INTERVENTO DI RESTAURO DELLA SCENA RAFFIGURANTE LA MADONNA IN TRONO CON BAMBINO TRA I SANTI GIOVANNI BATTISTA E MACARIO

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Agnella Martelli
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1 INTERVENTO DI RESTAURO DELLA SCENA RAFFIGURANTE LA MADONNA IN TRONO CON BAMBINO TRA I SANTI GIOVANNI BATTISTA E MACARIO

2 SPONSORIZZAZIONE ROTARY CLUB Firenze Valdisieve DIREZIONE TECNICO ARTISTICA Dott.ssa Caterina Caneva DIRETTORE DEI LAVORI Dott. Arch. Mauro Linari RESTAURO ESEGUITO DA Lidia Cinelli in collaborazione con Benedetta Roselli e Arianna Martinelli

INTRODUZIONE L opera presa in esame è ubicata nella cappella dedicata a S. Leonardo,ex Oratorio di S. Macario,rappresenta la Madonna col Bambino in gloria tra i Santi Giovanni Battista e Macario.

STATO CONSERVATIVO A un primo esame a luce diffusa è stato possibile costatare un avanzato stato di degrado essenzialmente legato a un diffuso strato di nerofumo e depositi incoerenti,lesioni

3 INTRODUZIONE L opera presa in esame è ubicata nella cappella dedicata a S. Leonardo,ex Oratorio di S. Macario,rappresenta la Madonna col Bambino in gloria tra i Santi Giovanni Battista e Macario. La pittura è stata eseguita con la tecnica dell affresco da artista ignoto del XVII sec. (è stata individuata la data all altezza del ginocchio di S. Giovanni, 1614 o 1674). STATO CONSERVATIVO A un primo esame a luce diffusa è stato possibile costatare un avanzato stato di degrado essenzialmente legato a un diffuso strato di nerofumo e depositi incoerenti,lesioni strutturali attive,azione antropica e restauri precedenti. Nella fattispecie quest ultima forma di degrado è legata a più interventi precedenti che hanno portato alla completa ridipintura della superficie pittorica. L intervento più recente è stato eseguito con una semplice tempera facilmente asportabile ad acqua e con la successiva azione di un reagente quale l ammonio carbonato; mentre l intervento precedente interessa prevalentemente le nuvole e lo sfondo dietro la Madonna col Bambino, in quanto interamente ridipinti a calce, materia assai tenace e ormai storicizzata. A causa del loro avanzato stato di degrado legato all alterazione cromatica hanno permesso una facile individuazione. La cornice ad un primo esame risulta ridipinta con materiale sintetico del tutto incompatibile con la materia originale,sottostante la prima stesura,grazie a saggi di scopritura,è stata messa in evidenza una complessa stratigrafia composta da più ridipinture dell originale. Evidenti sono quattro stuccature a gesso ridipinte nella parte bassa della scena,nonché una diffusa presenza di schizzi di cera localizzati dalla metà in giù.

METODOLOGIA D INTERVENTO Per rimuovere i depositi incoerenti e tutte quelle sostanze di natura organica estranee alla pittura sono stati differenziati i vari reagenti e sono stati applicati con vari

Dopo una generale pulitura con acqua deionizzata per rimuovere il nerofumo si è optato per l impiego differenziato di ammonio carbonato in cristalli (soluzione soprasatura) steso a pennello su carta

Dopo aver verificato la resistenza dei colori all azione meccanica e la presenza sottostante la ridipintura della pittura originale integra,si è inizialmente proceduto tamponando la superficie

4 METODOLOGIA D INTERVENTO Per rimuovere i depositi incoerenti e tutte quelle sostanze di natura organica estranee alla pittura sono stati differenziati i vari reagenti e sono stati applicati con vari supportanti con tempi di contatto variabili. Dopo una generale pulitura con acqua deionizzata per rimuovere il nerofumo si è optato per l impiego differenziato di ammonio carbonato in cristalli (soluzione soprasatura) steso a pennello su carta giapponese con tempi di contatto di quaranta minuti. Dopo aver verificato la resistenza dei colori all azione meccanica e la presenza sottostante la ridipintura della pittura originale integra,si è inizialmente proceduto tamponando la superficie pittorica con acqua deionizzata con l ausilio di una spugna naturale previa interposizione di un foglio di carta giapponese allo scopo di rimuovere i residui carboniosi ed il particellato depositati col passare del tempo. In taluni casi si è esercitata una blanda azione meccanica con spazzolini a setola morbida per rimuovere il nerofumo dalle asperità della superficie estremamente rugosa. Già con tale operazione è stato possibile iniziare a rimuovere la più recente ridipintura totalmente alterata nella cromia ed incompatibile con l originale. Dopo la rimozione del nerofumo,individuato dalla freccia rossa,mentre quella gialla mostra la superficie pittorica pulita ad acqua,si è andati ad applicare ammonio carbonato in cristalli steso a pennello,previa interposizione di carta giapponese,con tempi di contatto di circa 40 min. Successivamente è stato tolto per poi rimuovere lo sporco rigonfiato per mezzo di spugne naturali e con l ausilio di appositi spazzolini laddove la rugosità della superficie impedisse una corretta asportazione dello sporco (vedi freccia verde).

È stata iniettata una miscela di malta idraulica con apposite siringhe,o dove necessario impiegando cateteri,dopo aver pulito le cavità sia con iniezioni di acqua deionizzata che acqua e alcool.

6 I consolidamenti hanno interessato distacchi sia tra la struttura muraria e l arriccio che tra l arriccio e l intonaco pittorico. Molti sono stati fatti in corrispondenza delle lesioni strutturali che presentavano ampi distacchi. È stata iniettata una miscela di malta idraulica con apposite siringhe,o dove necessario impiegando cateteri,dopo aver pulito le cavità sia con iniezioni di acqua deionizzata che acqua e alcool. Nei distacchi più superficiali sono state impiegate siringhe più piccole e la medesima miscela più fluida. Le lesioni sono state preventivamente fermate con punti di resina. L integrazione materica delle zone lacunose è stata eseguita con malta costituita da una miscela di grassello e inerte sabbioso. La differenziazione della malta per l arriccio e per l intonachino sta nella granulometria degli inerti, che nel primo caso è più grossa, e nella proporzione tra inerte e legante (nel primo caso è 2:1,mentre nel secondo è 1:1). Le lacune sono state preventivamente spolverate e bagnate quanto basta per consentire alla malta di tirare lentamente ed evitare la crettatura. Successivamente si è proceduto con l applicazione della malta per mezzo di apposite spatole e dopo che la stuccatura ha parzialmente tirato se ne è frattazzata la superficie;nel caso dell arriccio,che si applica quando le lacune sono più profonde,la superficie rimane ruvida per permettere un miglior ancoraggio dell intonachino che,steso dopo l asciugatura dell arriccio,viene modellato in modo da ricreare una superficie del tutto simile a quella originale Per l integrazione pittorica si è optato per il sottotono sia nelle abrasioni che nelle stuccature più vaste laddove il disegno fosse riconoscibile. La gamma di pigmenti è stata scelta tra le terre,le ocre e gli ossidi stemperati in acqua e legati con caseinato d ammonio al 4%. L integrazione è stata eseguita con successive velature di colore.

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