La risposta del sistema educativo e formativo al lifelong learning

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1 I. Fortunato. MIUR 1 La risposta del sistema educativo e formativo al lifelong learning Camerino

2 Il ruolo del Sistema istruzione e della scuola nelle politiche di lifelong learning Considerazioni di contesto 1. Con il nuovo millennio siamo definitivamente entrati nella società della conoscenza intesa come fattore di sviluppo economico e sociale I. Fortunato. MIUR 2

3 2. L invecchiamento della popolazione e le migrazioni stanno trasformando la struttura demografica della popolazione. 3. L ingresso nella società della conoscenza e la trasformazione della struttura demografica implicano la necessità di riformare i sistemi educativi di istruzione e formazione per assicurare al maggior numero possibile di persone i più alti livelli di istruzione e formazione I. Fortunato. MIUR 3

4 I. Fortunato. MIUR 4 4. Il lifelong learning comprende tutte le modalità di apprendimento intenzionale, formale, non formale e informale sperimentate nel corso della vita dell individuo persegue l obiettivo di far acquisire alla persona competenze, abilità, saperi in una prospettiva di crescita personale, civile, sociale, lavorativa. 5. L autorealizzazione, la cittadinanza attiva, l inclusione sociale, l occupabilità, l adattabilità professionale, in un contesto economico e sociale in continuo e rapido mutamento, sono le finalità cui tendono le politiche educative.

5 6. L educazione degli adulti, in particolare, nell ottica di far acquisire più alti livelli di istruzione, crea interconnessioni con: la formazione professionale la formazione continua dei lavoratori con le iniziative educative e culturali promosse dal Terzo settore, dal volontariato e dal privato sociale. I. Fortunato. MIUR 5

6 I. Fortunato. MIUR 6 Istruzione e formazione 2010 Propone che i futuri indicatori e parametri di riferimento siano strutturati in base a 8 settori politici chiave individuati nell'ambito della strategia, cioè: migliorare l'equità nell'istruzione e formazione; promuovere l'efficienza nell'istruzione e formazione; fare dell'apprendimento lungo tutto l'arco della vita una realtà; competenze chiave tra i giovani; modernizzare l'istruzione scolastica; modernizzare l'istruzione e formazione professionale (processo di Copenaghen); modernizzare l'istruzione superiore (processo di Bologna); occupabilità. Comunicazione della Commissione Un quadro coerente di indicatori e parametri di riferimento per monitorare i progressi nella realizzazione degli obiettivi di Lisbona in materia di istruzione e formazione (Bruxelles, COM(2007) 61 definitivo

7 I. Fortunato. MIUR 7 Indicatori 2007 per valutare i progressi nella realizzazione degli obiettivi 1) Partecipazione all'istruzione prescolare; 2) Istruzione per persone con bisogni specifici; 3) Giovani che abbandonano la scuola prematuramente; 4) Conoscenze di base in lettura, matematica e scienze; 5) Conoscenze linguistiche; 6) Competenze in TIC; 7) Competenze civiche; 8) Capacità di imparare a imparare; 9) Tassi di completamento dell'istruzione secondaria superiore dei giovani; 10) Gestione delle scuole; 11) Scuole come centri locali di apprendimento multifunzionali; 12) Sviluppo professionale di insegnanti e formatori; 13) Stratificazione dei sistemi d'istruzione e di formazione; 14) Diplomati dell'istruzione superiore; 15) Mobilità transnazionale degli studenti dell'istruzione superiore; 16) Partecipazione degli adulti all'apprendimento permanente; 17) Competenze degli adulti; 18) Livello d'istruzione della popolazione; 19) Investimenti nell'istruzione e formazione; 20) Ritorni all'istruzione e formazione.

8 I. Fortunato. MIUR 8 Strategia di Lisbona - Parametri di riferimento in materia di istruzione e formazione per il 2010 Non oltre il 10% la quota di alunni che abbandonano la scuola Almeno l 85% dei 22enni deve possedere un titolo di scuola secondaria superiore o equivalente La quota di 15enni con scarsa capacità di lettura non deve essere superiore al 13,7% I laureati in materie scientifiche devono aumentare almeno del 15% e deve ridursi lo squilibrio tra i sessi La quota dei 25-64enni in formazione deve arrivare ad almeno il 12,5%

9 I. Fortunato. MIUR 9 Nei paesi dell UE, in cui è stato assunto il lifelong learning come concetto guida per le azioni educative rivolte ai giovani e agli adulti, si è convenuto sulla necessità di: migliorare la qualità e l efficacia dei sistemi di istruzione e formazione facilitare l accesso di tutti (Risoluzione sull apprendimento permanente (2002)-Risoluzione sul capitale umano (2003) aprire i sistemi di istruzione e formazione al mondo esterno in relazione ai principi di qualità, equità, efficienza, richiamati nella Comunicazione della Comm. Europea Educazione degli adulti: Non è mai troppo tardi per apprendere! (2006).

10 I. Fortunato. MIUR 10 Anche in Italia si è posta l esigenza di : Riorganizzare il sistema scolastico nazionale e ridefinire i curricoli vigenti Razionalizzare i piani di studio

11 I. Fortunato. MIUR 11 Lo scenario italiano- Normative più recenti Le recenti leggi di riforma del sistema di istruzione hanno delineato un nuovo assetto ordinamentale Legge 53/03 Legge n. 296 del 27 dicembre 2006, art. 1 commi 622, 631, 632 Legge n. 133 del 6 agosto 2008 Disegno di legge concernente: Norme in materia di apprendimento permanente approvato, in via preliminare, dal Consiglio dei Ministri il 3/8/2007, esaminato in Conferenza Unificata il 15 novembre 2007, approvato dal Consiglio dei Ministri il

12 Si è proceduto a: Riorganizzare la scuola dell infanzia e del primo ciclo di istruzione con le Indicazioni nazionali per il curricolo Con il Decreto n.139 del 22 agosto 2007 è stato innalzato l obbligo di istruzione a 16 anni. I. Fortunato. MIUR 12

13 Ipotesi E in corso un ampio dibattito sulla riorganizzazione degli Istituti tecnici e degli Istituti professionali (Legge 2 aprile 2007, n. 40 art 13). Articolati in due bienni e un quinto anno Impianto orario 1056 ore l anno, con una media di 32 ore settimanali I. Fortunato. MIUR 13

14 I. Fortunato. MIUR 14 Istituti tecnici 2 Settori Economico 11 Indirizzi Tecnologico Indirizzo Amministrativo Finanziario Marketing Indirizzo Turismo 9 indirizzi in cui sono ricondotti i tecnici esistenti

15 Licei Liceo classico Liceo scientifico Liceo linguistico Liceo artistico Liceo delle Scienze umane Liceo musicale coreutico I. Fortunato. MIUR 15

16 I. Fortunato. MIUR 16 IFTS Valorizzazione della filiera tecnico professionale con i percorsi di IFTS, l istituzione dei Poli formativi, (attualmente 131) e la istituzione degli ITS (Legge 2 aprile 2007, n. 40; DPCM Linee guida per la riorganizzazione del sistema dell IFTS e la costituzione degli ITS Per gli ITS è in corso di redazione la normativa secondaria del DPCM che li ha istituiti; occorre regolamentare gli standard che interagiscono con quelli di processo, di prodotto e di competenze degli IFTS.

17 I. Fortunato. MIUR 17 IFTS Nel loro insieme costituiranno una rete di protezione territoriale capace di guidare i giovani e orientarli verso percorsi alternativi al canale universitario e verso nuovi sbocchi occupazionali più rispondenti alle richieste della imprese e della società.

18 I. Fortunato. MIUR 18 CPIA Riorganizzazione dei CTP e dei corsi serali, compresa l istruzione carceraria, in Centri Provinciali per l Istruzione degli adulti (CPIA),(DM 25 ottobre 2007) con l attribuzione dell autonomia amministrativa, organizzativa e didattica, di cui al DPR n. 275/99. Si sta aprendo un processo di riaggregazione territoriale che comporterà un riassetto degli organici e la revisione dei percorsi didattici.

19 I. Fortunato. MIUR 19 CPIA Attualmente si sta lavorando: Sugli esami di Stato Sulla prova nazionale di valutazione Sul regolamento attuativo della legge 133 Sono attive commissioni di studio: - interdirezionali per l attuazione del PON - Interistituzionali con l Ansas, con l Invalsi, con l Isfol, con le Regioni

20 I. Fortunato. MIUR 20 Scenario europeo di riferimento Per innalzare il livello di istruzione della popolazione, l Europa offre ulteriori puntuali indicazioni, che si pongono come quadro di riferimento generale: le competenze chiave la centralità del discente (Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente (2006/962/CE)- G.U.E (Comunicazione C E: E sempre il momento di imparare )

21 I. Fortunato. MIUR 21 Scenario europeo di riferimento E indispensabile: Operare in modo che i discenti possano accedere ad un percorso di apprendimento di loro scelta, in funzione dei loro bisogni e interessi, fruendo così delle [...] opportunità lungo tutto l'arco della loro vita (Comunicazione del 2001 Realizzare uno spazio europeo dell' apprendimento) Accelerare la valutazione e il riconoscimento dei risultati dell'apprendimento non formale e informale in relazione ai gruppi svantaggiati. (Comunicazione C E: E sempre il momento di imparare )

22 Dalle indicazioni europee allo scenario italiano Esigenze comuni: 1. Personalizzare, flessibilizzare i percorsi, ponendo al centro i discenti. 2. Far leva sui risultati di apprendimento I. Fortunato. MIUR 22

23 I. Fortunato. MIUR Puntualizzazioni metodologiche e didattiche valide per tutti gli istituti Al centro dello sviluppo è posta la persona con i suoi diritti di formazione per tutta la vita. La formazione si realizza in una dimensione sociale e nei diversi contesti formali, non formali, informali E un diritto della persona vedersi riconosciuta l istruzione e la formazione comunque e dovunque acquisita (riconoscimento di crediti, certificazione, equipollenza dei titoli)

24 Tutti gli istituti superiori hanno assunto come riferimento il nuovo obbligo. Esso: Si inserisce nel quadro del diritto/dovere all istruzione ed alla formazione fino al 18 anno di età per il conseguimento di un diploma di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale Agevola la qualificazione culturale individuale nell ottica dell apprendimento permanente e per l esercizio della cittadinanza attiva Assicura, nei bienni della secondaria di 2 grado, l equivalenza formativa Rapporta i saperi disciplinari essenziali alle 8 competenze chiave I. Fortunato. MIUR 24

25 I. Fortunato. MIUR 25 Dalle discipline agli assi culturali strategici Le discipline ampliano i loro orizzonti e si compongono in 4 assi culturali Gli assi sono strutturati in competenze, abilità/capacità e conoscenze e costituiscono la trama su cui comporre autonomi itinerari di apprendimento Alla costruzione di tali itinerari contribuiscono: una o più discipline afferenti al medesimo asse più discipline afferenti ad assi diversi, attraverso un unico processo di insegnamento /apprendimento

26 I. Fortunato. MIUR Risultati di apprendimento Tutti i processi didattici sono impostati con un approccio per competenze e in termini di risultati di apprendimento, coerentemente con le raccomandazioni europee

27 I. Fortunato. MIUR 27 E stato assunto l EQF, Quadro europeo delle qualifiche che facilita la trasparenza e il riconoscimento delle qualifiche; è articolato in 8 livelli. Si fa riferimento all ECVET Sistema Europeo di riconoscimento dei Crediti per l Istruzione e la Formazione Professionale. Quadro europeo dei Titoli e delle Qualifiche (EQF) COM (2006) 479 definitivo , approvato nell aprile 2008) Sistema europeo di crediti per l istruzione e la formazione professionale (ECVET)- SEC (2006)

28 I. Fortunato. MIUR 28 Conclusioni Gli influssi sul nostro sistema di istruzione di questo ampio processo di innovazione sono diventati sempre più rilevanti e sistemici. Le competenze chiave, l Europass, l EQF e l ECVET inducono a collegare: i saperi disciplinari all interno delle aree e degli assi, con un approccio per competenze a disegnare profili didattici volti a superare la frammentarietà del sapere e a garantire l equivalenza formativa di tutti i percorsi ad uniformarsi sulle modalità di certificazione e di riconoscimento dei crediti

29 Le innovazioni e l intero disegno di riorganizzazione è peraltro attento alla qualità dell istruzione; l EQARF Quadro europeo di riferimento per l assicurazione della qualità dell istruzione e della formazione professionale porterà, a breve, a monitorare il miglioramento continuo della qualità sulla base di indicatori comuni I. Fortunato. MIUR 29

30 I. Fortunato. MIUR 30 Le istituzioni scolastiche sono chiamate a. realizzare e non solo applicare l innovazione attraverso forme di ricerca e di progettualità autonoma sperimentare forme nuove di didattica riflettere sul modo attuale di fare scuola impegnandosi a utilizzare metodologie e strumenti diversificati per andare incontro alle esigenze formative e di apprendimento delle nuove generazioni

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