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1 COME FARE PER.. ITER BUROCRATICO PER LA CREAZIONE D IMPRESA Tel./Fax athena@na.camcom.it

2 . APRIRE UN ASILO NIDO GUIDA PRATICA L Asilo nido o nido d infanzia (a tempo pieno o parziale) e micro-nido è un servizio educativo e sociale d interesse pubblico con servizio di mensa, che può prevedere il momento del riposo, aperto a tutti i bimbi in età compresa tra i tre mesi e i tre anni, per cinque giorni la settimana, per almeno sei ore al giorno e non più di 11 ore, per un apertura annuale di almeno 39 settimane. Il Nido è volto a favorire, in collaborazione con la famiglia, l'armonico sviluppo psico/fisico e sociale dei bambini in età compresa tra i tre e i trentasei mesi. In particolare il nido si propone di contribuire alla costruzione dell'identità e dell autonomia, allo sviluppo della conoscenza ed alla promozione della socializzazione del bambino, valorizzando ed integrando le sollecitazioni che ciascun bambino riceve dall'ambito familiare. Il Nido opera quindi in stretto contatto con le famiglie, e in collegamento con le altre istituzioni sociali ed educative del territorio, in particolare con la Scuola dell'infanzia. La legge che regolamenta la normativa sugli asili nido è quella dell'8 dicembre 2001 la quale stabilisce i criteri di idoneità e come questi ultimi assicurino condizioni igieniche, regolamentino i locali e le attività ludiche e didattiche; ogni Regione poi fissa i criteri generali per la costruzione, le dimensioni, la cubatura utile per ciascun bambino, le caratteristiche degli spazi, la gestione e il controllo degli asili. In Campania è necessario fare riferimento alla Legge Regionale n 48 del 04/09/1974 Costruzione, gestione e controllo degli asili-nido comunali. Inoltre, per assicurare i migliori standard di servizio in un ambito tanto delicato quale quello dell infanzia, l Ente Nazionale di Unificazione Italiano (UNI) ha pubblicato la norma UNI (2003) Servizi dell infanzia Requisiti del servizio. La norma si applica ai nidi d infanzia (0-3 anni), alle scuole materne (3-6 anni) e ai centri d infanzia che comprendono l intera fascia 0-6 anni e si può estendere anche a tutte quelle strutture chiamate servizi integrativi all infanzia che costituiscono supporto ai centri d infanzia, ai nidi, ecc. che svolgono attività destinate al gioco, alla cultura e di aggregazione sociale, con la previsione anche della presenza di un genitore. Requisiti personali, tecnici, strutturali, qualitativi e igienico- sanitari: Per ottenere l'autorizzazione all'apertura del nido bisogna essere in possesso di uno dei seguenti titoli: Diploma di laurea in pedagogia, scienze educazione, scienze formazione primaria e lauree equipollenti; abilitazione magistrale; maturità professionale di assistente di comunità infantile. Questo vale sia per il referente del servizio che assume il compito di coordinatore della gestione sia per l'educatore. Ai sensi della Legge Regionale, l'asilo - nido comunale deve essere istituito in zona salubre ed essere dotato di uno spazio esterno attrezzato a verde. Ogni asilo (pubblico) deve essere progettato per un numero di posti non inferiore a 30 e non superiore a 60. Deve disporre di una sala di visita medica, di una sala di isolamento, di adeguati servizi igienici e di distinti ambienti per divezzi e lattanti, per la refezione, il gioco ed il riposo. Lo spazio interno destinato ai bambini non potrà essere inferiore ad una superficie utile Tel./Fax athena@na.camcom.it

3 netta di mq. 9 per bambino. Tra spazi interni ed esterni, comunque, la superficie di cui sopra, non dovrà essere inferiore a mq. 40 per bambino. L'asilo va localizzato con altre strutture educative (scuola materna, elementare, media) in un contesto sociale ampio ed in condizioni igienico - sanitarie di assoluta garanzia quali: distanza di sicurezza da sorgenti di inquinamento e di rumore, al riparo da scoli di materie di rifiuto; acque stagnanti, da industrie rumorose e dalle quali provengano esalazioni nocive, al riparo dai venti. La norma UNI (2003) suddivide il nido d infanzia in base all età dei bambini nei seguenti reparti/sezioni: Piccoli o lattanti da 03 a 12 mesi; Medi o semidivezzi da 13 a 24 mesi; Grandi o divezzi da 25 ai 36 mesi. Tale suddivisione consente di creare, attraverso gli educatori e la gestione degli spazi e degli arredi, un ambiente il più possibile corrispondente ai bisogni dei bambini. In ogni nido deve essere presente personale prescelto con diversi compiti e professionalità quali: Educatori - in possesso del diploma di scuola secondaria superiore ad indirizzo pedagogico o di 5 anni di esperienza nel settore, affiancata da un corso di specializzazione ad indirizzo pedagogico, hanno un ambito di intervento che va dall organizzazione degli spazi, all inserimento del bimbo nel nido, al gioco, alle varie attività psico-motorie, alla routine, all integrazione di bimbi con handicap, ecc. Addetti ai servizi si prendono cura degli spazi legati al gioco, ed alla routine, garantendo la pulizia e l igiene degli ambienti nonché la manutenzione del guardaroba. Coordinatore interno- supporta il personale dei servizi nella progettazione e realizzazione degli interventi educativi, verificando i risultati, promuovendo il confronto con le famiglie e predisponendo piani di formazione. Inoltre, costituisce il punto di riferimento per l amministrazione Comunale o per i soggetti cui è affidata la gestione. Secondo criteri recenti, la ricettività ottimale è quella che prevede tra i 20 e i 60 bambini per ogni asilo, con un rapporto ottimale educatore/bambino, rapporto che viene stabilito sia dal numero complessivo dei bambini per ogni gruppo, sia sulla base della fascia d età. Per quanto attiene agli spazi, riferiti anche ai diversi momenti evolutivi dei piccoli, in particolare per quanto riguarda l autonomia motoria, sono necessari spazi e servizi con caratteristiche diverse per le diverse età (piccoli-lattanti 0-10 mesi, medi-semidivezzi mesi e grandi-divezzi mesi), sia nel rispetto di una determinata funzione (zona pranzo), sia nel rispetto di una determinata attività (spazi per il gioco, il movimento, ecc.), per creare situazioni predisposte capaci di orientare il comportamento dei bambini e di sollecitarli all autorganizzazione. La planimetria del nido è, pertanto, articolata in spazi interni e spazi aperti nonché spazi per i servizi comuni. Gli spazi interni sono suddivisi in reparti, in rapporto al numero e ai mesi dei bambini presenti, con locali ampi e zone per il gioco libero, per le attività didattiche guidate dall educatore e per il pranzo, che possono essere ripartiti nel modo seguente: Locale per il contenimento di oggetti e attrezzature di uso quotidiano, Ambiente gioco e occupazioni varie Ambiente per il pranzo, Ambiente per il riposo, Spazio per l igiene della persona, Spazi comuni (ingresso, spazio adulti, servizi), Cucina. Lo spazio riservato al pranzo va reso piacevole e bello, arredato con seggioloni per i piccoli, tavoli e sedie a misura di bambino, sedie per adulti, ecc. 3

4 L ambiente per il riposo deve consentire un adeguato oscuramento, essere acusticamente protetto e permettere la facile disposizione di culle e lettini. L ambiente per l igiene della persona, corredato da efficaci dispositivi di areazione, deve consentire il libero accesso dei bambini più grandicelli e il controllo da parte degli adulti. Nei servizi igienici è opportuna una divisione tra lo spazio contenente i WC (zona sporca) e quello contenente i lavabi ad uso dei bambini (zona pulita), quest ultimo può essere comunicante con il soggiorno-pranzo. In particolare il reparto per il gruppo lattanti (0-10 mesi) deve prevedere: Zona di ingresso (filtro termico) e deposito carrozzine Ambiente per il pranzo Ambiente per il riposo (ambiente separato) Servizi igienici (con fasciatoi, lavabi) Cucina per la preparazione del latte e delle pappe (in comunicazione con lo spazio pranzo). Gli ambienti per il riposo per il gruppo lattanti e per i divezzi di età fino a mesi, sono usati per il sonno più volte nella giornata, anche non contemporaneamente da tutti i soggetti e devono essere separati dagli ambienti di attività. Gli spazi per il gruppo divezzi (24-36 mesi), che devono rispecchiare le necessità di divisione organizzativa del reparto in più reparti in rapporto alla ricettività del nido, sono suddivisi in: Zona ingresso e depositi carrozzine Ambiente di soggiorno-pranzo per ogni reparto Ambiente di riposo, separato per ogni sottogruppo, che può essere comunicante con il relativo soggiorno Servizi igienici Eventuali disimpegni o ripostigli Nello spazio per il soggiorno-pranzo in alcuni asili possono essere svolte attività collettive o attività svolte contemporaneamente da piccoli gruppi di bambini ed un educatore nonché attività individuali. Al riguardo, nella articolazione degli spazi va posta particolare attenzione nell ubicazione delle sorgenti luminose naturali (finestre, lucernari, ecc.), allo studio dei percorsi interni nonché all ubicazione del mobilio. Gli ambienti di riposo, utilizzati per il sonno solo pomeridiano, possono essere progettati anche come luoghi di attività integrabili al soggiorno. I servizi igienici (WC e lavabi) devono essere un numero sufficiente per consentire ai bambini di svolgere con sempre maggiore autonomia le pulizie personali. Gli spazi esterni, con diversificazione dei livelli di terreno devono prevedere: Spazi pavimentati coperti a protezione degli ingressi agli ambienti d uso dei piccoli (deposito carrozzine); Spazi pavimentati coperti per il soggiorno all aperto dei piccoli; Spazi pavimentati liberi (non coperti) per attività e percorsi all aperto, in genere attrezzati con prese d acqua; Aree e prato; Le zone di soggiorno all aperto devono essere delimitate da siepi o muretti o da recinzione, che consentano sempre l osservazione dei bimbi da parte degli educatori. Per la scelta e l allestimento degli arredi ci si deve richiamare a criteri quali: funzionalità, sicurezza, disposizione idonea nelle diverse zone, facile accessibilità per piccoli e grandi, igiene e pulizia. Gli arredi a disposizione delle 4

5 varie sezioni o reparti sono per lo più costituiti da: tavolini con angoli smussati, seggioline adeguate all età, armadietti facilmente accessibili ai piccoli, per contenere gli effetti personali, i giochi e il materiale didattico, mensole collocate in alto, per oggetti da tenere fuori portata, fasciatoi, culle e lettini personali facili da pulire, seggioloni, sedie e piani di appoggio per adulti. Per il riposo i lettini devono avere sponde laterali per lattanti, mentre per i divezzi e semidivezzi, le brandine con materassi devono essere ad altezza dei bambini. Inoltre, i nidi devono essere dotati di attrezzature stabili e sicure, per i vari tipi di gioco, per le attività espressive e di manipolazione (sabbia, farina, pitture atossiche, cavalletti, ecc). I materiali didattici e i giocattoli, disposti in modo accessibile, devono soddisfare criteri di pulizia, sicurezza, e progettazione tale da sollecitare i bimbi al gioco in relazione all età e alle capacità. Modalità per la presentazione della domanda: La domanda per aprire e mettere in funzione, nonché per il riconoscimento ufficiale e per il rinnovo di un asilo nido privato, può essere consegnata allo Sportello per le Attività Produttive. L autorizzazione dura tre anni e può decadere: 1) quando si violano gli obblighi contrattuali nei confronti del personale; 2) nel caso in cui vengono meno i requisiti certificati per ottenere il rilascio; Al fine della compilazione della Scheda per l'istruttoria di Rilascio di Autorizzazione al Funzionamento di Servizi per la Prima Infanzia Gestiti da Privati, che l'amministrazione del comune in cui si intende aprire l'asilo nido dovrà presentare alla Commissione Tecnica Provinciale, per aprire un asilo nido, occorre produrre i seguenti documenti: - Planimetria dei locali e degli spazi esterni firmata da un tecnico abilitato, in scala non inferiore a 1/100 per gli spazi interni e da 1:200 a 1:2000 spazi esterni (tavola PRG) con specificato: * Spazi interni: Superficie, altezza e destinazione d'uso dei singoli locali da utilizzare per il servizio indicazione delle uscite, con il verso di apertura delle porte, i corridoi, i vani scala, gli ascensori, la superficie pavimentata, la superficie illuminante, la superficie aerante, sezioni ed eventuali prospetti dell'edificio in scala adeguata; * Spazi esterni: condizioni di accessibilità all'area e di viabilità al contorno, gli accessi pedonali e carrabili, le distanze di sicurezza esterne (intendendosi tutta l'area anche esterna fruibili dai bambini) da possibili sorgenti di inquinamento. - Piano di evacuazione dell'edificio con individuazione vie di fuga e di sicurezza. - Organizzazione e attrezzatura spazi esterni. - Relazione redatta da un tecnico abilitato comprovante la conformità alle vigenti normative igieniche e di sicurezza. - Relazione relativa all'organizzazione del servizio e l'utilizzo degli spazi. Una volta ottenuta l'autorizzazione,in caso di nido privato, è possibile chiedere il convenzionamento con il comune che può dare contributi finanziari per ogni bambino iscritto proveniente dalle liste d'attesa dei nidi comunali. 5

6 Normativa di Riferimento e siti utili Norma UNI (2003) Servizi dell infanzia Requisiti del servizio. Legge 28 dicembre 2001 n. 448 che istituisce un "Fondo per gli asili nido". Legge 27 Dicembre 2002 n. 289 (art. 91) prevede "la concessione di finanziamenti a tasso agevolato per la realizzazione nei luoghi di lavoro di servizi di asilo". Legge Regionale n 48 del 04/09/1974 Costruzione, gestione e controllo degli asilinido comunali. 6

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