AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 Via San Secondo, Torino Tel Codice Fiscale

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1 Allegato 1C Documento di Valutazione del Rischio Unico (art.26 comma 3 D.Lgs 81/08) Appalto: Realizzazione impianti di videosorveglianza ed antintrusione Pertinenza: Sedi operative ex ASL 2 PAGINA 1 DI 28

2 INDICE: 1 Carattere generali del documento 2 Analisi e valutazione dei rischi indotti nei confronti della ditta esterna 3 Analisi e valutazione dei rischi indotti nei confronti di pazienti, visitatori, lavoratori ASL e di altre ditte esterne 4 Misure di prevenzione per eliminare le interferenze 5 analisi dei rischi specifici da interferenza e misure di prevenzione e protezione per interventi di manutenzione emergente PAGINA 2 DI 28

3 1 CARATTERI GENERALI DEL DOCUMENTO CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente Documento costituisce adempimento a quanto previsto dal Decreto Legislativo 81/08 art.26 comma 3 (Valutazione Rischi da Interferenza) e comma 1 lettera b (Informazione sui Rischi degli Ambienti di Lavoro e misure di Prevenzione ed Emergenza), per le Sedi Operative ex ASL2, di seguito indicate: Presidio Ospedale Martini Via Tofane, 71 Distretto 2 Via Nuoro, 41 Via Boston, 152 Via Biscarra 12/10 Via Bellono, 1 Via N. di Cossilla, 2 Via Poma, 2 Via S. Marino, 10 C.so Unione Sovietica, 220 Via Barletta, 96 Distretto 3 Via Monginevro, 130 Via Avigliana, 33 Via Vassalli Eandi, 18 Via Spalato, 14 Via Spalato, 15 Via Monte Ortigara, 95 Via Moretta, 53 PAGINA 3 DI 28

4 DEFINIZIONI - Struttura Referente: è la Struttura dell ASL che gestisce operativamente l attività oggetto dell appalto: per il presente appalto S:C. Telecomunicazioni ed Impiantistica elettronica - Referente ASL : è la persona che costituisce l interfaccia dell ASL con la ditta per le comunicazioni di carattere operativo che deve essere individuata dal responsabile della struttura referente - Responsabile/Preposto di Servizio/Struttura : è il coordinatore della Struttura presso cui vengono svolti i lavori MODALITA DI ATTUAZIONE DEL COORDINAMENTO E COOPERAZIONE Il coordinamento, oltre che mediante il presente documento iniziale, sarà effettuato dalla Struttura dell ASL referente del presente appalto che potrà richiedere la collaborazione del Servizio Prevenzione e Protezione e di altre Strutture Aziendali interessate da problematiche specifiche (S.C Prevenzione Rischio infettivo, Direzione Sanitaria, S.C. Logistica, S.S Emergenza Interna, Medico Competente, ecc.); operativamente il coordinamento dovrà prevedere: - riunioni o comunicazioni in caso di insorgenza di problemi specifici urgenti (es. infortuni, specifiche situazioni di pericolo che vengano individuate dalla ditta o dall ASL durante l appalto); - riunioni preventive in caso di specifici lavori che comportano significativi rischi da interferenza, non rientranti nell ambito dei cantieri per cui deve essere applicato il titolo IV del D.Lgs 81 (vedi punto 1) non prevedibili a priori nel presente documento; - riunioni o comunicazioni inerenti modifiche tecniche, organizzative e gestionali dei luoghi di lavori o delle procedure di emergenza (piano di emergenza); A seguito delle riunioni di cui sopra, se necessario, si dovrà provvedere a modificare o integrare il presente documento. La convocazioni di tali incontri o le comunicazioni suddette dovranno essere fatte dalla Struttura ASL referente del presente appalto, anche a seguito di informazioni provenienti dall incaricato della ditta aggiudicataria, nell ambito della cooperazione prevista dal comma 2 art. 26 del D.Lgs 81/08. CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI In caso di lavori edili effettuati nell ambito del presente appalto rientranti nel campo di applicazione del titolo IV del D.Lgs 81/08 (Direttiva Cantieri) relativo a cantieri temporanei e mobili, così come definito nell allegato X del D.Lgs 81/08, qualora è prevista la presenza di più imprese, anche non contemporanee, è obbligo dell ASL nominare il coordinatore in fase di progettazione che deve redigere il piano di sicurezza e coordinamento, nel quale dovranno essere indicati anche tutti i rischi da interferenza. In tal caso dunque le misure di prevenzione e protezione per i rischi da interferenza dovranno essere specificatamente indicate nel piano di sicurezza e coordinamento (art. 100 D.Lgs 81/08). PAGINA 4 DI 28

5 2 ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI GENERALI INDOTTI NEI CONFRONTI DELLA DITTEA ESTERNA Vengono di seguito analizzati i pericoli e valutati i rischi che l interferenza delle attività e lo stato dei luoghi di lavoro possono indurre nei confronti dei lavoratori della ditta. Rischio biologico Al fine di poter garantire il più elevato livello di sicurezza per gli addetti, il rischio biologico si deve considerare potenzialmente presente in tutti i Reparti e Servizi Sanitari ed in ogni caso là dove possa avvenire una contaminazione accidentale direttamente, mediante materiale infetto o potenzialmente infetto (es.: sangue, feci, urine, altri liquidi biologici) o indirettamente entrando in contatto con materiali, attrezzature, apparecchiature, strumentario, dispositivi medici, presidi chirurgici, contenitori, piani di lavoro, letterecci, etc. potenzialmente infetti, ivi compresi i materiali destinati ad essere smaltiti come rifiuti o il contatto con i pazienti affetti o sospettati di esserlo, da malattia infettiva/diffusa. L Ospedale Martini non è centro di riferimento per la diagnosi e cura di malattie infettivo-diffusive; ciononostante non si può escludere la presenza di pazienti affetti da questa tipologia di malattie soprattutto in alcuni reparti e servizi (in primo luogo Pronto Soccorso, Rianimazione, Pneumologia); Reparti e Servizi ove è sistematica la manipolazione o il contatto con liquidi biologici (Laboratorio Analisi, Anatomia Patologica, Camere Operatorie); Impianti e Servizi tecnologici (impianti di trattamento acque di scarico, depuratori, impianti di condizionamento e trattamento aria); raccolta e conferimento rifiuti (contenitori contrassegnati con simbolo di rischio biologico, zone raccolta, deposito stoccaggio). Per quanto attiene specificatamente il rischio Tubercolosi si riportano i casi di pazienti affetti da TBC polmonare notificati a partire dal 2002 (dati forniti dalla S.S. Sorveglianza Sanitaria dell ASL 2): Anno N. casi I Reparti-Servizi ove è avvenuta l assistenza alla quasi totalità di tali pazienti sono stati: Pronto Soccorso, Radiologia, ambulatorio di Pneumologia. In tutti i suddetti locali è possibile l ingresso del personale della ditta. PAGINA 5 DI 28

6 Fattore di rischio, inoltre, nei cunicoli del P.O. Martini è rappresentato dalla vasca chiusa di raccolta dei liquidi provenienti dalla sala settoria, in caso di mancato funzionamento del sistema automatico di segnalazione del livello. Rischio chimico Si può definire rischio chimico qualunque esposizione a sostanze chimiche, siano esse presenti sotto forma di solidi, liquidi, aerosol o vapori. Il rischio chimico è legato alla manipolazione diretta di sostanze chimiche o alla accidentale interazione con lavorazioni che avvengono nelle immediate vicinanze. Agenti chimici pericolosi sono rappresentati da formaldeide (Anatomia Patologica), antiblastici (depositati nel magazzino della Farmacia interna Ospedaliera mentre la preparazione e somministrazione sono centralizzate nel Servizio di Oncologia), gas anestetici (Blocco Operatorio), aldeide glutarica (locali di sviluppo radiologico in S.C. Radiologia e Pronto Soccorso). Tutte le sostanze sono oggetto di campionamenti periodici di concentrazione aerodispersa che hanno sempre prodotto risultati di concentrazione ampiamente inferiori ai valori limiti di riferimento. Le modalità di esposizione possono essere: - contatto (pelle,occhi), con liquidi, polveri (corrosivi, caustici, soventi); - inalazione di vapori, aerosol o polveri che si sviluppano o sollevano durante le lavorazioni. Sono potenziali sorgenti di rischio: i contenitori dei prodotti chimici in origine o utilizzati per le lavorazioni o lo smaltimento. In laboratorio il rischio è dovuto ad inalazioni di polveri (preparazione dei campioni), fumi (prodotti della combustione ed emissione da strumentazione), nebbie (spray, aerosolizzazione di solventi altobollenti, oli, glicoli, ecc.), gas e vapori (evaporazione di solventi volatili o prodotti di reazione), emissione chimiche provenienti dall impiego di strumentazioni analitiche: al fine di minimizzare il rischio di esposizione dei lavoratori tali lavorazioni vengono effettuate sotto cappa. Pertanto il rischio chimico risulta molto basso per gli operatori della ditta che non devono operare direttamente con sostanze pericolose purché al corrente delle situazioni o sorgenti di rischio. Rischio radiazioni ionizzanti Le fonti di esposizione sono costituite dalle macchine a raggi X utilizzate per radiodiagnostica: i rischi sono essenzialmente dovuti ad irraggiamento esterno solamente quando le macchine sono in funzione. In particolare sono da considerarsi a rischio di esposizione le seguenti aree, classificate come controllate ai sensi del D.Lgs. 230/95 e segnalate mediante il seguente cartello: PAGINA 6 DI 28

7 - S. C: Radiologia dell Ospedale Martini (Sale di Diagnostica, Sale TAC, Sala Mammografia); - Radiologia presso Pronto soccorso; - Sale Operatorie (se sono in funzione apparecchi radiologici mobili). Sono invece presenti zone a minor rischio, classificate come sorvegliate, nelle seguenti aree: (gli apparecchi vengono utilizzati con modalità e con un carico di lavoro da non implicare l esistenza di una zona controllata); - Servizio di Odontostomatologia dell Ospedale Martini; - Servizi di Odontoiatria del Poliambulatorio di Via Monginevro. I lavori della ditta devono essere effettuati a macchine radiogene spente, per cui i lavoratori della ditta non sono esposti a rischio, se non in caso di errori o dimenticanze, peraltro molto improbabili. Rischio laser In Azienda sono presenti laser di classe 4 che possono essere utilizzati in Sala Operatoria e presso il Servizio di Odontostomatologia dell Ospedale Martini. I locali in cui sono in funzione i laser sono contrassegnati col simbolo: I lavori della ditta devono essere effettuati a laser spenti, per cui i lavoratori della ditta non sono esposti a rischio, se non in caso di errori o dimenticanze, peraltro molto improbabili. Stress termico da alte temperature Il rischio è presente in Cucina, Centrali Termiche e Sterilizzazione a causa della presenza di vapore ed acqua calda, sia per il contatto con materiali, tubazioni e valvolame caldo, sia per l investimento degli operatori di getti di fluidi caldi a seguito di rotture di valvole, attrezzature o altri dispositivi tecnici (es. scaricatori di condensa) Incolumità fisica legata ad aggressioni Il rischio è particolarmente rilevante in caso di esecuzione lavori presso il Pronto Soccorso, locali dei Servizi di Psichiatria e di Neuropsichiatria. Rischio amianto Il rischio di esposizione a polveri di amianto è limitato al caso in cui vengano effettuati lavori che producono danneggiamenti dei manufatti contenenti amianto. Tali manufatti sono ubicati in: - Presidio Ospedaliero Martini: tubazioni dei pluviali della rete originaria dell Ospedale (confinati in struttura in muratura) e tubazione di scarico acqua bianca da zona di raccolta rifiuti in cortile al collettore fognario lato via S.S. Michele (interrata); - Pavimenti in vinil amianto del Poliambulatorio di Via Monginevro 130 (ricoperti con PVC); PAGINA 7 DI 28

8 - Pavimento in vinil amianto della stanza dedicata a deposito nei locali della Dialisi di Via Boston 152 (ricoperto con PVC); - Pannelli contenenti amianto (glasal), di colore rosso, posti sotto le finestre costituenti la parete interna (verso stanze) ed esterne (verso cortile) della struttura prefabbricata dell edificio di Via Monte Ortigara 95; Non è comunque possibile escludere con assoluta certezza la presenza di altre vecchie tubazioni in cemento amianto confinate nelle strutture murarie (scarico bagni, pluviali, ecc) degli edifici dell ASL2; in questo caso la condizione di pericolo è relativa all esecuzione di lavori di demolizione. Rischio Rumore Vi sono locali in cui la presenza di rumori non è trascurabile: le Centrali Termiche, i locali per gruppi elettrogeni, i locali di Sterilizzazione, la Cucina, L accesso e lo stazionamento in questi locali comporta disagi, ma non danni ai lavoratori della ditta Rischio da bombole portatili di gas medicali La presenza di bombole di gas medicali (ossigeno e anidride carbonica) presso i Reparti costituisce rischio di infortunio con possibilità di esplosione, se la bombola viene urtata e cade al suolo. Tale rischio è aumentato nel caso di trasporto delle bombole su letti o carrozzelle dei pazienti. Rischi correlati ai percorsi interni /esterni ed alle Strutture Nei cortili degli edifici vi è contemporaneo passaggio di mezzi motorizzati (autoveicoli, carrelli elevatori, transpallets elettrici) e in alcuni punti non è presente un percorso separato per i pedoni. Costituiscono fonte di particolari pericoli le seguenti aree del P.O. Martini: - cortile P.O. Martini con ingresso da Via Sagra di San Michele a causa di: o possibile transito e stazionamento dei mezzi delle ditte (raccolta rifiuti, onoranze funebri, mezzi della ditta incaricata della gestione dei gas medicali e ricarica bomboloni di ossigeno, ditte consegna farmaci, ditte consegna materiali urgenti, ritiro cartelle cliniche, ecc.) e veicoli dell ASL; o transito di pedoni con tratti in cui non è presente percorso separato rispetto ai veicoli; o stazionamento di persone davanti alle camere mortuarie, inclusi i dipendenti delle ditte di onoranze funebri che svolgono le loro mansioni (trasporto bare, manovre con carrofunebre, ecc.); o area antistante l officina e la farmacia nel cortile del P.O. Martini, per la presenza frequente di carrelli elevatori, transpallets e nel contempo di personale dell ASL, utenti dell ospedale e della ditta di facchinaggio; o area antistante la centrale termica per le operazioni di carico dei rifiuti e del materiale sporco da parte della ditta del lavanolo, con possibile presenza di pedoni (ad esempio addetti alla centrale termica). - cortile con ingresso da via Marsigli per : PAGINA 8 DI 28

9 o o il transito di veicoli destinati al magazzino generale nonché veicoli di dipendenti e di servizio dell ASL, soprattutto lungo le rampe di accesso (al Magazzino ed alla Cucina) per la scarsa visibilità del percorso, dove possono essere presenti pedoni senza percorso separato; in particolare la rampa verso la cucina viene percorsa dagli autocarri in discesa in retromarcia; area antistante il magazzino generale (con presenza di personale ASL, della ditta di facchinaggio e delle altre ditte addette al trasporto materiali)in quanto non è presente una zona separata per lo scarico ed il carico merci. - corridoio di accesso al magazzino dispensa per la presenza frequente di persone correlato alla presenza del deposito materiale da parte della ditta delle pulizie, il transito di pesanti e pericolosi carrelli con materiale pulito movimentati dalla ditta del lavanolo, Nei corridoi interni delle strutture possono transitare transpallets manuali o elettrici (si evidenzia quello al piano seminterrato nei pressi del deposito della farmacia del P.O. Martini), apparecchiature semoventi per la pulizia del pavimento, carrelli manuali di elevato ingombro e pesantezza (medicazioni, mensa, ecc.), barelle, letti e carrozzelle con pazienti. - condizione di pericolo è rappresentata dall apertura verso la zona di transito delle porte nei corridoi (in particolare lungo il corridoio centrale dell Ospedale Martini, in corrispondenza alla porta di accesso al Pronto Soccorso). I pavimenti di alcuni locali (cucina, zona di accesso alla mensa) possono essere sdrucciolevoli. Le zone di accesso agli ascensori, le ricoperture dei giunti di dilatazione nei corridoi presentano dislivelli che possono causare inciampo, soprattutto se vengono utilizzati carrellini per il trasporto di cose. Costituisce pericolo la contemporanea e diffusa presenza del Personale della ditta di pulizie, soprattutto quando vengono lavati i pavimenti o vengono utilizzati aspiratori elettrici (presenza di cavi elettrici a pavimento). Malgrado recenti miglioramenti, nei locali possono ancora essere presenti cavi elettrici e telefonici, prese multiple che costituiscono possibile causa di inciampo. In alcuni locali sono presenti passaggi stretti (larghezza inferiore a 70 cm) con rischio di urto contro spigoli. In alcuni uffici sono presenti porte completamente vetrate (vetro temperato) che costituiscono pericolo in caso di urto violento. PAGINA 9 DI 28

10 Condizione di pericolo maggiore è quella correlata all accesso ai locali tecnici, pericoloso per inciampo o urto a causa della presenza di dispositivi tecnici (tubazioni, valvole, ecc) in particolare nei seguenti siti: - locali dove sono ubicati i gruppi di trattamento aria (in particolare tetto piano sopra la Camera Operatoria e locale posto al terzo piano della sezione Dialisi); - Centrali Termiche; - Cunicoli. Costituisce condizione aggravante del rischio la scarsità di illuminazione nelle ore serali e notturne per le zone esterne e sempre in alcuni locali tecnici interni (cunicoli, centrali termiche, seminterrati) Rischio di caduta dall alto Tutti i tetti degli edifici non sono protetti con parapetti regolamentari per la protezione da caduta dall alto Rischio incendio Sono classificati a rischio incendio elevato il presidio Ospedaliero Martini ed il Poliambulatorio di Via Monginevro, poiché lo stato dei luoghi e le limitazione motorie delle persone presenti rendono difficoltosa l evacuazione in caso di incendio. Sono classificate a rischio incendio medio basso tutte le altre Sedi Territoriali. Zone particolarmente critiche per l insorgere e/o lo sviluppo di incendio sono: - Cucina (impianto gas metano); - Zona serbatoi ossigeno ed azoto liquido e deposito bombole gas medicali (cortile con ingresso da Via S. S. Michele); - Deposito prodotti infiammabili (cortile con ingresso da Via Marsigli); - Deposito bombole gas medicali (seminterrato Ospedale Martini); - Centrali termiche e tecnologiche; - Cabine elettriche; - Archivi; - CED; - Anatomia Patologica (deposito campioni biologici); - Ambienti al piano seminterrato (depositi e locali tecnici); - Cunicoli interrati. PAGINA 10 DI 28

11 Rischio elettrico Il rischio, per chi utilizza apparecchiature elettriche da collegare a prese dell impianto elettrico fisso, seppur basso, è connesso all utilizzo di impianti fissi che in alcuni locali non soddisfano pienamente i requisiti previsti dalla normativa e linee guida CEI (in particolare presenza di alcune prese con alveoli non protetti e quadri elettrici obsoleti). Gli impianti sono protetti contro i contatti indiretti da interruttore differenziale ed impianto di terra. 3 ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI GENERALI INDOTTI NEI CONFRONTI DI PAZIENTI, VISITATORI, LAVORATORI ASL E DI ALTRE DITTE ESTERNE Vengono di seguito analizzati i pericoli che l interferenza delle attività della ditta può indurre nei confronti dei lavoratori dell ASL, lavoratori di altre ditte, pazienti, visitatori Investimento a seguito di caduta dall alto di persone o cose durante i lavori della ditta Pericoli prevalentemente dovuti a esecuzione lavori su scale portatili, trabattelli (in locali interni ed esterni), su ponteggi (in locali esterni), su tetti ed in prossimità di finestre. Investimento da attrezzature mobili/mezzi di trasporto utilizzati dalla ditta Pericoli connessi all utilizzo di mezzi di trasporto nei cortili. Urto contro oggetti, attrezzature, materiali utilizzati dalla ditta Pericoli connessi all utilizzo di carrelli manuali, carriole, ecc, nei locali interni lungo vie di transito e per urto contro personale della ditta impegnato in piccole lavorazioni lungo zone di transito. Inciampo /scivolamento provocato da attrezzature o lavorazioni da parte della ditta Pericolo di inciampo connesso alla presenza di cavi elettrici con cui vengono alimentate le attrezzature elettriche (in particolare trapani), materiali e attrezzature lasciati lungo zone di transito durante i lavori. Lo sversamento di acqua da bidoni, carriole può comportare pericoli di scivolamento. Ostruzione delle vie di fuga effettuato durante o alla fine dei lavori da parte della ditta Possibilità di parziale ostruzione delle vie di fuga durante brevi lavori di manutenzione. Per lavorazioni che durano tempi ragguardevoli la modifica delle vie di fuga viene preventivamente analizzata per individuare e segnalare soluzioni di esodo alternative. Innesco di incendio o esplosione durante i lavori da parte della ditta Pericolo connesso a lavori di saldature, impermeabilizzazione, uso di fiamme libere, operazioni con uso di flessibile., uso di prodotti infiammabili (vernici, collanti) PAGINA 11 DI 28

12 Infezioni a pazienti per produzione o dispersione di polveri (anche a seguito di captazione e diffusione da parte degli impianti di aerazione) I pericoli sono connessi a lavori di demolizioni, foratura, rimozione di controsoffittatura, arredi o altri materiali, pennellatura, ecc. in locali con presenza di pazienti immunodepressi Produzione di rumori I pericoli sono connessi ad utilizzo di martelli pneumatici, demolitori, piccoli gruppi elettrogeni, martelli, scalpelli ed a operazioni di scarico macerie. Non comportano danni a lavoratori ed utenti ma provocano disagi. Danni alla salute per utilizzo di prodotti chimici da parte della ditta Nel caso di utilizzo prodotti chimici da parte della ditta (es. utilizzo di colle, vernici) Danni alla salute di pazienti per messa fuori servizio involontario di impianti tecnologici (gas medicali, elettrico,ecc) o allagamenti provocati dalla ditta Il pericolo è presente in particolare durante lavori di demolizione. Vi è inoltre la possibilità che l inserzione di apparecchiature elettriche di elevata potenza possa provocare il distacco della corrente elettrica per sovraccarico Danni alla salute di terzi per dispersione di polveri di amianto provocata dalla ditta Il pericolo è connesso ad eventuale impatto con tubazioni in amianto confinate in murature e di localizzazione ignota, durante lavori di demolizione. E minore il rischio in locali dove sia conosciuta la presenza di amianto, in quanto la ditta non esegue interventi specifici di manutenzione o rimozione di manufatti in amianto: in questo caso il rischio potrebbe essere correlato alla movimentazione di arredi che danneggiano le coperture in PVC 4 MISURE DI PREVENZIONE PER ELIMINARE LE INTERFERENZE Misure organizzative generali Prima dell inizio dei lavori in appalto, l impresa deve trasmettere una comunicazione scritta all incaricato dell Azienda Sanitaria, in cui dovranno essere specificati i nominativi dei lavoratori e numero di telefono del Preposto della Ditta sempre reperibile, aggiornando tali informazioni in caso di modifiche o integrazioni. Prima di effettuare lavori specifici, gli addetti della ditta devono obbligatoriamente presentarsi al referente ASL per la valutazione dei rischi relativi allo specifico lavoro e dovrà essere compilata la scheda, riportata in allegato 1 al presente documento (ad eccezione dei casi di emergenza). In caso di assoluta necessità di deroga alle misure di prevenzione e protezione stabilite nel presente documento per contingenti ragioni la ditta dovrà preventivamente ed obbligatoriamente essere autorizzata dall Azienda Sanitaria; PAGINA 12 DI 28

13 Misure generali di prevenzione relative all accesso presso l edificio Compiti della ditta: In caso di sosta prolungata di mezzi, nel cortile del P.O. Martini, la ditta dovrà obbligatoriamente utilizzare lo spazio specificatamente affidatole. In caso di accesso nei cortili con mezzi motorizzati, per il trasporto di beni e materiali (operazioni di scarico e carico) utili all attività o di macchine operatrici è obbligatorio mantenere una velocità molto bassa (10 Km orari), ponendo particolare attenzione al passaggio promiscuo di pedoni e altri mezzi motorizzati (transapallets, carrelli elevatori, autovetture, ecc.). Nel caso di utilizzo del cortile con ingresso da Via Sagra di San Michele dovrà essere posta massima attenzione per la possibile presenza di pedoni stazionanti nello spazio antistante la Camera Mortuaria. Particolare attenzione dovrà essere posta nel passaggio lungo l area antistante la Farmacia e nel corridoio posto al piano seminterrato, per il contemporaneo utilizzo di transpallets da parte di personale del Servizio Farmaceutico. In caso di passaggio o stazionamento in locali tecnici, occorre porre massima cautela per la presenza di ostacoli (tubazioni, valvolame, ecc) con rischio di caduta e di urto contro il corpo (in particolare il capo): è assolutamente obbligatorio indossare il casco e le scarpe antinfortunistiche. Inoltre devono essere presenti almeno due persone, di cui una dotata di telefono cellulare o radio per segnalare eventuali situazioni di emergenza. All interno della Struttura, considerata la presenza di pazienti, visitatori e dipendenti ASL, in particolare barelle, letti, carrozzelle, il trasporto di mezzi, materiali ed attrezzature deve avvenire con molta cautela, senza pregiudizio per la sicurezza di persone e senza arrecare danno alla Struttura. Prestare particolare attenzione al passaggio di persone e trasporto di materiali in particolare in presenza di superfici che possono essere umide (es.: cucine), non uniformi (piazzali esterni), con presenza di dislivelli (ingresso ascensori, giunti di dilatazione nei corridoi), ostacoli (finestre aperte, ecc). In caso di passaggio o stazionamento in locali umidi è necessario indossare scarpe antiscivolo. Malgrado il tempestivo spargimento di sale da parte della ditta incaricata, non si può eslcudere la formazione di ghiacchio nei cortili durante la stagione invernale e dunque occorre la massima cautela durante il transito, specialmente nelle zone in pendenza. Particolare attenzione dovrà essere posta per la presenza di porte completamente vetrate. Attenersi alla segnaletica orizzontale e verticale, caricare e scaricare merci nelle zone appositamente indicate. PAGINA 13 DI 28

14 Attenersi alla segnaletica di sicurezza (portata, altezza, larghezza, ecc), ove prevista. Il personale della ditta appaltatrice deve essere identificabile tramite cartellino. Misure generali per l accesso in Reparto o Servizio Compiti della ditta: avvertire verbalmente i Responsabili di Reparto/Servizio dei luoghi di lavoro del proprio accesso, per gli interventi lavorativi definiti nell appalto (sempre, anche in caso di lavori urgentissimi); accertarsi con i Responsabili di Reparto/Servizio i dei luoghi di lavoro, della necessità di indossare/utilizzare dispositivi di protezione individuale o di osservare procedure particolari per l accesso; attenersi scrupolosamente alla segnaletica di sicurezza ed alle indicazioni fornite dal Responsabile di Reparto o Servizio; evitare di toccare oggetti e strumenti dei quali non si conosca l uso e comunque senza l autorizzazione dei Responsabili di Reparto/Servizio; durante gli interventi lavorativi evitare di entrare in contatto con luoghi, attività, persone non previste al fine di non costituire pericolo o intralcio; evitare di toccare bombole di gas medicali; applicare le norme igieniche evitando di: portarsi le mani alla bocca o agli occhi, mangiare; lavarsi le mani dopo aver eseguito il lavoro, coprire con cerotti o medicazioni apposite eventuali graffi o lesioni cutanee; non toccare i contenitori sanitari di oggetti taglienti o pungenti, rifiuti infetti o presunti tali (simbolo di rischio biologico), contenitori per citotossici (simbolo di rischio chimico teschio ); segnalare immediatamente al Responsabile del Reparto e Servizio ogni contaminazione che dovesse verificarsi, avvisare l incaricato dell Azienda Sanitaria, e recarsi al Pronto Soccorso; in tutti gli ambienti interni dell ASL2 è rigorosamente vietato fumare. PAGINA 14 DI 28

15 Compiti del Responsabile del Reparto/Servizio ASL Fornire ai lavoratori della ditta tutte le informazioni per specifiche misure/procedure di sicurezza necessarie in quel momento per l accesso e lo stazionamento in Reparto/Servizio e sui dispositivi di protezione individuale che devono essere indossati/utilizzati; informare dell esecuzione dei lavori i lavoratori di altre ditte presenti in quel momento in reparto(ad esempio quelli incaricati dei lavori di pulizia o di operazioni di facchinaggio); Segnalare al referente ASL dell appalto, eventuali inadempimento da parte della ditta dei propri compiti; Allontanare la ditta dal reparto/servizio nel caso di gravi comportamenti che possono creare pericoli immediati per la sicurezza di persone; In caso di pericoli gravi ed immediati, dovrà allontanare i lavoratori dell impresa, se non impegnati in attività connesse alla particolare situazione di emergenza; Utilizzo di attrezzature e mezzi di trasporto E espressamente vietato l utilizzo di attrezzature, apparecchiature (trapani, avvitatori, transpallets, ecc.), mezzi di trasporto di persone e cose (carrelli elevatori, furgoni, automezzi aziendali, ecc) di proprietà dell ASL. Delimitazione dell area di lavoro e zone di transito Compiti della ditta: L area di lavoro, qualora vi sia rischio di intralcio o caduta di oggetti e persone, dovrà essere separata rigorosamente dalle zone di transito o stazionamento di altre persone, tramite transenne e segnaletica di sicurezza conforme al D.Lgs 81/08 titolo V. L area di lavoro dovrà consentire spazio sufficiente per il transito delle persone, carrozzelle e barelle e, se necessario, dei mezzi. In caso in cui l area di lavoro possa ostruire per un periodo di tempo significativo anche parzialmente una via di fuga, occorrerà contattare il referente ASL. In caso di lavori in altezza (es. a parete esterna) dovranno essere delimitate le zone sottostanti, impedendo il passaggio e lo stazionamento, tramite transenne e segnaletica di sicurezza al fine di evitare che la caduta di oggetti dall alto arrechi danni a persone sottostanti. PAGINA 15 DI 28

16 Non lasciare mai oggetti che creano ostacoli abbandonati sulla via di transito; in particolare non lasciare apparecchiature elettriche (cavi, prolunghe, trapani, ecc.) che oltre a determinare intralcio e possibilità di caduta di persona, possono essere sottoposte a sollecitazioni meccaniche non previste dal costruttore con conseguenti situazioni di rischio elettrico. Se è necessario utilizzare cavi elettrici lungo zone di passaggio, occorre disporli parallelamente alla via di transito e segnalare il pericolo con transenne e cartello mobile di pericolo mobile. La seguente segnalazione va posta da tutte le zone di accesso possibili alla zona interessata. In caso i pavimenti divengano scivolosi per pulizia o versamento di liquidi, occorre immediatamente segnalare il pericolo con apposito cartello; la seguente segnalazione va posta da tutte le direzioni possibili di accesso. Compiti del Responsabile/Preposto del reparto/servizio ASL garantire che la movimentazione interna di carrelli, barelle, letti, carrozzelle o altre attrezzature mobili avvenga se possibile senza interferenze con l attività della ditta e comunque sempre con la massima prudenza, sensibilizzando a tal fine il personale aziendale. Prevenzione del Rischio Biologico Compiti del Responsabile/Preposto del Reparto/Servizio ASL La possibilità di venire in contatto con pazienti ricoverati, comporta la necessità di far adottare al momento dell ingresso in Reparto, agli operatori della ditta esterna, da parte del Responsabile di Reparto, ad un livello stabilito dal Responsabile di Reparto stesso secondo le necessità contingenti, le misure di prevenzione e controllo previste nel documento Linee Guida per la prevenzione del rischio biologico nei visitatori a pazienti ricoverati (PGPREVINF 03) distribuito dalla S. C Prevenzione Rischio Infettivo. Compiti della ditta Rispettare le indicazioni fornite dal Responsabile/Preposto di Reparto. Prevenzione del Rischio Chimico PAGINA 16 DI 28

17 Compiti della ditta E vietato utilizzare sostanze chimiche presenti presso Reparti e Servizi dell Azienda senza il preventivo consenso o autorizzazione del responsabile di Reparto/Servizio. Utilizzare sostanze chimiche a minor rischio per la salute in relazione alla disponibilità tecnologica offerta dal mercato (es. vernici ad acqua). Evitare di toccare bottiglie e contenitori vari dei quali non si conosca il contenuto e pericolosità (fare riferimento alle informazioni poste sull etichetta dei prodotti). Trasmettere al referente ASL le schede di sicurezza dei prodotti chimici classificati pericolosi utilizzati dalla ditta (una prima volta tutte, successivamente soltanto quelle di prodotti nuovi o aggiornate/modificate dal produttore relative a prodotti già in uso). Astenersi dal compiere operazioni pericolose (es. utilizzo di fiamme libere) in prossimità di recipienti contenenti sostanze chimiche e bombole di gas medicali. Se vi è spandimento di sostanze chimiche: segnalare immediatamente l accaduto al Responsabile di Reparto /Servizio. In caso di intervento presso i locali di preparazione e somministrazione di farmaci antiblastici, presso il Servizio Oncologico si dovrà: utilizzare sempre i DPI previsti (camice monouso, doppi guanti, facciali filtranti FFP3); assicurarsi che le superfici, attrezzature oggetto dell intervento siano pulite e non contaminate, richiedendo in caso contrario l immediato intervento del Responsabile del Reparto. In caso di intervento presso il deposito dei farmaci presso la S.C. Assistenza Farmaceutica, massima cautela dovrà essere posta per evitare il danneggiamento e la rottura delle confezioni di farmaci antiblastici depositate in apposito scaffale. Compiti del Responsabile/Preposto di Reparto/Servizio ASL Segnalare ai lavoratori della ditta eventuali pericoli per esposizione a sostanze chimiche per lavorazioni in corso e allontanare l operatore; In caso di spandimento di sostanze chimiche: chiudere i locali a chiave, fare allontanare tutte le persone ed attendere l intervento della squadra di bonifica. Compiti del referente ASL Interpellare il SPP ASL per consulenza su eventuali rischi correlati a prodotti chimici introdotti dalla ditta nell ambiente di lavoro PAGINA 17 DI 28

18 Misure di emergenza (da adottare nei confronti di chiunque sia coinvolto nell incidente) In caso di inalazione di vapori: allontanare immediatamente l operatore dalla zona inquinata; favorire la respirazione di aria pulita anche mediante la respirazione artificiale se necessaria. In caso di contatto con parti del corpo con sostanze chimiche pericolose per contatto cutaneo: lavare con acqua abbondante la parte esposta; togliere gli indumenti inquinati; in caso di lesioni alla cute, accompagnare l esposto al Pronto Soccorso. In caso di contatto con gli occhi: lavare gli occhi con abbondante acqua corrente; accompagnarlo al Pronto Soccorso. Prevenzione del Rischio Radiologico Compiti della ditta: Accedere ai locali classificati come zone sorvegliate o controllate solo quando le macchine sono spente ed il Responsabile di Reparto da il consenso per l accesso. Compiti del Responsabile/Preposto di Reparto/Servizio ASL Verificare che i lavoratori della ditta non entrino nei locali classificati come zone sorvegliate o controllate quando le macchine sono accese; Prevenzione del rischio laser Compiti della ditta: Accedere ai locali in cui sono presenti laser soltanto se le apparecchiature sono spente. Compiti del Responsabile/Preposto di Reparto/Servizio ASL Verificare che i lavoratori della ditta non entrino nei locali quando i laser sono in funzione ed il Responsabile di Reparto da il consenso per l accesso. Prevenzione del Rischio di Stress da alte temperature Compiti della ditta: Interpellare il referente ASL per valutare l adeguatezza di DPI specifici anticalore (guanti di protezione contro le aggressioni termiche, indumenti di protezione contro il calore). PAGINA 18 DI 28

19 Compiti del referente ASL Fornire informazioni specifiche sui punti in cui i lavoratori della ditta possono ustionarsi e sui DPI che devono utilizzare. Interpellare il Servizio Prevenzione e Protezione ASL per consulenza su adeguatezza di eventuali DPI anticalore. Prevenzione del Rischio Aggressioni Compiti della ditta: Non rimanere mai da soli con pazienti o parenti ed intervenire accompagnati dal Personale di Servizio in Psichiatria. Evitare situazioni, linguaggi e/o comportamenti che possano essere travisati dai pazienti. Non abbandonare o lasciare incustoditi attrezzi, utensili, accendini o quant altro possa essere indebitamente utilizzato dai pazienti. Non abbandonare o lasciare incustoditi contenitori o sostanze pericolose o quant altro possa essere di nocumento alla sicurezza dei pazienti. Compiti del Responsabile/Preposto di Reparto /Servizio ASL Verificare che Personale di Servizio in Psichiatria accompagni i Lavoratori della ditta. Prevenzione del Rischio Amianto Compiti della ditta I lavori di demolizione dovranno essere eseguiti con cautela, utilizzando a scopo precauzionale guanti monouso e DPI per la protezione delle vie respiratorie; in caso vengano trovati materiali sospetti i lavori dovranno essere immediatamente sospesi e la ditta dovrà interpellare il referente ASL, previa chiusura del locale interessato per impedire l accesso a terzi (in caso di effettiva presenza di amianto il locale dovrà poi essere sigillato con indicazione della condizione di pericolo). Non potranno mai essere eseguiti lavori che possono comportare danneggiamento della copertura in PVC dei pavimenti degli edifici di Via Monginevro e Via Boston (forature, spostamento mobili pesanti, ecc.) o dei pannelli sottofinestra della Sede di Via Monte Ortigara, senza il preventivo consenso del referente ASL e l applicazione delle misure preventive e di smaltimento rifiuti previste dalla legislazione vigente (D.Lgs. 81/08 titolo IX capo III e D.M. 6/9/94). PAGINA 19 DI 28

20 Compiti del referente ASL Contattare la S:C Manutenzione Tecnica in caso di segnalazione di materiali sospetti o lavori che possono comportare danneggiamento della copertura in PVC dei pavimenti degli edifici di Via Monginevro e Via Boston (forature, spostamento mobili pesanti, ecc.) o dei pannelli sottofinestra della Sede di Via Monte Ortigara. Prevenzione del Rischio Rumore Compiti della ditta: A scopo precauzionale, utilizzare cuffie antirumore nel caso di accesso a Centrali Termiche o locale del Gruppo Elettrogeno Diesel (se in funzione e non può essere spento, caso peraltro molto poco frequente). Considerato il fatto che devono essere ridotti al minimo i rumori prodotti per non disturbare i pazienti in primo luogo, e in seconda istanza i Lavoratori ASL, in caso di lavorazioni che comportano la produzioni di rumori, è sempre obbligatorio contattare il referente ASL. Compiti del referente ASL Dopo aver contattato la Direzione Sanitaria o i Responsabili di Reparto/Servizio, fornire alla ditta le necessarie indicazioni circa i tempi e modi di esecuzione dei lavori per minimizzare il disagio conseguente ai rumori prodotti durante i lavori. Lavori che possono comportare la produzione e dispersione di polveri Compiti della ditta A causa del fatto che le polveri possono causare gravi infezioni ai pazienti, in caso di lavori che possono comportare produzione e dispersione di polveri in Reparti Sanitari è assolutamente necessario, prima di effettuare qualsiasi operazione, informare il referente ASL, in quanto è necessario adottare le procedure previste nel documento Linee Guida per la prevenzione della produzione e dispersione di polveri durante l esecuzione di attività edili nelle Strutture Sanitarie dell ASL2 (PS PREVINF 15). Compiti del referente ASL Consultare se necessario la S.C. Prevenzione Rischio Infettivo per fornire alla ditta le necessarie indicazioni circa le precauzioni da adottare per prevenire rischi da produzione o dispersione di polveri, attenendosi alle procedure previste nel documento Linee Guida per la prevenzione della produzione e dispersione di polveri durante l esecuzione di attività edili nelle Strutture Sanitarie dell ASL2. PAGINA 20 DI 28

21 Lavori che comportano interazione con l impianto elettrico Compiti della ditta: Stante la possibilità di attività Sanitarie in corso, potrebbe non essere possibile disattivare generalmente tutti gli impianti elettrici per cui è probabile che nelle zone interessate dai lavori ci siano dei conduttori in tensione, conseguentemente gli operatori della ditta appaltatrice dovranno adottare tutte le cautele del caso, soprattutto quando vengono eseguite le operazioni di demolizione. Durante lavorazioni di demolizione i lavoratori dovranno essere dotati delle apparecchiature idonee al rilevamento di cavi in tensione, anche sotto traccia. Prima della foratura di muri, è necessario accertare, l eventuale presenza di tubazioni o impianti elettrici incassati tramite apposita strumentazione di buona qualità. Non effettuare mai interventi o riparazioni sugli impianti elettrici o sulle macchine se non si è in possesso di conoscenze specifiche o delle caratteristiche di professionalità previste dalla legislazione vigente. Non utilizzare assolutamente impianti deteriorati (es.: prese staccate o inadatte all utilizzo delle apparecchiature): nel caso occorre immediatamente avvertire il referente ASL. Contattare per la disattivazione elettrica degli impianti alimentanti i locali oggetto dell intervento. In caso di demolizione, od opere che possano interessare od interferire con gli impianti, la ditta dovrà preventivamente informarsi presso il referente ASL dell eventuale presenza di conduttori in tensione. I lavoratori dell impresa dovranno porre particolare attenzione durante l inserzione o disinserzione delle spine in prese con alveoli non protetti. Segnalare al referente dell Azienda Sanitaria palesi situazioni di pericolo (prese staccate dal muro, quadri elettrici aperti, ecc). Ogni intervento di tipo elettrico dovrà essere obbligatoriamente effettuato dagli elettricisti interni o da ditte esterne qualificate su mandato della S.C. Manutenzione Tecnica. Possono essere collegate autonomamente attrezzature di potenza inferiore a 2 kw; per le altre, o comunque sempre in caso di dubbi, occorre contattare il referente ASL. Le apparecchiature elettriche nei Reparti devono sempre essere collegate alle prese di servizio (mai a quelle dei letti). PAGINA 21 DI 28

22 Contattare preventivamente il referente ASL, in caso di operazioni che possono comportare l intervento degli interruttori automatici per protezione da sovraccarico (inserzione ed avviamento di attrezzature elettriche di elevata potenza) o differenziale (presenza di acqua o elevata umidità sviluppatisi in conseguenza delle operazioni svolte), nei Reparti in cui sono potenzialmente presenti pazienti connessi ad apparecchiature vitali, di seguito indicati. I Reparti-servizi in cui è indispensabile la continuità della fornitura di energia elettrica sono: DEA Rianimazione UTIC Blocco Operatorio Centrale 2 piano P.O. Martini Blocco Operatorio Sala Parto 3 piano P.O. Martini Dialisi Nido-Neonatologia Antenna Trasfusionale Farmacia Ospedaliera (area frigoriferi farmaci) CED Compiti del referente ASL Interpellare la S.C. Manutenzione Tecnica per fornire alla ditta le necessarie indicazioni sopra riportate, relative all impianto elettrico dei locali e le precauzioni da adottare per prevenire rischi da interruzione di fornitura elettrica per la Struttura Sanitaria, nonché di folgorazione per il personale della ditta durante lavori di demolizione per contatto con cavi elettrici in tensione. Lavori che comportano interazioni con impianti termoidraulici e gas medicali Durante le operazioni di demolizione e o installazione potrebbe essere possibile intercettare accidentalmente le tubazioni di acqua calda/fredda e tubi adducenti gas medicali (ossigeno, protossido di azoto, aria medicale). Quest ultima evenienza deve essere assolutamente evitata, in quanto potrebbe pregiudicare la salute dei pazienti. Compiti della ditta In caso di demolizioni, od opere che possano interessare od interferire con gli impianti, dovrà preventivamente contattare il referente ASL per informarsi della presenza di tubazioni degli impianti tecnici. Gli operai, prima delle operazioni di demolizione e/o installazione devono utilizzare idonee apparecchiature atte ad individuare tubazioni metalliche sotto traccia. PAGINA 22 DI 28

23 In caso di fuoriuscita dei fluidi gassosi o liquidi, occorrerà: contattare il referente ASL al fine di far intervenire gli Operatori Tecnici idraulici/meccanici per limitare le conseguenze ed i disservizi; sezionare a monte le tubazioni o tamponare la perdita ad esempio schiacciando le estremità dei tubi di rame; in caso di fuori uscita di ossigeno o protossido, aerare gli ambienti. Compiti del referente ASL Interpellare la S.C. Manutenzione Tecnica per fornire alla ditta le necessarie indicazioni relative agli impianti termoidraulici e gas medicali e le precauzioni da adottare per prevenire rischi da interruzione di erogazione e/o dispersione in ambiente dei fluidi. Prevenzione del Rischio Incendio Compiti della ditta: La ditta deve osservare quanto previsto dal DM 10/3/98 ed in particolare tutte le possibili misure di tipo organizzativo e gestionale come: rispetto dell ordine e della pulizia; controlli sulle misure di sicurezza; predisposizione di un regolamento interno sulle misure di sicurezza da osservare; Informazione e formazione dei lavoratori. Nel caso di lavori di manutenzione e di ristrutturazione, la ditta deve prendere in considerazione, in relazione alla presenza di lavori, le seguenti problematiche (DM 10/03/98). accumulo di materiali combustibili; ostruzione delle vie di esodo; bloccaggio in apertura delle porte resistenti al fuoco; realizzazione di aperture su solai o murature resistenti al fuoco. All inizio della giornata lavorativa l incaricato della ditta deve assicurarsi che l esodo delle persone dal luogo di lavoro sia garantito ed alla fine della giornata lavorativa deve essere effettuato un controllo per assicurarsi che le misure antincendio siano state poste in essere e che le attrezzature di lavoro, sostanze infiammabili e combustibili, siano messe al sicuro e che non sussistano condizioni per l innesco di un incendio. PAGINA 23 DI 28

24 Particolare attenzione deve essere prestata dove si effettuano lavori a caldo (saldatura od uso di fiamme libere). Il luogo ove si effettuano tali lavori a caldo deve essere oggetto di preventivo sopralluogo da parte dell incaricato della ditta per accertare che ogni materiale combustibile sia stato rimosso o protetto contro calore e scintille; la ditta dovrà dotarsi prima dell inizio lavori di estintore portatile. Ogni area dove è stato effettuato un lavoro a caldo deve essere ispezionata dall incaricato della ditta dopo l ultimazione dei lavori medesimi per assicurarsi che non ci siano residui di materiali accesi o braci. Le sostanze infiammabili devono essere depositate in luogo sicuro e ventilato. Il fumo e l uso di fiamme libere deve essere vietato quando si impiegano tali prodotti. Le bombole di gas, quando non sono utilizzate, non devono essere depositate all interno del luogo di lavoro. Nei luoghi di lavoro dotati di impianti automatici di rivelazione incendi, in caso di lavori che possono comportare l attivazione del sistema automatico di allarme incendio, occorre richiedere informazioni sull ubicazione degli impianti di rilevazione al referente dell Azienda Sanitaria e prendere idonee precauzioni per evitare falsi allarmi durante i lavori di manutenzione e ristrutturazione. Particolari precauzioni vanno adottate nei lavori di manutenzione su impianti elettrici e di adduzione del gas combustibile. Compiti del referente ASL In caso di specifici lavori che comportano alto rischio di incendio (saldatura o uso di fiamme libere), verifica che la ditta preveda di adottare tutte le necessarie misure suddette, prima, durante e dopo l intervento, se necessario contattando anche il Servizio Prevenzione e Protezione. In caso di lavori che possono comportare l attivazione del sistema automatico di allarme incendio interpellare la S.C Manutenzione Tecnica per informare la ditta sull ubicazione dei rilevatori e sulle misure da adottare per evitare falsi allarmi. Rifiuti Compiti della ditta In caso di smaltimento non autonomo di rifiuti prodotti dalle lavorazioni, dovranno contattare il referente ASL per avere indicazioni circa il corretto smaltimento. PAGINA 24 DI 28

25 Compiti del referente ASL Fornire le informazioni utili affinché lo smaltimento dei rifiuti prodotti dalla ditta e non smaltiti autonomamente, avvenga secondo le modalità previste dal protocollo Aziendale La gestione ed il conferimento dei rifiuti nelle Strutture Sanitarie (PSPREV.INF.09), interpellando in caso di necessità la S.C. Prevenzione Rischio Infettivo. Misure di emergenza Eventuali situazioni di emergenza se possibile devono essere segnalate al Personale dell Azienda Sanitaria presente nelle immediate vicinanze che a sua volta attiverà le misure previste nel piano di emergenza Aziendale. In caso di impossibilità di contattare un lavoratore dell Azienda Sanitaria, il lavoratore della ditta esterna dovrà segnalare la situazione di emergenza utilizzando i seguenti numeri telefonici: Ospedale Martini e Poliambulatorio di Via Monginevro Da telefono fisso Aziendale : 2000 Da cellulare: Viene contattato il Servizio di Portineria dell Ospedale Martini Altre Sedi Territoriali 115 Vengono contattati i Vigili del Fuoco In caso di infortunio: Per infortuni di maggior rilievo ricorrere a: DEA se ci si trova in Ospedale; 118 se ci si trova sul Territorio, informando comunque il Personale ASL che deve immediatamente chiamare gli addetti Primo Soccorso presenti nella Sede. Per infortuni di minor rilievo ricorrere a: DEA se ci si trova in Ospedale; Se ci si trova sul Territorio informare il Personale ASL che deve chiamare gli addetti Primo Soccorso presenti nella Sede ed utilizzare la cassetta di pronto soccorso; in caso di necessità recarsi comunque al DEA dell Ospedale. PAGINA 25 DI 28

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