Istituto d Istruzione Superiore "Severi-Guerrisi" - Gioia Tauro/Palmi

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1 Istituto d Istruzione Superiore "Severi-Guerrisi" - Gioia Tauro/Palmi Scuola Polo per la Formazione Ambito Territoriale n 3 Reggio Calabria Ambito 11 Calabria Incontro Propedeutico 06/11/ /11/ /11/2017 Periodo di Formazione e di Prova Docenti Neoassunti A.S Dirigente Scolastico Prof. Giuseppe Gelardi

2 Il MODELLO DI GOVERNANCE DEL PIANO DI FORMAZIONE MIUR Azioni di coordinamento, accompagnamento e monitoraggio, individuazione di modelli innovativi a supporto delle iniziative formative Coordinamento delle attività a livello regionale In funzione delle esigenze territoriali e del proprio assetto organizzativo e raccolta delle rendicontazioni amministrative e didattiche SCUOLE POLO SCUOLE DI SERVIZIO DEI NEO ASSUNTI Organizzazione incontri e attività amministrativo-contabili Attività di tutoring e del Peer to Peer dei docenti neoassunti in servizio

3 PERCHÈ SIAMO QUI OGGI? D.Lgs. 297/1994 art. 437 Anno di prova e formazione neoassunti Legge 107/2015 Buona Scuola NOVITA DECLINATE DAL DM 850 /15 CIRCOLARE MIUR del 2 agosto 2017 Periodo di formazione e di prova per i docenti neoassunti. Orientamenti preliminari

4 D.M. 850 del 27 ottobre 2015 Procedure per la valutazione del periodo di formazione Docente Tutor Formazione online e Portfolio Professionale Peer to Peer Periodi Servizio Criteri per la valutazione del personale docente in periodo di formazione e di prova Bilancio competenze iniziale e finale Patto per lo sviluppo professionale Laboratori Formativi Incontri propedeutici e di restituzione

5 PERIODI SERVIZIO ATTIVITÀ CONNESSE AL SERVIZIO SCOLASTICO 180 GIORNI PERIODI SOSPENSIONE ATTIVITA DIDATTICHE ESAMI SCRUTINI RIUNIONI COLLEGIALI E DIPARTIMENTALI ECC. 1 MESE ASTENSIONE OBBLIGATORIA PER GRAVIDANZA ATTIVITÀ DIDATTICA: 120 GIORNI ATTIVITÀ DI LEZIONE, DI RECUPERO, DI POTENZIAMENTO ATTIVITÀ VALUTATIVE, PROGETTUALI, FORMATIVE, COLLEGIALI PART- TIME CORSO FORMAZIONE PER INTERO PERIODI DI SERVIZIO IN PROPORZIONE

6 Criteri per la valutazione del personale docente in periodo di formazione e di prova - art. 4 D.M. 850/ Corretto possesso ed esercizio delle competenze culturali, disciplinari, didattiche e metodologiche Il docente dovrà conoscere: Piano Triennale dell Offerta Formativa, documentazione tecnico-didattica delle classi di pertinenza Il docente dovrà redigere la propria programmazione annuale evidenziando gli esiti di apprendimento attesi, le metodologie didattiche che intenderà utilizzare; le strategie inclusive per gli alunni BES e per le eccellenze, nonché evidenziare gli strumenti e i criteri di valutazione degli alunni.

7 Criteri per la valutazione del personale docente in periodo di formazione e di prova - art. 4 D.M. 850/ Corretto possesso ed esercizio delle competenze relazionali, organizzative e gestionali attitudine collaborativa nei contesti didattici, progettuali, collegiali, sia con i colleghi che con le famiglie e con il personale scolastico in generale; capacità di affrontare situazioni relazionali complesse nonché dinamiche interculturali; partecipazione attiva e sostegno ai piani di miglioramento dell istituzione scolastica.

8 Criteri per la valutazione del personale docente in periodo di formazione e di prova - art. 4 D.M. 850/ osservanza dei doveri connessi con lo status di dipendente pubblico Il docente non è solo soggetto al regolamento dell Istituzione Scolastica ma, in quanto dipendente pubblico, è soggetto alle relative norme e in particolare: D. Lgs. n. 165/2001 recante: Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche ; DPR n. 62/2013 (Regolamento del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici); 4 La partecipazione alle attività formative e il raggiungimento degli obiettivi previsti dalle stesse

9 ATTIVITÀ FORMATIVE Incontro propedeutico: 3 h Incontri propedeutici e di restituzione 6 ORE Incontro di restituzione: 3 h Laboratori Formativi 12 ORE 4 incontri di 3 h Progettazione condivisa: 3 h Peer to Peer 12 ORE Osservazione neoassunto/tutor: 4 h Osservazione tutor/neoassunto:4 h Verifica dell esperienza: 1h Formazione on line e Portfolio Professionale 20 ORE Bilancio iniziale competenze : 3h Portfolio Professionale, questionari, consultazione..: 14 h 50 ORE Bilancio finale competenze: 3 h

10 Bilancio di competenze iniziale Il docente neoassunto traccia un primo bilancio di competenze, in forma di autovalutazione strutturata, con la collaborazione del docente tutor. Il bilancio di competenze, predisposto entro il secondo mese dalla presa di servizio, consente di compiere un analisi critica delle competenze possedute, di delineare i punti da potenziare e di elaborare un progetto di formazione in servizio coerente con la diagnosi compiuta.

11 PATTO PER LO SVILUPPO PROFESSIONALE Viene stipulato tra Dirigente Scolastico e docente neoimmesso con la consulenza del tutor scolastico Sulla base del bilancio delle competenze, vengono stabiliti gli obiettivi di sviluppo di competenze relazionali, culturali, disciplinari e didattiche da raggiungere È UN IMPEGNO ETICO-PROFESSIONALE

12 Fase n. 1 - Incontro propedeutico Modalità generali del Percorso di Formazione Profilo Professionale atteso Innovazioni in atto nella scuola

13

14 Fase n. 2 - I LABORATORI FORMATIVI Il docente neoassunto, sulla base del bilancio di competenze e del patto per lo sviluppo professionale, partecipa a 4 laboratori della durata di 3 ore ciascuno sulle seguenti tematiche: 1. Nuove risorse digitali e loro impatto sulla didattica; 2. Bisogni Educativi Speciali; 3. Sviluppo sostenibile; 4. Un laboratorio a scelta tra quelli previsti dall art.8 DM 850 Obiettivi: potenziare le competenze trasversali; approfondire conoscenze specifiche del docente, stimolare la condivisione di esperienze e la soluzione di problemi reali del contesto scuola.

15 OBBLIGATORI I laboratori formativi previsti dal DM 850 Nuove tecnologie e impatto sulla didattica Gestione della classe e problematiche relazionali Valutazione didattica e valutazione di sistema Bisogni educativi speciali e disabilità Contrasto alla dispersione scolastica Inclusione sociale ed aspetti interculturali Orientamento ed alternanza scuola-lavoro Buone pratiche di didattiche disciplinari Sviluppo sostenibile (Circolare /08/2017)

16 LA NOVITA DI QUESTO ANNO SCOLASTICO Circolare /08/2017 Su base volontaria e senza nessun onere per l Amministrazione, è inserita nel percorso formativo, la possibilità di visite in scuole innovative per singoli o gruppi di docenti che operano, soprattutto, nelle scuole a rischio o a forte processo immigratorio e con alto tasso di dispersione. Sono previste massimo due giornate full immersion di massimo sei ore ciascuna da considerare nel monte ore complessivo dei laboratori Interesserà un massimo di 2000 docenti in Italia. Per la Calabria 83 docenti, il 4,13% dei neoimmessi (CM MIUR del 02/08/2017)

17 I LABORATORI FORMATIVI Nuove tecnologie e impatto sulla didattica La scuola, fino ad oggi, ha insegnato la tecnologia, ha insegnato con la tecnologia, occorre oggi porsi l obiettivo di insegnare nella tecnologia (Antonio Calvani, ordinario Didattica e Tecnologia dell'istruzione - Università di Firenze)

18 I LABORATORI FORMATIVI Nuove tecnologie e impatto sulla didattica

19 I LABORATORI FORMATIVI Bisogni educativi speciali e disabilità La normativa: recente ma non troppo Legge 8 ottobre 2010, n Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico Decreto legislativo 16 aprile 1994, n.297 Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado. CAPO IV - ALUNNI IN PARTICOLARI CONDIZIONI.

20 I LABORATORI FORMATIVI Bisogni educativi speciali e disabilità Con la sigla BES si fa riferimento ai Bisogni Educativi Speciali portati da tutti quegli alunni che presentano difficoltà richiedenti interventi individualizzati non obbligatoriamente supportati da una diagnosi medica e/o psicologica, ma comunque riferiti a situazioni di difficoltà tali da far prefigurare un intervento mirato e personalizzato. Il panorama dei bisogni è molto ampio, non si riferisce solo a cause specifiche, la loro natura non è stabile nel tempo poiché possono venire meno o essere superati. Si può trattare di svantaggio sociale e culturale, di disturbi specifici di apprendimento e/o di disturbi evolutivi specifici, di difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana in bambini appartenenti a culture diverse.

21 I LABORATORI FORMATIVI Bisogni educativi speciali e disabilità Le linee di intervento vengono declinate in ordine alle diverse tipologie. Gli alunni che mostrano di avere Bisogni Educativi Speciali sono quantificati intorno al 10 15% del totale, mentre quelli in possesso di una certificazione, individuati storicamente come diversamente abili, da una tradizione pedagogica che ci ha caratterizzato nel mondo, il 2 3%. L insieme dei provvedimenti adottati chiarisce come la presa in carico dei BES debba essere al centro dell attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della famiglia

22 I LABORATORI FORMATIVI Sviluppo sostenibile (Circolare /08/2017) Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile - Sustainable Development Goals, SDGs - in un grande programma d azione per un totale di 169 target o traguardi. L avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con l inizio del 2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell arco dei prossimi 15 anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030.

23 I LABORATORI FORMATIVI Sviluppo sostenibile (Circolare /08/2017) Gli Obiettivi per lo Sviluppo danno seguito ai risultati degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Millennium Development Goals) che li hanno preceduti, e rappresentano obiettivi comuni su un insieme di questioni importanti per lo sviluppo. "Obiettivi comuni" significa che essi riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno ne è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo il cammino necessario per portare il mondo sulla strada della sostenibilità.

24 I LABORATORI FORMATIVI Sviluppo sostenibile (Circolare /08/2017) Gli SDGs di Agenda 2030

25 Fase n. 3 - Peer to Peer

26 PEER TO PEER È la fase della formazione che ha ricevuto i giudizi più favorevoli dai neoimmessi negli anni precedenti

27 Fase n. 4 - Formazione on-line Analisi e riflessioni sul percorso formativo Elaborazione di un portfolio professionale che documenta la progettazione, realizzazione e valutazione delle attività didattiche Compilazione di questionari per il monitoraggio delle diverse fasi del percorso formativo Libera ricerca di materiali di studio, risorse didattiche, siti dedicati, messi a disposizione durante il percorso formativo.

28 Portfolio Professionale Descrizione del proprio curriculum professionale Elaborazione di un bilancio di competenze iniziali Documentazione di fasi significative della progettazione didattica, delle attività didattiche svolte, delle azioni di verifica intraprese Realizzazione di un bilancio conclusivo e la previsione di un piano di sviluppo professionale

29 APERTURA PREVISTA PER FINE NOVEMBRE PIATTAFORMA INDIRE

30 RISORSE PRESENTI NELLA PIATTAFORMA INDIRE

31 Bilancio di competenze finale Il docente neoassunto traccia un bilancio delle proprie competenze raggiunte in forma di autovalutazione Favorisce una continuità nella formazione in servizio Registra cambiamenti rispetto al Bilancio iniziale Rilancia l autoprogettazione professionale

32 Fase n. 5 - Incontro di restituzione finale RIFLESSIONI SULL ESPERIENZA Condivisione del lavoro svolto dai singoli docenti in merito all attività di tutoring e costruzione del portfolio Punti di forza e di criticità dell esperienza formativa Questionario di gradimento

33 IL TUTOR Accoglie, ascolta supporta, collabora, sostiene, osserva, supervisiona,.; ha specifiche competenze organizzative, didattiche, relazionali Riceve un attestazione dell attività svolta che, può essere riconosciuta, con attestazione del DS, come attività di formazione (art.1 comma124 Legge 107/2015) È designato dal DS sentito il CdD TUTOR Collabora al bilancio iniziale e finale delle competenze e al patto formativo Svolge le ore di Peer to Peer Riceve un compenso economico ( MOF ed eventualmente fondo di cui all art.1 comma 127, Lg 107/2015 Integra il CdV in occasione del colloquio sostenuto dal neoassunto Presenta parere motivato sulle caratteristiche dell azione professionale del neoassunto

34 IL TUTOR

35 Procedure per la valutazione del periodo di formazione e di prova 1. Al termine dell anno di formazione e prova, nel periodo intercorrente tra il termine delle attività didattiche - compresi gli esami di qualifica e di Stato - e la conclusione dell anno scolastico, il Comitato è convocato dal Dirigente Scolastico per procedere all espressione del parere sul superamento del periodo di formazione e di prova. 2. Il docente sostiene un colloquio innanzi al Comitato; il colloquio prende avvio dalla presentazione delle attività di insegnamento e formazione e della relativa documentazione contenuta nel portfolio professionale

36 Valutazione del periodo di formazione e di prova In caso di giudizio sfavorevole, il D.S. emette provvedimento motivato di ripetizione del periodo di formazione e di prova. In caso di giudizio favorevole, il Dirigente Scolastico emette provvedimento motivato di conferma in ruolo per il docente neoassunto, ai sensi dell art. 14 del DPR n. 275 del 8/3/99

37 CRONOPROGRAMMA Comunicazione Scuole Polo selezionate OTTOBRE X NOVEMBRE DICEMBRE- GENNAIO- FEBBRAIO-MARZO APRILE- MAGGIO Incontro propedeutico X Piattaforma INDIRE X X X Realizzazione dei laboratori Peer to Peer X Incontro di restituzione finale X

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