Il Piano Didattico Personalizzato. un percorso di promozione al successo formativo
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- Raimonda Festa
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1 Il Piano Didattico Personalizzato un percorso di promozione al successo formativo
2 Disabilità ADHD Dispersione scolastica Disagio Svantaggio culturale Stranieri Svantaggio socio-economico Disturbi Specifici di Apprendimento
3 Schema classico dell intervento basato sul sostegno. Legge 104/92. I tre elementi di destra (segnalazione, certificazione e risorse aggiuntive) sono indispensabili per la personalizzazione.
4 La Legge 170/10 sui DSA ha modificato profondamente questa situazione: con la certificazione la personalizzazione è prevista anche in assenza di risorse aggiuntive.
5 La D.M e la C.M. 8/13 sui BES prevede la personalizzazione anche senza certificazione. L eventuale documentazione clinica ha un ruolo informativo, non certificativo. L intervento è attivato dalla scuola in raccordo (collaborazione) con Famiglia e Servizi.
6 In base ad una diagnosi Decisione del C.d.C. o team docenti partendo dalle informazioni fornite dalla famiglia attraverso una diagnosi o altra documentazione clinica. La scuola può accettare qualsiasi diagnosi (anche emessa da privati) riservandosi però di valutare l effettiva ricaduta sui bisogni educativi. Su decisione della scuola (senza diagnosi) La scuola si attiva autonomamente, con decisione del C.d.C. o team docenti, partendo dai bisogni educativi emersi e dalla necessità di formalizzare un percorso personalizzato. «Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA, è compito doveroso dei Consigli di classe o dei teams dei docenti nelle scuole primarie indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa incarico globale ed inclusiva di tutti gli alunni.»
7 «È necessario che l attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato per un alunno con Bisogni Educativi Speciali sia deliberata in Consiglio di classe - ovvero, nelle scuole primarie, da tutti i componenti del team docenti - dando luogo al PDP, firmato dal Dirigente scolastico (o da un docente da questi specificamente delegato), dai docenti e dalla famiglia. Nel caso in cui sia necessario trattare dati sensibili per finalità istituzionali, si avrà cura di includere nel PDP apposita autorizzazione da parte della famiglia.» Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Consiglio di classe o il team dei docenti motiveranno opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche; ciò al fine di evitare contenzioso.
8 Le metodologie e strategie didattiche devono essere volte a: ridurre al minimo i modi tradizionali di fare scuola (lezione frontale, completamento di schede che richiedono ripetizione di nozioni o applicazioni di regole memorizzate, successione di spiegazione-studio interrogazioni ) sfruttare i punti di forza di ciascun alunno, adattando i compiti agli stili di apprendimento degli studenti e dando varietà e opzioni nei materiali e nelle strategie d insegnamento utilizzare mediatori didattici diversificati (mappe, schemi, immagini) collegare l apprendimento alle esperienze e alle conoscenze pregresse degli studenti favorire l utilizzazione immediata e sistematica delle conoscenze e abilità, mediante attività di tipo laboratoriale sollecitare la rappresentazione di idee sotto forma di mappe da utilizzare come facilitatori procedurali nella produzione di un compito far leva sulla motivazione ad apprendere - INDIVIDUALIZZAZIONE: PERCORSI DIFFERENTI PER OTTENERE RISULTATI COMUNI - PERSONALIZZAZIONE: PERCORSI DIFFERENTI PER CONTENUTI, METODI E RISULTATI
9 Utilizzo di mappe mentali per lo studio della letteratura
10 Strumenti compensativi e misure dispensative Agli studenti con DSA le istituzioni scolastiche garantiscono: a) l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico b) l'introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere c) per l'insegnamento delle lingue straniere, l'uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento, prevedendo anche, ove risulti utile, la possibilità dell'esonero.
11 L intervento didattico ed educativo deve avvenire attraverso una Programmazione flessibile (che varia in funzione dei tempi, ritmi e modalità di apprendimento della classe), calibrate sui livelli minimi (essenziali - irrinunciabili) attesi per le competenze in uscita. la progettazione per gli alunni con DSA deve essere, invece, riferita agli obiettivi della classe e non differenziata condivisa dall intero C.d.C., dalla famiglia e dagli specialisti «Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare secondo un elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata - le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.»
12 Valutazione Rimane sospeso il nodo della valutazione. Il Piano Didattico Personalizzato (PDP), definisce anche i criteri di valutazione degli apprendimenti. Disposizioni in merito allo svolgimento degli esami di Stato o delle rilevazioni annuali degli apprendimenti verranno fornite successivamente. in realtà già il regolamento INVALSI 2012 riconosceva gli alunni con BES Nota INVALSI Allievi con altri bisogni educativi speciali (codice 5) Rientrano in questa categoria tutti gli allievi con bisogni educativi speciali non direttamente riconducibili a una delle categorie precedenti (codici 1, 2, 3 e 4) o portatori di bisogni educativi speciali afferenti a più di una di quelle elencate in precedenza. In base alla specifica natura del bisogno educativo speciale, il Dirigente scolastico adotta in asse alle sue valutazioni, una delle misure previste per gli allievi identificati con uno dei codici da 1 a 4. 1 = disabilità intellettiva; 2 = disabilità visiva: ipovedente; 3 = disabilità visiva: non vedente; 4 = DSA; 5 = altro.
13 FUNZIONI del GLI: «Il Gruppo di Lavoro previsto dalla L. 104/92 art.15 c.2 in ogni istituto scolastico (comunemente chiamato GLH) assume la denominazione di Gruppo di lavoro per l inclusione (in sigla G.L.I.) e i suoi compiti si estendono alle problematiche relative a tutti i BES.» rilevazione dei BES presenti nella scuola; raccolta e documentazione degli interventi didattico - educativi posti in essere; focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive esigenze, tradotte in sede di definizione del PEI; elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno). interfaccia della rete dei CTS e dei servizi sociali e sanitari territoriali.
14 Piano Annuale per l Inclusività il Gruppo procederà ad un analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell anno appena trascorso e formulerà un ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale della scuola nell anno successivo. Il Piano sarà quindi discusso e deliberato in Collegio dei Docenti e inviato ai competenti Uffici degli UUSSRR, nonché ai GLIP e al GLIR, per la richiesta di organico di sostegno, e alle altre istituzioni territoriali come proposta di assegnazione delle risorse di competenza, considerando anche gli Accordi di Programma in vigore o altre specifiche intese sull'integrazione scolastica sottoscritte con gli Enti Locali. A seguito di ciò, gli Uffici Scolastici regionali assegnano alle singole scuole globalmente le risorse di sostegno secondo quanto stabilito dall art 19 comma 11 della Legge n. 111/2011. Nel mese di settembre, in relazione alle risorse effettivamente assegnate alla scuola...il Gruppo provvederà ad un adattamento del Piano, sulla base del quale il Dirigente scolastico procederà all assegnazione definitiva...
15 Nel P.O.F. della scuola occorre che trovino esplicitazione: un concreto impegno programmatico per l inclusione criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti; l impegno a partecipare ad azioni di formazione concordate a livello territoriale.
16 1) I PRINCIPALI COMPITI DEL G.L.I.: a) propone il PAI (NB: giugno); b) adatta il PAI sulla base delle risorse di sostegno effettivamente assegnate dall USR e il DS dispone le assegnazioni definitive (settembre) c) propone al Collegio dei Docenti una programmazione degli obiettivi da perseguire e delle attività da porre in essere, che confluisce nel PAI; d) rileva tutti i BES; e) gestisce i documenti (PEI, PDP etc); f) coordinamento generale
17 2) I PRINCIPALI COMPITI DEL CONSIGLIO DI CLASSE/TEAM a) individua in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative......tali tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi (come ad es. una segnalazione degli operatori dei servizi sociali), ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche... NB: verbalizzando accuratamente b) redige il PDP; c) redige il PEI ( ma:... i singoli GLHO completeranno la redazione del PEI... ).
18 1) CONSIGLI DI CLASSE/TEAMS A) RILEVARE TUTTE LE CERTIFICAZIONI NON H E NON D.S.A. (ES:: disprassia, disturbo del linguaggio etc) B) RILEVARE GLI ALUNNI CON B.E.S. DI NATURA SOCIO-ECONOMICA-CULTURALE E/O LINGUISTICA C) VERBALIZZARE LE PREDETTE RILEVAZIONI il consiglio/team della classe..., ai sensi e per gli effetti della direttiva ministeriale del 27/12/2012 e della CM n 8/2013, stante la sussistenza delle condizioni previste dalle norme sopra richiamate, rileva la presenza dei seguenti alunni con bisogno educativo speciale: NOME COGNOME TIPO DI B.E.S. motivazione Fi. Ma. disprassia cert. medica Er. Di. disagio socio economico Segnalazione s. sociali comunali Kr. He. non conoscenza lingua italiana verbalizzazione cons. classe del... Per i predetti alunni viene redatta una proposta di Piano Didattico Personalizzato conforme con le prescrizioni di cui al all Art. 5 del DM N 5669 del 12/7/2011 e al punto 3.1 delle "linee guida" allegate. Il PDP verrà approvato in una seduta successiva e firmato da tutti soggetti indicati dalla CM 8/2013.
19 2) FUNZIONE STRUMENTALE INCLUSIONE REDIGERE BOZZA DI P.A.I. (VEDERE MODELLO) 3) G.L.I. APPROVARE PROPOSTA DI P.A.I. 4) COLLEGIO APPROVARE DEFINITIVAMENTE IL P.A.I. 5) DS TRASMETTE IL P.A.I. ALL USR
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