Viviamo con San Settimio il Vangelo della Speranza

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1 A PAG. 3 I bambini nell arte Impôt reprisé Tassa riscossa Ufficio di Jesi A PAG. 4 Festa del Volontariato A PAG. 3 In viaggio col Festival settimanale d informazione Euro 0,80 A PAG. 6 Le maglie della GMG Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB - Jesi ANNO LII - N. 31 DIREZIONE E REDAZIONE : JESI - PIAZZA FEDERICO II, 8 - TEL. E FAX Messaggio di Mons. Vescovo Viviamo con San Settimio il Vangelo della Speranza Andiamo con gioia a celebrare insieme la Festa del nostro Patrono San Settimio. Intendiamo ringraziarlo per la sua intercessione, specchiarci nel suo modello di santità e guardare insieme con Lui il futuro della nostra Chiesa Jesina con tanta speranza. Abbiamo infatti appena concluso la tresere pastorali su questo tema, riflettendo non tanto su le piccole speranze quotidiane che possono essere deluse, ma su la Speranza donata a noi da Gesù Risorto. Vicino alle virtù umane, come la giustizia, la prudenza, la fortezza e la temperanza, ecco il dono delle virtù teologali che rendono le nostre facoltà umane capaci di vivere la relazione con la SS. Trinità. La virtù della speranza risponde all aspirazione alla felicità, che il Signore ha posto nel cuore di ogni uomo; essa assume le attese che ispirano le attività umane, le purifica per ordinarle al Vangelo. Ci salvaguarda da ogni forma di scoraggiamento, ci sostiene nei momenti di abbandono e dilata i nostri cuori alla dimensione dell eterno. Lo slancio della speranza ci preserva da ogni forma di egoismo e ci conduce alla gioia dell amore. Ci promette la letizia nella prova, lieti nella speranza, forti nella tribolazione. L avvio di un nuovo anno per la Comunità cristiana, per le famiglie, per la scuola e il mondo del lavoro ci trovi aperti e pronti a rendere conto della speranza che viviamo a tutti i fratelli, realizzando una vita spirituale più intensa. P. Oscar, Vescovo Luigi Mancini (1869): Papa Marcello I invia a Jesi San Settimio (soffitto della volta della Cattedrale) Solennità di San Settimio Vescovo e Martire Patrono della Chiesa Jesina Programma (foto Anna V. Vincenzoni) Pellegrinaggi in Cattedrale dei cresimati e cresimandi, catechisti ed educatori - ore 18,30: - mercoledì 14 settembre: Zona Pastorale di Monsano, Santa Maria Nuova e San Marcello. - giovedì 15 settembre: Zona Pastorale di Montecarotto. - venerdì 16 settembre: Zona Pastorale di Cupramontana. - lunedì 19 settembre: Zona Pastorale Jesi 1 (San Giuseppe, San Pietro Martire, Santa Maria del Piano, Sant Antonio Abate, San Sebastiano e Regina della Pace). - martedì 20 settembre: Zona Pastorale Jesi 2 (Cattedrale, San Pietro Apostolo, San Giovanni Battista, San Francesco d Assisi, San Francesco di Paola, San Massimiliano Kolbe e Divino Amore). Mercoledì 21 settembre ore 18,30 Mons. Vescovo celebra la S.Messa in suffragio dei vescovi diocesani defunti. ore 21,15: XI rassegna organistica Suoni dal passato : all organo il maestro Wlamidir Matesic. Giovedì 22 settembre - Solennità di San Settimio Ore ,15-11,30 Sante Messe Ore 18,30 Solenne Concelebrazione Eucaristica dei sacerdoti diocesani e religiosi, presieduta da S.E. Mons. Vescovo, Oscar Serfilippi. Presterà servizio la Corale Pergolesiana. L invito del prof. Galeazzi alle Tresere pastorali 2005 Testimoni dell ineffabile Si sono concluse mercoledì 8 le tre sere di riflessione pastorale da cui trarre indicazioni per l anno che si apre volute dal Vescovo Oscar e che ogni anno aprono i lavori di programmazione per le parrocchie e gli uffici diocesani. Il tema della sosta di riflessione annuale, che è diventata ormai una tradizione della Chiesa jesina che speriamo che continui col tempo, è quello riportato dai numerosi manifesti e della scenografia che ha fatto da sfondo agli incontri presso il teatro del Seminario di via Lotto Noi cristiani, testimoni e annunciatori del Vangelo della Speranza. Il tema della speranza unito a quello della testimonianza e dell annuncio riecheggia i temi del documento preparatorio e del di don Cristiano Marasca brevi riflessioni intitolata Le tre follie (edita da Città aperta, 211 pagine per quindici euro), ha invitato a diventare capaci di sognare ad occhi aperti un futuro di cui si è già in qualche modo in possesso, rinunciando alla tentazione dell isolamento dalla realtà in nome di una falsa testimonianza del passato e vincendo il facile appiattimento sul presente che caratterizza la realtà odierna. Nell ultima sera c è stato un intenso scambio di testimonianze del quotidiano della vita locale, a partire da quella del Vescovo e di come nel segno della speranza ha saputo attraversare la malattia, quella del prof. Michele Contadini con la sua scelta di sposarsi contro ogni ma e ogni se, e altre forme di speranza segnata dalla Prodi e le coppie di fatto Una lacerazione inaccettabile Alla ricerca di voti lacerando la famiglia. E il commento dell Osservatore Romano alle dichiarazioni del leader dell Unione Romano Prodi sulla regolamentazione delle coppie di fatto riguardante anche le unioni omosessuali. Una dichiarazione - ha scritto il quotidiano vaticano - che chiama direttamente in causa nella competizione politica la famiglia, la realtà naturale alla quale sono naturalmente inclini l uomo e la donna. Una realtà fondata, come la stessa Costituzione italiana ammonisce, sul matrimonio. Un tentativo, dunque, di relativizzare e ideologizzare la realtà della famiglia. Una lacerazione inaccettabile. Rispetto alle dichiarazioni fatte dai politici in questa fine estate, L Osservatore Romano ha sottolineato come alcuni di questi pronunciamenti sono, occorre credere, frutto di riflessioni articolate e complesse che hanno costituito la base per preparare quella che si preannuncia come una campagna elettorale orientata al procacciamento di tutti i voti rastrellabili sul territorio. La valida iniziativa di Pisanu Allontanati gli immigrati seminatori di odio Garantire la sicurezza dello Stato rispedendo nei Paesi d origine chi mostra di avere collusioni con ambienti eversivi, anche se nei loro confronti non ci sono elementi sufficienti per ottenere l arresto. E quanto ha dichiarato il nostro ministro dell interno Giuseppe Pisanu ed è quanto sta facendo avendo già allontanato alcuni imam. E sono in lista altri educatori di violenza che operano fuori di ogni rispetto della storia, della cultura e della legislazione italiana. Si badi bene. Pisanu agisce in forza di una recentissima legge voluta dal nostro parlamento successivamente agli attentati terroristici di Londra. Non si può certo dire che l Italia, fino a qualche settimana fa, non abbia fatto del tutto per non darsi regole restrittive verso chi viene ospitato su sua richiesta e nel suo interesse, spinto dal disagio e dalla miseria del suo Paese. Ma ogni comprensione ha un limite. E se non dobbiamo rimproverarci per aver pazientato a lungo, ora dobbiamo saper condividere tutti quei provvedimenti che tendono a colpire propaganda e proselitismo che si sviluppano ai piedi di Bin Laden o chi per lui. Anche se gli allontanati dalla nostra terra appartengono o, presumibilmente, apparterranno tutti al fondamentalismo islamico, questo non vuol dire né mai potrà voler dire che si vuol giudicare o condannare o misconoscere una civiltà, una religione, dei popoli e tutti quegli immigrati ( la stragrande maggioranza) che rispettano la nostra legislazione pur senza rinunciare alla loro identità religiosa, morale e di tradizioni. Tanto è vero che è ancora proprio il ministro dell interno che garantisce lo sviluppo sempre maggiore del dialogo con tutti coloro che sono aperti al rispetto dei nostri valori. E a tal fine vara la consulta per l Islam. E, di concerto con di Vittorio Massaccesi vitt.mass@libero.it Pisanu, il ministro dell Istruzione Letizia Moratti spinge al massimo perché tutte le nostre scuole si aprano alla presenza dei figli degli immigrati. Sono persone che hanno la cittadinanza italiana e che è doveroso non si chiudano in scuole etniche, al di fuori della nostra storia, della nostra lingua e della nostra cultura, ma si integrino anche con l aiuto dei nostri programmi scolastici - pur nel rispetto della loro identità. Quanto accaduto a Milano in questi giorni (mancata autorizzazione ad una scuola islamica e totale apertura delle scuole italiane ai 500 alunni islamici) è un esempio che va applaudito. E fa piacere, in questo contesto di comune sforzo per un intesa fra culture diverse, che il presidente della Confederazione delle comunità marocchine dichiari: Noi chiediamo a Pisanu di continuare a cacciare dall Italia i predicatori d odio. Siamo con lo Stato al cento per cento. Questa è civiltà e questo dovrà essere il comune cammino di noi italiani con le tante etnie che grazie alle nostre possibilità che ci fanno onore abbiamo il dovere di accogliere, almeno entro certi limiti. convengo nazionale della Chiesa italiana che si terrà a Verona nell ottobre 2006 dal titolo Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo. L appuntamento di Verona introdotto da un documento preparatorio, presentato con accattivante maestria nelle due serate guidate dal prof. Giancarlo Galeazzi dell Università di Urbino, docente di epistemologia e direttore dell Istituto Superiore di Scienze Religiose di Ancona, intende interrogare la comunità dei credenti italiani su alcune domande di fondo di grande interesse come Che cosa il Vangelo comunica alla vita cristiana? Come Gesù Cristo può rigenerare questo vissuto, soprattutto nella sua dimensione quotidiana? Come può essere plasmata una nuova prospettiva antropologica nell epoca della complessità? Quali forme e modalità possono caratterizzare la presenza dei cristiani in questo momento storico del nostro Paese? Le domande del documento hanno in più momenti interrogato la vita di tutti durante l ascolto dell intervento del prof. Galeazzi che richiamava i presenti, e attraverso loro, l intera comunità ecclesiale jesina, con cui si è complimentato per la partecipazione alle serate, a diventare testimoni dell ineffabile. Nel suo discorso, citando in più occasioni il pensiero del filosofo marchigiano Italo Mancini e in particolare la sua raccolta di (foto d. Giovanni Rossi) fede in frangenti difficili della vita. La riflessione della Chiesa di Jesi in cammino verso il convegno di Verona parte dunque col piede giusto della voglia di sentirsi testimoni dell ineffabile, mistici con i piedi ben radicati in terra nella vita presente e nell impegno di tutti i giorni con la certezza che quella della santità, come ci ha insegnato Giovanni Paolo II, è una via veramente possibile. A Jesi i Granatieri di Sardegna L Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna, costituitasi nel 1911 per mantener vive le tradizioni del Corpo fra i militari in congedo, ha organizzato fin dal 1932 Raduni Nazionali intesi a far incontrare fra loro i componenti del sodalizio diffusi su tutto il territorio nazionale e a mantenere vivo il contatto con la cittadinanza. A Jesi, sabato17 e domenica 18 settembre, avrà luogo la 28^ edizione di questa importante manifestazione. A PAG. 4 IL PROGRAMMA

2 2 Vita ecclesiale DAI NOSTRI MISSIONARI Nella nostra scuola abbiamo 1350 alunne Da Santiago del Cile, Sr. A. Mariangela Braconi Gruppo Missionario diocesano: Carissimi, approfitto dell invio della lettera a Padre Oscar per inviare anche a voi due paroline di ringraziamento per l offerta che mi avete inviato. I bisogni sono tanti: bambini che vivono nella strada; con la pioggia tante famiglie hanno perduto la loro casa (se possiamo dire casa)... In questo momento il Cile è un disastro; quelli che non hanno lavoro si danno alla droga e dopo, assolti, famiglie separate, il vizio, ecc. Qui non hanno rispetto per nessuno; mentre uno va per la sua strada, gli può arrivare uno sparo come niente. La maggior parte delle nostre allieve vivono queste esperienze. Ci resta solo da pregare e lasciare tutto nelle mani di Dio. Voi che lavorare per chi ha bisogno siete proprio bravi: che il Signore vi benedica. Io sto bene e seguito lavorando per queste creature che hanno tanto bisogno. Nella nostra scuola abbiamo alunne, entrano alle ore 8 e tornano a casa alle 19,30 quindi c è un bel lavoro da fare. Pregate un poco anche per noi: Siamo cinque suore e 52 insegnanti. Saluti cari a tutti voi e ricordo nella preghiera. Mi piacerebbe tener notizie di Padre Oscar. Monte Roberto Comunità in festa per il SS. Crocifisso Una ricorrenza che si ricorda da secoli ogni cinque anni con una solennità particolare. La celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo Padre Oscar La Comunità parrocchiale di Monte Roberto ha celebrato nell ultima settima di agosto la festa del SS. Crocifisso. Pur essendo una ricorrenza annuale, ogni cinque anni ad essa viene data, ormai da secoli, una solennità particolare. È la devozione radicata tra la gente a richiedere e a motivare queste modalità. La prova se n è avuta proprio in quest occasione considerata la presenza dei fedeli ai vari momenti di riflessione e di preghiera programmati dal parroco don Adelio Papi e dal Consiglio Pastorale parrocchiale. I momenti liturgici precedenti la festa sono stati guidati dal carmelitano P. Fulvio Garroni, mentre la celebrazione eucaristica di domenica 28 agosto, con Prima Comunione ed il conferimento del Sacramento della Confermazione, è stata presieduta dal vescovo diocesano Mons. Oscar Serfilippi. La processione con l immagine del SS. Crocifisso per le vie del paese ha visto una grande partecipazione di persone provenienti anche da altri paesi limitrofi, segno concreto di un sentimento di fede ancora vivo e presente. Alla confraternita di Monte al (foto Maria Luisa Ciafrè) Alla mensa del Padre In quel Cristo ci sono tutte le sofferenze del mondo. Il mistero dell Eucaristia, l invito a nutrirsi ogni giorno dell amore del Padre, l appello alla conversione della propria vita. Nel segno di Cristo e del suo corpo. È di Lucia Romiti la mensa divina pensata per la creatura umana il centro della ventunesima convocazione regionale dei gruppi e delle comunità del Rinnovamento nello Spirito. Domenica scorsa, al Palarossini di Ancona, erano in oltre 3500, provenienti da ogni parte della regione. Nell Eucaristia ha detto Salvatore Martinez, coordinatore nazionale del RnS sperimentiamo la bellezza del mistero cristiano, il poter stare cuore a cuore con Gesù, il dono di essere così uniti a lui da assumere i suoi stessi tratti. In quel Cristo, il calvario e il paradiso; nella sua essenza, l amore. Un amore che aspetta ognuno di noi, un Dio a cui si può dare del tu. E il cenacolo eucaristico ha dominato con forza il pomeriggio del Palarossini dedicato all Adorazione e alla preghiera di intercessione, per chiedere a Dio la guarigione delle ferite spirituali e fisiche, invocare la pace, frutto dello Spirito, nei cuori, nelle famiglie e nel mondo. A guidare il momento di Adorazione, Salvatore Martinez; a precedere l ingresso in sala di Gesù Eucaristia, l armonia di una danza. Ma il raduno del Rinnovamento marchigiano è iniziato in mattinata, alle 9, con la preghiera comunitaria carismatica e con l accoglienza del coordinatore regionale, Federico Luzietti. Poi, la Messa presieduta da mons. Luigi Conti, Vescovo di Macerata. Non abbiamo altro tesoro - ha detto il presidente della Conferenza episcopale marchigiana - se non questo pane e questo vino che divengono corpo e sangue. Adorare Gesù Eucaristia è fissare lo sguardo sul perdono di Dio. Domenica, l assemblea del Rinnovamento marchigiano ha ricevuto anche il saluto dell Arcivescovo di Ancona, mons. Edoardo Menichelli. E per questo giovane movimento ecclesiale che, nato negli Stati Uniti, si è sviluppato in Italia agli inizi degli anni Settanta, mons. Menichelli ha avuto parole di gratitudine e incoraggiamento, chiedendo ai presenti di essere sempre un dono vivo per la Chiesa. Abbiamo bisogno - ha detto - del vostro stile di preghiera in questo tempo. Ad un mondo in cui sembra affermarsi una sorta di baldoria etica, va detta la parola di Dio. Con i modi e le strade che lo Spirito Santo ci suggerisce. E all insegna dell evangelizzazione sono state anche le parole di Martinez che ha invitato a guardarsi bene dal fare della Chiesa la sacrestia del mondo. Deve essere invece la palestra del mistero eucaristico e della Pentecoste. XXV Domenica del Tempo Ordinario - 18 settembre 2005 Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Accordatosi con loro per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano sulla piazza disoccupati e disse loro: Andate anche voi nella mia vigna; quello che è giusto ve lo darò. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano là e disse loro: Perché ve ne state qui tutto il giorno oziosi? Gli risposero: Perché nessuno ci ha presi a giornata. Ed egli disse loro: Andate anche voi nella mia vigna. Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: Chiama gli operai e dà loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensavano che avrebbero ricevuto di più. Ma anch essi ricevettero un denaro per ciascuno. Nel ritirarlo però, mormoravano contro il padrone dicendo: Questi ultimi hanno lavorato un ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo. Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse convenuto con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare anche a quest ultimo quanto a te. Non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono? Così gli ultimi saranno i primi, e i primi gli ultimi. Dio è così di Adriana Borgognoni Un datore di lavoro, degli operai e una questione di paga. Sappiamo poco di più. Il testo ci dice che gli operai sono ingaggiati per lavorare in una vigna che, presumiamo, sta molto a cuore al suo padrone se nell arco della giornata ripetutamente, dall alba alle cinque del pomeriggio, esce per cercare sempre nuovi lavoratori da aggiungere ai precedenti. Gli stanno a cuore, però, anche quei disoccupati, visto che si interessa della loro situazione e li assume nonostante resti poco tempo di lavoro, e questa premura ci dice già che non si sta parlando di un padrone di questa terra. Il compenso stabilito? Un denaro al giorno per i primi chiamati, il giusto per gli altri. La narrazione ci porta subito alla sera, al momento della paga. La logica della retribuzione umana richiederebbe un compenso diversificato, ma lo strano padrone dà a tutti la stessa somma, indipendentemente dalle ore di fatica e dalla resa. E questo provoca le proteste degli operai della prima ora, che si sentono trattati in modo ingiusto non perché abbiano avuto meno della cifra pattuita, ma perché non sono state fatte differenze (ísous hemîn autoùs epoíesas: li hai fatti uguali a noi). Istintivamente, siamo d accordo con loro, ma la parabola ci invita a riflettere e ad abbracciare la logica di Dio. Servo il Signore da tanti anni? Questo non mi dà il diritto di considerarmi più meritevole di altri che semplicemente non hanno avuto la fortuna di incontrarlo prima e dare prima un senso alla loro vita. Gesù mi esorta a non essere invidioso, a non avere, letteralmente, un occhio cattivo (ophthalmós ponerós) se la sua misericordia scende ugualmente su tutti, ma soltanto gratitudine. Perché quello che mi viene dato non è compenso dovuto. E dono gratuito, e sempre immeritato, di un Padre che non guarda alle mie colpe né alle mie prestazioni d opera, ma al suo amore per me. E la cui giustizia è infinitamente al di sopra dei miei calcoli meschini e delle mie assurde pretese. La ricompensa, quel denaro promesso, è la vita, futura ma anche attuale, in comunione con lui; e io sono chiamato a gioire nel vederla donata anche agli ultimi. Voce della Vallesina settimanale di ispirazione cattolica Associato alla FISC Direttore responsabile Giuseppe Luconi Direzione, redazione amministrazione e pubblicità Piazza Federico II, Jesi telefono e fax: vocedellavallesina@virgilio.it Sito: Abbonamento annuo normale: 30 euro di amicizia: 40 euro sostenitore: 50 euro direttamente in redazione (tutti i giorni feriali dalle 9 alle 11) o a mezzo posta (su c/c ) Registrazione Tribunale Ancona n. 143 del Stampa Litograf s.r.l. Jesi - Via Abbruzzetti, 12 tel Roberto si sono associate anche le due confraternite di Maiolati Spontini: non hanno reso solo più solenne la processione, ma hanno dato un concreto segno di collaborazione nel contesto della Zona Pastorale. Veramente generosa di offerte è stata la disponibilità dei fedeli della Comunità parrocchiale come di ex monterobertesi che per questa festa non mancano di ricordare con affetto le loro radici. Alle iniziative di carattere ecclesiale si sono aggiunte altre manifestazione che hanno arricchito il calendario della festa: il concerto dato venerdì 26 dai due complessi bandistici presenti in ambito comunale, la banda musicale I due Castelli e la banda musicale di Pianello Vallesina, svoltosi nel centro storico di Monte Roberto in una cornice e con un acustica veramente egregie; il primo Raduno di auto e moto d epoca e la commedia Il contratto di Eduardo De Filippo presentata dalla Compagnia teatrale Il torrione di Teramo, sabato 27, organizzati dalla Pro Loco ed ambedue con notevole affluenza di pubblico. La conclusione della festa è stata caratterizzata da un gradito ed applaudito spettacolo pirotecnico. Il parroco ed il Consiglio Pastorale desiderano rivolgere il più vivo ringraziamento a quanti nei ruoli più diversi hanno dato la loro collaborazione, in campo ecclesiale e civile, per la riuscita di una festa che qualifica la secolare tradizione cristiana di Monte Roberto. r. c.

3 Cultura, spettacoli e dintorni 3 Reportage - 3 Est. Est. Est: la Transdnistria Una repubblica non ancora riconosciuta III Il Pridniestrovye è in tutto e per tutto una repubblica a sé benché non riconosciuta in campo internazionale se non da Mosca e in maniera solo ufficiosa. Stelle rosse, emblemi dell Urss, statue bronzee e non solo di Lenin, sono parte integrante del panorama urbano di Tiraspol. Quella del leader massimo del bolscevismo è la più grande. Guarda avanti puntando il dito della mano destra. Il vento gli solleva il cappotto aperto. Poggiato su un alto pilastro di granito rosso Vladimir Il ic Ul janov, detto Lenin, troneggia davanti alle vetrate e alla scalinata del palazzo del Soviet Supremo. Il vento non c è più, ma c è l afa che opprime. L autista ha parcheggiato la Volga M-24 sotto i salici e con un cielo tornato grigio attraverso a piedi il monumento ai caduti sovietici di Transdnistria nella guerra d Afghanistan. Fissati sopra un alta lastra di marmo nero, i nomi composti con lettere d argento sono tanti. La struttura commemorativa è un piazzale rettangolare che sviluppa su livelli diversi raccordati da gradoni. Su un lato c è un T-55, un carro armato con la parte davanti alzata e i cingoli fissati a pezzi di pietra grezza. Due bambini ci giocano sopra, il padre li guarda con apprensione. Al centro della struttura e ricavato nella pavimentazione c è un foro ampio dal quale s alza una lingua di fuoco. Di fianco e più in basso scorre il Dnestr, Nistru per i moldavi. Il regime di Smirnov è autoritario e forte sul piano politico. Lo è non solo da un punto di vista ideologico, ma pure per il lavoro dei servizi di sicurezza e dei milizioner che controllano, quando non opprimono. Inoltre l economia statalizzata e ipercentralizzata contribuisce a mantenere lo status quo anche perché paga salari e pensioni doppi rispetto a quelli della Repubblica di Moldova. L aria è soffocante, ma adesso piove. E però una pioggia leggera che non dà sollievo. Ripariamo sotto la veranda del bar Ieresburg di fronte ai palazzi del potere e frequentato da chi è lì per affari. Da un boccale sorseggio la Baltika, una birra russa e guardo quanti tornano dal fiume. E domenica e gli abitanti di Tiraspol avevano cercato svago sull arena fine del Dnestr, lungo le rive sinuose e sovrastate dai palazzoni di N. Chruscev e L. Breznev. Mentre piove si muovono ordinati, con calma. Oltrepassano un ponte di ferro verde sbiadito e vanno verso il cuore della città e del sistema. La piazza, ampia e vuota, è quella delle parate. L ultima, ci sono ancora grandi scritte e cartelloni, ha sfilato il 9 maggio per i sessanta anni della vittoria di Massimo F. Frittelli sugli eserciti d occupazione e della fine del secondo conflitto mondiale. Su un lato c è la statua di Lenin, sull altro il monumento ad un comandante della Krasnoarmejskaia, l Armata Rossa. Nel 1924 guidò la conquista di questa terra permettendo a Mosca d instaurare la Repubblica socialista autonoma di Moldova primo nucleo della futura Repubblica sovietica socialista. Alcuni salgono sui pochi autobus rossi e gialli, che dalla terrazza del bar sembrano piccoli, tanti vanno a piedi. Sia i maschi che le femmine indossano pantaloni corti. Molti uomini vanno a petto nudo. Le donne, alte, portano borse di paglia o di plastica e i bambini con le mamme sono tanti. Nel trans- Dnestr la struttura amministrativa si confonde con la politica e con l intreccio di clientelismi e favoritismi del gruppo legato al presidente. In rumeno clientelismo si definisce con la parola cumestrim, da cimestru, il padrino del battesimo. Non manca nemmeno il nepotismo: il figlio dello stesso Smirnov, Vladimir, controlla la principale azienda commerciale del paese, la Sheriff, con interessi in molti settori dell economia tra cui l import-export. Smirnov jr. controlla anche l ufficio doganale. Sotto la veranda del Ieresburg incontro Ekaterina. Ekaterina è una bella signorina di sette anni, bionda con gli occhi celesti. E seduta vicino al nostro tavolo e sorride mentre gusta dolci strudel in compagnia di un giovane uomo. Indossa camicia e pantaloni bianchi, è russo e dice di essere il fratello del padre della piccola. Ad Ekaterina hanno ammazzato il papà, precisa lo zio, ma non dice chi. Anche la madre è morta, ma di crepacuore come pure il fratello. Ekaterina vive con la famiglia dello zio a Krasnodar, città della Federazione russa a nord-ovest del Caucaso. Zio e nipote sono a Tiraspol in vacanza. (3 continua) Il 20 settembre Con l Ape Musicale parte la stagione lirica 2005 Conversazioni in giardino I bambini nell arte I bambini nell arte è stata la tematica affrontata con successo dalla dott.ssa Loretta Mozzoni, direttrice dei Musei Civici di Jesi, nel quarto appuntamento del ciclo di conferenze di storia dell arte Conversazioni in giardino. Attraverso la proiezione e il commento esaustivo di diapositive relative ad opere pittoriche di notevole valenza artistica e aventi come protagonisti i bambini, la dott.ssa Mozzoni ha ricostruito nei punti più salienti il percorso evolutivo compiuto dal fenomeno dell infanzia, nei diversi contesti sociali e nelle differenti epoche storiche, a partire dal suo concepimento come idea sociale sino al suo concretizzarsi in struttura sociale e condizione psicologica. In effetti, il concetto di infanzia si è affermato come periodo formativo di crescente importanza solo attorno al sedicesimo I bambini dell affresco del Beato Angelico secolo, affinandosi e arricchendosi fino ai nostri giorni. Precisamente, essa è risultata la più grande invenzione umanistica dell età rinascimentale, assieme ai concetti di scienza, di stato-nazione, di libertà religiosa. Rousseau scriveva del rispetto che si cominciava a nutrire in Francia per il fascino e il valore dell infanzia, raccontando di un vecchio gentiluomo che alla domanda di Luigi XV se il La prima rappresentazione in epoca moderna de L Ape Musicale aprirà il 20 settembre (ore 21) e il 22 settembre (ore 16) la XXXVIII stagione Lirica di Tradizione del Pergolesi, anticipando di qualche mese le celebrazioni mozartiane. L Ape Musicale è una commedia per musica in due atti su libretto e collage musicale (di Lorenzo Da Ponte) con brani di Anfossi, Cimarosa, Gassmann, Gazzaniga, Martin i Soler, Mombelli, Mozart, Paisiello, Salieri e Tarchi. L opera - un pasticcio tipico del teatro musicale settecentesco verrà presentata nella ricostruzione della versione viennese del L allestimento è realizzato dal teatro Pergolesi in coproduzione con Teatri Spa di Treviso e in collaborazione con il Maggio Fiorentino; la Filarmonica Marchigiana sarà diretta da Attilio Cremonesi; regia del polacco Michal Znaniecki. L opera sarà trasmessa da Rai Radio 3. di Paola Cocola diciottesimo secolo gli piacesse di più del diciassettesimo, rispose: Sire, ho trascorso la mia giovinezza nel rispetto per i vecchi; ora mi trovo costretto a trascorrere la vecchiaia nel rispetto per i giovani. Il non adulto Anche se ogni cultura ha intuito il limite di una visione essenzialmente biologica dell infanzia, tuttavia per un lungo periodo le ha assegnato un ruolo di provvisorietà, di transizione, per cui il bambino era considerato il non-adulto, ossia l essere umano in attesa di divenire adulto. Da qui, i diversi modi scaturiti, nella cultura occidentale e orientale, di intendere l infanzia e di rapportarsi con il bambino, e dei quali la storia dell arte, attraverso lo studio delle peculiari modalità di rappresentazione dell infanzia, ha dato testimonianza, rendendo possibile risalire alle abitudini alimentari, all abbigliamento, agli stili educativi; ai pregiudizi di classe che hanno gravato sullo sviluppo del bambino e ai fortissimi vincoli imposti alla sua libertà, spontaneità e creatività da questa non consapevolezza dell infanzia. Diffusa era la concezione che il padre avesse potere di vita o di morte sul figlio, verso il quale non si aveva alcuna accortezza: anzi, la pratica dell adozione spesso veniva preferita alla filiazione, finché non si è passati alla visione opposta, ossia alla colpevolizzazione della donna che non poteva procreare. Pertanto, risultava molto alta la mortalità infantile e, soprattutto, l infanticidio. Si era soliti punire i bambini per i crimini commessi (ad esempio, il furto), con l impiccagione; viceversa, gli adulti che commettevano dei crimini contro i bambini, venivano puniti con lievi pene, e solo se i figli non erano loro. Proprietà privata I bambini venivano trattati come loro proprietà privata, con diritto di disporne come volevano, ma anche come beni immobili da poter investire all occorrenza per la sopravvivenza della famiglia. Si aveva una forte natalità nell aristocrazia, per motivi dinastici, e nella plebe, per poter disporre di un maggior numero di braccia ; il proletariato cercava invece di contenere questo fenomeno. Nelle opere, la mancanza di differenziazione tra mondo adulto e mondo infantile è visibile soprattutto nel modo di vestire i bambini, che li rendeva simili a degli adulti in miniatura. C era pure la consuetudine di vestire i maschietti fino a tre anni con abiti femminili, perché si voleva diffondere l idea che il bambino piccolo non avesse sesso, e intanto si giocavano delle strategie dinastiche sulla natura dell erede. Singolare a proposito il quadro di Anton Van Dych: I piccoli Balbi (Londra, National Gallery) nel quale sono ritratti tre fratelli; dal loro modo di vestire, e dalla postura, si intuisce il futuro ruolo di ciascuno: regnante, militare, religioso. Un investimento passivo La situazione era ancora più grave per le bambine, la cui nascita era considerata un investimento passivo, un rischio all onore, e richiedeva pertanto un educazione coercitiva. Anche la mortalità femminile era più alta e alla donna non era riconosciuta alcuna autonomia, tranne il ruolo nelle politiche matrimoniali, e di attrazione estetica- ricreativa presso le corti. Alle bambine quindi, fin dalla più tenera età, veniva negato ogni diritto (persino quello di chiedere l elemosina), e molto spesso, sia direttamente che indirettamente, si instillava in esse l arte della seduzione e della malizia. In un particolare dell affresco San Lorenzo distribuisce l elemosina ai poveri (1446, Vaticano Cappella Niccolina) del Beato Angelico, tra i due bambini rappresentati alla sinistra del santo, si nota la differenza dei ruoli: il maschietto ha ricevuto l elemosina e la femminuccia, con civetteria, cerca di sottrargliela. Per i teatri della provincia nel nome di Pergolesi e Spontini In viaggio con le musiche del Festival di Augusta Franco Cardinali 4 settembre: Maiolati L organo Callido, donato a Maiolati da Spontini, ha fatto ascoltare la sua voce in un concerto in cui sono stati messi a confronto gli stili che, sul finire del XVI e l inizio del XVII secolo, si distinsero in Germania, Olanda, Spagna, Inghilterra, Italia. Sullo strumento, dalle straordinarie risorse, Paolo Crivellaro, applauditissimo, ha eseguito oltre una decina di brani di autori tra i più significativi del tempo o anonimi. Agli ascoltatori, che gremivano la piccola chiesa di S. Stefano, ha concesso anche un bis: una Gagliarda lombarda di Antonio Valente. Scelta molto interessante: si tratta di un autorevole compositore-organista che, se pure cieco fin dalla nascita, operò a Napoli intorno al XVI secolo. L arte davvero può fare miracoli....e Monsano La stessa sera altro concerto a Monsano, nella chiesa degli Aroli, del prezioso ensemble di musica medievale La Reverdie. Il tema del viaggio è stato trattato con musiche di Guillaume Dufay, coltissimo compositore francofiammingo che nel XVI secolo ebbe occasione di visitare l Italia, accolto dalle corti del tempo, e le letture dei Memoires di Filippo De Commynes, suo contemporaneo, storico, cronista, politico, diplomatico. Incaricato di delicate missioni anch egli compì viaggi in Italia, riportandone impressioni pittoresche, riflessioni, osservazioni acute ed argute. Sei i componenti del gruppo, cantori e suonatori di rari strumenti musicali. Da diciannove anni lavorano insieme: precocissima vocazione, evidentemente, vista la loro età. Quasi per facoltà medianica parole e musica hanno richiamato in vita compositori e personaggi di un tempo lontano. Un transfert per gli ascoltatori assiepati nella chiesa; a porte e finestra chiuse, però, per permettere una buona registrazione alla terza rete Rai. Va bene.. ma che caldo! 5 settembre: Senigallia Chi conosce l area archeologica de La Fenice di Senigallia? E un luogo magico (ma il Festival diversi ne ha fatti scoprire), da visitare comunque. Qui, fra rovine suggestivamente illuminate e teche che custodiscono reperti di ogni genere è stato presentato il concerto per pianoforte Adieux et pèlerinages di un virtuoso di primissimo ordine, vincitore di prestigiosi premi internazionali, Pietro De Maria. Viaggiare come libero vagabondaggio, o come esperienza essenziale alla conoscenza e all arte, o come inquieta ricerca interiore, o anche soltanto come sogno ad occhi aperti. Così è avvenuto soprattutto in epoca romantica, ma forse sempre, ad iniziare dal mito di Ulisse. Così diversamente lo sentirono Liszt, Schubert, Beethoven che composero musica non essenzialmente descrittiva, ma rapportata a sensazioni ed esperienze culturali e letterarie assorbite durante viaggi reali o di fantasia. All esecuzione, che ha rivelato l eccezionale talento dell interprete, hanno fatto seguito ben tre bis, di cui l ultimo è stato, La campanella di Liszt, perfettamente argentina. 6 settembre: Monte San Vito Una chitarra e ancora un grande virtuoso, Maurizio Colonna, nel teatro-nido La Fortuna di Monte San Vito. Musica senza titolo in programma; non improvvisata, tuttavia, ma eseguita sul filo della memoria. Sono ricordi di arie latino-americane reinventate dall artista e sue composizioni legate a ricordi di viaggio. Il potere evocativo, la fantasia, l abilità tecnica innovativa, la sensibilità dell interprete hanno immobilizzato all ascolto gli spettatori: pochi, per la verità (c era qualche sagra nei dintorni? Non meraviglierebbe), ma fortunati. Non frequentemente si fanno esperienze simili. 7 settembre: San Marcello Tanto pubblico invece nel teatro Ferrari di San Marcello. Gli spettatori erano disposti in modo inconsueto, sul palcoscenico, nei palchi e in giro intorno alla platea dove invece era l orchestra, l Europa Galante condotta dal direttore al violino e solista Fabio Biondi. Troppo lungo per riportare l elenco delle registrazioni, dei concerti, dei premi ottenuti da Biondi (che ha iniziato la sua carriera da enfant prodige), e dall Europa Galante, da lui costituita nel (foto Stefano Binci) Segue a pag. 6

4 4 Sabato 17 e domenica 18 Raduno nazionale dei Granatieri di Sardegna Presenti i ministri Martino e Buttiglione Come annunciato, sabato 17 e domenica 18 Jesi ospiterà il 28^ Raduno nazionale dei Granatieri di Sardegna. Perché Jesi? Perché questa città risponde il generale Mario Buscemi, presidente nazionale dell Associazione Granatieri di Sardegna ha rappresentato momenti significativi nella storia dei Granatieri in due occasioni emblematiche che esprimono una viviva sintesi del looro impegno plurisecolare. Fu infatti nel 1860, anno decisivo della nostra storia, che il 17 settembre i Granatieri, prese Perugina, Foligno e Spoleto, entrarono in Jesi nella loro marcia verso Sud, intesa a congiungere le regioni settentrionali d Italia con le forse di Garibaldi vittorioso nel Mezzogiorno e conseguire così il sogno tanto atteso dell unità nazionale. Molti anni dopo continua il generale Buscemi nel corso della campagna d Italia del secondo conflitto mondiale, il 6 agosto 1944, veniva celebrato nella chiesa dell ospedale di Jesi il solenne rito funebre per il sottotenente dei Granatieri Antonio Casati, del Corpo Italiano di Liberazione, medaglia d oro al valor militare. L ufficiale, era caduto in combattimento a Corinaldo il giorno precedente. Interverranno al raduno, fra gli altri, il ministro della Difesa Antonio Martino, il ministro dei Beni Culturali Rocco Buttiglione, il vice presidente del Senato Domenico Fisichella, il Capo di stato maggiore dell Esercito Filiberto Cecchi. in alto, l incontro tra vecchi e giovani granatieri in un quadro del Museo storico dell Associazione Il programma delle due giornate Sabato 17 setttembre ore 11 al monumento ai Caduti (viale Cavallotti): alzabandiera e omaggio ai Caduti per l Italia ore 11,45 nel palazzo del Comune: consegna del medagliere al sindaco di Jesi ore 15,30 in piazza della Republica: saluto ai partecipanti da parte delle autorità cittadine e del presidente dell Associazione nazionale Granatieri di Sardegna. ore 16 in piazza della Republica: concerto della musica d ordinanza dei Granatieri ore 17 in Cattedrale: Messa solenne ore 18,30 nella chiesa di San Nicolò: inaugurazione della mostra Correva l anno 1860 a cura del Museo Storico dei Granatieri ore 21,15 al Palasport di via Tabano: Carosello Storico dei Granatieri. Domenica 18 settembre ore 11 al viale Cavallotti: rassegna da parte della massima autorità e sfilamento dal viale Cavallotti a piazza della Repubblica ore 13 all Interporto: convivio associativo ore 18 al monumento ai Caduti (viale Cavallotti): ammainabandiera Cupramontana Come sarà la prossima Sagra? di Andrea Brunori Presentato da Comune cuprense e associazione Pro Cupra il programma della 68ª Sagra dell Uva. Una tra le più antiche feste vendemmiali d Italia che anche quest anno sarà caratterizzata da folklore, cucina tradizionale, concerti di musica leggera e liscio. Il via alle celebrazioni verrà impartito sabato 24 settembre con il convegno Vino e Salute, la premiazione dei vincitori del premio nazionale Etichetta d Oro e l inaugurazione della mostra del pittore Sante Pieragostini. La kermesse vera e propria inizierà invece giovedì 29 per concludersi domenica 2 ottobre. La prima giornata vedrà, dal tardo pomeriggio, la cerimonia di inaugurazione della mostra mercato dei prodotti alimentari e artigianato artistico presso piazza IV Novembre e via Ferranti, l esibizione della banda musicale Città di Staffolo, l apertura degli stand gastronomici e delle Fonti del Verdicchio. In serata, invece, liscio in piazza Cavour con l orchestra La Nuova Età ed in corso Leopardi con gli X-Ray rock tribute. Da ricordare, alle 19,30 circa, la realizzazione e degustazione della crescia di grasselli più lunga del mondo, in piazza Cavour. Nel pomeriggio di venerdì 30, alle 18, celebrazione del premio 4 Medagliere del Verdicchio presso la sala consiliare. Mentre nel centro storico si esibirà la banda musicale comunale Bonanni e, sino a tarda notte, i coinvolgenti e caratteristici gruppi itineranti La Damigiana e la Martinicchia. In piazza Cavour invece, dalle 21, grande serata musicale e danzante con le note e l energia di Genio e Pierrots (piazza Cavour). In corso Leopardi esibizione del gruppo Jam Break, in piazza Cavour dopo la mezzanotte musica con Radio Blu. Momenti caratterizzanti di sabato 1 ottobre saranno invece il Palio della Pigiatura alle 17 e l esibizione dei gruppi folk Massaccio di Cupra, Colle del Verdicchio di Staffolo, di trampolieri, mangiafuoco e cantori itineranti. Alle 21 musica in piazza Cavour con la cover band di Vasco Rossi Gli spari sopra ed in corso Leopardi con il gruppo Kubla Khan. Alle 23 nella piazza centrale, invece, concerto dei Gemelli Diversi. Dall una di notte discoteca e risate con Radio Arancia Network e Antonio Lo Cascio. Domenica 2 ottobre il gran finale. Alle 15,30 sfilata dei carri allegorici e dei gruppi folk. Alle 17,30 premiazione del Medagliere del Verdicchio, del nonno e della nonna produttori di vino più anziani in occasione della Festa Nazionale dei Nonni. Alle 18 concerto di Umberto Tozzi. Alle 22,30 circa spettacolo di fuochi d artificio. Jesi e Vallesina Novità nelle iscrizioni all Università per gli adulti Le iscrizioni al diciottesimo anno di attività della Libera Università per Adulti di Jesi (Luaj) hanno avuto inizio, nella sede di piazzale San Francesco, lo scorso martedì. Novità importante: per il corrente anno accademico questa università ha statutariamente acquisito il carattere di associazione per cui, nel chiedere l iscrizione, ogni aderente formalizza la sua domanda di ammissione all Università quale socio, versando, come negli anni precedenti, l esigua cifra di quaranta euro. Per il corrente anno accademico oltre ai numerosi corsi già attivati in passato, comparirà un nuovo corso - la psicologia - svolto da più docenti. Arricchiti e più numerosi anche i corsi di laboratorio. In mostra le opere di Collamati Nella splendida cornice di Villa Salvati di Pianello Vallesina, dal 10 settembre, è aperta la mostra Opere di Luciano Antonio Collamati. Nella mostra, curata da Attilio Coltorti, si ripercorrono i quarant anni di attività dell artista, uno dei più interessanti pittori contemporanei marchigiani: dai primissimi esordi scolastici - sarà prima allievo poi docente presso l Istituto d Arte di Ancona - all incontro con l opera di Edgardo Mannucci e Sante Monachesi. Esperienza quest ultima che lo porterà ad aderire, negli anni 70, allo spazialismo. La mostra sarà visitabile fino a domenica 25, dalle 17 alle 20 o, su prenotazione, in altri orari, chiamando il numero Corsi di ginnastica e pallavolo La Polisportiva Libertas-Jesi apre corsi di ginnastica artistica femminile e maschile. L età minima richiesta per partecipare ai corsi è di cinque anni. Inoltre la Volley Gastreghini attiva corsi di pallavolo rivolti a bambine dai sei anni in poi. I corsi saranno tenuti da istruttori federali presso le palestre Carducci e Leopardi. Per informazioni: Polisportiva Libertas Jesi - via Pergolesi, 8 tel All Università delle tre età Il 10 settembre sono iniziate le iscrizioni all anno accademico dell Università delle tre età dei Cinque Castelli, istituzione culturale sorta in collaborazione con le amministrazioni comunali di Agugliano, Camerata Picena, Offagna, Polverigi e Santa Maria Nuova. Aderente all Unitre di Torino, L Università delle tre età ha programmato ben 39 corsi, dalle lingue straniere alla filosofia, dalla storia dell arte alla musica popolare, dall informatica alla ceramica, dalla fotografia alla cucina, dal giardinaggio al cucito, ecc. Iscrizioni presso la sede di Agugliano, in piazza Vittorio Emanuele 15, fino al 24 settembre (dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19); quota di iscrizione 40 euro (20 euro per altri membri della stessa famiglia). Sui ricoveri in ospedale Si è concluso il 9 settembre a Jesi il corso di formazione obbligatorio sui protocolli per l appropriatezza dei ricoveri ospedalieri. Al corso, organizzato dalla Asur-Zona Territoriale n.5 di Jesi, hanno partecipato gruppi selezionati di professionisti ospedalieri, medici ed infermieri delle strutture pubbliche di Jesi, Ancona, Senigallia e Fabriano. L iniziativa è volta ad una più attenta programmazione delle attività di ricovero. Scuola di taglio e cucito CriStyle d i M a r i a C r i s t i n a C e s a r i Opera da 40 anni con corsi permanenti, professionali e progressivi. Lezioni a carattere individuale con sistema didattico esclusivo. Le iscrizioni sono aperte durante tutto l anno. Corsi di: hobbistica uso familiare, modellista, sarta - fashion designer. JESI - Via Ugo la Malfa, 24 tel e fax cell mail mariacristinacesari@yahoo.it Nonostante la pioggia Bel successo della Festa del Volontariato di Paolo Marcozzi Domenica 11 settembre si è tenuta la Festa del Volontariato, organizzata dall Avis di Jesi. Anche quest anno la pioggia ha voluto bagnare i tanti volontari, che però non si sono fatti scoraggiare. Il sindaco ha messo ha disposizione per le premiazioni la sala consiliare, nella quale sono state conferite le onorificenze, fra cui le cittadinanze benemerite a coloro che hanno compiuto cento donazioni: Giuliano Barchiesi, Francesco Binanti, Giuliano Giorgio Giuliani, Ivano La Festa del Volontariato si è aperta nella chiesa delle Grazie (prima foto), dove il Vescovo Mons. Oscar Serfilippi ha celebrato la S.Messa, animata dalla corale Pergolesiana diretta da Mons. Roberto Vigo. Nella seconda foto, un momento della dimostrazione di primo soccorso a cura della Croce Rossa e della Croce Verde. (foto Candolfi) Medici, Rosella Stronati, Roberto Tombolasi ed il conte Ubaldo Baldeschi Balleani (il discendente di una delle più nobili famiglie jesine ha improvvisato un simpaticissimo show alludendo alla sua mole e gridando ai quattro venti che si può chiaramente vedere che donare il sangue non fa male: il che è perfettamente vero). La serata è proseguita grazie al tempo più clemente e particolarmente applaudita è stata l esibizione congiunta dei Vigili del Fuoco e della Croce Rossa e Croce Verde: è stato simulato l incendio del terrazzino più alto del palazzo municipale, con tanto di feriti ed intossicati salvati dalla lunghissima scala dell autopompa che ha superato in altezza il palazzo e persino il teatro Pergolesi, tant è che qualcuno ha commentato che, visto che c erano, potevano almeno rimettere l orologio, fermo da mesi! Grazie ancora una volta ai donatori e a tutti i volontari: la loro opera è insostituibile e forte è il loro richiamo all impegno e alla partecipazione. Non per un giorno solo, ma durante tutto l anno. Maiolati All asilo nido rette meno care Rette dell asilo nido meno care per i bimbi in situazione di handicap. E quanto ha deciso all unanimità il Consiglio comunale di Maiolati Spontini nella seduta del 5 settembre. La retta sarà infatti calcolata in base alle ore di effettiva frequenza, e non più per l intera fascia oraria prescelta. complessiva del servizio. Si registra così un ulteriore passo in avanti riguardo i servizi rivolti ai portatori di handicap ha detto l assessore ai Servizi sociali Manolo Bucciarelli - Ho sempre creduto che sia necessario provvedere ed agevolare la loro integrazione e socializzazione sin dalla tenera età. Assemblea sul palasport L amministrazione comunale di Maiolati Spuntini ha organizzato un assemblea pubblica per presentare alla cittadinanza il progetto per la realizzazione del nuovo palazzetto dello sport. L incontro è stato programmato per venerdì 16 settembre, alle ore 21, presso il Centro comunale 6001 di Moie. Interverranno il sindaco Giancarlo Carbini, l assessore ai Lavori pubblici Umberto Domizioli e il progettista. In marcia per la pace di Giorgia Barboni La pace è un bene indivisibile, occorre affrontare con decisione i flagelli che tormentano milioni di esseri umani nel mondo : sono queste le parole del Capo dello Stato che salutano il popolo della pace davanti la Rocca di Assisi, al termine dei 24 chilometri di cammino tra le colline e le vallate umbre. Migliaia di persone dalle magliette bianche in segno di protesta per la povertà nel mondo, migliaia di persone che portano striscioni, cantano, ridono e discutono. Domenica scorsa, al quarto anniversario del nine-eleven ci si mette in cammino, chi scalzo, chi con i sandali, chi schierandosi partiticamente e chi, d altro canto, condividendo semplicemente lo slogan Stop alla povertà. Una adesione straordinaria, che vede la partecipazione anche del Comune di Jesi, la cui Consulta per la Pace ha appositamente organizzato un pullman. Quattro, quasi cinque ore di cammino non sono poche: viene spontaneo chiedersi perché lo si fa, perché sfidare un estate ballerina per un evento che potrebbe rimanere fine a se stesso. La sfida della pace è nella sua scomodità, che 24 chilometri rendono palesi ma che la quotidianità, purtroppo, nasconde. È bello portare a casa fogli e depliant sulle decine di iniziative portate avanti dalle Onlus che aderiscono alla marcia, ma ancor più bello è riuscire a conservare tutti i buoni propositi nelle scelte e nelle azioni di ogni giorno. Da qui emerge il messaggio di questo evento: una spinta dal basso che va oltre le scelte di fede (ecco sfilare ragazzi musulmani insieme ai comboniani di Zanotelli), oltre le generazioni: ma, come ogni cosa che sboccia, necessita di cure e di attenzioni costanti. Ne è dimostrazione veder camminare, oltre agli adolescenti e agli over50, intere famiglie, che della lotta alla fame e alla povertà hanno fatto la propria proposta educativa e tema di confronto, costruttori di pace e testimoni concreti di quel No excuses, non ci sono scuse: via la povertà dal mondo entro il Gli ex del Salvati si incontrano di Rachele Mancinelli Sabato 10 settembre l associazione degli ex allievi e dipendenti dell istituto professionale di stato Serafino Salvati di Monteroberto-Jesi ha festeggiato il suo primo raduno presso la sede di Pianello Vallesina. In mattinata, la S.Messa. Poi, una serie di interventi aperti dal prof. Mario Crescimbeni che ha illustrato il ruolo ricoperto dall istituto nello scenario agricolo locale. Un ruolo importante - ha detto - in quanto gli allievi, 155 nella scuola di S.Salvati e 35 in quelle serali dell Ipsia e Pieralisi, vengono formati con competenza sulle tematiche agricole, chimiche e delle colture biologiche, trovandosi così competitivi sul mercato, in grado di valorizzare le stesse industrie in cui lavoreranno. Il prof. Carotti ha spiegato che la scuola può dare spazio ad alunni diversamente abili perché opera in un settore prolifico anche per questo tipo di inserimenti. Poi, la parola alla Fondazione; il presidente, Gentile Amatori, l ha definita strumento giuridico e amministrativo idoneo a promuovere e valorizzare le attività prescelte dall istituto. Paolo Cingolani, vicesindaco di Jesi e vicepresidente della Fondazione, ha confermato l impegno del Comune di Jesi per assicurare un ruolo centrale all istituto e alla villa Salvati nel territorio. Al raduno, sono intervenuti anche Gabriele Santoro, del Collegio agrotecnici, il sindaco di Castelbellino, Demetrio Papadopoulos e quello di Monteroberto, Renzo Zuccaro.

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6 6 Jesi e Vallesina Contrappunti Tir, post-it e idee di Riccardo Ceccarelli Mercoledì 7 settembre, dedicato a S. Regina, si è mosso da Roma il Tir giallo di Romano Prodi, leader dell Unione, che accompagnerà, nel corso di quaranta giorni, il professore in tutta Italia, in dodici città e nove regioni, per le primarie del prossimo 16 ottobre e per le elezioni politiche del Poco meno di dieci anni fa, Prodi usò un pullman per il suo percorso elettorale, ora un Tir lungo 16 metri, con 16 ruote, poco più dei partiti della coalizione, nota il Il Resto del Carlino del 7 settembre. Scaramantico il numero 16: 16 metri la lunghezza del Tir; 16 le sue ruote, 16 la data delle primarie,16 le pagine dell opuscolo che sarà distribuito in due milioni di copie. Così il colore giallo: giallo il Tir di Prodi, gialli i postit con la scritta Bertinotti Presidente, diffusi ugualmente per le primarie dal più solido competitore del professore. La competizione insomma si sta facendo interessante. Prodi si presenta alle primarie con il suo programma, così lo fa Bertinotti, così Mastella, così Pecoraro Scanio che ha incominciato a girare per porti con la barca, così Di Pietro, così don Vitaliano della Sala, così Scalfarotto o altri ancora. Si confronteranno, la gente avrà modo di ascoltare, leggere, vedere, decidere e votare per il candidato leader. *** Ancora tuttavia sembra che né dall Unione o centrosinistra né dal centro destra ci sia un chiaro programma in vista delle elezioni del prossimo anno. Dicono che è ancora presto. Intanto nelle feste di partito delle scorse settimane le opinioni, i giudizi, le riflessioni sono state a tutto campo e qualcuna anche fuori del campo. Veti incrociati, amplificazioni di ipotesi per sondare l avversario, parole tante, confusione pure, chiarezza come al solito fotocopia del politichese : esercizi consueti per queste feste popolari che sono più passerelle per i politici e raccolta di fondi per i partiti a base di pranzi, cene, panini, vino e porchetta, che non laboratori di idee. Il programma sarà deciso insieme ha detto Prodi, che ha altresì sottolineato come sulle cose che contano le differenze sono minime. C è da credergli. Sulla parola. Per ora. Non sappiamo se riuscirà a mettere d accordo Bertinotti con Mastella. Quest ultimo ha già messo paletti ben precisi sulla politica estera, sull eutanasia, ecc. Ma sì che ce la farà! speriamo che non debba ricorrere ad una seduta spiritica come fece con alcuni amici nei giorni del sequestro Moro per trovarne la prigione, con i risultati da tutti conosciuti o forse, meglio per lui e per tutti, dimenticati. *** A proposito di risultati, quelli che doveva elaborare la sua Fabbrica del programma non se ne sono conosciuti molti in giro, sottoscritti dai partners dell Unione. Se da questo versante, tranne gli oceanici battimani nelle relative feste, non si è visto granché per quanto riguarda la condivisione di idee, di uomini o abbozzi di programma; dall altro versante, in alcuni partiti, c è da registrare una quasi totale assenza di discussione e di idee, tanto da far scrivere ad Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della Sera del 4 settembre: In Forza Italia sembra esserci posto solo per il silenzio dei cimiteri. E per quanto concerne l Udc, al margine di infiniti dibattiti e dichiarazioni, Angelo Panebianco aveva sintetizzato sullo stesso quotidiano il 31 agosto: Occorrono idee intorno alle quali costruire il consenso della coalizione. Naturalmente, per mettere in circolazione idee bisogna prima averle. Sono queste infatti quelle che contano: una offerta politica, una proposta, una visione, che diventi argomento di discussione e poi di convergenza tra tutte le forze della coalizione. In entrambi i poli. Un offerta politica comunicata e fatta conoscere alla gente possibilmente con un linguaggio che tutti capiscano. Senza demagogie. Perché poi tutti saremo chiamati a decidere. Non sui colori, ma sull immediato nostro futuro politico. I nuovi organismi del Premio Vallesina L associazione Premio Vallesina si è data i nuovi organismi per il biennio , come segue: Presidente dell assemblea dei soci: Fabiano Belcecchi, sindaco di Jesi. Presidente dell associazione e del Comitato esecutivo: Gianluca Fioretti, sindaco di Monsano. Vice-presidente dell associazione e del Comitato esecutivo: Claudio Bocchini, presidente del Comitato territoriale Vallesina di Assindustria. Componenti il Comitato esecutivo (nove componenti soci fondatori): Giancarlo Carbini, Sergio Cascia e Sandro Grizi per il Comune di Maiolati; Luca Fioretti, Gilia Volpotti e Sandro Sbarbati per il Comune di Monsano; Claudio Bocchini, Sandro Paradisi ed Andrea Stronati per Assindustria; (sei componenti soci ordinari) Leonardo Animali (Jesi), Lorenzo Tesei (Castelbellino), Oriano Francescangeli (Castelplanio), Sandro Barcaglioni (San Paolo di Jesi), Andrea Moriconi (Santa Maria Nuova) e Wanni Venanzoni (Morro D Alba); (un presidente commissione esaminatrice con diritto di voto) Paolo Annibaldi. Collegio sindacale: Stefano Coppola (presidente), Giovanni Filosa e Giambruno Mosca. Commissione esaminatrice schede candidati: presidente: dott. Paolo Annibaldi (vice presidente del Cnel), Claudio Bocchini, Sandro Sbarbati (ex sindaco di Monsano), Stefania Lucidi (insegnante), Gianni Rossetti (presidente dell Ordine dei giornalisti delle Marche), Gilia Volpotti (ex preside), Riccardo Ceccarelli (bibliotecario a Cupramontana), Federica Bernardini in Cirilli (imprenditrice) e Giovanni Latini (preside all università di Ancona). Linea diretta: Jesi-Milano-Colonia Le maglie della GMG Moie In mostra gli oggetti sacri della parrocchia di S. Maria Negli ultimi numeri abbiamo raccontato, in diretta da Colonia, la XX Giornata Mondiale della Gioventù: i momenti più forti, più coinvolgenti, più emozionanti, le attese, gli incontri, le esperienze, le riflessioni Un grande avvenimento, come un grosso contenitore entro il quale ha trovato spazio l umanità di un milione di giovani di tutto il mondo. Un caleidoscopio di immagini, di colori, di sensazioni, di sentimenti. E anche di simboli e storie minute: tra questi ultimi, le maglie che tantissimi giovani hanno realizzato e indossato come segno distintivo. Avevano una loro maglia anche i giovani della nostra diocesi: è quella che vedete nella prima foto. Sul petto lo stivale con i colori della bandiera; nel cuore dello stivale il profilo della nostra regione e in parallelo con la nostra regione lo stemma di Jesi dominato dal leone rampante coronato: quasi a voler ricordare ai giovani (e ai meno giovani) di Colonia e dintorni che a darci quella corona è stato il nostro concittadino più illustre, che è anche un illustre concittadino del loro Paese. Se la prima maglia è quella dei giovani della Milano delle Marche (così era detta la Jesi dei tempi che furono), la seconda maglia è quella dei giovani della Milano di Milano. Dietro questa maglia c è il racconto di un viaggio, il viaggio straordinario di una maglia che una ragazza di Milano, venuta in vacanza a Senigallia, ha consegnato ad una ragazza jesina incontrata tra i giovani di Colonia, con la raccomandazione di consegnarla ad un ragazzo, di nome Fabrizio, dell Azione Cattolica di Jesi e la maglia così leggo in una nota che accompagna la foto - è arrivata a dare realtà al sogno che fa girare il mondo (gi elle) di Sara Palmolella Il ricco Settembre di Moje, una rassegna ininterrotta di appuntamenti sacri e profani, ha permesso anche un riordino ed una successiva esposizione degli oggetti sacri in possesso della parrocchia di Santa Maria, posta all interno dell abbazia romanica. La necessità di restauro dell intero monumento, in seguito ai danni riportati dal terremoto del 1997, ha permesso un generale recupero di tutti gli ambienti (compresi quelli della canonica posti in due piani sopra l ingresso principale) e la valorizzazione di antichi oggetti di arte religiosa rinvenuti, in cattive condizioni, in sacrestia, nei magazzini e nei ripostigli dell Abbazia. L esposizione, molto visitata in questi giorni di festa, inizia già dal cortile retrostante la chiesa con le tre vecchie campane; sulla più grande di queste è riportata un iscrizione del pievano Giuseppe Laudazi, datata 1851, sacerdote attivo in favore dei contadini durante la Repubblica Romana. Salendo le scale a chiocciola, riportate In viaggio con le musiche Segue da pag. 3 Si è ascoltata musica di Mozart e di Giovanni Battista Sammartini. Accostamento non casuale. Mozart, giovanissimo, visitò con il padre l Italia venendo a contatto con il mondo musicale del nostro paese (Pergolesi compreso). Fu un esperienza fondamentale per la sua formazione artistica. Conobbe sicuramente anche Sammartini, l imbrattacarte, secondo qualche maligno critico del tempo, o il principale artefice della sinfonia moderna secondo studiosi più avveduti. Quanto diversi fossero i due compositori per temperamento, ma quanto ricca in entrambi fosse la fantasia creativa è apparso evidente. L esperienza del gruppo strumentale e del suo direttore hanno suggerito la sostituzione del clavicembalo con un fortepiano, dalla voce più discreta e più adatta quindi a un ambiente raccolto. Dopo due bis (con un omaggio a Gluck, che fu allievo di Sammartini) si è indugiato in sala, a curiosare fra leggii e spartiti, senza decidersi a lasciare il teatro. 8 settembre: Montecarotto Non c è raggio di luce, né sorriso, né speranza, ma un profondo pessimismo esistenziale riflesso in paesaggi gelidi, tempeste, vagabondaggi solitari nei 24 ossianici lieder che formano la raccolta Winterreise ( Viaggio d inverno ) di Schubert. Le liriche sono di G. Müller, poeta tedesco destinato a morte precoce come il musicista, ma autore anche di composizioni di tutt altro, più sereno genere. Schubert restò colpito non solo dal clima delle poesie che trovava corrispondenza con la profonda crisi spirituale in cui egli stesso era immerso allora, ma anche dal loro senso ritmico, affine alla musica. Ne fece così dei capolavori che divennero presto popolarissimi. Nel teatro di Montecarotto i Winterreise (di cui opportunamente è stato offerto agli spettatori il testo scritto nella traduzione dal tedesco), sono stati affidati all esecuzione del tenore Jan Bostridge favolose credenziali, aspetto ascetico e dal pianista Julius Drake, non meno reputato. Vibrante, toccante interpretazione accurata in ogni sfumatura, accento, significato. Buona affluenza di pubblico. A sorpresa gli intervenuti, mesti e pensosi pellegrini sulla via di casa, sono stati rallegrati da splendidi fuochi d artificio, accesi chissà dove nella campagna. Meno male. Dopo l inverno viene sempre la primavera. Augusta Franco Cardinali anche queste alla loro originale bellezza, si accede alla mostra. Nella prima sala si apprezza uno splendido armonium, con i registri in avorio (la chiesa di Moje non ha mai avuto un organo a mantici). Nella mostra sono esposti principalmente statue votive, candelabri, reliquiari, ostensori, calici, croci lignee, tabernacoli, raggiere, tronetti dorati, tabernacoli ed ex voto in argento. Interessanti sono anche gli antichi testi sacri, messali, lettere pastorali e un documento che ricorda il Sinodo diocesano voluto dal Vescovo Morichini nel novembre Tra gli ex voto c è anche una testimonianza in argento, datata 1893, che ricorda un Pellegrinaggio delle Pantiere, posto insieme a tanti cuori d argento donati alla Madonna per grazia ricevuta. Tutti gli oggetti appartengono alla liturgia preconciliare, ma in questo senso simbolici sono i paramenti sacri, i piviali con gli alamari, e tutti gli oggetti destinati alla liturgia funebre. Interessante è anche una semplice statua della Madonna Addolorata, donata alla comunità parrocchiale nel 1939 da Tommaso Galeassi, il quale, ad imitazione della festa del Perdono di Majolati, diede all Abbazia un finanziamento per il mantenimento della festa religiosa dell Addolorata, organizzata in un triduo, in una processione e in suffragi. Splendida un antica statua in porcellana raffigurante la Madonna con Bambino, entrambi, secondo l uso meridionale, riccamente vestiti. Accanto alle curiosità c è anche la bandiera di una confraternita, la Pia Unione della SS. Misericordia, ed un ampio frammento di un paliotto in scagliola, simile a tanti altri presenti nella Vallesina e realizzati intorno al 1730 da Francesco Paltrinieri o da Francesco Antonio Gabrielli. Questa mostra rappresenta un ritrovato interesse per il patrimonio parrocchiale, per la sua millenaria storia, per la cultura che da queste antiche pietre si propaga e che vuole essere condivisa dalla comunità. Articoli - Arredi - Statue - Icone - Quadri - Paramenti sacri Santina Buoncompagni Tuniche ed oggetti per Comunioni - Cresime - Nozze - RIcordiamo, inoltre il nostro servizio cortesia riservato al clero, che consiste nel recapito a domicilio delle merci ordinateci e che verrà effettuato nel primo e terzo lunedì di ogni mese, completamente gratuito. ANCONA Via Matteotti 9 tel e fax b.santina@tiscalinet.it SENIGALLIA Via A. Costa 27 tel e fax italeurop@tiscalinet.it

7 Sport 7 Fioretti Pietro (strada senza sbocco da Via Solazzi) Vice console di Francia e convinto giacobino, fu personaggio dominante nella Jesi repubblicana, all epoca della rivoluzione francese. Quale Prefetto Consolare presiedette la giunta democratica nel maggio del 1798 Fiori (dei) (Via, strada senza sbocco da Via Erbarella) Tipico nome di via che sarebbe meglio evitare (il nome, non la via): denota la scarsa attenzione che gli amministratori dedicano all immagine della città. Fiume (Via, da Via Battisti a Via XXIV Maggio) Città Croata dell Istria, il cui nome è oggi Rijeka; fu italiana dal 1924 al 1945, quando passò definitivamente alla Jugoslavia. Fontalbino (Via, da Via S. Lucia ai confini con Monsano) Era qui situata la fonte Albina, una delle fonti storiche da cui i cittadini attingevano acqua per bere. Fontedamo (Via, da Via Ancona a Via Latini) Prende il nome dalla Villa Balleani e dalla contrada rurale dove essa è costruita. Qui, nel 1843, fu impiantata la seconda filanda di Jesi. Forlanini Carlo (Via da Via Murri a Via dei Colli) (Milano, 1847 Nervi, 1918) Medico, laureato in medicina a Pavia. Nel 1882 inventò il pneumotorace artificiale per la cura della tubercolosi. Fornace (Via, da Via Roma a Via Bellavista) La fornace per la fabbrica dei mattoni fu il primo vero complesso industriale jesino, nato alla fine del secolo XVIII su iniziativa dei marchesi Pianetti sui terreni paludosi limitrofi alla via Clementina, nota come zona delle Valche, per la presenza delle gualchiere. In pochi decenni la zona venne profondamente intaccata per ricavarne la materia prima (l argilla), tanto da originarvi una specie di burrone artificiale. L esaurimento dell argilla migliore, quella marrone, sancì la morte della fornace: oggi rimane solo la ciminiera, opportunamente conservata nel mezzo di un centro commerciale, a testimoniare un altro pezzo della Jesi industre del passato che non c è più. Forno (del) (Via, da Piazza Nova a Vicolo Fiasconi) E il forno più famoso della Jesi del passato, quello di Ercole : per arrivarci bastava seguire il profumo della pizza col formaggio appena sfornata. Oggi è diventato un osteria di lusso, chissà perché chiamata Forno Ercoli. Benvenute alla vita Nata il 18 marzo scorso, sei grande ormai, Benedetta Balducci: stai per raggiungere i sei mesi di vita. Sei la speranza e il sorriso di una nuova stagione dopo l inverno, una gioia immensa per papà David e mamma Sabrina e per i fratellini maggiori Pierpaolo di sette anni e Francesco di anni due. La felicità piena delle loro ultime stagioni per i nonni paterni Antonio e Celestina Balducci e per quelli materni Mario e Ondina Bocchini. E nata Maria Albanesi, il 25 marzo Lo comunicano con infinita felicità papà Massimo, mamma Barbara Giuliani e la sorellina maggiore, Marta, di quattro anni, orgogliosa e capace babysitter. Jesi per via di Paolo Marcozzi Jesi molteplice Dal 17 al 25 settembre, al Palazzo dei Convegni La città molteplice. Quattro volte Jesi, mostra di grafica e pittura dello jesino Andrea Silicati. Artista poliedrico, Silicati si è dedicato a diverse forme di espressione artistica, dalla pittura alla creazione di installazioni, costumi e scenografie teatrali. Monte Schiavo Banca Marche al memorial Brasili Organizzato dal Centro Sportivo Italiano 3 Ping Pong Day Venerdì 16 in piazza della Repubblica Venerdì 16 settembre torna nella nostra città, in piazza della Repubblica, il Ping Pong Day organizzato dal Centro zona di Jesi del Csi (Centro Sportivo Italiano). Alla sua terza edizione, vuol offrire a grandi e piccoli un occasione per conoscersi, socializzare e sfidarsi in un torneo che sta riscuotendo sempre maggiore consenso e adesioni. Anche quest anno la manifestazione sarà articolata su due settori: quello dei tornei ufficiali: per Giovani (nati dal 1989 in poi), dalle 18 alle 20, e Open (nati prima del 1989) dalle 21,15 fino alle 23,30,) e quello che darà la possibilità a chiunque di impugnare una racchetta e giocare liberamente con amici e familiari (free sport) su alcuni dei dieci tavoli predisposti dagli organizzatori. Ad aprire l evento è stato invitato l assessore allo Sport, Leonello Rocchetti. Saranno presenti anche alunni dell istituto Galilei di Jesi che nel passato anno scolastico ha ospitato la campagna promozionale Csi Formazione in tour dal tema Tennis tavolo e comunicazione, coinvolgendo gli studenti delle prime due classi superiori. La dimensione estremamente semplice, ma comunque competitiva, di questa disciplina commenta Cristiano Taviani, responsabile tecnico del Csi della manifestazione ci permette, e ci permetterà, di formulare una proposta alla portata di tutti gli spazi parrocchiali e dei circoli, coinvolgendo realtà anche poco inclini alla pratica sportiva classica (calcio, pallavolo) ma comunque affascinati dalla competizione sana e piacevole di un attività non troppo impegnativa, capace di far incontrare le persone attorno ad un tavolo almeno una volta alla settimana. (Nelle foto, due inquadrature dell edizione 2004) Le nuove prilline La nuova Monte Schiavo Banca Marche al completo o quasi (assente solo Togut) nel primo giorno di lavoro. Nella prima foto, da sinistra: Neli Marinova, Darina Mifkova, Isabella Zilio, Valeria Cimoli, Marcela Ritschelova, Liouba Kilic e Ludovica Orazi; nell altra foto, da sinistra in piedi: Ilyana Petkova, Giulia Borgogelli e Sofia Arimattei; seduta Giulia Genangeli. fotoservizio Candolfi di Giuseppe Papadia La prima uscita stagionale della rinnovata Monte Schiavo Banca Marche non è stata di certo fortunata. Al torneo Donare è Amore di Cagliari disputato lo scorso fine settimana, le jesine si sono piazzate ultime. In tre partite le rossoblù hanno raccolto altrettante sconfitte conquistando un solo set. Venerdì 9 era finita 3-0 per il Cannes e lo stesso risultato si era ripetuto sabato 10 con Pesaro nel primo derby della stagione. Domenica 11 poi, nella finale per il quinto posto era toccato al Tortolì dell ex Cuccarini battere le jesine 2-1. La tre giorni cagliaritana ha mostrato una Monte Schiavo discontinua e ancora in rodaggio. La continuità è precaria ha detto il tecnico Fracascia Abbiamo davvero pochi giorni di preparazione alle spalle. C è un bello spirito anche se bisogna essere più cattivi e acquisire maggiore agonismo. Il programma delle amichevoli delle prilline, però, prosegue senza sosta con il memorial Flavio Brasili, la rassegna che vede protagoniste tutte le compagini femminili di A1 e A2. Giovedì 15 le jesine hanno affrontato il Corridonia ad Agugliano e venerdì 16 il Castelfidardo a Filottrano (ore 19). Oggi, sabato 17 settembre, si giocano le finali al Palarossini di Ancona a partire dalle Mercoledì 21 Ritschelova e compagne scenderanno in campo al PalaTriccoli per un amichevole non ufficiale contro il Perugia (ore 17.30) campione d Italia. Calcio Basket Sicc Bpa al memorial Appolloni Non conosce pace il precampionato della Sicc Bpa. Con l arrivo di Weathers sembrava chiuso il mercato gialloverde ma così non è stato. Il giocatore non ha superato le visite mediche, dove è risultato temporaneamente non idoneo all attività sportiva. Venerdì la società ha così chiesto al Coni la revoca del visto ed il giorno dopo ha annunciato l ingaggio di un altro statunitense, Micheal Watson. Guardia tiratrice venticinquenne di 186 centimetri, Watson nell ultima stagione ha giocato nel campionato portoricano con i Grises de Humacao. Giocatore molto rapido e buon assist-man, può giocare anche da play. Lo scorso fine settimana la Sicc ha partecipato al torneo di Senigallia, finendo ultima. Sabato gli jesini hanno perduto il derby con il Fabriano per dopo una gara equilibrata. Tra i gialloverdi, privi del neopapà Rossini, bene Sato (27 punti), male invece la squadra dalla lunetta (23/35). Domenica è arrivata un altra sconfitta contro Teramo (88-73). Questo fine settimana si torna in campo per il memorial Appolloni. Sabato 17 si giocano le semifinali a Chiaravalle: alle Ferrara Rimini ed alle Sicc Reggio Emilia. Domenica 18 le finali al PalaTriccoli a partire dalle 19. Jesina e Real a quota 5 Oggi a Jesi il Fermignano e il Centobuchi a Moie Il Real Vallesina a Camerino trova duro il terreno e non segna (0-0), mentre la Jesina si sblocca in trasferta a Castel di Lama (0-3). Ora, dopo tre partite, viaggiano alla pari al secondo posto di classifica. Jesina Già i mugugni per le due partite pareggiate stavano (come al solito) dilagando, ben accompagnati da pareri esagerati e da profezie degne di Cassandra: tutti a piangere sui leoncelli incapaci di far gol! Ed ecco, puntuale, la smentita: un tre a zero corsaro con la Truentina! Probabilmente i nostri eroi hanno avuto un soprassalto al sentire le critiche e, senza porre tante inutili risposte chiacchierate, sono partiti in cabrata e già al primo contropiede vanno in gol: al 5 Cuccù lanciato da un preciso cross si trova tutto solo e spara al volo per lo 0-1. Non c è da faticare troppo contro una squadra di giovani ancora non del tutto amalgamati e già alla mezz ora circa, dopo un paio di spaventi, i padroni di casa si trovano il secondo gol in rete: Polverari, servito da Cuccù, risicando il fuorigioco, devia in rete al 34 ed è 0-2 per la gioia di duecento jesini venuti in riva al fiume Tronto in numero superiore ai tifosi trentini! Si va avanti con minor foga e con pause riposanti, vista la situazione non pericolosa. Poi Montigelli, entrato da non molto, su calcio piazzato segna il terzo gol: al e tranquillo finale, poco probante per un giudizio che rassicuri tutti i piagnoni! Oggi avremo al Carotti la squadra di Fermignano ( 4 punti in classifica). Sabato 10 settembre il capitano gialloverde Alberto Rossini è diventato papà. La sua compagna Alessandra Romanin ha dato alla luce il piccolo Davide. L Aurora Basket ha comunicato che in occasione del memorial Primo Novelli disputato sabato 3 settembre, l incasso di euro è stato devoluto all associazione Donne Sempre. Gip Real Vallesina In trasferta in quel di Camerino, dove il Real è stato preceduto dalla Jesina, ci troviamo nel carniere lo stesso risultato: uno sgradito pareggio e senza reti. Il Real è però giudicato dai camerti terribile ed òstica bestia nera. Con questa pregiudiziale i padroni di casa si sono presentati ben abbottonati, puntando almeno al pareggio. I nostri ripetutamente hanno provato a scardinare il bunker, facendo tremare le due centurie di tifosi locali, specie con Verdenelli, Ruggeri ed il baby Massei: inutilmente. E neppure Gabrielloni, entrato a metà partita, è riuscito a realizzare la segnatura. Oggi a Moie, il Centobuchi, primo in classifica (7 punti). Vir Prima categoria Sono sette le squadre che ci interessano in questo girone. Il Borgo Jesi, retrocesso dalla Promozione, fa sentire tutta la rabbia e in trasferta a Cupramontana ottiene la vittoria (1-2). La Labor, altra retrocessa, riceve il coriaceo Borghetto e non riesce a superarlo (0-0). Castelplanio rimanda a casa l Albacina con un gol vincente (1-0). A San Lorenzo in Campo, il San Marcello vince corsaramente, battendo la Laurentina (1-2). Monserra, opposta al Camerino, finisce in bianco (0-0). Altrettanto fa la Spes in casa contro la Serrana (0-0). Seconda categoria Nel girone D militano quattro compagini nostrane. L Aesina con un tris afferma la sua volontà di tornare ai vecchi tempi e batte l Apiro neopromosso (3-0). L Aurora contro Dorica-Torrette pareggia faticosamente (2-2). Bene la Sampaolese contro Agugliano (3-1). Perde a Chiaravalle il Monsano (2-1) Sabato 17 Bridge è arte A Jesi il bridge è arte: questo lo slogan per presentare il torneo di sabato 17 settembre organizzato dalla locale associazione sportiva dilettantistica bridge, con il patrocinio del Comune. Il torneo sarà anche un occasione per scoprire - a chi viene nella nostra città - i tesori artistici presenti. Gli organizzatori, infatti, anticiperanno l avvio del torneo con una visita guidata alla Pinacoteca. Piccolo buffet, poi via alla gara con il torneo Mitchell a coppie, mani mescolate. Un ricco montepremi renderà più stimolante la sfida.

8 8 Varie Agenda Il santo del giorno Venerdì 16 settembre Santi Cornelio e Cipriano Santa Eufemia Santa Ludmilla Sabato 17 San Roberto Bellarmino Domenica 18 San Giuseppe da Copertino Sant Eustorgio - Lunedì 19 San Gennaro San Mariano Martedì 20 Santi Andrea Kim, Paolo Chong e compagni, martiri Mercoledì 21 San Matteo, apostolo ed evangelista Santa Maura Giovedì 22 San Maurizio San Tommaso da Villanova San Silvano Venerdì 23 San Pio da Pietrelcina Santi Elisabetta e Zaccaria San Lino Sabato 24 San Pacifico Domenica 25 San Cleofa San Sergio di Radonez. Agenda Venerdì 16 settembre Jesi teatro-studio San Floriano (ore 18) spettacolo per ragazzi: La principessa e i diritti Sabato 17 settembre Jesi (dalle ore 11) Raduno nazionale dei Granatieri di Sardegna. Jesi biblioteca Petrucciana (ore 17) incontro pubblico su Commercio equo e solidale. Domenica 18 settembre Jesi (dalle ore 9,30) Raduno nazionale dei Granatieri di Sardegna Jesi al Polisportivo Cardinaletti Torneo di calcio Iqbal Mash. Jesi teatro Pergolesi (ore 16) per la stagione lirica: L ape musicale (anteprima giovami) Martedì 20 settembre Jesi teatro Pergolesi (ore 21) L ape musicale. Giovedì 22 settembre Jesi teatro Pergolesi (ore 16) L ape musicale In televisione Sabato 17 settembre ore 17,15 (Rai Uno) A sua immagine. Domenica 18 settembre ore 10 Santa Messa (Retequattro)- ore 10,30 (Rai Uno) A sua immagine ore 10,55 (Rai Uno) Santa Messa ore 12 (Rai Uno) Recita dell Angelus. Oggi sposi Sabato 17 settembre: Marco Porcarelli e Emanuela Gagliardini a San Giuseppe - Ernesto Sopranzetti e Francesca Moretti a Maiolati Spontini Domenica 18 settembre: Simone Cesari e Lucia Santini a Monte San Vito - Aldo Bellagamba e Chiara Mariani a San Francesco d Assisi - Fabrizio Carletti e Katiuscia Cirilli a Regina della Pace - Giacomo Cecchetti e Serena Pellegrini a San Giuseppe. Farmacie di turno Venerdì 16 Cerni - sabato 17 Comunale 2 domenica 18 Grammercato - lunedì 19 Coppi martedì 20 Moretti mercoledì 21 Barba giovedì 22 Martini venerdì 23 Calcatelli - sabato 24 Delle Grazie domenica 25 Comunale 1. I ritardi del tribunale Nel corso dell assemblea dell Associazione Forense Jesina è stata ricordata l attività svolta attività, concretizzatasi in numerosi convegni e conferenze sui più svariati argomenti giuridici e per l aggiornamento culturale e professionale degli iscritti e di quanti hanno inteso parteciparvi. E stato anche illustrato il costante contatto dell associazione con gli organi pubblici deputati all amministrazione della giustizia ed al restauro del Palazzo Carotti, sede del Tribunale di Jesi. A questo proposito, permane la preoccupazione dell associazione e di tutti gli avvocati jesini par il ritardo dei lavori: il trasferimento dagli uffici nella loro sede rinnovata previsto per questo mese forse non potrà essere effettuato neanche per la fine dall anno). Permangono inoltre è stato detto - le condizioni di abbandono dell archivio della Pretura (oggi Tribunale), in mezzo a polvere e calcinacci.; archivio che meriterebbe, da parte dall amministrazione, ben altra considerazione a cura, anche perché l Associazione Forense Jesina si era già adoperata per la permanenza a Jesi dell archivio, ottenendo assicurazioni di pronto intervento da parte della stessa amministrazione. Dove abitavano i Fiasconi? Dal sig. Aroldo Ginesi: Stimatissimo direttore, leggo su Voce della Vallesina di domenica 4 settembre, nella interessante rubrica Jesi per via, a cura di Paolo Marcozzi,una notizia che va, a mio parere,corretta. Marcozzi posiziona il palazzo della famiglia magnatizia Fiasconi, tra via Roccabella e Costa Pastorina. Non so se parlasi di costruzione preesistente, ma il palazzo Fiasconi è quello sito, scendendo da piazza Federico II, in Costa Lombarda segnato con il numero civico 2. Sopra il portale esiste ancora lo stemma in pietra del tipo parlante. Di fronte, al numero 3, altro notevole palazzo patrizio dell altra famiglia anch essa estinta dei Cazzamali o Cacciamali. Quest ultima costruzione nei primi anni del ventesimo secolo era ancora chiamata dagli jesini: il casone. Risponde l avv. Paolo Marcozzi: E vero, l esistenza del Palazzo Fiasconi in Costa Lombarda non è sfuggita al sig. Ginesi, che mi onora della propria lettura e che ringrazio per le precisazioni. Tuttavia (come scrive il professor Molinelli, recentemente scomparso, nella propria opera Un oligarchia locale nell età moderna ) la toponomastica del centro storico che ancora oggi contrassegna vicoli e viuzze con i nomi delle antiche famiglie si rifà quasi certamente alla presenza sul luogo di loro proprietà immobiliari, principali o secondarie, originarie o successivamente abbandonate perché la loro importanza richiedeva un abitazione più consona al loro censo. La famiglia Fiasconi, che non sfuggì all ecatombe settecentesca di vecchie famiglie (insieme con i Baleani, i Manuzi, i Mezzalancia, i Moriconi, i Nobili), risultava iscritta, nel 1596, al ventitreesimo posto fra le casate maggiori contribuenti, con scudi, ma nel 1697 erano già scomparsi dalla classifica; M. De Detio Fiascone fu membro del Consiglio di Credenza nel 1587, anno in cui Giovanni Fiasconi fu Gonfaloniere. La frana di via Montesecco Riceviamo copia dell interrogazione rivolta dal capogruppo consiliare di An Antonio Grassetti al sindaco di Jesi: Ill.mo sig. sindaco, come è noto, la via Montesecco è interrotta per frana sin dallo scorso gennaio e da allora la strada è interdetta al traffico veicolare (e non solo). Più volte, informalmente, avevo chiesto all assessore ai lavori pubblici notizie sui tempi di ripristino e sempre mi era stata fornita assicurazione circa l imminenza dei lavori. Tuttavia, dopo nove mesi, ancora la situazione del luogo non è mutata. Per questo ( ) chiedo di conoscere quale sia, ad oggi, lo stato della pratica nonché i tempi previsti per la riapertura completa della via Montesecco. Servizi comunali Dal dr. Francesco Bravi: In occasione della Festa dell Unità, risulta tra i relatori il dr. Rubini. Buona cosa se, invece di occuparsi della valorizzazione del territorio, avesse spiegato a tutto il popolo della sinistra e, soprattutto ai dipendenti comunali, quali siano realmente i loro destini, essendo stato incaricato per il progetto della riorganizzazione degli uffici e dei servizi comunali ( ). Non basta la crisi interna alla maggioranza che ha visto defilarsi ben tre consiglieri dei Ds: prima Polita, poi Cercaci, infine Tittarelli. Quello che è stato più significativo è il licenziamento in tronco prima dell assessore Priori, LETTERE poi dell assessore Giuliodori che non condividevano la decisione del sindaco per gli incarichi di direttore generale e le conseguenti spese folli sostenute dall amministrazione comunale, cioè da noi cittadini. Ma all aggravio economico sul bilancio comunale, che si aggira attorno ai 602 mila euro, si aggiunge lo sconvolgimento interno che ha colpito dirigenti, funzionari e dipendenti con il pensionamento spinto, con la defenestrazione, con il declassamento, e con la minaccia di licenziamento del personale a tempo determinato ( ). Dopo tutto questo, anche in considerazione della insoddisfacente risposta del sindaco al Consiglio comunale, in relazione a tutto l iter degli incarichi dei city manager, mi sono rivolto alla Corte dei Conti, con un esposto, presentando tutta la documentazione, perché venga analizzata tutta la procedura e valutato se esista qualche eventuale irregolarità. Trasporto pubblico Sulla vicenda del trasporto pubblico locale, a Jesi si sta sollevando un polverone che non serve né a capire i problemi né a risolverli, osserva la Provincia., che rettifica le notizie assolutamente inesatte apparse sulla stampa locale. Scrive, tra l altro, Luciano Montesi, assessore provinciale ai trasporti: 1) le politiche tariffarie fanno capo alla Regione Marche, che autonomamente ha deliberato un aumento del 7 per cento e non alla Provincia di Ancona; 2) I contratti attualmente vigenti sono quelli stipulati tra la Regione e le società che gestiscono i servizi; 3) la città di Jesi ha un proble- ma di traffico lungo le principali arterie urbane. Perciò, al fine di ridurre l inquinamento atmosferico, ha effettuato uno studio che individua nodi scambiatori tra trasporto extraurbano ed urbano, con conseguente cambio di vettura. L aumento dovuto al cambio di vettura e, attualmente, di gestore, non può essere addebitato ad una volontà della Provincia. Lo stesso dicasi per il blocco delle tariffe per cinque anni e tantomeno per il loro aumento, dato che la Provincia di Ancona non ha competenze in materia. Promozione sociale Dal 19 settembre apriranno anche a Jesi gli uffici di promozione sociale inclusi nell Ambito territoriale IX che abbraccia ventuno Comuni. Si tratta di un servizio di informazione realizzato per offrire alla comunità consulenza e orientamento sui servizi sociali presenti nel territorio. Lo scopo è quello di aiutare cittadini e famiglie a migliorare le proprie condizioni di vita, attraverso l analisi di problemi e i possibili percorsi risolutivi: in particolare, Agrochimica giardinaggio e agricoltura Via Roma, 6 - Località Macine tel CASTELPLANIO (AN) - Settore agricoltura - Settore vinicolo - Laboratorio analisi vini - Giarninaggio - Macchine e attezzi - Impianti di irrigazione STUDIO MEDICO dott. SANTONI Chirurgia LASER delle VARICI in Day Surgery Flebologia, Chirurgia ambulatoriale, Eco color Doppler, Chirurgia ambulatoriale ed in Day Surgery Accreditato Regione Marche prot del 3 giugno 2003 Via RADICIOTTI n JESI Tel aiutare soprattutto le fasce sociali più deboli della popolazione: l anziano, il minore, l extracomunitario, l emarginato, ecc. A Jesi, l Ufficio di promozione sociale avrà sede in piazza della Repubblica presso l Ufficio relazioni con il pubblico e osserverà i seguenti orari: il mercoledì dalle 9 alle 12.30, il giovedì dalle alle 18.30, sabato (previo appuntamento) dalle 9 alle 13. Partecipazione a lutto Il presidente e il direttivo del Circolo Contardo Ferrini sono fraternamente vicini, con la preghiera, all amico Agostino Pantò per la perdita della moglie Maria Spinaci scomparsa il 5 settembre a 70 anni di età. Di Mariola, anch essa aderente all associazione, resterà nel cuore di quanti l hanno conosciuta e apprezzata il ricordo di semplicità, bonarietà, concretezza, disponibilità ed equilibrio verso tutti. E venuta a mancare Osvalda Nicolini Ufficiale di Stato Civile del Comune di Jesi fino alla seconda metà degli anni Novanta, era impegnata in politica, avendo rivestito negli anni Settanta e Ottanta l incarico di delegata del Movimento Femminile della Democrazia Cristiana, contribuendo successivamente alla costituzione del Partito Popolare dijesi. Molti la ricordano per l altruismo e la generosità, sempre pronta all ascolto della gente e a farsi carico dei problemi che le venivano sottoposti e per i quali, tenacemente, cercava sempre di trovare una soluzione. Giorgio Berti, presidente della "Margherita" Jesi, ricorda la sua iscritta Osvalda Nicolini in Bosi, "sottolineando le sue doti di umanità e di passione per l'impegno civile e politico. Nella Democrazia Cristina ha ricoperto incarichi di vario tipo privilegiando l'impegno per la questione femminile e le pari opportunità. Ha proseguito poi l'impegno nel Partito Popolare ed infine nella Margherita dimostrando, anche negli ultimi anni, una fedeltà non comune ai valori che sempre hanno animato la sua esistenza. A lei ed alla sua famiglia va il nostro pensiero di gratitudine".

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