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1 Indice: Considerazioni di sintesi agli Organi di Governo...2 Introduzione: la struttura seguita e i nuovi indicatori...6 La Scuola Normale, peculiarità e aspetti strutturali...8 Peculiarità:... 8 Aspetti strutturali:...10 Il Nucleo di Valutazione: Attività e Composizione...12 Attività...12 Composizione...13 L organizzazione dell Ufficio di Supporto...13 A) La ricerca...14 Relazione triennale della ricerca (anni ), nell ambito del sistema di valutazione del CIVR...17 Laboratori Classe di Lettere:...24 Laboratori Classe di Scienze:...38 B) La Formazione Universitaria...47 Attività di orientamento...47 Corso ordinario...64 C) La formazione post laurea...89 Corso di perfezionamento...89 D) Alta Formazione e Formazione Professionalizzante Corsi di alta formazione Stage e Tirocini E) Le Risorse e i Servizi Complementari Personale Biblioteca: CEIC- Centro di Elaborazione dell'informazione e del Calcolo Centro Edizioni I collegi della Scuola: Sedi in fase di ristrutturazione: La stagione concertistica: I Concerti della Normale Allegati 1. La Valutazione della didattica Rendiconto Il normalista tra passato e futuro: il database degli allievi

2 CONSIDERAZIONI DI SINTESI AGLI ORGANI DI GOVERNO Il Nucleo di Valutazione, a seguito dell analisi dei dati in riferimento all anno 2004, ha elaborato l allegata relazione tecnica che conferma il percorso di crescita e sviluppo dei cardini fondamentali della Scuola Normale: la didattica e la ricerca. Fondamentale da questo punto di vista è l intreccio che la Scuola ha da sempre cercato di tessere fra queste due componenti e fra gli ambiti disciplinari delle due Classi, in una logica di sviluppo complessivo e integrato. Il Nucleo esprime pertanto il proprio compiacimento per il miglioramento dei risultati nelle attività della Scuola. Per rendere più chiara la lettura, ma anche per mettere in evidenza i punti di miglioramento, si riportano di seguito i principali risultati conseguiti, riservando alla parte finale le considerazioni conclusive e gli aspetti specifici di sviluppo suggeriti. 1) Il Nucleo di Valutazione, prendendo spunto dalle indicazioni e orientamenti emersi in sede comunitaria, ritiene di porre l accento sull attenzione che è stata prestata dalla Scuola Normale alla crescita del livello di eccellenza della formazione e alla promozione delle possibilità di carriera nel mondo scientifico, tecnologico e imprenditoriale. I primi risultati provenienti dall analisi della banca dati delle carriere degli ex normalisti, confermano la capacità della Scuola, soprattutto negli ultimi anni, di rispondere a queste esigenze. Si è aperto per gli allievi negli ultimi decenni un ventaglio di percorsi professionali sempre più diversificato e questo fenomeno trova un interessante riscontro nei normalisti più giovani, quelli che sono entrati alla Scuola come ordinari o come perfezionandi tra il 1995 e il Sempre più numerosi sono, infatti, quanti hanno voluto acquisire e sperimentare professionalità nuove attraverso esperienze di tirocinio presso redazioni giornalistiche e radiotelevisive, case editrici, aziende informatiche, uffici e sedi nazionali ed estere del Ministero degli Affari Esteri, musei. In particolare, negli ultimi tre anni, sono stati 55 (il 9% degli allievi aventi titolo) coloro che hanno affrontato con interesse ed esito positivo questo tipo di esperienza. In numero crescente sono inoltre quanti, sia della Classe di Lettere che della Classe di Scienze, trovano collocazione e sono ricercati nel mondo dell impresa e nei settori più diversi: dal finanziario, all informatico, alle telecomunicazioni. Si tratta di una svolta di rilievo che nasce dalle profonde trasformazioni in atto nel mondo del lavoro (ridistribuzione e ridefinizione dell offerta lavorativa, nuove normative e legislazione del lavoro) e che genera un radicale e creativo ripensamento del senso e dell «impiegabilità» delle tradizionali lauree «pure», umanistiche e scientifiche (per un dettaglio dei risultati vedi appendice 3). 2) Altra considerazione riguarda il respiro internazionale delle attività svolte dalla Scuola: questo è il risultato del notevole sviluppo delle strutture, anche logistiche, ma soprattutto della crescita dei laboratori e degli ambiti di ricerca esistenti che ha intensificato le collaborazioni scientifiche nazionali e internazionali ed ha stimolato e determinato l integrazione del patrimonio tradizionale con elementi di costante innovazione e adeguamento alle nuove esigenze presenti sulla scena mondiale. Il 2 aprile 2004, in occasione di una conferenza internazionale tenutasi a Bruxelles, un gruppo di esperti di alto livello ha presentato a Philippe Busquin, già commissario europeo responsabile della ricerca, alcune raccomandazioni volte ad accrescere le risorse umane europee nel campo della scienza e della tecnologia. Il gruppo ha individuato i principali ostacoli che impediscono all'europa di aumentare il proprio numero di scienziati, e in particolare ha esortato i governi europei ad elaborare una politica più efficace in materia di risorse umane in campo scientifico e questo al fine di incoraggiare le nuove leve a diventare la futura generazione di ricercatori e di inventori europei. Per poter raggiungere questo risultato, è stata sottolineata l importanza di migliorare il livello di formazione e promuovere le possibilità di carriera in campo scientifico e tecnologico. E stato inoltre evidenziato il ruolo delle università in questo processo che devono impartire una formazione che apra le porte a un'ampia scelta di carriere scientifiche anziché concentrarsi sulla sola preparazione alla carriera accademica. 2

3 In questo processo di allineamento continuo ai bisogni della società internazionale, un valido strumento possono rappresentare i corsi di alta formazione che impiegano e mettono a frutto le competenze distintive emblematiche della Scuola. Già con alcune delle esperienze realizzate negli anni precedenti, in specie nell ambito del Progetto ARTE e con il corso in Mobile Computing organizzato nel 2003, si è assistito ad un fitto scambio di interventi da parte di una molteplicità di attori internazionali su tematiche di sempre più attuale interesse che hanno permesso agli allievi formati, provenienti da tutto il mondo, di rafforzare e accrescere le proprie competenze. Le risorse destinate a queste attività possono pertanto considerarsi investimenti importanti per lo sviluppo dell intera comunità internazionale e per l affermazione di un ruolo culturale a vasto raggio della Scuola. 3) La Scuola si è dimostrata da sempre un sistema aperto alla società e nel suo ruolo di promozione della cultura, sopra accennato, si pongono senza dubbio i corsi di orientamento universitari. Questi, oltre ad essere un ottimo bacino da cui attingere nuovi allievi (negli ultimi anni in media il 20% dei neo normalisti proviene dai corsi) costituiscono una importante leva per lo sviluppo dell intero sistema universitario. E rilevante ricordare che il loro scopo principale non è quello di presentare la Scuola Normale Superiore: i corsi vogliono infatti fornire soprattutto un ampio panorama di esperienze e temi di studio interdisciplinari presenti nel mondo universitario, nella ricerca, nelle attività istituzionali e professionali. Si tratta di un attività di formazione e informazione ad amplissimo spettro che riverbera pertanto i suoi effetti sull intera società. Molti di coloro che sono passati dai corsi di orientamento hanno infatti superato il concorso di ammissione presso prestigiose istituzioni universitarie. Il Nucleo si compiace pertanto dell impegno profuso dalla Scuola Normale in relazione ai corsi di orientamento universitari nell anno 2004, vedendo con particolare favore l accordo che è stato stretto con l Università di Trento per l organizzazione di corsi in collaborazione presso la città di Rovereto. 4) In merito ai dati inerenti al concorso di ammissione degli ultimi anni si osserva un trend positivo, pur con alcune oscillazioni di dati, ma con qualche diversificazione di risultati fra le due classi. Tali differenze ed oscillazioni si possono comunque ricondurre ad un orientamento della cultura nazionale nella quale incidere con interventi programmati tesi a valorizzare la ricerca pura nell ambito di possibili applicazioni. In altri termini, i frutti della ricerca pura si traducono sempre più e rapidamente verso indirizzi applicativi e dunque, al tempo stesso, producono innovazione stimolando nuova occupazione. La Scuola si è mossa negli ultimi anni con successo in questa direzione allargando i propri contatti all esterno con imprese e banche, anche organizzando corsi specifici come quelli di finanza matematica e di matematica per l industria grazie alla collaborazione dell Associazione Amici della Scuola. Il Nucleo ritiene molto positivo questo indirizzo perché ancora una volta costituisce la dimostrazione della attitudine della Scuola di rispondere in modo proattivo alla società, ponendosi come soggetto dinamico in grado di interpretare i cambiamenti e renderli fecondi. 5) Per quanto riguarda la Biblioteca della Scuola Normale, il Nucleo ribadisce la sua importanza e il suo ruolo attivo di strumento di ricerca, a beneficio dell intera comunità nazionale e non solo. Sottolinea ancora una volta che la Biblioteca della Scuola è la più grande biblioteca a scaffale aperto in Italia ed una delle più importanti in Europa. Significativi sono gli sviluppi che si sono avuti negli ultimi anni in termini di patrimonio librario, anche a seguito di importanti donazioni: basti ricordare quella della biblioteca del matematico e storico della scienza Clifford Ambrose Truesdell, e del Prof. Eugenio Garin. Significativo è anche stato lo sviluppo verso l informatizzazione, che la Biblioteca ha intrapreso, in modo da porsi come strumento dinamico e flessibile anche per utenti remoti. 3

4 4 Nucleo di Valutazione In merito agli aspetti summenzionati, di seguito si presentano alcune osservazioni orientate allo sviluppo: - per quanto riguarda le considerazioni espresse al punto 1), a fronte dell orientamento dell ultimo ventennio che vede, come detto, una crescente attenzione verso le carriere extra accademiche, si evidenzia la necessità di potenziare le politiche interne rivolte a soddisfare tali nuove esigenze, favorendo una rapida soddisfazione e comprensione dei bisogni degli allievi e del sistema nel suo complesso. Ciò è confermato dai dati raccolti in sede di concorso di ammissione ( ), dove il 92% dei partecipanti si è dichiarato favorevole ad iniziative di orientamento professionale. Su questa linea si pone il Progetto SNS-CaPS (Career and Placement Service), presentato al MIUR nel 2004 nell ambito della programmazione triennale del sistema universitario , che ha l obiettivo di potenziare un settore sempre più importante nel mondo universitario, il placement, al fine di colmare le distanze fra mondo dell istruzione e del lavoro, anche supportando l inserimento dei normalisti. Il Nucleo suggerisce, in attesa di risposte da parte del MIUR sull ammissibilità al finanziamento del progetto, di avviare sin da ora una fase rivolta al potenziamento delle strutture di placement. A tal fine, come già suggerito nelle relazioni precedenti, si ritiene assolutamente indispensabile il completamento dei dati presenti nel database degli ex normalisti e ciò per rendere più puntuale l esame dei risultati di outcome e la susseguente riflessione. Il Nucleo ribadisce la necessità che la Scuola si attivi per la creazione di strumenti sia informatici sia tradizionali che a regime permettano un contatto con gli ex allievi, consentendo pertanto un aggiornamento continuo dei dati a disposizione; - al fine di valorizzare, come indicato al punto 2), la peculiare caratteristica che la Scuola ha di istituto in grado di interpretare i bisogni espressi dalla comunità internazionale, considerata la positiva esperienza realizzata in specie nel 2003 con il corso in Mobile Computing, il Nucleo suggerisce, in coerenza con le sue strategie, di valutare l opportunità di trasferire competenze tramite corsi di alta formazione o di specializzazione in settori di punta e di attuale interesse scientifico internazionale, anche con il fine di rafforzare il valore delle relative discipline interne; - visti i positivi risultati conseguiti dai corsi di orientamento (punto 3), il Nucleo auspica un loro ulteriore potenziamento perché possano essere ampliate le esperienze al di fuori della Regione Toscana e perché possa essere valutata la fattibilità di esperienze all estero, anche in collaborazione con altre prestigiose istituzioni universitarie. In considerazione della recente riforma universitaria, del c.d. 3+2, e in ragione del fatto che dallo scorso anno è stato istituito un concorso per l ammissione al quarto anno, il Nucleo suggerisce inoltre la creazione di appositi corsi di orientamento destinati a coloro che hanno conseguito la laurea ordinaria. Questi corsi potrebbero rispondere ad un nuovo bisogno di orientamento che anche tali soggetti hanno, nel contempo rendendo note le potenzialità presenti alla Scuola; - considerato quanto detto al punto 4), ossia l importanza di valorizzare la componente applicativa della ricerca pura effettuata alla Scuola e conseguentemente le opportunità che si aprono grazie agli studi in Normale, il Nucleo suggerisce di potenziare ulteriormente il sito web come strumento di comunicazione esterna. Come dimostrano i dati dell ultimo sondaggio condotto sui partecipanti al concorso di ammissione, il canale principale di acquisizione di ulteriori informazioni sulla Scuola è stato nel 77% dei casi il web. La nascita del nuovo sito ha senza dubbio contribuito a fornire con maggiore chiarezza ed immediatezza informazioni e notizie di interesse per potenziali allievi o istituzioni interessate e proseguendo su questa strada si potranno avere significativi positivi ritorni. Sempre in relazione all aspetto in esame, sarebbe opportuno potenziare all interno della Scuola la cultura della protezione della proprietà intellettuale. Il Nucleo ritiene al riguardo che la Scuola potrebbe beneficiare di accordi con le altre strutture accademiche di successo;

5 - con l obiettivo di estendere e potenziare il ruolo della Biblioteca e renderla uno strumento sempre più attento ai bisogni dell utenza, il Nucleo suggerisce di valutare con attenzione la possibilità di ampliare l orario di apertura alle ore serali, così come fatto con successo da parte di altre Università, inclusa l Università di Pisa. Altro aspetto sul quale pare opportuno riflettere, è l utilizzo diffuso ed esteso della digitalizzazione nelle biblioteche. Questo costituisce senza dubbio un punto di forza perché, come detto, può permettere l accesso ad informazioni anche ad utenti che sono remoti, ma in sé contiene anche un rischio: i cambiamenti informatici potrebbero infatti rendere illeggibili, fra qualche anno, documenti che sono archiviati in formato elettronico con strumenti e metodologie sorpassate. Si deve essere consapevoli di questo pericolo e riuscire a rimanere al passo con lo sviluppo tecnologico evitando, in questo settore, di essere preda dell obsolescenza. Altri aspetti sui quali il Nucleo richiama l attenzione sono: - l opportunità di proseguire il percorso di miglioramento qualitativo dei processi e della relativa certificazione ISO 9001:2000 ed SA 8000:2001, intrapreso all interno della Scuola dall area delle attività formative extracurriculari (orientamento universitario, tirocini e alta formazione), estendendolo anche ad altre aree della Scuola al fine di conseguire un miglioramento della qualità dei servizi offerti all utenza, con un positivo ritorno anche per il personale in servizio in termini di miglioramento del clima interno grazie alla definizione e alla chiarezza dei processi lavorativi da compiere; - sostenere il miglioramento del servizio di comunicazione interna fra i laboratori: in occasione delle audizioni effettuate da questo Nucleo nel corso dell anno 2004 con i vari responsabili e direttori dei diversi Centri e Laboratori della Scuola, il Nucleo ha avuto modo di apprezzare, ancora una volta, le grandi potenzialità presenti all interno, nonché la presenza di alcuni brillanti giovani ricercatori. Nel contempo ha però osservato una certa difficoltà nello scambio di informazioni fra le varie strutture interne e la carenza di linee di azione complessive. Alcuni laboratori, almeno per talune delle loro linee di sviluppo, hanno infatti manifestato una certa comunanza di obiettivi ma di rado riescono a convogliare in un unica direzione i propri sforzi e ciò, per la gran parte, per un difetto di comunicazione. Apportando dei miglioramenti in tal senso si potrebbe evitare lo spreco di energie, migliorando conseguentemente l efficacia ed efficienza nel raggiungimento dei risultati; - perseguire la coerenza fra la strategia di crescita e la struttura amministrativa, considerando gli sviluppi che la Scuola ha avuto nelle sue componenti negli ultimi anni. In conclusione, il Nucleo torna anche quest anno a sottolineare l apporto, presente e futuro, che la Scuola è in grado di dare al progresso del Paese, così come ha sempre fatto durante la sua storia. L ingrediente fondamentale di questo successo è lo spirito critico e la curiosità intellettuale che la Scuola Normale incoraggia nei propri allievi, che si sostanzia nella rapidità e adattabilità al cambiamento. Su questa strada, visti i successi conseguiti, la Scuola deve continuare a procedere, non rimanendo indifferente ai cambiamenti sociali, ma utilizzandoli a proprio vantaggio per rafforzare la propria posizione di guida e sviluppo nella società contemporanea. Il Nucleo esprime un sentito ringraziamento al Direttore, al Prorettore al Bilancio, allo Sviluppo ed alla Valutazione, ai Presidi delle Classi, ai Direttori dei Laboratori, al Direttore della Biblioteca, ed al Responsabile della Segreteria del Nucleo di Valutazione, per la disponibilità ad una piena interazione, elemento fondamentale per individuare prospettive di miglioramento. 5

6 INTRODUZIONE: LA STRUTTURA SEGUITA E I NUOVI INDICATORI Obiettivo di questa relazione è di fornire un quadro dell attività svolta da parte della Scuola Normale nel corso del Il processo di valutazione del sistema universitario ha preso avvio da diversi anni in Europa e in Italia. La normativa nazionale al riguardo ha mirato a disciplinare e standardizzare la valutazione con l obiettivo di assicurare il miglioramento qualitativo delle attività degli atenei attraverso la verifica di tre importanti leve: l efficienza, l efficacia, l economicità delle attività didattiche, di ricerca e di gestione amm.va. Fra l altro la valutazione delle istituzioni universitarie è uno dei punti qualificanti della politica attuata dal MIUR per il rilancio e il miglioramento qualitativo del sistema italiano nel contesto europeo, ed una conferma di questa politica si può chiaramente leggere nel meccanismo di valutazione triennale della ricerca affidato al CIVR. In sostanza sta prendendo piede una c.d. esigenza della valutazione e ne è segno evidente il proliferare di organi e strumenti di valutazione che si stanno affermando non solo in ambito universitario. Il problema consiste nell associare il termine valutazione a quello di esigenza. Il rischio è quello di svilire il ruolo principale che la valutazione deve avere: l accompagnamento. Valutare non significa semplicemente misurare. Con il termine misurazione ci si riferisce infatti ad un attività che postula la presenza di riferimenti o elementi oggettivi che non consentono incertezze. Valutare invece implica necessariamente una componente discretiva, di giudizio, che si avvale di misure ma non si riduce a queste. Proprio in ragione di questi aspetti, il Nucleo di Valutazione, già da alcuni anni, considera importante condurre il suo lavoro attraverso un attenta e continua interazione con la Scuola ed in particolare con il Direttore, i Responsabili dell area amministrativa, i Presidi ed i professori impiegati nelle principali aree di attività didattica e scientifica. In quest ottica, anche nel corso del 2004 sono stati riproposti incontri con i vari responsabili dei laboratori e centri di ricerca della Scuola. Questo è stato fatto sia per avere una panoramica generale delle attività di ricerca svolte all interno della Scuola, che per raccogliere spunti e suggerimenti utili al miglior funzionamento della struttura. L obiettivo delle audizioni è quello di innescare un effetto sinergico tra i soggetti aventi come obiettivo l aumento del livello qualitativo del servizio fonrnito all utenza, in particolare per quanto riguarda la produzione, la didattica, le altre attività formative e culturali, i servizi in genere. Il Nucleo infatti sperimentando la difficoltà oggettiva di riferire alla Scuola parametri quantitativi utilizzati per la valutazione di attività universitarie tradizionali, si è trovato a riflettere sulla cultura dei risultati. Nell attuale dibattito scientifico-metodologico sull organizzazione stanno in realtà emergendo perplessità su quei sistemi di controllo e ricompensa legati troppo strettamente ai risultati economicofinanziari di breve periodo. E forse interessante ricordare come nella dottrina si evidenzi un significativo passaggio da modelli focalizzati su grandezze misurabili con elevato grado di certezza a sistemi complessi, nei quali la capacità di raggiungere i risultati è profondamente legata al coinvolgimento degli stessi utenti e alla capacità della struttura di recepire le loro aspettative per un effettivo miglioramento dei meccanismi di gestione. Per quanto riguarda l attività di valutazione della didattica da parte degli studenti, il Nucleo ha proceduto alla distribuzione di questionari agli allievi. Sono stati definiti indicatori ripresi da quelli del CNVSU ed adattati alle peculiarità della Scuola. Se potrà essere programmata e realizzata in modo più completo e metodologicamente migliore, anche mediante l utilizzo di questionari informatici, in futuro, anche sulla scorta dei collegamenti già avviati con i Responsabili delle varie Classi, il Nucleo ritiene che si potranno raccogliere utili indicazioni finalizzate al miglioramento. In generale la produzione di indici oggettivi e comparabili dovrebbe essere oggetto di meditata attenzione in una prospettiva analitica e interpretativa ampia e complessa considerando che il rigore 6

7 e la possibilità di effettuare un corretto benchmarking poggiano sulla capacità dei parametri utilizzati di rappresentare correttamente la realtà osservata. Se i parametri sono non idonei tutte le operazioni successive rischiano ancorché condotte con rigore quantitativo formale di sortire effetti distorsivi. Anche nella problematica più strettamente aziendale, cui sempre più spesso l Università e le Scuole superiori fanno riferimento, la diffusione del management per obiettivi e la valutazione ed il controllo sui risultati possono condurre a giudizi positivi su persone e strutture le cui performances appaiono fortemente correlate a contingenze favorevoli penalizzando invece altre i cui risultati sono stati ottenuti in condizioni più difficili o comunque assai differenti. E viceversa. Dunque ciò che è significativo non è l oggettività delle misurazioni bensì una coerente rappresentazione della realtà. Per poter perseguire e realizzare tale obiettivo, nel corso del 2002, la Scuola Normale e la Scuola Sant Anna hanno deciso di stilare un documento contenente criteri di valutazione capaci di rappresentare in modo efficace le peculiarità delle due Scuole Superiori ad ordinamento speciale. Gli indicatori proposti si differenziano da quelli applicati a livello nazionale agli altri atenei, in considerazione delle diversità con questi intercorrenti. Il Comitato Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario, nella formulazione degli indicatori per la valutazione dell attività degli atenei nel 2002 (DOC 5/03), ha recepito gran parte degli indicatori proposti, prevedendo delle tabelle dedicate alle due Scuole d eccellenza. Anche per gli indicatori relativi all anno 2004, il CNVSU ha confermato, sulla base delle esperienze compiute negli anni scorsi, la richiesta di un set di informazioni specifico per le Scuole superiori ad ordinamento speciale, ripartendo i dati in cinque moduli di attività: Formazione Universitaria Formazione post-laurea alta formazione e formazione continua ricerca scientifica risorse, strutture e servizi complementari La presente relazione, come quella dello scorso, inserisce nella propria struttura i moduli di attività in cui sono ripartiti gli indicatori proposti, con un aggiunta relativa all attività edilizia ed alle evoluzioni che si sono avute nel corso del Rispetto allo scorso anno il Nucleo di Valutazione ha deciso di modificare l ordine di presentazione delle attività nella relazione, iniziando dalla ricerca scientifica e poi facendo seguire la parte relativa alla formazione (orientamento, formazione universitaria, formazione post-laurea, alta formazione e formazione professionalizzante). Questa scelta si giustifica nella volontà di dare maggiore risalto al grosso investimento che la Scuola compie nell ambito della ricerca e che la rende caratteristica rispetto agli altri atenei. La relazione inizia con una breve parte introduttiva di carattere descrittivo della Scuola e dell attività svolta all interno della stessa da parte del Nucleo di Valutazione. 7

8 LA SCUOLA NORMALE, PECULIARITÀ E ASPETTI STRUTTURALI Peculiarità: La Scuola Normale Superiore (SNS) di Pisa venne fondata per decreto di Napoleone il 18 ottobre 1810 come elemento centrale del suo programma di "riforma del sapere" e come gemella italiana dell École Normale Supérieure di Parigi. La sua attività cominciò però soltanto nel Già da allora venivano ammessi per concorso studenti di lettere e di scienze con l obiettivo di formarne insegnanti per le scuole medie. Il piano di studi prevedeva un programma didattico che andava ad integrare i corsi dell Università di Pisa e che venne ripreso e ridefinito nel 1847, quando la Scuola rinacque come istituzione del Granducato di Toscana. Nel 1862 la Scuola Normale toscana divenne Scuola Normale italiana come unica grande scuola nazionale; nei primi anni del nuovo corso ne fu direttore lo storico Pasquale Villari, che si occupò del consolidamento dell istituzione. Durante la direzione sua e del suo successore, Enrico Betti, la Scuola venne assumendo sempre più il profilo di un istituto superiore di formazione scientifica e di ricerca, piuttosto che solo di seminario pedagogico. In base a questo nuovo programma venne fondata una rivista destinata ad accogliere i lavori dei normalisti: nel 1871 iniziò così la pubblicazione degli Annali della Scuola Normale, distinti in una serie letteraria e una scientifica. Un altro importante passo in questa direzione sarebbe stato fatto tra il 1923 e il 1927 con l istituzione del corso di perfezionamento. Una nuova inaugurazione della Scuola ebbe luogo il 10 dicembre La Scuola divenne allora, con nuove disposizioni di legge, un istituto superiore del tutto autonomo rispetto all Università, benché ad essa collegato. Vennero istituiti inoltre un Collegio Giuridico e un Collegio Medico annessi alla Scuola Normale e sottoposti alla sua direzione amministrativa e didattica. Divenne direttore della Scuola Giovanni Gentile (che ne era stato allievo). Nella denominazione originaria di Scuola Normale, l aggettivo si riferiva a quella che era la sua funzione didattica primaria, di trasmettere norme : nell Ottocento le Scuole magistrali si chiamavano per questo le Normali. Alla funzione della Scuola di preparare all insegnamento secondario, si è progressivamente affiancata quella di formare dei futuri ricercatori e docenti universitari. Sono, infatti, numerosi i normalisti che hanno insegnato e insegnano in università italiane e straniere; tra essi, studiosi che hanno lasciato una significativa impronta nella cultura umanistica e scientifica mondiale. In seguito al notevole sviluppo delle strutture, anche logistiche, della Scuola, la creazione di laboratori, l incremento di insegnamenti e ambiti di ricerca, l intensificarsi delle collaborazioni scientifiche nazionali e internazionali ha stimolato e determinato l integrazione del patrimonio tradizionale con elementi di costante innovazione e adeguamento alle nuove esigenze di un centro avanzato di studio e di ricerca; in questo processo di trasformazione e sviluppo si sono conservati comunque il gusto e la coscienza della tradizione peculiare di questa istituzione formatasi e consolidatasi attraverso quasi due secoli di storia italiana. La presenza, fra i poco meno di 5000 allievi della Scuola dall epoca della fondazione ad oggi, di tre premi Nobel (Carducci, Fermi, Rubbia) e di due Presidenti della Repubblica (Gronchi, Ciampi) sta a conferma dell elevato valore della Scuola Normale non solo nel contesto accademico italiano, ma internazionale. Una prima generale riflessione, spinta anche dall esame dei documenti e dei dati disponibili, ha confermato al Nucleo la difficoltà, per la sostanziale diversità istituzionale, di riferire alla Scuola Normale, parametri, standard o comunque criteri, validi per l assegnazione alle Università delle risorse varie e per la valutazione stessa della loro attività. Del resto è ben noto che Istituzioni quali la Scuola Normale Superiore, la Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento Sant Anna e la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste hanno, rispetto agli atenei italiani, peculiarità di grande rilievo; sono caratteristiche che dovrebbero essere considerate dal legislatore e dal Governo, ogni qual volta si interviene sull ordinamento universitario, perché il rischio di penalizzazione sul panorama universitario di tali istituzioni è reale e consistente. 8

9 A proposito dello speciale ordinamento delle istituzioni in parola il Nucleo, nel richiamare la relazione redatta dalla apposita Commissione costituita dal Ministero nel 1994, ritiene opportuno ricordare qui di seguito un passo interessante e significativo. Le tre Scuole esistenti hanno caratteristiche diverse, età anche diverse e quindi diverse tradizioni, ma rappresentano tre positivi modelli per la formazione dell eccellenza: la Normale, nota per la formazione del personale docente di alta qualità, ha conservato caratteristiche che la rendono prevalentemente (anche se non esclusivamente) adatta alla formazione di eccellenza scientifica e umanistica La citazione evidenzia sinteticamente che non solo rispetto al quadro complessivo dell istruzione universitaria le tre istituzioni si distinguono, ma anche tra loro esistono rilevanti differenze che le contraddistinguono e costituiscono il valido contributo che singolarmente recano per il soddisfacimento delle esigenze di formazione e di sviluppo del Paese. La base su cui poggiano le tre Scuole è indubbiamente l alta formazione e la costituzione di centro di eccellenza. E da constatare purtroppo come il Nucleo sull attività della Normale ha potuto osservare chiaramente che i mezzi a disposizione per l alta formazione nel nostro Paese sono del tutto inadeguati e come più volte e in vari luoghi è stato notato complessivamente l istruzione universitaria in Italia negli ultimi anni si è sviluppata più quantitativamente che qualitativamente. Invero soltanto nel piano di sviluppo dell Università per il triennio 1994/96, approvato con D.P.R. 30/12/95, le peculiari caratteristiche organizzative e funzionale delle tre Scuole hanno avuto una particolare considerazione nel disposto dell art. 20 in base al quale a decorrere dall anno finanziario 1996 il M.U.R.S.T. individua sulla base di oggettivi standard qualitativi la quota di risorse da destinare alle istituzioni più volte citate. Come risulta dalla documentazione già esaminata dal Nucleo è anche dal 1995 che il M.U.R.S.T. nella determinazione dei criteri per la ripartizione della quota di riequilibrio (esercizio finanziario 1995) ha espressamente sottolineato la necessità di definire criteri ah hoc per le tre Scuole speciali e in tal senso ha ufficialmente interessato il C.U.N. (Consiglio Universitario Nazionale) e la C.R.U.I. (Conferenza dei Rettori delle Università italiane). In riferimento a tutto quanto precede, il Nucleo ritiene di ribadire perciò che nel procedere alla valutazione dell attività della Scuola (così come si dovrebbe operare anche per le altre due) sia indispensabile adottare criteri propri e diversi da quelli generalmente utilizzati per le altre istituzioni universitarie che ad essa non sono comparabili per dimensioni, piani strutturali, attività prodotta (si ricorda ad esempio che le due Scuole pisane sono tenute per Statuto a fornire gratuitamente vitto e alloggio agli allievi). In altri termini, pur nell ottica degli indicatori prescelti dalla CRUI e classificati in base al contesto, alle risorse, ai processi, ai risultati, è assolutamente necessario la rivisitazione e l adeguamento di tali indicatori alle strutture e ordinamenti delle Scuole in parola. Grazie al parziale accoglimento degli indicatori proposti dalle Scuole d eccellenza avvenuto nel 2003 si può dire che si sono fatti significativi progressi. Come indicato in precedenti relazioni è auspicabile, comunque, per ovvi motivi di opportunità, che per le Scuole superiori venga istituito con decreto ministeriale un apposito Osservatorio permanente. Sta rafforzandosi l idea che occorra premiare gli studenti meritevoli prescindendo dalle loro condizioni economiche, mediante la predisposizione di strutture di tipo residenziale e culturale che possano consentire loro una formazione completa, vivendo nell ambito di una vera e propria comunità universitaria. Mentre l intervento monetario (dal presalario alle borse di studio, al prestito d onore) può avere qualche significato sul piano della pura sopravvivenza dello studente meritevole ma privo di mezzi, ben altro è l impegno se si vuole aggiungere alla erogazione di fondi la prestazione di servizi e soprattutto di servizi molto qualificati per la creazione e lo sviluppo delle conoscenze, che la nostra società complessa richiede in misura crescente. Anche nella realtà aziendale, sempre più assimilabile ad una fabbrica di idee e di conoscenze il lavoro non si configura più come semplice momento strumentale ma piuttosto come momento di crescita 9

10 integrale per la persona, sicuramente capitale di importante rilievo. Ne consegue che la crescita di ogni lavoratore a qualsiasi livello appartenga - consisterà nel cogliere sempre più impegnative opportunità e spesso nel dovere operare nell ambito di gruppi complessi, rendendo necessario un sensibile cambiamento culturale. Elementi quali le capacità intellettuali, l attitudine a risolvere problemi, i contributi al miglioramento dei processi, la dimostrazione di spirito di gruppo saranno in questa ottica alla base di più efficaci sistemi retributivi ma anche di concrete opportunità di assunzione. Le attività oggi sono così complesse e difficili, la sopravvivenza delle aziende così a rischio in un ambiente sempre più imprevedibile e competitivo, al punto che la loro sopravvivenza dipende dall utilizzo quotidiano di ogni aspetto dell intelligenza. In altri termini ogni combinazione economica, per rimanere sul mercato, deve saper utilizzare e sviluppare al meglio tutte le sue risorse. Il nuovo modello determina un radicale ripensamento del modo in cui le varie organizzazioni devono gestire le complessità e migliorare le prestazioni dinamiche, in termini di adattamento ed innovatività. Ciò enfatizza il valore strategico delle risorse umane, ingrediente chiave sia della flessibilità intertemporale (mediante la ridefinizione dei ruoli) sia nel processo di apprendimento. Il ruolo del capitale immateriale sta diventando sempre più importante come fattore produttivo di benessere immateriale e materiale e appare corretto collegare sempre più strettamente il concetto di valore alla conoscenza: infatti, il lavoro è tanto più fruttuoso e produttivo quanto più è estesa la conoscenza delle potenzialità operative e dei bisogni di coloro per i quali il lavoro è eseguito. Nel nostro tempo un altro tipo di proprietà sta diventando non meno importante delle proprietà dei beni tradizionali: il possesso di Know how, tecnologia e abilità. E forse interessante ricordare come nei Paesi più industrializzati crescono vistosamente proprio le occupazioni ad alta qualificazione e ad alta intensità di conoscenza, restano sostanzialmente stabili le occupazioni a media qualificazione e calano rapidamente quelle a bassa qualificazione. La tematica delle strutture residenziali in grado di offrire formazione completa è antica come l Università: furono illustri mecenati del Rinascimento ad aprire anche in Italia i primi collegi universitari, dal Borromeo al Ghislieri. Ogni residenza universitaria nei vari Paesi d Europa sviluppò nei secoli la cura per ottenere gli studenti più bravi predisponendo per loro diverse strutture parallele all Università in cui si entra per merito. Aspetti strutturali: Alla Scuola Normale si insegnano discipline umanistiche e scientifiche, e l intera organizzazione didattica e scientifica è divisa in due Classi Accademiche: L intera organizzazione didattica e scientifica è articolata in due Classi Accademiche: la Classe di Lettere e Filosofia, che comprende cinque aree disciplinari: Storia Antica e Filologia Classica, Letteratura Italiana e Linguistica, Storia dell Arte e Archeologia, Storia e Paleografia, Filosofia; la Classe di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali che comprende cinque aree disciplinari: Matematica; Fisica; Chimica; Scienze Biologiche; Informatica. 10

11 L offerta formativa della Normale comprende: l orientamento universitario, la formazione universitaria (corso ordinario), la formazione post-laurea (corso di perfezionamento) e le iniziative formative di tipo professionalizzante o specialistico che prevedono Corsi di alta formazione e Tirocini formativi. Al corso ordinario ed al corso di perfezionamento si accede per concorso. Di seguito se ne riporta uno schema esemplificativo: La Scuola integra e approfondisce il percorso formativo dei propri allievi che contemporaneamente sono anche allievi iscritti all Università di Pisa. Gli allievi, che entrano per concorso, vivono e studiano nei collegi della Scuola a titolo completamente gratuito per l intera durata del corso di studi Si tratta di corsi specializzati, di durata variabile, destinati a laureati, anche già inseriti nel mondo del lavoro e della ricerca. Orientamento alla scelta universitaria Formazione universitaria (corsi ordinari) La scuola offre a studenti di talento, provenienti dalle scuole medie superiori italiane, l opportunità di frequentare i propri corsi Formazione post laurea (perfezionamento) Corso di studi triennale equiparato al dottorato di ricerca. Gli allievi perfezionandi, che entrano per concorso, hanno una borsa di studio e vivono e studiano all interno della comunità della Scuola Alta formazione Formazione professionalizzante (tirocini/stage) Si rivolge agli allievi ed ex allievi della Scuola Normale per orientarli nella scelta della professione 11

12 IL NUCLEO DI VALUTAZIONE: ATTIVITÀ E COMPOSIZIONE Attività La legge n. 537/93 esige l istituzione presso le università di nuclei di valutazione interna aventi il compito di verificare, mediante analisi comparative dei costi e dei rendimenti, la corretta gestione delle risorse pubbliche, la produttività della ricerca e della didattica, nonché l imparzialità ed il buon andamento dell azione amministrativa. A completare la disciplina della materia è intervenuta la legge 370/99. L attività di valutazione assegnata ai Nuclei è direttamente correlata all autonomia che la legge ha affidato agli atenei. Autonomia implica infatti maggiore responsabilità e quindi un incremento delle responsabilità di governo. In quest ottica i Nuclei assumono un ruolo centrale per la valutazione dei risultati dell attività dell Ateneo, valutandone in specie l efficienza nell utilizzo delle risorse e l efficacia, soprattutto in termini di qualità dell attività didattica e di ricerca. Il Nucleo di Valutazione non svolge comunque soltanto questo ruolo verso l interno, ma ne assume anche un altro verso l esterno con natura prevalentemente certificatoria. Fra i suoi compiti il Nucleo ha infatti quello di inviare una volta l anno al Comitato Nazionale di Valutazione e al Ministero tutti i dati relativi all attività di Ateneo, in modo da contribuire alla costruzione di una Banca dati sul Sistema Universitario Italiano. In conclusione si può sostenere che l esistenza e il buon funzionamento del Nucleo è condizione indispensabile per la piena realizzazione dell autonomia universitaria e per la costruzione di una base di dati informativa a livello di Ateneo e nazionale per la valutazione del sistema universitario. I documenti redatti nel corso del 2004 sono stati: - Valutazione dei requisiti di idoneità dei corsi di perfezionamento Relazione sulla rilevazione delle opinioni degli allievi in merito alle attività didattiche (anno accademico ) - Relazione annuale Proposta di introduzione di un questionario per la rilevazione dele opinioni degli allievi perfezionandi - Audizioni con in responsabili dei laboratori e centri di ricerca della Scuola Normale - Relazione per il Comitato di Indirizzo per la Valutazione della Ricerca (CIVR) nell ambito del progetto di valutazione della ricerca per il triennio

13 Composizione La Scuola Normale Superiore ha regolamentato il Nucleo di Valutazione con Provvedimento del Direttore di nomina del 13/12/2002. Il totale dei componenti del Nucleo è 5 e tutti i membri sono esterni all Ateneo. Il Nucleo è attualmente composto da: o Prof. Padroni Giovanni, ordinario di Organizzazione aziendale presso l Università degli studi di Pisa, Presidente o Prof. Gregory Tullio ordinario di Storia della filosofia presso l Università La Sapienza di Roma o Prof.ssa Messerini Virginia associato di Diritto regionale presso l Università degli studi di Pisa o Prof.ssa Miolo Paola ordinario di "Economia aziendale" presso l'università degli studi di Pisa o Prof. Vesentini Edoardo ordinario di Metodi matematici per l ingegneria presso il Politecnico di Torino L organizzazione dell Ufficio di Supporto Il supporto alle attività del Nucleo è affidata alla Divisione Servizi Direzione, con funzioni nello specifico di amministrazione e segreteria, di elaborazione dati e statistiche e per attività e studi specifici. Il Responsabile della Divisione è il Dr. Alessandro Buriani e l unità di personale dedicata all attività è il Dr. Federico Papini. 13

14 A) LA RICERCA Organi e strutture interne principalmente coinvolte: DIRETTORE VICEDIRETTORE PRESIDI DELLE CLASSI SEGRETERIA DELLE CLASSI PRO RETTORE ALLA RICERCA DIRETTORI LABORATORI SEGRETERIA PER LA RICERCA CONSIGLIO DIRETTIVO DIRETTORI CENTRI AUTONOMI SEGRETERIA DEI CENTRI AUTONOMI Il modello formativo della Normale è fortemente basato sul continuo contatto con la ricerca. La ricerca, svolta in strutture d avanguardia ed in settori accuratamente selezionati, è lo strumento fondamentale per dotare i normalisti di una forma mentis ideale non per riprodurre lo stato dell arte, ma per portarlo in avanti, per affrontare problemi nuovi con approcci nuovi. La Scuola ha saputo cogliere per tempo l accelerata evoluzione della ricerca pura in ricerca applicata, in applicazioni. Nella storia quasi bisecolare della Normale questa è un acquisizione relativamente recente, ma ha determinato l investimento di crescenti risorse ed attenzione alla matematica applicata, alla nanotecnologia, alla gestione e valorizzazione dei beni culturali. Di seguito si riportano alcuni dati inerenti i programmi e l attività di ricerca: Dati relativi ai bandi 2004 per Programmi di Ricerca di Interesse Nazionale (PRIN) programmi presentati programmi finanziati cofinanziamen to richiesto finanziamen to ateneo finanziamen to MIUR partecipanti partecipanti finanziati mesi uomo impegnati Classe ,00 49,50 113, di Lettere Classe ,50 121,50 286, di Scienze Totale ,50 171,00 381,

15 Incassi e pagamenti per ricerca scientifica dei Dipartimenti, Istituti e Centri dell'ateneo Esercizio 2004 Da UE Da MIUR (*) Entrate (in migliaia di euro) Da enti pubblici di ricerca Da enti esterni Da ateneo Altre entrate Totale entrate Uscite (in migliaia di euro) Totale spese Classe di Lettere Classe di Scienze Totale (*) - Le assegnazioni di provenienza MIUR comprendono anche quelle per i programmi di interesse nazionale (PRIN). Dati sulla ricerca scientifica Totale finanziamenti (keuro) di cui di provenienza esterna (keuro) N totale di progetti di ricerca in corso nell'anno di riferimento di cui di livello internazionale 3 5 di cui nell'ambito dell'ue 3 7 N di partner impegnati in progetti finanziati coordinati da docenti e ricercatori della Scuola N dei collaboratori assunti a contratto per le attività di ricerca (anni uomo) Numero totale convegni e Workshop organizzati dalla Scuola 22 Pubblicazione a stampa su riviste internazionali 169 di cui con la partecipazione degli allievi 31 Libri 14 di cui con la partecipazione degli allievi 0 Brevetti 1 di cui con la partecipazione degli allievi 1 15

16 Classe di Lettere Dettaglio dei dati per Classe Progetti di ricerca Progetti di ricerca internazionali 0 1 Progetti di ricerca in ambito UE 0 1 Partner di ricerca Partner di ricerca in progetti UE 0 12 Partner di ricerca in progetti c/terzi 1 0 Collaboratori di ricerca a contratto Fondi disponibili per la ricerca (K Euro) Fondi da finanziamenti esterni (K Euro) Classe di Scienze Progetti di ricerca Progetti di ricerca internazionali 0 0 Progetti di ricerca in ambito UE 3 3 Partner di ricerca Partner di ricerca in progetti UE Partner di ricerca in progetti c/terzi 1 0 Collaboratori di ricerca a contratto Fondi disponibili per la ricerca (K Euro) Fondi da finanziamenti esterni (K Euro)

17 Relazione triennale della ricerca (anni ), nell ambito del sistema di valutazione del CIVR (Comitato di Indirizzo per la Valutazione della Ricerca) Nel 2004 è stata avviata da parte del CIVR (Comitato di Inidirizzo per la Valutazione della Ricerca) la raccolta di tutta una serie di dati e informazioni nell ambito di un processo nazionale di valutazione della ricerca in riferimento al triennio Questo è stato fatto su specifico incarico del MIUR al fine di estendere la cultura della valutazione anche in questo settore, in modo da valorizzare realtà e prodotti di ricerca di particolare rilievo e merito. Di seguito si riporta l executive summary della relazione trasmessa. Executive Summary E utile anzitutto esordire fornendo un breve quadro storico sulla Scuola Normale Superiore, anche per evidenziarne il binomio didattica-ricerca che l ha da sempre caratterizzata. La Scuola Normale Superiore (SNS) di Pisa venne fondata per decreto di Napoleone il 18 ottobre 1810 come elemento centrale del suo programma di "riforma del sapere" e come gemella italiana dell École Normale Supérieure di Parigi. Già da allora venivano ammessi per concorso studenti di lettere e di scienze con l obiettivo di formarne insegnanti per le scuole medie. Nel 1862 la Scuola Normale toscana divenne Scuola Normale italiana come unica grande scuola nazionale; nei primi anni del nuovo corso ne fu direttore lo storico Pasquale Villari, che si occupò del consolidamento dell istituzione. Durante la direzione sua e del suo successore, Enrico Betti, la Scuola venne assumendo sempre più il profilo di un istituto superiore di formazione scientifica e di ricerca, piuttosto che solo di seminario pedagogico. Un altro importante passo in questa direzione fu fatto tra il 1923 e il 1927 con l istituzione del corso di perfezionamento. Nella denominazione originaria di Scuola Normale, l aggettivo si riferiva a quella che era la sua funzione didattica primaria, di trasmettere norme : nell Ottocento le Scuole magistrali si chiamavano per questo le Normali. Alla funzione della Scuola di preparare all insegnamento secondario, si è progressivamente affiancata quella di formare dei futuri ricercatori e docenti universitari. Sono, infatti, numerosi i normalisti che hanno insegnato e insegnano in università italiane e straniere; tra essi, studiosi che hanno lasciato una significativa impronta nella cultura umanistica e scientifica mondiale. Con circa 4000 normalisti -il numero complessivo, dalla fondazione della Scuola nel 1810-, la Scuola ha avuto un impatto straordinario sulla vita culturale, scientifica, politica del Paese. Tre premi Nobel, due -sui dieci- Presidenti della Repubblica, i numeri di riconosciuti leader della politica, della cultura, del mondo economico testimoniano di un incisività e di un successo oggettivo e duraturo. Questo insieme di severa selezione, intenso studio, stretto legame con la ricerca, continuo scambio - davvero una vita comune- con docenti cooptati con grande cura anche al di là dei confini nazionali, dunque, ha funzionato. E proprio dal quotidiano contatto con un vivace e stimolante ambiente di ricerca che ogni normalista ricava la forma mentis necessaria per acquisire predisposizione all innovazione e al problem solving. Il triennio si è caratterizzato per la scelta di incrementare le risorse dedicate alla ricerca attraverso un ventaglio di azioni anche nuove che hanno avuto un grandissimo impatto fino a portare nel bilancio preventivo 2003 il finanziamento alla ricerca a 6,6 mil di, pari al 26,4% del FFO. Punti essenziali di questa azione sono stati: forte incremento alla ricerca finanziata dalla Scuola, anche con fondi finalizzati a progetti di ricerca proposti dai più giovani (complessivamente 1,1 mil di nel 2003, pari al 4,4% del FFO); forte impulso a laboratori e progetti di ricerca esistenti, avviando il nuovo laboratorio di Biologia Molecolare e il Centro di Elaborazione Informatica di Testi e Immagini nella Tradizione Letteraria. Oltre a quanto indicato nel piano, è stato fondato il Laboratorio interdisciplinare di ricerca e progettazione sulla gestione del patrimonio culturale; costituzione presso la Scuola del Centro Nazionale per la Nanoscienza e la Nanotecnologia dell'istituto Nazionale di Fisica della Materia che svolge un ruolo di riferimento nazionale e coordinamento nelle aree altamente strategica della nanotecnologia e dell informazione (a titolo di esempio si segnala che il centro svolge il 17

18 coordinamento nazionale dell unico progetto FIRB sulla nanoelettronica ed il coordinamento europeo all interno di IP sulla crittografia quantistica); rafforzamento e sviluppo della partecipazione all attività in fisica delle Particelle Elementari, condotta in collaborazione con il Dipartimento di Fisica, totalmente finanziato dall Istituto Nazionale di Fisica Nucleare; fondazione del Centro di Ricerca Matematica "Ennio De Giorgi" (interuniversitario) ed avvio di un progetto sperimentale in Fisica che potrà condurre alla creazione di un nuovo Centro in Astrofisica e Cosmologia; potenziamento delle attività della Biblioteca (la più vasta a scaffale aperto in Italia), che si è anche avvantaggiata in questi anni di cospicue e importanti donazioni (es. le biblioteche di Clifford Truesdell, Sebastiano Timpanaro, Vittore Branca); potenziamento del personale dedicato alla ricerca con largo ricorso a personale a tempo determinato con rilevanti risultati sul piano della qualità della ricerca, della capacità di autofinanziamento e del potenziamento della formazione a tutti i livelli. Questo sforzo ha avuto un immediato impatto sulla capacità di autofinanziamento delle strutture della Scuola con un incremento nei contratti di ricerca del 453% ed una crescita della presenza della Scuola nella letteratura scientifica internazionale. Al riguardo si segnala che la base di partenza della produttività scientifica della Scuola Normale prima del piano è stata evidenziata in uno studio commissionato dalla CRUI ed intitolato La ricerca scientifica nelle università italiane (2002). Questo studio ha come riferimento il periodo immediatamente precedente il triennio in discussione ed analizza con parametri bibliometrici alcune delle aree tematiche in cui è attiva la Scuola (essenzialmente la Classe di Scienze). Benché simili valutazioni debbano sempre essere considerate con attenzione, registriamo che l indice di produttività della Scuola è circa dieci volte quello medio del sistema universitario e l indice di presenza (che significativamente indica l impatto dell attività di ricerca nella letteratura internazionale) è circa diciassette volte quello medio del sistema universitario nazionale. Il modello formativo della Scuola è basato sulla piena integrazione della didattica-ricerca. Strumenti fondamentali per consentire una ricerca scientifica di alto livello sono le strutture attrezzate, efficaci, moderne e un efficiente organizzazione. Da un punto di vista programmatico è previsto il rafforzamento dei Laboratori - Centri a più alta produttività e caratterizzati da una maggiore capacità di autofinanziamento, nonché l avvio di nuove strutture in sintonia con le linee culturali emergenti a livello internazionale. La piena integrazione didattica-ricerca della Scuola è confermata dall attenzione che è prestata alle attività di formazione post-lauream e post-dottorato. Alla Scuola Normale Superiore non sono presenti corsi di dottorato ma esiste dal 1927 il perfezionamento universitario il cui titolo è per legge equipollente a quello conferito dal dottorato (l. 18 giugno 1986 n. 308). Nonostante l equipollenza del titolo, il perfezionamento conosce alcune specificità: la centralità riconosciuta da sempre alla figura dello studente, la modalità research-driven della formazione. Il piano di studi prevede la frequenza di corsi presso la SNS, e contempla soggiorni in altre sedi (generalmente straniere), dove lo studente opera a stretto contatto con uno dei suoi supervisori, o comunque viene messo in rapporto con avanzati gruppi di ricerca operanti nel campo prescelto ed ha la possibilità di perfezionare il proprio progetto di ricerca presso tali strutture. Nell ultimo triennio in media il 30% dei posti di perfezionamento della Classe di Scienze è stato finanziato da enti pubblici o privati con borse su convenzione. Si segnala inoltre un incremento del 43% nelle risorse erogate per attività di ricerca all estero e del 42% nelle tesi in co-tutela nel triennio e l attivazione di nuovi accordi di scambio. Nell anno accademico 2002/2003 il 76% degli allievi del corso di perfezionamento ha partecipato a programmi di scambio o beneficiato di fondi per la mobilità nel corso degli studi. Una significativa innovazione introdotta durante il triennio è la creazione di un fondo per la ricerca scientifica riservato ai giovani, aperto agli allievi del corso di perfezionamento. Questo ha avuto il duplice ruolo di favorire la creatività e l indipendenza scientifica degli allievi e di esporli da subito al mercato della ricerca con l apprendimento delle modalità di presentazione, gestione e rendicontazione di un progetto di ricerca. Nell ambito delle attività di formazione post-lauream finalizzate alla ricerca, si possono segnalare anche i corsi di alta formazione della Scuola. In particolare nel triennio è stato realizzato un corso in mobile computing organizzato con il patrocinio e il contributo di un azienda leader del settore. Questo corso ha visto la partecipazione di allievi di diversi paesi (USA, Francia, Regno Unito, ex-jugoslavia, Cina), fra cui molti ricercatori e dottorandi, ed una docenza internazionale. Altre iniziative hanno riguardato varie tematiche archeologiche e storico artistiche per la conservazione e valorizzazione dei beni culturali, a cui hanno preso parte ricercatori, dottorandi e professionisti del settore. A sottolineare la vocazione internazionale dell attività di ricerca svolta alla Scuola, si possono considerare i dati 18

19 relativi alla mobilità internazionale. I ricercatori afferenti alle aree disciplinari maggiormente rappresentate alla Scuola trascorrono normalmente periodi di studio e ricerca in numerose istituzioni straniere, in molti casi peraltro ricoprendo ruoli prestigiosi in vari progetti internazionali. Tali periodi, seppure consistenti, non sono continuativi e sono consolidati in collaborazioni che si estendono per periodi ben superiori a tre mesi e spesso ciò è dovuto alla natura stessa di alcuni progetti che richiedono la presenza alternata del ricercatore nei laboratori della Scuola e in quelli dell ente straniero. In ogni caso ciò che emerge è indicativo del livello di internazionalizzazione dei ricercatori della Scuola Normale, soprattutto se si considerano i ricercatori in mobilità in rapporto al totale dei ricercatori presenti nei vari settori. Oggettivamente significativi sono in particolare i risultati che si sono conseguiti nell area 1 e 2: - area 1: Scienze matematiche e informatiche: 15% (2 su 14) (se il conteggio si estende ai periodi complessivi (non continuativi) pari o superiori a tre mesi, la percentuale si eleva al 29% (4 su 14)), in media per circa 13,5 mesi; - area 2: Scienze Fisiche: 21% (4 su 19) in media per circa 9 mesi e mezzo), anche se valutati in rapporto ai dati registrati in ambito nazionale. Significativa è anche la presenza di ricercatori provenienti da strutture straniere, in specie nei settori della fisica e della matematica. Ciò si lega alla presenza alla Scuola Normale di due realtà leader a livello internazionale: il laboratorio NEST (National Enterprise for nanoscience and nanotechnology) per l area delle scienze fisiche e il Centro Ennio de Giorgi per l area delle scienze matematiche, che da anni ha portato alla Scuola Normale numerose richieste di soggiorni di ricerca da parte di scienziati e studenti stranieri. Queste richieste sono collegate soprattutto alle numerose collaborazioni e progetti internazionali e, rapportandone il numero alle dimensioni delle strutture, nonché alle capacità sia logistiche che finanziarie della Scuola Normale, mettono in evidenza un significativo livello di internazionalizzazione. Nel triennio la Scuola ha compiuto cospicui investimenti rivolti all innovazione ed alla acquisizione di strumenti idonei alla sua realizzazione. Questo è testimoniato dalle assegnazioni a favore dei Centri e laboratori nell ultimo triennio che sono state in continua crescita nel triennio (crescita del 148% nel 2003 rispetto al 2002 e addirittura del 205% rispetto al 2001). Il valore di K/ (anno 2003) è particolarmente significativo se si considera la quota di FFO che rappresenta: il 5%. Questo testimonia in modo evidente la fortissima spinta all investimento e allo sviluppo che la Scuola sta portando avanti e che ha raggiunto il livello più elevato nell ultimo anno del triennio in oggetto. Pur non potendo far riferimento a singoli acquisti di importo maggiore a , tuttavia si segnala che nel triennio sono stati allestiti dei sistemi di dotazioni strumentali finalizzati all attività di ricerca di particolare valore e pregio scientifico, che sono stati acquisiti tramite finanziamenti esterni. Il tasso di successo nei finanziamenti dei progetti di ricerca è stato elevato: nel 2003 (su un totale di 18 progetti finanziati) si è registrato un incremento in percentuale dei finanziamenti esterni pari al 214% rispetto al 2002 (11 progetti finanziati) e quasi del 300% rispetto al 2001 (9 progetti finanziati). Facendo una considerazione di insieme sulla capacità di attrarre finanziamenti esterni, cumulando quelli derivanti da progetti banditi a livello nazionale o internazionale con quelli derivanti da donazioni, convenzioni, contratti e partnership di ricerca con privati, imprese, enti pubblici e fondazioni, si può riscontrare una generale e diffusa crescita. Se analizziamo i dati accorpando le aree di ricerca per Classe di appartenenza, nella logica di funzionamento dell attività di ricerca svolta, emerge: per la Classe di Lettere un incremento percentuale nel 2003 rispetto al 2002 del 74%; per la Classe di Scienze un incremento percentuale nel 2003 rispetto ai due anni precedenti più che doppio (del 130% rispetto al 2002 e del 102% rispetto al 2001). Il Nucleo ritiene che i risultati raggiunti dalla struttura nel triennio siano di tutta evidenza, avendo avuto come motore fondamentale di crescita il piano triennale di sviluppo ( ). Questo assume un significato maggiore in considerazione delle dimensioni ridotte della struttura e dei limiti imposti dalla disponibilità economica. 19

20 ELENCO PARTNERS PROGETTI DI RICERCA (progetti europei, progetti ministeriali PRIN e FIRB) ATTIVI AL MESE DI OTTOBRE 2004: n. Denominazione Settore Paese di appartenenza 1 4D Soft Szamitastechnikai KFT Technológia Ungheria 2 Chalmers University of Technology Universitario Svezia 3 CNR Roma Ricerca Italia 4 Commissariat a l'energie Atomique Ricerca Francia 5 Ecóle Normale Supérieure de Cachan Universitario Francia 6 ETH - Eidgenöessische Technische Hochschule Zuerich Universitario Svizzera 7 Engineering-Ingegneria Informatica spa - Roma Information Technology Italia 8 European Organization For Nuclear Research (CERN) Ricerca Svizzera 9 ESA - European Space Agency Ricerca Europa 10 Fast Search and Transfer ASA Servizi Norvegia 11 Foundation for Research and Technology Ricerca Nuova Zelanda 12 Fraunhofer Gesellschaft Zur Foerderung Der Angewandten Forschung e.v. Ricerca Germania 13 Friedrich Schiller Universitat Universitario Germania 14 Imperial College of Science, Technology and Medicine Universitario Regno Unito 15 Institut Fuer Mediziniske Informatik Und Technik Tirol Universitario Austria 16 Vienna University of Technology Universitario Austria 17 JRU Ecole Polytechnique Crea Ricerca Francia 18 Jyvaeskylaen Yliopisto (University of Jyväskyalä) Universitario Finlandia 19 KTH - Kungliga Tekniska Högskolan Universitario Svezia 20 Ludwing Maximilians Universität München Universitario Germania 21 National and Kapodistrian University of Athens Universitario Grecia 22 PTB - Physikalisch-Technische Bundesanstalt Ricerca Germania 23 RAI - Radiotelevisione Italiana - S.p.A. Telecomunicazioni Italia 24 Technische Universität Dresden Universitario Germania 25 Technische Universiteit Delft Universitario Olanda 26 TKK - Teknillinen Korkeakoulu (Helsinky University of technology) Universitario Finlandia 27 Universität Karlsruhe Universitario Germania 28 Université de Bretagne Occidentale Universitario Francia 29 University of Sheffield Universitario Regno Unito 30 University of Strathclyde (Glasgow) Universitario Regno Unito 31 ICGEB - International centre for genetic engineering and biotechnology Ricerca Italia 32 Istituto di Neuroscienze CNR di Roma Ricerca Italia 33 Istituto Nazionale Neurologico Carlo Besta Ricerca Italia 34 Istituto Superiore di Sanità Ricerca Italia 35 Fondazione Centro S. Raffaele del Monte Tabor - Milano Sanità/Ricerca/Università Italia 36 INAF Osservatorio Astronomico di Brera Ricerca Italia 37 INAF Osservatorio Astronomico di Roma Ricerca Italia 20

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze

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