BOLLETTINO BIMESTRALE DEL FONDO DI ROTAZIONE PER L'ATTUAZIONE DELLE POLITICHE COMUNITARIE

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3 MINISTERO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE DIPARTIMENTO DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO Ispettorato Generale per i rapporti finanziari con l'unione Europea BOLLETTINO BIMESTRALE DEL FONDO DI ROTAZIONE PER L'ATTUAZIONE DELLE POLITICHE COMUNITARIE (Maggio Giugno 2012) Anno XXIV N. 3 / 2012

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5 INDICE Premessa... 1 CAPITOLO 1 - PIANO DI AZIONE COESIONE... 3 CAPITOLO 2 - I MOVIMENTI FINANZIARI DEL FONDO DI ROTAZIONE SEZIONE I CONTI CORRENTI n e n RISULTATI D'INSIEME SEZIONE II MOVIMENTI FINANZIARI DEI DUE CONTI CORRENTI DATI SINTETICI SEZIONE III MOVIMENTI FINANZIARI DEI DUE CONTI CORRENTI DATI ANALITICI A) CONTO CORRENTE FINANZIAMENTI NAZIONALI B) CONTO CORRENTE FINANZIAMENTI UE SEZIONE IV RIEPILOGO MOVIMENTI MENSILI DEI DUE CONTI CORRENTI ANNO GLOSSARIO I

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7 INDICE DELLE TABELLE CAPITOLO 1 PIANO DI AZIONE E COESIONE TABELLA 1 Riprogrammazioni/Riduzioni Programmi FESR/FSE... 4 TABELLA 2 Risorse per priorità/aree tematiche... 5 TABELLA 3 Risorse per istruzione... 7 TABELLA 4 Risorse Agenda Digitale... 9 TABELLA 5 Risorse Credito d Imposta TABELLA 6 Risorse Ferrovie TABELLA 7 Risorse per Giovani TABELLA 8 Risorse per Servizi di cura CAPITOLO 2 I MOVIMENTI FINANZIARI DEL FONDO DI ROTAZIONE TABELLA Movimenti mensili relativi ai C/C e Maggio - Giugno TABELLA Riepilogo Movimenti C/C Maggio - Giugno TABELLA Riepilogo Movimenti C/C Maggio - Giugno TABELLA C/C APPORTI DAL BILANCIO DELLO STATO ED ALTRI ACCREDITI - Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE FONDI COMUNITARI - RIEPILOGO PER PERIODO DI PROGRAMMAZIONE - Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE FONDI COMUNITARI - PROGRAMMAZIONE Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE FONDI COMUNITARI - PROGRAMMAZIONE Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE FONDI COMUNITARI - PROGRAMMAZIONE Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE FSE - PROGRAMMAZIONE Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE FESR - PROGRAMMAZIONE OBIETTIVO 1 - Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE FESR - PROGRAMMAZIONE FUORI OBIETTIVO - Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE FSE - PROGRAMMAZIONE OBIETTIVO 1 - Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE SFOP - PROGRAMMAZIONE OBIETTIVO 1 - Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE FEASR - PROGRAMMAZIONE Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE FEP - PROGRAMMAZIONE Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE FESR - PROGRAMMAZIONE OBIETTIVO COMPETITIVITA - Maggio - Giugno III

8 TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE FESR - PROGRAMMAZIONE OBIETTIVO CONVERGENZA - Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE FESR - PROGRAMMAZIONE OBIETTIVO COOPERAZIONE - Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE FSE - PROGRAMMAZIONE OBIETTIVO COMPETITIVITA - Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE FSE - PROGRAMMAZIONE OBIETTIVO CONVERGENZA - Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C ALTRI FINANZIAMENTI NAZIONALI - Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI - RIEPILOGO PER PERIODI DI PROGRAMMAZIONE- Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI - PROGRAMMAZIONE Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI - PROGRAMMAZIONE Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI - PROGRAMMAZIONE Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI - PROGRAMMAZIONE FESR - Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI - PROGRAMMAZIONE FSE - Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI - PROGRAMMAZIONE FEOGA - FUORI OBIETTIVO - Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI - PROGRAMMAZIONE FESR - OBIETTIVO 1 - Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI - PROGRAMMAZIONE FESR - OBIETTIVO 2 - Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI - PROGRAMMAZIONE FESR - FUORI OBIETTIVO - Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI - PROGRAMMAZIONE FSE - OBIETTIVO 1 - Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI - PROGRAMMAZIONE SFOP OBIETTIVO 1 - Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI - PROGRAMMAZIONE FEASR - Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI - PROGRAMMAZIONE FEP - Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI - PROGRAMMAZIONE FESR - OBIETTIVO COMPETITIVITA - Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI - PROGRAMMAZIONE FESR - OBIETTIVO CONVERGENZA - Maggio - Giugno IV

9 TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI - PROGRAMMAZIONE FESR - OBIETTIVO COOPERAZIONE - Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI - PROGRAMMAZIONE FSE - OBIETTIVO COMPETITIVITA - Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI - PROGRAMMAZIONE FSE - OBIETTIVO CONVERGENZA - Maggio - Giugno TABELLA Movimenti C/C ALTRE LINEE DEL BILANCIO COMUNITARIO - Maggio - Giugno TABELLA Riepilogo Movimenti mensili relativi ai C/C C/C Anno V

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11 Premessa Nel varare la Legge 16 aprile 1987 n. 183, in materia di coordinamento dell attuazione in Italia delle politiche europee, il legislatore ha previsto un apposita pubblicazione bimestrale sui movimenti finanziari Italia UE registrati dal Fondo di Rotazione per l attuazione delle politiche comunitarie, istituito presso la Ragioneria Generale dello Stato. Tale pubblicazione, edita dall Ispettorato Generale per i rapporti finanziari con l Unione europea (IGRUE), nel cui ambito è operante il Fondo di Rotazione per l attuazione delle politiche comunitarie, si compone di due parti: la prima viene dedicata ad illustrare un tema di carattere generale riguardante i rapporti finanziari Italia UE; la seconda si riferisce ai movimenti finanziari di interesse nel bimestre in esame riguardo alle operazioni poste in essere dal predetto Fondo di Rotazione. In tale contesto, il Bollettino n. 3/2012 fornisce, nella prima parte, la descrizione del Piano di Azione e Coesione e, nella seconda parte, una esposizione dei flussi finanziari registrati nei mesi Maggio Giugno 2012 per il Fondo di Rotazione. Tale pubblicazione si colloca nel più ampio panorama dei lavori editi dall Ispettorato Generale per i rapporti finanziari con l Unione europea (IGRUE), tra cui si citano: la Situazione trimestrale dei flussi finanziari Italia - Unione europea, che illustra l andamento dei flussi finanziari trimestrali tra l Italia e l Unione europea; la Relazione sulle politiche strutturali dell Unione europea, che espone la programmazione e lo stato di attuazione degli Interventi strutturali; la Relazione annuale sui flussi finanziari Italia - Unione europea, che dà conto del Bilancio generale e delle politiche dell Ue e analizza i movimenti netti dell Italia, i finanziamenti del FEAGA e le attività del Fondo di Rotazione. 1

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13 CAPITOLO 1 - PIANO DI AZIONE COESIONE Introduzione Nel corso del 2011, il Governo, d intesa con la Commissione europea e con le Regioni del Mezzogiorno, ha varato il Piano di Azione Coesione, al fine di proseguire l azione di accelerazione dell attuazione dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali , sulla base di quanto stabilito dalla Delibera CIPE n. 1/2011 e concordato nel Comitato Nazionale del Quadro Strategico Nazionale. Il Piano di Azione Coesione ha l obiettivo non solo di colmare i ritardi ancora rilevanti nell attuazione dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali, ma anche di rafforzare l efficacia degli interventi, in esecuzione degli impegni assunti con la lettera del Presidente del Consiglio italiano al Presidente della Commissione europea e al Presidente del Consiglio europeo del 26 ottobre 2011 e in conformità alle Conclusioni del Vertice dei Paesi Euro della stessa data. Il Piano di Azione Coesione impegna, quindi, le Amministrazioni centrali e locali a riprogrammare una parte delle risorse finanziarie inserite nei programmi operativi FESR e FSE che presentano maggiori difficoltà di spesa e conseguente rischio di disimpegno delle risorse da parte dell Unione europea, concentrandole su alcune specifiche priorità. L intervento si attua sulla base di quattro principi: concentrazione su tematiche di interesse strategico nazionale, declinate Regione per Regione a seconda delle esigenze dei diversi contesti, attraverso un confronto tecnico fra Governo e Regioni; definizione di risultati obiettivo in termini di miglioramento della qualità di vita dei cittadini; cooperazione rafforzata con la Commissione europea; azione di supporto ed affiancamento da parte di centri di competenza nazionale. Il Piano di Azione Coesione, definito tenendo conto degli esiti del confronto con il partenariato istituzionale ed economico-sociale, si è svolto, finora, in due fasi. La prima fase, definita il 15 dicembre 2011, prevede la riprogrammazione dei Programmi Operativi Regionali (POR) FESR e FSE, gestiti dalle Amministrazioni regionali e la riallocazione delle risorse a favore di specifiche priorità, quali Istruzione, Agenda digitale, Ferrovie, Occupazione. La seconda fase riguarda, invece, la riprogrammazione dei Programmi operativi nazionali (PON) o interregionali (POI) FESR e FSE gestiti dalle Amministrazioni centrali e la riallocazione delle risorse su nuove aree tematiche, quali Inclusione sociale (cura dell infanzia e degli anziani non autosufficienti), Giovani, Ricerca ed innovazione, Giustizia civile, Energia e Aree di attrazione culturale. 3

14 1.2 - Quadro Finanziario L insieme delle azioni contenute nel Piano di Azione Coesione viene finanziato attraverso risorse derivanti dalla riprogrammazione dei Programmi operativi regionali FESR, FSE e relativo cofinanziamento nazionale per un importo di milioni di euro e dalla riduzione del cofinanziamento statale a carico del Fondo di rotazione di cui alla Legge n. 183/1987 dei Programmi regionali, nazionali ed interregionali FESR e FSE per un importo di milioni di euro, di cui milioni di euro riguardanti interventi già contenuti nei PON FESR Ricerca e Sicurezza e nel POI Energia. TABELLA 1 Riprogrammazioni/Riduzioni Programmi FESR/FSE (in milioni di euro) Programmi Riprogrammazione Riduzione Cofinanz. Statale Totale BASILICATA 61,70-61,70 CALABRIA 254,70 80,00 334,70 CAMPANIA 370,00 600,00 970,00 PUGLIA 190,60 100,00 290,60 SICILIA 484,10 952, ,10 SARDEGNA 66,50 340,30 406,80 MOLISE 6,00-6,00 ABRUZZO 4,00-4,00 TOTALE POR 1.437, , ,90 RICERCA E COMPETITIVITÀ , ,00 SICUREZZA PER LO SVILUPPO - 180,00 180,00 GOVERNANCE ASSISTENZA TECNICA - 50,00 50,00 ATTRATTORI CULTURALI, NATURALI E TURISMO - 330,00 330,00 ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO - 504,00 504,00 GOVERNANCE AZIONI DI SISTEMA - 90,00 90,00 TOTALE PON E POI , ,00 TOTALE GENERALE 1.437, , ,90 Le risorse che si rendono disponibili, a seguito dell adozione delle decisioni della Commissione europea di modifica dei Programmi operativi, sono utilizzate per finanziare interventi di sviluppo, ai sensi della legge 12 novembre 2011, n. 183, articolo 23, comma 4, che prevede che il Fondo di rotazione, ex lege n. 183/1987, destini le risorse finanziarie a proprio carico, provenienti da eventuali riduzioni del tasso di cofinanziamento nazionale, alla realizzazione di interventi di sviluppo socio-economico concordati tra le Autorità italiane e la Commissione europea. 4

15 Ad oggi, le risorse complessivamente destinate al Piano di Azione Coesione ammontano a milioni di euro, di cui milioni di euro derivano dai contributi dei Programmi operativi regionali e milioni di euro provenienti dai programmi nazionali ed interregionali. TABELLA 2 Risorse per priorità/aree tematiche (in milioni di euro) Priorità/Aree tematiche Contributi dei PO regionali Contributi dei PO nazionali e interregionali Totale ISTRUZIONE 1.057, ,00 AGENDA DIGITALE 321,30-321,30 CREDITO D'IMPOSTA PER L'OCCUPAZIONE 142,00-142,00 FERROVIE 1.502, ,60 GIOVANI 452,00 219,90 671,90 SERVIZI PER ANZIANI E INFANZIA 35,00 730,00 765,00 COMPETITIVITÀ E INNOVAZIONE - 701,70 701,70 GIUSTIZIA CIVILE - 4,40 4,40 EFFICIENZA ENERGETICA - 124,00 124,00 AREE DI ATTRAZIONE CULTURALE - 130,00 130,00 TOTALE 3.509, , ,90 RISORSE RIGUARDANTI INTERVENTI GIÀ PREVISTI NEI PON , ,00 TOTALE GENERALE 3.509, , , Le Priorità/Aree Tematiche Istruzione La finalità di questa priorità è il rafforzamento nelle regioni dell Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia) delle azioni finalizzate al miglioramento delle competenze dei giovani e al contrasto della dispersione scolastica già in corso di realizzazione con i Programmi nazionali Competenze per lo sviluppo (FSE) e Ambienti per l apprendimento (FESR). In questa fase della programmazione, in cui i PON Istruzione hanno quasi esaurito la dotazione finanziaria disponibile, e in risposta ai fabbisogni del territorio che ancora permangono, il Piano di Azione Coesione ha offerto al Settore Istruzione l opportunità di rafforzare le azioni finalizzate al miglioramento delle competenze dei giovani e al contrasto alla dispersione scolastica, garantendo maggiore incisività all azione della politica aggiuntiva sostenuta con i fondi strutturali. 5

16 Il Piano è finalizzato al conseguimento dei seguenti risultati: accrescere la capacità degli studenti nell essere consapevoli delle proprie competenze e progettare un proprio percorso di sviluppo, attraverso stage e tirocini per gli studenti, della durata da 3 a 8 settimane, in contesti produttivi e di servizio innovativi, sia in Italia che in un altro Paese UE, anche attraverso la valorizzazione di esperienze di collaborazione tra scuole e associazioni industriali e di categoria, con particolare riferimento alle piccole e medie imprese; perfezionare le competenze linguistiche degli studenti e sviluppare la loro inclinazione di adattarsi a nuovi contesti culturali, con periodo di apprendimento linguistico all estero per consolidare e perfezionare la propria formazione scolastica e con il rilascio della certificazione delle competenze linguistiche acquisite da parte di Enti Certificatori riconosciuti a livello internazionale; contrastare la dispersione scolastica attraverso azioni integrate svolte da reti di scuole e da altri attori del territorio (privato sociale, servizi sociali, tribunale per i minori, forze dell ordine, operatori delle produzioni e dei servizi, associazionismo e volontariato, ecc.) finalizzate a impedire il fallimento formativo in aree in cui l esclusione sociale e culturale è particolarmente grave; apportare azioni di riqualificazione degli ambienti di apprendimento attraverso interventi infrastrutturali e di potenziamento delle dotazioni scientifiche e tecnologiche. Le tipologie di intervento riguardano l efficienza energetica, la messa a norma degli impianti, l abbattimento delle barriere architettoniche e la dotazione di impianti sportivi, oltre alla promozione della società dell informazione attraverso attrezzature e tecnologie innovative; elevare il livello delle conoscenze, ponendo particolare attenzione agli studenti che non hanno conseguito un sufficiente livello delle stesse, attraverso percorsi dedicati al consolidamento, all approfondimento e allo sviluppo delle competenze degli studenti e, contestualmente, con interventi di formazione dei docenti per la valorizzazione ed il rafforzamento del loro bagaglio culturale; promuovere una scelta consapevole dei propri percorsi di studio e di lavoro attraverso: a) progetti didattici di orientamento e bilancio delle competenze per gli studenti dell ultima classe delle medie, ai fini della scelta della scuola secondaria o dei percorsi di istruzione e formazione professionale; b) iniziative di raccordo con il mondo del lavoro, delle professioni dei mestieri, dell università e della ricerca, per gli studenti della scuola secondaria superiore, per orientarsi efficacemente ai fini della scelta degli studi universitari e non, e per l ingresso nel mondo del lavoro. Con l utilizzo dei fondi strutturali, vengono attuate delle iniziative sperimentali volte a rafforzare ed implementare il Sistema Nazionale di Valutazione. In tale prospettiva, si colloca un azione trasversale alle azioni sopra descritte con la finalità di affiancare le istituzioni scolastiche nei processi di valutazione e miglioramento della performance. Le linee di intervento previste puntano dunque a rendere il Settore Istruzione pienamente protagonista del disegno di sviluppo tracciato dalla Strategia Europa 2020, riguardante una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, garantendo, nel contempo, la continuità con gli investimenti avviati con i PON e con gli interventi finanziati nell anno 2011 attraverso le convenzioni tra ADG dei POR Obiettivo Convergenza e Organismo Intermedio MIUR. 6

17 Per tutti questi interventi, ad oggi, il Piano di Azione programma complessivamente milioni di euro, che si aggiungono alla dotazione finanziaria dei due Programmi nazionali Ambienti per l apprendimento (FESR) e Competenze per lo sviluppo (FSE), del valore complessivo di quasi 2 miliardi di euro Risorse L azione è finanziata per un importo complessivo (sia risorse comunitarie che nazionali) di milioni di euro. Tali risorse, a gestione MIUR, provengono per 974,3 milioni di euro dalla riprogrammazione dei Programmi operativi FESR e FSE delle Regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e per 82,7 milioni di euro dalla riduzione del cofinanziamento statale a carico del Fondo di rotazione di cui alla Legge n. 183/1987 del Programma operativo FESR della Regione Sardegna, così come riportato nella seguente tabella. TABELLA 3 Risorse per istruzione (in milioni di euro) Programmi FESR FSE Totale CALABRIA 59,90 42,90 102,80 CAMPANIA 250,00 100,00 350,00 PUGLIA 90,00 72,40 162,40 SICILIA 263,10 96,00 359,10 TOTALE RISORSE DA RIPROGRAMMAZIONE 663,00 311,30 974,30 SARDEGNA 82,70-82,70 TOTALE RISORSE DA RIDUZIONE COF. STAT. 82,70-82,70 TOTALE GENERALE 745,70 311, , Agenda Digitale Il Piano di Azione Coesione si pone come obiettivo il completamento del Piano Nazionale Banda larga nel Mezzogiorno e l avvio del Progetto strategico Agenda Digitale. In particolare, il Piano è finalizzato al conseguimento dei seguenti risultati: completamento del Piano Nazionale Banda Larga nelle Regioni Calabria, Puglia, Sicilia, Basilicata e Sardegna; attuazione del primo obiettivo del Progetto Agenda Digitale Italiana implementazione infrastrutture di rete a banda ultralarga in Calabria, Sicilia, Basilicata e Molise; attuazione del secondo obiettivo del Progetto Agenda Digitale Italiana realizzazione di Data Center - in Calabria, Basilicata, Sardegna e Molise. 7

18 Il Piano Nazionale Banda Larga, notificato alla Commissione Europea, definisce le aree di intervento e le modalità attuative. Il Ministero dello sviluppo economico sta elaborando il Piano operativo relativo al primo intervento attuativo NGAN- Mezzogiorno che corrisponde al primo intervento attuativo del Progetto Strategico nelle Regioni: Calabria, Campania, Sicilia, Basilicata, Sardegna, Molise. Il Piano operativo è finanziato con risorse riprogrammate dal Piano di Azione Coesione e con quelle già destinate nei Grandi Progetti per la banda ultralarga dei POR FESR di Campania, Sicilia e Sardegna. Questi ultimi infatti costituiscono parte integrante del Piano Operativo relativo al primo intervento NGAN, sebbene presentati antecedentemente al Progetto Strategico, in quanto ad esso coerenti sia negli obiettivi che nelle azioni previste. Il documento definisce le aree oggetto, gli indicatori (in termine di percentuale di popolazione coperta) e il crono-programma del Progetto relativamente all impiego dei fondi FESR Per quanto concerne la terza sfida del Piano Azione Coesione - Agenda Digitale, il Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell università e della ricerca, ha definito gli ambiti di utilizzo dei costituendi Data Center la cui realizzazione consente di produrre benefici per le imprese e i cittadini attraverso migliori e più efficienti rapporti tra questi e la Pubblica Amministrazione, favorendo la nascita di un offerta di servizi per la Pubblica Amministrazione Centrale, gli Enti Locali e tutti i soggetti delle pubbliche amministrazioni diffuse sul territorio. I Data center finanziati con il Piano di Azione Coesione saranno prioritariamente dedicati all istruzione per erogare servizi quali: digital library, educational broadcasting services (E-TV), portable virtual desk, hosting per le scuole, guide all uso dei principali strumenti tecnologici HW/SW. Con decreto legge del 27 gennaio 2012 è stata prevista l istituzione di una Cabina di Regia per l attuazione dell Agenda digitale italiana coordinata dal Ministero dello sviluppo economico di concerto con il Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca e del Ministero della Funzione Pubblica. In quest ambito, nelle more del completamento dell istruttoria di notifica del Progetto Strategico Data Center, sarà definito un dettagliato studio di fattibilità, mentre il progetto esecutivo sarà oggetto di valutazione in sede di gara a evidenza pubblica Risorse L azione è finanziata per un importo di 321,3 milioni di euro, derivanti dalla rimodulazione dei Programmi Operativi FESR delle Regioni Calabria, Puglia, Sicilia, Basilicata, Sardegna e Molise, così come riportato nella seguente tabella. 8

19 TABELLA 4 Risorse Agenda Digitale (in milioni di euro) Programmi FESR CALABRIA 131,90 PUGLIA 18,20 SICILIA 60,00 BASILICATA 59,70 TOTALE REGIONI CONVERGENZA 269,80 SARDEGNA 46,50 MOLISE 5,00 TOTALE ALTRE REGIONI MEZZOGIORNO 51,50 TOTALE GENERALE 321, Credito d imposta per l occupazione L art. 2 del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70 convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2011, n. 106, ha istituito il credito d imposta per nuovo lavoro stabile nel Mezzogiorno, detto anche bonus assunzioni, a favore dei datori di lavoro che assumono, nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Molise, Sardegna e Sicilia, lavoratori svantaggiati e/o molto svantaggiati con contratto a tempo indeterminato. Come da Regolamento (CE) n. 800/2008, per lavoratori svantaggiati si intendono: lavoratori privi di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi; soggetti non in possesso di un diploma di scuola media superiore o professionale; lavoratori che hanno superato i 50 anni di età; soggetti che vivono soli con più persone a carico; lavoratori occupati in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomodonna; membri di una minoranza nazionale all interno di uno Stato membro. Per molto svantaggiati si intendono, invece, i lavoratori privi di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi. Il credito viene riconosciuto nella misura del 50% dei costi salariali sostenuti: nei 12 mesi successivi all assunzione per ciascun lavoratore svantaggiato; nei 24 mesi successivi all assunzione per ciascun lavoratore molto svantaggiato. 9

20 Al fine della fruibilità del beneficio, i lavoratori devono essere assunti tra il 14 maggio 2011 e il 14 maggio 2013, la base di calcolo è costituita dall incremento occupazionale rilevato mensilmente, come differenza tra il numero dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato rilevato in ciascun mese e il numero dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato mediamente occupati nei 12 mesi precedenti alla data di assunzione. Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dell economia e delle finanze, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e con il Ministro per la coesione territoriale, del 24 maggio 2012, sono stabiliti i limiti di finanziamento garantiti da ciascuna Regione nonché le disposizioni di attuazione. E in via di definizione il provvedimento dell Agenzia delle con il quale si dettano i termini e le modalità di fruizione del credito d imposta al fine del rispetto del previsto limite di spesa Risorse L azione è finanziata per un importo di 142 milioni di euro, provenienti dalla riprogrammazione dei Programmi operativi FSE delle Regioni Abruzzo, Molise, Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna, così come riportato nella seguente tabella. TABELLA 5 Risorse Credito d Imposta (in milioni di euro) Programmi FSE CALABRIA 20,00 CAMPANIA 20,00 PUGLIA 10,00 SICILIA 65,00 BASILICATA 2,00 TOTALE REGIONI CONVERGENZA 117,00 SARDEGNA 20,00 MOLISE 1,00 ABRUZZO 4,00 TOTALE ALTRE REGIONI MEZZOGIORNO 25,00 TOTALE GENERALE 142, Ferrovie Obiettivo di tale azione è il miglioramento della mobilità a lunga, media e breve percorrenza sulla rete ferroviaria del Mezzogiorno, oggi caratterizzata da tempi elevati e da condizioni di disagio del servizio di trasporto, attraverso interventi sui principali assi di collegamento volti a 10

21 conseguire significativi miglioramenti del servizio reso con riferimento ai tempi di percorrenza, alla capacità e alla qualità di esercizio. Il principale cambiamento atteso dagli interventi di potenziamento dell infrastruttura nelle regioni del Mezzogiorno è rappresentato da un significativo incremento nella domanda di trasporto ferroviario, sia per i passeggeri che per le merci, e da un parallelo miglioramento nella qualità del viaggio. Tali risultati attesi sono da porre in relazione con la tipologia di interventi progettati, che è raggruppabile nelle seguenti macrocategorie: velocizzazione delle linee, raddoppio dei binari, realizzazione di nuove fermate, interventi tecnologici, elettrificazione della linea e dismissione del materiale rotabile diesel, omogeneizzazione delle caratteristiche prestazionali, realizzazione di varianti. Per l attivazione dell Azione è stato predisposto uno schema di Contratto istituzionale di sviluppo, attraverso il quale vengono contrattualizzati gli impegni del concessionario Rete Ferroviaria Italiana. Larga parte degli interventi ferroviari presenti nel Piano di Azione Coesione sono inseriti nel Contratto di Programma RFI Aggiornamento , esaminato dal CIPE nella seduta del e si sta procedendo alla sottoscrizione del Contratto Istituzionale di Sviluppo per tutte le tratte indicate Risorse L azione è finanziata per un importo complessivo di 1.502,6 milioni di euro, provenienti dalla riduzione del cofinanziamento statale a carico del Fondo di rotazione di cui alla Legge n. 183/1987 dei Programmi operativi FESR delle Regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna, così come riportato nella seguente tabella. TABELLA 6 Risorse Ferrovie (in milioni di euro) Programmi FESR CALABRIA 80,00 CAMPANIA 600,00 PUGLIA 100,00 SICILIA 500,00 TOTALE REGIONI CONVERGENZA 1.280,00 SARDEGNA 222,60 TOTALE ALTRE REGIONI MEZZOGIORNO 222,60 TOTALE GENERALE 1.502,60 11

22 Giovani In linea con le indicazioni del Consiglio Europeo informale del 30 gennaio 2012, il Piano di Azione Coesione prevede un deciso rafforzamento degli interventi diretti ai giovani, già avviati con la prima fase di riprogrammazione attraverso l avvio di altri interventi mirati agli obiettivi di inclusione sociale e di crescita in favore dei giovani del Mezzogiorno. L obiettivo di inclusione sociale è principalmente alla base degli interventi aggiuntivi che prevedono: l integrazione dell azione contro la dispersione scolastica in oltre 100 micro-aree (reti di scuole) con apertura di strutture sportive, laboratori musicali e altre azioni mirate per la legalità, con il concorso delle scuole stesse e del privato sociale; la selezione (via bando pubblico) di progetti promossi da giovani del privato sociale per l offerta di servizi collettivi e la valorizzazione di beni pubblici. L obiettivo crescita è principalmente alla base degli interventi che prevedono: iniziative per l apprendistato e l uscita dalla condizione giovanile né allo studio, né al lavoro, avvicinando i giovani agli ambiti del saper fare e fortificando le prospettive di giovani imprenditori; la promozione dell impiego da parte degli studenti di Università del Sud di metodi applicati e avanzati di studio e ricerca, del loro impegno critico e del loro inserimento in circuiti di ricerca internazionali attraverso la mobilitazione dei ricercatori italiani all estero; interventi aggiuntivi di rafforzamento dell'autoimpiego e dell'imprenditorialità giovanile (PON Ricerca e competitività) Risorse L azione è finanziata per un importo di 671,9 milioni di euro, provenienti dalla riduzione del cofinanziamento statale a carico del Fondo di rotazione di cui alla Legge n. 183/1987 del Programma operativo FSE della Regione Sicilia e dei PON FESR Ricerca, Sicurezza, PON FSE Governance Azioni di Sistema e del POI Energia (al momento ancora non perfezionato da decisione comunitaria) così come riportato nella seguente tabella. TABELLA 7 Risorse per Giovani (in milioni di euro) Programmi FESR FSE Totale RICERCA E COMPETITIVITÀ 55,30-55,30 SICUREZZA PER LO SVILUPPO 77,00-77,00 ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO 37,60-37,60 GOVERNANCE AZIONI DI SISTEMA - 50,00 50,00 TOTALE PON 169,90 50,00 219,90 SICILIA - 452,00 - TOTALE POR - 452,00 452,00 TOTALE GENERALE 169,90 502,00 671,90 12

23 Servizi di cura delle persone La strategia del Piano di Azione Coesione per i Servizi di cura delle persone consiste nel rafforzare nelle regioni del Mezzogiorno i Servizi per la prima infanzia (bambini al di sotto dei 3 anni) e per gli anziani, che presentano dislivelli significativi rispetto al resto del Paese. Il rafforzamento dell offerta di Servizi di cura consente di alleggerire il carico di lavoro familiare e quindi di crescere la libertà delle donne nello scegliere se partecipare al mercato del lavoro, presenza particolarmente bassa nel Sud. Contestualmente, la promozione della domanda di questi servizi ad alta intensità di lavoro sarà artefice di sviluppo e occupazione nonché promozione di innovazione sociale Servizi per l infanzia Il Piano è finalizzato, per il momento, all aumento strutturale dell offerta di servizi. Nello specifico, si tratta di espandere l offerta di posti in asili nido pubblici o convenzionati e nei Servizi Integrativi e Innovativi (SII), attraverso la costruzione e l ampliamento di strutture per asili nido e start-up di Servizi Integrativi e Innovativi. Inoltre, il Piano è volto a migliorare la qualità e la gestione dei servizi socio-educativi attraverso la crescita qualitativa dei percorsi di apprendimento nella prima infanzia, ampliando ed innovando la funzione educativa e sociale degli asili nelle comunità dove operano Servizi per gli anziani Il piano è finalizzato all aumento della presa in carico di anziani in Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) attraverso l erogazione di prestazioni socio-assistenziali aggiuntive dirette a garantire un ausilio nel compimento degli atti della vita quotidiana, attraverso il sostegno nella cura e igiene personale, nella preparazione dei pasti, nella pulizia della casa, nel disbrigo di pratiche burocratiche. Inoltre, il Piano è rivolto all aumento e alla qualificazione dell offerta di servizi residenziali e semiresidenziali per gli anziani. Il risultato atteso è, in questo caso, riferito alla creazione di strutture specializzate nell assistenza agli anziani, rispettose della dignità e della libertà individuale, in aree in cui tali servizi siano particolarmente carenti o dove si individui la possibilità di sperimentare progetti innovativi. Infine, il Piano è diretto al miglioramento delle competenze di manager, operatori professionali e di assistenti familiari. Le attività formative che, dalle ricognizioni sugli interventi realizzati o in fase di realizzazione con il supporto del Fondo Sociale Europeo (FSE), risultano nell area Convergenza poco diffuse e molto frammentate, potrebbero giovarsi di indirizzi e modelli sviluppati con la collaborazione delle Amministrazioni Centrali interessate e di soggetti nazionali specializzati, eventualmente con il coinvolgimento di Università per la formazione superiore dei dirigenti Risorse La strategia per i Servizi di cura delle persone è attualmente concentrata sull area Convergenza secondo la chiave di riparto dei Fondi strutturali (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia) e finanziata con 765 milioni di euro, di cui 400 milioni di euro per i Servizi per l infanzia e 330 milioni di euro per i Servizi per gli anziani. Tali risorse provengono dalla riduzione della quota di cofinanziamento statale a carico del Fondo di rotazione di cui alla Legge n. 183/1987 dei PON Ricerca, Governance - Assistenza Tecnica, Governance - Azioni di sistema e dei POI Energia e Attrattori, per 730 milioni di euro e del Programma operativo FESR della Regione Sardegna per 35 milioni di euro. 13

24 TABELLA 8 Risorse per Servizi di cura (in milioni di euro) Programmi FESR FSE Totale RICERCA E COMPETITIVITÀ 300,00-300,00 GOVERNANCE ASSISTENZA TECNICA 50,00-50,00 ATTRATTORI CULTURALI, NATURALI E TURISMO 200,00-200,00 ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO 140,00-140,00 GOVERNANCE AZIONI DI SISTEMA - 40,00 40,00 TOTALE PON E POI 690,00 40,00 730,00 SARDEGNA 35, TOTALE POR 35,00-35,00 TOTALE GENERALE 725,00 40,00 765, Competitività e Innovazione per le imprese L azione ha lo scopo di rideterminare il sostegno alla competitività e all innovazione delle imprese nelle quattro Regioni dell obiettivo Convergenza, alla luce della difficile situazione economico-finanziaria. La promozione di un sistema imprenditoriale innovativo, anche attraverso lo strumento dei Contratti di sviluppo e il miglioramento dell accesso al credito, con un rafforzamento del sistema delle garanzie, resta una priorità indispensabile dell'intervento promosso con i Fondi strutturali, al fine di contribuire al rilancio del sistema economico e produttivo, in un quadro fortemente segnato dal protrarsi della crisi. Da una parte, quindi, il Piano di Azione mira a sbloccare risorse ancora non utilizzate per riavviare e, in alcuni casi, potenziare interventi di natura tradizionale, per la creazione di impresa, con riguardo anche alla promozione dell imprenditorialità giovanile, e allo start-up di imprese innovative e per l accesso al credito, rafforzando l intervento sulle garanzie. In tale contesto, viene anche riqualificata l azione di sostegno ai distretti tecnologici ed ai laboratori di ricerca, riaggregando le diverse iniziative di selezionate aree tematiche. Inoltre, viene promossa una nuova azione di sostegno all innovazione, attraverso la domanda pubblica, nella logica del Pre-commercial public procurement (PCP), con la quale si intende intervenire anche per migliorare la qualità dei servizi pubblici di rilevante interesse per la collettività. Viene anche avviata un iniziativa straordinaria di promozione dell export meridionale, ancora ampliamente sottodimensionato, focalizzando l intervento su poche filiere produttive di rilevanza significativa. Dall'altra parte, tenendo conto anche dell evoluzione del quadro europeo, viene sostenuta la domanda pubblica di ricerca e innovazione come leva essenziale per diffondere l innovazione e migliorare la qualità dei servizi collettivi, e viene avviata una specifica iniziativa di rilancio dell export meridionale. 14

25 Risorse L azione è finanziata per un importo di 701,7 milioni di euro provenienti dalla riduzione del cofinanziamento statale a carico del Fondo di rotazione di cui alla Legge n. 183/1987 del PON FESR Ricerca e Competitività Giustizia civile L intervento attuato nel Piano di Azione si propone di migliorare la capacità degli uffici giudiziari delle Regioni del Mezzogiorno intervenendo su aspetti nodali che incidono sull eccessiva durata dei procedimenti di contenzioso. Infatti, la risoluzione di un contenzioso civile in primo grado richiede, nel Mezzogiorno, circa il doppio del tempo richiesto, in media, nel Centro-Nord. Parte di questo divario è riconducibile alle modalità di organizzazione e di utilizzo delle risorse strumentali e tecnologiche degli Uffici Giudiziari. Il programma è rivolto ad un gruppo di Uffici Giudiziari selezionati sulla base di caratteristiche dimensionali ottimali e situati nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. Nello specifico, l intervento consiste nell introduzione del Processo Civile Telematico (di seguito PCT). Il PCT è un sistema di gestione digitale e telematico del processo civile, che dematerializza integralmente i flussi informativi e di comunicazione tra uffici giudiziari, legali ed altri professionisti. Il PCT parte dal concetto che le informazioni e gli atti debbano essere fin da subito prodotti digitalmente e veicolati in automatico ai destinatari legittimi, alimentando le banche dati degli Uffici Giudiziari, aggiornando lo stato di avanzamento dei procedimenti di contenzioso civile e supportando i processi decisionali e la produzione di altre informazioni ed atti Risorse L azione è finanziata per un importo di 4,4 milioni di euro provenienti dalla riduzione della quota di cofinanziamento statale a carico del Fondo di rotazione di cui alla Legge n. 183/1987 del POI Energia Efficienza Energetica L azione si propone di riorientare le attività di sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili e di risparmio energetico verso azioni e strumenti in grado di contribuire più efficacemente agli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e più in generale allo sviluppo sostenibile, puntando ad una rinnovata azione di sostegno dei processi di efficientamento del patrimonio immobiliare e della pianificazione sostenibile nelle aree urbane. Il problema energetico è un aspetto integrante, infatti, del prototipo di città intelligente (Smart City) ossia una città pronta ad implementare politiche a basso impatto ambientale. Come conferma una recente indagine della Commissione Europea, circa quattro quinti della energia viene consumata nelle città: qui si concentra l attività insediativa, produttiva e di massimo impatto sull ambiente, ma allo stesso tempo è presente un potenziale di innovazione e di spinta verso un'economia a basse emissioni di carbonio, uno degli obiettivi prioritari di Europa

26 Questa azione, quindi, è volta in particolare alla realizzazione di un prototipo virtuoso di Green e Smart City a partire da interventi in materia di risparmio energetico e energia rinnovabile, insieme a quelli per la mobilità, sostenuti da adeguati investimenti nel campo delle tecnologie per l informazione e la comunicazione. Un appropriato modello di governance urbana e la promozione di partnership pubblico-private rafforzano l efficacia degli interventi e ne migliorano la sostenibilità nel tempo. L azione si concentrerà sull efficientamento degli edifici, che da soli rappresentano il 40% del consumo globale di energia nell Unione Europea. La riduzione di tali consumi e l utilizzo di energia da fonti rinnovabili in tale campo costituirebbe una misura importante e necessaria per raggiungere l obiettivo di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. A questa azione si aggiunge quella di rinnovamento della rete di distribuzione, al fine di renderla compatibile con la piccola e micro generazione derivante da fonti rinnovabili in aree urbane (smart grids), nonché quella sull efficientamento della rete di illuminazione pubblica, con l obiettivo di risparmiare energia e migliorare il servizio con sistemi innovativi di gestione di tempi e intensità di illuminazione, anche al fine di diminuire l inquinamento luminoso. Per il settore dei trasporti, si prevedono interventi volti all efficientamento energetico del sistema dei trasporti nelle aree urbane, attraverso l utilizzo di veicoli elettrici, che darebbero un contributo determinante nel raggiungimento dell obiettivo di riduzione di CO Risorse L azione è finanziata per un importo di 124 milioni di euro provenienti dalla riduzione del cofinanziamento statale a carico del Fondo di rotazione di cui alla Legge n. 183/1987 del POI Energia Aree di attrazione culturale L azione è diretta a favorire lo sviluppo dei territori attraverso progetti che valorizzano le aree dotate di patrimoni culturali (architettonici, archeologici, museali) fonte di identità locale e nazionale e in grado di agire da attrattori turistici. L intervento estende e applica il modello di intervento sperimentato per Pompei ad altri progetti di tutela e valorizzazione che assicurano, già al momento della loro selezione, il rispetto di criteri tassativi di rilevanza strategica, avanzamento progettuale ed effettiva cantierabilità e realizzabilità. Con riferimento a questi criteri sono stati selezionati (e altri sono in corso di selezione) da parte delle Amministrazioni Centrali e Regionali i progetti e le relative aree di attrazione culturale. Fa già, quindi, pienamente parte del Piano di Azione Coesione l azione per l attuazione del Grande Progetto Pompei. Un intervento destinato, con il contributo della Commissione Europea e delle risorse dei fondi strutturali, ad incidere in maniera radicale e strutturale sulla salvaguardia, la tutela e la valorizzazione di un area archeologica e di un patrimonio storico e culturale con caratteri di unicità e di rilievo assoluti Risorse Le risorse finanziarie per l attuazione di questa priorità ammontano a 130 milioni di euro e provengono dalla riduzione del cofinanziamento statale a carico del Fondo di rotazione di cui alla Legge n. 183/1987 del POI Attrattori. 16

27 Attuazione, monitoraggio, valutazione e azioni di accompagnamento La responsabilità dell'attuazione di tutti gli interventi relativi al Piano di Azione Coesione rimane in capo all'amministrazione Regionale o Nazionale titolare del Programma operativo originario, con esclusione degli interventi rivolti a nuove priorità non riconducibili al Programma originario (es. Servizi di cura). In quest'ultimo caso, l'amministrazione responsabile viene individuata con riferimento al settore oggetto di intervento. Con riferimento all'erogazione delle risorse, per quelle provenienti dai Programmi operativi regionali si provvede secondo quanto indicato dalla nota n del 16 aprile 2012 del MEF- IGRUE, e per quelle provenienti dai PON/POI si provvede con le ordinarie procedure di pagamento previste dalla Legge n. 183/1987 per gli interventi gestiti da Amministrazioni centrali dello Stato. In ogni caso, per le azioni gestite direttamente da Organismi esterni alle Amministrazioni titolari dei programmi, sia centrali che regionali, viene individuata l'amministrazione di riferimento per l'attivazione delle procedure di pagamento, su cui ricade tra l'altro la responsabilità della verifica di ammissibilità delle spese sostenute dai predetti organismi. Al fine di assicurare una conoscenza puntuale sullo stato di attuazione degli interventi previsti nel Piano, le Autorità di Gestione responsabili dei singoli programmi dovranno predisporre un documento, avente analoghe finalità del RAE del Programma operativo cofinanziato, ed inviarlo al Gruppo di Azione entro il 30 marzo di ogni anno, riferito alle attività svolte al 31 dicembre dell'anno precedente. L'Autorità di Gestione, inoltre, dovrà prevedere, nell'ambito del Comitato di Sorveglianza del proprio Programma operativo, un punto "informativa sull'attuazione degli interventi di adesione al Piano di Azione Coesione". Il puntuale monitoraggio dell attuazione degli interventi del Piano di Azione Coesione avviene attraverso il Sistema di Monitoraggio nazionale per la programmazione (Nota MEF- Igrue n dell'8 maggio 2012), da parte delle rispettive Amministrazioni coinvolte nell attuazione del Piano di Azione sia nel caso di progetti inclusi nei Programmi operativi Nazionali o Regionali sia nel caso di progetti inclusi in nuovi strumenti attuativi e finanziati con riduzione del cofinanziamento nazionale dei programmi comunitari. Le attività congiunte del Nucleo di valutazione e verifica del DPS e dell Unità di Valutazione della DG-REGIO, in collaborazione diretta con le diverse Amministrazioni titolari di priorità del Piano, hanno consentito di pervenire alla selezione puntuale del set di indicatori di risultato e di realizzazione, per alcune delle priorità di intervento, nonché alle prime indicazioni per la valutazione, con l obiettivo di rappresentare anche quantitativamente la teoria del cambiamento sottostante. La selezione degli interventi del Piano di Azione è guidata dai risultati da raggiungere, misurati con indicatori quali-quantitativi, cui si affiancano proposte di valutazione volte a misurare gli effetti degli interventi sui territori, attraverso l applicazione di diversi metodi valutativi. Questo approccio anticipa e rafforza, di fatto, le indicazioni su tali temi attualmente in discussione nel quadro del negoziato sulla programmazione della politica di coesione europea per il periodo E in via di definizione una terza fase del Piano di Azione Coesione, che vedrà l adesione di ulteriori Programmi operativi e quindi l incremento delle risorse destinate all attuazione di tale iniziativa. 17

28 18

29 CAPITOLO 2 - I MOVIMENTI FINANZIARI DEL FONDO DI ROTAZIONE Il capitolo II evidenzia i movimenti finanziari del Fondo di rotazione registrati nel periodo Maggio Giugno Le operazioni del Fondo interessano due conti correnti di Tesoreria: il c/c n ('Ministero del Tesoro - Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie: Finanziamenti nazionali') che accoglie le risorse del cofinanziamento nazionale degli interventi, provenienti dal bilancio dello Stato e da altre fonti residue; il c/c n ('Ministero del Tesoro - Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie: Finanziamenti CEE') nel quale confluiscono le risorse provenienti dal bilancio comunitario. In particolare, nella I sezione del capitolo vengono illustrati i movimenti finanziari, in termini di incassi e pagamenti, registrati nei singoli mesi di Maggio Giugno per ciascun conto corrente. Nella sezione II, invece, vengono prospettate sinteticamente, per entrambi i conti correnti, le operazioni in entrata,ovvero le risorse acquisite, ed in uscita, ovvero i trasferimenti disposti in favore degli aventi diritto, registrati nel bimestre. La sezione III espone dettagliatamente i movimenti che, nel bimestre, hanno interessato i due conti. Infine, la sezione IV riepiloga i movimenti finanziari registrati mensilmente da Gennaio a Giugno

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31 SEZIONE I CONTI CORRENTI n e n RISULTATI D'INSIEME 21

32 In questa prima sezione, vengono evidenziati i movimenti mensili posti in essere dai due conti correnti n e n , per il bimestre di riferimento. Questi movimenti sono dettagliati, in tabella 2.1, con riferimento agli incassi, ai pagamenti ed ai relativi saldi. Nel bimestre Maggio - Giugno 2012 sono affluiti, complessivamente 594,1 milioni di euro; le uscite disposte sono state pari 1,04 miliardi di euro. Il saldo netto è stato pertanto negativo e pari a circa 443,16 milioni di euro. TABELLA Movimenti mensili relativi ai C/C e Maggio - Giugno 2012 Mese Incassi (in ) Pagamenti (in ) In Complesso (in ) C/C N C/C N C/C N C/C N Incassi Pagamenti (a) (b) (c) (d) (e=a+b) (f=c+d) Saldo Mensile (e-f) MAGGIO , , , , , , ,96 GIUGNO , , , , , , ,89 Totale , , , , , , ,85 22

33 SEZIONE II MOVIMENTI FINANZIARI DEI DUE CONTI CORRENTI DATI SINTETICI

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35 La sezione II illustra sinteticamente i movimenti complessivi che hanno interessato i due conti correnti. La tabella 2.2 fornisce il quadro riepilogativo delle operazioni che hanno interessato il c/c del Fondo di rotazione nel periodo oggetto di osservazione; il saldo netto del conto risulta negativo, attestandosi a circa 341,68 milioni di euro. Nel periodo Maggio Giugno 2012 sono affluiti complessivamente 51,56 milioni di euro; le entrate maggiori sono derivate da apporti dal Bilancio dello Stato ed altri accrediti; di contro, le uscite disposte sul c/c sono ammontate a circa 393,24 milioni di euro, destinate per lo più al cofinanziamento nazionale dei Fondi Comunitari. TABELLA Riepilogo Movimenti C/C Maggio - Giugno 2012 Fondi Comunitari Reintegri su Incassi diversi Restituzioni Totale anticipazioni FEASR 0,00 0,00 0,00 0, , ,00 FEP 0,00 0,00 0,00 0, , ,55 FESR 0, ,98 0, , , ,54 FSE 0, ,91 0, , , ,69 SFOP 0,00 0,00 0,00 0, , ,11 TOTALE FONDI COMUNITARI 0, ,89 0, , , ,89 ALTRI FINANZIAMENTI NAZIONALI 0, ,46 0, , , ,08 ALTRE USCITE E REGOLAZIONI CONTABILI ,94 0,00 0, , ,94 0,00 APPORTI DAL BILANCIO DELLO STATO E ALTRI ACCREDITI ,43 0,00 0, ,43 0, ,43 ERRONEI ACCREDITI/ADDEBITI ,25 0,00 0, , , ,75 TOTALE GENERALE , ,35 0, , , ,79 25

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