PIANO DI LOTTIZZAZIONE IN LOCALITA TORRE CAMILLARI

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1 COMUNE DI CAULONIA provincia di Reggio Calabria PIANO DI LOTTIZZAZIONE IN LOCALITA TORRE CAMILLARI I TECNICI ing. Nino Stefanucci COMMITTENTI FILOCAMO FELICE MARIA ALGARRADA CARMEN.. NAPOLITANO ILARIO NAPOLITANO TERESA Ing. Ilario Napolitano NAPOLITANO ANTONIA. NAPOLITANO IRENE.. Oggetto dell elaborato: NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL PIANO DI LOTTIZZAZIONE ALL. 17

2 COMUNE DI CAULONIA (provincia di Reggio Calabria) OGGETTO: PIANO DI LOTTIZZAZIONE IN LOCALITA TORRE - CAMILLARI. DITTA: Filocamo Felice Maria, Algarrada Carmen, Eredi di Napolitano Cesare. Norme tecniche di attuazione ART. 1 - CRITERI DI AZZONAMENTO (stralcio P.R.G.) Al fine di regolamentare e coordinare le possibilità di edificazione sul territorio comunale, il Comune di Caulonia è fornito di Piano Regolatore Generale. In esso sono definiti, in base alla Legge urbanistica 6 agosto 1967 n. 765 e al D.M. 2 aprile 1968, per zone territoriali omogenee, le distanze fra i fabbricati, nonché i rapporti massimi tra spazi destinati agli insediamenti residenziali e produttivi e spazi pubblici o riservati alle attività collettive, a verde pubblico o parcheggi. ART. 2 - ZONA C - Residenziale di espansione (stralcio P.R.G.) Interessano le parti del territorio comunale da destinare all'espansione residenziale (pubblica o privata), inedificate o nelle quali l'edificazione preesistente non raggiunge i limiti di superficie e densità stabiliti dal DM n.1444/68. Sono state individuate tre sottozone, evidenziate nelle Tavv. P2 con diversa campitura, in cui l'edificazione è consentita nei limiti e nel rispetto delle prescrizioni seguenti. Le aree di cui agli standards (DM n.1444/68, artt.3-4), dovranno, per quanto possibile, essere fra loro adiacenti e prefigurare un area unitaria. Ove le sotto indicate zone risultano sovrapposte ad Aree di interesse archeologico (H5), si prescrive di comunicare alla Soprintendenza Archeologica, almeno 30 gg. prima, l inizio lavori per i necessari sopralluoghi di competenza. L'attuazione del PRG avviene attraverso Piani attuativi (PdL) estesi a Comparti unitari per come individuati nella Tav. P4. 1

3 ART. 3 Sottozona C1 -Espansione edilizia privata - Densa - Caulonia Marina (stralcio P.R.G.) Interventi edilizi. L'edificazione è subordinata alla predisposizione di Piani di Lottizzazione convenzionata (ex-lege n.765/67) e sarà consentita alle seguenti condizioni: - Indice di fabbricabilità territoriale Ift = 1,34 mc/mq.; - Indice di fabbricabilità fondiaria Iff = 2,00 mc/mq.; - Altezza delle fronti di un edificio Hf = 10,50 ml.; - Distanza o distacco fra le fronti o fra edifici Df = 10,00 ml.; - Distanza o distacco dai confini Dc = 5,00 ml. Distanze dai fili stradali per come prescritte dallo strumento attuativo. Destinazioni d uso Oltre alla destinazione "residenziale" (abitazioni unifamiliari e plurifamiliari con accessori e pertinenze), sono consentite le seguenti destinazioni complementari: - Direzionale : a) uffici privati e studi professionali b) servizi pubblici di interesse comune c) servizi pubblici di interesse urbano d) servizi privati (scuole, case di cura, case per anziani, gabinetti di analisi, ambulatori, edifici per la cultura, lo spettacolo, lo sport, ecc.) e) attività amministrative di servizio (agenzie immobiliari, di banca, di viaggio, di pratiche, ecc.); - Commerciale: a) esercizi commerciali al dettaglio, botteghe e laboratori artigianali di servizio connessi alla residenza; b) esercizi pubblici (bar, pizzerie, ristoranti, tavole calde, farmacie, ecc.) Per ogni Comparto di intervento, il Piano attuativo dovrà garantire spazi pubblici o riservati alle attività collettive, a verde pubblico o a parcheggi, nella misura di 18 mq/ab. 2

4 ART. 4 - Sottozona C2 -Espansione edilizia privata - Rada - Caulonia Marina. L'edificazione è subordinata alla predisposizione di Piani di Lottizzazione convenzionata (ex-lege n.765/67) e sarà consentita alle seguenti condizioni: Ift = 1,142 mc/mq.; Iff = 1,60 mc/mq.; Hf = 10,50 ml.; Df = 10,00 ml.; Dc = 5,00 ml. Distanze dai fili stradali per come prescritte dallo strumento attuativo. Destinazioni d uso Oltre alla destinazione "residenziale" (abitazioni unifamiliari e plurifamiliari con accessori e pertinenze), sono consentite le seguenti destinazioni complementari: - Direzionale: a) uffici privati e studi professionali b) servizi pubblici di interesse comune c) servizi pubblici di interesse urbano d) servizi privati (scuole, case di cura, case per anziani, gabinetti di analisi, ambulatori, edifici per la cultura, lo spettacolo, lo sport, ecc.) e) attività amministrative di servizio (agenzie immobiliari, di banca, di viaggio, di pratiche, ecc.); - Commerciale: a) esercizi commerciali al dettaglio, botteghe e laboratori artigianali di servizio connessi alla residenza; b) esercizi pubblici (bar, pizzerie, ristoranti, tavole calde, farmacie, ecc.). Per ogni Comparto di intervento, il Piano attuativo dovrà garantire spazi pubblici o riservati alle attività collettive, a verde pubblico o a parcheggi, nella misura di 18 mq/ab. 3

5 ART. 5 ZONE DI TUTELA AMBIENTALE E ARCHEOLOGICA (stralcio P.R.G.) Sottozona H5 - Aree di interesse archeologico Nelle Tavv. P1 e P2 il PRG individua i perimetri delle aree di interesse archeologico non ancora sottoposte a vincolo di tutela ai sensi della legge n.1089/39. Tuttavia, sulla base di dati di archivio della Soprintendenza Archeologica, di rinvenimenti occasionali e di conoscenze di studiosi locali, il PRG ritiene che vadano poste le necessarie attenzioni e cautele per evitare la compromissione di tali aree, nell obiettivo di salvaguardare il patrimonio archeologico dello Stato. L utilizzazione delle aree ricadenti nei perimetri sopradetti sarà concessa, secondo quanto previsto nelle relative zonizzazioni, con la prescrizione di comunicare alla Soprintendenza Archeologica, almeno 30 gg. prima, l inizio lavori per i necessari sopralluoghi di competenza. ART. 6 DISTANZE (stralcio P.R.G.) La distanza minima di una costruzione dal confine di proprietà o dal limite di zona non può essere inferiore a ml Nelle zone C di PRG, tra pareti finestrate di edifici antistanti, è prescritta una distanza minima pari all'altezza del fabbricato più alto e comunque non inferiore a ml ; la norma si applica anche quando una sola parete sia finestrata, qualora gli edifici si fronteggino per uno sviluppo superiore a ml Nelle zone C e D, le distanze minime tra fabbricati, fra i quali siano interposte strade, con esclusione della viabilità a fondo cieco al servizio di singoli lotti, debbono corrispondere alla larghezza della strada maggiorata di: ml. per lato, per strade di larghezza inferiore a 8.00 ml.; ml. per lato, per strade di larghezza compresa tra 8.00 ml. e ml.; ml. per lato, per strade di larghezza superiore a ml. Qualora le distanze, come sopra indicate, risultino inferiori all'altezza del fabbricato più alto, le stesse devono essere maggiorate fino a raggiungere la distanza corrispondente all'altezza suddetta. 4

6 Sono ammesse distanze inferiori a quelle di cui ai comma precedenti e il posizionamento di costruzioni in aderenza o a confine anche nelle zone C, nel caso di gruppi di edifici che formino oggetto di interventi urbanistici preventivi con previsioni planivolumetriche e Piani di Recupero di cui alla Legge , n.457. Per l'edificazione fuori dal perimetro di Centro abitato vanno osservate, relativamente alle distanze a protezione del nastro stradale, le disposizioni di cui al DPR , n.147. Sottozona R1 -Zone di rispetto stradale (DPR n.147 e disposizioni di PRG) - Strade extraurbane secondarie: Ai sensi del DPR n. 147 del si prescrive che la distanza dal loro confine, da rispettare nelle nuove costruzioni, nelle ricostruzioni conseguenti demolizioni integrali o negli ampliamenti fronteggianti le strade, sia riferita a: ml., fuori dal perimetro del Centro abitato; - fuori dal Centro abitato ma dentro le zone edificabili o trasformabili di PRG, valgono le distanze indicate nelle relative sottozone. - Strade di livello locale e/o di distribuzione ai lotti fondiari: Per tali strade valgono le distanze indicate nelle relative sottozone di PRG. - Strade esistenti: Per tali strade valgono le distanze indicate nelle relative sottozone di PRG. Le strade esistenti o previste che interessano il territorio comunale vengono classificate come segue. - Strade extraurbane secondarie (previste o esistenti da adeguare), con funzione di collegamento fra i centri maggiori del comune. Si riconoscono nelle strade provinciali ed in quelle che collegano particolari località del comune. - Strade esistenti di livello locale e/o di distribuzione ai lotti fondiari. Si riconoscono nelle strade che si connettono direttamente alle superfici fondiarie del lotti. 5

7 ART. 7 Parcheggi (stralcio P.R.G.) Nelle nuove costruzioni ed anche nelle aree di pertinenza delle stesse, debbono essere riservati appositi spazi per parcheggio privato in misura pari a 1 mq. ogni 10 mc. di costruzione. Deve essere garantito in ogni caso un posto macchina per ogni alloggio. In aggiunta alle superfici destinate a parcheggio, di cui al comma precedente, in sede di lottizzazione deve essere reperita un'area pari a 1 mq. ogni 40 mc. di costruzione da destinare a parcheggio pubblico. In ogni caso le aree destinate a parcheggi pubblici, reperite nell'ambito dell'area di inter- vento, saranno cedute al Comune nei modi e termini stabiliti da apposite convenzioni. Le volumetrie destinate a parcheggi in costruito sia di uso privato che collettivo, non sono computabili nel calcolo della volumetria ammissibile in applicazione degli indici di fabbricabilità territoriale e fondiaria. Per la realizzazione di parcheggi sarà possibile ricorrere al potere di deroga alle presenti Norme, nei modi stabiliti dal successivo Art. 31. ART. 8 SUPERFICI E VOLUMI (stralcio P.R.G.) Sc = Superficie coperta (mq) E' la superficie ottenuta dalla proiezione orizzontale sul terreno del volume edilizio fuori terra (delimitato dal paramento esterno della muratura di tamponamento di ciascun piano), con esclusione di: a) aggetti (balconi, scale esterne, cornicioni e gronde) aperti almeno su due lati e non sporgenti più di ml dal filo del fabbricato, a qualsiasi quota si trovino rispetto al piano del terreno sistemato; b) pensiline a copertura degli ingressi purché inferiori a 8.00 mq di superficie. E' considerata Sc la parte eccedente tali misure e le scale, anche aperte, la cui struttura non sia aggettante. Hf = Altezza delle fronti di un edificio (ml) Per edifici con copertura a terrazza o con copertura a tetto (con pendenza inferiore al 35% ed altezza di colmo, misurata dall intradosso di copertura all intradosso dell ultimo solaio piano, inferiore a ml. 3,00), L Altezza (Hf) si 6

8 misura dal piano di utilizzo antistante il fronte a sistemazione avvenuta (marciapiede, giardino, strada, ecc.), all estradosso dell'ultimo solaio piano. Il parapetto esterno della copertura a terrazza dovrà, comunque, essere realizzato con materiale trasparente (ringhiere, grigliati, ecc.); in caso contrario l altezza del fronte si misura al limite superiore del parapetto pieno (muratura, c.a., ecc.). Per pendenze superiori al 35%, qualsiasi sia l'altezza del colmo (misurata come sopra) o per altezza di colmo maggiore di ml. 3.00, qualsiasi sia la pendenza, l'altezza (Hf) si misura dal piano di utilizzo antistante il fronte a sistemazione avvenuta (marciapiede, giardino, strada, ecc.) all estradosso del colmo del tetto. Nel caso in cui la sistemazione del terreno avvenga secondo piani inclinati, si determinerà una Hf del fronte come media delle Hf calcolate nei punti in cui la livelletta della sistemazione cambia pendenza. H = Altezza della costruzione (ml) E' l'altezza media delle fronti di una costruzione i cui termini vanno calcolati secondo il precedente parametro Hf. Tale altezza non deve superare quella stabilita dalle Norme di PRG per le diverse zone omogenee. Possono superare l altezza massima consentita soltanto i cosiddetti volumi tecnici (serbatoi idrici, extracorsa ascensori, vano scale, ecc.) Numero di piani (n) E' il numero dei piani abitabili, compresi eventuali piani di ritiro, il seminterrato (se abitabile) ed il sottotetto (se abitabile). Volume di un fabbricato (mc) Il Volume, ai fini dell'effettiva possibilità edificatoria, va computato sommando i prodotti della Superficie coperta (Sc) di ciascun piano, per l'altezza relativa al piano stesso (misurata fra le quote di calpestio dei pavimenti), con esclusione: - dell isolante termico, dell impermeabilizzazione e delle pendenze dei solai piani di copertura; - dei volumi entroterra, misurati rispetto alla superficie del 7

9 terreno circostante secondo la sistemazione prevista dal progetto; - i volumi relativi agli spazi interni degli edifici, ai balconi, alle altane a giorno, alle tettoie, ai paramenti, ai cornicioni e agli aggetti di carattere strutturale ed ornamentale (fino a cm. 20); - i volumi tecnici (per come definiti dalla Circ. Ministero LL.PP. n.2474/73), necessari a contenere e consentire l'accesso ad impianti tecnici a servizio dell'edificio ed emergenti dalla linea di gronda, quali extra corsa degli ascensori, vano scala, serbatoi idrici, vasi di espansione dell'impianto di riscaldamento, canne fumarie e di ventilazione. Sono inoltre esclusi dal computo del volume i porticati di uso pubblico e le verande aperte sino al 30% della superficie cubabile. Sono, invece computabili i volumi delle costruzioni in aggetto o bow-window. Con l'intendimento che in presenza di più condizioni le stesse devono essere verificarsi contestualmente, sono esclusi, altresì, i sottotetti: - non praticabili (quelli il cui tetto è costituito da una struttura diversa dal solaio in c.a. o la cui altezza misurata nel punto più alto dell'intradosso sia inferiore a ml. 3.00); - non abitabili (quei sottotetti o quei vani del sottotetto che non rispettano quanto prescritto dal RE ed in particolare la cui altezza massima, misurata all'intradosso del solaio del tetto, per ciascun vano in cui è suddiviso il sottotetto, è inferiore a ml. 3.00); - quelli con pendenza del tetto inferiore al 30% ed altezza del colmo inferiore a ml I sottotetti la cui altezza massima supera i ml e la cui pendenza del tetto supera il 35% sono sempre inseriti nel computo dei volumi, indipendentemente dalla destinazione d'uso dei locali. I sottotetti (o le parti di essi) dichiarati abitabili e quelli che hanno una altezza media superiore a ml vanno comunque computati nel volume qualsiasi sia la loro destinazione d'uso. Nei casi in cui il Volume del sottotetto sia da computare, questo si determina a partire dall'estradosso dell'ultimo solaio piano, fino all'estradosso dei solai che formano il tetto, mediante le formule della geometria solida. Nelle coperture a tetto i volumi tecnici devono rientrare il più possibile all'interno delle 8

10 coperture stesse, mentre nel caso di coperture a terrazzo deve essere prevista una soluzione architettonica unitaria. Generalmente qualsiasi costruzione situata su terreno acclive non può sviluppare un volume fuori terra maggiore di quello ottenibile sullo stesso terreno se pianeggiante. ART. 6 - NORME PARTICOLARI DEL PIANO DI LOTTIZZAZIONE Distanza minima dei fabbricati dai cigli stradali: ml. 5,00 Distanza minima dei fabbricati dai confini di proprietà: ml. 5,00 Distanza minima tra i fabbricati: ml. 10,00 o H. detta norma si applica anche quando una sola parete è finestrata, non si applica nel caso di pareti prospicienti non finestrate. Nel piano di lottizzazione vengono indicate le sagome di ingombro dei fabbricati con la precisazione che le stesse rappresentano esclusivamente i limiti esterni massimi della sola superficie coperta, con esclusione quindi delle superfici aggettanti aperte. Analogamente sono da considerarsi di massima sia la planimetria con ubicazione sui lotti dei tipi edilizi e sia le tipologie edilizie stesse allegate alla lottizzazione sia per quanto riguarda il taglio delle unità immobiliari sia per quanto riguarda la distribuzione interna, l'aggregazione dei tipi ecc. e sono consentite destinazioni d uso nei limiti previsti dal P.R.G. vigente. I parcheggi privati individuati dentro ai lotti potranno essere ubicati diversamente all interno del lotto in funzione della progettazione esecutiva, fermo restando l invariabilità della superficie minima da destinare a parcheggi. E ammesso altresì ubicare i parcheggi al piano seminterrato degli edifici da 9

11 realizzare. In quest ultimo caso la superficie ricavata nei seminterrati andrà detratta da quella esterna indicata nelle tavole del P.L.. Limitatamente ad ogni singola Z.T.O. (C1 o C2), sono consentite variazioni dell ubicazione degli edifici od accorpamento degli stessi e dei lotti nonché trasferimenti di volumetria tra i lotti. Non è ammesso il trasferimento di volumetria tra la zona C1 e la zona C2. La reale sagoma di ingombro dei fabbricati e la tipologia definitiva saranno studiate in sede di progettazione esecutiva e potranno variare entro i limiti sopra definiti come pure le superfici aggettanti. Per quanto non previsto nelle presenti norme si fa riferimento alle N.T.A. del P.R.G. ed al regolamento edilizio vigenti. Caulonia, lì 06 giugno 2014 I TECNICI (ing. Nino Stefanucci) (ing. Ilario Napolitano) 10

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