L esercizio in forma associata delle funzioni e dei servizi comunali. Il quadro legislativo e normativo statale e regionale

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1 L esercizio in forma associata delle funzioni e dei servizi comunali Il quadro legislativo e normativo statale e regionale Documento aggiornato in data 26 settembre 2012

2 LE DISPOSIZIONI DELLO STATO 1 D.L. 78/2010 e s.m.i. (convertito in l. 122/2010) art. 14 D.L. 138/2011 e s.m.i. (convertito in l. 148/2011) art. 16 Art. 23, c. 22 del D.L 201/2011 (convertito in legge 214/2011, cosiddetta legge salva Italia) Obbligo per i Comuni con popolazione tra e abitanti di esercitare in forma associata (attraverso Unioni di Comuni o convenzioni) almeno due funzioni fondamentali entro il 30 settembre 2012* e tutte le sei funzioni fondamentali entro il 30 settembre 2013* * i termini sono stati prorogati di 9 mesi dal comma 11 dell art. 29 del D.L. 216/2011, convertito in L. 14/2012 Obbligo per i Comuni con meno di abitanti (a decorrere dal giorno della proclamazione degli eletti del Comune, facente parte della nuova Unione, per primo interessato al rinnovo degli organi dopo la data del 13 maggio 2012) di esercitare in forma associata, tramite costituzione di Unione di Comuni, tutte le funzioni amministrative e i servizi pubblici Possibilità per i Comuni con più di abitanti di aderire alle Unioni di Comuni per l esercizio delle funzioni fondamentali Le norme si applicano anche ai Comuni appartenenti alle Regioni a Statuto speciale a partire dall entrata in vigore delle disposizioni del federalismo fiscale La titolarità di qualsiasi carica, ufficio o organo di natura elettiva di un ente territoriale non previsto dalla Costituzione è a titolo onorifico e non po essere fonte di alcuna forma di remunerazione, indennità o gettone di presenza Art. 33, c. 3-bis e 5, del D.Lgs. 163/2006 (aggiunto dal c. 4 dell art. 23 del D.L. 201/2011, così come modificato dalla Legge di conversione 214/2011) Art. 15, commi da 3-bis a 3- octies, del D.Lgs. 82/2005 (aggiunti dall art. 47-ter del D.L. 5/2012, come inserito dalla legge di conversione 35/2012) Obbligo per i Comuni con meno di abitanti di affidare ad un unica centrale di committenza l acquisizione di lavori, servizi e forniture (per le gare bandite successivamente al 31 marzo 2013*) * i termini sono stati prorogati di 12 mesi (dal 31 marzo 2012 al 31 marzo 2013) dal comma 11-ter dell art. 29 del D.L. 216/2011, convertito in L. 14/2012 Obbligo per i Comuni con popolazione fino a abitanti, di esercitare esclusivamente in forma associata le funzioni legate alle tecnologie dell informazione e della comunicazione (cd. funzioni ICT). Il limite demografico minimo che l insieme dei Comuni deve raggiungere è fissato in abitanti, salva la possibilità per le Regioni di individuare, con propria legge, la dimensione territoriale omogenea per area geografica per lo svolgimento, in forma associata, delle funzioni secondo principi di economicità, efficienza e riduzione delle spese 1 Le disposizioni legislative dello Stato non sono, in generale, direttamente applicabili agli enti locali della Valle d Aosta in virtù della competenza legislativa primaria in materia di ordinamento degli enti locali di cui alla legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 4. In particolare, il comma 29 dell'art. 16 del D.L. 138/2011 prevede che le disposizioni in esso contenute si applichino anche ai Comuni appartenenti alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e Bolzano nel rispetto dei loro Statuti, delle relative norme di attuazione e secondo quanto previsto dall'art. 27 della l. 5 maggio 2009, n. 42, e quindi solamente dall'entrata in vigore delle disposizioni sul federalismo fiscale. 2

3 Artt. 19 e 20 del D.L. 95/2012 (convertito in legge 135/2012, cosiddetta legge spending review) L art. 19, comma 1, modifica l art.14 del d.l. 78/2010 (legge 122/2010): esercizio associato delle funzioni fondamentali per i Comuni con popolazione inferiore ai abitanti (3.000 se montani) Le funzioni fondamentali dei Comuni Individuazione delle funzioni fondamentali comunali (ora 10 funzioni 2 ) da svolgersi, ad esclusione della lettera l) - stato civile, servizi anagrafici, elettorale e statistica - obbligatoriamente in forma associata da parte dei Comuni con popolazione fino a abitanti, ovvero abitanti se appartenenti o appartenuti a Comunità montane. La medesima disciplina si applica alle funzioni associate legate alle tecnologie dell informazione e della comunicazione. (Sostanzialmente è stata eliminata la distinzione tra Comuni fino a abitanti e Comuni da a abitanti contenuta nella normativa previgente) Le forme associative per l esercizio delle funzioni comunali - Unioni di Comuni, denominata Unione di Comuni montani, ove costituita in prevalenza da Comuni montani, disciplinata dall art. 32 del Tuel 267/2000, come modificato dal d.l. 95/2012; oppure - Convenzioni, disciplinate dall art. 30 del Tuel 267/2000, di durata almeno triennale, da sottoporre però, a differenza delle Unioni, a verifica di efficienza ed efficacia al termine del periodo secondo modalità da stabilire con decreto entro 6 mesi, a pena di obbligatoria trasformazione in Unione; Competenza regionale per l individuazione della dimensione territoriale ottimale per lo svolgimento associato delle suddette funzioni; Limite demografico minimo di abitanti per le Unioni, salvo diversa determinazione regionale entro il 30 settembre 2012; Tempistica per l esercizio associato delle funzioni fondamentali, ad eccezione di quella di cui alla lett. l): - almeno 3 funzioni entro il 1 gennaio 2013; - le restanti 6 funzioni entro il 1 gennaio In caso di decorso di tali termini, il prefetto (in Valle d Aosta il Presidente della Regione) assegna agli enti inadempienti un termine perentorio entro il quale provvedere. Decorso inutilmente detto termine, trova applicazione 2 Le funzioni fondamentali dei Comuni, ai sensi dell articolo 117, secondo comma, lettera p) della Costituzione sono: a) organizzazione generale dell amministrazione, gestione finanziaria e contabile e controllo; b) organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito comunale, ivi compresi i servizi di trasporto pubblico comunale; c) catasto, ad eccezione delle funzioni mantenute allo Stato dalla normativa vigente; d) la pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale nonché la partecipazione alla pianificazione territoriale di livello sovracomunale; e) attività, in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi; f) l organizzazione e la gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani e la riscossione dei relativi tributi; g) progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini, secondo quanto previsto dall articolo 118, quarto comma, della Costituzione; h) edilizia scolastica, per la parte non attribuita alla competenza delle province, organizzazione e gestione dei servizi scolastici; i) polizia municipale e polizia amministrativa locale; l) tenuta dei registri di stato civile e di popolazione e compiti in materia di servizi anagrafici nonché in materia di servizi elettorali e statistici, nell esercizio delle funzioni di competenza statale. 3

4 l articolo 8 della legge 5 giugno 2003, n. 131 in merito alla disciplina del potere sostitutivo. ######## L art. 19, comma 2, modifica i commi da 1-16 dell articolo 16 del d.l. 138/2011 (legge 148/2011): alternativa per i Comuni con popolazione fino a abitanti di associare tutte le funzioni e i servizi di loro competenze I Comuni con popolazione fino a abitanti, in alternativa a quanto previsto dall art. 14 del d.l. 78/2010, possono costituire Unioni speciali, diverse da quelle costituite ai sensi dell articolo 32 del TUEL, e disciplinate anche con la norma in esame, con l obbligo di svolgere in forma associata tutte le loro funzioni amministrative ed i servizi pubblici. La forma associativa per l esercizio delle funzioni comunali Unione di Comuni (o Unione di Comuni montani) alla quale si applica, in deroga all art. 32, commi 3 e 6, del TUEL, la disciplina speciale stabilita dall art. 16 del d.l. 138/2011 (i singoli Comuni perdono sostanzialmente quasi tutte le loro competenze) oppure come alternativa però soggetta a verifica ex post, una o più convenzioni, ai sensi dell art. 30 del TUEL, di durata almeno triennale (ove alla scadenza del predetto periodo, non sia comprovato, da parte dei Comuni aderenti, il conseguimento di significativi livelli di efficacia ed efficienza nella gestione, secondo modalità stabilite con il decreto di cui all art. 14, comma 31bis, del d.l. 78/2010, i Comuni sono obbligati ad esercitare le funzioni fondamentali esclusivamente mediante l unione di comuni a disciplina speciale di cui all art. 16 del d.l. 138/2011). I rapporti con la Regione per la proposta delle Unioni speciali I Comuni fino a abitanti, qualora optino per l Unione speciale di cui all art. 16 riformulato, avanzano alla Regione una proposta di aggregazione per costituire l Unione medesima, entro 6 mesi (7 gennaio 2013) dall entrata in vigore del d.l.95/2012. La Regione deve sancire l istituzione delle nuove Unioni entro il 31 dicembre Il limite demografico minimo dell Unione dei Comuni appartenenti o appartenuti a comunità montane deve essere, di norma, superiore a abitanti (5.000 abitanti negli altri casi); la Regione può individuare limiti diversi entro il 7 settembre 2012 (due mesi dall entrata in vigore del d.l. 95/2012) art. 16, c. 4, d.l. 138/2011 e art. 19, c. 5, d.l. 95/2012 per il termine. A decorrere dall'anno 2014, le unioni speciali sono soggette alla disciplina del patto di stabilità interno per gli enti locali prevista per i comuni aventi corrispondente popolazione. A decorrere dal giorno della proclamazione degli eletti negli organi di governo dell unione, nei comuni che siano parti della stessa unione gli organi di governo sono il sindaco ed il consiglio comunale, e le giunte decadono di diritto. ######## L art. 20, comma 2, favorisce la fusione di Comuni prevedendo incentivi finanziari pari al 20% dei trasferimenti erariali anno

5 LE DISPOSIZIONI DELLA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA L.R. 54/1998 Art. 84 L.R. 40/2010 Art. 10 L.R. 30/2011 Art. 11 DGR 3190/2011 stabilisce che con deliberazioni della Giunta regionale, da adottarsi d intesa con il Consiglio permanente degli enti locali e previo parere delle commissioni consiliari competenti, sono individuate le funzioni di competenza comunale che devono essere esercitate obbligatoriamente in forma associata attraverso le Comunità montane Al fine di rispondere alle esigenze di adeguatezza nell'esercizio delle funzioni comunali, come individuate dalla legge regionale 7 dicembre 1998, n. 54, la Giunta regionale, con le modalità di cui all art. 84 della stessa legge, stabilisce le dimensioni demografiche minime o eventuali altri standard minimi di riferimento, per lo svolgimento di tali funzioni a livello di singolo Comune. Entro i termini stabiliti dalla Giunta regionale, il Consiglio comunale dei Comuni interessati delibera l'esercizio in forma associata attraverso le Comunità montane o le altre forme di collaborazione previste dal titolo I, parte IV, della l.r. 54/1998, delle funzioni che non raggiungono gli standard minimi indicati nelle predette deliberazioni. Decorsi inutilmente i termini di cui sopra, provvede, previa diffida ad adempiere entro un congruo termine, il Presidente della Regione, mediante la nomina di un commissario, i cui provvedimenti sono adottati previo parere del Consiglio permanente degli enti locali. Obbligo, per i Comuni con popolazione inferiore a abitanti, di esercitare in forma associata, entro il 31 dicembre 2012, le funzioni comunali individuate da successiva DGR In mancanza del rispetto dei termini, si applica una riduzione del 30% dei trasferimenti senza vincolo settoriale di destinazione Il rispetto dei termini costituisce indice di virtuosità e permette un incremento di risorse destinate a investimenti Possibilità per le forme di collaborazione individuate dai Comuni di costituire uffici comuni Condivide le linee di indirizzo politico del CPEL, approvate dall Assemblea del CPEL in data 25 novembre 2011 Stabilisce che i Comuni con popolazione inferiore ai abitanti entro il 31 dicembre 2012 esercitino obbligatoriamente i seguenti servizi in forma associata (ai sensi del comma 2, art. 11, della l.r. 30/2011): 1. Procedure di affidamento sopra soglia di lavori, servizi e forniture; 2. Servizi di asilo nido e prima infanzia; 3. Commissione di vigilanza; 4. Ufficio di segreteria comunale. Obbliga i Comuni con popolazione inferiore ai abitanti ad attestare, entro il 31 dicembre 2012, l avvenuto esercizio in forma associata delle funzioni di cui sopra Stabilisce che il mancato rispetto delle disposizioni comporta la sospensione del 30% dei trasferimenti senza vincolo settoriale di destinazione Stabilisce che Il rispetto delle disposizioni costituisce indice di virtuosità ai fini del riparto della quota di risorse finanziarie destinate a spese di investimento (finanza locale) Istituisce un gruppo di lavoro Regione/enti locali per l individuazione di funzioni e servizi comunali da gestire in forma associata Demanda a successiva deliberazione, da adottare entro il 30 aprile 2012, l individuazione delle funzioni e dei servizi comunali da esercitare in forma associata e proposte dal suddetto gruppo di lavoro 5

6 LISTA DELLE FUNZIONI ATTUALMENTE ESERCITATE IN FORMA ASSOCIATA IN VALLE D AOSTA 1. Le funzioni già esercitate obbligatoriamente in forma associata attraverso le Comunità montane organizzazione e gestione di centri estivi per minori; organizzazione e gestione di soggiorni climatoterapici per anziani; organizzazione e gestione del servizio di teleassistenza e telesoccorso per anziani e inabili; gestione del servizio contabile relativo al personale dei Comuni compresi nel territorio comunitario (elaborazione stipendi e retribuzioni assimilate a redditi da lavoro dipendente, adempimenti fiscali connessi, ecc.); gestione dei servizi connessi all analisi qualitativa delle acque destinate ai consumi umani; servizi socio-assistenziali per anziani (con riferimento ai servizi erogati sia nelle strutture che a domicilio); funzioni attribuite ai Comuni dall art. 3 della l.r. 9 aprile 2003, n. 11, recante Disposizioni concernenti l esercizio delle funzioni amministrative in materia di insediamenti produttivi e l istituzione dello sportello unico per le attività produttive (ora sostituita dalla l.r. 23 maggio 2011, n. 12); funzioni attribuite ai Comuni dall art. 4 della l.r. 21 agosto 2000, n. 31, recante Disciplina per l installazione e l esercizio di impianti di radio telecomunicazioni (ora sostituita dalla l.r. 4 novembre 2005, n. 25). 2. Le funzioni già esercitate obbligatoriamente in forma associata in ambiti territoriali omogenei (ATO) servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, in esecuzione della l.r. 3 dicembre 2007, n. 31 e del piano regionale di gestione dei rifiuti; servizio idrico integrato, in esecuzione della l.r. 8 settembre 1999, n. 27, della l.r. 18 aprile 2008, n. 13 e del piano regionale di tutela delle acque e delle relative deliberazioni attuative; competenze degli enti locali in materia di soppressione, istituzione, trasferimento di sedi, plessi, unità delle istituzioni scolastiche autonome, di scuola materna, elementare e media funzionanti sul proprio territorio, in esecuzione dell art. 7 della l.r. 26 luglio 2000, n. 19; 3. Attività gestite a livello regionale, a favore degli enti locali e dell Amministrazione regionale Ufficio unico per i procedimenti disciplinari deputato a irrogare le sanzioni disciplinari di maggiore gravità ai dipendenti degli enti di cui al comma 1 dell art. 1 della l.r. 22/2010 (comparto unico regionale), non rientranti nelle attribuzioni dei dirigenti; supportare i dirigenti degli enti di cui al punto precedente nell'esercizio del potere disciplinare ad essi assegnato Comitato unico di garanzia (CUG), di cui alla l. 4 novembre 2010, n. 183, finalizzato alla tutela delle pari opportunità, alla valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni, è costituito in forma associata per tutti gli enti del comparto unico Difensore civico regionale, di cui all art.11, comma 2, della l.r. 28 agosto 2001, n. 17, sottoscrivendo apposita convenzione con il Consiglio regionale tempio crematorio, realizzato dalla Regione per un bacino di utenza regionale e gestito dal Comune di Aosta, attraverso l Azienda Pubblici Servizi, ai sensi dell art. 28 della l.r. 19 dicembre 2005, n. 34, è utilizzato da tutti i Comuni della Regione, in virtù dell intesa tra il Consiglio permanente degli enti locali ed il Comune di Aosta 6

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