PROGETTO DIDATTICO A CURA DI ALESSIO QUAGLIERINI* E A.I.C.S. PISA

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1 SAN BENEDETTO, RONDINE AL TETTO Balestruccio Delichon urbicum (Alessio Quaglierini) PROGETTO DIDATTICO A CURA DI ALESSIO QUAGLIERINI* E A.I.C.S. PISA *Alessio Quaglierini. Guida ambientale escursionista, ornitologo e fotografo naturalista. Membro del Consiglio Direttivo dell A.I.C.S. Pisa alequaglie@gmail.com Il progetto in questione viene presentato in forma completa, al massimo delle sue potenzialità. Sono possibili adattamenti del programma e variazioni nel numero di lezioni e uscite, per uniformarlo alla realtà scolastica e territoriale, e offrire al contempo un buon prodotto formativo.

2 Ogni primavera i nostri centri abitati vengono allietati dal ritorno delle Rondini, dopo il periodo di svernamento in Africa transahariana. Per la precisione, nella Toscana settentrionale nidificano la Rondine comune Hirundo rustica, il Balestruccio Delichon urbicum e la Rondine montana Ptyonoprogne rupestris. Nonostante appartengano alla stessa Famiglia, hanno biologia ed ecologia nettamente distinte, anche e soprattutto per le modalità riproduttive. Rondine e Balestruccio sono migratori, mentre la Rondine montata rimane in Italia anche durante l inverno, compiendo semplicemente spostamenti altitudinali (scende alle basse quote) o di corto raggio, alla ricerca di cibo. La Rondine nidifica preferibilmente al coperto, all interno di stalle, abitazioni, locali di ogni genere; il Balestruccio, invece, pone il nido sotto i cornicioni o attaccato ai travetti dei vecchi tetti, ma sempre all aperto; la Rondine montana, infine, costruisce il nido sulle pareti in cemento (preferibilmente sotto i ponti) oppure nelle fessure della roccia (cave dismesse, falesie lungo i fiumi e torrenti). La Rondine e la Rondine montana si riproducono in piccole colonie lasse ma anche in nidi solitari, mentre il Balestruccio nidifica sempre in colonie di media consistenza. Queste specie pur essendo ancora frequenti e comuni sono in sensibile diminuzione, non solo per la progressiva eliminazione delle strutture adatte alla costruzione dei nidi, ma anche per l abbandono delle forme tradizionali di agricoltura e per la riduzione delle aree adatte allo svernamento in Africa. Sotto quest ultimo aspetto, il Balestruccio rappresenta una specie peculiare. Pur essendo uno degli uccelli più diffusi in Europa e in Italia, non ha ancora rivelato agli studiosi quali sono le principali aree di svernamento transahariane. Rondine comune Hirundo rustica (Alessio Quaglierini)

3 IL PROGETTO Seguendo la vita degli Irundinidi dal loro arrivo (marzo) alla costruzione del nido (aprile-maggio), e nella successiva stagione scolastica (settembre) la partenza alla volta dell Africa, i bambini e gli studenti si potranno rendere conto del ruolo importantissimo che questi uccelli hanno come indicatori ambientali. Verranno coinvolti in un progetto trasversale, in quanto censiremo le colonie riproduttive o i singoli nidi all interno dei centri storici delle varie frazioni; potremo censire altresì i siti storici quali stalle, case coloniche, manufatti di particolare pregio; parleremo delle forme di agricoltura ecosostenibili che permettono la permanenza degli insetti oggetto di nutrimento per le rondini; potremo infine visitare le aree idonee al riposo durante la migrazione post-riproduttiva. Il progetto potrebbe iniziare a gennaio (dopo le vacanze natalizie) con l effettuazione di alcune lezioni teoriche in classe. Poi continuerebbe in primavera (e fino alla fine dell anno scolastico) con le uscite sul campo e i censimenti nei centri storici; infine terminerebbe entro metà ottobre, con la visita di alcuni dormitori situati preferibilmente nei canneti lungo le rive del lago di Massaciuccoli. Il progetto si rivolge preferibilmente ai bambini di un età compresa tra 8 e 12 anni. LEZIONI TEORICHE Sono previste almeno TRE lezioni in classe della durata di 2 ore. Durante la prima parleremo di riconoscimento, biologia ed ecologia degli Irundinidi che frequentano il nostro territorio, da quelli nidificanti a quelli esclusivamente migratori. Gli studenti si renderanno conto delle differenti nicchie ecologiche occupate dalle varie specie. Parleremo della pratica dell osservazione degli uccelli (birdwatching), dell importanza naturalistica e avifaunistica in particolare del nostro territorio, di aspetti poco conosciuti della vita degli Irundinidi. La seconda lezione tratterà la preparazione del progetto di censimento, sia dei nidi e delle colonie, sia dei siti riproduttivi adatti. Parleremo della vocazione naturale delle antiche case coloniche (annessi e stalle comprese), delle metodologie di censimento, della futura elaborazione e divulgazione dei dati raccolti, della promozione di iniziative collegate al progetto (foto, disegni, ricerche, costruzione di nidi artificiali). La terza lezione verterà sull aspetto sociale e storico del progetto. Parleremo di agricoltura ecosostenibile, di gestione e protezione delle colonie e di conseguenza di valorizzazione naturalistica degli edifici interessati, della tipologia di vita dei nostri avi. Sarebbe auspicabile il coinvolgimento di qualche vecchio contadino, che raccontasse come si viveva una volta con quello che

4 fornivano i campi e i boschi e magari quali fossero i legami con gli animali domestici e selvatici. Topino Riparia riparia (Alessio Quaglierini) USCITE SUL CAMPO Le uscite sul campo (numero da stabilire, ma non meno di 3-4, della durata di 2-3 ore a seconda del luogo raggiunto) permetteranno di trasferire la teoria in pratica. Tali uscite potranno essere effettuate anche a piedi, nei dintorni degli istituti scolastici, se durante le ricognizioni preliminari verranno reperiti nidi nelle immediate vicinanze. La campagna di censimento dei nidi e delle colonie sarà l attività portante delle uscite, e permetterà agli studenti di capire che è necessario affinare un metodo migliorando la tecnica. Gli studenti, riuscendo a capire le strategie riproduttive degli Irundinidi, potranno comprendere anche le interazioni tra posizione dei nidi e condizioni meteo, irraggiamento solare, orientamento. Proveremo tutti assieme anche ad effettuare una prima, semplice, elaborazione dei dati raccolti. La seconda attività sarà indirizzata al censimento degli edifici storici o quantomeno idonei alla costruzione dei nidi. Ci renderemo conto che rondini e balestrucci si stanno adattando ai nuovi materiali, ma rimangono legati strettamente ai vecchi Altre uscite permetteranno di inseguire le nostre rondini durante i loro primi spostamenti post-riproduttivi. Cercheremo di individuare i luoghi di aggregazione, che si creano da un giorno all altro prima della grande migrazione, nonché i dormitori generalmente localizzati nei canneti. Potremo apprezzare i movimenti migratori sul mare o in aperta campagna.

5 Cercheremo le rondini ritardatarie durante il mese di ottobre, stabilendo le date estreme di osservazione. LE INIZIATIVE SCATURITE DAL PROGETTO Innumerevoli iniziative potrebbero scaturire da questo progetto. Dalla realizzazione di disegni e loro mostra, ad una mostra fotografica, alla stesura di un libretto con i disegni e i risultati delle ricerche, alla costruzione e apposizione in località idonee di nidi artificiali. Potrebbe così aver inizio un percorso durante il quale gli Irundinidi potranno diventare i nostri compagni di viaggio. ONORARI 25 Euro orarie. Indicativamente, 50 euro per ciascuna ricognizione preliminare (previste almeno 2-4 per ogni esecuzione del progetto), 50 Euro per ciascuna lezione e Euro per ciascuna uscita sul campo, in base alla tipologia e alle ore necessarie per la sua effettuazione. Un intero progetto potrà avere un costo compreso tra i 500 e i 700 euro. ALESSIO QUAGLIERINI Sono nato e abito a Vecchiano (Pisa). Per la mia attività frequento la Toscana settentrionale e in particolare il Parco Migliarino-S.Rossore-Massaciuccoli. Sono ornitologo e fotografo naturalista da oltre trenta anni, ed ho prodotto circa 30 articoli scientifici sulle varie riviste ornitologiche italiane. Amo viaggiare e fotografare la vita e gli ambienti nei vari continenti, soprattutto in Africa. Durante queste esperienze raccolgo anche dati scientifici che condenso in report ornitologici e fotografici. Attualmente sono impegnato in una serie di ricerche sull avifauna palustre delle zone umide toscane, incentrate sullo studio della biologia riproduttiva di specie poco studiate in Italia, e sullo studio dei movimenti di uccelli marini lungo la costa toscana. Sono inoltre l ideatore e il promotore del progetto MORUS, per lo studio e il monitoraggio degli uccelli marini migratori lungo le coste italiane. Di pari passo all attività scientifica, partecipo attivamente alle iniziative di EuroBirdNet Italia, come socio del nodo toscano Lo Strillozzo. Nel 2008 ho vinto il primo premio Birder of the year di EBN Italia, grazie alla quantità e qualità dei miei report e alla costruttiva condivisione delle mie esperienze. Nel 2012 sono diventato Guida Ambientale Escursionistica. Tra le mie principali attività: Corsi di fotografia naturalistica Corsi di birdwatching Workshop fotografici Corsi di riconoscimento (uccelli e piante) Escursioni in Toscana Escursioni in barca (Versilia e Maremma)

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