Parte 1: diritti soggettivi, soggetti di diritto, diritti della personalità, enti

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1 Diritto privato Parte 1: diritti soggettivi, soggetti di diritto, diritti della personalità, enti I diritti soggettivi DIRITTO SOGGETTIVO: è una prerogativa individuale, un beneficio, una posizione di vantaggio riconosciuto dalla legge (diritto oggettivo) a un soggetto. È un interesse protetto dal diritto oggettivo; se leso può essere fatto valere in giudizio. E il grado dio tutela più alto riconosciuto agli interessi degli individui. Può essere descritto come la pretesa di un soggetto ad esigere, da un altro soggetto l osservanza di un dovere che una norma impone al secondo nell interesse del primo. Non sempre tuttavia le norme del diritto oggettivo che prescrivono doveri riconoscono diritti soggettivi: ad esempio le norme di diritto pubblico impongono obblighi o divieti a tutela di interessi solo generali. Un diritto soggettivo può essere Relativo: spetta al soggetto attivo nei confronti di una o più persone determinate o determinabili. Assoluto: sono riconosciuti a un soggetto nei confronti dell intera collettività Patrimoniale: diritti che hanno per oggetto una cosa o una prestazione avente valore economico Non patrimoniale: non hanno per oggetto cose o prestazioni aventi valore economico Il dovere corrispondente al diritto di cui beneficia il soggetto attivo può essere un obbligo (situazione passiva corrispondente a un diritto relativo) un obbligazione (situazione passiva relativa a un diritto di natura patrimoniale), un dovere (a fronte di un diritto assoluto corrisponde un dovere di astensione dal comportamento lesivo del diritto). Ci sono norme che sottopongono i soggetti passivi a situazioni che non sono definibili nè come obbligo, nè come divieto: La soggezione: ricorre quando una norma espone un soggetto a subire, passivamente le conseguenze di un atto altrui. La corrispondente situazione attiva è detta potere. Esempio: potere sovrano di esproprio. Lo stato può spogliare i soggetti della proprietà di una cosa per motivi di interesse generale. Il diritto potestativo riconosce la facoltà di esercitare un potere che incide su una situazione altrui. Sono riconosciuti ai privati. Il soggetto passivo si trova in soggezione all altrui diritto potestativo. Esempio: potestà genitoriale, rescissione di un contratto, dare le dimissioni, licenziare. L onere: è un comportamento che un soggetto è libero di osservare come no, ma che è tenuto ad osservare se vuole realizzare un dato risultato. Esempio: l onere della prova. Il soggetto che vuole far valere un diritto in giudizio deve provare i fatti che costituiscono fondamento dell azione legale. Il soggetto è libero di provare la sua posizione, ma se non lo fa non ottiene una sentenza che riconosce il suo diritto. Il soggetto portatore dell interesse tutelato dal diritto il più delle volte coincide con il soggetto titolare del diritto. Tuttavia può accadere che il diritto oggettivo attribuisca ad un soggetto una pretesa di protezione di un interesse altrui: in questo caso parliamo di potestà. Esempio: potestà genitoriale sui figli minori. Ai genitori sono riconosciute delle pretese a tutela dei figli minori. La potestà riconosce un potere a priori: non è da confondere con i poteri derivati, in forza dei quali un soggetto è abilitato ad agire nell interesse altrui per incarico conferitogli dallo stesso soggetto (rappresentanza) o dalla pubblica autorità (curatori, tutori, ecc). In quest ultimo caso il potere prende il nome di ufficio. 1

2 INTERESSI LEGITTIMI l interesse legittimo è un interesse che risulta protetto solo come riflesso della protezione dell interesse pubblico espresso dagli obiettivi di buon funzionamento e di legalità funzionale della Pubblica Amministrazione. Sono tutelati da una magistratura speciale, il TAR. Facoltà: il diritto di proprietà comprende la possibilità di godere e disporre del bene oggetto di diritto. Queste sono due facoltà. A una situazione attiva corrisponde una situazione passiva Relazione: rapporto giuridico regolato dal diritto Ha un oggetto Comportamento, prestazione. Può essere patrimoniale o non patrimoniale Finalizzato al raggiungimento di un interesse. Tale interesse può essere patrimoniale o non patrimoniale I rapporti giuridici non sono mai statici: si modificano nel tempo. La normativa prevede atti e fatti al verificarsi dei quali i diritti o i doveri si costituiscono, si modificano, si estinguono. Fatti giuridici: sono accadimenti naturali o umani a cui l ordinamento giuridico ricollega un qualsiasi effetto giuridico costitutivo, modificativo, estintivo di rapporti giuridici. Atti giuridici: sono atti destinati a produrre effetti giuridici. Per poterli compiere occorre essere in possesso della capacità d agire. L atto giuridico può essere - Di volontà: compiuti per volontà degli effetti (contratto si fa per volontà delle parti). Sono anche detti negozi giuridici o atti di autonomia privata. - Di scienza: il soggetto dichiara di essere a conoscenza di un fatto giuridico: non costituiscono, modificano, estinguono rapporti giuridici, ma provano fatti giuridici. ACQUISIZIONE DI DIRITTI I diritti possono essere acquisiti per mezzo di una relazione col precedente titolare acquisizione a titolo derivativo. Può essere a titolo gratuito o oneroso. Due principi cardine: - nessuno può trasferire un diritto di cui non è titolare - nessuno può trasferire un diritto più ampio di quello di cui è titolare Ma possono anche essere acquisiti senza rapporti col precedente titolare (ammesso ci sia) acquisizione a titolo originario. Perchè? Non c è precedente titolare o non si sa chi sia il precedente titolare. Il diritto viene acquisito nella sua pienezza, senza limitazioni. PERDITA DI DIRITTI Per trasferimento: a seguito di un trasferimento del diritto a un terzo Per distruzione dell oggetto del diritto Per effetto del decorso del tempo prescrizione: estinzione dei diritti per il loro mancato esercizio per un tempo prolungato, fissato dalla legge per motivi di pubblico interesse. La prescrizione decorre a partire dal giorno in cui il diritto può essere esercitato. Non si prescrivono i diritti inviolabili, il diritto di proprietà e l azione di nullità del contratto. Il termine di prescrizione può essere soggetto a interruzione (= la prescrizione incomincia a decorrere da capo; ogni volta che il titolare del diritto lo esercita o il soggetto passivo riconosce l esistenza del diritto) e sospensione (il periodo già decorso si somma al periodo che inizierà a decorrere al cessare della sospensione;rapporti tra lavoratore e datore di lavoro, tra coniugi, tra società e amministratori finchè son in carica, ecc). Il termine ordinario è di 10 anni, salvo diverse disposizioni (diritti reali minori = 20 anni, risarcimento per fatto illecito =5 anni, ecc). In alcuni casi c è prescrizione presuntiva: si presume che dopo 6 mesi l obbligazione sia estinta, salvo prova contraria del creditore (vendita al minuto, camere d albergo) 2

3 decadenza: estinzione dei diritti per il loro mancato esercizio per un tempo prolungato, fissato dalla legge per dare certezza alle situazioni giuridiche. Per questo motivo, non c è nè interruzione nè sospensione. Non può essere impedita se non dal l esercizio del diritto in questione. I soggetti giuridici Essere soggetto giuridico significa essere titolare di diritti e doveri e poter compiere atti giuridici Per l ordinamento italiano sono soggetti giuridici le persone fisiche, gli enti e le persone giuridiche. L uomo è considerato dal nostro ordinamento una persona, cioè un centro di imputazione di diritti e doveri. La capacità giuridica (art 1) Art. 1 Capacità giuridica La capacità giuridica si acquista dal momento della nascita. I diritti che la legge riconosce a favore del concepito sono subordinati all'evento della nascita (462, 687, 715, 784). E l attitudine dell uomo di essere titolare di diritti e doveri Si acquisisce alla nascita e si perde con la morte. L articolo 22 della costituzione dice che Nessuno può essere privato, per motivi politici, della capacità giuridica, della cittadinanza, del nome. L articolo 1 afferma che i diritti riconosciuti al concepito sono subordinati al momento della nascita: il codice, di tipo patrimoniale, si riferisce ad esempio alla possibilità di fare testamento in favore del nascituro, che diventa erede solo però nei casi previsti dalla legge. Il codice civile non si occupa dei diritti non patrimoniali del nascituro: leggi speciali affermano che la vita umana è tutelata fin dal suo inizio, in relazione però alla salute della madre. La nascita viene dichiarata nell atto di nascita e iscritta nei registri di stato civile. La capacità giuridica si perde con la morte, definita con una legge del 1993 come la cessazione definitiva di ogni attività cerebrale. Esistono casi in cui la morte non è di facile accertamento, come la scomparsa. Quando una persona sparisce nel nulla e non da notizie di sè, si chiede al tribunale il riconoscimento dell assenza del soggetto, detto scomparsa. Contestualmente al riconoscimento di questo status si nomina un curatore che si occupi del patrimonio dello scomparso. Trascorsi due anni dall ultima notizia dello scomparso, il tribunale può dichiarare l assenza e immettere nel possesso temporaneo dei beni dello scomparso gli eredi: costoro fanno proprie le rendite che i beni producono ma non possono alienarli, ipotecarli, darli in pegno. Se l assente ricompare gli verranno restituiti i beni, non le rendite (salvo casi particolari). Dopo dieci anni dall ultima notizia dell assente (salvo casi di catastrofi, dove il tempo atteso è minore) si dichiara la morte presunta (anche se precedentemente non ne era stata dichiarata l assenza): si apre la successione, coloro che erano stati immessi nel possesso temporaneo dei beni ne acquisiscono piena disponibilità, e il coniuge è vedovo. Se lo scomparso torna riceve indietro i suoi beni nello stato in cui si trovano e il vecchio matrimonio ha di nuovo effetto annullando le eventuali seconde nozze. La capacità d agire(art 2) Art. 1 Capacità d agire La maggiore età è fissata al compimento del diciottesimo anno. Con la maggiore età si acquista la capacità di compiere tutti gli atti per i quali non sia stabilita una età diversa. Sono salve le leggi speciali che stabiliscono un età inferiore in materia di capacità a prestare il proprio lavoro. In tal caso il minore è abilitato all esercizio dei diritti e delle azioni che dipendono dal contratto di lavoro. E l attitudine del soggetto di compiere atti giuridici validi mediante i quali acquista/ modifica/ estingue diritti e doveri. Si acquista alla maggiore età perchè presuppone la capacità di provvedere ai propri interessi con maturità e consapevolezza. Per questo motivo la legge prevede specifiche tutele per il minorenne e casi di incapacità legale. 3

4 LA POSIZIONE DEL MINORENNE: INCAPACITA LEGALE ASSOLUTA Il minore è sottoposto alla potestà genitoriale, o affidato alla tutela di un tutore in mancanza di genitori viventi. Entrambi i genitori o il tutore rappresentano legalmente i minori (nati o nascituri):amministrano i beni, contraggono contratti in nome e per conto del minore. Per alcuni atti di straordinaria amministrazione occorre però l autorizzazione del giudice tutelare (es: vendere una casa del minore). Raggiunta una certa età il minore può compiere atti giuridici validi: a 16 anni può rifiutare il riconoscimento da parte di un genitore, a 14 può rifiutare l adozione, può abortire senza il consenso dei genitori previa autorizzazione del giudice, può compiere atti di compravendita di modesta entità. Compiuti i 16 anni, il minore può sposarsi, sempre previa autorizzazione del tribunale (occorre abbia un adeguata maturità fisica e psichica e gravi motivi per contrarre matrimonio, come una gravidanza). Dalla data in cui contrae matrimonio il minore è emancipato: ha un incapacità d agire relativa; può compiere atti di ordinaria amministrazione, è affiancato da un curatore per gli atti di straordinaria amministrazione (per essere validi tali atti devono recare il consenso del curatore). ALTRI CASI DI INCAPACITA LEGALE Oltre al minore, la legge prevede altri casi di incapacità legale. Tali situazioni devono essere pubbliche perchè se un soggetto incapace compie un atto giuridico, tale atto è annullabile. La pubblicità di tali situazioni garantisce certezza. I registri di stato civile assolvono questa funzione: eventuali provvedimenti di limitazione della capacità d agire vengono annotati a margine dell atto di nascita. Gli atti dello stato civile hanno forza probatoria: fanno fede e sono considerati veritieri fino a prova contraria. Nel 2004 c è stata una riforma che ha modificato sensibilmente questa parte del codice civile e inserito l istituto dell amministrazione di sostegno Amministrazione di sostegno E un istituto di tutela cucito su misura del soggetto debole. L amministratore di sostegno è nominato dal giudice tutelare (organo monocratico incaricato della tutela di minori e incapaci) a tutela di coloro si trovino in uno stato di infermità fisica e/o psichica temporaneo o permanente e non possono curarsi dei propri interessi. Questo istituto è uno strumento di tutela versatile che si adatta a molte situazioni diverse: nel provvedimento di nomina sono indicati i poteri dell amministratore di sostegno considerate le specifiche esigenze del soggetto tutelato. Il beneficiario conserva la capacità d agire e può in ogni caso compiere atti idonei a soddisfare i suoi interessi nella vita quotidiana. Dopo la riforma i due istituti seguenti hanno assunto rilevanza residuale Interdizione prudenziale per infermità mentale incapacità legale assoluta E un istituto finalizzato alla tutela di gravi disabili mentali che preclude al soggetto totalmente la capacità d agire. L interdizione viene pronunciata dal tribunale: con la sentenza si nomina un tutore che si sostituisce all interdetto in tutto gli atti. Inabilitazione incapacità legale relativa E un trattamento simile a quello riservato al minore emancipato: viene nominato un curatore che affianca il soggetto negli atti di straordinaria amministrazione. Questo provvedimento può essere disposto anche per alcolisti, tossicodipendenti e prodighi (coloro che sperperano il loro patrimonio) a tutela del patrimonio familiare, perchè i loro atti possono esporre loro e la loro famiglia a pregiudizio economico. L istituto seguente assume invece carattere di sanzione accessoria Interdizione legale del condannato E una sanzione accessoria che si applica di diritto ai condannati a periodi di reclusione superiori ai 5 anni. Proprio per la sua funzione sanzionatoria non può precludere atti personali come matrimonio, redigere testamento, accettare o rifiutare trattamenti medici. 4

5 L INCAPACITA NATURALE La capacità naturale corrisponde alla capacità di intendere e volere. L incapacità naturale, ovvero l assenza della capacità di intendere e volere è una situazione di fatto: può essere temporanea o permanente, dipendere da circostanze temporanee o permanenti, e coincidere come no con situazioni di incapacità legale (situazione di diritto). Qualora la situazione di fatto non coincida con la situazione di diritto, non esistono forme di pubblicità dell incapace. Cosa succede se, ad esempio, un ubriaco (incapace di intendere e volere quindi) fa un contratto? L annullamento del contratto infatti danneggia il contraente inconsapevole dell incapacità della contro parte: l atto giuridico è quindi annullabile solo provando che la controparte operava in malafede causando pregiudizio dell incapace. In sintesi quindi Per compiere atti giuridici validi occorre capacità d agire può non esserci per Incapacità legale: situazione di diritto. E pubblica: se faccio un contratto con un incapace legale è annullabile Incapacità naturale: situazione di fatto. un contratto con un soggetto incapace di intendere e volere è annullabile solo se la controparte era in malafede (consapevole quindi di tale incapacità) La sede della persona fisica DIMORA situazione di fatto, è il luogo dove la persona attualmente soggiorna. Da non confondere con il soggiorno, ovvero il luogo dove si prende alloggio occasionalmente o momentaneamente (es. Camera d albergo). RESIDENZA luogo di dimora abituale di una persona. E l indirizzo iscritto nei registri dell anagrafe, presso il quale vengono notificati gli atti. Si presume che la residenza anagrafica corrisponda alla residenza effettiva. Nei rapporti familiari i coniugi scelgono di comune accordo una residenza e i figli minori hanno tale residenza; ciò non esclude però la possibilità che i coniugi abbiano due residenze distinte. DOMICILIO è il centro dei propri interessi, dei propri affari. Può essere scelto per un singolo affare (domicilio speciale). La sede della persona fisica assume rilevanza nelle controversie di diritto privato internazionale. Infatti le norme adottano i seguenti criteri: - legge nazionale: guarda la nazionalità del cittadino. Per controversie riguardanti diritto di famiglia, successioni, capacità giuridica - legge del luogo: vale la legge del luogo in cui si trovano i beni oggetto di diritti reali. -In caso di contratti si applica la legge del luogo in cui risiede la parte che deve eseguire la prestazione caratteristica (o se è una persona giuridica, dove essa ha l amministrazione centrale). Le parti posso tuttavia scegliere che legge adottare. I Diritti della personalità Sono diritti che si considerano spettanti all uomo in quanto tale, indipendentemente dal tipo di sistema politico o giuridico o sociale entro il quale egli vive e che ogni Stato ha il dovere di riconoscere e garantire. Si considerano esistenti indipendentemente da ogni diritto oggettivo che li riconosca e tuteli. 5

6 Sono diritto alla vita, all integrità fisica, alla salute, al nome, all onore, alla riservatezza, alla libertà personale, alla libera manifestazione del pensiero, ecc. Sono un insieme ampio in continua evoluzione di pari passo con l evoluzione della società: spesso l identificazione di tali diritti è compito delle Corti Costituzionali. Fonti - Costituzione: o art 2 riconosce i diritti inviolabili o art 3 uguaglianza e pari dignità E tanti altri o art 13 libertà personale o art 32 salute - Codice civile: articoli Il codice civile dedica poco spazio a questi diritti perchè frutto di una concezione patrimoniale. Non dimentichiamo che è stato scritto nel Trattati e convenzioni internazionali: o o CEDU (convenzione europea dei diritti dell uomo) Carta di Nizza sui diritti fondamentali dell unione europea, recepita poi nel Trattato di Lisbona Queste due carte tutelano valori come libertà, dignità e giustizia e predispongono idonei strumenti di protezione di tali diritti: la corte europea dei diritti dell uomo tutela i cittadini che vedono lesi i loro diritti da atti amministrativi e legislativi dello Stato. - Codice penale: alcuni diritti (alla vita, all integrità fisica, all onore) sono ampiamente tutelati in questa sede; gli illeciti penali riguardano condotte socialmente pericolose, in conflitto con l interesse generale. Questi comportamenti possono procurare danni ingiusti a terzi: il diritto civile riconosce a chi li subisce il diritto al risarcimento del danno subito e, se possibile, alla reintegrazione in forma specifica. - Leggi speciali: come quelle sul diritto d autore e sulla privacy I DIRITTI INVIOLABILI Come già accennato, l articolo 2 riconosce i diritti inviolabili dell uomo. La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Inviolabilità sono inviolabili dalla pubblica autorità nell esercizio delle funzioni legislative, esecutive e giudiziarie. sono inviolabili dall uomo nei confronti dei rapporti tra privati (protezione civile e penale) I diritti inviolabili sono assoluti: valgono nei confronti di tutti indisponibili: il titolare non può alienarli, non può rinunciarvi imprescrittibili: non si estinguono per il non esercizio prolungato nel tempo Dato che l articolo 2 non elenca i diritti inviolabili, sorge un problema di interpretazione: quali sono i diritti inviolabili? Osservando le sentenze della Cassazione (le due sentenze citate nella definizione riguardano entrambe il riconoscimento del diritto alla riservatezza: per questo permettono un confronto) possiamo vedere come l interpretazione atomistica ( = si rilevano i soli diritti della personalità espressamente previsti e disciplinati dall ordinamento giuridico; nuovi diritti sono riconoscibili mediante interpretazione analogica o estensiva delle norme preesistenti - sentenza 990/1963: la divulgazione di notizie sensibili viola il diritto assoluto di personalità come autodeterminazione nello svolgimento della personalità: analogia con norma contenuta nella CEDU, firmata nel 1955) si sia evoluta in interpretazione secondo la teoria monistica (= esiste un unico diritto della personalità espresso nell art 2 con contenuto vago/ indeterminato che riassume tutti gli altri diritti senza identificarsi necessariamente con la loro somma - sentenza 2129/1975 caso Soraya: il diritto alla riservatezza non è esplicitamente espresso ma deve ammettersi la sua tutela in quanto una sua violazione determina la violazione del diritto assoluto di personalità inteso come diritto nei confronti di tutti alla libertà di autodeterminazione nello sviluppo della personalità dell uomo come singolo). Quindi possiamo concludere che nell articolo 2 si configura una tutela integrale della personalità umana. I diritti della personalità hanno un fondamento unitario ma sono molteplici e diversamente identificabili e tutelabili. Vengono elaborati nuovi diritti in relazione ai nuovi interessi che sorgono per effetto del 6

7 progresso tecnologico. Le tendenze attuali sono riconoscimento di nuovi diritti della persona e alle categorie sociali deboli e elaborazione di nuove forme di tutela come la class action da affiancare alla tutela civilistica tradizionale (risarcimento del danno). DIRITTI DELLA PERSONA * FISICA Diritto alla vita : il codice penale punisce l omicidio. In caso di decesso ai congiunti del morto può essere riconosciuto un risarcimento se vengono individuate le responsabilità di terzi. Diritto all integrità fisica : L articolo 5 del codice civile (Gli atti di disposizione del proprio corpo sono vietati quando cagionino una diminuzione permanente della integrità fisica, o quando siano altrimenti contrari alla legge, all ordine pubblico o al buon costume) vieta gli atti di disposizione del proprio corpo qualora cagionino una diminuzione permanente della integrità fisica. Donare il sangue o un rene non creano grandi scompensi biologici come può essere il trapianto di cornee da donatore vivente. I trapianti da cadavere sono regolati da legislazione speciale. Diritto alla salute : articolo 32 cost + convenzione di Nizza Questo diritto ha 3 aspetti: - risvolto pubblicistico: lo stato deve garantire la sanità pubblica - diritto individuale: nessuno può ledere la salute altrui. Chi subisce un danno alla salute (danno biologico) ha diritto a un risarcimento. - aspetto consensuale: nessuno può essere sottoposto a trattamento medico senza il suo consenso, salvo i casi espressamente indicati. Se il paziente non è cosciente si valuterà secondo lo stato di necessità. *MORALE Diritto alla dignità: divieto di discriminazioni Diritto all integrità morale, all onore: diritto alla dignità, al decoro personale e alla considerazione sociale. Questo diritto si desume dai reati previsti nel codice penale di ingiuria e diffamazione, considerati offesa rispettivamente della persona presente e alla reputazione altrui. Diritto all identità Diritto al nome : art 7 codice civile La persona, alla quale si contesti il diritto all uso del proprio nome o che possa risentire pregiudizio dall uso che altri indebitamente ne faccia, può chiedere giudizialmente la cessazione del fatto lesivo, salvo il risarcimento dei danni L autorità giudiziaria può ordinare che la sentenza sia pubblicata in uno o più giornali. È tutelato sotto un duplice aspetto Uso del proprio nome: diritto di identificarsi con il proprio nome e il diritto di essere identificato dagli altri con esso. Uso esclusivo del proprio nome: è protetto da chi usurpi il nome altrui per identificare sè o per indicare una cosa. Questa tutela è riconosciuta anche per gli pseudonimi quando essi abbiano acquisito lo stesso peso del nome e per i nomi di persone giuridiche e associazioni non riconosciute. La tutela dell identità personale è tutela dell interesse pubblico al riconoscimento e all interesse familiare di identificazione dei membri della famiglia. Il diritto al nome comporta il diritto di essere identificati con costanza (principio della conservazione del nome) Diritto all immagine: l articolo 10 del codice civile integrato con l articolo 96 della legge sul diritto d autore cerca un equilibrio tra la protezione del diritto del singolo alla riservatezza e alla tutela della sua immagine e la protezione del diritto di informazione del pubblico, il cosiddetto diritto di cronaca. E vietato esporre o pubblicare immagini altrui senza il consenso della persona ritratta, salvo che non si tratti di una persona famosa oppure che l immagine sia stata scattata in pubblico e sempre che la pubblicazione non rechi pregiudizio alla libertà della persona. 7

8 L immagine non può essere comunque utilizzata per finalità diverse da quelle per cui è stata concessa l autorizzazione all uso. Diritto all identità personale/morale: è un diritto autonomo che è stato individuato dalla giurisprudenza: è il diritto al fatto che la propria immagine politica, etica o sociale non venga travisata con l attribuzione di azioni non compiute dal soggetto o di convinzioni da lui non travisate. Diritto all identità sessuale : riconosce il cambiamento di stato civile quando si cambia sesso. Diritto alla privacy e alla riservatezza il diritto alla privacy si afferma per la prima volta nel 1880 quando due esponenti politici dell epoca pubblicarono un articolo contro l eccessiva attenzione dei media sulla loro vita privata. E con la sentenza Soraya 2129/1975 che la giurisprudenza italiana riconosce per la prima volta il diritto alla riservatezza. Negli stessi anni una norma dello statuto dei lavoratori tutelava la riservatezza di quest ultimi nei confronti del datore di lavoro per evitare discriminazioni. La legge privacy coglie le problematiche legate alla tecnologia e all informatizzazione. Infatti col progresso informatico è sorto il problema della profilazione (raccogliendo le informazioni in banche dati è possibile stillare un profilo del soggetto, mettendo insieme i pezzi del puzzle). Per il trattamento dei dati personali occorre specifico consenso. I dati possono essere utilizzati solo per la finalità per cui è stata autorizzata la raccolta. Sono previste deroghe per motivi economici, ed è prevista una protezione rinforzata per dati sensibili e ipersensibili. In questo caso occorre l autorizzazione del garante. Il garante si occupa di regolamentare il settore, controllare la correttezza nel settore e vigilare contro gli abusi, deve informare l interessato qualora egli ne faccia richiesta di tutti i trattamenti dati che lo riguardano. Gli enti Gli enti sono soggetti di diritto pluripersonali. Sono soggetti giuridici diversi e distinti dalle persone fisiche che li compongono, sono autonomi centri di imputazione di diritti e doveri. Gli enti si classificano, in base al loro scopo, in Enti for profit: a scopo di lucro. Sono le società, svolgono un attività economica ai fini di conseguire utili da ripartire tra i soci Enti no profit: non hanno scopo di lucro E persona giuridica ogni soggetto di diritto, ovvero ogni centro di imputazione di rapporti giuridici diverso dalla persona fisica. La persona giuridica ha capacità giuridica, è titolare di diritti e doveri ed è responsabile per i propri debiti. La persona giuridica ha autonoma capacità d agire, la esercita per mezzo delle persone giuridiche che agiscono come suoi organi. Lo scopo della personalità giuridica è tenere distinti l insieme (ente) dalle persone fisiche (membri) mettendo queste al riparo dai rischi ai quali l ente può essere esposto nell esercizio della propria attività. La disciplina civilistica degli enti no profit prevede per quest ultimi la possibilità di ottenere la personalità giuridica e l autonomia patrimoniale perfetta chiedendo il riconoscimento. Il riconoscimento veniva accordato secondo un giudizio discrezionale da parte dell esecutivo. Gli enti per ottenere il riconoscimento accettavano un controllo penetrante alla loro costituzione e sugli atti di straordinaria amministrazione che incrementavano il loro patrimonio. Il controllo delle società, enti for profit, era in legittimità, mentre per gli enti no profit parliamo di giudizio nel merito. Autonomia patrimoniale perfetta: completa separazione del patrimonio degli enti da quello degli associati. Dei debiti dell ente risponde l ente stesso con il suo patrimonio. Autonomia patrimoniale imperfetta: non c è completa separazione del patrimonio degli enti da quello degli associati. Dei debiti dell ente rispondono gli associati qualora il patrimonio dell ente sia insufficiente. 8

9 enti no profit for profit: società non riconosciuti riconosciuti di persone con limitazione della responsabilità enti di fatto persone giuridiche autonomia autonomia autonomia autonomia patrimoniale patrimoniale patrimoniale patrimoniale perfetta imperfetta perfetta imperfetta sono soggetti di diritto Di fatto la maggior parte delle associazioni no profit non ha chiesto il riconoscimento. Sono enti di fatti, soggetti di diritto ma hanno autonomia patrimoniale imperfetta. Oggi il riconoscimento si ottiene presentando domanda al prefetto. Entro 120 giorni si procede all iscrizione nell apposito registro delle persone giuridiche, se la domanda viene accolta (dal 2000 c è questa procedura semplificata). LE ASSOCIAZIONI Sono organizzazioni non lucrative in cui prevale l elemento personale: attraverso questa organizzazione vengono perseguiti gli scopi per cui è stata costituita. Ha un organizzazione interna democratica e uno statuto che ne regola organizzazione e attività. E un organizzazione volontaria costituita per contratto (plurilaterale) mediante il quale più persone si impegnano al perseguimento di uno scopo di natura ideale (o comunque non economico). L associazione agisce per mezzo dei propri organi: gli associati si riuniscono in assemblea e eleggono i loro rappresentanti. Un associato può lasciare in ogni momento l organizzazione o venirne escluso per gravi motivi previsti dallo statuto. Possono essere riconosciute o non riconosciute. LE FONDAZIONI Sono organizzazioni stabili predisposte alla destinazione di un patrimonio privato ad un determinato scopo di natura ideale. L elemento prevalente è il patrimonio. E costituita per atto pubblico unilaterale o per testamento, produce effetti giuridici in virtù della sola dichiarazione del fondatore. Organo esecutivo della fondazione sono gli amministratori, che devono rispettare la volontà del fondatore nell amministrare il patrimonio. Scopo della fondazione devono essere il perseguimento di fini di pubblica utilità. Hanno autonomia patrimoniale perfetta. Esistono nuovi tipi di fondazione come la fondazione di impresa, la fondazione di partecipazione, fondazioni speciali, per la gestione di uno o più servizi. COMITATI I fondi per uno scopo di pubblica utilità vengono raccolti mediante pubblica sottoscrizione da una pluralità di promotori che rispondono illimitatamente delle obbligazioni assunte, mentre i sottoscrittori rispondono solo per le obbligazioni promesse. Si sciolgono a scopo raggiunto. AUTONOMIA PATRIMONIALE PERFETTA Associazioni riconosciute fondazioni AUTONOMIA PATRIMONIALE IMPERFETTA Associazioni non riconosciute comitati Il settore no-profit: le ONLUS e le associazioni a promozione sociale Ha sempre maggiore importanza. Il terzo settore, a metà tra pubblico e privato, assolve numerose funzioni pubbliche ma è un organizzazione di carattere privato, sovvenzionato dallo stato. Questi enti svolgono attività economica senza scopo di lucro. Gli utili conseguiti da queste attività economiche non possono essere ripartiti tra i soci ma devono essere devoluti in beneficienza o reinvestiti in finalità collegate all associazione. La scelta tra settore privato e terzo settore ha reso il consumo un atto di responsabilità sociale (scelgo il no profit e faccio del bene)e ha introdotto nel settore privato etica e responsabilità di impresa. Si attende una regolamentazione del settore. Per ora vengono applicate nelle controversie le norme per le società non riconosciute per analogia. N.B. fin ora ci siamo occupati di enti privati. Esistono anche enti pubblici (stato e altri enti pubblici territoriali): a quest ultimi spetta potestà di imperio (sovranità). 9

10 Parte 2: diritti reali, proprietà, possesso I beni DEFINIZIONE DI BENI Art 810. sono beni le cose che possono formare oggetto di diritti Giuridicamente sono beni le cose idonee a soddisfare interessi umani oggetto di diritti: vi è un interesse a stabilire un rapporto di appartenenza con la cosa perchè l uso da parte di un soggetto ne pregiudica la facoltà di godimento contemporaneo da parte di altri. La nozione di bene in senso giuridico va distinta dalla nozione di bene in senso economico; il primo concetto è infatti più ampio e ricomprende non solo i beni in senso economico ma tutti i beni che sono tutelati giuridicamente. Per avere rilevanza giuridica i beni devono essere: - utili, cioè idonei a soddisfare un bisogno e capaci di arrecare utilità all'uomo; - accessibili, cioè suscettibili di appropriazione da parte dell'uomo con i normali mezzi a disposizione; - limitati, cioè disponibili in natura in quantità limitata rispetto ai bisogni dell'uomo. Ci sono cose che la natura offre in quantità, se non illimitata, certamente superiore ai bisogni dell'uomo (la luce del sole, l'aria, l'acqua del mare): sono cose comuni a tutti, dal momento che nessuno ha interesse a stabilire con esse un rapporto di appartenenza, che ne riservi a sé l'uso con esclusione dell'uso degli altri. Il diritto, il quale regola rapporti fra gli uomini, nelle molteplici manifestazioni della vita sociale, si occupa delle cose solo in quanto esse siano materia di possibile conflitto fra gli uomini: l appropriazione di risorse costituisce materia di confitto, ed è quindi rilevante per il diritto. La nozione giuridica di bene è, resa interdipendente con il concetto di proprietà: sono beni le cose che l'uomo ha interesse a fare proprie, a fare oggetto di un proprio diritto, che escluda gli altri dalla loro utilizzazione: possono esserci beni di nessuno, cose che non hanno un proprietario anche se esiste un interesse a riservare a sè il godimento della cosa. BENI MATERIALI E IMMATERIALI Per l'art. 810 c.c. sono beni le cose. Non ogni entità suscettibile di formare oggetto di diritto dunque, ma solo gli oggetti materiali o corporali. L articolo 814 aggiunge le energie naturali, se hanno un valore economico. Il progresso tuttavia ha portato a una progressiva smaterializzazione della ricchezza: essa tende a legarsi sempre più a opere di ingegno e i beni immateriali diventano sempre più oggetto di scambio (frequenze radio-tv, domini internet, informazioni). Anche i diritti sono beni: un diritto creato è un bene. Classificazione dei beni Secondo l Articolo 812. Sono mobili tutti gli altri beni IMMOBILI: suolo, le sorgenti e i corsi d acqua, gli alberi, gli edifici e le altre costruzioni, anche se unite al suolo a scopo transitorio, e in genere tutto ciò che naturalmente o artificialmente è incorporato al suolo. Sono reputati immobili i mulini, i bagni e gli altri edifici galleggianti quando sono saldamente assicurati alla riva o all alveo e sono destinati ad esserlo in modo permanente per la loro utilizzazione. È prevista una forma di pubblicità di questi beni MOBILI: Sono mobili tutti gli altri beni MOBILI REGISTRATI: sono beni mobili registrati nei pubblici registri 10

11 Altre classificazioni o o o BENI IN PATRIMONIO di proprietà di qualcuno BENI DI NESSUNO non hanno proprietario COSE COMUNI A TUTTI non vi è interesse a stabile un rapporto di appartenenza: non sono beni, solo cose COSE GENERICHE considerate in quanto appartenenti a una categoria, sono fungibili, possono essere sostituite COSE SPECIFICHE considerate individualmente per il loro valore specifico e intrinseco COSE CONSUMABILI l uso ne implica la distruzione, si estinguono per l uso COSE INCONSUMABILI consentono un uso prolungato nel tempo, anche se possono deteriorarsi gradualmente Universalità di cose sono più cose mobili che appartengono allo stesso proprietario e hanno la stessa finalità economica. Il proprietario può disporre dell universalità nel suo insieme o dei singoli beni che lo compongono. FRUTTI: una cosa che deriva da un altra cosa naturali: hanno origine da un processo naturale, assumono autonomia quando vengono distaccati dalla cosa madre civili: (820 cc) sono corrispettivi percepiti da parte di un terzo per il godimento del bene da lui concesso. Sono interessi e canoni di locazione. Maturano giorno per giorno e assumono rilevanza giuridica. Pertinenze (817 cc) La pertinenza è una cosa destinata in modo durevole al servizio o alla decorazione di un altra cosa, mobile o immobile. Il trasferimento del bene principale comporta anche il trasferimento della pertinenza, ove non sia espressamente indicato diversamente. Il rapporto pertinenziale può essere costituito dal proprietario della cosa principale, anche se non è proprietario della pertinenza. Se viene alienato un bene includendo la pertinenza anche se essa non era di proprietà del venditore, all acquirente viene riconosciuta tutela se era in buona fede; il proprietario della pertinenza potrà ottenere il risarcimento dal venditore. Il rapporto pertinenziale lega due cose che restano pur sempre una pluralità di cose. Non va confuso col rapporto di connessione, per il quale più cose vengono tra loro unite in modo da formare un unica cosa: separando le componenti essa perde la sua identità di cosa. Beni pubblici(42 cost) I beni pubblici sono beni reputati di utilità generale, e quindi per questo motivo sono sottratti alla possibilità di appropriazione da parte dei singoli e sono qualificati come appartenenti alla società nel suo insieme. Appartengono allo stato o ad altri enti pubblici a cui è affidato il compito di consentirne il disciplinato uso da parte di tutti (beni demaniali: può essere un demanio necessario o non necessario) o il compito di utilizzarli volgendoli a vantaggio di tutti (patrimonio dello stato: è composto da beni indisponibili, che realizzano un ampio interesse generale, e disponibili, ovvero l ente ne è proprietario a titolo di proprietà privata). 11

12 Diritti reali e diritti di credito: confronto DIRITTI REALI Immediatezza la soddisfazione avviene con un rapporto immediato con la cosa Assolutezza Tutela nei confronti di chiunque disturbi l esercizio del diritto Diritto di seguito: il diritto segue la cosa nonostante eventuali trasferimenti di proprietà Sono opponibili a terzi: può esser fatto valere nei confronti di terzi Le Azioni reali a tutela della proprietà possono essere fatte valere nei confronti di chiunque Tipicità sono un numero chiuso. Perchè? - per favorire la circolazione dei beni e impedire il ritorno a situazioni feudali - perchè sono opponibili a terzi - per la ragione sopra espressa esiste la pubblicità immobiliare: perchè sia efficace occorre che le situazioni siano standardizzate DIRITTI DI CREDITO Mediatezza la soddisfazione dell interesse è subordinato al rapporto tra soggetti Relatività Il contratto vincola le parti ma non produce effetti nei confronti di terzi. Può essere fatto valere solo nei confronti della controparte Le azioni a tutela del credito sono personali, possono essere portate aventi nei confronti della controparte Atipicità possono essere stipulati contratti non esplicitamente previsti dal codice, costituiti per volontà degli interessati. Le nuove tipologie sono riconducibili a fattispecie esistenti. I Diritti reali Possono essere su cose proprie diritto di proprietà Su cose altrui di utilizzo, godimento di garanzia La proprietà La proprietà è il principale e il più esteso diritto reale: è quello che attribuisce al titolare la massima estensione di potere sulla cosa. Art. 832 la proprietà Il proprietario ha diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l osservanza degli obblighi stabiliti dall ordinamento giuridico. Due facoltà Godere: facoltà di utilizzare la cosa, realizzare il suo valore d uso. Implica la possibilità di usarla o non usarla, di decidere come usarla, di distruggerla, di fare suoi i frutti. Disporre: facoltà di vendere o non vendere La cosa, di donarla o non donarla, di lasciarla in eredità di istituire diritti reali minori su essa, realizzare il suo valore di scambio. In modo pieno ed esclusivo. - pienezza: il proprietario può fare della cosa tutto ciò che non sia espressamente indicato. Nel momento in cui un diritto reale limiti la proprietà occorre ricordare che al cessare di esso la proprietà riacquista la sua pienezza. -esclusività: il proprietario può escludere chiunque altro dal godimento e dalla disposizione della cosa. Ciò legittima la pretesa di chiusura del fondo. Osservando i limiti e gli obblighi previsti dalla legge Per tutelare un interesse privato e pubblico. 12

13 Limiti Divieto di atti di emulazione Art 833. Il proprietario non può fare atti i quali non abbiano altro scopo che quello di nuocere o recare molestia ad altri. Questo divieto limita la facoltà di godimento e giustifica ad esempio le destinazioni d uso dei vari fondi previste dal piano regolatore OBBLIGHI Obbligo a non lasciare i terreni agricoli incolti lo sfruttamento della terra, una risorsa limitata, assolve a un interesse generale Articolo 42 La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati. La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti. La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi d'interesse generale. La legge stabilisce le norme ed i limiti della successione legittima e testamentaria e i diritti dello Stato sulle eredità. La proprietà può essere pubblica o privata: è riconosciuta e garantita per legge, ma vi sono limiti per assicurarne la funzione sociale Il legislatore può infatti conformare il diritto di proprietà per realizzare interessi meritevoli di tutela Disciplinando diversamente i diversi tipi di proprietà Disciplinando i contratti con cui si dispone della proprietà (esempio: durata minima dei contratti d affitto, ecc) Con l istituto dell espropriazione: l espropriazione consiste nel trasferimento coattivo di proprietà dal privato allo Stato per motivi di pubblico interesse e salvo indennizzo. L ente pubblico può acquisire la proprietà per contratta oppure imporre coattivamente il trasferimento di proprietà per ragioni di interesse generale (es. Realizzare un infrastruttura). L indennizzo deve costituire un serio ristoro del danno subito (sentenze Cedu lo collocano vicino al valore del mercato) partendo dal valore venale del bene ed eventualmente includendo il valore edificabile. La proprietà fondiaria Il fondo è uno spazio delimitato da confini che segnano i limiti del diritto del proprietario. Il proprietario ha diritto di godere del sottosuolo ed è proprietario di ciò che esso contiene (fatto salvo reperti archeologici, miniere, cave, torbiere, ecc) ed è proprietario dello spazio sovrastante. Tale diritto non è illimitato: il proprietario non può escludere quelle attività che si svolgono a tale altezza o a tale profondità da non giustificare un interesse alla loro esclusione. Rapporti di vicinato In linea di massima il proprietario deve astenersi da opere e azioni che possano ledere il diritto del vicino. Le immissioni: è definita come immissione qualunque attività che svolta in un fondo si ripercuote sui fondi vicini. I vicini sono tenute a sopportarle se le suddette attività non superano il limite di normale tollerabilità. Superata tale soglia il vicino potrà pretender misure di contenimento dell immissione o la cessazione dell attività molesta. Il giudice può consentire le attività moleste che realizzano un interesse collettivo, previo indennizzo dei danneggiati. Le acque: il proprietario ha diritto a utilizzare le acque che scorrono sul suo fondo e può disporne a favore di altri fondi (servitù) ma non può impedire che le acque defluiscano nei fondi altrui perchè devono potersene servire anche loro il proprietario del fondo a valle non può impedire il deflusso delle acque provenienti dal fondo a monte. Stillicidio: il proprietario deve costruire i tetti in modo che le acque piovane scorrano sul suo fondo. 13

14 Le distanze e i confini: ci sono distanze minime da rispettare nel costruire edifici (3 metri), scavare pozzi e fosse (2 metri), collocare tubi e cisterne (2 metri), piantare alberi (ad alto fusto 3 metri, altri alberi 1,5m siepi 0,50m). Anche per le finestre ci sono distanze minime. Distinguiamo tra luci (che non permettono di affacciarsi) per cui non son previste distanze minime, e vedute (che consentono l affaccio sul fondo del vicino) che devono collocarsi almeno a 1,5m per tutelare la privacy del vicino. La proprietà edilizia Edificare rientra nella facoltà di godimento del fondo di cui si è proprietari. Quest attività è regolamentata per ragioni di pubblico interesse ed è soggetta ad un controllo di tipo organizzativo. Il comune determina il piano regolatore e la destinazione delle varie aree. Il proprietario che vuole edificare, dopo aver accertato di poterlo fare perchè rientra in un area edificabile, deve munirsi del permesso rilasciato dal comune: è un controllo amministrativo (licenza/concessione edilizia). Dovrà anche versare un contributo di urbanizzazione/per costi di costruzione. Modi d acquisto della proprietà a titolo derivativo: si acquisisce il diritto dal precedente proprietario. L avente causa acquista la proprietà solo se e come il dante causa ne era proprietario: se non era proprietario non riceve nulla, e riceve il diritto limitato da eventuali diritti reali minori sul bene. Esempi: compravendita e donazione (contratti), successione mortis causa. a titolo originario: sono acquisizioni che prescindono da un eventuale relazione col precedente proprietario: il diritto acquisito è indipendente dal diritto di cui disponeva un eventuale precedente proprietario. L acquisto di proprietà estingue i diritti dell eventuale precedente proprietario e i diritti reali minori e di garanzia sulla cosa. MODI D ACQUISTO DELLA PROPRIETA A TITOLO ORIGINARIO Occupazione: per beni mobili che sono cose di nessuno, cose abbandonate o che hanno un proprietario (in quest ultimo caso quando gli usi lo consentono). Per acquisire la proprietà basta impossessarsi del bene (apprensione = atto materiale di prendere l oggetto) Invenzione: ritrovamento di un bene mobile. tre casi Cose smarrite: il proprietario ne perde il possesso senza rinunciare alla proprietà acquisizione per invenzione. Hanno un proprietario. Chi le ritrova deve consegnarle al proprietario o all ufficio comunale degli oggetti smarriti. Trascorso un certo periodo la cosa diventa del ritrovatore. Se il proprietario si fa vivo il proprietario ha diritto a una ricompensa. Cose abbandonate:il proprietario se ne libera con l intenzione di rinunciare alla proprietà acquisizione per occupazione Tesoro: il tesoro è un bene mobile di valore che si trova nel sottosuolo (nascosto o sotterrato) di cui nessuno può provare di essere proprietario. Se il ritrovamento è fatto dal proprietario del fondo, il tesoro gli appartiene. Se è ritrovato da un terzo, metà spetta al ritrovatore e metà al proprietario. I beni di interesse storico/archeologico appartengono allo Stato. Accessione: la proprietà di una cosa principale fa acquistare la proprietà delle cose qualificabili come ad essa accessorie. L acquisto della proprietà delle cose accessorie avviene per accessione. 3 casi: Ogni bene che venga materialmente unito alla cosa immobile, accede a quest ultima. Esempio: costruzione su un fondo. Questo principio è derogabile costituendo un diritto di superficie sul fondo. Accessione di cosa immobile a cosa immobile per cause naturali: ad esempio un alluvione modifica l estensione di un fondo; la maggiore estensione si acquisisce per accessione 14

15 Accessione di cosa mobile a cosa mobile: le cose mobili sono unite o mescolate in modo da formare un tutt uno inseparabile. Se nessuna delle due cose può essere considerata principale se si può si divide la cosa oppure si ha comproprietà. Specificazione: acquisto della proprietà della materia altrui da parte di chi la adopera per formare una nuova cosa; egli dovrà pagare il prezzo della materia al proprietario. Eccezione: il valore della materia supera notevolmente quello della manodopera, il proprietario della materia dovrà pagare il prezzo della manodopera. Per effetto del possesso immediatamente Possesso vale titolo: solo beni mobili In 2 casi Acquisto di cosa mobile da un soggetto non proprietario, purchè l acquirente sia in buona fede e vi sia un titolo idoneo a trasferire la proprietà Alienazione della stessa cosa mobile a più persone: ne acquista la proprietà la prima che consegue il possesso in buona fede della cosa Favorisce la circolazione dei beni mobili Possesso protratto nel tempo Usucapione: beni mobili e immobili Il diritto di proprietà non si prescrive per il non uso, ma se al non uso del proprietario corrisponde il possesso protratto nel tempo di un terzo, dopo un certo periodo il terzo che esercita il possesso acquisisce il diritto. Perchè il possesso dia la possibilità di usucapire il diritto non occorre che il possessore sia in buona fede, basta che il possesso venga esercitato alla luce del sole e non sia stato conseguito in modo violento o clandestino. Il tempo utile incomincia a decorrere allo scadere della violenza/clandestinità. Può essere: Ordinaria: tempi più lunghi Abbreviata: quando ci sono un titolo astrattamente idoneo a trasferire la proprietà, la sua trascrizione nei pubblici registri e buona fede i tempi sono più brevi. Finalizzato ad assicurare la certezza dei diritti sulle cose N.B. Sono usucapibili anche i diritti reali minori Azioni a tutela della proprietà: le azioni petitorie Il proprietario può agire in giudizio contro chiunque violi il suo diritto. Sono imprescrittibili. Azione di rivendicazione: spetta a chi si dichiara proprietario di una cosa della quale altri abbia il possesso o la detenzione. Mira a ottenere il riconoscimento del diritto di proprietà e la condanna del convenuto alla restituzione della cosa. L onere della prova spetta all attore che rivendica il diritto di proprietà. La prova di tale diritto non è semplice. Per questo motivo spesso il proprietario ricorre alle azioni possessorie. Non si prescrive salvo gli effetti dell acquisto di proprietà per usucapione. Azione negatoria: spetta al proprietario contro chi pretende d avere i diritti reali sulla cosa; mira a ottenere l accertamento da parte del giudice dell inesistenza del diritto altrui e l ordine rivolto al convenuto di cessare l esercizio di tale diritto. L attore deve provare il suo diritto di proprietà, mentre il convenuto deve provare il suo diritto reale sulla cosa. Azione del regolamento dei confini: il giudice determina i confini incerti Azione di apposizione di termini: il giudice stabilisce che le spese per l apposizione di siepi/recinti ecc che separano i due fondi siano a carico di entrambi anche se uno dei due non è d accordo. Ciascun confinante può ottenere l apposizione a spese comuni dei segni del confine. 15

16 La pubblicità immobiliare La trascrizione nei registri immobiliari serve a rendere pubblici determinati atti relativi ai diritti reali. Per garantire la sicurezza della circolazione giuridica, rendendo intaccabile la posizione di chi acquista i diritti sulle cose c è la pubblicità dichiarativa: nel caso del contratto, esso è valido tra le parti anche senza trascrizione, ma diventa opponibile a terzi con la trascrizione. Infatti la pubblicità dichiarativa è volta a rendere opponibili a determinati soggetti i fatti per cui è prevista (ad esempio, a rendere opponibile un negozio giuridico ai terzi): la sua omissione, pur non determinando l'invalidità, impedisce che il fatto produca effetti giuridici nei confronti di tali soggetti. La pubblicità costitutiva riguarda invece il caso dell ipoteca: l ipoteca non è valida finchè non viene trascritta. La pubblicità costitutiva è infatti un requisito necessario affinché la fattispecie si perfezioni, sicché in sua mancanza l'atto è privo di validità e non produce effetti nei confronti di chiunque (quindi né tra le parti del negozio giuridico, né verso i terzi). Essa è, dunque, un onere al fine dell'efficacia e della validità dell'atto. Si registrano contratti che trasferiscono la proprietà, che trasferiscono/modificano/estinguono diritti reali sulla cosa, locazioni ultranovennali, atti unilaterali e sentenze che hanno i medesimi effetti. La trascrizione avviene a base personale, non reale: è necessario assicurare la continuità della trascrizione. In alcune provincie invece si applica il sistema tavolare a base reale. I diritti reali minori Sono DIRITTI REALI SU COSE ALTRUI: coesistono col diritto di proprietà, presuppongono che titolare del diritto e proprietario della cosa non siano la stessa persona. La costituzione di questi diritti infatti limita la pienezza del diritti di proprietà: limita infatti le facoltà spettanti sulla cosa al proprietario, permette che tali facoltà vengano esercitate dal beneficiario del diritto reale minore. Permangono sulla cosa oggetto del diritto nonostante eventuali passaggi di proprietà: ha diritto di seguito ed è opponibile a tutti i successivi proprietari della cosa oggetto del diritto. Sono sei e sono tipici. Possono avere una durata limitata e si prescrivono dopo 20 anni di non uso. L azione a tutela di questi diritti è detta azione confessoria: chi porta avanti questa azione mira ad ottenere il riconoscimento del proprio diritto su cosa altrui. Quando il diritto si estingue il diritto di proprietà riacquista la sua pienezza. Il diritto può estinguersi per: - Totale perimento del bene oggetto di diritto - Consolidazione: cessazione del diritto sulla cosa - Confusione: beneficiario del diritto reale e proprietario coincidono per effetto di una successione ereditaria USOFRUTTO: diritto di godere della cosa e di percepirne i frutti naturali e civili nel rispetto della destinazione economica della cosa. L usufruttario non ha la facoltà spettante al proprietario di cambiare la destinazione d uso della cosa. Il proprietario conserva la nuda proprietà e può disporre della cosa: può venderla, ma l acquirente acquisterà una proprietà gravata dal diritto d usufrutto. L usufrutto, se non ha un termine, dura finchè resta in vita l usufruttuario: il diritto non può essere trasferito per successione, ma solo per atto tra vivi. Può essere Volontario: costituito per contratto/testamento Legale: costituito dalla legge indipendentemente dalla volontà degli interessati. Esempio: usufrutto dei genitori sui beni dei figli minori. Estinzione = consolidazione del diritto - prescrizione: 20 anni - scadenza del termine - confusione: proprietario e usufruttuario coincidono -totale perimento della cosa: l oggetto d usufrutto viene distrutto 16

17 Al termine dell usufruttuario dovrà restituire la cosa nello stato in cui si trovava quando l ha ricevuta, salvo il deterioramento derivante dall uso. Il criterio generale in base al quale giudicare circa il modo in quale egli ha custodito, amministrato e tenuto in stato di conservazione la cosa è la diligenza del buon padre di famiglia ossia la diligenza dell uomo medio. L usufrutto può aver ad oggetto cose consumabili o cose fungibili, come somme di denaro: in questo caso l usufruttuario dovrà restituire al termine del rapporto l equivalente in quantità e qualità di ciò che ha ricevuto. USO: l usuario può servirsene e fare suoi i frutti limitatamente a quanto occorre ai bisogni e della sua famiglia, mentre al proprietario spettano i frutti che eccedono questa misura. Differisce dall usufrutto per la limitata facoltà attribuita sulla cosa ABITAZIONE: ha per oggetto una casa e consiste nel diritto di abitarla limitatamente ai bisogni del titolare del diritto e della sua famiglia I beneficiari non possono dare in affitto la casa. Si può costituire un diritto di abitazione in una casa e un diritto d so sui mobili al suo interno. In caso di separazione il giudice può concedere il diritto di abitazione della casa coniugale a uno dei due coniugi. Se uno dei due coniugi sposati muore il diritto delle successioni prevede che il coniuge superstite ottenga il diritto d uso e d abitazione della casa familiare. SUPERFICIE: diritto di edificare sul suolo altrui e di mantenere la proprietà di tale costrizione eccezione all accessione: la costituzione di tale diritto sospende l operatività del principio di accessione per il quale ogni opera costruita sopra il suolo appartiene al proprietario del fondo. Si determina una situazione per cui un soggetto ha la proprietà sulla costruzione e un altro soggetto ha la proprietà del suolo. Il diritto di superficie può essere permanente o temporaneo: in questo secondo caso il diritto di superficie si estingue e riprende vigore il principio di accessione, e il proprietario del suolo acquista la proprietà della costruzione. Si prescrive per non uso ventennale. Se la costruzione perisce il superficiario ha diritto di ricostruire l edificio e dal momento del perimento dell edificio ricomincerà a decorrere il termine ventennale. ENFITEUSI: è il diritto di godere del fondo e comporta l obbligo di apportare migliorie e di pagare il canone E un diritto perpetuo o comunque con una durata non inferiore ai 20 anni. Può essere ceduto e trasmesso agli eredi. Ha per oggetto fondi rustici ma è possibile costituirlo anche su fondi urbani. Sul fondo l enfiteuta ha la stessa facoltà di godimento che spetta a un proprietario e deve migliorare il fondo e corrispondere al nudo proprietario un canone periodico. L enfiteuta ha il diritto di affrancazione, ovvero la facoltà di acquistare il fondo pagando al proprietario (che non può rifiutare) una somma pari alla capitalizzazione del canone annuo. La devoluzione del fondo è l estinzione del diritto: spetta al concedente. LE SERVITU Servitù prediali: è una limitazione della facoltà di godimento di un fondo, detto fondo servente, a vantaggio di un antro fondo, detto fondo servente. Il fondo dominante impone il vincolo al fondo servente. Nel caso della servitù di passaggio il diritto sta nella facoltà del titolare del fondo dominante di accedere al suo fondo passando sul fondo del vicino, per avere un accesso più semplice. Il fondo servente deve sopportare l altrui attività di passaggio. - Servitù positive: permettono al fondo dominante forme di diretta utilizzazione del fondo servente. Il fondo servente sopporta l altrui attività - Servitù negative: consistono in un obbligo di non fare a cui è sottoposto il fondo servente - Servitù apparenti: esistono sul fondo servente opere visibili e permanenti destinate al servizio del fondo dominante usucapibili - Servitù non apparenti: non ci sono segni non sono usucapibili - Servitù continue: non è necessario il fatto dell uomo per il loro esercizio - Servitù discontinue: per il loro esercizio è necessario il comportamento attivo del titolare della servitù 17

18 Le servitù possono essere costituite volontariamente per volontà delle parti, involontariamente (servitù coattive), usucapite o acquisite in un modo originario tipico delle servitù, la destinazione del buon padre di famiglia. Quest ultimo è il rapporto di servizio stabilito tra due fondi appartenenti allo stesso proprietario. Se i due fondi cessano di appartenere al medesimo proprietario il preesistente rapporto di servizio si trasforma in una servitù (solo per servitù apparenti) Servitù coattive: costituite con sentenza dell autorità giudiziaria su domanda dell interessato. La sentenza determina anche l indennità dovuta al proprietario del fondo servente: finchè il proprietario del fondo dominante non paga non può esercitare la servitù. Viene istituita sui fondi per i quali la servitù risulti più conveniente e meno dannosa per il servente. ESEMPI: servitù di passaggio coattiva: se il fondo non ha un uscita sulla via pubblica, potrebbe averla a prezzo di disagi eccessivi, l accesso è insufficiente per i bisogni del fondo (esigenze agricole o industriali), c è un accesso non transitabile da veicoli. Acquedotto coattivo: far passare le acque sul fondo altrui per soddisfare il bisogno di acque del proprio fondo. Elettrodotto coattivo, acquedotto pubblico, metanodotto ecc spettano all ente pubblico Comunione, condominio, multiproprietà Comunione: cotitolarità del diritto È possibile che la medesima cosa sia oggetto del diritto reale di più persone: comunione di proprietà, di superficie, di servitù, ecc. Coesistono diritti di più persone aventi uguale contenuto. La coesistenza si realizza mediante l ideale scomposizione della cosa in quote rappresenti la partecipazione di ognuno alla comunione. Si presuppongono uguali salvo volontà delle parti. Le spese vengono ripartite secondo tali quote. Tipi di comunione: Volontaria: dipende dalla volontà dei partecipanti due persone di comune accordo comprano un appartamento Incidentale: non dipende dalla volontà dei partecipanti, può essere sciolta due figli ereditano l appartamento Forzosa: non ci si può sottrarre, non può essere sciolta. palazzi che hanno in comunione un muro Le facoltà di godimento e disposizione della cosa spettano ai proprietari per certi aspetti in modo individuale per altri aspetti in modo collettivo. FACOLTA DI GODIMENTO uso comune della cosa: senza alterarne la destinazione economica e impedire l uso da parte degli altri partecipanti alla comunione (individuale) amministrazione della cosa comune: spetta collettivamente ai partecipanti che deliberano a maggioranza di quote FACOLTA DI DISPORRE atti individuali di disposizione della propria quota: ciascun partecipante può liberamente disporre della propria quota atti di disposizione dell intera cosa comune: all unanimità dei partecipanti divisione solo se dividendo la cosa essa non cessa di servire all uso a cui è destinata. Deve essere pronunciata dal giudice Comunione legale dei beni dei coniugi: se i coniugi non decidono diversamente i loro beni si considerano in comunione (beni acquistati durante il matrimonio). Sono esclusi i beni strettamente personali, quelli ricevuti per successione/donazione, i beni che servono all esercizio della professione. 18

19 Condominio negli edifici Riguarda edifici composti da una pluralità di appartamenti, formati ciascuno da una porzione di piano appartenente a un diverso proprietario. I singoli appartamenti sono proprietà solitaria dei rispettivi condomini, le parti comuni (scale, ascensori, ecc) destinate al servizio degli appartamenti sono comproprietà tra i proprietari degli appartamenti. Si tratta di comproprietà forzosa, a cui i condomini non possono sottrarsi. Debbono contribuire, proporzionalmente al valore della proprietà dell appartamento. Il condominio ha un organizzazione complessa, che prevede un amministratore, un assemblea dei condomini e un regolamento. Supercondominio: complessi residenziali con diverse palazzine a loro volta condomini (che hanno in comune al loro interno scale e muri come il condominio); le palazzine hanno in comune parchi condominiali, strade, piscina, parcheggi, ecc regole del condominio. Multiproprietà Non è regolata dalla legge. E una proprietà periodica, i proprietari che hanno acquistato l immobile ne godono a turno per un predeterminato periodo dell anno. E stata prevista una normativa a tutela dell acquirente: - diritto ad essere informati sulla reale portata del contratto in termini di diritti, riparto delle spese, ecc - possibilità di ripensamento: il firmatario può recedere in un secondo momento. Vendita di cubatura I piani regolatori prevedono un volume massimo a seconda delle aree. Per poter edificare il proprietario di un fondo può acquistare anche la cubatura del vicino per fare un edificio più grande. E una figura nuova riconducibile alla servitù: chi vende cubatura istituisce sul fondo una servitù di non edificare. Il possesso Art Possesso Il possesso e il potere sulla cosa che si manifesta in un attività corrispondente all esercizio della proprietà o di altro diritto reale. Si può possedere direttamente o per mezzo di altra persona, che ha la detenzione della cosa. Il possesso è la situazione di fatto, è il potere sulla cosa che si manifesta in un attività corrispondente all esercizio del diritto di proprietà (possesso pieno) o di un altro diritto reale minore (possesso minore). Proprietà situazione di diritto Possesso situazione di fatto: esercizio della situazione di diritto Il possesso ha una protezione giuridica autonoma, separata dalla protezione del diritto di proprietà. Possesso: c è possesso se coesistono elemento materiale: materiale disponibilità della cosa elemento spirituale: comportarsi come titolare del diritto reale Dal possesso si distingue la detenzione: essa consiste nell avere la cosa nella propria materiale disponibilità. A differenza del possesso manca l animo, l intenzione di possedere la cosa, di comportarsi come titolare del diritto su essa. C è solo l elemento materiale. Nel caso di detenzione il proprietario resta possessore: esercita il possesso mediato Il possesso mediato è esercitato indirettamente per mezzo del soggetto detentore della cosa. Si presume che chi esercita il potere sulla cosa ossia ne è il materiale detentore ne sia il Possessore. L animo di possessore è presunto salvo prova contraria (titolo che riconosce l altrui possesso). 19

20 La detenzione non può trasformarsi in possesso solo sulla base di un mutamento psicologico: ci vuole un fatto esteriore che pubblicizzi la cosa. Interversione del possesso quando quando il titolo per il quale si ha la materiale disponibilità della cosa venga mutato per causa proveniente dal terzo: sono in affitto e compro la casa. Cessa di essere detentore e diventa proprietario Quando il detentore faccia opposizione contro il possessore, si vanti di essere proprietario e permetta al possessore di constatare che intende tener la cosa come propria. Fuori da questi casi il detentore che si appropri della cosa detenuta non è giuridicamente possessore. Non è possessore chi si appropria indebitamente di una cosa già in sua detenzione. Acquisizione del possesso per Apprensione: prendo la cosa Occupazione: occupo l immobile Consegna della cosa Trasferimento del possesso per o Successione nel possesso: gli eredi possono sommare al loro possesso il possesso esercitato dal de cuius o Accessione del possesso: in caso di acquisti a titolo derivativo il soggetto può sommare gli anni di possesso esercitati dal dante causa ai propri, ai fini dell usucapione (se gli giova) Azioni a tutela del possesso AZIONI POSSESSORIE Tutelare una situazione di fatto ha la funzione di riservare l esercizio della giustizia allo Stato. Inoltre ci sono motivazioni economiche: viene tutelato chi si cura del bene. Inoltre molte volte possessore e proprietario coincidono e la tutela del possesso è un modo più efficace di tutelare la proprietà. REINTEGRAZIONE/DI SPOGLIO: spetta al possessore che è stato violentemente ed occultamente spossessato di una cosa mobile o immobile. Può essere chiesta entro un anno dallo spoglio, o dalla sua scoperta se questo era clandestino. Consente al possessore di ottenere, con la semplice notorietà del fatto in sè dello spoglio, la reintegrazione del possesso. Spetta a qualsiasi possessore, indipendentemente dalla durata del suo possesso e dal modo in cui se l era procurato perchè si basa sull altrui fatto violento e clandestino. DI MANUTENZIONE: riguarda solo mobili e universalità di mobili. In due casi Possessore molestato nell esercizio del possesso/ che ha subito turbative del possesso Spetta al possessore che abbia subito uno spoglio non violento o clandestino. Può essere esercitato entro un anno dalle turbative/dallo spoglio e mira a ottenere il cessare delle turbative / la restituzione della cosa. Spetta al possessore solo se il possesso è stato continuativo per almeno un anno e non è stato conseguito in modo violento o clandestino (se conseguito in tal modo deve essere passato almeno un anno dal cessare della violenza/clandestinità). Spesso se ne avvale anche il proprietario-possessore perchè sono più immediate. Possono essere esercitate da qualsiasi possessore anche nei confronti del proprietario: il proprietario spossessato non può riprendersi la cosa ma deve esercitare l azione di rivendicazione. La tutela possessoria è provvisoria in questo caso: il possessore è tutelato fin quando col giudizio petitorio non si imporrà la restituzione al legittimo proprietario. Ripartizione delle spese e dei frutti tra possessore e proprietario Il possessore non è proprietario di una cosa fruttifera, di cui esercita il possesso. A chi spettano i frutti, dopo che con l azione di rivendicazione si è imposto di restituire la cosa? Se il possessore è in buona fede i frutti spettano a lui Se il possessore è in mala fede i frutti spettano al proprietario: il possessore deve restituire i frutti o il loro equivalente in denaro. In ogni caso il proprietario non può trarre profitto dall investimento altrui, anche se era in mala fede: dovrà rimborsare comunque le spese per manutenzioni straordinarie, produzione e raccolta dei frutti. Al possessore in buona fede spetta il rimborso anche per le migliorie apportate pari 20

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