Incontro di analisi: Il sistema sanitario e sociosanitario della Regione Lombardia: cambiamenti dovuti alla LR n. 23/2015 e LR n.

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1 1 Incontro di analisi: Il sistema sanitario e sociosanitario della Regione Lombardia: cambiamenti dovuti alla LR n. 23/2015 e LR n. 15/2016 Studio Aps, Milano 30 giugno 2016 Comunicazione e materiali di analisi A cura di Paolo Ferrario paolo.ferrario@ .it Blog di ricerca e documentazione: mappeser.com

2 2 Documentazione delle lezioni 1 Fase: aula RELAZIONE, DISCUSSIONE, APPUNTI Schede della DISPENSA DIDATTICA iniziale 2 fase DISPENSA DIDATTICA DEFINITIVA a consuntivo pubblicazione aulevirt.com mappeser.com Commenti Approfondimenti Aggiornamenti

3 3 PUNTI CHIAVE della TRATTAZIONE degli ARGOMENTI La struttura del sistema delle politiche dei servizi sociali e sanitari in Italia La progressiva regionalizzazione del sistema, anche alla luce della recente riforma della Costituzione La situazione della Regione Lombardia: Periodizzazione delle politiche Il sistema sociosanitario in questa Regione Le recenti Leggi regionali e le loro modalità di attuazione: Legge regionale n. 3/2008 Legge Regionale n. 33/2009 Legge regionale n. 23/2015 Legge Regionale n. 15/2016

4 4 La struttura del sistema delle politiche dei servizi sociali e sanitari in Italia

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6 6 SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA COMUNITA TUTELA della SALUTE SERVIZI SOCIALI SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA COMUNITA ISTRUZIONE SCOLASTICA FORMAZIONE PROFESSIONALE BENI e ATTIVITA CILTURALI SPETTACOLO Fonte: Dlgs n. 112/1998, artt SPORT

7 7 Chi? Quale soggetto istituzionale, con quali organi di governo aventi funzione decisionale Cosa? Le risorse, le competenze, la tipologia dei servizi gestiti, la domanda cui è chiamato rispondere Dove? In quale territorio: il Comune singolo, i Comuni associati, la zona montana, i quartieri periferici Quando? Il contesto storico della nascita del servizio, i diversi momenti costitutivi, le criticità che si sono manifestate nel corso del tempo Come? Gli organigrammi del personale assegnato ai compiti, le procedure amministrative e professionali messe in atto, i capitolati di appalto, le regole di accreditamento, le Carte dei servizi e il loro aggiornamento, collaborazioni interistituzionali e interorganizzative Perché? Il dibattito pubblico sulle questioni problematiche, le visioni culturali sui problemi, le motivazioni che sostengono le scelte

8 8 Fare lavoro sociale significa proprio stare dentro le politiche sociali e agire in rapporto ad esse, sfruttandone le opportunità e mettendo in atto continuamente strategie di miglioramento. In queste azioni abbiamo bisogno di qualche strumento cognitivo che ci consenta di non essere travolti dalla quantità e dall intreccio delle informazioni emergenti. Ci viene in aiuto l utile regola, innanzi tutto mentale e poi metodologica, di cui parla Rudyard Kipling I keep six honest serving-men (they taught me all I knew); their names are What and Why and When and How and Where and Who I sei amici che hanno sempre spiegato tutto ci permettono di leggere con estrema precisione all interno dei territori la struttura e il funzionamento dei servizi alla persona e alla comunità (art del Decreto Legislativo 31 marzo 1998 n. 112).

9 9 In Storie proprio così, Mursia Paolo Ferrario editore mappeser.com

10 10 STATO Livello centrale PREVIDENZA MINISTERI Livello regionale REGIONI COMUNI PROVINCE ASP ASL Aziende Ospedaliere Livello locale Relazioni interistituzionali: appalti, accreditamenti Enti privati che producono servizi COOPERATIVE SOCIALI IMPRESE SOCIALI FONDAZIONI ASSOCIAZIONI ENTI RELIGIOSI Soggetti della società civile: organizzazioni di VOLONTARIATO gruppi di VOLONTARIATO BANCHE DEL TEMPO TERZO SETTORE

11 11 RIFORME dei COMUNI e delle PROVINCE RIFORME COSTITUZIONALI RIFORME SANITARIE RIFORME degli APPALTI RIFORME del TERZO SETTORE

12 12 La progressiva REGIONALIZZAZIONE del sistema delle politiche sociali anche alla luce della recente riforma della Costituzione

13 13 GEOPOLITICA DELLE POLITICHE DEI SERVIZI EUROPA STATO Italia: estrema localizzazione delle politiche di offerta

14 14 L EFFETTO PIU IMPORTANTE DELLA RIFORMA COSTITUZIONALE DEL 2001 (LC N. 3/2001) è una DIVERSA DISTRIBUZIONE DELLE COMPETENZE fra: STATO REGIONI ENTI LOCALI

15 15 Un libro sul sistema delle politiche sociali dopo la riforma costituzionale del 2001:

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17 17 STATO REGIONI COMUNI PREVIDENZA Pensioni di vecchiaia infortuni sul lavoro e malattie professionali Disoccupazione Assegni familiari Previdenza complementare LIVELLI ESSENZIALI DEI DIRITTI SERVIZI SANITARI medicina di base assistenza farmaceutica medicina specialistica ospedali SERVIZI SOCIOSANITARI servizi per le disabilità psichiatria servizi per le famiglie e i minori servizi per le tossicodipendenze SERVIZI SOCIALI e SERVIZI EDUCATIVI servizi sociali comunali

18 18 Fonte: Paolo Ferrario, Politiche sociali e servizi. Metodi di analisi e regole istituzionali, Carocci Faber, 2014, pag. 38

19 19 LA RIFORME DELLA COSTITUZIONE DEL PERIODO 2001 MODIFICA ANCHE IL SIGNIFICATO DELLE REGOLE-QUADRO DELLA LEGGE 328/2000 (riforma dei servizi sociali) RIFORME ISTITUZIONALI STATO/REGIONI - L.C. 3/ Riforma della Costituzione 2004/ Legge 328/2000 RIFORMA DEI SERVIZI SOCIALI IN PARTICOLARE: SI ATTENUA LA SUA FORZA DI LEGGE QUADRO MA SI MANTENGONO E RAFFORZANO: LE SUE FUNZIONI SULLA CULTURA DEI SERVIZI LE SUE FUNZIONI DI ORIENTAMENTO

20 20 FATTORI CHE INFLUENZANO LE VARIE SCELTE LEGISLATIVE DELLE REGIONI ITALIANE POPOLAZIONE E DISTRIBUZIONE SUL TERRITORIO REDDITO PRO-CAPITE E PRELIEVO FISCALE NUMERO DEI COMUNI E LORO DIMENSIONE DEMOGRAFICA NUMERO DELLE ASL E LORO DIMENSIONE DEMOGRAFICA PRESENZA STORICA DI SERVIZI SOCIO-SANITARI PUBBLICI E PRIVATI PRESENZA DELLE ORGANIZZAZIONI DI TERZO SETTORE CULTURE LOCALI ORIENTAMENTI POLITICI IN MATERIA DI POLITICA SOCIALE

21 21 REGIONI Da: Paolo Ferrario, Politiche sociali e servizi. Metodi di analisi e regole istituzionali, Carocci Faber, Paolo 2014, Ferrario p. 33 mappeser.com

22 22 REGIONI SERVIZI SANITARI medicina di base assistenza farmaceutica medicina specialistica ospedali SERVIZI SOCIOSANITARI servizi per le disabilità psichiatria servizi per le famiglie e i minori servizi per le tossicodipendenze Da: Paolo Ferrario, Politiche sociali e servizi. Metodi di analisi e regole istituzionali, Carocci Faber, Paolo 2014, Ferrario p. 49 mappeser.com

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25 25 Un recente libro sui SERVIZI SANITARI: Raffaella Giorgetti, Legislazione e organizzazione del servizio sanitario italiano Maggioli editore, 2016, p. 570

26 26 SERVIZI SANITARI: competenze dello STATO CENTRALE

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29 29 La situazione della Regione Lombardia: Periodizzazione delle politiche Il sistema sociosanitario in questa Regione Le recenti Leggi regionali e le loro modalità di attuazione: Legge regionale n. 3/2008 Legge Regionale n. 33/2009 Legge regionale n. 23/2015 DGR n. 5113/2016 Legge Regionale n. 15/2016

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31 31 Regione Lombardia: alcuni dati informativi sulla popolazione e il territorio

32 32 LA DIMENSIONE DEMOGRAFICA DELLA REGIONE LOMBARDIA Confronti con altri stati europei LOMBARDIA, ab SVEZIA, ab SVIZZERA, ab CAMPANIA, ab LAZIO, ab OLANDA, ab DANIMARCA, ab SICILIA, ab VENETO, ab PIEMONTE, ab

33 33 REGIONE LOMBARDIA: RETICOLO AMMINISTRATIVO 1527 COMUNI (variazioni in corso a causa delle fusioni ) 12 PROVINCE (variazioni in corso a causa delle fusioni ) 23 COMUNITA MONTANE 85 USSL ( ) QUI I CAMBIAMENTI PIU INTENSI 44 AZIENDE - USL (dal 1993) 15 AZIENDE SANITARIE LOCALI e 27 AZIENDE OSPEDALIERE (dal 1998) 8 ATS (Agenzie Tutela Salute) e 27 ASST (Aziende Socio Sanitarie Territoriali (2015)

34 34 Come analizzare gli specifici sistemi regionali Ricercare le leggi regionali (LR) all interno dei siti selezionare quelle di interesse: servizi sanitari e Asl eventuali LR di attuazione della Legge 328/2000 eventuali leggi di settore: asili nido, famiglie, minori, handicap, anziani, dipendenze individuare le delibere attuative costruire le matrici e le mappe farsi una idea del sistema di offerta analizzando: siti delle Asl siti dei comuni di dimensioni medio-grandi siti dei Piani di Zona Carte dei servizi

35 35 METODI e STRUMENTI Per costruire proprie strategie di analisi delle POLITICHE LEGISLATIVE su PROBLEMATICHE SPECIFICHE

36 36 1 Fonti informative di documentazione TESTO NORMATIVO Articoli e Commi, Pagine e Paragrafi sono unità testuali ricche di informazioni 2 Identificare i PUNTI/CHIAVE: obiettivi definizioni competenze procedure 3 Costruire: le MATRICI del testo PUNTI CHIAVE ARTICOLI COMMI

37 37 SISTEMA DEI SERVIZI DELLA REGIONE LOMBARDIA: FONTI INFORMATIVE LEGGI REGIONALI DELIBERE ATTUATIVE (DGR, DCR) SITI WEB: ATS, COMUNI, ASSOCIAZIONI FRA COMUNI, TERZO SETTORE CARTE DEI SERVIZI UFFICI DI PIANO E PIANI DI ZONA

38 38 LE RECENTI FASI DELLE POLITICHE DEI SERVIZI NELLA REGIONE LOMBARDIA strutturazione della rete della ASL Aziende sanitarie locali e delle AO Aziende Ospedaliere (Leggi regionali n. 31/1997 e n. 33/2009) legislazione sulle cooperative sociali, il volontariato e le famiglie strutturazione della rete delle RSA residenze sanitarie assistenziali legislazione sul SERVIZI SOCIOSANITARI (Legge regionale n. 3/2008) Libro Bianco sullo sviluppo del sistema sociosanitario in Lombardia, 30 giugno 2014 LR n. 23/2015 di riorganizzazione del sistema sanitario DGR n. X/5113 del 29/4/2016, Linee guida Piani di Organizzazione Aziendali Strategici (POAS) Rete sanitaria delle ASL Reti della sussidiarietà Rete delle RSA Le tre Reti a regime Riorganizzazione della RETE SANITARIA

39 39 Agenda delle politiche dei servizi in Lombardia dagli anni 70 ad oggi Anni 70 Anni 80 Primi anni 90: Ciclo legislativo Ciclo legislativo X Legislatura in corso Costruzione della prima rete: consorzi intercomunali sanitari di zona, asili nido, anziani, consultori familiari, handicap, tossicodipendenze Attivazione dell assetto istituzionale e organizzativo delle USSLunità sociosanitarie locali, con riferimento alla legge quadro n. 833/1978 Legge di organizzazione e sviluppo dei servizi sociali comunali (LR n. 1/1986) Piani socio-assistenziali e Programmi di zona dei servizi sociali Prima riorganizzazione e diminuzione numerica delle ASL: da 85 a 44 Legge di riorganizzazione delle Aziende Sanitarie Locali e loro ulteriore riduzione numerica (da 44 a 15); Attivazione delle Aziende Ospedaliere Processi di attuazione della Legge n. 328/2000 Trasformazione delle IPAB in Fondazioni o ASP- Aziende pubbliche di servizi alla persona Piani socio-sanitari regionali Regolazione normativa delle tre reti: servizi sociosanitari; servizi sanitari; servizi sociali (LR n. 3/2008) Testo unico delle leggi in materia di sanità (LR n. 33/2009) Libro bianco sullo sviluppo del sistema sociosanitario lombardo e consultazioni nei territori Riorganizzazione istituzionale e organizzativa del SSR- servizio sanitario e sociosanitario regionale (LR n. 23/2015 e LR n. 15/2016 )

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41 41 Sito milanese che segue con attenzione le politiche sociali della Regione Lombardia:

42 42 La tendenza più forte del sistema lombardo La separazione fra: Rete dei Comuni: gestione dei servizi sociali Regione: Servizi sanitari e Servizi socio sanitari Attenuata solo dai Piani di Zona

43 43 Il sistema dei servizi della Regione Lombardia dal punto di vista degli ATTORI ISTITUZIONALI fino al 2015

44 44 Il sistema dei servizi della Regione Lombardia Il MODELLO DELLE TRE RETI Argomento trattato in: Paolo Ferrario, Governo della rete o governo delle reti? Il nodo irrisolto dell integrazione In Il modello lombardo di Welfare, a cura di Carla Facchini e Giuliana Carabelli, FrancoAngeli, 2011

45 45 L auto organizzazione di una parte dei Comuni lombardi: Le forme associative intercomunali per la GESTIONE DEI SERVIZI SOCIALI

46 46 REGIONE LOMBARDIA LA REGOLAZIONE DEL SISTEMA SOCIOSANITARIO

47 47 Un libro sui SERVIZI SOCIOSANITARI nella Regione Lombardia: Giuliana Carabelli e Carla Facchini (a cura di), Il modello lombardo di Welfare, FrancoAngeli, 2011

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49 49 Soffermiamo l attenzione sul titolo della LR 3/2008: GOVERNO DELLA RETE DEGLI INTERVENTI E DEI SERVIZI ALLA PERSONA IN AMBITO SOCIALE E SOCIOSANITARIO

50 50 Parole-Chiave della LR 3/2008: GOVERNO : modalità di funzionamento del sistema RETE : insieme di attività di offerta connesse fra loro nodi e connessioni fra nodi INTERVENTI : singole attività o unità organizzative semplici SERVIZI : unità organizzative complesse che producono attività ALLA PERSONA : centralità dei bisogni individuali AMBITO SOCIALE E SOCIOSANITARIO : dunque tre reti, essendo quella sanitaria già regolata In precedenza

51 MATRICE DI ANALISI DELLA LR 3/

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53 53 RETE dei SERVIZI SOCIALI a) aiutare la famiglia, anche mediante l attivazione di legami di solidarietà tra famiglie e gruppi sociali e con azioni di sostegno economico; b) tutelare la maternità e la vita umana fin dal concepimento e garantire interventi di sostegno alla maternità e paternità ed al benessere del bambino, rimuovendo le cause di ordine sociale, psicologico ed economico che possono ostacolare una procreazione consapevole e determinare l interruzione della gravidanza; c) promuovere azioni rivolte al sostegno delle responsabilità genitoriali, alla conciliazione tra maternità e lavoro ed azioni a favore delle donne in difficoltà; d) tutelare i minori, favorendone l armoniosa crescita, la permanenza in famiglia e, ove non possibile, sostenere l affido e l adozione, nonché prevenire fenomeni di emarginazione e devianza; e) promuovere il benessere psicofisico della persona, il mantenimento o il ripristino delle relazioni familiari, l inserimento o il reinserimento sociale e lavorativo delle persone in difficoltà e contrastare forme di discriminazione di ogni natura; f) promuovere l educazione motoria anche finalizzata all inserimento e reinserimento sociale della persona; g) assistere le persone in condizioni di disagio psicosociale o di bisogno economico, con particolare riferimento alle persone disabili e anziane, soprattutto sole, favorendone la permanenza nel proprio ambiente di vita; h) favorire l integrazione degli stranieri, promuovendo un approccio interculturale; i) sostenere le iniziative di supporto, promozione della socialità e coesione sociale, nonché di prevenzione del fenomeno dell esclusione sociale.

54 54 RETE dei SERVIZI SOCIO SANITARI a) sostenere la persona e la famiglia, con particolare riferimento alle problematiche relazionali e genitoriali, all educazione e allo sviluppo di una responsabile sessualità, alla procreazione consapevole, alla prevenzione dell interruzione della gravidanza; b) favorire la permanenza delle persone in stato di bisogno o di grave fragilità nel loro ambiente di vita; c) accogliere ed assistere persone che non possono essere assistite a domicilio; d) prevenire l uso di sostanze illecite, l abuso di sostanze lecite, nonché forme comportamentali di dipendenza e favorire il reinserimento sociale delle persone con problemi di dipendenza; e) assistere le persone in condizioni di disagio psichico, soprattutto se isolate dal contesto familiare; f) assistere i malati terminali, anche al fine di attenuare il livello di sofferenza psicofisica

55 55 PROCEDURE DI INDIVIDUAZIONE DELLE RETI DI OFFERTA GIUNTA REGIONALE INDIVIDUA RETE di OFFERTA SERVIZI SOCIALI RETE di OFFERTA SERVIZI SOCIOSANITARI

56 56 INDIVIDUAZIONE DELLE UNITA DI OFFERTA SOCIALI COMUNITA EDUCATIVE COMUNITA FAMILIARI ALLOGGO PER L AUTONOMIA ASILI NIDO MICRO NIDI CENTRI PRIMA INFANZIA NIDI FAMIGLIA CENTRI DI AGGREGAZIONE GIOVANILI CENTRI RICREATIVI DIURNI COMUNITA ALLOGGIO PER DISABILI CSE CENTRI SOCIO EDUCATIVI SERVIZI DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PER PERSONE DISABILI CENTRI DIURNI PER ANZIANI

57 57 INDIVIDUAZIONE DELLE UNITA DI OFFERTA SOCIOSANITARIE RSA residenze sanitario assistenziali per anziani CDI Centri diurni integrati per anziani non autosufficienti RSD Residenze sanitario assistenziali per disabili CDD Centri diurni per disabili Voucher socio sanitario Voucher socio sanitario di lungo assistenza Strutture di riabilitazione extraospedaliera Hospice Servizi per le Dipendenze Consultori familiari

58 58 I documenti attuativi della Legge Regionale 3/2008 Famiglia, Politiche sociali e Pari opportunità Delibere di Giunta e di Consiglio ATTUATIVE

59 59 MATRICE DEI PROCESSI ATTUATIVI DELLA LR 3/2008 Progressivo spostamento del processo decisionale CONSIGLIO REGIONALE GIUNTA REGIONALE GIUNTA REGIONALE GIUNTA REGIONALE LR 3/2008 DGR delibere di Giunta Regionale DGR delibere di Giunta Regionale e DGR delibere di Giunta Regionale e Circolari dirigenziali Circolari dirigenziali Accredita- Regole complessive a maglie larghe ossia di principio e generali Individuazione di dettaglio delle: Unità di offerta sociali Unità di offerta sociosanitarie Criteri di accreditamento di ciascuna unità di offerta sociale mento delle unità di offerta sociosanitarie e schemi di contratto

60 60 REGOLAZIONE AMMINISTRATIVA DELLA RETE SOCIALE REGIONE COMUNI CRITERI di ACCREDITAMENTO DELLA RETE SOCIALE ASL GESTIONE PROCEDURE AMMINISTRATIVE di ACCREDITAMENTO dei SERVIZI SOCIALI CONTROLLO ACCORDI CONTRATTUALI con gli ENTI FORNITORI DI SERVIZI RETE DI OFFERTA

61 61 REGOLAZIONE AMMINISTRATIVA DELLA RETE SOCIOSANITARIA REGIONE ASL PROCEDURE AMMINISTRATIVE di ACCREDITAMENTO dei SERVIZI SOCIOSANITARI ACCORDI CONTRATTUALI con gli ENTI FORNITORI DI SERVIZI GESTIONE CONTROLLO RETE DI OFFERTA

62 62 Regione Lombardia IL PERIODO Legge Regionale n. 3/2008 Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale Legge Regionale n. 23/2015 Evoluzione del sistema sociosanitario lombardo: modifiche al Titolo I e al Titolo II della legge regionale 30 dicembre 2009, n. 33 (Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità) Legge Regionale n. 15/2016 Evoluzione del sistema sociosanitario lombardo (salute mentale e servizi veterinari) Legge Regionale n. 33/2009, n. 33. Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità DGR n. X/5113 del 29/4/2016, Linee guida Piani di Organizzazione Aziendali Strategici (POAS)

63 63 PROCESSI ISTITUZIONALI CHE HANNO PORTATO ALLA NUOVA LEGISLAZIONE REGIONALE DEL 2015/216

64 64 Una opportunità e un processo da seguire e realizzare è: Il MODELLO DI PRESA IN CARICO PER IL PAZIENTE CRONICO E FRAGILE (Art 9) Necessario adeguare il sistema di offerta ai mutamenti sociodemografici: DALLA CURA AL PRENDERSI CURA (pag 8-9 e 11 del Libro Bianco)

65 65 SVILUPPI DEI SISTEMI DI SERVIZIO ALLA LUCE DELLA MUTAZIONE SOCIODEMOGRAFICA Da Paolo Ferrario, Politiche sociali e servizi, Carocci Faber 2014, pag. 285

66 66 PROBLEMI DI SERVIZIO CHE DIVENTANO SEMPRE PIU IMPORTANTI CURE DOMICILIARI DAY HOSPITAL DIMISSIONI OSPEDALIERE RICOVERI DI SOLLIEVO DEMENZE ALZHEIMER MALATTIE NEURODEGERATIVE (es. Sla) LE AZIONI DI SERVIZIO PER IL DOPO DI NOI DEI PORTATORI DI HANDICAP L AUTISMO nelle diverse fasi del ciclo di vita LE CURE PALLIATIVE COMUNITA PER MALATI PSICHICI GIOVANI.

67 67 Una annotazione tecnica sulle REGOLE NORMATIVE del SISTEMA SANITARIO E SOCIO SANITARIO LOMBARDO la LR n. 23/2015 MODIFICA LR n. 33/ articoli, 177 pagine con gli allegati Testo unico del SISTEMA SANITARIO LR n. 3/ articoli, 43 pagina con con le note SISTEMA SOCIO SANITARIO

68 68 Il sistema dei servizi della Regione Lombardia: Persistenza del MODELLO DELLE TRE RETI Regolazione della RETE SANITARIA LR n. 33/2009 Testo della Legge sanitaria 134 articoli, 177 pagine con gli allegati LR n. 23/2015

69 69 Il sistema dei servizi della Regione Lombardia: Persistenza del MODELLO DELLE TRE RETI Regolazione della RETE SOCIO SANITARIA LR n. 3/2008 Testo della Legge socio sanitaria 32 articoli, 43 pagina con con le note LR n. 23/2015

70 70 Regolazione del sistema IL PERIODO ASSETTO LR n. 23/2015 DGR annuali: Gestione del servizio sociosanitario Dgr n. X/4702, 2016 ORGANIZZAZIONE DGR sui Piani Organizzativi aziendali DGR n. X/5113 del 29/4/2016, Linee guida Piani di Organizzazione Aziendali Strategici (POAS)

71 71 I PUNTI CHIAVE di ATTENZIONE PER L ANALISI DEI SISTEMI DEI SERVIZI Cultura dei servizi, valori, principi e tecnologie sanitarie Struttura istituzionale e soggetti del sistema Processi di programmazione, finanziamento e controllo Organizzazione dell offerta dei servizi

72 72 Lo strumento analitico delle TAVOLE DI LETTURA della LEGGE REGIONALE n. 33/2009 come modificata dalla LR 23/2015 Individuazione dei PUNTI CHIAVE Articoli/Commi Pagine

73 73 Sistema sanitario, sociosanitario e sociale lombardo: Matrice di lettura della LR n. 33/2009, come modificata dalla LR n. 23/2015 Punti chiave del testo normativo Articoli e commi CULTURA DEI SERVIZI Valori, principi 2; 3/1 Bisogni, accesso, percorsi di cura 21/b; 3/6; 3/7; 4/1/f; 4/1/h Appropriatezza 2/1/f; 4bis/5/d; 5/6; 5/7/f Tecnologie sanitarie 5/8; 5/10 Medicina difensiva 5/11 SOGGETTI DEL SISTEMA Regione 5 Comuni, Conferenza dei sindaci 7 bis; 20 Volontariato, Terzo Settore 2/1/i; 5/16; 24 Università 28

74 74 STRUTTURA ISTITUZIONALE SSL sistema sanitario, sociosanitario e sociale lombardo Assessorato alla salute e politiche sociali Articoli e commi 1/1; 3/2; ½ 27/ter ATS 6, 12, 13 ASST 7

75 75 PROGRAMMAZIONE FINANZIAMENTO CONTROLLO PSL 4 Finanziamento 27 Articoli e commi Drg 5 bis/1/ì; 27/2 Sistema informativo sanitario e contabile Programma regionale di prevenzione Agenzia per la promozione del SSL 22 4/bis 14 Valutazione della qualità 17/7 Controllo e agenzia di controllo 11 Osservatorio sanitario 5/14 Osservatorio epidemiologico 5 bis Tessera sanitaria 21/4

76 76 ORGANIZZAZIONE dell OFFERTA Articoli e commi Organizzazione e regole di sistema 3/3; 5/6; 17 Rete territoriale 7/12; 7 bis 6 Polo ospedaliero 7/4; 7/9 Distretti e ambiti distrettuali 7 bis: 20 MMG, PLS 10; 10/6 Cure primarie 10 Unità di offerta sociosanitarie 26 Unità di offerta sociali Regolate dalla LR n. 3/2008 Servizi sociali comunali Accreditamenti 15 Separazione delle funzioni 1/1; 1/3; 6/5; 7 bis/6; 26/5/a 2/1/d Integrazione 3/3; 2/1/j; 2/1/k; 1/3; 3/1/d; 5/16 Presa in carico 9/1 Pazienti cronici e fragili 26/5 POT 7/15 PRESST 7/16 Sperimentazioni gestionali 19 Formazione 17 bis; 18

77 77 Le norme chiave sul FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA SANITARIO E SOCIOSANITARIO (SSR) A) l eredità del modello della legislazione degli anni 90 SCELTA LIBERA, CONSAPEVOLE E RESPONSABILE DI ACCESSO ALLE STRUTTURE SANITARIE E SOCIOSANITARIE (art 2 /1b) SEPARAZIONE DELLE FUNZIONI DI PROGRAMMAZIONE, ACQUISTO E CONTROLLO DA QUELLE DI EROGAZIONE (art 2 / 1d) B) Il tentativo di attenuazione delle criticità di quel modello ORIENTAMENTO ALLA PRESA IN CARICO DELLA PERSONA (art 2 / 1d)

78 78 SISTEMA SANITARIO E SOCIO SANITARIO LOMBARDO istituzione delle ATS e delle ASST

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81 TERRITORI Gli AZZONAMENTI di ATS e ASST 81

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83 83 REGIONE LOMBARDIA ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE DELLA SANITA ATS e ASST

84 84 ASST ATS Azienda Socio Sanitaria Territoriale: enti funzionali della Regione dotati di personalità giuridica di diritto pubblico e di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica che concorrono all erogazione dei livelli essenziali di assistenza (art. 7/2). Si articolano in due settori aziendali: rete territoriale e polo ospedaliero (art. 7/4) Agenzia di Tutela della Salute: enti funzionali dotati di personalità giuridica di diritto pubblico e di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica che attuano la programmazione definita dalla Regione relativamente al territorio di competenza (art. 6/1, art. 6/2)

85 85 Il sistema organizzativo delle ATS e delle ASST

86 86 La trasformazione istituzionale: Due tipi di enti funzionali DA: 15 ASL 29 AZIENDE OSPEDALIERE A: ATS Agenzie di Tutela della salute n. 8 n. 27

87 87 Le AGENZIE DI TUTELA DELLA SALUTE (ATS) DGR 5113/2016 p. 22

88 88 Le ASST Da: DGR n. X/5113 del 29/4/2016, Linee guida Piani di Organizzazione Aziendali Strategici (POAS)

89 89 ASST: struttura e articolazione dei servizi: POLO OSPEDALIERO: trattamento dei malati in fase acuta RETE TERRITORIALE: sottosistema organizzativo che eroga le prestazioni distrettuali (medicina di base, prestazioni specialistiche, diagnosi, cura, riabilitazione, cure intermedie, prevenzione)

90 90

91 91 DISTRETTI

92 92 CONFERENZA DEI SINDACI

93 FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA SANITARIO E SOCIO SANITARIO LOMBARDO 93 REGIONE Spesa sanitaria AGENZIA di CONTROLLO Soggetti erogatori pubblici: Soggetti di governo : ASST ATS PAC programmazione amministrazione controllo accreditamenti Soggetti erogatori privati e di terzo settore : Fondazioni Cliniche Ambulatori

94 94 AGENZIA di CONTROLLO

95 LINEE GUIDA REGIONALI PER L ADOZIONE DEI PIANI DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALI STRATEGICI DELLE AGENZIE DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLE AZIENDE SOCIO SANITARIE TERRITORIALI DGR 5113/ INDICE PARTE A INDICAZIONI GENERALI A.1 IL CONTESTO NORMATIVO A.1.1 Legislazione nazionale Principi generali A.1.2 Legislazione regionale A.1.3 Piano Sociosanitario Integrato Lombardo (PLS) A.2 IL RUOLO DEL PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE STRATEGICO A.2.1 Autonomia e rapporti con la regione A.2.2 Vincoli organizzativi A.3 LE RELAZIONI DELLE AGENZIE/AZIENDE CON L ESTERNO A.3.1 Ufficio di Pubblica Tutela A.3.2 Ufficio Relazioni con il Pubblico A.3.3 Relazioni con Organizzazioni di volontariato A.3.4 Conferenza dei Sindaci A.4 IL PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE STRATEGICO A.4.1 Caratteristiche A.4.2 Contenuti A Parte descrittiva A Allegati A.5 IL MODELLO ORGANIZZATIVO A.5.1 Organi A Direttore Generale A Collegio Sindacale A Collegio di direzione A.5.2 Organizzazione Dipartimentale A Compiti e attività del Dipartimento A Tipologia di dipartimenti A Gli organi del dipartimento A Le risorse del dipartimento A Le strutture organizzative

96 96 PARTE B AGENZIE DI TUTELA DELLA SALUTE (ATS) B.1 INTRODUZIONE B.2 ORGANIZZAZIONE B.2.1 Direzione Generale - Staff B.2.2 Direzione Strategica B Dipartimento per la Programmazione, Accreditamento, Acquisto delle Prestazioni Sanitarie e Sociosanitarie (PAAPSS) B.2.3 Direzione Amministrativa B Dipartimento Amministrativo, di controllo e degli affari generali e legali B Affari Generali e Legali B Servizio Gestione Risorse Umane B Programmazione, Bilancio e Rendicontazione B Programmazione e monitoraggio dei flussi finanziari B Gestione Contabilità Generale B Gestione Contabile attività libero professionali, solvenza e area a pagamento B Gestione Piano Attuazione Certificabilità dei Bilanci B Sistema dei Controlli Interni B Servizio Gestione Acquisti B Servizio Tecnico Patrimoniale B.2.4 Direzione Sanitaria B Servizio Farmaceutico B Dipartimento Cure Primarie B Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria B Dipartimento Veterinario e Sicurezza degli Alimenti di origine animale B Il Dipartimento B I Distretti Veterinari B.2.5 Direzione Sociosanitaria B Dipartimento della Programmazione per l Integrazione delle Prestazioni Sociosanitarie con quelle Sociali (PIPSS) B Distretti B Conferenza dei Sindaci

97 PARTE C AZIENDE SOCIO SANITARIE TERRITORIALI (ASST) 97 C.1 INTRODUZIONE C.2 AMBITI DI COGENZA (VINCOLI NORMATIVI) C.3. STRATEGIE ORGANIZZATIVE C.3.1 Mappatura dei processi organizzativi C.3.2 Esempi di articolazione organizzativa funzionale delle ASST C.4 ORGANIZZAZIONE C.4.1 Direzione Generale - Staff C.4.2 Direzione Amministrativa C Affari Generali e Legali C Servizio Gestione Risorse Umane C Sistema dei Controlli Interni C Programmazione, Bilancio e Rendicontazione C Programmazione e monitoraggio dei flussi finanziari C Gestione Contabilità Generale C Gestione Contabile attività libero professionali, solvenza e area a pagamento C Gestione Piano Attuazione Certificabilità dei Bilanci C Servizio Gestione Acquisti C Servizio Tecnico Patrimoniale C.4.3 Direzione Sanitaria C SITRA C Direzione Medica di Presidio C Servizio di Farmacia Ospedaliera C Medicina Legale C Area della Prevenzione C.4.4 Direzione Sociosanitaria C Dipartimento di Salute Mentale C Prevention Process Owner SUB ALLEGATO 1 - LINEE GUIDA PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLA RETE INTEGRATA DI CONTINUITA CLINICO ASSISTENZIALE (RICCA) SUB ALLEGATO 2 RETE INTEGRATA MATERNO-INFANTILE (RIMI) SUB ALLEGATO 3 LE COMPETENZE DELLE ASST IN AMBITO MEDICO-LEGALE

98 98 MODELLO SOTTOPOSTO A VERIFICA DGR 5113/2016 p. 5

99 99 PRINCIPI E RUOLO DELLA REGIONE DGR 5113/2016 p. 5

100 100 I DISTRETTI DGR 5113/2016 p. 23

101 101 DIPARTIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE PER L INTEGRAZIONE DELLE PRESTAZIONI SOCIOSANITARIE CON QUELLE SOCIALI (DIPARTIMENTO PIPSS) DGR 5113/2016 p. 24

102 102 ATS: ORGANIGRAMMA - TIPO

103 Ancora sul DIPARTIMENTO PIPSS 103 DGR 5113/2016 p. 44

104 104 CONFERENZA DEI SINDACI DGR 5113/2016 p. 44

105 105 LE AZIENDE SOCIOSANITARIE TERRITORIALI, p. 49 ORGANIGRAMMA -TIPO

106 106 POLO TERRITORIALE DGR 5113/2016 p. 50

107 107 PROCESSI DI CURA DGR 5113/2016 p. 51

108 108 CRONICITA DGR 5113/2016 p. 6

109 109 RETE INTEGRATA DI CONTINUITA CLINICO-ASSISTENZIALE ( RICCA ) DGR 5113/2016 p

110 110

111 111 Elenco dei NODI DELLA RETE per le CRONICITA E FRAGILITA

112 112

113 113

114 114

115 115 FORMAZIONE e COMUNICAZIONE DGR 5113/2016 p. 85

116 116 I SERVIZI DI SALUTE MENTALE Matrice della LR n. 15/2016 Punti chiave del testo normativo Articoli e commi della LR 33/2009 modificati OFFERTA 53/c. 1 e 2 ACCREDITAMENTI 53/c. 4 OBIETTIVI ORGANIZZAZIONE 53 bis 53 quater AUTISMO E DISABILITA COMPLESSE 54 SERVIZI VETERINARI

117 Esempi di SITI WEB da esplorare 117

118 118

119 119

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121 121

122 122 Bibliografia Il modello lombardo di Welfare, a cura di Giuliana Carabelli e Carla Facchini, Franco Angeli, 2011, p. 256, Come cambia il welfare lombardo, a cura di Cristiano Gori, Maggioli editore, 2011, p. 473 Esperienze di welfare locale, a cura di Daniela Gatti e Paolo Rossi, Maggioli editore, 2010, p. 200 Raffaella Giorgetti, Legislazione e organizzazione del servizio sanitario, Maggili editore, 2016 PAOLO FERRARIO, Analisi istituzionale ed organizzativa della nuova legge sanitaria della REGIONE LOMBARDIA (LR n. 23/2015), in Lombardiasociale.it La riforma sanitaria e sociosanitaria lombarda e altre trasformazioni nella governance del welfare lombardo, A cura di Valentina Ghetti LombardiaSociale, 8 settembre 2016 i nuovi Vademecum di LombardiaSociale: Anziani non autosufficienti e soggetti cronici: l offerta del welfare lombardo; Il punto sulla disabilità in un anno di transizione; La riforma sociosanitaria e altre trasformazioni nella governance del welfare lombardo; Politiche lombarde rivolte ai minori e alle loro famiglie: quali evoluzioni?; L andamento del finanziamento e della spesa lombarda; Il Reddito di Autonomia di Regione Lombardia: lo scenario nel primo anno di sperimentazione della misura, settembre 2016 Sito Mappeser.com, voce Lombardia Sito Lombardiasociale.it

123 123 ALLEGATO GLOSSARIO DELLA LR n. 33/2009, MODIFICATA DALLA LR n. 23/2015

124 124

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