Le procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento e la liquidazione dei beni del debitore (profili di interesse notarile)

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1 Le procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento e la liquidazione dei beni del debitore (profili di interesse notarile) Vincenzo Gunnella Firenze 5 maggio 2017

2 Fonti normative Legge n.3 normativa base D.L n.179 modifiche importanti, con introduzione della procedura di liquidazione dei beni del debitore D.M n.202 disciplina gli OCC D.L n.83 disciplina le forme di garanzia per la Proposta di accordo o il Piano del consumatore 2

3 La normativa introduce per la prima volta nel nostro ordinamento una procedura per risolvere tutte le fattispecie di sovraindebitamento, che non possono essere trattate con le procedure concorsuali previste dalla legge fallimentare, ed arrivare, in alcuni casi, anche alla esdebitazione Valore sociale tra l altro, prevenire i fenomeni di usura 3

4 In caso di sovraindebitamento, il debitore non fallibile, può accedere a tre procedure: ACCORDO DI COMPOSIZIONE DELLA CRISI il debitore predispone di un piano di ristrutturazione e cerca un accordo con una maggioranza qualificata di creditori PIANO DEL CONSUMATORE il consumatore propone un piano con i contenuti dell accordo e il Tribunale lo omologa Simili al concordato preventivo, portano alla esdebitazione LIQUIDAZIONE DEI BENI il patrimonio del debitore viene gestito da un liquidatore, che accerta l'esposizione debitoria e liquida i beni Simile al fallimento, non porta alla esdebitazione automatica 4

5 Chi può richiedere la procedura? consumatore: persona fisica che ha assunto obbligazioni estranee ad attività imprenditoriale o professionale * Imprenditore commerciale sotto soglia o che abbia cessato l attività da più di un anno Enti privati non commerciali Imprenditori agricoli Start up innovative * è l unico che può richiedere tutte e tre le procedure, gli altri solo AC e LP 5

6 Chi è escluso? I debitori soggetti a fallimento*: gli imprenditori esercenti un attività commerciale, fatta eccezione per coloro che dimostrano la coesistenza dei seguenti requisiti: Non aver superato il limite di 300 mila euro di patrimonio attivo nei 3 anni precedenti Avere realizzato nei 3 anni precedenti, ricavi lordi complessivi inferiori a 200 mila euro Avere debiti, anche non scaduti, inferiori a 500 mila euro * Compresi i soci illimitatamente responsabili di società di persone fallibili 6

7 Presupposto oggettivo: il sovraindebitamento (art. 6, co.2) situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, che determina la rilevante difficoltà di adempiere le proprie obbligazioni, ovvero la definitiva incapacità diadempierle regolarmente 7

8 Presupposti di ammissibilità Non aver fatto ricorso ad una di queste procedure nei cinque anni precedenti Non aver subito, per cause imputabili, annullamento o risoluzione dell accordo o revoca o cessazione degli effetti dell omologa Aver fornito documentazione che consenta di ricostruire compiutamente la propria situazione economica e patrimoniale 8

9 L accordo ed il piano l assistenza dell OCC Si presentano con l ausilio di un Organismo di Composizione della Crisi (OCC) - Ha funzioni di collegamento tra creditori e giudice e di attestazione sulla fattibilità del piano - Mette in grado il giudice di effettuare le valutazioni del caso - Esercita altre funzioni specifiche 9

10 L accordo di composizione della crisi (art.7 ss.) Consiste nel sottoporre ai creditori una proposta di ristrutturazione dei debiti e soddisfazione dei crediti, accompagnata da un piano che contenga la descrizione delle modalità di adempimento della proposta, anche se questo comporta l eventuale cessione di propri crediti futuri Il piano deve essere fattibile (e la sua fattibilità deve essere attestata dall OCC), e può contenere anche l apporto di nuova finanza da parte di terzi; la fattibilità può essere dimostrata anche mediante il rilascio di garanzie da parte di terzi La proposta deve essere sottoposta ai creditori (occorre il consenso di almeno il 60% dei crediti) Il consenso deve essere accertato dal Tribunale che omologa l accordo 10

11 Il piano del consumatore (artt.12 bis ss.) Se il debitore è consumatore anziché proporre un accordo ai creditori, può proporre direttamente al giudice, con l assistenza di un OCC, un piano con i contenuti dell accordo, bypassando il consenso dei creditori per questa ragione occorre una relazione particolareggiata dell OCC, che possa mettere in grado il giudice di effettuare le valutazioni del caso 11

12 Il Tribunale valuta: - la fattibilità del piano - la meritevolezza del consumatore (non aver assunto obbligazioni senza la ragionevole prospettiva di poterle adempiere ovvero non aver colposamente determinato il sovraindebitamento) - la documentazione atta a descrivere la situazione economica e patrimoniale 12

13 Contenuti La proposta di accordo o il piano possono avere qualunque contenuto a carattere dilatorio o esdebitatorio In ogni caso è necessario assicurare il pagamento regolare dei crediti impignorabili L accordo è obbligatorio per tutti i creditori anteriori alla presentazione della proposta I crediti muniti di pegno, ipoteca o previlegio possono non essere soddisfatti integralmente solo se è assicurato il pagamento in misura non inferiore a quella realizzabile sul ricavato dei beni sui quali insiste la prelazione in caso di liquidazione 13

14 Modalità di liquidazione dei beni Il liquidatore deve essere nominato obbligatoriamente soltanto quando vi siano beni sottoposti a pignoramento e in tal caso disporrà esclusivamente solo di tali beni è possibile però attribuirgli maggiori poteri nel piano I pagamenti e gli atti dispositivi di beni posti in essere in violazione dell accordo e del piano sono inefficaci rispetto ai creditori anteriori alla proposta del debitore 14

15 Effetti e pubblicità Con il decreto che fissa l udienza (AC) o con il decreto di omologa (PC) si determinano effetti interruttivi per le azioni esecutive o cautelari e impeditivi di acquisto dei diritti di prelazione Il decreto, che è equiparato al pignoramento, viene trascritto se il piano riguarda beni immobili e pubblicato nel Registro Imprese se il soggetto vi è iscritto 15

16 Esecuzione Se devono essere utilizzati beni immobili, il giudice nomina un liquidatore, che provvede alla liquidazione Gli atti compiuti in esecuzione del piano non sono soggetti a revocatoria Gli atti di SA compiuti senza autorizzazione sono inefficaci nei confronti dei creditori Il giudice provvede alla purgazione dei gravami con decreto 16

17 Impugnazione L accordo può essere annullato dal tribunale su istanza di ogni creditore: Quando è stato aumentato o diminuito il passivo dolosamente o con colpa grave Quando è stata sottratta o dissimulata una parte rilevante dell attivo Quando sono state simulate attività inesistenti Non sono ammesse altre azioni di annullamento 17

18 Risoluzione Ciascun creditore può chiedere al tribunale la risoluzione: se il proponente non adempie agli obblighi dell accordo se le garanzie promesse non vengono costituite se l esecuzione dell accordo diviene impossibile per ragioni non imputabili al debitore 18

19 Liquidazione del Patrimonio (artt. 14 ter ss.) Il debitore chiede la liquidazione di tutti i suoi beni: assimilabile al fallimento perché: - produce un effetto sulla capacità negoziale del debitore (con il decreto di apertura della procedura, che è equiparato al pignoramento, gli atti di disposizione sono inefficaci) - è omnicomprensiva (riguarda tutto il patrimonio, anche beni sopravvenuti) e - prevede modalità di liquidazione competitive, attribuendone i compiti ad un liquidatore 19

20 Alla domanda va allegato un elenco di tutti i beni e una relazione particolareggiata dell OCC contenente: Cause di indebitamento Ragioni dell incapacità di adempiere alle obbligazioni assunte Resoconto sulla solvibilità del debitore Se esistono atti del debitore impugnati dai creditori Giudizio di completezza e attendibilità della documentazione presentata 20

21 Decreto di apertura della liquidazione Se la domanda soddisfa i requisiti, il giudice dichiara aperta la procedura di liquidazione con decreto con il quale: Nomina un liquidatore se non è già stato fatto Dispone che non possano essere iniziate o proseguite azioni cautelari o esecutive né acquistati diritti di prelazione sul patrimonio oggetto di liquidazione Ordina, se il patrimonio comprende beni immobili o mobili registrati, la trascrizione del decreto, a cura del liquidatore Il decreto è equiparato al pignoramento 21

22 La Liquidazione Il liquidatore ha l amministrazione dei beni del patrimonio, forma l inventario e redige un piano di liquidazione Le vendite e gli altri atti di liquidazione sono effettuati tramite procedure competitive, assicurando con adeguate forme di pubblicità la massima informazione e partecipazione degli interessati Il liquidatore può subentrare nelle procedure esecutive pendenti Al termine: decreto di purgazione dei gravami 22

23 Alcuni profili di interesse notarile Il notaio come soggetto che coopera alla gestione delle crisi da sovraindebitamento (in seno ad un OCC) Il notaio delegato ex art. 591-bis cpc, che deve sospendere le operazioni di vendita o riprenderle dopo la conclusione del procedimento di composizione della crisi da sovraindebitamento Il notaio che assiste il liquidatore nell esperimento di procedure competitive di vendita 23

24 Il notaio che deve ricevere un atto negoziale di cui sia parte un soggetto in crisi da sovraindebitamento: Possibili problematiche: distinguere a seconda del momento temporale: prima o dopo il decreto equiparato al pignoramento? per gli atti compiuti dopo l omologa come si valutano la legittimazione ad agire del debitore, e del liquidatore? come deve comportarsi il notaio se il bene non è compreso nel piano? è ipotizzabile una responsabilità penale ex art. 19, nella quale potrebbe essere coinvolto il notaio? se si trova nella catena delle provenienze un atto che potrebbe essere viziato ai sensi di questa normativa? 24

25 La vendita è coattiva solo nella LP e non nell AC e PC? Si può utilizzare lo schema del negozio di destinazione o del trust a servizio della procedura? Verificare, nel caso di conoscenza (pubblicità) dell esistenza di una procedura di questo tipo, la pendenza attuale della procedura e/o la vigenza dell accordo, e leggere il piano prima di procedere alla stipula 25

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