relative a diversi ambiti d intervento ritenuti prioritari quali, in particolare: la valorizzazione del territorio e delle produzione tipiche, il turismo ed il marketing territoriale, la diffusione della cultura d impresa, lo sviluppo sostenibile e la green economy, l innovazione ed il trasferimento tecnologico, il sostegno all imprenditorialità ed il collegamento con il mondo della scuola e dell istruzione, l informazione economico-statistica, ecc. I Servizi di Regolazione del Mercato sono preposti invece a garantire una trasparente, rapida ed economica soluzione dei problemi legati al mercato così da favorire la correttezza nelle contrattazioni economiche a beneficio della collettività. Offrono la possibilità di creare un nuovo valore aggiunto per tutto il territorio favorendo la diffusione di buone prassi e corrette pratiche commerciali attraverso la Commissione Contratti e l Ufficio Sanzioni Amministrative, fornendo a consumatori ed imprese strumenti rapidi ed economici di definizione del contenzioso, in grado di consentire il proseguimento delle relazioni economiche attraverso il Servizio di conciliazione che alla luce della nuova normativa (D.Lgs. n. 28/2010 e D.M. N. 180/2010) sarà riorganizzato nel Servizio di Mediazione che prevede l iscrizione dell Ente in un apposito Registro presso il Ministero della Giustizia. A ciò si affianca la Camera Arbitrale Leone Levi istituita nel 2001 che, attraverso lo strumento dell arbitrato amministrato, assicura la definizione delle liti in temi rapidi e a costi contenuti, garantisce il rispetto dei principi di trasparenza e imparzialità, avvalendosi di arbitri e periti di elevata professionalità. I servizi di Regolazione del mercato sono stati arricchiti anche con la promozione della tutela della proprietà industriale che, attraverso l operato dell Ufficio Brevetti e Marchi e il Centro Regionale Pat-Lib, offre una assistenza specialistica nella ricerca delle normative nazionali, internazionali e comunitarie e fornisce pareri di carattere tecnico a tutti gli operatori attraverso il Servizio di Tutela del Consumatore. Mediante la cooperazione internazionale, l Area offre servizi di orientamento e assistenza sulle novità comunitarie e sull utilizzo degli strumenti di finanziamento attraverso la nuova rete europea E.E.N. (già Eurosportello) e acquisisce e gestisce risorse finanziarie straordinarie dell Unione europea, nazionali e regionali, a favore dello sviluppo economico e delle imprese del territorio di competenza con un servizio dedicato quale la Progettazione comunitaria e la cooperazione internazionale. Nello svolgimento delle sezioni assegnate, l Area Sviluppo Economico si avvale di collaborazioni strategiche, ormai consolidate, con diverse istituzioni pubbliche e private, enti camerali italiani ed internazionali, proprio nell ottica di promuovere interventi innovativi e con un concreto e positivo impatto nel sistema economico locale. Nell area trova spazio e rilievo anche il Comitato per la promozione dell imprenditoria femminile, settore su cui l ente ha inteso investire sin dal 2000 per favorire la nascita di nuove imprese rosa e per promuovere le azioni positive funzionali alle esigenze della vita relazionale delle donne con quelle legate al loro sviluppo professionale. Informazioni per i cittadini e gli stakeholder esterni Cosa facciamo 10 / 85

12 Area Anagrafe Economica L Area Anagrafe Economica si compone essenzialmente di tre servizi funzionali: Registrazione delle imprese; Albi regionali e servizi amministrativi per il commercio e l agricoltura; Servizio Metrico e Ispettivo. In particolare svolge le seguenti attività principali: la gestione del Registro delle Imprese (a cui si devono iscrivere tutti gli imprenditori ed esercenti attività economiche che operano nel territorio della Provincia) e degli altri Albi e ruoli professionali, con la relativa attività di rilascio visure, certificati, elenchi, copia di atti; la gestione dell Albo dei gestori ambientali (per conto del Ministero dell Ambiente) a cui si devono iscrivere le imprese che raccolgono, trasportano, e in generale operano con i rifiuti; la gestione del Registro dei Protesti levati mensilmente su assegni e cambiali e la loro cancellazione; l attività di certificazione per l estero (rilascio di certificati di origine, visti di origine, ecc); l attività di verifica e certificazione dei vini necessaria per il riconoscimento di DOC o DOCG con l esame organolettico degli stessi operato dalla Commissione camerale di degustazione vini; la gestione del Registro degli assegnatari dei marchi di identificazione dei metalli preziosi, nel quale sono tenute ad iscriversi tutte le ditte che lavorano o importano metalli preziosi ed/o oggetti in metallo prezioso o loro leghe; l attività ispettiva e di sorveglianza del servizio metrico (verifica preventiva di conformità degli strumenti di misura, accreditamento dei laboratori privati che svolgono la verifica periodica degli strumenti di misurazione, verifica della corrispondenza dei lotti di prodotti preconfezionati alle quantità indicate in etichetta, rilascio carte tachigrafiche e vigilanza relativa, vigilanza sulla conformità dei prodotti elettrici a bassa tensione, giocattoli, ecc alle direttive di sicurezza; la realizzazione di corsi per agenti e rappresentanti e mediatori e l organizzazione di esami per Agenti e Rappresentanti, per Agenti di Affari in mediazione, agenti Marittimi Raccomandatari e mediatori marittimi; la realizzazione degli esami per Agenti di affari in mediazione, Mediatori marittimi ed Agenti marittimi raccomandatari avviene con l ausilio di ciascuna Commissione camerale. Area Servizi Interni L Area Servizi Interni svolge le funzioni di supporto all intera struttura camerale nei seguenti tre ambiti: Bilancio e contabilità; Amministrazione del personale; Provveditorato. Informazioni per i cittadini e gli stakeholder esterni Cosa facciamo 11 / 85

13 Il Servizio Bilancio e contabilità cura la predisposizione dei fondamentali documenti di programmazione economica e finanziaria e di bilancio dell Ente nonché l esecuzione di tutti gli adempimenti contabili previsti dalla vigente normativa. L Ufficio Diritto annuale e contenzioso tributario si occupa della gestione amministrativa e contabile del diritto annuale e del connesso procedimento sanzionatorio, applicabile alle violazioni relative all omesso e al ritardato pagamento del suddetto tributo. Il Servizio amministrazione del personale si occupa della gestione amministrativa e del trattamento economico e previdenziale del personale camerale nonché dell esecuzione di tutti gli adempimenti riguardanti la gestione economica del rapporto di lavoro. L Ufficio Procedimenti disciplinari e contenzioso del lavoro cura lo svolgimento delle attività legate alla gestione del contenzioso stragiudiziale e giudiziale in materia di lavoro; inoltre, applica la vigente normativa in materia di responsabilità disciplinare dei dipendenti pubblici, dirigenti e non dirigenti. Il Servizio Provveditorato cura le attività di acquisizione di beni e servizi al fine di garantire il normale funzionamento dell ente, nonché le attività di gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare (sede centrale, sede distaccata di Jesi, Loggia dei Mercanti, altri immobili di proprietà nei Comuni di Falconara e Osimo). L Ufficio Servizi Informatici, presidia la struttura informatica dell ente; in particolare gestisce la rete interna, svolge la manutenzione evolutiva dei server presenti in sede, gestisce i contratti di manutenzione delle attrezzature informatiche e, se del caso, effettua assistenza tecnica sulle stesse, offrendo assistenza agli utenti interni nell utilizzo dei prodotti software. L Ufficio Protocollo informatico si occupa della gestione dell archivio camerale di deposito e storico, della gestione della posta elettronica certificata dell Ente (PEC), della gestione informatica della posta in partenza e in arrivo e delle attività di competenza della Commissione scarto d archivio. 2.3 Come operiamo Conformemente a quanto indicato nell art. 2 della legge n. 580/1993, come riformata dal citato D.L. 23/2010, la Camera di Commercio di Ancona svolge funzioni di supporto e di promozione degli interessi generali delle imprese e dell economia locale sia direttamente sia indirettamente Interventi diretti Sotto il primo punto di vista gli interventi promozionali posti in essere dall ente camerale si sostanziano nell erogazione di servizi innovativi alle PMI gestiti direttamente dagli uffici dell Ente camerale, in alcuni ambiti considerati prioritari sulla base degli indirizzi programmatici (Promozione e valorizzazione del territorio, Innovazione, Sviluppo sostenibile, Creazione d impresa, Internazionalizzazione, Regolazione del Mercato), nell erogazione dei servizi amministrativi alle imprese (in primo luogo la tenuta del Registro Imprese) nell ottica della semplificazione e dell informatizzazione, nonché mediante l erogazione di contributi diretti a favore delle PMI. Le scelte strategiche di interesse generale (a partire dalle infrastrutture materiali ed immateriali) sono oggetto di continuo dibattito e confronto, facendo della Camera un efficace luogo di sintesi Informazioni per i cittadini e gli stakeholder esterni Come operiamo 12 / 85

14 tra le posizioni dei diversi settori economici, per la definizione di una linea comune del mondo economico sui grandi temi da rappresentare nei tavoli politici ed agli enti locali. La Camera di Commercio di Ancona inoltre esercita la sua azione attraverso le partecipazioni in società: difatti è socia di consorzi, associazioni, fondazioni, che rappresentano i più importanti organismi di gestione delle infrastrutture locali (materiali e immateriali) e in altri appartenenti al sistema camerale (la tematica verrà approfondita al successivo paragrafo 3.1 ) Ai sensi dell art. 2, comma 5, della Legge 580/1993 così come modificato dal D.Lgs. 23/2010, la Camera di Commercio di Ancona ha inoltre costituito tre Aziende Speciali per esercitare funzioni di sostegno dell economia locale o di specifici settori: Marchet (prima Ancona Promuove) dedicata all internazionalizzazione delle PMI; ASPEA per promuovere e sviluppare il settore della pesca e dell agricoltura; RPQ (Real Precious Quality), costituita congiuntamente alla Camera di Commercio di Macerata, specializzata nel saggio di metalli preziosi e nel rilascio di una certificazione aggiuntiva Interventi indiretti: la collaborazione con le Associazioni di Categoria e con altri organismi associativi rappresentativi di interessi generali Sotto il secondo punto di vista la Camera di Commercio persegue i propri obiettivi innanzitutto mediante la partecipazione, anche finanziaria, a progetti ed iniziative di terzi. La concessione di contributi a terzi - essenzialmente associazioni di categoria e loro Consorzi Fidi, Enti Pubblici Locali ed Organismi Partecipati - è disciplinata dal Regolamento n.4 del 28/4/2004, secondo il quale possono essere finanziati solo progetti o iniziative che siano coerenti con le finalità istituzionali e gli indirizzi programmatici dell ente e di dimensioni significative sia in termini economici che sul piano dell influenza territoriale (il contributo non può, in ogni caso, superare il 50% del costo complessivo del progetto). La parte assolutamente più rilevante di tali contributi è a favore delle associazioni di categoria per la realizzazione di progetti di interesse generale che abbiano le caratteristiche sopra descritte. Si tratta di iniziative assai varie, coerenti con le linee strategiche delineate nel programma pluriennale, che riguardano la formazione ed informazione degli imprenditori, la diffusione della cultura d impresa, lo sviluppo sostenibile e la green economy, l innovazione tecnologica, l aggregazione tra imprese, la promozione turistica, il marketing territoriale ed il sostegno alle produzioni tipiche, la realizzazione di iniziative promozionali (mostre/mercato, educational tour, ecc.), la realizzazione di studi, convegni e seminari, ecc. Si intende condividere con le associazioni di categoria rappresentate negli organi camerali, nel rispetto del principio di sussidiarietà, alcuni grandi temi, indicati come prioritari nel programma camerale, verso cui indirizzare le varie iniziative settoriali ed anche progetti congiunti, in modo da rendere coerente ed integrata l azione della Camera di Commercio e quella delle varie associazioni di categoria. Significativo è, inoltre, il sostegno finanziario ai Consorzi di Garanzia Collettiva Fidi, organismi associativi - emanazioni delle medesime associazioni di categoria - che favoriscono l accesso al credito delle PMI prestando garanzie collettive sui finanziamenti erogati dalle banche. Informazioni per i cittadini e gli stakeholder esterni Come operiamo 13 / 85

15 Sul tema del credito appare cruciale, inoltre, dare forza ad un processo già in atto, che è una delle principali sfide del post-crisi e dei prossimi anni, ovvero la ricostruzione di un efficace sistema di relazioni tra banche ed imprese in un quadro di cooperazione territoriale che tenga anche conto dei fenomeni di ristrutturazione dell economia e del sistema bancario che si stanno inevitabilmente compiendo. In questo contesto, l ente camerale può e deve continuare a svolgere un ruolo di raccordo delle politiche sul credito poste in essere dai diversi soggetti, facendosi portatore delle istanze delle PMI e delle loro associazioni. La collaborazione con il Consorzio Camerale per il Credito e la Finanza sui temi di Basilea 4 e la forte relazione costruita con la segreteria regionale dell ABI, mediante l organizzazione di attività in comune sui temi in questione, rappresentano momenti qualificanti per l affermazione del ruolo dell ente camerale anche nell ambito del sistema istituzionale che a livello locale promuove la cultura finanziaria ed il rapporto tra banche e imprese. Con riferimento, infine, alle attività di Regolazione del Mercato, e con particolare riguardo agli aspetti inerenti la tutela del consumatore, l ente camerale ricerca sistematicamente la collaborazione delle principali Associazioni dei Consumatori a livello provinciale (iscritte all apposito Registo regionale) che sono fortemente coinvolte nella programmazione e nell organizzazione delle attività, anche mediante la partecipazione ad un Tavolo di Concertazione riunito periodicamente per discutere e condividere tematiche da affrontare, problematiche emergenti ed iniziative da assumere Interventi indiretti: la collaborazione con gli enti pubblici del territorio L ente camerale vanta collaborazioni permanenti ed un rapporto consolidato con tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti nella definizione delle politiche di sviluppo del territorio. Si sta dunque affermando il ruolo della Camera di Commercio di Ancona nella governance del territorio; ruolo, peraltro, rafforzato dalla recente riforma che attribuisce agli enti camerali pari dignità rispetto alle altre istituzioni e trasforma in funzioni assegnate per legge quelle che finora erano attività o progetti che rientravano in una competenza più a carattere generale. Il partenariato attivo ed il sistema di alleanze è funzionale e connaturale per l azione camerale, finalizzato alla realizzazione di programmi che creino valore aggiunto al sistema economico locale. Nel corso di questi anni la Camera di Commercio ha infatti stipulato accordi/protocolli di intesa con le istituzioni pubbliche operanti sul territorio. In particolare, la presenza in ambito locale vanta oggi collaborazioni permanenti ed un rapporto consolidato con: la Regione Marche, con la quale diventa strategico instaurare un confronto costante e concreto ai più alti livelli politici e tecnici, soprattutto in ambiti strategici, come l internazionalizzazione, l innovazione, il sostegno al credito, le politiche infrastrutturali, la semplificazione amministrativa; la Provincia di Ancona, in forza di un protocollo d intesa di ampio respiro, che dovrà essere aggiornato ed attualizzato nel triennio, per creare una sinergia ed una unità d intenti sempre maggiore, mediante progetti comuni attinenti il turismo, il marketing territoriale, la formazione e le altre tematiche di interesse di tutto il territorio provinciale, il Comune di Ancona, con il quale esistono numerosi ambiti da sviluppare e su cui concordare linee d azione comuni (dal progetto riguardante il waterfront, alle attività di Informazioni per i cittadini e gli stakeholder esterni Come operiamo 14 / 85

16 accoglienza nel capoluogo, dall accordo di programma per la nuova sede alle iniziative di animazione del centro cittadino), l Autorità Portuale, che rappresenta l autonomia funzionale che governa una delle principali risorse del territorio, il porto, con le sue dinamiche e le potenzialità di crescita, l Università Politecnica delle Marche, con la quale esistono già rapporti consolidati in tema di innovazione tecnologica, formazione manageriale, tirocini formativi all estero, analisi economiche, creazione di nuove imprese. Un obiettivo, che sarà perseguito con forza nel triennio, sarà destinato a garantire una maggiore presenza su tutto il territorio provinciale, mediante l organizzazione di incontri, eventi ed iniziative sia nei centri principali, in virtù delle rispettive vocazioni (es.senigallia per il turismo, Jesi e Fabriano per i settori produttivi) sia nei centri minori, utilizzando la rete dei piccoli teatri che costituiscono una caratteristica di pregio di molte località della provincia. Un punto strategico e di grande delicatezza, da affrontare con tempestività e con scelte chiare, riguarda l Unioncamere regionale, in quanto, alla luce della riforma del sistema camerale, delle linee guida nazionali e del cambio di direzione, occorre ridefinirne il ruolo, i servizi e l organizzazione secondo le attuali esigenze del sistema imprenditoriale regionale e della necessità di assicurare una rappresentanza unitaria delle camere di commercio marchigiane verso l ente regionale, valutando anche i pesi ed i rapporti interni tra i cinque enti camerali (viste le differenze oggi esistenti dopo la costituzione della Camera di Fermo). La rinnovata mission delle unioni regionali, in base alla citata legge di riforma, rappresenta una imperdibile occasione per creare una struttura che sia effettivamente utile alla Camera di Commercio di Ancona ed alle altre Camere della regione, come supporto concreto, razionale e fattivo nella gestione dei rapporti con l ente regionale e di alcuni servizi e progetti strategici di interesse comune, nell ottica della razionalizzazione e del contenimento dei costi Relazioni internazionali La Camera di Ancona opera da anni con intensità in un contesto internazionale: ha infatti consolidato i propri rapporti con le Istituzioni comunitarie ed ha sviluppato nuovi partenariati esteri per la realizzazione di progetti ed iniziative a carattere comunitario al fine di fornire una dimensione europea al complesso sistema di relazioni proprio di un economia globalizzata. In particolare l Ente, congiuntamente alla Camera dell Economia di Spalato, nel 2001 ha costituito il Forum delle Camere di Commercio dell Adriatico e dello Ionio AIC, un associazione volontaria e trasnazionale, a cui oggi aderiscono 37 istituzioni pubbliche e private (in massima parte enti camerali) rappresentativi di tutti gli Stati che si affacciano sui due mari; l organismo è dotato di una segreteria operativa, che ha sede presso la Camera di Commercio di Ancona, la quale funge, pertanto, da soggetto capofila. Nei rapporti internazionali, l azione della Camera di Commercio vanta oggi una rete di grande importanza ed una serie di partenariati che possono accrescere la competitività del territorio. In tale contesto vanno evidenziati, oltre il ruolo del Forum delle Camere di Commercio dell Adriatico e dello Jonio; lo sviluppo della presenza e dei contatti con l Unione Europea a Bruxelles; Informazioni per i cittadini e gli stakeholder esterni Come operiamo 15 / 85

17 la partecipazione della Camera di commercio di Ancona alla Fondazione del Segretariato Permanente dell Iniziativa Adriatico Ionica e lo stretto rapporto con il Forum delle città dell Adriatico e dello Jonio e della rete universitaria Uniadrion; le relazioni con l ASCAME e con Eurochambres, come reti delle Camere di Commercio del Mediterraneo e dell Europa; lo sviluppo delle iniziative e dei rapporti creati dall azienda speciale Marchet in varie zone strategiche del mondo per le nostre PMI, anche mediante desk di servizio alle imprese locali (Cina, Russia, Serbia e Tunisia). Questo insieme di rapporti rappresenta una delle funzioni oggi prioritarie per la Camera di Commercio di Ancona, che, mantenendo le proprie radici ben salde nel territorio, si è aperta da alcuni anni all Europa e ad alcune aree strategiche del mondo, con risultati di grande importanza e spessore, da consolidare nel prossimo triennio. Dalla capacità tanto della parte politica quanto di quella tecnica, ai suoi massimi livelli, di essere presenti in forma attiva in tutti questi contesti dipende l affermazione della Camera di Commercio come attore dello sviluppo economico del proprio territorio, in grado di svolgere il ruolo di coordinamento e concertazione, in relazione ai temi di principale importanza per il sistema locale individuati come prioritari nel programma pluriennale di mandato. Informazioni per i cittadini e gli stakeholder esterni Come operiamo 16 / 85

18 2.4 Il sistema allargato della Camera di Commercio: le Aziende Speciali e la società in house Le Aziende Speciali sono organismi strumentali dotati di soggettività tributaria che le Camera di Commercio possono costituire ai sensi dell art. 2, comma 5, della Legge 580/1993 come modificata dal D.L. 23/2010, nel rispetto di criteri di equilibrio economico e finanziario. Le Aziende operano secondo le norme del codice civile per quanto applicabili e sono dotate, nei confronti delle Camere di appartenenza, di autonomia amministrativa, contabile e finanziaria nei limiti indicati dal titolo X del D.P.R. n. 254/2005. Le Aziende sono aperte alla partecipazione di enti ed organismi pubblici o privati, che contribuiscano finanziariamente al perseguimento delle sue finalità. Hanno propri organi, disciplinati dallo Statuto: il Presidente, il Consiglio di Amministrazione, il Collegio dei Revisori dei Conti. Le Camere di commercio possono attribuire alle Aziende Speciali il compito di realizzare le iniziative funzionali al perseguimento delle proprie finalità istituzionali e del proprio programma di attività assegnando alle stesse le risorse finanziarie e strumentali necessarie Informazioni per i cittadini e gli stakeholder esterni: Il sistema allargato della Camera di Commercio: le Aziende Speciali e la società in house 17 / 85

19 2.4.1 Marchet Chi siamo Marchet è l Azienda Speciale della Camera di Commercio di Ancona, istituita nel 2001 allo scopo di favorire i processi di promozione e di internazionalizzazione delle imprese della provincia. L Azienda ha lo scopo di attuare iniziative atte a promuovere, favorire e sostenere i processi di internazionalizzazione delle imprese e la promozione del territorio all estero, attraverso la gestione e l organizzazione di tutti gli strumenti più adeguati per la penetrazione nei mercati. Cosa facciamo Per raggiungere gli obiettivi ad essa assegnati Marchet organizza numerose iniziative promozionali, quali azioni di incoming, workshop e partecipazioni collettive a fiere internazionali per favorire occasioni di incontro con operatori economici di mercati esteri, servizi personalizzati volti a favorire l internazionalizzazione d impresa oltre che seminari tecnici e corsi di alta formazione per gli operatori dell export marchigiano. Per affiancare in maniera sempre più efficace le imprese che vogliono affacciarsi al mercato internazionale, Marchet si avvale di strutture operative all estero (Desk). I desk sviluppano nuove relazioni istituzionali, per creare un contesto favorevole allo sviluppo di progetti economicocommerciali interessanti per gli imprenditori locali ed esteri, e collaborano costantemente con l Azienda Speciale per la ricerca e la selezione di potenziali partner da presentare alle imprese marchigiane. Le imprese della regione possono avvalersi della vasta gamma di servizi consulenziali e logistici offerti dai Desk. Attualmente Marchet gestisce e coordina, anche per conto della Regione Marche, i desk in Cina, Russia, Nord Africa e Sud-Est Europa. Dal 2009 Marchet organizza lo Sportello Internazionalizzazione per fornire agli imprenditori locali informazioni di interesse, servizi di promozione e consulenza di base in materia di finanza, marketing e commercio internazionale. In particolare, le imprese possono chiedere informazioni relative a nuove possibilità di insediamento in un mercato-paese, modalità d esportazione, ricerca di operatori e partner e opportunità commerciali. La personalizzazione dei servizi rivolti alle imprese è considerata da Marchet di grande importanza per favorire lo sviluppo dell internazionalizzazione nel territorio anconetano. Questo obiettivo viene perseguito anche tramite il progetto Affiancamento all Internazionalizzazione, un percorso di accompagnamento delle piccole imprese locali verso i mercati globali, guidato da un consulente professionista, con l apporto operativo di un tirocinante qualificato e il coordinamento di Marchet. Anche l attività formativa negli ultimi anni ha acquisito un ruolo strategico nello sviluppo della competitività delle imprese sullo scenario internazionale. Per questo Marchet, oltre a seminari tecnici, giornate Paese e approfondimenti su specifici settori, organizza e promuove due corsi di alta formazione, destinati rispettivamente a giovani laureati e ad imprenditori e/o manager, finalizzati l uno alla formazione di nuove figure specializzate per lavorare sui mercati esteri e l altro all approfondimento e aggiornamento delle conoscenze e delle competenze di chi già lavora, necessarie per gestire efficacemente i processi di internazionalizzazione. Informazioni per i cittadini e gli stakeholder esterni: Il sistema allargato della Camera di Commercio: le Aziende Speciali e la società in house 18 / 85

20 Come operiamo Marchet, nell attività svolta, opera nell ambito della Camera di Commercio di Ancona ed in stretta aderenza alle direttive del Consiglio e della Giunta. L Azienda agisce in armonia con gli orientamenti generali della programmazione comunitaria, nazionale e regionale in materia ed in rapporto con gli organismi ivi preposti; in particolare, in materia di promozione all estero, Marchet opera nell osservanza delle linee direttive impartite dal Ministero competente. Nell espletamento delle sue funzioni, Marchet promuove un dialogo costruttivo con i propri stakeolders al fine di comprenderne meglio i bisogni effettivi e di conoscere le iniziative svolte dai vari attori nel territorio, in modo da poter dare risposte efficienti ed evitare duplicazioni delle azioni e dispersione di risorse A.S.P.e.A Chi siamo L A.S.P.eA. è stata istituita dalla Camera di Commercio di Ancona nel 1989 per svolgere, nei settori della pesca e dell agricoltura, un azione di ricerca e promozione in ordine soprattutto ad alcune produzioni qualificate come quella vitivinicola ed olivicola, ma anche a certi prodotti di nicchia in modo da valorizzare l intero territorio provinciale, ricercando le opportune sinergie con gli altri settori economici (artigianato, industria, commercio e turismo). L azione dell azienda per il sostegno del settore dell agricoltura è giustificata anche dal profilo territoriale della provincia di Ancona, dove la composizione settoriale del tessuto produttivo evidenzia una maggiore componente agricola rispetto alla media italiana. Cosa facciamo In attuazione del programma di mandato della Camera di Commercio l A.S.P.eA., in considerazione dell importanza di sviluppare il modello locale basato sulla differenziazione di prodotto, si rivolge agli imprenditori agricoli ed ittici fornendo loro alcuni strumenti per valorizzare le produzioni, diversificare le attività, garantire la tutela di alcuni prodotti, offrire le conoscenze necessarie per seguire lo sviluppo, incentivare la domanda secondo la stagionalità. L attenzione dell A.S.P.eA. è rivolta alla formazione degli imprenditori agricoli nelle più svariate materie per offrire conoscenze necessarie al miglioramento dell azienda: dall adeguamento alla normativa cogente, come la sicurezza nei luoghi di lavoro, l abilitazione al trasporto ed al benessere degli animali, le regole di trasformazione e vendita dei prodotti, alla conoscenza di tecniche per valorizzare l accoglienza nell agriturismo. L azienda si concentra nell attività di promozione, di valorizzazione e di recupero di quei prodotti che potrebbero ben inserirsi in una nuova offerta del territorio e costituire maggior reddito per gli imprenditori. Informazioni per i cittadini e gli stakeholder esterni: Il sistema allargato della Camera di Commercio: le Aziende Speciali e la società in house 19 / 85

21 L impegno è rivolto alla sensibilizzazione verso l utilizzo di prodotti tipici e stagionali, attraverso specifici luoghi d incontro e di presenza; viene promossa e valorizzata la cucina del territorio coinvolgendo direttamente gli istituti alberghieri, vengono individuate tecniche agricole alternative e si propongono alternative colturali. L Azienda Speciale A.S.P.eA. nello specifico opera in tale contesto territoriale in conformità agli obiettivi strategici stabiliti dal Consiglio Camerale che mirano a: salvaguardare e promuovere le tradizioni enogastronomiche e l utilizzo delle produzioni tipiche secondo la stagionalità; valorizzare e promuovere il paesaggio agrario quale luogo di produzione; fornire indicazioni tecniche per una agricoltura conservativa; svolgere attività di formazione per gli imprenditori agricoli sulle norme che disciplinano le differenti attività e nelle materie che possono migliorare le loro capacità imprenditoriali; sviluppare la rete di agriturismi nella provincia di Ancona attraverso attività di promozione; valorizzare le eccellenze del territorio quali vino ed olio ed altri prodotti gastronomici; valutare la possibilità di organizzare la partecipazione ad iniziative fieristiche agroalimentari a livello nazionale; offrire alternative colturali; favorire la diffusione tra i consumatori della conoscenza dell etichettatura dei prodotti. Come operiamo L attività dell A.S.P.eA. è deliberata dal Consiglio di Amministrazione i cui membri sono rappresentanti delle associazioni di categoria dell agricoltura, della pesca, dell industria, dell artigianato e del commercio, i quali definiscono sulla base delle esigenze espresse in seno alle proprie associazioni, progetti e/o ricerche corrispondenti ai bisogni delle categorie produttive di riferimento. Sulla scorta delle necessità emerse su base provinciale sono stati formulati programmi per la valorizzazione dei prodotti enogastronomici locali, servizi di supporto agli imprenditori agricoli con il continuo e stretto rapporto di collaborazione con altri Enti territoriali e di ricerca, quali Amministrazioni locali, Università, Dipartimenti delle ASUR territoriali, Associazioni di categoria. Informazioni per i cittadini e gli stakeholder esterni: Il sistema allargato della Camera di Commercio: le Aziende Speciali e la società in house 20 / 85

22 2.4.3 R.P.Q. Chi siamo L Azienda Speciale R.P.Q. Real Precious Quality è un laboratorio di analisi chimiche specializzato nel saggio dei metalli preziosi ed opera secondo quanto disposto dagli artt. 18 e 19 del D.Lgs n. 251/1999. Nasce nel 2003 come organismo strumentale delle Camere di Commercio di Ancona e Macerata; unico esempio in Italia di Azienda che appartiene a due Enti, dove privato e pubblico si incontrano in un ottica di sussidiarietà orizzontale allo scopo di: tutelare le esigenze dei consumatori; erogare servizi di assistenza tecnica, di consulenza e di ricerca tecnologica in favore di aziende che operano nel settore dell argenteria e dell oreficeria. Così come previsto dal suo Statuto l azienda agisce in armonia con gli orientamenti generali della programmazione comunitaria, nazionale e regionale in materia ed in stretta collaborazione con gli organismi dello Stato preposti al controllo dei metalli preziosi. Cosa facciamo La politica dell azienda speciale deve consentire, alle aziende del settore, di acquisire significativi vantaggi sia a livello di Qualità del prodotto sia a livello di competitività nel mercato nazionale e mondiale. A tale scopo il Laboratorio realizza tutte quelle attività che possono caratterizzare qualitativamente la produzione delle aziende orafe-argentiere, in particolare quelle marchigiane che hanno una lunga tradizione nella lavorazione dei metalli preziosi. Tra i suoi servizi offre: il saggio di metalli preziosi Per garantire la conformità alle normative vigenti degli oggetti in metallo prezioso, il Laboratorio determina il titolo ed il quantitativo del metallo fino contenuto su materie prime, semilavorati, oggetti finiti e leghe di metallo prezioso di varia natura. Le analisi sono eseguite con metodiche UNI EN ISO, previste dalla normativa Italiana e riconosciute a livello internazionale. la Certificazione Aggiuntiva, una certificazione di prodotto prevista da una legge dello Stato, di tipo volontario (D.Lgs n. 251/99 e DPR n. 150/02) La Certificazione Aggiuntiva è un importante strumento non solo per aumentare il valore aggiunto degli oggetti preziosi, ma anche per proteggere, grazie alla tracciabilità, i prodotti dalla contraffazione, per garantire trasparenza del mercato e per tutelare il consumatore, ponendo particolare attenzione all internazionalizzazione e alla competitività delle transazioni commerciali. Informazioni per i cittadini e gli stakeholder esterni: Il sistema allargato della Camera di Commercio: le Aziende Speciali e la società in house 21 / 85

23 la certificazione di lotti di produzione destinati all esportazione in Paesi hallmarking. Adesione alla Convenzione di Vienna La Convenzione di Vienna o Convenzione sul Controllo e la Marchiatura degli Oggetti in Metalli Preziosi è un trattato che ha lo scopo di facilitare il commercio internazionale degli oggetti in metallo prezioso, garantendo, nel contempo, un adeguata tutela del consumatore, considerata la particolare natura di tali prodotti. Al momento aderiscono alla Convenzione 19 Stati (Austria, Cipro, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Israele, Lettonia, Lituania, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Svizzera e Ungheria). Lo Sri Lanka e l Ucraina stanno completando l iter di adesione, mentre l India e l Italia hanno manifestato la volontà di aderire. In quest ottica il Ministero dello Sviluppo Economico ha individuato R.P.Q. come Laboratorio idoneo all apposizione del Marchio Comune di Controllo. la verificazione periodica di strumenti metrici Il Laboratorio, nell ottica del decentramento amministrativo e della delega di funzioni, si è attivato nella metrologia legale, per quanto concerne la verificazione periodica degli strumenti per pesare con portata fino a 300 kg così come previsto dal DM n 182/2000. Come operiamo Per garantire ai propri stakeolders che i risultati dei saggi eseguiti siano tecnicamente validi il Laboratorio ha sviluppato un Sistema di Gestione conforme alla norma UNI CEI EN ISO / IEC 17025:2005 ed ha ottenuto nel 2005 l accreditamento ACCREDIA n L'accreditamento è il riconoscimento formale di un organismo di parte terza atto a garantire imparzialità, indipendenza, correttezza e competenza tecnica del Laboratorio ad effettuare specifiche prove sull oro e sull argento. Il rilascio e mantenimento della Certificazione Aggiuntiva avviene attraverso degli audit periodici nei quali viene verificato il ciclo produttivo aziendale e si esegue un campionamento dalla materia prima al prodotto finito. Se tutti i prodotti sono conformi l azienda è certificata ed ha la possibilità di fregiarsi dei marchi di qualità del Laboratorio: RGS Real Gold Quality per le creazioni in oro; RSQ Real Silver Quality per le produzioni in argento; TechAg per gli oggetti di fabbricazione mista il cosiddetto Bilaminato. Il portale informatico permette di verificare l autenticità del prodotto certificato assicurando così tracciabilità e protezione dalla contraffazione. Al fine di promuovere i servizi erogati a favore sia delle imprese sia dei consumatori il Laboratorio organizza convegni ed incontri e partecipa a fiere settoriali. Informazioni per i cittadini e gli stakeholder esterni: Il sistema allargato della Camera di Commercio: le Aziende Speciali e la società in house 22 / 85

24 2.4.4 CameraService s.r.l. Chi siamo E una società in house, costituita con atto notarile del 31/3/2009 ed iscritta l 8/4/2009 al Registro Imprese al n , n. R.E.A , con la quale la Camera di Commercio ha inteso dotarsi di un nuovo strumento organizzativo con la finalità di dare maggiore efficienza e funzionalità alla struttura camerale e gestire il patrimonio immobiliare, le manutenzioni, le forniture ed alcuni servizi di line dell ente. La costituzione di società di questo tipo è da tempo utilizzata anche da parte di enti pubblici quale strumento idoneo a diversificare le varie attività rispetto al core business dell organizzazione, tenendo conto delle implicazioni gestionali e di carattere fiscale. Il presidente e l intero consiglio di amministrazione sono stati scelti all interno della Giunta camerale (senza previsione di compensi aggiuntivi), mentre le funzioni di direttore sono state affidate al Segretario Generale, assicurando in tal modo il pieno controllo ed indirizzo delle politiche aziendali (cd. controllo analogo ). Cosa facciamo Le attività esternalizzate alla società per il 2011 riguardano in particolare: la prima manutenzione di beni mobili ed immobili e degli impianti ed attrezzature, nonché l uscierato e la gestione delle sale convegni e formazione; l istruttoria e la gestione operativa di infrazioni amministrative; la collaborazione ed assistenza nella gestione ed organizzazione di eventi, convegni ed iniziative seminariali, con particolare riferimento alla responsabilità sociale ed alla green economy ; la collaborazione ed assistenza in ricerche, studi ed analisi economiche. Il requisito del cd. controllo analogo è pienamente rispettato nella società: difatti la nomina del Il presidente e l intero consiglio di amministrazione tra i componenti della Giunta e la nomina del direttore nella figura del Segretario Generale assicurano il pieno controllo ed indirizzo delle politiche aziendali. Come operiamo La società, dall analisi che ha preceduto la sua costituzione, risponde ad una innovativa modalità organizzativa dell ente pubblico, di cui l amministrazione si avvale per soddisfare le proprie esigenze in virtù del legame costituito dalla cd. delegazione interorganica. L esternalizzazione, o meglio la cd. deconcentrazione organizzativa, parte da un valutazione preliminare che ha distinto tra attività la cui gestione diretta è centrale per la strategia dell ente (nell ottica del proprio posizionamento strategico e della propria mission) ed attività accessorie e di supporto rispetto alle prime, considerando attentamente le risorse umane e finanziarie utilizzabili, i vincoli esistenti, i possibili risparmi nei costi, gli effetti sull organizzazione e la qualità del servizio. Camera Service si avvale di quattro unità assunte a tempo determinato (sulla dotazione organica dell ente camerale è stata operata una corrispondente riduzione del numero di unità). Informazioni per i cittadini e gli stakeholder esterni: Il sistema allargato della Camera di Commercio: le Aziende Speciali e la società in house 23 / 85

25 3 Identità 3.1 L amministrazione in cifre Anni di vita: 200 anni (fondata nel 1811) Dove siamo SEDE DI ANCONA (Sede istituzionale) Piazza XXIV Maggio, 1 Orario di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 8.45 alle martedì pomeriggio dalle alle Sedi territoriali: 3 SEDE DI FABRIANO Via Dante, 268 Orario di apertura al pubblico: lun/mer/gio/ven dalle 8.45 alle SEDE DI JESI Via dell Industria 5/B c/o il Centro Direzionale Z.I.P.A. Orario di apertura al pubblico: lun/mar/mer/ven dalle 8.45 alle SEDE DI SENIGALLIA Viale Leopardi, 6 Orario di apertura al pubblico: lunedì e giovedì dalle 9.00 alle Sito web camerale: P.E.C. : cciaa@an.legalmail.camcom.it Loggia Dei Mercanti (Centro Congressuale) La Camera di Commercio di Ancona è proprietaria dell'edificio monumentale LOGGIA dei MERCANTI, splendido esempio di gotico fiorito veneziano del XV secolo, collocato nel centro di Ancona, in Via della Loggia. Identità L Amministrazione in cifre 24 / 85

26 Al piano terra la Loggia dei Mercanti dispone di un ampio salone climatizzato, confortevole ed elegantemente arredato, che può ospitare fino a 120 persone ed essere utilizzato per congressi, cerimonie, conferenze, riunioni di lavoro, meeting aziendali, manifestazioni di carattere economico, politico e culturale (con l'esclusione di rappresentazioni teatrali, concerti e spettacoli in genere). Risorse Umane La composizione del personale del Sistema allargato della Camera di Commercio di Ancona al è il seguente: Tab. 1 Composizione del personale al Camera di Commercio di Ancona In ruolo Categoria del CCNL Regioni e Autonomie Locali Flessibili N Tipologia N Segretario Generale 1 Contratti formazione lavoro 1 Dirigenti 3 Somministrazione lavoro 2 Personale Categoria D 26 Tempo determinato 1 Personale Categoria C 45 Collaborazioni coordinate e continuative 4 Personale Categoria B 8 TOTALE 83 8 Tab. 2 Composizione del personale al Organismi del sistema camerale Aziende Speciali, CameraService Srl In ruolo Livello del CCNL del Commercio e Servizi Flessibili N Tipologia N Dirigenti 1 Contratti formazione lavoro - I livello 2 Somministrazione lavoro - II livello 5 Tempo determinato 8 III livello 1 Collaborazioni a progetto 2 TOTALE 9 10 Identità L Amministrazione in cifre 25 / 85

27 Le tabelle sotto riportate sintetizzano i risultati dell analisi quali-quantitativa e di genere delle risorse umane della Camera di Commercio di Ancona al Analisi caratteri qualitativi- quantitativi Analisi di genere INDICATORI VALORE INDICATORI VALORE Età media del personale non dirigente (anni) 49 % di dirigenti donne 50% di cui < = 40 anni 16 (20%) % di donne rispetto al totale del personale 66% di cui anni 23 (29%) % di personale donna assunta a tempo indeterminato 75% di cui = > 51 anni 40 (51%) Età media del personale femminile Età media del personale dirigente (anni) 54 personale non dirigente 48 di cui < = 40 anni 1 (25%) personale dirigente 61 di cui = > 51 anni 3 (75%) % di dipendenti in possesso di laurea 42% % di personale donna laureato rispetto al totale personale femminile 46% % di dirigenti in possesso di laurea 100% Tasso di assenze(*) 20% di cui per malattia 2,72% di cui per infortuni 0,12% (*)Per giorno di assenza si intende ogni giorno " di mancata presenza lavorativa, a qualsiasi titolo verificatasi "(malattia, ferie, permessi,aspettativa, congedo obbligatorio, ecc ) Identità L Amministrazione in cifre 26 / 85

28 Le risorse finanziarie/le principali voci di bilancio Dati principali consuntivo 2009 Dati principali preventivo economico 2011 PROVENTI CORRENTI PROVENTI CORRENTI Diritto annuale ,14 Diritto annuale ,00 Diritti di segreteria ,06 Diritti di segreteria ,00 Contributi trasferimenti e altre entrate ,32 Contributi trasferimenti e altre entrate ,00 Proventi da gestione di beni e servizi ,95 Proventi da gestione di beni e servizi ,00 Variazioni delle rimanenze ,82 Variazioni delle rimanenze 0 TOTALE ,65 TOTALE ,00 ONERI CORRENTI ONERI CORRENTI Spese per il personale ,84 Spese per il personale ,00 Spese di funzionamento ,64 Spese di funzionamento ,00 Spese per interventi economici ,25 Spese per interventi economici ,00 Ammortamenti e accantonamenti ,41 Ammortamenti e accantonamenti ,00 TOTALE ,14 TOTALE ,00 Risultato delle gestione corrente ,51 Le imprese iscritte e quelle assistite Imprese iscritte al Registro Imprese (al 31/12/2010): Alcuni dati relativi alle imprese assistite dal Registro Imprese nel 2010: n. domande: di cui telematiche n. bilanci depositati n. domande artigiane n. certificati rilasciati n. visure rilasciate Identità L Amministrazione in cifre 27 / 85

29 Le partecipazioni Ai sensi dell art. 2 della Legge n. 580/1993 per il raggiungimento dei propri scopi le camere di commercio promuovono, realizzano e gestiscono infrastrutture di interesse economico generale a livello locale, regionale e nazionale, direttamente o mediante la partecipazione, secondo le norme del codice civile, con altri soggetti pubblici e privati, ad organismi anche associativi, ad enti, a consorzi e a società. Gli Enti Camerali possono, quindi, secondo le forme proprie del diritto privato, acquisire partecipazioni o quote di società o diventare socie di altri organismi quali consorzi, associazioni, fondazioni e quant altro. La Camera di Commercio di Ancona ha largamente utilizzato tale possibilità acquisendo un ruolo rilevante in quasi tutti i più importanti organismi di gestione delle infrastrutture locali (materiali ed immateriali) ed in molti organismi del sistema camerale. Al termine del 2009 il valore complessivo dell intervento camerale è pari a Euro di cui la maggior parte in partecipazioni azionaria (Euro ) e una quota minore in conferimenti di capitale (Euro ). La Camera di Commercio di Ancona ha assunto nel corso del tempo varie partecipazioni azionarie in società che gestiscono importanti infrastrutture locali o servizi essenziali al funzionamento del sistema camerale a supporto delle imprese. Grazie alla presenza nel capitale sociale, la Camera di Commercio può contribuire attivamente alla gestione delle società in questione e a contribuire alla definizione delle loro scelte strategiche, orientandole nell interesse del territorio, delle imprese e dei cittadini. Tra le partecipazioni infrastrutturali più significative vi sono quelle in Aerdorica Spa, la società che gestisce l Aeroporto delle Marche e che sta operando per fare dello scalo un importante punto di ingresso nelle Marche oltre che una infrastruttura a servizio di coloro, cittadini o imprese, che hanno necessità di spostarsi in tutto il mondo. Più recente è la scelta di entrare a fare parte della società Quadrilatero Marche Umbria Spa, nata con l obiettivo di realizzare l Asse viario Marche Umbria, completando le due arterie principali (SS77 asse Foligno Civitanova Marche, SS76 - SS318 asse Perugia-Ancona), della Pedemontana Fabriano - Muccia/Sfercia) e assicurare il raccordo con alcuni dei poli industriali esistenti all interno delle province di Ancona e Macerata. L Interporto Marche Spa rappresenterà, una volta completato, un importante snodo logistico a supporto del porto di Ancona e che faciliterà modalità alternative alla strada per il carico merci, con un evidente vantaggio sia in termini di efficienza nel trasporto che di riduzione dell impatto ambientale. Identità L Amministrazione in cifre 28 / 85

30 Partecipazioni Azionarie PARTECIPAZIONI VALORE QUOTA AL 31/12/2009 QUOTA DELLA CCIAA TECNO HOLDING SPA (società del sistema camerale che svolge attività di organizzazione, di gestione e di potenziamento, nell interesse dei soci e di terzi, di strutture immobiliari e di partecipazioni strumentali per lo sviluppo di servizi alle imprese) LA MARINA DORICA SPA (società di gestione del nuovo porto turistico di Ancona) INFOCAMERE ScpA (struttura di eccellenza per la gestione e divulgazione del patrimonio informativo del sistema camerale, di cui è parte integrante) ,72 1,7% ,00 1,0% ,70 0,2% AERDORICA SPA (società di gestione dell'aeroporto di Falconara Marittima) ,54 4,5% INTERPORTO MARCHE SPA (società di gestione dell'interporto di Jesi ancora in fase di completamento) ISNART SPA (società del sistema camerale che svolge attività di studio, monitoraggio e promozione del turismo nazionale. Offre servizi alle Camere di Commercio e non solo per lo sviluppo di attività di promozione turistica) ,72 4,8% 2.655,00 0,3% RETEMARCHE SPA (società nel cui azionariato sono presenti molte delle public utilities del territorio regionale, nata per il potenziamento e la gestione in rete di infrastrutture e servizi) ,00 (società in liquidazione) 3,7% TECNOBORSA SCPA (società consortile per azioni del sistema camerale che opera e fornisce servizi per lo sviluppo e la regolazione del mercato immobiliare italiano) BORSA MERCI TELEMATICA ITALIANA SCPA (METEORA SpA sino al società del sistema camerale per la gestione dei servizi relativi alla borsa telematica dei prodotti agricoli ed agroalimentari) MECCANO SOC. CONS. P. A. (centro di innovazione tecnologica per le imprese artigiane ed industriali del settore meccanico nell'ambito dei programmi PIM - Regione Marche) TECNOCAMERE S.C.p.A. (società consortile delle Camere di Commercio che offre servizi tecnici di ingegneria, architettura e sicurezza per il patrimonio immobiliare dei propri soci) QUADRILATERO MARCHE UMBRIA SPA (società pubblica che gestisce il progetto di ampliamento delle infrastrutture viarie lungo l asse Marche-Umbria) 7.760,00 1,0% 1.191,44 0,1% ,02 1,5% 925,60 0,1% ,00 0,3% TOTALE PARTECIPAZIONI ,74 Identità L Amministrazione in cifre 29 / 85

31 Conferimenti di capitale CONFERIMENTI DI CAPITALE VALORE QUOTA AL 31/12/2009 QUOTA DELLA CCIAA CAMERASERVICE SRL (società interamente partecipata dalla CCIAA di Ancona che gestisce il patrimonio immobiliare, le manutenzioni, le forniture ed alcuni servizi di line dell'ente) ,00 100,0% IIC OUTSOURCING SRL (società del sistema camerale che gestisce dati e archivi) 753,00 0,1% ECOCERVED SCARL (progetta, realizza, e gestisce sistemi informativi per le camere di commercio e produce dati inerenti l ambiente e l ecologia) 5.000,00 0,2% RETECAMERE S.C.aR. L. (Società consortile del sistema camerale che fornisce servizi integrati di comunicazione, marketing e promozione) 52,00 0,01% COLLI ESINI - SAN VICINO SRL (società partecipata dai Comuni dell'entroterra per la gestione delle azioni finanziate dal programma comunitario LEADER PLUS per lo sviluppo delle aree rurali) 602,00 0,5% FONDAZIONE EQI (fondazione partecipata da diversi soggetti pubblici e privati della Regione per la promozione e la fornitura di servizi alle imprese in tema di qualità) ,00 (società in liquidazione) FOR. MA SRL (società promossa dal Comune di Senigallia e partecipata da altri Comuni della zona per il marketing territoriale e la formazione nelle zone del comprensorio delle Valli del Misa e del Nevola) 3.383,00 5,0% AGROQUALITA' SRL (società del sistema camerale per la promozione a livello nazionale del prodotti agricoli ed agroalimentari di qualità) 8.020,00 0,4% TOTALE CONFERIMENTI ,00 Identità L Amministrazione in cifre 30 / 85

32 Inoltre la Camera di Commercio di Ancona sostiene numerose associazioni o organismi locali, nazionali e internazionali che con modalità differenti contribuiscono allo sviluppo economico, sociale e culturale della provincia di Ancona e, più in generale, di contesti che interessano direttamente o indirettamente le imprese della nostra provincia. Di seguito sono indicati i soggetti cui la Camera di Commercio ha fornito il proprio sostegno nel corso del QUOTE ASSOCIATIVE VALORE ANNO 2010 Assoporti 1.898,00 Ascame - Associazione delle Camere di Commercio dei paesi del mar Mediterraneo 1.000,00 Associazione nazionale per la nautica 2.600,00 Assonautica provinciale Ancona 300,00 Associazione italiana per l arbitrato 593,93 Assicor - Associazione Intercamerale di Coordinamento per lo Sviluppo Produttivo dell Oreficeria, Argenteria e Affini ,00 Associazione Città dell Olio 2.065,83 Forum AIC - Forum delle Camere di Commercio dell Adriatico e dello Ionio 2.500,00 Staff Services in Bruxelles ASBL Associazione senza scopo di lucro ,00 Istao - Istituto Adriano Olivetti Business School fondata dal Prof. Giorgio Fuà nel ,00 Consorzio Markexport 2.600,00 Fondo Mole Vanvitelliana ,00 Fondazione Muse - Fondazione che gestisce il Teatro delle Muse di Ancona ,00 Sistema turistico locale della Marca Anconetana ,00 Fondazione del Segretario Permanente dell Iniziativa Adriatico-Ionica ,00 TOTALE QUOTE ASSOCIATIVE ,76 Identità L Amministrazione in cifre 31 / 85

33 3.2 Mandato istituzionale e Missione Finalità ultima della Camera di Commercio di Ancona è svolgere, in linea con quanto previsto dalla Legge n. 580/1993 e dal D.Lgs. n. 23/2010, un ruolo propulsivo dello sviluppo locale anche attraverso attenti processi di regolazione del mercato, nell ottica della sostenibilità e della qualità. In questo quadro, la Camera di Commercio di Ancona si è dotata di una propria politica etica, ambientale e di qualità composta dalla carta dei valori e dei principi o codice etico, dalla mission e dalla carta degli impegni verso i suoi principali stakeholder. Codice etico Il Codice Etico presenta i valori in cui tutte le componenti della Camera si riconoscono e che sono alla base dei rapporti con le imprese, le Associazioni, gli Enti, le Istituzioni, i cittadini e tra le persone che operano all interno della Camera. Si tratta di valori in cui l ente crede fortemente per uno sviluppo complessivo ed equilibrato del territorio, finalizzato al raggiungimento di obiettivi di benessere comune. Responsabilità La Camera di Commercio punta a un modello di gestione che tenga conto dei grandi e attuali temi dell economia, come l etica d impresa e la sostenibilità. Essere consapevoli della responsabilità del proprio operato rappresenta uno dei nuovi fattori di competitività su cui puntare per distinguersi e far distinguere l imprenditorialità locale all interno del sistema economico nazionale e internazionale in un quadro di forte coesione sociale. Innovazione La Camera di Commercio fonda la propria attività sulla consapevolezza del dinamismo del contesto economico, competitivo e sociale, in cui sono inseriti i soggetti che alla Camera fanno riferimento. In questa prospettiva, è necessario innovare in maniera continua processi e servizi a beneficio delle imprese, delle associazioni, degli enti, del territorio. Ciò si traduce in un orientamento gestionale forte, che pervade tutta l organizzazione della Camera e coinvolge tutte le sue risorse. Territorio La Camera di Commercio è consapevole del proprio ruolo di leadership nel territorio di competenza per l indirizzo, lo sviluppo e la promozione del sistema economico locale. Tale ruolo deve essere supportato da una strategia gestionale che consenta di identificare le opportunità a favore di imprese, associazioni, enti locali e comunità, valorizzando le risorse del territorio e le sue specificità secondo una prospettiva ampia e condivisa. Sistema / Rete La Camera di Commercio deve rappresentare il nodo centrale di un sistema di relazioni locali, nazionali e internazionali a beneficio delle imprese, delle associazioni, degli enti, dei cittadini, che alla Camera fanno riferimento. Lo sviluppo della competitività imprenditoriale deve trovare sostegno in un network collaborativo, di cui la Camera sia punto di riferimento, mediante il quale Identità Mandato istituzionale e Missione 32 / 85

34 valorizzare il patrimonio di risorse umane, materiali, immateriali e ambientali di tutti i portatori di interessi (stakeholder). Ruolo di Servizio La Camera di Commercio si deve affermare sempre più come un ente al servizio della collettività. L attività della Camera si realizza a vantaggio delle imprese, dei cittadini e dell intera comunità, di cui essa è parte integrante e fondamentale. In particolare, la Camera promuove lo sviluppo del sistema economico-sociale locale attraverso l identificazione e l offerta di un set ampio di servizi avanzati, che viene configurato e modulato secondo logiche flessibili e innovative in funzione dell evoluzione delle richieste e dei bisogni espressi dal territorio. Efficienza e Qualità La Camera di Commercio basa la propria attività sul riconoscimento del carattere prioritario da attribuire all efficienza e alla qualità. Solo una gestione delle risorse improntata all efficienza e alla qualità dei servizi offerti consente alla Camera di essere promotore di interventi che permettano di incidere sullo sviluppo locale e di svolgere un ruolo attivo e propositivo all interno del sistema socioeconomico. Terzietà La Camera di Commercio sostiene e promuove gli interessi generali della comunità, attraverso il coinvolgimento, in una prospettiva sistemica, di un ampio numero di stakeholder. Imprese, associazioni di categoria, enti - locali, nazionali ed europei -, cittadini devono poter contare sulla presenza forte della Camera nel territorio quale soggetto pubblico in grado di catalizzare e coordinare interventi e risorse a vantaggio dell intera collettività. Missione e carta degli impegni La Camera si vuole affermare sempre più come un ente di servizio, propositivo, sistemico, progettuale e innovativo, capace di fornire aiuto e sostegno concreto ai progetti di promozione del sistema economico locale anche attraverso la ricerca ed il sostegno di nuovi modelli di sviluppo. Il ruolo propulsivo della Camera deve necessariamente passare attraverso la tutela delle imprese locali, soprattutto quelle di piccola e media dimensione, e il sostegno alle loro capacità di crescita e internazionalizzazione, con particolare riferimento al contesto europeo, la tutela dei consumatori e la protezione dell ambiente. Da ciò quindi l esigenza di tenere conto nelle scelte strategiche e di gestione delle necessità e aspettative espresse dai diversi portatori di interesse (stakeholder), che agiscono con l ente. Identità Mandato istituzionale e Missione 33 / 85

35 Imprese La Camera di Commercio opera nell interesse prioritario delle imprese del territorio provinciale, al fine di tutelarne e rafforzarne le posizioni all interno del più ampio sistema economico nazionale e internazionale. Il ruolo attivo e propositivo della Camera è basato in primo luogo sull impegno nei loro confronti attraverso l erogazione efficace ed efficiente dei servizi amministrativi tipici e la promozione di nuovi modelli di sviluppo locale (anche alla luce delle trasformazioni in atto per effetto della crisi internazionale) mediante interventi strategici su tematiche innovative quali: il marketing territoriale, l internazionalizzazione, il sostegno delle reti di impresa, il trasferimento tecnologico e l economia della conoscenza, la sostenibilità, la green economy e la Corporate Social Responsibility. Per raggiungere tali obiettivi, i rapporti con le imprese sono improntati a principi di massima trasparenza, ascolto e coinvolgimento. Risorse Umane La Camera di Commercio assicura ai dipendenti e ai collaboratori pari opportunità, condizioni di lavoro eque, rispetto della dignità personale e valorizzazione delle competenze professionali. Nella Camera le risorse umane sono il fulcro di un sistema che consente lo sviluppo di funzioni di registrazione delle imprese, di promozione, di attività progettuali e di servizi avanzati. Per garantire la sostenibilità di un sistema di questo tipo, le risorse umane devono essere pienamente coinvolte e motivate attraverso percorsi di crescita professionale e processi di partecipazione alle scelte strategiche fondamentali della Camera, che mirano a favorire il merito, la qualità, il talento delle persone. Identità Mandato istituzionale e Missione 34 / 85

36 Le risorse umane devono essere consapevoli del cambiamento in atto nella Pubblica Amministrazione, nel sistema camerale e nell organizzazione, capaci di applicare i valori dell ente nelle proprie azioni ed adottare approcci comportamentali adeguati. Associazioni di Categoria La Camera di Commercio opera attraverso la piena valorizzazione delle relazioni con le Associazioni di Categoria che partecipano alla sua attività. Le Associazioni hanno un ruolo fondamentale nello sviluppo del sistema economico locale, in quanto portavoce di soggetti che influenzano con le proprie istanze e al tempo stesso beneficiano delle attività della Camera. Di conseguenza, la Camera, grazie a meccanismi di governance trasparenti, corretti, stabili e duraturi, instaura con le associazioni forme di interazione volte al congiunto sviluppo del sistema economico locale, a vantaggio di tutta la collettività, ispirando la propria azione al principio di sussidiarietà e valorizzando la realizzazione di servizi ed iniziative da parte della medesime associazioni. Enti ed Istituzioni Locali Dato il suo specifico ruolo all interno della comunità, la Camera di Commercio si propone come soggetto in grado di supportare gli Enti e le Istituzioni locali nella predisposizione e promozione di iniziative a sostegno dello sviluppo del territorio, puntando a svolgere un ruolo di primo piano nei processi di aggregazione e raccordo delle politiche proposte da tutti i soggetti coinvolti. In questa prospettiva risulta imprescindibile la collaborazione con il sistema educativo/formativo (Scuole e Università) al fine di assicurare un corretto e adeguato sviluppo del capitale umano, fattore essenziale per la competitività delle imprese, la coesione sociale, la sostenibilità ambientale. Pertanto, i rapporti tra la Camera, gli Enti e le Istituzioni locali si fondano sui principi di affidabilità e collaborazione, nel rispetto dei reciproci e specifici ruoli e prerogative. Fornitori La Camera di Commercio sviluppa con i propri fornitori rapporti stabili e duraturi, caratterizzati da correttezza e trasparenza, garantendo il rispetto delle condizioni contrattuali e tempi di pagamento adeguati. Il ruolo dei fornitori è fondamentale per l equilibrato svolgimento delle attività dell ente, poiché contribuiscono all efficienza e all efficacia delle sue operazioni e alla qualità dei servizi. Alla luce di tali considerazioni, la Camera sceglie con accuratezza i opri fornitori, tenendo in debito conto le esigenze del sistema imprenditoriale locale e di tutti i propri stakeholder. Per consolidare la propri strategia di diffusione e promozione nel territorio di modelli di produzione e di consumo sostenibili, la Camera integra i criteri ambientali e sociali in tutte le fasi del processo di acquisto, incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti validi sotto il profilo etico ed ecologico, anche attraverso la ricerca e la scelta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto possibile sull ambiente lungo l intero ciclo di vita. Identità Mandato istituzionale e Missione 35 / 85

37 Partner di Rete La Camera di Commercio riconosce una valenza prioritaria allo sviluppo delle relazioni con i propri partner nazionali e internazionali, con particolare riferimento al sistema delle istituzioni comunitarie e degli enti camerali dell Area Adriatica. Questo network favorisce lo scambio di conoscenze e competenze e la condivisione di risorse, supportando lo sviluppo di progetti e iniziative che possono generare un ritorno ampio e positivo per il sistema economico e imprenditoriale locale e per l intero territorio. La Camera, dunque, seleziona con attenzione i propri partner e collabora con loro sulla base di obiettivi e programmi strategici. Comunità La Camera di Commercio svolge un ruolo centrale nella comunità attraverso una funzione di Authority locale per la regolazione del mercato, a tutela dei consumatori e dei cittadini, nel rispetto delle regole della concorrenza. Inoltre, la Camera contribuisce in maniera attiva al benessere generale attraverso tutte le azioni volte allo sviluppo territoriale, al sostegno all occupazione, alla promozione del sistema economico e di corrette relazioni tra imprese e consumatori. Il suo operato è improntato alla sostenibilità e si impegna a trasferire/comunicare questo orientamento ai soggetti che con essa interagiscono, favorendo il raggiungimento di obiettivi di creazione di ricchezza e sviluppo sociale. La Camera, quindi, struttura la propria azione secondo i principi della responsabilità e diffonde sul territorio una visione strategica attraverso cui persegue, valore chiave per la comunità, il miglioramento della qualità della vita. Ambiente La Camera di Commercio ritiene la sensibilizzazione sulle tematiche ambientali a livello locale un attività strategica. L impegno della Camera nello sviluppo e indirizzo della realtà imprenditoriale locale, infatti, si caratterizza, attraverso iniziative di rilievo assoluto, per la diffusione di buone pratiche di gestione ambientale. La Camera, di conseguenza, coinvolge i propri stakeholder in progetti innovativi, secondo un approccio orientato alla sostenibilità, alla responsabilità, all efficienza energetica, che abbia come punto di riferimento la tutela dell ambiente. Quest ultima va intesa come driver fondamentale per il successo e la competitività delle imprese e come fattore decisivo di un modello di sviluppo locale, fondato sul rispetto e sulla valorizzazione del territorio. Identità Mandato istituzionale e Missione 36 / 85

38 Identità Mandato istituzionale e Missione 37 / 85

39 Identità Mandato istituzionale e Missione 38 / 85

40 3.3 Albero della performance L albero della performance è una mappa logica che rappresenta, anche graficamente, i legami tra mandato istituzionale, missione, aree strategiche, obiettivi strategici e piani operativi MANDATO ISTITUZIONALE: Sviluppo, valorizzazione e supporto del sistema economico locale Area strategica 1 Area strategica 2 Area strategica 3 Area strategica 4 Sviluppo delle imprese e del territorio Semplificazione amministrativa e regolazione del mercato Sviluppo del ruolo delle Camera di Commercio nella governance del territorio Efficienza organizzativa, valorizzazione delle risorse e trasparenza Obiettivi Strategici: Obiettivi Strategici: Obiettivi Strategici: Obiettivi Strategici: - green economy - innovazione e trasferimento tecnologico - internazionalizzazione - cooperazione internazionale - turismo e produzioni tipiche e di qualità - accesso al credito - rapporti con i giovani e mondo della scuola - registro imprese e amministrazione digitale - tutela delle imprese e dei consumatori (sviluppo della mediazione, servizio metrico) - rapporti con gli stakeholders - informazioni statistiche - partecipazioni societarie - sistema camerale nazionale e regionale - mission delle Aziende Speciali - sviluppo dell organizzazione - applicazione della Riforma Brunetta - comunicazione - valorizzazione del patrimonio immobiliare - politica degli acquisti - gestione efficace delle risorse economicofinanziarie - sistema informatico dell ente Obiettivi Operativi: Obiettivi Operativi: Obiettivi Operativi: Obiettivi Operativi: Identità Albero della performance 39 / 85

41 4 Analisi del contesto 4.1 Analisi del contesto esterno Il contesto economico produttivo della provincia Il territorio e la popolazione La provincia di Ancona si trova al centro dell Italia, nella Regione Marche; si affaccia sul Mare Adriatico ed è una porta naturale e storica verso i Balcani e la Grecia. Copre una superficie di Kmq ed ha una popolazione di abitanti al 1. gennaio 2010: Ancona non solo è la provincia più popolosa delle Marche, ma presenta una densità abitativa (245 ab. per kmq) superiore a quella media regionale e nazionale. La provincia di Ancona in cifre Superficie Kmq Abitanti Numero di Comuni 49 Km di costa 59 Prodotto Intero Lordo pro capite 2009 ( ) ,0 Tasso di occupazione (15-64 anni) ,3% Tasso di disoccupazione ,8% Fonte: ISTAT e Istituto Tagliacarne Dei 49 comuni che costituiscono la provincia solo 6 superano la soglia dei 20 mila abitanti e in essi si concentra una quota complessiva di popolazione del 58,7%; tale tasso di urbanizzazione presenta valori inferiori a quello dell Italia centrale, ma superiore a quelli dell intera nazione. La ripartizione della popolazione per classi di età evidenzia un elevata presenza di ultra sessantacinquenni (23%) superiore alla media italiana (20%), cui corrisponde una diminuzione dell incidenza dei giovani con meno di 15 anni (13,3%). Analisi del contesto analisi del contesto esterno 40 / 85

42 Distribuzione per fasce d età della popolazione residente nella provincia di Ancona 16,4% 34,3% 6,4% 13,3% 29,5% Fonte: elaborazioni su dati ISTAT over 80 Altro elemento fortemente caratterizzante la popolazione della provincia è la forte presenza di stranieri residenti che, con oltre 7 unità ogni 100 abitanti (di cui il 76,6% extracomunitari), colloca Ancona nel gruppo delle province italiane con una incidenza maggiore della media (34esimo posto nella relativa graduatoria). Il quadro macroeconomico Dopo diversi anni di continua espansione, l economia mondiale ha subito una brusca frenata e pone oggi gli operatori economici di fronte a nuove sfide e difficoltà. Le economie avanzate continueranno ad essere competitive solo se sapranno ritagliarsi un nuovo ruolo negli equilibri economici mondiali, sviluppando mercati aperti e competitivi, aumentando gli investimenti in ricerca e sviluppo, insistendo sulla terziarizzazione dell economia e sullo sviluppo di servizi altamente qualificati e personalizzati e infine, soprattutto nel nostro Paese, superando i limiti delle dimensioni delle imprese, grazie alla crescita delle reti di imprese e l affermarsi dei nuovi distretti. In questo quadro in continua evoluzione, il sistema economico della provincia di Ancona ha fronteggiato i mesi più difficili del 2009, caratterizzati da una domanda interna già molto bassa e dal crollo della domanda internazionale e quindi delle esportazioni, ricorrendo ad una serie di strumenti, quali la cassa integrazione guadagni (triplicata nel 2009 rispetto all anno precedente), che hanno permesso alle imprese doriche di rimanere abbastanza competitive sul mercato. Il 2009 si è chiuso infatti con una sostanziale tenuta del sistema imprenditoriale della provincia di Ancona (-0,15%) e nel 2010 si è assistito addirittura ad un discreto aumento del loro numero, ma i prossimi anni pongono grandi sfide e grandi opportunità di cambiamento che coinvolgeranno le imprese e le istituzioni e, soprattutto, il mercato del lavoro. I primi mesi del 2010 si sono caratterizzati per una ripresa ancora debole ed incerta, circoscritta ad alcune imprese eccellenti, diffuse fra i settori e ben radicate nei mercati internazionali anche grazie alla trasformazioni strategiche intraprese nell ultimo decennio 1. Gli abitanti della provincia di Ancona dispongono ancora di un reddito e di una capacità di spesa pro-capite al di sopra della media nazionale e non sostengono i costi dei grandi agglomerati urbani. Il reddito pro-capite si attesta su un livello decisamente alto ( euro), ponendo Ancona al 40.esimo posto nella graduatoria nazionale. 1 Economie Regionali, L economia delle Marche Banca d Italia n.54/2010 Analisi del contesto analisi del contesto esterno 41 / 85

43 La struttura imprenditoriale e produttiva Come in tutti i sistemi economici sviluppati, nella provincia di Ancona la ricchezza viene prodotta in larga misura dalle attività del settore terziario, sebbene si evidenzi il forte radicamento di alcune specializzazioni manifatturiere che hanno caratterizzato fortemente il tessuto imprenditoriale nel corso degli ultimi decenni. Dal terziario, inteso come attività commerciali e servizi alle imprese e alle persone, proviene il 68% del valore aggiunto provinciale, mentre dalle attività manifatturiere il 25,5%; dal confronto con la ripartizione nazionale (rispettivamente 71% e 20,8%) emerge la particolare vocazione industriale della provincia di Ancona. Un ruolo marginale è destinato alle costruzioni e all agricoltura (dalla quale proviene solamente l 1,6% del valore aggiunto, inferiore alla quota del 2% che si registra in Italia). Distribuzione del valore aggiunto a prezzo correnti in provincia di Ancona ,6% 25,5% 4,9% Agricoltura Industria Costruzioni Servizi 68,0% Fonte: Unioncamere Istituto Tagliacarne Al 30 settembre del 2010 le imprese della provincia di Ancona iscritte al Registro Imprese sono , delle quali attive, variamente distribuite in base ai settori economici di appartenenza. Esse sono cresciute nei primi nove mesi dell anno in corso dello 0,8%, tasso piuttosto modesto ma comunque molto significativo vista la difficile congiuntura economica che ha caratterizzato l economia italiana in questo periodo. L analisi dell evoluzione della consistenza numerica delle imprese registrate presso la Camera di Commercio di Ancona negli ultimi quattro anni consente di delineare le direttrici dello sviluppo economico del nostro territorio. Analisi del contesto analisi del contesto esterno 42 / 85

44 Ripartizione imprese registrate per settore di attività nel periodo Settori di attività % 2009 AGRICOLTURA E PESCA ,7% Agricoltura, caccia e silvicoltura ,3% Pesca, piscicoltura e servizi connessi ,4% INDUSTRIA ,0% Estrazione di minerali ,0% Attività manifatturiere ,9% Produzione e distribuzione energia elettrica e acqua ,1% Costruzioni ,0% COMMERCIO E SERVIZI ,9% Commercio ,7% Alberghi e ristoranti ,5% Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni ,3% Attività finanziarie ,2% Attività immobiliari, noleggio, informatica e ricerca ,9% Istruzione ,3% Sanità e assistenza sociale ,5% Altri servizi pubblici, sociali e personali ,5% Imprese non classificate ,4% TOTALE ,0% Fonte: elaborazioni su dati infocamere Il peso dell agricoltura sul totale delle imprese registrate, negli ultimi 4 anni, è sceso di quasi 1 punto percentuale e a fine 2009 le imprese agricole rappresentano il 17,3% del totale delle imprese registrate alla Camera di Commercio di Ancona. Nell ambito delle attività manifatturiere, da qualche anno si sta assistendo ad una progressiva trasformazione e modernizzazione del sistema produttivo locale. L esigenza di confrontarsi con una competizione internazionale sempre più forte e pervasiva e i mutamenti negli stili di consumo hanno imposto un ripensamento dell organizzazione interna e il ricollocamento in fasce di prodotto di qualità maggiore. Analisi del contesto analisi del contesto esterno 43 / 85

45 Di conseguenza il numero di operatori attivi è sceso leggermente negli ultimi anni 2 si sta rafforzando la stabilità organizzativa con la scelta di forme giuridiche più articolate e si va diffondendo la consapevolezza che il successo nei mercati internazionali va costruito facendo forza su organizzazioni più complesse quali le reti. Nell ambito delle attività manifatturiere va sottolineato il ruolo delle specializzazioni produttive, che nella provincia di Ancona (e più in generale delle Marche) hanno preso la forma del distretto industriale. I più importanti sono quello dell elettrodomestico di Fabriano, della componentistica meccanica e degli stampi nella Vallesina, della produzione di capi d abbigliamento e di confezioni nella Valle del Misa e nei comuni di Santa Maria Nuova e Filottrano, degli strumenti musicali e circuiti stampati nei comuni a sud di Ancona, e quello legato alla recente affermazione delle imprese della nautica da diporto, localizzate soprattutto nell area portuale del capoluogo. Una componente molto importante del sistema imprenditoriale della provincia di Ancona è quella costituita dagli artigiani, particolarmente attivi nelle costruzioni e nel settore manifatturiero. Al termine del primo semestre 2010 le imprese registrate come artigiane erano circa 12 mila, il 26% di tutte le imprese registrate. I settori manifatturieri in cui l artigianato è più diffuso sono quelli della carta, degli strumenti musicali, l oreficeria, la produzione di forniture mediche e dentistiche, la lavorazione del cuoio e della pelle, la pasticceria. Come nel caso dello stock complessivo di imprese, anche il mondo dell artigianato ha conosciuto una lieve battuta d arresto nel corso del 2009 e dei primi sei mesi del Il mercato del lavoro Il mercato del lavoro della provincia di Ancona ha sempre goduto di una situazione di particolare favore: le spiccate capacità imprenditoriali e di innovazione, l ampia diffusione delle conoscenze, la manodopera qualificata e la flessibilità d impresa e di sistema unite alla propensione al risparmio e all accettazione del rischio imprenditoriale hanno determinato nel territorio dorico uno sviluppo diffuso, basato sul modello delle piccole e medie imprese industriali che lavorano in rete, favorendo l equilibrio economico e sociale. Il tasso di disoccupazione provinciale si è sempre mantenuto al di sotto della media italiana e nel 2009 per la nostra provincia è stato del 5,8% mentre l intero Paese si è posizionato due punti percentuali in più (7,8%). Per completare il quadro informativo in merito alle forze lavoro, grazie ai dati dell ISTAT si osserva che il tasso di occupazione nella provincia di Ancona è pari al 65,3%, superiore a quello regionale (63,8%) e soprattutto a quello nazionale (57,5%); il divario si amplifica nel caso delle donne (60,4% rispetto a 46,4%). Da questa disanima deriva che nella provincia di Ancona la quota di popolazione che risulta occupata è maggiore che nel resto del paese, in particolare nella componente femminile. Tuttavia la difficile congiuntura economica internazionale che ha caratterizzato gli ultimi tempi ha fatto sentire i propri effetti anche sui livelli di occupazione della provincia di Ancona: se ancora oggi il tasso di disoccupazione è inferiore rispetto alla media nazionale, non va trascurata la 2 A queste dinamiche si sommano gli effetti della pulitura degli archivi del Registro Imprese avviate a partire dal 2006 a seguito dell attuazione del: - D.P.R. 23 luglio 2004, n. 247: Regolamento di semplificazione del procedimento relativo alla cancellazione di imprese e società non più operative dal registro delle imprese. - Circolare del Ministero delle attività produttive n. 3585/C del 14 giugno 2005: Regolamento di semplificazione del procedimento per la cancellazione dal Registro delle imprese di imprese e società non più operative (Legge n. 340 del All. A, n. 9). Dal 2006 al 2009 sono state elminate complessivamente 926 posizioni non più operative. Analisi del contesto analisi del contesto esterno 44 / 85

46 tendenza alla crescita di coloro che si dichiarano in cerca di lavoro, passati dal 3,5% del 2007 all attuale 5,8%. Segnali di difficoltà del mercato del lavoro provengono anche dai dati forniti dall INPS in merito al ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, l ammortizzatore sociale più utilizzato per attenuare l impatto del calo della produzione sui livelli occupazionali. Nel 2009 si era già assistito ad una crescita molto sostenuta delle ore autorizzate e nei primi 10 mesi del 2010 il numero di ore autorizzate di CIG ha subito un ulteriore e consistente incremento, passando da 6,7 milioni a 10,6 milioni di ore; non si è arrestata, quindi, la necessità da parte delle imprese di ricorrere agli ammortizzatori sociali come strumenti per evitare tagli al personale. Numero di ore di CIG autorizzate nella provincia di Ancona gennaio-ottobre ANNO Ordinaria Straordinaria Deroga Totale Var. annua ,3% ,8% Fonte: elaborazione su dati INPS Nei primi mesi dell anno sembrava in fase di riequilibrio la suddivisione tra CIG ordinaria e straordinaria, nel 2009 sbilanciata su quest ultima, evidenziando i tratti di una tendenza positiva, visto che alla CIG straordinaria si accede in situazioni di emergenza e non di ordinaria crisi della domanda da parte del mercato. Tuttavia nella seconda parte del 2010 sono riemersi i connotati dell emergenza, con un incremento fortissimo del ricorso alla deroga e una ripresa della CIG straordinaria. Dall indagine Excelsior sui fabbisogni professionali delle imprese della provincia di Ancona emergono ulteriori indicazioni circa l andamento del mercato del lavoro locale. Lo studio prevede nuove assunzioni programmate dalle imprese nel 2010 a fronte di uscite. Il saldo finale è nettamente negativo, ma comunque in leggero miglioramento rispetto a quanto emerso nel corso dell indagine 2009 e dimostra come, anche in una fase di grave crisi congiunturale, le imprese siano in grado di assorbire nuovo personale. La maggior parte delle assunzioni continua ad essere prevista nel settore dei servizi, mentre si mantiene molto elevata la componente temporanea nella determinazione dei contratti di lavoro, più accentuata rispetto alla media nazionale. Il commercio con i mercati esteri Il volume degli scambi commerciali mondali è cresciuto in maniera costante negli ultimi quindici anni, con alcune sporadiche eccezioni, producendo enormi cambiamenti nella capacità competitiva dei singoli paesi. In questo contesto le imprese delle Marche e della provincia di Ancona hanno saputo cogliere l occasione di ampliare i mercati di destinazione della propria produzione manifatturiera, creando relazioni sempre più solide che si sono trasformate, in alcuni casi, in occasioni di investimento estero. Nel 2005 le esportazioni della provincia di Ancona avevano raggiunto la cifra di 4 miliardi di euro, per poi salire fino al massimo di 4,5 miliardi di euro nel 2007, confermando in tal modo la Analisi del contesto analisi del contesto esterno 45 / 85

47 vocazione all export delle imprese locali. Con la crisi economica dell ultimo biennio gli scambi commerciali internazionali si sono sensibilmente ridotti e per il 2009 la Banca mondiale ha quantificato un calo del 14%. Ciò ha prodotto importanti ripercussioni, soprattutto nei paesi molto aperti al mercato internazionale come l Italia e, in particolare, la provincia di Ancona. L attrattività dei beni prodotti nella provincia di Ancona è strettamente legata alla presenza dei distretti industriali e alle specializzazioni che si sono sviluppate nel corso degli anni; la stessa composizione merceologica dei flussi in uscita si caratterizza per una fortissima concentrazione in alcuni settori, in particolare le lavorazioni meccaniche e il sistema moda, nei quali alcune imprese leader hanno saputo conquistarsi uno spazio ben preciso nei mercati internazionali, spesso trascinando anche l indotto composto essenzialmente da PMI. Dai dati del 2009 emerge che oltre il 50% delle esportazioni della provincia sono concentrate in due comparti, quello degli apparecchi elettrici (31,1%) e dei macchinari ed apparecchi (19,6%); per entrambe le tipologie di prodotto, tuttavia, si è assistito nel corso del 2009 ad una riduzione del 33% dell export. Il grande peso del comparto della meccanica si delinea con chiarezza analizzando anche altre due tipologie di attività che vi sono collegate: i metalli e prodotti in metallo, che con 252 milioni di euro di export rappresentano le terza voce in assoluto, pur avendo registrato una diminuzione del 18% (- 57 milioni di euro in meno in soli 12 mesi), e i mezzi di trasporto (categoria dove rientra la nautica) passati da 175 a 154 milioni di euro di export, il 12% in meno (pari ad una contrazione di 21 milioni di euro). Negli ultimi anni si è sviluppato intorno al porto di Ancona e lungo la costa fino alla Romagna un vero e proprio distretto dalle caratteristiche fortemente innovative e specializzato nella produzione di imbarcazioni, yacht e navi da diporto. Nonostante le vendite all estero siano fortemente condizionate da pochi ordini (il numero degli scambi è ridotto, ma il loro valore unitario molto elevato), questo comparto occupa ormai un ruolo di tutto rispetto nell export marchigiano ed il fatto che si rivolga a mercati molto esigenti in termini di qualità, ma con un potere di spesa elevato, ne lascia prevedere uno sviluppo ulteriore. Il sistema moda rappresenta ancora un eccellenza di primo piano della provincia di Ancona. Nel 2009 sono stati esportati beni per 182 milioni di euro, il 6,5% totale delle esportazioni manifatturiere della provincia; anche in questo caso si osserva una forte contrazione rispetto al 2008 (-27,5%). Tipica della zona di Fabriano è la produzione di carta (che in altre parti della provincia si trasforma in lavorazioni più complesse dello stesso prodotto), della quale sono stati venduti quasi 190 milioni di euro nel 2009, con una riduzione minima rispetto al I mercati di destinazione delle esportazioni sono soprattutto quelli interni all Unione europea (in vetta vi sono la Germania, la Francia, la Spagna e il Regno Unito), ma si sono consolidati anche i mercati europei al di fuori della UE, in particolare la Russia, da cui giunge una domanda costante rivolta a prodotti del sistema moda. L Europa, pertanto, assorbe il 74,1% del valore di tutte le esportazioni. Gli altri mercati sono, di conseguenza, meno rilevanti, ma spicca la quota del 5,1% destinata all America latina, mentre l America settentrionale non supera il 3,5%. Se considerata nel suo complesso, l Asia è la destinazione del 12% dell export della provincia di Ancona del 2009, ma occorre distinguere tra paesi caratterizzati da una domanda di alta qualità, come quelli del Medio oriente, da altri in cui la rapida crescita economica lascia intravedere cambiamenti nelle abitudini di acquisto molto interessanti per le nostre imprese. Nel primo semestre del 2010 le esportazioni italiane sono cresciute del 12,4% rispetto allo stesso periodo del 2009, continuando un percorso di ripresa sicuramente interessante seppur ancora Analisi del contesto analisi del contesto esterno 46 / 85

48 lontano dal permettere di tornare ai livelli di inizio La provincia di Ancona ha seguito una traiettoria parzialmente differente e nel secondo trimestre del 2010 ha recuperato la pessima performance dei primi tre mesi dell anno toccando un incremento complessivo del 5,5% (nel primo trimestre c era stata una contrazione del 6,9%). Le esportazioni ammontano a poco meno di 1,5 miliardi di euro a fronte di uno stock di beni importati pari a 1,43 miliardi di euro, con l effetto di azzerare quasi totalmente il saldo della bilancia commerciale. Le importazioni Con il rallentamento dell economia anche gli acquisti effettuati nei mercati esteri hanno subito una brusca riduzione nel 2009; interrompendo un trend in crescita iniziato diversi anni fa e che si era prolungato anche nel 2008, il valore dei beni in entrata si è ridotto del 27,7% in soli 12 mesi. Nella prima metà del 2010 la tendenza si è invertita. Rispetto alla struttura delle importazioni italiane, quelle doriche hanno una notevole peculiarità, costituita da un peso enormemente superiore rispetto alla media nazionale delle materie prime, che si lega alle importazioni di petrolio greggio destinate soprattutto alla Raffineria di Falconara Marittima. Per questo motivo la composizione merceologica delle importazioni è profondamente diversa da quella delle esportazioni; il 44,3% del valore complessivo è costituito proprio dalla materie prime ed il 53% da prodotti manifatturieri. Di conseguenza il Medio oriente è il principale fornitore della provincia di Ancona (35,1% del valore totale dell import), davanti all Unione europea (30,7%), agli altri paesi europei e all Africa (entrambe le aree con una quota del 10%). Le infrastrutture Un importante supporto alla competitività del territorio viene fornito dalla presenza di infrastrutture materiali e immateriali al suo servizio; non si tratta solamente di strade e ferrovie, ma anche di quelle reti che permettono un collegamento veloce tra i vari operatori, che siano imprese della medesima filiera, fornitori di servizi e loro clienti o soggetti posti anche a grande distanza ma con la necessità di un contatto veloce ed efficiente. Il quadro complessivo delle dotazioni infrastrutturali della provincia di Ancona è positivo, ma permangono forti differenze tra la zona costiera e quella interna, con un conseguente divario in termini di capacità competitiva per le varie imprese. Sono stati pianificati alcuni importanti interventi che mirano a migliorare lo scenario corrente. Il porto di Ancona rappresenta una delle principali porte dell Unione europea verso i paesi dell Adriatico orientale e mantiene salda la propria leadership nel traffico passeggeri verso la Grecia. Nel 2009 il numero dei passeggeri è salito del 4,5% fino a unità, invertendo un periodo di flessione che aveva caratterizzato l ultimo biennio. Da qualche anno, inoltre, il porto dorico è meta di un crescente traffico crocieristico che nel 2009, anche grazie al contributo della Camera di Commercio, ha raggiunto i 75 mila sbarchi e che nel 2010 dovrebbe aver superato le 100 mila unità. Nel 2009 il traffico merci complessivo è sceso del 7% rispetto al 2008, registrando un movimento complessivo di quasi 8,8 milioni di tonnellate. Continua a crescere, al contrario, la movimentazione di container e nel 2009 Ancona ha raggiunto i 105 mila Teu 3 ; si tratta di cifre che fanno dello scalo 3 Unità di misura internazionale Twenty Equivalent Unit corrispondente a 20 piedi. Analisi del contesto analisi del contesto esterno 47 / 85

49 un porto ancora di piccole dimensioni, ma l ampliamento della banchina, il cui completamento è previsto per il 2012, apre scenari di crescita molto interessanti per tutto il territorio. L Interporto di Jesi costituirà una base logistica di grande importanza per lo stoccaggio delle merci provenienti da un bacino di utenza che potrà andare al di là dei confini provinciali o regionali e potrà operare in sinergia con il porto di Ancona. Una volta completata, la struttura sarà dotata di oltre 45 mila m2 di superfici coperte, di una struttura per i servizi direzionali, di un piazzale terminal-container di oltre 100 mila m2 e di un area ferro-gomma di quasi 230 mila m2. La struttura è già collegata direttamente con la rete ferroviaria e con la grande viabilità stradale. L Aeroporto delle Marche Raffaello Sanzio, localizzato a Falconara Marittima, ha attraversato una lunga fase di difficile gestione, causata anche dall instabilità del traffico passeggeri negli scali di medio-piccola dimensione come conseguenza della difficile congiuntura dell ultimo biennio. Il percorso di stabilizzazione della società di gestione Aerdorica Spa è a buon punto, avendo ricevuto nel corso del 2009 la concessione quarantennale dell ENAC. Grazie a questo aeroporto, che accoglie ogni anno poco meno di 500 mila passeggeri in transito, le Marche sono collegate con Bruxelles, Bucarest, Londra, Monaco di Baviera, Mosca, Dusseldorf, Madrid (dall autunno 2010) oltre a numerosi voli interni, in particolare con le isole. Nel 2009 il numero di passeggeri transitati nello scalo marchigiano ha raggiunto i 432 mila, in aumento del 4% rispetto al 2008, e nel 2010 sono stati superate le 500 mila unità. Il netto miglioramento dei dati di traffico coincide anche con il ritorno al segno positivo nel risultato d esercizio di Aerdorica dopo alcuni anni di preoccupanti perdite. Gli interventi che sono inclusi nel più ampio progetto definito Quadrilatero hanno come obiettivo quello di facilitare il collegamento tra la parte interna della provincia di Ancona e la costa. Il piano strategico di sviluppo della Quadrilatero Spa prevede la costruzione o l ampliamento di vie di comunicazione e la promozione di nuovi insediamenti produttivi ad alto potenziale innovativo, collegando in maniera più veloce e comoda Ancona con Perugia. Grazie a questo progetto, la rete stradale sarà potenziata soprattutto nella fascia interna della provincia, dove hanno sede alcuni dei poli di specializzazione produttiva più importanti per l economia marchigiana. Attualmente sono in fase di completamento alcuni tratti stradali in Umbria, nelle Marche sono stati aperti vari cantieri sia per la SS76 che per la SS77.. L economia sostenibile Nel corso del i mercati internazionali hanno dovuto fare i conti con oscillazioni molto forti nel prezzo di alcune materie prime fondamentali per il funzionamento del ciclo produttivo. Tali oscillazioni hanno dimostrato come il possesso delle fonti di energia rappresenti un enorme vantaggio competitivo e come i paesi importatori di energia debbano ricorrere con intelligenza a strategie per ridurre questa pericolosa dipendenza. Nella provincia di Ancona il consumo di energia elettrica nel corso del 2008 è stato pari a 2,76 miliardi di kwh, in calo del 6,7% rispetto al 2007, la stessa tendenza registrata nelle province di Macerata e di Ascoli Piceno (Pesaro e Urbino costituiscono un eccezione che non modifica il trend complessivo delle Marche). La presenza di un settore industriale molto diffuso e concentrato in alcuni settori energivori (in particolare la meccanica, la produzione di plastica e le cartiere) determina una distribuzione dei consumi fortemente sbilanciata verso il settore manifatturiero (che assorbe una quota del 55,9% contro il 47,4% nazionale) e a sfavore dell uso domestico, limitato al 16,5% contro il 21,4% generale. Analisi del contesto analisi del contesto esterno 48 / 85

50 Le variazioni annuali dei consumi sono negative per tutti i settori di attività e sono quindi la conseguenza di una domanda (e, quindi, produzione) inferiore piuttosto che di scelte orientate al risparmio energetico. Le Marche hanno storicamente prodotto internamente una quota piuttosto bassa dell energia richiesta dal territorio e solo a partire dal 2000 la produzione di energia termoelettrica tradizionale ha cominciato ad assumere una consistenza rilevante. Dalle statistiche elaborate da Terna, nel 2007 il deficit era superiore al 50% della domanda complessiva (energia richiesta nelle Marche pari a GWh e deficit pari a GWh). In questa ottica, nel 2005 la Regione Marche ha approvato il suo Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR) con lo scopo di ridurre lo storico deficit che caratterizza il fabbisogno energetico marchigiano. I tre assi su cui si basa tale piano sono: il risparmio energetico attraverso azioni diffuse sul territorio e nei diversi settori del consumo, l impiego di energie rinnovabili, in particolare l eolica e le biomasse, e l efficienza energetica legata alla necessità di introdurre innovazioni tecnologiche e gestionali nella produzione di energia. Al termine del primo semestre del 2009 nella provincia di Ancona sono stati messi in esercizio 14 impianti alimentati ad energie rinnovabili, di cui 7 di tipo idraulico, 4 con i gas di discarica, 2 a biogas e uno a bioliquidi. Il quadro è uniforme a quello regionale e si manifestano ritardi solo nella messa in esercizio di impianti di energia eolica, biogas e biomasse. Tra le fonti rinnovabili una menzione particolare merita l energia fotovoltaica. Relativamente a questa infatti la provincia di Ancona si pone a metà strada tra i casi più virtuosi (regioni settentrionali e Puglia) e quelli in cui la sensibilità verso tale tipologia di energia alternativa è ancora modesta. Tuttavia, dalla valutazione comparata circa la misura della distribuzione di watt da energia fotovoltaica per persona, emerge che la provincia di Ancona raggiunge il valore di 16,25 W pro capite, ben al di sopra della media nazionale che si ferma a 7 W. Un prezioso elemento conoscitivo dello stato di salute del territorio è relativo alla dinamica di consumo di suolo per la cementificazione legata all urbanizzazione. Nella nostra regione 4, in circa mezzo secolo il consumo di suolo a fini edilizio-urbani è aumentato di oltre il 300%, mentre la popolazione solo il 37%, evidenziando chiaramente la netta sproporzione fra le due grandezze e l esistenza di un problema forse sottovalutato. Dai dati rilevati emerge che nell intervallo considerato è stato urbanizzato il 6,41% della superficie territoriale dell area analizzata e nei 53 anni oggetto di analisi il suolo urbanizzato è aumentato mediamente ogni anno 420,5 ettari, corrispondenti ad un aumento di 1,2 ettari al giorno. Andamento demografico e urbanizzativo delle 11 Aree Urbane Funzionali delle Marche Tipologia territorio Rapporto % 2007/1954 Incremento % Suolo urbanizzato ,77 319,77 Abitanti ,41 37,41 Fonte: elaborazioni su dati Istat e Regione Marche 4 Ambiente e consumo di suolo nelle Aree Urbane Funzionali delle Marche a cura dell Assessorato alla tutela e risanamento ambientale Servizio ambiente e paesaggio della Regione Marche. Analisi del contesto analisi del contesto esterno 49 / 85

51 L analisi dell economia sostenibile si arricchisce, infine, delle statistiche relative ai brevetti verdi, ovvero quelle innovazioni che, da un analisi del titolo tecnico delle domande, hanno un riscontro positivo per l ambiente secondo i principi di eco sostenibilità ambientale, risparmio energetico ed energie rinnovabili. Il numero di tali invenzioni mostra una crescita costante, che nelle Marche passano dalle 8 del 2006 alle 41 del 2009, per un numero complessivo nel quadriennio di 85. Essi rappresentano tuttora una quota contenuta delle invenzioni totali brevettate in regione, ma in costante crescita, fino ad aggirarsi nel 2009 al 10% dell anno. La provincia di Ancona detiene il primato con il 47% delle invenzioni verdi regionali nell arco del quadriennio. Brevetti per invenzioni verdi nelle Marche, Anni Provincia Totale nel Quadriennio Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro Urbino Marche Fonte: elaborazioni su dati Infoweb Le politiche del sistema camerale La Camera di Commercio di Ancona fa parte del sistema camerale italiano, così come definito dall art. 1 del D.L. 23/2010. Gli interessi generali del sistema camerale sono curati e rappresentati a livello nazionale da Unioncamere, che promuove, realizza e gestisce servizi e attività di interesse delle Camere di Commercio e delle categorie economiche. Il piano triennale del sistema camerale , predisposto da Unioncamere, è articolato nei seguenti obiettivi strategici: 1. sostenere l innovazione e il rilancio competitivo dei territori, migliorando le condizioni di contesto per la nascita e il rafforzamento delle imprese e per generare benessere diffuso; 2. rafforzare il mercato e tutelare il made in Italy, promuovendo l eccellenza italiana nel mondo e garantendo la concorrenza e la trasparenza dei mercati; 3. promuovere la riforma del sistema camerale, rendendo le Camere più forti ed autorevoli sulla base delle funzioni a loro assegnate. I fenomeni in atto portano ad evidenziare un ordine di priorità per la politica economica e, nello specifico, per l impegno del sistema camerale nel corso del 2011, nella convinzione che la vera sfida per lo sviluppo inizia proprio nel momento in cui è necessario cogliere i segnali di ripresa e far sì che coinvolgano una platea sempre più numerosa di imprese e di sistemi territoriali. Analisi del contesto analisi del contesto esterno 50 / 85

52 Secondo il programma di attività 2011 di Unioncamere, le iniziative da realizzare per rafforzare la competitività dei settori e delle economie locali e rispondenti al principio della sussidiarietà, in una logica di efficienza avranno come obiettivi prioritari: accompagnare le imprese sui mercati internazionali: seguendo i percorsi già tracciati da molte medie imprese industriali e dalle filiere da loro guidate, assistere le aziende di più piccole dimensioni nell individuazione di nuovi spazi di mercato (sia in termini di paesi di sbocco che di target di clientela servita) investendo su tutta la rete camerale per una maggiore promozione all estero; un obiettivo che implica un nuovo patto con le forze istituzionali ed il sistema associativo per interventi ancora più incisivi e coesi; promuovere l innovazione e rivitalizzare l offerta di beni e servizi Made in Italy: sono le leve attraverso le quali il nostro sistema imprenditoriale (nel manifatturiero come nel turismo) può conquistare nuove fasce di mercato e rispondere a nuove esigenze di consumo della clientela nazionale e internazionale, valorizzando le tipicità dell offerta italiana in un quadro di pieno rispetto delle regole; favorire la crescita dell occupazione e sostenere l innalzamento qualitativo della domanda di lavoro, sperimentando forme innovative di certificazione delle competenze, potenziando le iniziative nel campo dell orientamento scolastico, supportando la programmazione formativa per le figure strategiche nei diversi sistemi economici locali e, in sintesi, riducendo il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro a livello territoriale; valorizzare le eccellenze dei territori e puntare sulla centralità del Mediterraneo, per attivare percorsi di sviluppo locale coerenti rispetto all offerta di qualità e ai saperi produttivi dei territori, per sostenere i vantaggi localizzativi di molte aree del Mezzogiorno, per favorire uno sviluppo economico integrato tra le diverse regioni del Paese; incoraggiare e sostenere la nascita e lo start-up delle imprese, attraverso iniziative mirate a diffondere la cultura dell imprenditività, attraverso la diminuzione del peso della burocrazia sulla nascita dell impresa, favorendo l individuazione di nuove opportunità imprenditoriali (in primo luogo quelle a più elevato contenuto tecnologico) per i giovani e per chi cerca di rientrare nel mondo del lavoro, promuovendo l imprenditorialità femminile, lo sviluppo del terzo settore e assistendo il passaggio generazionale; sostenere le imprese nel reperimento dei capitali e nell accesso al credito: è questo il campo degli accordi con il sistema bancario e le professioni per affrontare le nuove sfide di Basilea 3, rafforzando l affidabilità finanziaria delle imprese, affinando il rating d impresa, fino al miglior utilizzo degli strumenti di garanzia; rilanciare la produttività dei sistemi d impresa e del sistema Paese: sul primo versante, questo significa promuovere nuove e più efficienti modalità di aggregazione tra le PMI in primis la formula delle reti d impresa in grado di ammortizzare e sfruttare appieno gli investimenti connessi agli sviluppi dell innovazione e alla penetrazione dei mercati; sul secondo versante, gli interventi previsti risponderanno a un esigenza di maggiore efficienza delle Pubbliche Amministrazioni, di attivazione di nuove reti per la semplificazione e lo sviluppo delle imprese (dalle autostrade informatiche a banda larga, alla fornitura di energia a minor costo, allo strumento del project financing per le opere minori), di giustizia civile più rapida. Nella definizione delle linee di attività per l anno 2011 il sistema camerale non può prescindere, oltre che da tali priorità imposte dall esigenza di riattivare la crescita economica, dagli importanti cambiamenti del quadro delle regole di riferimento, di cui la riforma della Legge 580/93 è Analisi del contesto analisi del contesto esterno 51 / 85

53 senz altro il punto di partenza. A queste linee programmatiche si ispira l azione della Camera di Commercio di Ancona in un ottica di sistema e di rete. 4.2 Analisi del contesto interno La struttura organizzativa e le risorse umane - Principali funzioni e servizi Il modello organizzativo attuale vede l Ente camerale suddiviso in quattro aree funzionali: Staff del Segretario Generale, Area Servizi Interni, Area Anagrafe Economica e Area Sviluppo Economico, ognuna retta da un Dirigente. Le singole Aree sono a loro volta suddivise in Servizi ed Uffici. L organigramma e la ripartizione delle principali funzioni sono state illustrate nella sezione 2.2. a cui si rimanda. L'organizzazione adottata prevede una correlazione tra i diversi aspetti organizzativi, contabili e dei controlli, che si ispirano ad una visione unitaria ed integrata in similitudine ai principi gestionali d'impresa, coerentemente alle normative in vigore. - Ripartizione delle principali responsabilità tra dirigenti Dott. Michele De Vita PRINCIPALI INCARICHI E RESPONSABILITA ASSEGNATE - Segretario Generale - Direttore della Società CameraService s.r.l. - Segretario Generale del Forum delle Camere di Commercio dell Adriatico e dello Jonio - Presidente del Comitato Scientifico della Scuola Emas - Direttore Responsabile delle pubblicazioni camerali Dott.ssa Paola Castellucci - Vice Segretario Generale Vicario - Conservatore del Registro Imprese - Direttore dell azienda speciale Aspea - Rappresentante camerale in seno al c.d.a. dell azienda speciale Real Precious Quality - Responsabile delle attività finalizzate alla tutela della Fede Pubblica Analisi del contesto analisi del contesto interno 52 / 85

54 Dott.ssa Luciana Frontini - Dirigente dell Area Sviluppo Economico - Responsabile della segreteria del Forum delle Camere di Commercio dell Adriatico e dello Jonio - Responsabile delle attività finalizzate alla tutela del consumatore - Rappresentante SISTAN Dott. Gianluca Gambella - Dirigente dell Area Servizi Interni - Le risorse umane Con delibera n. 105 del la Giunta ha approvato la Dotazione Organica per il triennio 2010/2012. Alla data del il personale di ruolo della Camera di Commercio di Ancona è pari a 83 unità. DOTAZIONE ORGANICA COMPLESSIVA 2010/2012 PERSONALE DI RUOLO al CATEGORIA NUMERO UNITA NUMERO UNITA DIRIGENTI 4 4 CATEGORIA D CATEGORIA C (*) CATEGORIA B 8 8 TOTALE Si precisa che 2 dirigenti sono stati incaricati delle relative funzioni con contratto a tempo determinato, di cui uno con scadenza al 30/9/2011 e uno con scadenza al 31/12/2012. (*)Al fine di determinare l attuale situazione dei posti vacanti rispetto alla Dotazione Organica 2010/2012 occorre precisare che alle 45 unità di personale di ruolo di categoria C vanno aggiunte 2 unità di personale dell Unioncamere Marche, che svolgono funzioni camerali, in forza di apposita Convenzione. Di conseguenza, allo stato attuale, i posti vacanti rispetto alla Dotazione Organica 2010/2012 sono pari a 15, così suddivisi: CATEGORIA NUMERO UNITA DIRIGENTI 0 CATEGORIA D 7 CATEGORIA C 8 CATEGORIA B 0 TOTALE 15 Analisi del contesto analisi del contesto interno 53 / 85

55 Per quanto riguarda le assunzioni a tempo indeterminato, realizzabili nel prossimo biennio, attraverso lo scorrimento della graduatoria approvata con determinazione n. 117 del , occorre evidenziare quanto segue: per quanto concerne l anno 2011 è possibile prevedere che l Ente potrà assumere, attraverso lo scorrimento della graduatoria sopra richiamata e previo esperimento della procedura obbligatoria di mobilità, ai sensi dell articolo 34 bis del D.Lgs 165/2001, n. 4 unità di personale da inquadrare in categoria C, posizione economica C1, in quanto nel corso del 2010, sono cessate dal servizio 5 unità di personale a tempo indeterminato per quanto riguarda invece la capacità assunzionale dell Ente, relativamente al 2013, occorrerà tenere conto delle seguenti variabili: cessazioni che si verificheranno negli anni 2010 e 2011 per pensione di anzianità contributiva ; possibili cessazioni per pensione di anzianità ordinaria relative agli anni 2010 e 2011; l indice di equilibrio economico finanziario della Camera di Commercio di Ancona; invarianza della normativa in materia di vincoli alle assunzioni a tempo indeterminato; nuovo contratto collettivo nazionale di comparto, il quale comporterà un aumento del costo del personale. Ai fini dell inserimento di nuove figure all interno delle aree dell Ente si terrà conto dei posti vacanti in Dotazione Organica, delle priorità strategiche, delle esigenze organizzative complessive della struttura, dei profili professionali, nonché delle competenze, attitudini e potenzialità dei candidati idonei nella graduatoria. Così come evidenziato nel Piano triennale dei Fabbisogni di personale 2010/2012, infine, l Ente, ai fini della copertura della quota obbligatoria di riserva, deve procedere ad assumere due soggetti disabili di cui alla legge n. 68/1999, da inquadrare in categoria C. Nel corso del 2010 l amministrazione ha pertanto provveduto a bandire, così come previsto dalla vigente normativa in materia, un avviso pubblico di mobilità esterna volontaria, riservato esclusivamente ai soggetti disabili di cui alla legge n. 68/1999, diffondendo tale avviso a livello regionale. Tale procedura si è conclusa positivamente con l immissione nei ruoli della Camera di Commercio di Ancona di una unità di personale di categoria C, proveniente da altra amministrazione. L ente, ai fini di inserire l ulteriore unità di personale di cui alla legge n. 68/1999, ha quindi proceduto a riaprire i termini dell avviso di mobilità esterna volontaria, dandone diffusione a livello nazionale. Si prevede di ultimare la procedura entro il mese di aprile Tali assunzioni, ai sensi dell articolo 66, comma 13, della legge n. 133/2008, non sono soggette alle limitazioni in materia di assunzioni, in quanto queste limitazioni non si applicano alle assunzioni di personale appartenente alle categorie protette, ai fini esclusivi del rispetto della quota di riserva prevista dall articolo 3 della legge n. 68/99, trattandosi di un obbligo di assunzione finalizzato Analisi del contesto analisi del contesto interno 54 / 85

56 all inserimento e all integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro che persegue una finalità prevalente sul divieto sanzionatorio di assumere. - Analisi dei bisogni formativi La Camera di Commercio di Ancona ritiene strategico, per il triennio , in coerenza con le normative di riferimento, la struttura organizzativa e le risorse umane dell Ente, elaborare dei percorsi formativi che permettano di ridurre sempre più il divario esistente tra le competenze ideali, definite dall Ente quale punto di riferimento al fine di raggiungere al meglio i propri obiettivi strategici, e le competenze possedute dai singoli dipendenti. A tal fine si ritiene prioritario, nel triennio, rafforzare le competenze tecnico-professionali e comportamentali di tutto il personale, a partire dai Dirigenti, al fine di: Dare risposte efficaci e coerenti rispetto alla norma ed alle aspettative degli Stakeholder relativamente alla cosiddetta Riforma Brunetta ovvero al D.Lgs 150/2009 ed in particolare al Ciclo della Performance e al Piano Triennale della Trasparenza ; Favorire lo sviluppo di una cultura di gestione delle Risorse Umane basato sulle competenze e sul merito, al fine di garantire sempre maggiore coerenza nei vari processi di gestione e sviluppo delle stesse (formazione, valutazione, mobilità interna/esterna, selezione e reclutamento di personale e/o collaboratori, ecc.) con ricadute positive interne ed esterne all Ente; Favorire l applicazione del nuovo Codice dell Amministrazione Digitale; Favorire la più corretta determinazione ed applicazione dei Fondi della Dirigenza e del personale del comparto; Migliorare il clima ed il benessere organizzativo attraverso appositi interventi formativi /esperenziali (Circoli di ascolto organizzativo, formazione esperenziale, tutoring, coaching, ecc.). Rafforzare attitudini trasversali, a seconda della categoria di riferimento, quali: responsabilità, leadership, visione strategica, gestione dei collaboratori, problem solving, lavoro di gruppo, negoziazione, programmazione e gestione del tempo, comunicazione scritta ed orale, ecc. Rafforzare le competenze, in coerenza con gli obblighi di legge, in tema di Igiene e Sicurezza - D.Lgs 81/2008 Formazione continua addetti Prevenzione e Protezione Antincendio ed in tema di Rischio VDT e Stress lavoro Correlato; Favorire la massima protezione dei dati personali in possesso dell Ente in coerenza al D.Lgs 196/2003; Favorire la corretta applicazione del diritto amministrativo in particolare nella formulazione degli atti amministrativi, dei procedimenti amministrativi, nell affidamento degli incarichi, nello sviluppo di protocolli d intesa, con riferimento ai principi di legittimità, correttezza, trasparenza, opportunità amministrativa, ecc; Favorire l applicazione e la gestione di nuovi strumenti di ascolto dell Utenza e del Territorio (Customer Satisfaction); Analisi del contesto analisi del contesto interno 55 / 85

57 Favorire il miglior utilizzo delle strumentazioni informatiche da parte dei dipendenti, nonché del sito internet dell Ente; Favorire il miglior utilizzo del Nuovo Sistema Contabile Integrato in uso nel Sistema Camerale elaborato da Infocamere; Adeguare al meglio i documenti di Bilancio previsti dal DPR 254/2005 in coerenza con la Riforma Brunetta; Rafforzare la conoscenza del quadro normativo e programmatico (Trattato di Lisbona, Libri bianchi e verdi, Direttive,ecc.) inerente lo sviluppo delle imprese e dell'economia; Adempiere al meglio alle attività che l Ente camerale porrà in essere in riferimento allo Sportello Unico Attività Produttive (SUAP) e alla gestione della Comunicazione Unica (ComunicaStarweb); Istituire efficacemente Sportelli Polifunzionali competente sulle attività/servizi dell Area Anagrafe Economica al fine di favorire l accesso e l informazione degli utenti; Mantenere ed implementare, anche in ottica integrata, il Sistema di Gestione della Qualità (ISO 9001:2008) secondo il modello dell organizzazione Snella ed il Sistema di Gestione Ambientale con la connessa Registrazione EMAS; Permettere a tutto il personale di espletare al meglio le proprie mansioni/attività/progetti, in conformità alle normative in vigore, tramite interventi formativi individuali e/o di gruppo sulle tematiche di diretto interesse professionale Le infrastrutture e le risorse tecnologiche La presente nota fornisce indicazioni circa gli strumenti di cui è dotata la Camera di Commercio di Ancona dal punto di vista delle infrastrutture tecnologiche, attraverso la descrizione di quanto segue: 1. sistemi adottati a supporto del funzionamento dell ente; 2. sistemi di supporto ai servizi ai clienti; 3. dotazioni ICT (infrastruttura sistemistica e di rete della Camera, e postazioni di lavoro e di riunione, ecc.); 4. servizi e multicanalità: si tratta di individuare le modalità con cui la Camera offre i propri servizi e opera nello svolgimento di attività di comunicazione (ad esempio grado di evoluzione del sito internet, firma digitale ecc.). Analisi del contesto analisi del contesto interno 56 / 85

58 - I sistemi adottati a supporto del funzionamento dell ente A supporto del funzionamento interno, sono utilizzati numerosi pacchetti gestionali, raggruppati come segue: COPERNICO Caricamento dati imprese ARCA - Albi e Ruoli Camerali Pacchetti gestionali infocamere: ATTICHECK Servizio evasione elenchi soci e bilanci CRONO - Carte Tachigrafiche DIANA/DISAR - Diritto Annuale EUREKA - Gestione Servizio Metrico IC-DEIS Gestione Denunce Vini INTERNET Accesso rete internet ITALIANCOM Imprese operanti con l'estero MONITORAGGIO PRODUTTIVITA' Registro Imprese MUD Modello unico dichiarazione ambientale NUBO Bollatura Libri Contabili OFA - Sistema di Contabilità PRIAMO Monitoraggio Protocolli Registro Imprese POSTA Caselle di posta non certificate PROAC/PROSA Sanzioni Amministrative RAEE - Registro Nazione Trattamento Rifiuti Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche REPR Registro Informatico Protesti SERVIZI PER LO SVILUPPO DELLE IMPRESE SIMBA Sistema Informativo Marchi&Brevetti SISTRI Sistema Tracciabilità Rifiuti STOCK VIEW - Statistiche economico territoriali Analisi del contesto analisi del contesto interno 57 / 85

59 Pacchetti gestionali diversi Trattamento economico del personale (Paghe) Gestione Presenze e Giustificativi (GIP GFP) Gestione Fascicoli Personali e Formazione Storico Contabilità Generale ed Analitica - Cespiti (fino al 2010) Gestione Segreteria (Delibere/Determine) Gestione Interventi di assistenza interna hardware e software Da Infocert; Prodigi per il protocollo informatico; rilascio caselle PEC interne File Server per la condivisione dei documenti Software di office automation su ogni postazione lavorativa (Microsoft Office/Open Office) Gestione protocollo informatico - Sistemi di supporto ai servizi ai clienti Attraverso i programmi Infocamere, la Camera di Commercio offre agli utenti numerosi servizi via web: la compilazione e la spedizione di pratiche (Comunicazione Unica, Protesti, Brevetti e Marchi) il rilascio di visure, certificati, elenchi il deposito di atti e bilanci. La Camera tramite la sezione modulistica presente sull home page del sito camerale, consente di scaricare la modulistica da compilare per fruire dei servizi camerali (registro imprese, albi e ruoli, protesti, servizio metrico, brevetti e marchi, conciliazione e arbitrato, corsi ed esami ecc..). La Camera inoltre, tramite il sito offre la possibilità di accedere al servizio di conciliazione on line, che rappresenta la versione telematica della conciliazione tradizionale. - Dotazione ICT La dotazione ICT dell ente, intesa come infrastruttura sistemistica e di rete, nonché di attrezzature in uso, è la seguente: in termini di attrezzature informatiche: una dotazione di circa 120 pc, dotati di programmi di office automation (microsoft office o open office), 4 server per applicazioni ad uso interno; per quanto riguarda la rete provinciale: num. 2 accessi HDSL a 2 Mbps ( presso la sede principale di Ancona, ai quali sono collegate tramite linee Hdsl a 2 Mbps, le sedi secondarie di Senigallia, Jesi, Fabriano e Albo Artigiani, c/o Regione Marche) + quattro accessi a 128 Analisi del contesto analisi del contesto interno 58 / 85

60 Kbps realizzati in tecnologia Isdn (presso la sede principale di Ancona utilizzati per il collegamento di backup delle sedi secondarie di Senigallia, Jesi, Fabriano e Albo Artigiani c/o Regione Marche); per quanto riguarda le sale riunioni, in sede centrale e presso la sede di rappresentanza Loggia dei mercanti, tutte le sale sono connesse ad internet e dotate di telefono. In particolare: SALA PARLAMENTINO: Impianto di videoproiezione con ingresso pc ed altre fonti video; monitor 42" con ingresso pc ed altre fonti video; impianto audio completo di amplificazione e microfoni; SALA GIUNTA:monitor 50" con ingresso pc ed altre fonti video; SALA CED: impianto di videoproiezione con ingresso pc ed altre fonti video; SALA FORMAZIONE "B. STRACCA": impianto di videoproiezione con ingresso pc ed altre fonti video; impianto audio completo di amplificazione e microfono; impianto di videoconferenza; CENTRO CONGRESSUALE LOGGIA DEI MERCANTI : impianto di videoproiezione con ingressi PC e video; impianto di videoconferenza; impianto di amplificazione con microfoni da tavolo, portatili e a giacca; impianto di registrazione audio. - Servizi e multicanalità Per quanto riguarda le modalità con cui la Camera offre i propri servizi e opera attività di comunicazione, si segnala che la Camera di Commercio di Ancona utilizza da diversi anni internet per offrire informazioni e servizi ai propri utenti. Dalla prima versione del web site (1998), molte sono state le evoluzioni in termini di servizi offerti, grado di interattività, raccolta delle richieste e risposte agli utenti. A luglio 2010 è stata pubblicata la nuova versione del web site; realizzato utilizzando un sistema open source (Drupal), fa della flessibilità il suo punto di forza, con la possibilità di inserire servizi adattandoli continuamente alle diverse esigenze degli uffici camerali. Il sistema contiene una base utenti con tutti i dipendenti camerali che hanno necessità di pubblicare notizie ed informazioni rispetto al servizio di cui sono responsabili, con il risultato di avere un web site sempre aggiornato. Inoltre, per ogni notizia l'utente navigatore può chiedere maggiori informazioni direttamente al responsabile dello specifico servizio, così da migliorare e velocizzare la comunicazione e le risposte utente - Camera di commercio. La Camera inoltre ha sviluppato nel 2010 un progetto di webtv istituzionale denominata TELECAMERA attraverso cui l Ufficio Comunicazione gestisce notiziari, interviste, approfondimenti, tavole rotonde, storie d impresa, eventi prioritari per consentire all ente di comunicare tutti i propri eventi e di far parlare il territorio, le imprese e gli attori locali. Particolare cura viene riservata al continuo aggiornamento della pagina del sito dedicata alla webtv, sia per quanto riguarda il caricamento dei servizi video (per consentirne una facile individuazione) sia per quanto riguarda lo sviluppo del palinsesto (per rendere sempre più interessante la visione). Analisi del contesto analisi del contesto interno 59 / 85

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