Palazzo Ranuzzi Baciocchi Storia e utilizzo
|
|
- Cristoforo Giorgi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 CORTE D APPELLO DI BOLOGNA PROCURA GENERALE DELLA REPUBBLICA DI BOLOGNA LICEO GINNASIO LUIGI GALVANI BOLOGNA ISTITUTO BENI CULTURALI REGIONE EMILIA-ROMAGNA Palazzo Ranuzzi Baciocchi Storia e utilizzo
2 Il lavoro degli studenti del Liceo ginnasio Luigi Galvani di Bologna è stato seguito e coordinato dalla prof.ssa Edda Righetti, docente di Storia dell Arte e responsabile del corso di Photography (IGCSE Art and design) e dal fotografo Jacopo Puggioli, collaboratore esterno del liceo Luigi Galvani. Hanno partecipato al progetto: Marco Bedosti (5ª N) Lorenzo Bergonzoni (5ª M) Eleonora Bolognesi (5ª L) Emmananda DE Martino (5ª L) Sara Dore (5ª M) Clara Fiorentini (5ª O) Arianna Foltran (5ª M) Vittoria Grisoni (5ª N) Fathima Mohamed Sahabdeen (5ª L) Beatrice Pelagatti (5ª O) Costanza Rangoni (5ª L) Giorgia Rossi (5ª M) Referenti del progetto per IBC: Piero Orlandi Elisabetta Landi Andrea Zanelli Maria Pia Gualandi per la Corte d Appello: Marilena Cerati per la Procura Generale: Vilma Zini per il Liceo Ginnasio Luigi Galvani : Susanna Magnani Edda Righetti Photo Editing Jacopo Puggioli Progetto mostra Anna Gianotti Comunicazione Susanna Magnani (Liceo Galvani) Valeria Cicala, Isabella Fabbri, Carlo Tovoli (IBC) Progetto grafico Monica Chili Stampa Centro Stampa Regione Emilia-Romagna Si ringraziano per la disponibilità e per la collaborazione il Direttore dell IBC della Regione Emilia Romagna ing. Alessandro Zucchini, il Dirigente Scolastico del Liceo Ginnasio Luigi Galvani di Bologna prof.ssa Sofia Gallo, il Presidente della Corte d Appello di Bologna dott. Giuliano Lucentini, il Procuratore Generale della Procura Generale della Repubblica di Bologna dott. Emilio Ledonne. Liceo Ginnasio Luigi Galvani Corte d Appello Procura Generale di Bologna
3 Palazzo Ranuzzi Baciocchi Storia e utilizzo CORTE D APPELLO DI BOLOGNA PROCURA GENERALE DELLA REPUBBLICA DI BOLOGNA LICEO GINNASIO LUIGI GALVANI BOLOGNA ISTITUTO BENI CULTURALI REGIONE EMILIA-ROMAGNA
4 Gli Uffici Giudiziari all interno di Palazzo Ranuzzi Baciocchi All interno di Palazzo Ranuzzi Baciocchi si trovano i locali di due uffici giudiziari, la Corte d Appello e la Procura Generale di Bologna, oltre alla sede dell Ordine degli Avvocati di Bologna. La Corte d Appello è l ufficio dell ordinamento giudiziario che giudica in appello sulle sentenze pronunciate in 1 grado dai Tribunali in materia civile e penale e il cui ambito territoriale è definito distretto. 2 Il distretto della Corte d Appello di Bologna comprende il territorio dei circondari dei Tribunali di Bologna, Ferrara, Forlì, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini. I locali sono divisi tra: cancellerie, dove l utenza si può recare per chiedere informazioni sui procedimenti (processi) civili e penali, collocate tra il piano terra (penali), primo piano (servizi amministrativi e cancelleria della sezione lavoro) e secondo piano (civile); uffici dei magistrati, cui si può accedere solo previo appuntamento; aule di udienza per i processi civili e penali, oltre alle camere di consiglio, più una grande aula per i processi di assise; tutte le aule sono state dedicate a magistrati che sono stati uccisi in ragione del loro servizio reso allo stato; archivi, posti nell interrato, dove vengono custoditi i fascicoli che non trovano collocazione all interno delle cancellerie.
5 L azione della pubblica amministrazione è rivolta in via principale a perseguire l interesse generale della comunità di amministrati, agendo attraverso l esercizio del potere in modo trasparente: si parla di finalizzazione dell agire pubblico. La trasparenza, in questo contesto ordinamentale, è una regola generale che coinvolge ogni determinazione pubblica e rappresenta il principio costituzionale di buon andamento e imparzialità, canonizzato nell articolo 97 della Carta Costituzionale. Ne consegue che le finalità di pubblico interesse devono sempre consentire di comprendere i percorsi decisionali garantendo, allo stesso tempo, la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti nel processo decisionale. Trasparenza e partecipazione sono i pilastri basilari delle regole di condotta della pubblica amministrazione, consentendo alla parte privata il cittadino di comprendere appieno le decisioni adottate, confermando la tendenziale coincidenza tra obiettivi perseguiti e utilizzo del potere conferito dalla legge. 3 Molte sono le iniziative intraprese in questi anni, finalizzate alla massima trasparenza e anche con questa pubblicazione si cerca di realizzare la medesima finalità nei rapporti tra organizzazione giudiziaria e cittadini, rendendo noto a tutti quale sia la struttura di un ufficio giudiziario e in quale contesto architettonico ed urbanistico si operi. La Procura Generale della Repubblica è l ufficio giudiziario distrettuale di vertice che esercita le funzioni del Pubblico Ministero nel secondo grado della giurisdizione, presso la Corte d'appello. La Procura Generale della Repubblica di Bologna è impegnata a perseguire gli obiettivi che compongono la direttiva ministeriale ed a valorizzare i principi che governano l attività istituzionale, come enunciato nei nostri Carta dei Servizi e Bilancio Sociale.
6 Secondo quanto disposto dalle norme sull ordinamento giudiziario (art. 73 e seguenti del Regio Decreto 30 gennaio 1941 n. 12), la Procura Generale ha attribuzioni in ambito penale, civile, amministrativo e di cooperazione internazionale, quali, a titolo di esempio: nel settore penale, partecipazione alle udienze, esame delle sentenze e dei provvedimenti pronunciati dai Giudici del distretto ai fini dell esercizio della facoltà di impugnazione, esecuzioni penali, pareri; nei casi previsti dalla legge, il Procuratore Generale può avocare i procedimenti e quindi svolgere le indagini e le attività correlate, al posto del Pubblico Ministero di primo grado; 4 nel settore civile, il Procuratore Generale è parte necessaria e interviene in tutte le cause in grado di appello per le quali il Pubblico Ministero avrebbe potuto iniziare l azione civile (ad esempio, interdizione ed inabilitazione, separazione e divorzio, affidamento, adozione e azioni relative alla paternità, fallimenti e materia societaria, stato delle persone); esamina sentenze e provvedimenti dei Giudici del distretto; in ambito internazionale, il Procuratore Generale è il punto di contatto della Rete Giudiziaria Europea (il cui scopo è quello di migliorare la cooperazione giudiziaria tra gli Stati membri dell Unione Europea) e corrispondente nazionale di Eurojust per il distretto dell Emilia-Romagna; espleta varie attività, tra le quali rogatorie, estradizioni, mandati di arresto europeo, riconoscimenti di sentenze straniere, esecuzione extraterritoriale delle condanne, successioni di connazionali all estero; svolge anche altre attività, quali revisione delle condanne, competenze previste dalle norme sugli ordini professionali, vigilanza sul Pubblico Registro Automobilistico (P.R.A.) e sulle Conservatorie dei Registri Immobiliari. E l autorità competente ad adottare i provvedimenti in materia di sicurezza interna delle strutture giudiziarie. Il Procuratore Generale esercita anche funzioni organizzative e di coordinamento nei confronti delle Procure della Repubblica del
7 Distretto, ambito che in Emilia Romagna coincide con l intero territorio regionale: la c.d. legge sulle guarentigie della magistratura (regio decreto legislativo 31 maggio 1946 n. 511), individua le persone cui è attribuito il potere di sorveglianza sugli uffici e sui magistrati e distingue la sorveglianza sugli Uffici ed i Magistrati giudicanti, che spetta al Presidente della Corte d Appello e la sorveglianza sugli Uffici ed i Magistrati del Pubblico Ministero, che spetta al Procuratore Generale della Repubblica. Presidente della Corte d Appello e Procuratore Generale sono cariche istituzionali che costituiscono, entrambe, i vertici distrettuali della magistratura rispettivamente giudicante e requirente. 5
8 Palazzo Ruini Ranuzzi Baciocchi Carolus Ruinus Senator fecit 1584 è la prima scritta fatta scolpire da Carlo Ruini sul fastigio della facciata. E proprio in questa data che fu portata a termine la costruzione del palazzo, il quale, già dagli esordi, assunse il decoro dell edilizia monumentale senatoria. Sicura è la derivazione dal linguaggio palladiano dell intero impaginato della facciata e degli elementi che lo compongono, attribuendo maggiore valore al Palazzo Senatorio. Il timpano posto sulla facciata è tipico della Venezia cinquecentesca e perciò, inserito nel panorama architettonico bolognese, rappresenta una rarità, nonché elemento di fascino. 6 Nel 1679 il Palazzo fu acquistato dal senatore Marco Antonio II Ranuzzi, conte della Porretta, che diede incarico a famosi architetti, quali Giuseppe Antonio Torri e Francesco Maria Angelini, di progettare e realizzare il cortile interno; furono inoltre richiesti progetti e disegni ai celebri architetti Carlo Fontana e Girolamo Rainaldi, protagonisti dell architettura di Roma barocca. Alla stessa epoca risale il meraviglioso affresco L allegoria della fortuna sul soffitto di una sala, ad opera di Marcantonio Franceschini e del quadraturista Enrico Haffner, e Giochi di putti, su originale idea dei fratelli Rolli. Nel 1681 Marc Antonio Ranuzzi morì ma fece in tempo a sostituire l iscrizione nel fregio della facciata con la scritta, tuttora presente, Marc(us) Ant(onius) Ranutius Senator et Porectae Comes. Il figlio del senatore, Annibale III Ranuzzi, diede incarico all architetto Giuseppe Antonio Torri di realizzare il grande e scenografico scalone, progettato con rampe a forma ellittica che racchiudono e costeggiano la strepitosa galleria passante, nella quale venivano fatte transitare le carrozze per proseguire direttamente verso le stalle. Le due rampe si
9 uniscono a formarne una, unica e sospesa, che sfocia in un ballatoio, per il quale l artista Filippo Balugani realizzò nel 1770 opere statuarie raffiguranti l Olimpo. Sempre alla dinastia dei Ranuzzi si devono la progettazione del salone delle feste e gli affreschi della galleria, entrambi eseguiti negli anni venti del 700. La realizzazione del primo è ad opera di Ferdinando Galli Bibiena, il quale pare ricollegarsi al modello palladiano della sala corinzia (ovvero l ambiente destinato ai ricevimenti festivi), aggiungendo un ulteriore elemento di novità per la città. Tipico del linguaggio bibienesco è invece l abilità prospettico-illusionista con la quale egli forza il vano quadrato ad apparire rettangolare. La realizzazione della galleria, chiamata anche galleria nobile negli inventari settecenteschi, è da attribuire dal punto di vista architettonico a Piacentini e Angelini, dal punto di vista decorativo a Bigari e Orlandi, che si ispirarono al programma iconografico predisposto dal poeta Pier Jacopo Martello. Da ricordare il celebre dipinto Allegoria delle terme della Porretta, nel quale emergono, in un piacevole plein air di ascendenza crespiana in cui l architettura dipinta è ridotta al minimo, il tema dell acqua, in quanto simbolo di purezza e soprattutto di guarigione, e quello della selva, con allusioni mitologiche simboleggiate dalle ninfe. 7 Nel 1822 il Palazzo fu venduto al principe Pasquale Felice Baciocchi, vedovo di Elisa Bonaparte, sorella di Napoleone e duchessa di Lucca. E proprio questa vicinanza al mondo francese napoleonico, che portò il principe Felice ad animare uno dei salotti più brillanti d Europa, rendendolo un pantheon napoleonico. Sotto la sua proprietà, furono commissionati gli ultimi allargamenti e le ultime decorazioni decisamente di impronta neoclassica affidate a Felice Giani ed Antonio Basoli. Dopo appena trent anni il Palazzo fu venduto al conte generale Enrico Grabinski ma, in seguito alla sua morte, nel 1873 fu venduto al Comune di Bologna, che vi insediò gli uffici giudiziari, presenti tuttora.
10 Facciata principale, particolare del fastigio 8
11
12 10
13 Cortile visto da una finestra del piano nobile 11
14 Vittorio Maria Bigari (figurista), Stefano Orlandi (quadraturista), Galleria, Allegoria delle Terme della Porretta (affreschi della volta), (architettura di Francesco Maria Angelini, 1722) 12
15 13
16 14
17 15 Vittorio Maria Bigari, Ninfe e putti, particolare dell Allegoria delle Terme della Porretta (affreschi della volta),
18 Vittorio Maria Bigari (figurista), Stefano Orlandi (quadraturista), Galleria, Allegoria delle Terme della Porretta (decorazione del settore centrale della volta),
19 17
20 18
21 19 Vittorio Maria Bigari, La fonte del Leone, particolare dell Allegoria delle Terme della Porretta (affreschi della volta),
22 Vittorio Maria Bigari, Le ninfe bevono le acque termali della Porretta, particolare dell Allegoria delle Terme della Porretta (affreschi della volta),
23 21
24 22 Giuseppe Antonio Torri, Scalone senatorio, 1695 Filippo Balugani, Cibele, 1770, particolare dello SOPRA A DESTRA
25 23
26 24
27 Filippo Balugani, L Olimpo, 1770, ballatoio dello Scalone senatorio 25
28 26
29 27 Filippo Balugani, Diana, 1770, particolare dello Filippo Balugani, Putti, particolare della vetrata del vano dello Scalone senatorio A SINISTRA IN ALTO
30 Filippo Balugani, L Olimpo, 1770, ballatoio dello Scalone senatorio, veduta laterale 28
31 Filippo Balugani, Vaso ornamentale, 1770, ballatoio dello Scalone senatorio 29
32 Giuseppe Antonio Torri, Scalone senatorio, rampa di arrivo al piano nobile 30
33 31
34 32
35 33 Rampa elicoidale, particolare dello Scalone senatorio Ferdinando Galli Bibiena, Salone delle Feste ( Salone senatorio), 1720 A SINISTRA IN ALTO
36 Apertura segreta con affacciamento sul Salone delle Feste (da un armadio nella Stireria del secondo piano) 34
37 35
38 Veduta dall alto sul Salone delle Feste (dall apertura segreta al secondo piano) 36
39 37
40 Allegoria della Legge, particolare dell arredo ligneo del Salone delle Feste, sec. XIX A DESTRA Allegoria della Giustizia, particolare dell arredo ligneo del Salone delle Feste, sec. XIX PAGINA A FIANCO 38
41 39
42 40 Felice Giani, Decorazioni della volta dello Studio del Procuratore Generale (già salottino di Elisa Bonaparte Baciocchi) Anticamera dello Studio del I Presidente della Corte d Appello, già Sala da pranzo del Principe Felice Baciocchi (particolare della volta decorata da Luigi Cini) SOPRA A DESTRA
43 41
44 Studio del Presidente della I Sezione Civile (Felice Giani, Sala dei Trionfi degli Imperatori romani) 42
45 43
46 44
47 Vista sul Colle dell Osservanza dal terrazzo al piano nobile di Palazzo Ranuzzi 45
48 Cella nelle segrete 46
49 47
50 48
51 Sala riunioni della Procura Generale della Repubblica: l antica stireria di Palazzo Baciocchi continua ad essere uno spazio di lavoro 49
52 Anticamera della Presidenza della Corte d Appello: il piacere di lavorare in luoghi bellissimi A DESTRA 50 L ufficio di un magistrato - Presidente della terza sezione civile in un momento di sospensione delle attività PAGINA A FIANCO
53 51
54 Uno scorcio del centro storico di Bologna dalle finestre del Palazzo di Giustizia: tante aperture sulla Giustizia e sulla città 52
55 53
56 Una giovane stagista affianca un funzionario della cancelleria civile tra alcuni dei tanti fascicoli dei processi civili che arrivano dai Tribunali della Regione 54 La Segreteria civile della Procura Generale della Repubblica: non ci occupiamo soltanto di documenti e fascicoli, ma ci sentiamo di condividere un importante impegno della Società civile
57 Un cancelliere della Corte d Appello nell ufficio mentre valuta le istanze degli imputati detenuti 55 Nell archivio sotterraneo sono custoditi atti giudiziari risalenti ai primi anni del 20 secolo
58 Gli studenti del Galvani a Palazzo Ranuzzi Baciocchi: dagli incontri formativi al lavoro fotografico sul campo 56
59 57
60 58 Il progetto Fotografare
61 Il progetto Fotografare è nato nell ambito di una convenzione fra il Liceo Ginnasio Luigi Galvani di Bologna, la Corte d Appello di Bologna, la Procura Generale della Repubblica di Bologna e l Istituto Beni Artistici Culturali Naturali della Regione Emilia-Romagna, come attività di alternanza scuola/lavoro. OBIETTIVI GENERALI DEL PROGETTO FOTOGRAFARE realizzare una pubblicazione intitolata Palazzo Ranuzzi Baciocchi: storia ed utilizzo, destinata agli allievi delle scuole di Bologna, dedicata all analisi di temi architettonici, artistici, storici e funzionali della sede della Corte d Appello e della Procura Generale di Bologna, corredata di testi e fotografie realizzate dagli studenti coinvolti nel progetto. consentire agli allievi una diretta e approfondita conoscenza delle tematiche istituzionali, quali l organizzazione dello Stato democratico e del sistema giudiziario, per metterli in grado di diventare cittadini partecipi e consapevoli. 59 SOGGETTI DESTINATARI un gruppo di allievi del Corso Scientifico Internazionale del Liceo Galvani, selezionati tra coloro che hanno seguito il corso di Fotografia per sostenere l esame IGCSE Art and Design (Photography). OBIETTIVI SPECIFICI Nel corso delle attività concernenti il progetto Fotografare gli studenti coinvolti hanno potuto:
62 utilizzare le conoscenze generali derivate dallo studio della storia dell arte e calarle nello specifico della realtà storico/artistica della loro città e in particolare nel palazzo Ranuzzi Baciocchi, sede della Corte d Appello e della Procura Generale di Bologna; maturare una consapevole conoscenza del patrimonio artistico della propria città e delle relazioni fra la singola emergenza architettonica ed il tessuto urbano e paesaggistico circostante; avvicinarsi attraverso il contributo dei funzionari della Corte d Appello e della Procura Generale e dei formatori dell Istituto dei Beni Culturali a queste istituzioni e alle loro competenze; valorizzare in modo professionale le competenze acquisite con il corso di Fotografia svolto durante l anno scolastico presso il Liceo Galvani; 60 comprendere che il linguaggio fotografico può svolgere un compito importante di analisi e lettura dei fenomeni e diventare memoria, documentazione e patrimonio della città; condividere con gli studenti delle scuole superiori di Bologna, ai quali la pubblicazione sarà distribuita, gli obiettivi del progetto: conoscenza delle istituzioni, consapevole partecipazione.
63 Gli spazi della giustizia Gli allievi del Galvani fotografano Palazzo Ranuzzi Baciocchi Corte d Appello Procura Generale di Bologna Liceo Ginnasio Luigi Galvani Palazzo d Accursio - Manica lunga Piazza Maggiore, 6 Bologna Inaugurazione 3 maggio 2013, ore 17 Orari: lunedì - domenica maggio 2013 Ingresso gratuito
64
NAPOLI, 12 giugno 2013
Avv. Daniela DONDI NAPOLI, 12 giugno 2013 Iniziativa della Commissione Servizi agli Ordini e agli Avvocati del CNF NUOVA DISCIPLINA DELL ORDINAMENTO DELLA PROFESSIONE FORENSE Legge 31 dicembre 2012 n.
DettagliRegolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007
Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliISTITUTI SCOLASTICI PARITARI SCUOLA DOMANI
1 ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI SCUOLA PARITARIA ARTICOLO 1) - Ente gestore 1.1 Denominazione Istituti Scolastici Paritari Scuola Domani S.r.l. è l ente gestore dell Istituto Tecnico Commerciale
DettagliREGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI
REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI dell AISLA Onlus Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica Organizzazione non lucrativa di utilità sociale Indice Titolo
DettagliSCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N
SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di
DettagliORIGINI E RUOLO DEL TRIBUNALE FEDERALE SVIZZERO
B u n d e s g e r i c h t T r i b u n a l f é d é r a l T r i b u n a l e f e d e r a l e T r i b u n a l f e d e r a l ORIGINI E RUOLO DEL TRIBUNALE FEDERALE SVIZZERO II Tribunale federale vigila sull'applicazione
DettagliTribunale di Vallo della Lucania
Tribunale di Vallo della Lucania Protocollo d intesa per la gestione della pubblicità obbligatoria e complementare delle vendite relative alle procedure esecutive mobiliari, immobiliari e concorsuali,
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A
PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.
DettagliCONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta
DettagliPROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE
PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità
DettagliCompiti in materia di sicurezza (SAFETY)
Compiti in materia di sicurezza (SAFETY) DATORE DI LAVORO: DIRIGENTE SCOLASTICO RSPP MEDICO COMPETENTE RLS ASPP LAVORATORI: PERSONALE SCOLASTICO IL DATORE DI LAVORO è colui che esercita l attività sulla
DettagliPROGETTO VIAGGI D ISTRUZIONE
PROGETTO VIAGGI D ISTRUZIONE Anno scolastico 2011-2012 PREMESSA I Viaggi d Istruzione effettuati durante l anno scolastico sono iniziative integrative dell attività didattica e del percorso formativo dei
DettagliTRIBUNALE ORDINARIO DI BRESCIA
TRIBUNALE ORDINARIO DI BRESCIA PROGETTO INNOVAGIUSTIZIA CARTA DEI SERVIZI Dicembre 2011 1 LA CARTA DEI SERVIZI DEL TRIBUNALE DI BRESCIA La Carta dei Servizi è uno strumento di comunicazione e trasparenza,
DettagliPERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Alternanza scuola/lavoro l alternanza non è uno strumento formativo, ma si configura piuttosto come una metodologia formativa, una vera e propria modalità di apprendere PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA
DettagliRISOLUZIONE N. 190/E QUESITO
RISOLUZIONE N. 190/E Roma, 08 maggio 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Art. 10, comma 1, nn. 2) e 9), D.P.R. n. 633 del 1972. Esenzioni IVA. Regime dell Intermediazione nell ambito
DettagliSTATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ
STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ Introduzione Il sito www.encj.net è il sito internet della Rete Europea dei Consigli di Giustizia (ENCJ). È stato stilato uno statuto redazionale al fine di regolare
DettagliSTATUTO NAZIONALE CENTRO DI AZIONE GIURIDICA (Ce.A.G.) Il Centro di Azione Giuridica ha sede in Roma, Via Salaria n.
STATUTO NAZIONALE CENTRO DI AZIONE GIURIDICA (Ce.A.G.) DI LEGAMBIENTE ONLUS Approvato il 14.04.2013 ART. 1. Organizzazione e sede del Ce.A.G. Il Centro di Azione Giuridica ha sede in Roma, Via Salaria
Dettagli1 PROGETTO DI PROMOZIONE DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO A PARTIRE DAI BANCHI DI SCUOLA
ORDINE INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI CATANIA UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE DI CATANIA E ASSESSORATO REGIONALE ALLA PUBBLICA ISTRUZIONE AZIENDA USL 3 DI CATANIA ASSESSORATO ALLE POLITICHE SCOLASTICHE DEL
DettagliComune di Spilamberto Provincia di Modena. Regolamento per la gestione del sistema di video sorveglianza
Comune di Spilamberto Provincia di Modena Regolamento per la gestione del sistema di video sorveglianza approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n 8 del 18 gennaio 2005 INDICE ART. 1: ART. 2:
DettagliAutorità Garante della Concorrenza e del Mercato
Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato PROTOCOLLO DI INTESA TRA l AUTORITA PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI E L AUTORITA GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO L Autorità per le garanzie
DettagliLe istituzioni politiche dell Unione europea. Le funzioni delle istituzioni politiche CONSIGLIO EUROPEO
Le istituzioni politiche dell Unione europea Le funzioni delle istituzioni politiche Riflettono il loro carattere rappresentativo delle istanze che coesistono nell UE Il centro nevralgico dell Unione europea
DettagliCONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA
CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA La Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute
DettagliCOMUNE DI PASIAN DI PRATO Provincia di Udine
COMUNE DI PASIAN DI PRATO Provincia di Udine REGOLAMENTO DI ISTITUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI DEL COMUNE DI PASIAN DI PRATO (Approvato con delibera C.C. n. 90 del 29.11.2003, modificato con
DettagliProfessionisti ed Installatori alla luce del Nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi DPR 151-2011 e del DM 20-12-2012 Luciano Nigro
Professionisti ed Installatori alla luce del Nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi DPR 151-2011 e del DM 20-12-2012 Luciano Nigro Firenze, 18 febbraio 2014 NUOVI RUOLI NEI PROCEDIMENTI DI PREVENZIONE
DettagliSTATUTO DELL ISTITUTO UNIVERSITARIO DI STUDI SUPERIORI IUSS FERRARA 1391. Art. 1. Costituzione
SENATO ACCADEMICO 20/04/206 CONSIGLIO AMMINISTRAZIONE 27/04/2016 DECRETO RETTORALE Rep. n. 873/2016 Prot. n. 45381 del 01/06/2016 UFFICIO COMPETENTE Ufficio Dottorato di Ricerca Pubblicato all Albo informatico
DettagliI soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale. Compiti, obblighi, responsabilità civili e penali
Corso di Progettazione e Organizzazione della Sicurezza nel Cantiere - prof. arch. Renato G. Laganà I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale. Compiti, obblighi, responsabilità civili e penali TITOLO
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO
DELIBERAZIONE 14 MAGGIO 2015 213/2015/A MODIFICHE E INTEGRAZIONI AL REGOLAMENTO SUGLI OBBLIGHI DI PUBBLICITÀ, TRASPARENZA E DIFFUSIONE DI INFORMAZIONI DELL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL
DettagliLA TRASPARENZA E PRIVACY. E assicurata ai genitori la massima trasparenza possibile nell accesso ai documenti
LA TRASPARENZA E PRIVACY E assicurata ai genitori la massima trasparenza possibile nell accesso ai documenti della scuola che riguardano il percorso scolastico e formativo dei propri figli secondo le modalità
DettagliDelega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1.
DISEGNO DI LEGGE presentato dal Ministro dell università e della ricerca (MUSSI) di concerto col Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione (NICOLAIS) e col Ministro dell economia
Dettagli4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;
Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui
DettagliPIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018
MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.6.1 PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 Programma: Mantenimento e Implementazione del Sistema per supportare le istituzioni scolastiche nella promozione della
DettagliProt. n. 3457 /C14 Bergamo, 6/6/2014 IL DIRIGENTE SCOLASTICO. Visto il Piano dell Offerta Formativa relativa all anno scolastico 2013/2014;
Prot. n. 3457 /C14 Bergamo, 6/6/2014 OGGETTO: AVVISO PER IL REPERIMENTO DI ESPERTI ESTERNI All ALBO dell Istituto Al Sito web della scuola Agli Istituti Scolastici Statali A tutti gli INTERESSATI IL DIRIGENTE
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani
PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani e Conservatorio di Musica di Stato di Trapani Antonio Scontrino PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliSentenza della Corte. 12 febbraio 1974
Sentenza della Corte 12 febbraio 1974 Giovanni Maria Sotgiu contro Deutsche Bundespost - (domanda di pronunzia pregiudiziale, proposta dal Bundesarbeitsgerischt) Causa 152/73 1. LIBERA CIRCOLAZIONE - LAVORATORI
DettagliRISOLUZIONE N. 46/E QUESITO
RISOLUZIONE N. 46/E Direzione Centrale Normativa Roma, 5 luglio 2013 OGGETTO: Consulenza giuridica Uffici dell Amministrazione finanziaria. Imposta di registro. Determinazione della base imponibile degli
DettagliSUL TIROCINIO PRESSO GLI UFFICI GIUDIZIARI DA PARTE DEI PRATICANTI AVVOCATI
SUL TIROCINIO PRESSO GLI UFFICI GIUDIZIARI DA PARTE DEI PRATICANTI AVVOCATI L'art. 73 del D.L. 69/2013 (convertito con legge 9 agosto 2013, n. 98) ha introdotto la possibilità per i laureati in Giurisprudenza
DettagliSezione regionale di controllo per la Toscana
Del. n. 2/2015/PAR Sezione regionale di controllo per la Toscana composta dai magistrati: Gaetano D AURIA Paolo PELUFFO Emilia TRISCIUOGLIO Laura D AMBROSIO Presidente Consigliere, relatore Consigliere
DettagliComune di Cavarzere Provincia di Venezia
Comune di Cavarzere Provincia di Venezia Decreto Sindacale n. 2 in data 25.1.2013 OGGETTO: NOMINA DATORE DI LAVORO DELLA SICUREZZA, INDIVIDUAZIONE ED ATTRIBUZIONE COMPETENZE AI SENSI DEGLI ARTT. 17 E 18
DettagliProgetto 5. Formazione, discipline e continuità
Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento
DettagliDIPARTIMENTO PER L ISTRUZIONE Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici Uff.VII
DIPARTIMENTO PER L ISTRUZIONE Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici Uff.VII DECRETO MINISTERIALE N. 17 del 9 febbraio 2005 Norme per lo svolgimento degli esami di Stato nelle sezioni di liceo
DettagliOGGETTO: Trasferimenti immobiliari. Nuove modalità di versamento del prezzo di vendita
Informativa per la clientela di studio N. 08 del 15.01.2014 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: Trasferimenti immobiliari. Nuove modalità di versamento del prezzo di vendita Gentile Cliente, con la stesura
DettagliREGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE
COMUNE DI GAGGIO MONTANO Provin cia di Bologn a REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvat o c on De libe raz ione Giunt a Munic ipale n. 1 5 6 in dat
DettagliREGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04)
REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) Art. 1 Istituzione il Consiglio Comunale di San Giorgio a Cremano, riconosciuto: l importanza
DettagliPiano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 Relazione al 31.12.2008
Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 Relazione al 31.12.2008 Regione: Lazio Titolo del progetto: Sorveglianza e prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro Referente: Elisa Romeo Negli ultimi
DettagliPiano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "ANTONIO GRAMSCI" Albano/Pavona ANNO SCOLASTICO 2014/15 Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente PREMESSA La formazione e l aggiornamento
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA
Allegato A Autorità per l energia elettrica e il gas Guardia di Finanza PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA
DettagliRISOLUZIONE N. 90 /E
RISOLUZIONE N. 90 /E Direzione Centrale Normativa Roma, 17 ottobre 2014 OGGETTO: Interpello Acquisto per usucapione di beni immobili Applicabilità delle agevolazioni prima casa. Con l interpello in esame,
DettagliISTITUTO MUSICALE VINCENZO BELLINI CATANIA. Regolamento di funzionamento degli Uffici amministrativi. Art. 1 Principi generali
ISTITUTO MUSICALE VINCENZO BELLINI CATANIA Regolamento di funzionamento degli Uffici amministrativi Art. 1 Principi generali 1. L Amministrazione dell Istituto è informata ai principi di imparzialità,
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2
DettagliCOMUNICATO STAMPA. Domande inoltrate dalle Famiglie con intermediazione delle scuole
Bologna, 18 Febbraio 2015 COMUNICATO STAMPA ISCRIZIONE ALUNNI IN REGIONE: PERVENUTE OLTRE 112 MILA DOMANDE OLTRE l 80% DELLE FAMIGLIE HA USUFRUITO DELLA PROCEDURA DI ISCRIZIONE ON LINE DISPONIBILI DA OGGI
DettagliD. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di
DettagliREGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE
COMUNE DI GHISALBA (Provincia di Bergamo) Approvato con Delibera di Giunta Comunale n. 111 del 13/10/2014 REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE 1 Sommario Art. 1 -
DettagliÈ adottato e posto n vigore Il seguente
STATUTO E REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO SCIENTIFICO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DI CORSI DA PARTE DI VILLA SERENA S.P.A. PROVIDER E.C.M. ACCREDITATA PROVVISORIAMENTE
DettagliSICUREZZA DEL PERSONALE SCOLASTICO
LA FORMAZIONE SULLA SICUREZZA DEL PERSONALE SCOLASTICO Il D.lvo 81/2008 e le novità introdotte dagli Accordi Stato-Regione del 21 dicembre 2011 Accordo Stato- Regioni Attuazione delle disposizioni del
DettagliAlternanza Scuola Lavoro. Un opportunità per valorizzare e caratterizzare i l nostro liceo
Alternanza Scuola Lavoro Un opportunità per valorizzare e caratterizzare i l nostro liceo Riferimenti normativi Indicazioni europee; Normativa nazionale: L.196/97, Reg.142/98, (stage e tirocini formativi)
DettagliProt. n. AOODRPI 11040/U/C27c/1 TORINO 28 Novembre 2013
Prot. n. AOODRPI 11040/U/C27c/1 TORINO 28 Novembre 2013 CONCORSO A PREMI DEDICATO AL SINDACALISTA PINO VIRGILIO SUL TEMA INFORTUNI, SICUREZZA E PREVENZIONE NEI CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI COME DEFINITI
DettagliREGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione
REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,
DettagliUfficio I Funzioni vicarie. Affari generali. Personale docente, educativo ed ATA. Legale, contenzioso e disciplinare.
Prot.n. 13320 Bologna, 07/10/2015 AVVISO PUBBLICO INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER LA REALIZZAZIONE DI CORSI DI FORMAZIONE PER PERSONALE ATA DESTINATARIO DELL ATTRIBUZIONE DELLE POSIZIONI ECONOMICHE DI
DettagliREGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di
DettagliMAGISTRATURA E AUTORITA INDIPENDENTI
E AUTORITA INDIPENDENTI Nei paesi di Civil law i giudici applicano il diritto, composto in prevalenza da fonti atto, e sono stati tradizionalmente visti come bocca della legge. Precedenti non vincolanti.
DettagliALTA FORMAZIONE. Strategie di formazione per i futuri avvocati. 1ª EDIZIONE 750 ore 30 CFU Anno Accademico 2014/2015 ALFO098
ALTA FORMAZIONE 1ª EDIZIONE 750 ore 30 CFU Anno Accademico 2014/2015 ALFO098 Pagina 1/5 Titolo Edizione 1ª EDIZIONE Area GIURIDICA ECONOMICA Categoria ALTA FORMAZIONE Anno accademico 2014/2015 Durata Durata
DettagliProgramma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.)
Programma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.) 2014 2016 Predisposto dal Responsabile per la trasparenza e l integrità Adottato in data 28 gennaio 2014 con deliberazione n. 4 del Consiglio
DettagliPRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi
PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI Regolamento Regolamento del Comitato Controllo e Rischi Data approvazione: 16/01/2007 Ultima modifica: 08/11/2012 Regolamento del Comitato Controllo e Rischi
Dettagli1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA
INTRODUZIONE: 1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA 1. IL PROCEDIMENTO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE. 2. IL FLUSSO
DettagliProposte di attività con le scuole
In collaborazione con i Comuni di Cismon del Grappa, Valstagna, San Nazario, Campolongo sul Brenta, Solagna, Pove del Grappa, Romano d Ezzelino, Bassano del Grappa OP!IL PAESAGGIO È UNA PARTE DI TE Proposte
DettagliOrdinanza n. 20 del 19 febbraio 2013
IL PRESIDENTE IN QUALITA DI COMMISSARIO DELEGATO AI SENSI DELL ART. 1 COMMA 2 DEL D.L.N. 74/2012 CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA LEGGE N. 122/2012 Ordinanza n. 20 del 19 febbraio 2013 Programmazione
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA REGOLAMENTO CENTRO DI SICUREZZA STRADALE (DISS) (Centro Universitario ai sensi dell art.6 del Regolamento per l Istituzione ed il funzionamento dei Centri Universitari,
DettagliPROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA. Art.
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA Art. 1 (Composizione) Il Comitato di Sorveglianza del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013
DettagliCARTA DEI SERVIZI. Premessa:
CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e
Dettaglivisto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,
17.11.2012 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 320/3 REGOLAMENTO (UE) N. 1077/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per la supervisione da parte delle
DettagliC O M U N E D I O L B I A REGOLAMENTO COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA
C O M U N E D I O L B I A REGOLAMENTO COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA REGOLAMENTO COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA Art. 1 ( Istituzione, scopi e finalità della commissione) 1. La realizzazione delle pari opportunità
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliNorme di attuazione del Regolamento di formazione professionale continua del dottore commercialista
CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI Norme di attuazione del Regolamento di formazione professionale continua del dottore commercialista (approvate nella seduta consiliare del 26 novembre 2002)
DettagliRISOLUZIONE N. 314/E QUESITO
RISOLUZIONE N. 314/E Roma, 05 novembre 2007 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: IVA. - Svolgimento in forma associata di funzioni e servizi da parte di enti locali. - Decreto del Presidente
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliIL REVISORE DEI CONTI DEGLI ENTI LOCALI
MASTER IL REVISORE DEI CONTI DEGLI ENTI LOCALI LA FORMAZIONE PROFESSIONALE NECESSARIA PER L ISCRIZIONE ED IL MANTENIMENTO DELLA STESSA NEGLI ELENCHI DELLA PREFETTURA (CREDITI FORMATIVI VALIDI PER L ANNO
DettagliIL VALORE AGGIUNTO DELLA SICUREZZA: FORMAZIONE, CULTURA, FUTURO
CEFMECTP info@cefmectp.it www.cefmectp.it SEDI OPERATIVE Pomezia - Via Monte Cervino, 8 Tel. 06.91962-1 (15 linee R.A.) Fax 06.91962209 Roma - Via Casilina 767 Tel 06.2414000 Fax 06.24419879 SEDE LEGALE
Dettagli1. Oggetto e struttura del disegno di legge
Delega al Governo per l attuazione dell articolo 117, secondo comma, lettera p) della Costituzione, per l istituzione delle Città metropolitane e per l ordinamento di Roma Capitale della Repubblica. Disposizioni
DettagliLa Scuola di Volontariato. Il tema: gratuità e felicità. Metodologia didattica
La Scuola di Volontariato La Scuola di Volontariato è promossa dal Coge Emilia Romagna e dal Coordinamento Centri di Servizio per il Volontariato Emilia Romagna con l intento di stimolare riflessioni sugli
DettagliPIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005
PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO
DELIBERAZIONE 4 SETTEMBRE 2014 435/2014/A INDIVIDUAZIONE DEI DOCUMENTI SOGGETTI A REGISTRAZIONE PARTICOLARE, NONCHÉ DEI DOCUMENTI ANALOGICI ORIGINALI UNICI AI FINI DELLA LORO REGISTRAZIONE NEL SISTEMA
DettagliREGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.
REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE
DettagliS.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo studente S.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico
DettagliCapitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile
Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano
DettagliOrdine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali delle Province di Pisa, Lucca e Massa Carrara. Riunione di Consiglio del giorno 19.11.
---oo--- Sono presenti i seguenti consiglieri: 1. Dott. Agronomo Casanovi Luigi 2. Dott. Agronomo Giannini Claudia 3. Dott. Forestale Pistoia Gianluca 4. Dott. Agronomo Sbrana Cinzia (fino alle ore 15.59)
DettagliFrancesca Velani. Direttore del progetto Vicepresidente Promo PA Fondazione
Francesca Velani Direttore del progetto Vicepresidente Promo PA Fondazione L Archivio di Lido di Camaiore L Archivio di Lido di Camaiore conserva la memoria del Maestro Galileo (Firenze, 1873-1956) attraverso
DettagliAl termine del lavoro ad uno dei componenti del gruppo verrà affidato l incarico di relazionare a nome di tutto il gruppo.
Pag. 1 di 5 6FRSR analizzare problemi complessi riguardanti la gestione di un sito interattivo proponendo soluzioni adeguate e facilmente utilizzabili da una utenza poco informatizzata. 2ELHWWLYL GD UDJJLXQJHUH
DettagliLa sanzione prevista per chi ha commesso un reato è LA PENA. Essa può essere pecuniaria (tipo multa, denaro) o detentiva (reclusione in carcere).
Breve percorso sulla Magistratura La Magistratura La funzione giurisdizionale è la funzione dello stato diretta all applicazione delle norme giuridiche per la risoluzione delle controverse tra cittadini
DettagliConvenzione. per la realizzazione del progetto didattico denominato ...
Prot.n. Luogo, data Convenzione tra l'istituto Scolastico... rappresentato dal Dirigente Scolastico, prof.... con sede in... Prov... cap... Via... tel...fax...e mail... (di seguito indicato come l Istituto
DettagliAVVISO PUBBLICO PER LA STIPULA DI CONVENZIONI CON LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO
CITTA DI TERMINI IMERESE Provincia di Palermo 2 Settore - Servizio Ambiente - Ville e Giardini AVVISO PUBBLICO PER LA STIPULA DI CONVENZIONI CON LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PREMESSA In esecuzione dell'atto
DettagliDelibera n. 49/2015. VISTO il decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422 e s.m.i. ;
Delibera n. 49/2015 Misure regolatorie per la redazione dei bandi e delle convenzioni relativi alle gare per l assegnazione in esclusiva dei servizi di trasporto pubblico locale passeggeri e definizione
DettagliIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA VISTO l articolo 87, comma quinto, della Costituzione; VISTO l articolo 17, comma 4-bis, della legge 23 agosto 1988, n. 400; VISTO l'articolo 1 del decreto-legge 16 dicembre
DettagliAOODRLA/REGISTRO UFFICIALE. Prot. 17907 - USCITA Roma,09 ottobre 2009. Ai Dirigenti delle istituzioni scolastiche della Regione LAZIO
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Direzione Generale Ufficio VI Formazione del personale scolastico Via Pianciani, 32 00185 Roma 06 077391
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA (P.T.T.I.) 2015 2017 1. Introduzione: organizzazione e funzioni dell amministrazione. La trasparenza costituisce strumento di prevenzione e contrasto
DettagliOfferta didattica per alunni/e delle scuole primarie e studenti/esse delle scuole secondarie
useo Mercantile 2014/15 Offerta didattica per alunni/e delle scuole primarie e studenti/esse delle scuole secondarie Elisabetta Carnielli, tel. 0471 945530 e-mail: elisabetta.carnielli@camcom.bz.it http://www.camcom.bz.it/it-it/altriservizi/museo_mercantile.html
DettagliL AQUILONE vola alto
onlus PROGETTO CULTURA L AQUILONE vola alto intrecciamo le nostre vite per poterle vivere al meglio. Scuole primarie PREMESSA Far cultura è uno dei fini statutari dell Associazione. Nel rispetto di tale
Dettagli