PIANO DI EVACUAZIONE

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1 ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE Sede: Via D Annunzio n. 25 MARCO POLLIONE VITRUVIO Castellammare di Stabia (NA) C.F NAIS00900G@istruzione.it Casella P.E.C. nais00900g@pec.istruzione.it Fax 081/ CASTELLAMMARE DI STABIA (NA) CENTRALINO SITO: Tel. e Fax 081/ / DIRIGENTE SCOLASTICO: DR. ANDREA MARRA CODICE MECC. ISTITUTO SUPERIORE NAIS00900G INDIRIZZI Tecnico: Costruzioni, Ambiente e Territorio SOTTOCODICE Ambiente e Territorio NATD00901T Tecnico: TURISMO SOTTOCODICE Tecnico TURISMO NATD00900T Professionale: Servizi Commerciali SOTTOCODICE Servizi Commerciali NARC00901E DISTRETTO SCOLASTICO 038 PIANO DI EVACUAZIONE

2 Il presente PIANO DI EVACUAZIONE è redatto per far fronte ad improvvise pubbliche calamità, in cui è necessario sgombrare con rapidità ed ordine l edificio scolastico. Relatore del piano: arch. Paolo Campa A. DATI DI BASE SEDE CENTRALE 1.Cartografia Pianta Piano Terra (All.1) Pianta Piano Rialzato (All.2) Pianta Piano Primo (All. 3) Pianta Piano Secondo (All. 4) Pianta Piano Terzo (All. 5) Pianta Piano Quarto (All. 6) CRITERI DI PIANIFICAZIONE B. ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE Descrizione della posizione dell edificio nell area Comunale L Istituto Polispecialistico M. P. Vitruvio è sito nel Comune di Castellammare di Stabia in via G. D Annunzio, il plesso prospetta a nord su piazzali di pertinenza dello stesso Istituto, a sud con piazzali di proprietà dell'istituto Tecnico Commerciale L. Sturzo", ad est è in aderenza con detto Istituto, ad ovest con la Ferrovia Circumvesuviana. La copertura è a terrazzo non praticabile. Il corpo palestra, prospetta ad est e a sud su piazzale di pertinenza dell'istituto Tecnico commerciale "L. Sturzo", a nord è in aderenza con il corpo di fabbrica più alto e ad ovest prospetta sulla Ferrovia Circumvesuviana. La copertura è piana non praticabile. Non vi sono fabbriche inquinanti nelle sue immediate vicinanze. La struttura sanitaria più vicina, dotata di pronto soccorso, a (cap80053)castellammare di Stabia (Na) è l Ospedale S. Leonardo, in viale Europa, tel La più vicina stazione dei carabinieri si trova a Castellammare di Stabia in via Alcide De Gasperi, 171, tel , pronto intervento tel.112, tel Il più vicino commissariato della Polizia di Stato si trova a 2

3 Castellammare di Stabia in via Alcide De Gasperi, 175, tel L ufficio tecnico del comune di Castellammare di Stabia si trova in p.za Giovanni XXIII, 13, tel All edificio si accede da un passo pedonabile e carrabile dalla via G. D Annunzio, 25. L area complessiva di pertinenza del plesso è di mq 3776 oltre 886 mq occupati dalla struttura scolastica e mq 514 occupati dalla palestra. Descrizione della posizione dei locali e loro destinazione d uso L Istituto Polispecialistico M. P. Vitruvio è formato: a. da un Piano Seminterrato, Piano Terra, Piano Rialzato, Piano Primo, Piano Secondo, Piano Terzo, Piano Quarto. Due scale, una centrale in aderenza con l Istituto Commerciale L. Sturzo, l altra laterale a Nord- Ovest in aderenza alla sede della Ferrovia Circumvesuviana, conducono ai piani superiori. Uno spazio seminterrato, posto in corrispondenza della scala centrale, è adibito ad archivio. La centrale termica è ubicata al piano terra, all esterno dell edificio a ridosso del cortile prospiciente e vi si accede dal cortile. La struttura del corpo di fabbrica è composta da un intelaiatura portante in c.a. La struttura portante verticale comprende sei piani oltre la copertura non praticabile. Entrambe le scale portano alla copertura. Piano terra vedi All. 1 Al Piano Terra si accede solo attraverso la rampa di scale centrale in corrispondenza del varco A posta sul prospetto principale dell Istituto. Le rampe hanno larghezza 1,85 mt. Il Piano, con caratteristiche uguali a quello soprastante, è attraversato da un corridoio lungo mt 12,80 e largo mt 1,88. Frontalmente alla scala si apre la porta della bouvette di 5,16 mq. Per procedere lungo il corridoio occorre superare cinque gradini e alla fine del corridoio occorrerà discenderne altrettanti. Il piano terra si presenta illuminato discretamente dalla luce diurna grazie alle aperture poste lungo il lato destro del corridoio stesso. Percorrendo il corridoio di destra troviamo sul: 1. Lato sinistro Bouvette di 14,37 mq; 3

4 Laboratorio di grafica di 68,16 mq; Archivio di 19,17 mq; Laboratorio trattamento testi di 42,49 mq; alla fine del corridoio, superata una porta si può accedere a destra all aula di disegno di 66,24 mq; all archivio del laboratorio di topografia di 37,06 mq; a sinistra Aula copisteria di 32,07 mq; al laboratorio di costruzioni di 70,80 mq. Sul piano terra sono presenti quattro estintori. Uno è posto a ridosso della parete della bouvette. Un secondo è posto all interno del laboratorio di grafica. Un terzo è posto nel corridoio sulla parete di sinistra. Un quarto estintore è posto nell archivio alla fine del corridoio. Sono presenti inoltre tre idranti. Il primo idrante è posto nel corridoio sul lato sinistro. Un secondo idrante è posto in fondo al corridoio sul lato destro. Un terzo idrante è posto nell archivio. Al piano terra non sono presenti i servizi igienici. Il piano terra è sprovvisto altresì dei servizi igienici per i disabili. Sulla parete di destra è presente il quadro di comando elettrico del piano. Su questo Piano è presente la Palestra. Vi si può accedere dall aula copisteria superando una piccola corte, oltre che dal Varco B e dal piano rialzato discendendo una rampa di scale. La Palestra, dell altezza complessiva di mt 6,10, è attrezzata per il gioco della pallavolo e per il gioco del basket, ed è pavimentata con gomma su cui sono state disegnate le apposite linee da gioco. La Palestra risulta ben illuminata ed areata e vi si può assistere allo spettacolo offerto dai giocatori, stando seduti sulle apposite gradinate. Piano Rialzato vedi All.2 Al Piano Rialzato dell Istituto Polispecialistico M. P. Vitruvio, si accede dalla via G. D Annunzio, 25, attraverso un varco pedonabile e carrabile protetto da recinzione metallica e cancello elettrico con telecomando avente un altezza sufficiente da scoraggiare eventuali intrusioni di malintenzionati. L ingresso inoltre, a sopperire l assenza di un custode, è servito da videocamera a circuito chiuso. Il varco ha una larghezza di m 4,22, permette l accesso di una sola vettura per volta costituendo intralcio alla contemporanea circolazione pedonale. Superato l ingresso ci si immette direttamente nel cortile antistante l Istituto da cui è ben visibile di questo la fronte principale. Lo spazio è ampio e delimitato da fila di alberi e costituisce l area di raccolta degli occupanti l Istituto in caso di un eventuale evacuazione forzata dell Istituto. 4

5 Per accedere all ingresso dell Istituto occorre scendere dal livello m +1,42 a cui si trovava il cortile alberato, al livello m +0,00, scendendo da una rampa di scale posta in posizione laterale e posta al livello m +1,50. Si può inoltre discendere al livello m +0,00 per una gradinata destinata ad accogliere gli eventuali spettatori e prospiciente il piccolo campo da gioco, posto a livello m +0,10 e antistante anch esso la facciata principale dell Edificio. Dal livello m +0,00, attraverso una scalinata costituita da 16 gradini si perviene all ingresso, posto al livello m+2,70 che denomineremo varco A, quindi salita ancora una rampa di scale, si accede al piano rialzato. La stessa scala permette il collegamento con il piano seminterrato, con il piano terra, con il piano primo, con il piano secondo, con il piano terzo e infine con la copertura dell Istituto. Discendendo la rampa di scale si perverrà al piano terra e quindi al piano seminterrato. L edificio è provvisto di ascensore esterno e tali dislivelli possono essere superati dai portatori di handicap grazie all ascensore esterno che collega il cortile e il piano terra, al piano rialzato, al piano primo, al piano secondo e al piano terzo. Pervenuti al piano rialzato troviamo a destra il corridoio in cui in successione rileviamo sul: 1. Lato destro La biblioteca di 84,35 mq; Un archivio di 2,43 mq; I servizi igienici di 28,72 mq; 2. Lato sinistro I servizi igienici di 12,99 mq; La segreteria di 58,31 mq; L ufficio del D. S. G. A. di 23,54 mq; L ufficio del Dirigente scolastico di 43,50 mq; L ufficio del collaboratore del Dirigente Scolastico di 11,40 mq; La sala professori 30,60 mq; Il laboratorio trattamento testi di 37,92 mq; Il corridoio termina con la scala che conduce, discendendo, alla palestra e al varco B e risalendo, al piano primo, al piano secondo e al piano terzo, ma non permette l accesso al piano terra e al piano seminterrato. Sul piano sono presenti tre estintori; uno posto sulla parete dell ingresso (varco A )del vano scala in corrispondenza della rampa, l altro nel corridoio a destra posto sulla parete di sinistra. Un idrante è posto all inizio della prima rampa della scala centrale, un secondo idrante è posto alla fine del corridoio ed un terzo idrante è posto nel corridoio di destra sulla parete di destra a ridosso delle aperture con affaccio sul cortile antistante. All inizio del corridoio del piano rialzato sulla parete di destra è collocato il quadro generale di comando elettrico. 5

6 Il piano è provvisto dei servizi per i disabili. Piano Primo vedi All. 3 Al Piano Primo, che ha caratteristiche costruttive uguali al piano sottostante, si accede attraverso le due scale precedentemente descritte. Giunti al piano attraverso la scala centrale, si incrocia un corridoio largo mt 3,25 e lungo mt 39,90 che si sviluppa a destra della scala che abbiamo percorso. Frontalmente alla scala si trovano i servizi igienici di 12,99 mq. Percorrendo il tratto di corridoio a destra troviamo sul: 1. Lato destro L aula 108 di 25,09 mq; L aula 107 di 28,12 mq; L aula 106 di 38,82 mq; Un vano adibito ad archivio di 2,43 mq; I servizi igienici di 28,72 mq; 2. Lato sinistro L aula 101 di 41,40 mq; L aula 102 di 42,00 mq; L aula 103 di 43,50 mq; L aula 104 di 42,60 mq; L aula 105 di 38,40 mq; La scala di accesso alla palestra, al piano rialzato, al piano secondo, al piano terzo. Sono presenti tre estintori. Il primo è collocato all inizio del corridoio sulla parete di sinistra. Il secondo estintore è posto a metà del corridoio sulla parete di sinistra. Il terzo estintore è collocato sulla parete di sinistra del corridoio in corrispondenza dell aula 105. Sono presenti tre idranti. Il primo è collocato sul pianerottolo tra il piano rialzato e il piano primo. Il secondo è collocato sulla parete di destra a circa metà della lunghezza del corridoio. Il terzo idrante è collocato alla fine del corridoio in prossimità della rampa di scale ai piani. Sulla parete di destra del corridoio è collocato il quadro elettrico del piano. Il piano è sprovvisto dei servizi per i disabili. Piano Secondo vedi All. 4 Al Piano Secondo, che ha caratteristiche uguali al piano sottostante, si accede attraverso le due scale precedentemente descritte. Giunti al piano attraverso la scala centrale, si incrocia un corridoio largo mt 3,25 e lungo mt 39,90 che si sviluppa a destra. Frontalmente alla scala si trovano i servizi igienici di 12,99 mq. 6

7 Percorrendo il tratto di corridoio a destra troviamo sul: 1.Lato destro L aula 208 di 31,10 mq; L aula 207 di 27,46 mq; L aula 206 di 24,88 mq; Un vano adibito ad archivio di 2,43 mq; I servizi igienici di 28,72 mq; 2.Lato sinistro L aula 201 di 41,40 mq; L aula 202 di 42,00 mq; L aula 203 di 43,50 mq; L aula 204 di 42,60 mq; L aula 205 di 38,40 mq; La scala di accesso alla palestra, al piano rialzato, al piano primo, al piano terzo. Sono presenti tre estintori. Il primo è collocato all inizio del corridoio sulla parete di sinistra. Il secondo estintore è posto a metà del corridoio sulla parete di sinistra. Il terzo estintore è collocato sulla parete di sinistra del corridoio in corrispondenza dell aula 205. Sono presenti tre idranti. Il primo è collocato sul pianerottolo tra il piano primo e il piano secondo. Il secondo è collocato sulla parete di destra a circa metà della lunghezza del corridoio. Il terzo idrante è collocato alla fine del corridoio in prossimità della rampa di scale ai piani. Sulla parete di destra del corridoio è collocato il quadro elettrico del piano. Il piano è sprovvisto dei servizi per i disabili. Piano Terzo vedi All. 5 Al Piano Terzo, che ha caratteristiche uguali al piano sottostante, si accede attraverso le due scale precedentemente descritte. Giunti al piano attraverso la scala centrale, si incrocia un corridoio largo mt 3,25 e lungo mt 39,90 che si sviluppa a destra. Frontalmente alla scala si trovano i servizi igienici di 11,71 mq. Percorrendo il tratto di corridoio a destra troviamo sul: 1. Lato destro L aula 307 di 45,37 mq; 7

8 L aula 306 di 39,39 mq; Un vano adibito ad archivio di 2,43 mq; I servizi igienici di 28,72 mq; 2. Lato sinistro L aula 301 di 41,40 mq; L aula 302 di 42,00 mq; L aula 303 di 43,50 mq; L aula 304 di 42,60 mq; L aula 305 di 38,40 mq; La scala di accesso alla palestra, al piano rialzato, al piano secondo, al piano primo. Sono presenti tre estintori. Il primo è collocato all inizio del corridoio sulla parete di sinistra. Il secondo estintore è posto a metà del corridoio sulla parete di sinistra. Il terzo estintore è collocato sulla parete di sinistra del corridoio in corrispondenza dell aula 305. Sono presenti tre idranti. Il primo è collocato sul pianerottolo tra il piano primo e il piano secondo. Il secondo è collocato sulla parete di destra a circa metà della lunghezza del corridoio. Il terzo idrante è collocato alla fine del corridoio in prossimità della rampa di scale ai piani. Sulla parete di destra del corridoio è collocato il quadro elettrico del piano. Il piano è sprovvisto dei servizi per i disabili. Piano intermedio tra il piano rialzato e il primo vedi All. 2 Al vano, adibito a segreteria, si perviene percorrendo la rampa di scale: il suo ingresso è ubicato sul pianerottolo della rampa di scale che conduce dal piano rialzato al piano primo. La superficie è di 22,52 mq. L ambiente è discretamente illuminato dalla luce diurna e il grado di rifinitura complessivo è discreto. Piano intermedio tra il piano primo e il secondo vedi All. 3 Al vano, adibito ad aula n. 100, si perviene percorrendo la rampa di scale: il suo ingresso è ubicato sul pianerottolo della rampa di scale che conduce dal piano primo al piano secondo. La superficie è di 22,52 mq. L ambiente è ben illuminato dalla luce diurna e il grado di rifinitura complessivo è discreto. Piano intermedio tra il piano secondo e il terzo vedi All. 4 Al vano, adibito ad aula n. 200, si perviene percorrendo la rampa di scale: il suo ingresso è ubicato sul pianerottolo della rampa di scale che conduce dal piano secondo al piano terzo. La superficie è di 22,52 mq. L ambiente è discretamente illuminato dalla luce diurna e il grado di rifinitura complessivo è discreto. 8

9 Piano Quarto vedi All. 6 Al Piano Quarto, si accede superato il varco A ed attraverso la scala precedentemente descritta. Giunti al piano attraverso la scala centrale, si incrocia un corridoio largo mt 3,25 e lungo mt 60,00 che si sviluppa a destra. Percorrendo il tratto di corridoio a destra troviamo sul: 1. Lato destro Il laboratorio multimediale E di 67,21 mq; L aula LIM di 31,16 mq; Il laboratorio di fisica - chimica di 31,88 mq; L aula 401 di 29,16 mq; Il laboratorio L di 43,50 mq; L aula 402 di 43,50 mq; L aula 403 di 43,50 mq; L aula 404 di 43,50 mq; 2. Lato sinistro L aula 411 di 34,77 mq; L aula 410 di 24,44 mq; Servizi igienici di 24,05 mq; L aula 409 di 25,70 mq; Servizi igienici di 18,04 mq; Servizi igienici per disabili di 4,62 mq; Alla fine del corridoio sono ubicate le aule: L aula 408 di 42,49 mq; L aula 407 di 33,58 mq; L aula 406 di 33,48 mq; L aula 405 di 42,15 mq. E presente la scala di emergenza. Sono presenti tre estintori. Sono presenti tre idranti. Sulla parete di destra del corridoio è collocato il quadro elettrico del piano. Considerazioni ed elementi vincolanti Le classi che frequentano l Istituto Polispecialistico M. P. Vitruvio sono complessivamente 41. Il numero di alunni iscritti nell anno scolastico 2014/2015 è 882. Le classi sono così distribuite: 8 al Piano Primo, 8 al Piano Secondo, 7 al Piano Terzo, 15 al Piano Quarto. Dalla lettura di quanto fin qui descritto ed agli effetti della pianificazione, risulta che per la: 9

10 SEDE CENTRALE 1. Il Piano Terra in condizioni di massimo impiego, ospiterebbe 96 alunni e 4 docenti. 2. Il Piano Primo, in condizione di massimo impiego, ospiterebbe 192 alunni e 8 docenti; 3. Il Piano Secondo, in condizione di massimo affollamento, ospiterebbe 192 alunni e 8 docenti; 4. Il Piano Terzo, in condizione di massimo impiego, ospiterebbe 168 alunni e 7 docenti. 5. Il Piano Quarto, in condizione di massimo impiego, ospiterebbe 350 alunni e 15 docenti. Poiché la larghezza minima ammissibile delle vie di uscita è data dalla relazione n. persone/capacità di deflusso = x/60, abbiamo: In condizioni di massimo affollamento 1. Piano Terra. Si considerino solo le classi presenti nei laboratori che in condizioni di massimo affollamento potrebbero ospitare 4 classi e 4 docenti per un numero complessivo di 96 occupanti. Pertanto: 100/60 = 1,6 < 3,70 (luce netta dell usc ita centrale - varco A ). 2. Piano Terra-palestra. Si considerino solo le classi presenti in palestra che in condizioni di massimo affollamento potrebbe ospitare 3 classi e 3 docenti per un numero complessivo di 75 occupanti. Pertanto: 75/60 = 1,20 > 1,00 (luce netta dell uscita laterale - varco B ). 3. Piano Primo. 200/60 = 3,33 < 3,70 (luce netta dell uscita centrale varco A ). 4. Piano Secondo. 225/60 = 3,75 > 3,70 (luce netta dell uscita centrale varco A ). 5. Piano Terzo. 200/60 = 3,33 > 1,00 (luce netta dell uscita laterale - varco B ). 6. Piano Quarto. 350/60 = 5,83 > 1,57 (luce netta dell uscita laterale varco C ). Dalla lettura di quanto fin qui descritto, risulta che il numero e l ampiezza totale delle uscite consentirebbero la presenza nell edificio, in condizioni di massima sicurezza, di circa 200 unità. Pertanto, considerata la distribuzione delle aule su quattro livelli oltre il piano terra e il piano rialzato, dove sono presenti i laboratori e la palestra che in condizioni di massimo affollamento potrebbero ospitare 3 classi e 3 docenti per un numero complessivo di 75 occupanti e avendo l edificio solo tre uscite disponibili e con capacità di deflusso inferiore a quella ammissibile, è necessario procedere allo sfollamento del personale razionalizzando i flussi e riducendo al massimo i tempi di evacuazione. 10

11 C. VIE DI FUGA ESISTENTI Uscita centrale (VARCO A ) Uscita laterale (VARCO B ) Uscita laterale (VARCO C ) D. SISTEMI D ALLARME ESISTENTI Campanello elettrico per entrambe le sedi E. ATTREZZATURE E DOTAZIONI NECESSARIE 1. cassette d emergenza contenenti: torcia elettrica, radio a pile, materiale di pronto soccorso, Garze, n. 4 fasce; 2. Estintori a parete in numero adeguato secondo la normativa antincendio (uno ogni 200 mq di superficie utile); 3. Sistema d allarme alternativo da usare in caso di mancanza d energia elettrica. F. POSSIBILITA DI COMUNICAZIONE CON L ESTERNO Telefono (per i numeri telefonici di Pronto Intervento vedi allegato) G. SEGNALI CHE SARANNO USATI Segnale generale d allarme: valevole in qualsiasi caso, suono lungo di campanello seguito da uno breve e da uno lungo; Segnale di evacuazione dell edificio: tre suoni brevi e uno lungo. In mancanza di energia elettrica ed in mancanza di impianto autonomo d alimentazione del sistema di segnalazione, dovrebbe essere attivato un sistema d allarme alternativo, in grado di riprodurre i segnali stabiliti ai due precedenti punti, (ad esempio: segnalatore manuale acustico o batteria d automobile a 12 o 24 volts, una o più trombe per auto) H. DISPOSIZIONI PER I DOCENTI Il responsabile dell attuazione del presente Piano, a livello di classe, è il docente coordinatore che dovrà provvedere a nominare almeno quattro alunni della classe (due titolari e due supplenti) con mansioni di apri-fila e chiudi-fila. Tutti docenti devono conoscere il presente Piano ed essere in grado di illustrarlo agli alunni qualora ne facessero richiesta. In particolare è necessario: a. conoscere esattamente l ordine numerico di evacuazione della propria classe, il percorso da seguire ed il punto di raccolta (riferirsi alla planimetria affissa, ove sono evidenziati: posizione dell aula, via di fuga, uscita e area di raccolta); b. controllare sempre che le suppellettili presenti nell aula (lavagna, armadietti, attaccapanni, etc.) siano ben fissate alle pareti; 11

12 c. controllare sistematicamente che i banchi siano disposti in modo da lasciare sempre un corridoio libero per la fuga; d. il docente della prima ora riporterà sul registro di classe, in corrispondenza del giorno di lezione, il numero degli alunni presenti. Udito il segnale di allarme il docente deve a. far aprire la porta dell aula, ribaltandola completamente sulla parete, dall allievo apri-fila, mentre l allievo chiudi-fila controllerà, limitatamente al proprio piano, che il percorso sia libero da eventuali ostacoli; Udito il segnale di evacuazione il docente deve: a. dare l ordine di abbandonare l aula facendo uscire gli alunni in fila per uno; b. controllare che l allievo chiudi-fila, dopo l uscita di tutta la classe, chiuda la porta dell aula dando così il segnale di uscita alla classe che segue nell ordine numerico di evacuazione; c. far seguire alla classe il percorso riportato in rosso sulla planimetria e farla attraversare le porte e le uscite che conducono all esterno; d. condurre gli allievi nell area di raccolta percorrendo all esterno il marciapiede ed entrando dal cancello riservato all Istituto; e. portare con sé il registro di classe e, giunti nell area di raccolta, procedere all appello; f. non permettere agli alunni, per nessun motivo, di ritornare nell edificio scolastico; g. comunicare ai preposti l eventuale assenza di alunni J ORDINE DI DEFLUSSO DELLA SEDE CENTRALE Al segnale di evacuazione defluiranno contemporaneamente dall edificio: -gli occupanti il Piano Terra sia quelli che occupano la palestra che quelli che occupano i laboratori; -gli occupanti il Piano Rialzato; -gli occupanti il Piano Primo; -gli occupanti il Piano Secondo; -gli occupanti il Piano Terzo; -gli occupanti il Piano Quarto. Gli occupanti il Piano Terra presenti nella palestra si serviranno dell uscita laterale (varco B ), gli occupanti il Piano Terra presenti nei laboratori e gli occupanti il Piano Rialzato usciranno dall USCITA CENTRALE (VARCO A), gli occupanti il Piano Primo e gli occupanti il Piano Secondo, usciranno dall uscita LATERALE (varco B ). Gli occupanti il Piano Terzo usciranno dall uscita centrale (varco A ). Gli occupanti il Piano Quarto usciranno dalla Scala d emergenza (varco C ). L ordine di deflusso è il seguente: 12

13 Per il Piano Terra Per la palestra tutti gli alunni ivi presenti attraverso il varco B. Attraverso il varco A gli alunni occupanti i laboratori: I II III III III IV Laboratorio di grafica Laboratorio trattamento testi Aula di disegno Aula Copisteria Laboratorio di costruzioni. Laboratorio di topografia I docenti dell aula di disegno, del laboratorio di costruzioni, del laboratorio di topografia ed un collaboratore scolastico, dopo essersi accertati che il Piano Terra è stato completamente sgomberato, ne daranno comunicazione al Dirigente Scolastico o al sostituto. Per il Piano Rialzato: I II III IV V VI VII Segreteria D.S.G.A. Dirigente Scolastico Collaboratore del Dirigente Scolastico Biblioteca Sala Professori Laboratorio trattamento testi Il docente del laboratorio trattamento testi ed un collaboratore scolastico, dopo essersi accertati che il Piano Rialzato è stato completamente sgomberato, avviseranno il Dirigente Scolastico o un suo preposto. Per il Piano Primo ATTRAVERSO IL VARCO B le aule n.: I aula 105 II aula 106 III aula 104 IV aula 107 V aula 108 VI aula 103 VII aula 102 VIII aula 101 Per il Piano Primo ATTRAVERSO IL VARCO A l aula n.: 13

14 I aula 100 Il docente dell aula n. 101 ed un collaboratore scolastico controlleranno che nessun allievo o altri siano ancora sul Piano e ne daranno comunicazione al Dirigente Scolastico o ad un suo preposto. Al segnale di evacuazione defluiranno dall edificio gli alunni uscendo attraverso l uscita laterale(varco B ). Secondo il seguente ordine: del Piano Secondo Per il Piano Secondo aule n.: I aula 205 II aula 206 III aula 207 e aula 204 IV aula 208 V aula 203 VI aula 202 VII aula 201 Per il Piano Secondo ATTRAVERSO IL VARCO A l aula n.: I aula 200 Il docente dell aula n. 201 ed un collaboratore scolastico controlleranno che nessun allievo o altri siano ancora sul Piano e ne daranno comunicazione al Dirigente Scolastico o ad un suo preposto. Al segnale di evacuazione defluiranno dall edificio gli alunni uscendo attraverso l uscita centrale(varco A ). Secondo il seguente ordine: del Piano Terzo Per il Piano Terzo aule n.: I aula 301 II aula 302 III aula 303 IV aula 307 V aula 304 VI aula 306 VII aula 305 Il docente dell aula n.305 ed un collaboratore scolastico controlleranno che nessun allievo o altri siano ancora sul Piano e ne daranno comunicazione al Dirigente Scolastico o ad un suo preposto. Al segnale di evacuazione defluiranno dall edificio gli alunni uscendo attraverso la scala di emergenza (varco C ). Secondo il seguente ordine: del Piano Quarto Per il Piano Quarto aule n.: 14

15 I aula 401 e laboratorio di fisica II aula LIM e aula 410 III aula 411 e laboratorio L IV laboratorio multimediale E e aula 402 V aula 403 VI aula 404 VII aula 409 VIII aula 408 IX aula 407 X aula 406 XI aula 405 Il docente dell aula n.405 ed un collaboratore scolastico controlleranno che nessun allievo o altri siano ancora sul Piano e ne daranno comunicazione al Dirigente Scolastico o ad un suo preposto. M. NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI PUBBLICHE CALAMITA GENERALITA Tali norme vengono trattate come segue: In caso di evento sismico; In caso di evento vulcanico; In caso di incendio. Il docente, durante la scossa, deve: In caso di evento sismico a. Conservare la calma ed infonderla agli altri; b. Far sdraiare gli allievi sotto il banco e porsi sotto la cattedra; c. Tenere gli alunni lontano da finestre ed eventuali pareti vetrate; d. Non farli sostare sulle rampe di scale; e. Se la classe è all aperto tenere gli alunni lontano dagli edifici. Dopo la scossa, udito il segnale di evacuazione deve attenersi a quanto precedentemente pianificato. In caso di evento vulcanico Per questo particolare caso è bene ricordare che un eruzione vulcanica è la fuoriuscita di magma fluido incandescente, costituito da gas, materiale liquido e componenti solidi, da una o più fessure della crosta terrestre provocate dalle mutue collisioni delle placche e delle zone litosferiche e dai loro movimenti verticali rispetto alla massa liquida del mantello sottostante. 15

16 Allo stato, le misure di prevenzione di un eruzione vulcanica sono inesistenti. Appare evidente da quanto detto, che uniche misure possibili sono i provvedimenti di difesa passiva, peraltro non di competenza della scuola, quali: a. Divieto di antropizzazione delle aree a rischio elevato; b. Costruzione di barriere di protezione di zone atrofizzate con canali di deviazione delle colate laviche verso aree di espansione sterili; c. Pianificazione delle operazioni di evacuazione supportata da itinerari di deflusso riservati, e di sistemazione in aree già definite della popolazione, del patrimonio geologico e dei beni artistico-culturali evacuati dalle zone minacciate. La minaccia da cui difendersi, specie per un vulcano come il Vesuvio, è costituita da: a. Nubi ardenti, spesso tossiche, dette anche surge; b. Ricaduta di materiale solido; c. Colate di lava e fango. Di fronte a tale minaccia, l evacuazione è l unica alternativa valida. Pertanto, l immediata evacuazione dell edificio scolastico è fattore primario. Il deflusso avverrà secondo le modalità già note. Gli alunni, in tale circostanza, dovranno raggiungere rapidamente le proprie famiglie. Al verificarsi di un incendio occorre: In caso d incendio a. Segnalare tempestivamente il tipo d incendio e l ambiente in cui si sta verificando agli addetti al servizio antincendio che provvederanno, qualora possibile, ad utilizzare i mezzi disponibili per eliminare il focolaio d incendio. b. Seguire con attenzione le istruzioni emanate ed impartite dagli addetti al soccorso; c. Nell impossibilità di spegnere il principio d incendio, chiudere le aperture del locale e sigillare le fessure per impedire l entrata di ossigeno; d. Abbandonare rapidamente l edificio modificando, se necessario, il piano d evacuazione. N. AREA DI SGOMBERO IN CUI CONFLUIRE Vedi planimetrie affisse nelle aule e negli spazi dell istituto. O. MODULISTICA PER LA RICHIESTA DI SOCCORSO Vedi allegato P. PROVE DI EVACUAZIONE DELL EDIFICIO SCOLASTICO Valutazione dei tempi occorrenti. Le prove vanno effettuate due volte l anno. Una delle prove deve essere effettuata all inizio dell anno scolastico, una va effettuata senza preavviso. 16

17 Q. RICHIESTA D INTERVENTI ALL ENTE PROPRIETARIO 1. Ripristinare la rampa di scale del varco B e la rampa di scale del varco A ; 2. Ripristinare le bande antiscivolo sui gradini esterni e su tutti i gradini interni; 3. Realizzazione di una scala d emergenza esterna che dia direttamente sul cortile; 4. Ampliamento dell apertura del cancello esterno in corrispondenza dell uscita centrale; 5. Installazione di impianto di segnalazione d allarme, autoalimentato ed indipendente dalla rete principale; 6. Installazione di luci di emergenza; 7. Installazione di impianto luminoso per la segnalazione delle vie di fuga; 8. Innalzamento del corrimano delle due scale ad un altezza di cm 100; 9. Installazione di estintori in numero adeguato alle norme vigenti e verifica di quelli esistenti; 10. Installazione di frangisole per le aule esposte a sud; 11. Realizzazione di porte taglia fuoco a delimitazione dei vani scala per evitare, in caso d'incendio, che il vano scala faciliti il propagarsi di fiamme e fumo da un piano all'altro; 12. Controllo dell'efficienza e manutenzione dell'impianto di ill uminazione di emergenza; 13. Sistemazione delle uscite di sicurezza e delle vie di fuga per quelle poste al lato Ovest dell'edificio che, nella parte terminale, si restringono e non sono di dimensioni adeguate o, in alternativa, realizzazione di nuova scal a di emergenza; 14. Ripristino delle chiusure delle finestre vetrate; 15. Sostituzione degli arredi delle aule con nuovi banchi e sedie; 16. Ripristino dell'intonaco esterno per eliminare il pericolo di caduta di calcinacci; 17. Uso delle Dotazioni di Protezione Individuale (DPI) per i tecnici coinvolti nell'uso e gestione del laboratorio di costruzioni e di tutti i laboratori presenti in Istituto; 18. Rifacimento completa dei bagni e degli spogliatoi della palestra; 19. Eliminazione del pericolo dovuto alla presenza di spigoli vivi ed ostacoli all'interno della palestra per le gradinate troppo vicine al rettangolo di gioco; 20. Realizzazione di apposite ringhiere a delimitazione laterale delle gradinate della palestra e del campetto esterno; 21. Delimitazione dell'area interessata dal campetto esterno; 22. Predisposizione nei bagni degli alunni e dei docenti degli arredi (rubinetteria, distributori di saponi, ecc.) con relativa manutenzione; 23. Pulizia e disinfestazione dei locali interrati e successiva m anutenzione periodica (con possibilità di recupero); 24. Pulizia del pianerottolo del torrino scala e sistemazione della porta in metallo di accesso sul terrazzo; 25. Chiusura del giunto tecnico esistente ai vari piani; 26. Eliminazione del manufatto esistente nel cortile dell'istituto (parzialmente crollato), delle vasche e dei tombini dell'impianto di depurazione ormai non utilizzato da anni; 27. Predisposizione dell'apertura dei cancelli e di tutte le vie di accesso 17

18 dell'istituto durante le attività didattiche; 28. Sostituzione di alcune pedate di marmo della scala principale e della scala secondaria; 29. Manutenzione dell'impianto elettrico con ripristino di tutti i punti luce non funzionanti e controllo periodico dell'efficienza dell'impianto di messa a terra; 30. Manutenzione dell'impianto di riscaldamento con ripristino delle originarie superfici radiati e riparazione dei termoconvettori in tutti i laboratori ed eliminazione delle tubazioni lasciate sporgenti senza elementi radianti; 31. Eliminare le barriere architettoniche che limitano la fruibilità della scuola da parte dei disabili; 32. Pulizia accurata e periodica con prodotti disinfettanti dei bagni; 33. Predisposizione dell'apertura dei cancelli e di tutte le vie di accesso e di emergenza del plesso durante le attività didattiche; 34. Ripristinare i pozzetti d ispezione e i corpi illuminanti. Il Dirigente Scolastico Il responsabile del S. P. P. Il rappresentate dei lavoratori 18

19 1. Vigili del fuoco Allegato Numeri telefonici per la segnalazione di emergenze Pronto Intervento tel Carabinieri Pronto Intervento tel Stazione di via Alcide De Gasperi 171 tel Polizia di Stato Soccorso Pubblico tel. 113 Commissariato di Castellammare di Stabia via A.De Gasperi, 175 tel Emergenza Sanitaria Pronto Intervento tel. 118 Ospedale San Leonardo viale Europa tel Comune P.za Giovanni XXIII, 13 tel Provveditorato agli Studi Centralino tel Centralino Generale tel

20 Allegato Modulistica di richiesta di soccorso Da: Istituto Superiore M. P. Vitruvio Castellammare di Stabia A: Comune di Castellammare di Stabia E per conoscenza. Provveditorato agli Studi di Napoli Questo Istituto comunica che a seguito evento (sismico, vulcanico, incendio) si è verificato quanto segue: a. Perdite in vite umane Docenti n. Allievi n. Collaboratori scolastici n. b. Feriti gravi Docenti n. Allievi n. Collaboratori scolastici n. c. Feriti leggeri Docenti n. Allievi n. Collaboratori scolastici n. d. Danni all edificio (descrizione sintetica dei danni) Seguirà elenco nominativo del personale coinvolto. Le famiglie (sono state informate o non sono state informate) Si richiede per l edificio: Verifica agibilità; Valutazione danni. Il Dirigente Scolastico 20

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