Assicurazioni Generali

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1 Assicurazioni Generali RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA 30 GIUGNO anno di attività 2012

2 Le immagini contenute in questo volume si riferiscono a grandi Aziende ed opere assicurate dal Gruppo Generali. In copertina collage di immagini fornite da: Benetton, CityLife, Indesit Company, ACEA, Fagioli, Astaldi S.p.A. and FCC Construction, ERG, Seli

3 RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA 30 GIUGNO 2012 FTSE4Good Global and Europe Index ASPI (Advanced Sustainable Performance Indices) Eurozone ECPI Ethical Index Global, Euro, EMU Equity e Developed Ethical + Equity FTSE ECPI italia SRI Benchmark e Leaders STOXX Europe Sustainability

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5 Sede Legale e Direzione Centrale in Trieste Sede Secondaria e Direzione per l Italia in Mogliano Veneto Capitale sociale Euro ,00 int. versato Codice Fiscale e Registro Imprese Trieste Iscritta al numero dell Albo delle imprese di assicurazione e riassicurazione Capogruppo del Gruppo Generali, iscritto al numero 026 dell Albo dei gruppi assicurativi PRESIDENTE VICEPRESIDENTI Gabriele Galateri di Genola Vincent Bolloré, Francesco Gaetano Caltagirone AMMINISTRATORE DELEGATO E GROUP CEO Mario Greco (*) (*) Riveste anche la carica di Direttore Generale AMMINISTRATORE DELEGATO Sergio Balbinot (*) (*) Riveste anche la carica di Direttore Generale CONSIGLIERI DI AMMINISTRAZIONE (**) Consiglieri di Amministrazione che, insieme con il Presidente, il Vicepresidente e gli Amministratori Delegati, fanno parte del Comitato Esecutivo COLLEGIO SINDACALE DIRETTORI GENERALI (***) Chief Financial Officer e Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Cesare Calari, Carlo Carraro, Claudio De Conto Petr Kellner, Angelo Miglietta (**), Alessandro Pedersoli Lorenzo Pellicioli (**), Reinfried Pohl Clemente Rebecchini (**), Paola Sapienza, Paolo Scaroni Eugenio Colucci, Presidente Giuseppe Alessio Vernì, Gaetano Terrin Maurizio Dattilo (supplente), Francesco Fallacara (supplente) Raffaele Agrusti (***), Paolo Vagnone VICEDIRETTORI GENERALI SEGRETARIO DEL CONSIGLIO Francesco Garello, Manlio Lostuzzi, Valter Trevisani Oliviero Edoardo Pessi ORGANI SOCIALI IN CARICA AL 1 AGOSTO 2012

6 OHL - circuito esterno autostradale, Stato del Messico, Messico

7 INDICE RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE Dati e indici significativi del Gruppo 12 Il Gruppo Generali 13 Lo scenario economico e assicurativo 17 La strategia del Gruppo Generali 21 Sintesi dei risultati del Gruppo al 30 giugno Segmento vita 34 Segmento danni 49 Segmento finanziario 61 Fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura del semestre 64 Conclusioni e prevedibile evoluzione della gestione 64 Allegato alla Relazione intermedia sulla gestione 69 BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO Prospetti contabili consolidati Stato patrimoniale 82 Conto economico 85 Conto economico complessivo 87 Prospetto delle variazioni di patrimonio netto 89 Rendiconto finanziario 91 Note illustrative Criteri generali di redazione e di valutazione 95 Informazioni sullo stato patrimoniale 99 Informazioni sul conto economico 111 Altre informazioni 117 Allegati alle note illustrative 127 Allegati Variazione dell area di consolidamento 147 Elenco delle società incluse nel consolidamento 148 Elenco delle partecipazioni in imprese collegate e controllate 165 ATTESTAZIONE DELLA RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA AI SENSI DELL ART. 81-TER DEL REGOLAMENTO CONSOB N DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI 179 RELAZIONE DELLA SOCIETA DI REVISIONE 183 La presente pubblicazione della Relazione finanziaria semestrale 2012 non costituisce deposito, ai sensi e per gli effetti dell art. 154-ter del D.lgs. 24 febbraio 1998 n Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, ai sensi degli articoli 8 e 21 della legge 6 febbraio 1996, n. 52 (TUIF). La pubblicazione della Relazione finanziaria semestrale verrà effettuata dalla Società nei termini indicati dalle vigenti disposizioni normative. 9

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9 Benetton Centro di distribuzione automatizzato e complesso industriale di Castrette, Villorba, Treviso Relazione intermedia sulla gestione

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11 INDICE Dati e indici significativi del Gruppo 12 Dati economici 12 Dati patrimoniali e finanziari 12 Il Gruppo Generali 13 L identità del Gruppo Generali 13 L azionariato e il titolo 14 Rating 14 Lo scenario economico e assicurativo 16 Lo scenario macroeconomico 16 I mercati finanziari 17 I mercati assicurativi 19 La strategia del Gruppo Generali 21 Sintesi dei risultati del Gruppo al 30 giugno Andamento economico del Gruppo 22 Situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo 28 Segmento vita 34 Andamento economico del segmento vita 34 Situazione patrimoniale e finanziaria del segmento vita 45 Segmento danni 49 Andamento economico del segmento danni 49 Situazione patrimoniale e finanziaria del segmento danni 58 Segmento finanziario 61 Andamento economico del segmento finanziario 61 Situazione patrimoniale e finanziaria del segmento finanziario 63 Fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura del semestre 64 Conclusioni e prevedibile evoluzione della gestione 64 Allegato alla relazione sulla gestione Nota alla relazione sulla gestione 69 Nota metodologica sugli indicatori alternativi di performance 70 11

12 RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE Dati e indici significativi del Gruppo Dati economici senza Var.omogenea(*) (in milioni di euro) Gruppo Migdal 6M2012/6M2011 Gruppo Premi lordi emessi complessivi (**) , , ,8 2,0% Expense ratio complessivo 16,2% 16,1% 16,0% 0,2 Risultato operativo consolidato (***) 2.343, , ,0-0,1% Risultato del periodo 841,6 805,5 n.a. 4,5% Segmento vita Premi lordi emessi del segmento vita (**) (****) , , ,5 0,4% Raccolta netta -378, , ,0 n.a. APE 2.279, , ,8-4,8% NBV 492,8 525,5 507,4-2,0% Expense ratio del segmento vita 10,9% 11,0% 10,8% 0,1 Risultato operativo del segmento vita 1.650, , ,3 3,1% Segmento danni Premi lordi emessi del segmento danni (****) , , ,3 5,2% Expense ratio del segmento danni 27,6% 27,6% 27,6% 0,1 Loss ratio del segmento danni 69,5% 68,9% 68,8% 0,7 Combined ratio del segmento danni 97,1% 96,5% 96,3% 0,8 Risultato operativo del segmento danni 754,9 798,8 802,4-5,9% Segmento finanziario Cost income ratio 67,4% 68,5% 68,0% -1,1 Risultato operativo del segmento finanziario 211,4 210,5 206,4 2,4% (*) La variazione è da intendersi a termini omogenei, a parità di cambi e di area di consolidamento con riferimento a premi, raccolta netta, APE e NBV e a perimetro omogeneo escludendo il gruppo Migdal dal periodo comparativo con riferimento ai risultati operativi. (**) Comprensivi dei premi relativi a polizze di investimento. (***) Al netto dei costi di holding e delle elisioni intrasettoriali. (****) Al fine di garantire una più corretta presentazione della raccolta premi per linea di business sono stati riclassificati 115,6 milioni di euro (126,8 milioni al 30 giugno 2011) di premi lordi contabilizzati del segmento danni, alle linee di business della raccolta premi vita. Dati patrimoniali e finanziari (in milioni di euro) senza Gruppo Migdal Investimenti complessivi , , , ,5 Asset under management , , , ,2 Passività verso gli assicurati (1) , , , ,8 Patrimonio netto di Gruppo , , ,6 n.a. Solvency I ratio 130% 133% 117% n.a. (1) Comprensive delle passività nette da contratti finanziari emessi e senza tener conto delle passività differite verso gli assicurati. 12 Bozza del 19/07/ :14 DATI NON DEFINITIVI

13 Secondo trimestre Secondo trimestre Secondo trim.2011 Var.omogenea (*) senza Gr. Migdal 2Q2012/2Q , , ,6-2,7% 17,2% 16,2% 16,2% 1, , , ,6 2,1% 274,5 190,0 n.a. 44,5% , , ,7-6,6% , , ,9 n.a. 951, , ,6-16,7% n.a. n.a n.a. n.a. 11,9% 11,1% 10,9% 1,0 831,9 782,4 746,6 11,4% 5.418, , ,9 5,9% 27,4% 27,5% 27,4% 0,0 71,4% 69,4% 69,3% 2,1 98,8% 96,9% 96,8% 2,1 344,3 405,7 406,6-15,3% 70,8% 70,1% 69,8% 0,6 84,9 95,9 112,8-9,3% 13

14 RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE Il Gruppo Generali L identità del Gruppo Generali Il Gruppo Generali è una delle più importanti realtà assicurative e finanziarie internazionali, avente come Capogruppo Assicurazioni Generali S.p.A., fondata a Trieste nel Da sempre caratterizzato da una forte proiezione internazionale è oggi presente in 69 Paesi: il fatturato assicurativo del Gruppo a fine 2011 era di quasi 70 miliardi di euro, di cui il 29% raccolto in Italia e il 71% all estero. Con riferimento al core business assicurativo, il Gruppo Generali è focalizzato prevalentemente sul settore vita, in cui si conferma come primo operatore europeo. L offerta commerciale in tale settore è composta da polizze di risparmio e puro rischio, che costituiscono la parte prevalente del portafoglio, cui si affiancano coperture Malattia e la previdenza integrativa. Nel settore danni il Gruppo è focalizzato prevalentemente sul mercato retail, offrendo una copertura dell intero portafoglio assicurativo. Inoltre Generali è tra i maggiori player mondiali nel campo dell'assistenza, attraverso il Gruppo Europ Assistance, presente a livello mondiale con servizi nel settore auto, viaggi, salute, casa e famiglia. Da tempo il Gruppo ha inoltre ampliato il proprio campo d'azione dal business assicurativo all'intera gamma del risparmio gestito, dei servizi immobiliari e finanziari. In particolare, il gruppo Banca Generali è un primario operatore nel mercato italiano dei Personal Financial Services mentre il gruppo svizzero BSI, la più antica banca del Canton Ticino, fornisce una completa gamma di servizi finanziari nel settore del private banking. Leader di mercato in Italia, il Gruppo ha consolidato la propria posizione tra i maggiori gruppi assicurativi mondiali, acquisendo una crescente importanza sul mercato europeo occidentale, principale area di operatività, dove si conferma tra i primi operatori in Germania, Francia, Austria, Spagna e Svizzera. Il Gruppo occupa una posizione di rilievo anche in Argentina. 14 Bozza del 19/07/ :14 DATI NON DEFINITIVI

15 Le Generali inoltre hanno una forte presenza nei mercati con alti potenziali di sviluppo. In particolare, con Generali PPF Holding, il Gruppo è uno dei principali operatori in Europa centro-orientale. È inoltre presente in Cina; in quest ultima, dopo pochi anni dall ingresso, è leader tra le compagnie assicurative a partecipazione straniera. Con particolare riferimento ai canali distributivi, il Gruppo ha saputo sviluppare nuove soluzioni distributive affiancandole a quelle tradizionali e ai promotori finanziari. L attenzione verso i cambiamenti della società e dei mercati, unita alla consolidata politica di diversificazione, hanno permesso infatti alla società di promuovere iniziative innovative legate ai servizi assicurativi come ha dimostrato, in particolare, l esperienza in Italia di Genertel, specialista nella vendita diretta al telefono. Tale politica ha permesso al Gruppo di diventare leader nella vendita di polizze attraverso canali alternativi quali internet e telefono anche in Francia e Germania. L azionariato e il titolo Al 30 giugno 2012 le azioni emesse, del valore nominale di 1 euro ciascuna, erano , di cui detenute dalla Capogruppo e dalle altre società del Gruppo. Alla stessa data la Capogruppo contava circa azionisti. Secondo le ultime risultanze disponibili, i seguenti soggetti partecipano - direttamente o indirettamente tramite interposte persone, fiduciari e società controllate - con una quota superiore al 2% del capitale sociale: Percentuale sul Soggetto Numero di azioni capitale sociale 1 GRUPPO MEDIOBANCA ,238% 2 BANCA D'ITALIA ,488% 3 LEONARDO DEL VECCHIO ,997% 4 GRUPPO BLACKROCK ,841% 5 GRUPPO DE AGOSTINI - B&D HOLDING ,434% 6 GRUPPO CALTAGIRONE ,280% 7 EFFETI S.p.A ,207% Dati aggiornati al 21 giugno La quotazione del titolo Generali al 30 giugno 2012, è stata di 10,66 euro. Il titolo ha fatto registrare dall inizio del 2012 un minimo di 8,22 euro il 31 maggio 2012 ed un massimo di 13,46 euro il 16 marzo La capitalizzazione di Borsa al 30 giugno 2012 è di ,3 milioni di euro, valore che conferma le Generali tra le principali società assicurative in Europa per capitalizzazione. Rating Gli attuali rating e outlook assegnati ad Assicurazioni Generali da parte delle principali agenzie sono di seguito illustrati. 15

16 RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE Agenzia di rating Rating Outlook A.M.Best A Negativo Standard & Poor's A In revisione Fitch A- Negativo Moody's Baa1 Negativo Dati aggiornati a luglio La crisi economica e finanziaria che ha caratterizzato alcune economie europee nel corso del semestre ha portato al taglio dei rating di diversi debiti sovrani, in particolare il merito creditizio dell Italia ha perso la classe A. Conseguentemente le principali agenzie di rating hanno recentemente rivisto l outlook di Assicurazioni Generali, pur confermando il merito creditizio del Gruppo, che continua a vantare un rating mediamente superiore a quello del suo principale Paese di operatività, grazie anche alla sua capacità di generare profitti operativi, ai solidi fondamentali di business e alla diversificazione territoriale. Lo scenario economico e assicurativo Lo scenario macroeconomico Il quadro macroeconomico del primo semestre 2012 registra un ulteriore rallentamento delle principali economie mondiali. Gli elementi più rilevanti della crisi rimangono la sostenibilità del debito sovrano dei Paesi periferici dell Area Euro e la stabilità della moneta unica, nonostante le misure prese dalle autorità europee per frenare le tensioni nei mercati finanziari e ristabilire un clima di fiducia. La ristrutturazione del debito greco, gli ulteriori interventi di politica monetaria attuati dalla BCE per rifinanziare le banche europee e il fiscal compact, volto a rafforzare il Patto di Stabilità attraverso le previsioni di limiti al rapporto deficit/pil (0,5%) e del rientro dei debiti superiori al 60% del PIL, hanno avuto inizialmente effetti positivi, risultanti in una sensibile riduzione degli spread dei debiti periferici rispetto al Bund. Tuttavia il peggioramento della congiuntura economica e l inasprimento della crisi del sistema bancario spagnolo hanno rallentato la ripresa economica. Per rispondere a questo ulteriore elemento di incertezza per la stabilità dell Eurozona, i ministri delle finanze dell Area riunitisi nel summit di fine giugno hanno varato alcune importanti misure volte ad allentare le citate tensioni sui debiti sovrani e sul settore bancario. In particolare è stato istituito un meccanismo di vigilanza unico del settore bancario sotto la supervisione della BCE ed è stata prevista la possibile ricapitalizzazione diretta delle banche. Inoltre il Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria potrà acquistare obbligazioni di Stati membri che rispettano gli impegni e gli obiettivi economici comunitari. Per la Spagna infine, l Eurogruppo ha raggiunto un accordo su un programma di aiuti di 100 miliardi di euro che verranno corrisposti per intero entro il Una prima tranche di aiuti di 30 miliardi di euro è stata erogata nel mese di luglio. Inoltre, è stato concesso al Paese di raggiungere con un anno di ritardo i suoi obiettivi di rientro del deficit. Nell Unione Europea si è assistito ad una decrescita dell attività economica, a seguito del protrarsi della situazione di incertezza dell Area Euro il cui prodotto interno lordo si è attestato allo 0% (+1,5% a fine 2011). Alla mancata crescita economica si è affiancato un ulteriore deterioramento del mercato del lavoro, con il tasso di disoccupazione che ha raggiunto a maggio il livello record dell 11,1% (10,4% a fine 2011). L Italia è tra i Paesi in cui l attività economica ha registrato il più deciso rallentamento (-1,4% la variazione del PIL tendenziale del trimestre rispetto a +0,4% di fine 2011) in 16 Bozza del 19/07/ :14 DATI NON DEFINITIVI

17 particolare a causa del calo della domanda interna. Inoltre nel mese di maggio si sono verificati degli eventi sismici che hanno avuto un impatto rilevante, quantificabile in alcuni decimi percentuali del PIL, sulla produttività di una area del nord Italia ad alta concentrazione imprenditoriale e tecnologica. A tali fattori si sono aggiunti la flessione del potere d acquisto delle famiglie e dell indice di fiducia dei consumatori, e soprattutto l aumento del tasso di disoccupazione al 10,1% a maggio (8,9% al 31 dicembre 2011); in particolare il tasso di disoccupazione giovanile ha raggiunto il 36,2% (31% al 31 dicembre 2011) Anche la Germania, dopo la crescita che ha caratterizzato il primo trimestre dell anno (+1,2%), ha mostrato un rallentamento a causa della debole domanda estera pur rimanendo il Paese di riferimento dell Area Euro. Il mercato del lavoro non ha risentito della congiuntura economica; il tasso di disoccupazione è rimasto infatti stabile al 5,6%. Più evidente il rallentamento dell economia della Francia, alle prese con cospicue misure di austerità, il cui PIL è cresciuto dello 0,3% (+1,6% a fine 2011), mentre il tasso di disoccupazione è cresciuto al 10,1% a maggio (9,9% al 31 dicembre 2011). Nei Paesi dell Europa centro-orientale facenti parte dell Unione Europea si continua ad osservare un andamento differenziato: per le economie più esposte alla domanda degli altri Paesi europei, come la Repubblica Ceca e l Ungheria, la situazione economica ha evidenziato un calo (-0,7% e -1,4% rispettivamente la variazione tendenziale del PIL per il primo trimestre). Al contrario i PIL della Polonia e della Slovacchia, che possono contare su una più solida e cospicua domanda interna, sono cresciuti rispettivamente del 3,8% e del 3,2% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Negli Stati Uniti si è evidenziata una dinamica economica in crescita (+2% PIL tendenziale del semestre rispetto all 1,7% del 2011), concentrata nei primi mesi dell anno. Il tasso di disoccupazione si è attestato a maggio all 8,2% (8,5% a fine 2011). L indice di fiducia delle famiglie risulta attualmente in calo, dopo i livelli massimi degli ultimi tre anni raggiunti nel mese di febbraio. Anche la Cina ha risentito del calo della domanda mondiale, registrando un rallentamento della crescita economica (+8,1% rispetto a +9,2% di fine 2011), per effetto di alcune difficoltà nel mercato interno, in particolare della flessione nel settore delle costruzioni. La contenuta dinamica dei prezzi ha inoltre indirizzato la Banca Centrale verso una politica monetaria espansiva per sostenere la crescita economica. Per i Paesi dell America Latina, ad eccezione del Messico, oltre all impatto negativo del calo del domanda estera, ed in particolare quella europea, a contribuire alla diminuzione dell attività economica sono intervenuti anche un deciso rallentamento dei flussi di investimento (a causa dell alta incertezza nei mercati finanziari) e il calo dei prezzi delle materie prime, tra le principali voci delle esportazioni dell area. ell Area Euro il tasso di inflazione tendenziale ha subito una leggera flessione al 2,4% (2,7% al 31 dicembre 2011), grazie in particolare alla riduzione dei prezzi energetici, che erano stati la principale fonte di pressioni inflazionistiche nei primi mesi dell anno. Negli Stati Uniti l analogo tasso è diminuito all 1,7% (3,0% a fine 2011). Per ciò che concerne la politica monetaria, le banche centrali hanno continuato ad adottare politiche monetarie di tipo espansivo: la BCE ha abbassato il tasso di interesse di riferimento allo 0,75% dall 1% di fine 2011; la Federal Reserve ha confermato l obiettivo di mantenere il tasso sui Fed Funds al massimo a 0,25%. 17

18 RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE I mercati finanziari Nel corso dei primi sei mesi dell anno i mercati finanziari, che erano stati pesantemente colpiti nel 2011 dalla crisi dei debiti sovrani di alcuni Paesi dell Eurozona, hanno mostrato una ripresa seppur contenuta, beneficiando in particolar modo dell intervento della Banca Centrale Europea attraverso due aste di rifinanziamento a condizioni agevolate che hanno fornito abbondante liquidità al settore bancario. Queste abbondanti iniezioni di liquidità, utilizzata in buona parte dalle banche per acquistare titoli di Stato, hanno migliorato l indice di fiducia degli investitori, dopo che in gennaio l agenzia di rating S&P ha tolto la tripla A a Francia e Austria ed ha abbassato il merito di credito di due gradini a Italia, Spagna e Portogallo. I mercati obbligazionari hanno pertanto reagito positivamente anche con riferimento ai titoli governativi. La decisa ripresa, che aveva caratterizzato il primo trimestre, si è tuttavia dimostrata temporanea a causa del peggioramento della situazione in Grecia, aggravata dall incertezza politica del Paese e, soprattutto, del deterioramento del settore bancario spagnolo, colpito in particolare dall insolvenza del settore immobiliare. Per far fronte al deterioramento del clima nei mercati il vertice europeo di fine giugno ha varato alcuni importanti provvedimenti tra i quali la possibilità di acquisto da parte del fondo salva-stati di titoli dei Paesi caratterizzati da un elevata volatilità dei tassi di interesse, nonché la previsione di ricapitalizzare le banche in difficoltà. Anche i titoli corporate hanno reagito positivamente a tali misure: lo spread sui titoli degli emittenti investment grade europei si è ristretto da 255 bp a 200 bp; per gli emittenti con rating speculativo lo spread è sceso da 833 bp a 705 bp. 3,0 ANDAMENTO TASSI A LUNGO TERMINE NEL 2012 BUND 10 ANNI USA 10 ANNI EURO SWAP 10 ANNI 2,0 1,0 In questo quadro il rendimento del governativo decennale tedesco è sceso dall 1,83% del 31 dicembre 2011 all 1,58% al 30 giugno 2012, toccando un minimo di 1,17% a inizio giugno. Lo spread tra il rendimento dei Bonos spagnoli decennali e quello dei Bund tedeschi è salito da 326 bp di fine 2011 fino a un massimo di 575 bp il 18 giugno, per chiudere il semestre a 475 bp, mentre quello italiano è risalito rispetto ai valori del primo trimestre (332 bp al 31 marzo 2012), fino a 475 bp, chiudendo il semestre a 424 bp, comunque in deciso calo rispetto ai 527 bp di fine Anche la curva dei tassi swap a 10 anni ha registrato un abbassamento. Il rendimento del governativo decennale americano è sceso dall 1,88% all 1,64%, anche per effetto delle manovre di politica monetaria della Federal Reserve. 18 Bozza del 19/07/ :14 DATI NON DEFINITIVI

19 1,6 ANDAMENTO TASSI A BREVE TERMINE NEL 2012 BUND 2 ANNI USA 2 ANNI EURO SWAP 2 ANNI 1,2 0,8 0,4 0 Il tasso del Bund a 2 anni è passato da 0,14% di fine 2011 a 0,12% al 30 giugno 2012, registrando un lieve appiattimento della curva dei tassi. Ancor più deciso è stato l abbassamento della curva dei tassi swap Euro. Il tasso americano a 2 anni è invece aumentato da 0,24% a 0,30%, determinando anch esso un appiattimento della curva dei tassi. ANDAMENTO MERCATI AZIONARI NEL 2012 EUROSTOXX FTSE MIB S&P I mercati azionari hanno risentito anch essi dell evoluzione della crisi nell Eurozona mostrando un iniziale rialzo che ha contraddistinto la prima parte dell anno seguito da una significativa contrazione, in particolare per l Italia e la Spagna, mentre una sostanziale tenuta ha caratterizzato i Paesi più virtuosi: conseguentemente l Eurostoxx, dopo il deciso rialzo del primo trimestre (+9,49%), è risultato pressochè invariato al 30 giugno 2012 (+0,28%). Nel secondo trimestre ha inciso in particolare il calo del settore bancario, che dopo essere cresciuto del 7,58% al 31 marzo, è risultato in netto calo a fine giugno (-12,34%). Relativamente alle principali borse europee l andamento nei primi sei mesi dell anno è differenziato: il Dax di Francoforte ha registrato una crescita dell 8,78%, il Cac di Parigi dell 1,17% mentre il Ftse di Milano ha avuto una flessione del 5,40%. Più decisa la perdita dell Ibex di Madrid (-17,09%), in particolare se confrontata con l andamento dei primi tre mesi dell anno (+6,52%). Negli Usa, ove l economia ha dato segnali positivi, l S&P500 è salito dell 8,31% e il Nasdaq del 18,66%. 19

20 RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE I mercati assicurativi Per quanto riguarda i principali mercati assicurativi europei in cui il Gruppo Generali opera si evidenziano andamenti piuttosto differenziati per ramo di attività e area geografica (1). Prosegue nel segmento vita la flessione osservata nello scorso esercizio; si registra tuttavia una dicotomia tra i mercati più maturi dell Area Euro, dove i premi sono nettamente diminuiti, ed i Paesi dell Europa centro-orientale, dove il mercato dei prodotti vita sta riacquistando un certo slancio. Per quanto riguarda l Italia, l andamento della raccolta ha avuto una flessione del 20,8%, confermando il trend del 2011; in particolare il calo ha interessato la nuova produzione (-16,5% a maggio). I prodotti hanno avuto un andamento differenziato: le polizze unit-linked hanno avuto un evoluzione positiva, che ha dato impulso al canale dei promotori finanziari (+33,2%); i prodotti tradizionali hanno fatto invece registrare un calo (-21,4%). Il canale bancario ha evidenziato una flessione del 24,9%, così come il canale agenziale, anche se in modo più moderato (-14,8%). In Francia è proseguita la flessione della raccolta già osservata lo scorso anno (-13% contro il -14% del 2011). Sebbene si registri una contrazione nei riscatti, la raccolta netta è rimasta negativa anche a causa del protrarsi della concorrenza di altri prodotti, in particolare di quelli bancari. In Germania la raccolta premi risulta leggermente negativa (-0,3%), in recupero rispetto al calo dello scorso esercizio in quanto la variazione della raccolta di polizze a premio unico ha avuto un calo più contenuto rispetto ai risultati dello scorso anno (-4,9% rispetto al -15,3% del 2011). Prosegue inoltre la crescita dei prodotti a premio ricorrente. Nei Paesi dell'europa centro-orientale facenti parte dell Unione Europea, i mercati hanno avuto un andamento positivo: la Polonia ha avuto una crescita robusta della raccolta (+23,3%), grazie sia ai prodotti tradizionali che linked. Buona in generale la performance di quasi tutti i prodotti in Ungheria (+4,5%), mentre nella Repubblica Ceca la crescita del settore è stata sostenuta dalle polizze a premio ricorrente. In Spagna, il mercato dei rami vita ha subito un deciso calo (-18,9%), a causa prevalentemente della diminuzione dei premi intermediati dal settore bancario (-22%). Anche nel segmento danni la raccolta dei primi mesi del 2012 è stata in linea con quanto osservato negli ultimi due anni. In Italia la raccolta premi è stata sostanzialmente stabile. Il rallentamento della raccolta nel settore auto (+1,9% contro il +3,6% del 2011) deriva dall affievolirsi degli effetti dell aggiustamento delle tariffe avvenuto a partire dalla metà dell anno passato - avendo oramai tale ramo raggiunto un equilibrio tecnico - dal riaccendersi della concorrenza nonché dalla forte contrazione delle immatricolazioni (-20,4% nel periodo gennaio-aprile, rispetto allo stesso periodo dell anno precedente). Il settore nonauto, nonostante si registri una sostanziale tenuta del settore property retail, ha continuato a risentire della prolungata debolezza dell attività industriale, dei tagli alla spesa delle amministrazioni pubbliche e della minore capacità di spesa delle famiglie e presenta una lieve contrazione della raccolta. In Francia il settore auto sta vivendo un aumento delle tariffe al fine di ripristinare la redditività tecnica, notevolmente calata negli ultimi anni. Nel settore non-auto la crescita dei premi è stata particolarmente positiva, soprattutto nel settore property, generalmente per effetto di aumenti tariffari. In Germania si registra una progressione della raccolta nel ramo auto. Positiva la performance anche del non-auto. Per quanto riguarda la maggior parte degli altri Paesi europei di operatività del Gruppo, nel settore non-auto vi è stata una dinamica moderatamente positiva, in particolare per il settore property, (1) I dati indicati, se non diversamente specificato, fanno riferimento al primo trimestre del Bozza del 19/07/ :14 DATI NON DEFINITIVI

21 principalmente grazie agli aumenti tariffari applicati. La crescita dei premi è stata particolarmente elevata in Polonia. Con riferimento al ramo auto, invece, una sensibile contrazione dei premi auto si è registrata in Ungheria, Repubblica Ceca e Spagna. La strategia del Gruppo Generali Nel corso del primo semestre del 2012, in uno scenario macroeconomico che nei principali Paesi di operatività vede il protarsi di numerosi elementi di incertezza, il Gruppo Generali ha continuato ad operare secondo le proprie linee strategiche basate sul perseguimento dell efficienza operativa, sull ottimizzazione delle reti distributive - puntando, in particolare, sullo sviluppo delle reti proprietarie, sull innovazione dei prodotti e delle modalità distributive, principalmente attraverso i canali diretti - nonché sull ottimizzazione del capitale disponibile. Al fine proprio di ottimizzare il capitale disponibile, si sta operando sia sul fronte dei nuovi prodotti, adeguando continuamente le garanzie di minimo rendimento alle condizioni finanziarie attuali, che perseguendo l ottimizzazione dell asset allocation. In particolare, quest ultima è attuata sia nel ramo vita che nel danni permettendo pertanto di ottenere soddisfacenti ritorni in termini di rendimento e un minor assorbimento in termini di richiesta di capitale. Nel quadro della razionalizzazione della presenza del Gruppo nei diversi Paesi, coerentemente con la strategia di crescita del Gruppo Generali - focalizzata su aree geografiche ad alto potenziale di sviluppo e con bassa penetrazione assicurativa - nel mese di marzo il Gruppo Generali ha raggiunto un accordo per la cessione della propria partecipazione del 69,1% nella società assicurativa israeliana Migdal Insurance and Financial Holdings. L efficacia dell operazione, effettuata anche al fine di aumentare la qualità del capitale disponibile, è subordinata alle approvazioni delle competenti autorità israeliane. Nell ambito dell attività immobiliare, Generali Real Estate (GRE), società dedicata alla gestione del patrimonio immobiliare del Gruppo, ha creato una joint-venture con il fondo sovrano norvegese Norwegian Government Investment Management (NBIM) per la creazione di una piattaforma di investimento congiunta in immobili a uso commerciale nella città di Parigi. In futuro la partnership potrà essere estesa, attraverso la creazione di analoghe piattaforme di investimento, in altri mercati dell Europa Continentale. L iniziativa rientra nella strategia della valorizzazione degli investimenti immobiliari di Gruppo, attraverso un coordinamento dell attività a livello centralizzato, focalizzata sia sullo sviluppo del patrimonio immobiliare attualmente gestito dal Gruppo, che su nuove acquisizioni e operazioni di partnership a livello internazionale. 21

22 RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE Sintesi dei risultati del Gruppo al 30 giugno Risultato del periodo di 841,6 milioni di euro (+4,5%) - Risultato operativo di 2.343,2 milioni di euro (-0,1% a perimetro omogeneo) - Premi emessi lordi pari a ,5 milioni di euro (+2,0% a termini omogenei) - Patrimonio netto pari a ,3 milioni di euro (+12,1%) Andamento economico del Gruppo Risultato del Gruppo Il risultato del periodo di pertinenza del Gruppo è stato pari a 841,6 milioni di euro (805,5 milioni al 30 giugno 2011), in crescita del 4,5%. L andamento economico del periodo è caratterizzato da un ottima perfomance operativa del Gruppo, che a perimetro omogeneo si colloca ai medesimi livelli di quelli del precedente esercizio, nonostante il quadro economico e finanziario particolarmente incerto dei primi sei mesi dell anno. In particolare, il risultato operativo vita risulta in crescita grazie soprattutto alla perfomance della seconda parte del semestre che ha permesso di compensare il rallentamento del risultato operativo danni influenzato da alcuni significativi sinistri catastrofali. Il risultato non operativo, inoltre, registra un significativo miglioramento beneficiando delle minori svalutazioni su investimenti finanziari che avevano invece caratterizzato il precedente esercizio. Il risultato del periodo, infine, risente dell aumento del tax rate, che passa da circa il 31% del 30 giugno 2011 a circa il 36%, per effetto dell incremento della pressione fiscale registrato in alcuni importanti Paesi di operatività del Gruppo. Tenendo conto anche degli altri utili e perdite nette rilevate direttamente nel patrimonio, il risultato complessivo di pertinenza del Gruppo registra un incremento di 1.719,7 milioni di euro, attestandosi a 2.186,1 milioni di euro (466,3 milioni nel corrispondente periodo del precedente esercizio). Tale risultato complessivo è costituito principalmente, oltre che dal risultato del periodo di pertinenza del Gruppo, pari a 841,6 milioni di euro, dalla variazione nel patrimonio netto intervenuta nel periodo, in particolare quella degli utili netti su attività finanziarie disponibili per la vendita per 1.334,5 milioni di euro (-347,6 milioni al 30 giugno 2011). L incremento registrato, pari a 1.719,7 milioni di euro, è ascrivibile per 1.682,0 milioni di euro agli utili netti su attività finanziarie disponibili per la vendita. In particolare, il primo semestre del 2011 era stato caratterizzato sia dall incremento dei tassi di interesse, che aveva negativamente influenzato soprattutto il valore di mercato dei titoli governativi dei principali Paesi europei, che dalla crisi sui debiti sovrani dei Paesi dell Area Euro ad elevato indebitamento pubblico, determinando una variazione negativa della corrispondente riserva di patrimonio netto di -347,6 milioni di euro. Il primo semestre dell anno in corso, invece, ha registrato un miglioramento delle condizioni finaziarie, più marcatamente nel primo trimestre, sostanzialmente a seguito di un restringimento degli spread, in particolare sui titoli di stato italiani, con positivi effetti sia sul comparto governativo che corporate, determinando una variazione positiva della suddetta riserva di 1.334,5 milioni di euro. 22 Bozza del 19/07/ :14 DATI NON DEFINITIVI

23 Andamento della raccolta Secondo trimestre Secondo trimestre (in milioni di euro) Premi lordi emessi complessivi (*) , , , ,6 Premi lordi emessi del segmento vita (*) , , , ,8 Premi lordi emessi del segmento danni , , , ,7 (*) Comprensivi dei premi relativi a polizze di investimento che si attestano a 1.636,8 milioni di euro al 30 giugno 2012 (1.529,6 milioni al 30 giugno 2011). I premi complessivi si sono attestati a ,5 milioni di euro (+2,0% a termini omogenei rispetto al 30 giugno 2011), trainati dalla crescita osservata nel segmento danni. Anche i premi del ramo vita risultano in aumento, seppur più contenuto. Si segnala che le variazioni a termini omogenei, così come quelle a perimetro omogeneo riportate nel proseguio della presente relazione, tengono conto del trattamento contabile applicato a Migdal Insurance and Financial Holdings e alle relative società controllate a seguito della citata operazione di cessione della relativa quota di partecipazione in fase di perfezionamento, escludendole dal periodo comparativo. Infatti, in applicazione dell IFRS 5, a partire dal 1 gennaio 2012 Migdal Insurance and Financial Holdings e le società da essa controllate sono state classificate in bilancio come un gruppo in dismissione posseduto per la vendita. Conseguentemente tali partecipazioni non sono state escluse dal consolidamento ma sia il totale delle loro attività e passività che il loro risultato economico, al netto degli effetti fiscali, sono stati rilevati separatamente nelle specifiche voci degli schemi di bilancio. I premi del segmento vita sono ammontati a ,7 milioni di euro; dopo un 2011 in cui tale raccolta era stata caratterizzata da significative flessioni, soprattutto delle polizze a premio unico per effetto del particolare contesto di mercato che aveva contraddistinto lo scorso esercizio, il segmento vita registra nei primi mesi del 2012 una positiva tenuta (+0,4% a termini omogenei). Il buon andamento delle polizze risparmio (+0,9%) e di quelle puro rischio e malattia (+4,1%) infatti più che compensa il calo dei contratti linked (-5,7%), la cui raccolta è ancora condizionata dall alta volatilità dei mercati finanziari. A fronte delle rilevanti uscite che hanno interessato il portafoglio francese di risparmio tra il quarto trimestre 2011 ed il primo semestre 2012, sono state intraprese opportune azioni di protezione di tale portafoglio volte a mantenere tali somme all interno del Gruppo con l obiettivo di reinvestirle in contratti maggiormente orientati alla creazione di valore. In ulteriore rafforzamento la crescita dei premi del segmento danni, pari a ,8 milioni di euro. L incremento del 5,2% a termini omogenei deriva dallo sviluppo del comparto Auto (+2,6% a termini omogenei) e in misura più marcata da quello Non Auto (+6,5% a termini omogenei) per effetto della crescita di tutte le linee di business. 23

24 RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE PREMI VITA di GRUPPO PREMI DANNI di GRUPPO ,8% 65,4% 14,9% 41,1% Auto Risparmio Persona 16,8% Malattia e Puro Rischio Unit linked 21,8% Aziende Infortuni/Malattia 22,2% Risultato operativo Il risultato operativo del Gruppo si attesta a 2.343,2 milioni di euro (2.408,2 milioni al 30 giugno 2011), a perimetro omogeneo la performance operativa è in linea con quella del precedente esercizio. Ottimo il contributo del segmento vita (+3,1% a perimetro omogeneo) grazie ad una sensibile accelerazione nel secondo trimestre (+11,4% a perimetro omogeneo rispetto al corrispondente periodo dell esercizio precedente), nonostante gli effetti economici della continuazione delle politiche di derisking attuate da inizio anno. Il risultato operativo del segmento danni è stato invece negativamente influenzato dalla contrazione della marginalità tecnica, che ha risentito dell impatto di alcuni significativi sinistri catastrofali, tra cui gli eventi sismici verificatisi nel nord Italia nel mese di maggio. Positivo il contributo del segmento finanziario (+2,4% a perimetro omogeneo) mentre rimangono stabili i costi operativi di holding. Secondo trimestre Secondo trimestre (in milioni di euro) Risultato operativo del Gruppo 2.616, , , ,9 Italia 970,9 994,4 410,3 499,2 Francia 466,2 450,9 220,6 182,7 Germania 315,2 325,7 183,2 156,5 Paesi dell'europa centro-orientale 262,9 255,7 141,1 113,8 Resto d'europa 454,2 478,4 235,2 230,8 di cui Spagna 135,5 131,4 65,5 62,2 di cui Austria 83,0 84,3 43,8 45,0 di cui Svizzera 140,5 175,6 55,8 75,2 Resto del mondo 147,3 167,4 70,8 101,0 Costi di holding -147,9-146,6-73,9-72,5 Elisioni intrasettoriali -125,7-117,9-73,7-58,9 Risultato operativo complessivo del Gruppo 2.343, , , ,6 24 Bozza del 19/07/ :14 DATI NON DEFINITIVI

25 Risultato non operativo Il risultato non operativo del Gruppo passa da -957,4 milioni di euro al 30 giugno 2011 a -775,7 milioni. In particolare, il risultato finanziario non operativo beneficia di minori perdite nette da valutazione, pari a -299,6 milioni di euro, rispetto a quelle registrate nel primo semestre dello scorso esercizio (-478,8 milioni al 30 giugno 2011) e dell'incremento dei proventi netti non operativi derivanti da strumenti finanziari a fair value rilevato a conto economico, che si attestano a 31,8 milioni di euro (19,2 milioni al 30 giugno 2011), beneficiando del recupero di valore degli investimenti determinato dal positivo andamento dei mercati finanziari in particolare nel primo trimestre. Gli altri costi e ricavi non operativi, che includono i proventi e gli oneri non ricorrenti e l ammortamento del valore dei portafogli acquisiti, si attestano a -160,6 milioni di euro (-157,6 milioni al 30 giugno 2011), di cui 91,1 milioni di euro relativi all ammortamento del valore dei portafogli acquisiti (96,2 milioni al 30 giugno 2011). Infine, i costi non operativi di holding, composti principalmente dagli interessi passivi sul debito finanziario, rimangono sostanzialmente stabili attestandosi a -329,0 milioni di euro (-329,6 milioni al 30 giugno 2011). 25

26 RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE Dal risultato operativo al risultato di Gruppo Variazione Var.omogenea (in milioni di euro) M2012/6M2011 6M2012/6M2011 Risultato del periodo prima delle imposte 1.567, ,8 8,0% 13,9% Imposte (*) -582,2-481,1 21,0% n.a. Utile dopo le imposte 985,3 969,7 1,6% n.a. Utile o perdita delle attività operative cessate 27,1-1,1 n.a. n.a. Risultato del periodo consolidato 1.012,4 968,6 4,5% n.a. Risultato del periodo di pertinenza del Gruppo 841,6 805,5 4,5% n.a. Risultato del periodo di pertinenza di terzi 170,8 163,1 4,7% n.a. Risultato operativo consolidato 2.343, ,2-2,7% -0,1% Premi netti di competenza , ,0-1,3% 1,3% Oneri netti relativi ai sinistri , ,0 5,8% 8,5% Spese di gestione , ,4-1,2% 2,6% Commissioni nette 395,3 477,5-17,2% -5,3% Proventi e oneri operativi derivanti da strumenti finanziari a fair value rilevato a conto economico 1.727,2-330,9 n.a. n.a. Proventi e oneri operativi derivanti da altri strumenti finanziari 5.665, ,6 0,1% 3,1% Interessi e altri proventi 6.230, ,5-3,7% -1,6% Profitti netti di realizzo operativi da altri strum enti finanziari e investimenti immobiliari 418, ,3-58,5% -57,2% Perdite nette da valutazione operative da altri strumenti finanziari e investimenti immobiliari -377, ,0-69,2% -69,2% Interessi passivi relativi al debito operativo -291,4-292,7-0,4% 0,6% Altri oneri da strumenti finanziari ed investimenti immobiliari -314,7-303,5 3,7% 5,5% Costi operativi di holding -147,9-146,6 0,9% 1,1% Altri costi e ricavi operativi (*) -184,5-200,1-7,8% -8,8% Risultato non operativo consolidato -775,7-957,4-19,0% -20,1% Proventi e oneri non operativi derivanti da strumenti finanziari a fair value rilevato a conto economico (****) 31,8 19,2 65,5% 121,5% Proventi e oneri non operativi derivanti da altri strumenti finanziari (**) -317,9-489,4-35,0% -36,1% Profitti netti di realizzo non operativi da altri strumenti finanziari e investimenti immobiliari -18,2-10,6 72,5% -5,9% Perdite nette da valutazione non operative da altri strumenti finanziari e investimenti immobiliari -299,6-478,8-37,4% -37,4% Costi non operativi di holding -329,0-329,6-0,2% -0,1% Interessi passivi relativi al debito finanziario -327,0-318,6 2,6% 2,7% Altri costi non operativi di holding -2,0-11,0-82,2% -82,2% Altri costi e ricavi non operativi (***) (****) -160,6-157,6 1,9% 1,9% (*) Al 30 giugno 2012 l'im porto è rettificato per im poste operative di 32 m ilioni di euro (al 30 giugno 2011 pari a 28,6 m ilioni e per im poste non ricorrenti retrocesse agli assicurati in G erm ania per 19 m ilioni). (**) L'importo è al lordo degli interessi passivi relativi al debito finanziario. (***) L'importo è al netto della quota a carico degli assicurati in Germania e Austria. (****) A partire dal 31 dicem bre 2011 gli utili e le perdite su cam bi afferenti le attività in run-off, precedentem ente inclusi tra gli altri costi e ricavi non operativi, sono stati classificati per natura nella voce proventi e oneri non operativi derivanti da strum enti finanziari a fair value rilevato a conto econom ico. Conseguentem ente i dati com parativi sono stati rideterm inati (-17 m ilioni di euro al 30 giugno 2011). (segue) 26 Bozza del 19/07/ :14 DATI NON DEFINITIVI

27 (segue) Secondo trimestre Secondo trimestre Variazione Var.omogenea Q2012/2Q2011 2Q2012/2Q ,4 418,4 44,2% 62,8% -248,2-151,4 63,9% n.a. 355,2 267,0 33,0% n.a. 12,7-1,1-1212,1% n.a. 367,9 265,9 38,4% n.a. 274,5 190,0 44,5% n.a. 93,5 75,9 23,2% n.a , ,6-3,4% 2,1% , ,1-6,7% -4,1% , ,4-14,1% -12,4% , ,9-1,0% 2,7% 178,1 237,0-24,8% -13,9% ,2-47,1 n.a. n.a , ,8 21,9% 25,8% 3.235, ,9-5,8% -4,2% 274,5 430,8-36,3% -33,1% -352, ,7-70,7% -70,7% -152,9-154,4-1,0% 0,2% -147,3-162,9-9,6% -8,0% -73,9-72,5 2,0% 2,0% -58,3-74,4-21,6% -23,0% -510,0-734,2-30,5% -31,5% 15,2 13,7 10,9% 93,3% -275,7-482,6-42,9% -43,5% -28,1-59,4-52,7% -56,6% -247,6-423,2-41,5% -41,4% -166,3-166,5-0,1% 0,0% -165,3-158,7 4,2% 4,3% -1,0-7,9-87,2% -87,2% -83,2-98,6-15,7% -15,7% 27

28 RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE Situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo Investimenti Totale valori Composizione Totale valori Composizione Totale valori Composizione (in milioni di euro) di bilancio (%) di bilancio (%) di bilancio (%) Strumenti di capitale (*) ,1 5, ,8 5, ,0 5,5 Attività finanziarie disponibili per la vendita ,7 4, ,6 4, ,1 4,6 Attività finanziarie a fair value rilevato a conto economico 2.698,4 0, ,2 0, ,9 0,9 Strumenti a reddito fisso (**) ,4 80, ,3 79, ,7 77,6 Titoli di debito ,8 70, ,6 70, ,8 68,0 Altri strumenti a reddito fisso (**) ,6 9, ,8 9, ,8 9,6 Investimenti posseduti sino alla scadenza 7.671,9 2, ,5 2, ,3 1,7 Finanziamenti ,4 19, ,3 19, ,7 21,9 Attività finanziarie disponibili per la vendita ,6 55, ,8 54, ,6 51,1 Attività finanziarie a fair value rilevato a conto economico 8.399,5 2, ,7 2, ,0 2,9 Investimenti immobiliari (***) ,6 4, ,7 4, ,8 4,9 Altri investimenti ,9 3, ,3 3, ,7 4,0 Partecipazioni in controllate, collegate e joint ventures 1.943,7 0, ,5 0, ,8 0,6 Derivati (****) 620,3 0,2 668,5 0,2 563,5 0,2 Crediti interbancari e verso la clientela bancaria 8.796,0 2, ,3 2, ,1 2,8 Altri investimenti 936,9 0, ,1 0, ,5 0,4 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (*****) ,2 6, ,3 6, ,1 7,9 Totale investimenti (******) ,2 100, ,3 100, ,3 100,0 Attività finanziarie collegate a contratti unit e index-linked , , ,0 Totale investimenti complessivi , , ,3 (*) Le quote di OICR sono ammontate a 3.581,8 milioni di euro (3.620 milioni al 31 marzo 2012 e 3.638,1 milioni al 31 dicembre 2011). (**) Le quote di OICR sono ammontate a 8.495,4 milioni di euro (8.763,2 milioni al 31 marzo 2012 e 8.013,2 milioni al 31 dicembre 2011). (***) Le quote di OICR sono ammontate a 2.203,3 milioni di euro (2.195 milioni al 31 marzo 2012 e 2.240,1 milioni al 31 dicembre 2011). (****) Includono i derivati contabilizzati come passività pari a 1.806,4 milioni di euro (1.223,9 milioni al 31 marzo 2012 e 1.974,7 milioni al 31 dicembre 2011). (*****) Includono i Reverse REPO pari a 355,4 milioni di euro (591,7 milioni al 31 marzo 2012 e 213,6 milioni al 31 dicembre 2011) e i REPO pari a milioni di euro (1.379,3 milioni al 31 marzo 2012 e 1.114,4 milioni al 31 dicembre 2011). (******) Includono i derivati classificati come passività e i REPO. Redditività degli investimenti e harvesting rate (2) Redditività corrente Harvesting rate Redditività di conto economico Redditività complessiva Strumenti a reddito fisso 2,1% 2,1% 0,1% -0,3% 2,2% 1,9% 5,1% 1,2% Strumenti di capitale 2,2% 2,2% -2,6% 1,2% -0,4% 3,3% 1,7% 1,8% Investimenti immobiliari 3,7% 3,8% 2,2% 1,7% 4,4% 4,1% 4,2% 4,3% Altri investimenti 0,7% 1,1% -0,1% -1,2% 0,6% -0,1% 0,6% -0,1% Totale investimenti 2,0% 2,1% 0,0% -0,2% 2,0% 1,9% 4,4% 1,3% Al 30 giugno 2012 il valore complessivo degli investimenti passa da ,3 milioni di euro al 31 dicembre 2011 a ,0 milioni (+4,0% a perimetro omogeneo). Le variazioni a perimetro (2) La redditività degli investimenti e l harvesting rate sono calcolati su base semestrale e non comprendono la redditività e l harvesting rate derivanti da attività finanziarie collegate a contratti linked. 28 Bozza del 19/07/ :14 DATI NON DEFINITIVI

29 omogeneo escludono Migdal Insurance and Financial Holdings e le relative società controllate dal periodo comparativo (3). In particolare, gli investimenti diversi da quelli collegati a contratti linked si attestano a ,2 milioni di euro (+5,1% a perimetro omogeneo) e questi ultimi a ,8 milioni (+4,3% a perimetro omogeneo). Il valore degli investimenti di Gruppo ha registrato un sensibile recupero durante il primo semestre del 2012 grazie al miglioramento delle condizioni dei mercati finanziari ed in particolare di quello obbligazionario. Tale ripresa è ascrivibile all andamento positivo del primo trimestre dell anno, parzialmente compensato da un trend negativo osservato durante la seconda parte del semestre in seguito alle rinnovate tensioni sul debito sovrano dei Paesi dell Area Euro ad elevato indebitamento, che hanno determinato anche una nuova flessione in particolare dei corsi azionari. In questo contesto di mercato ancora caratterizzato da un elevata volatilità, alimentata dalle incertezze sulla ripresa economica e dal perdurare della crisi dell Area Euro, il Gruppo ha continuato a porre in essere un attività di de-risking complessiva dei propri portafogli volta a limitare i rischi finanziari e mantenendo al contempo un livello di profittabilità adeguato agli impegni assunti con gli assicurati. In coerenza con questa politica d investimento, durante tutto il primo semestre dell anno in corso sono proseguite azioni volte a ridurre sensibilmente in ciascun Paese di operatività l esposizione crossborder a titoli governativi dell Area Euro, portando a copertura delle passività dei singoli territori titoli della medesima nazione, fatto salvo il principio di congruità valutaria tra attivi e impegni. Per quanto riguarda l investimento in obbligazioni corporate nel corso del semestre si è registrato un recupero di valore, in linea con il trend di mercato, sia nel settore financial che, meno marcatamente, in quello non financials. I nuovi investimenti si sono concentrati nel settore non-financials, con l obiettivo di favorire sia un maggior livello di diversificazione che una diminuzione del rischio di credito e conseguentemente del capitale assorbito da questa asset class. Con riferimento alla composizione degli investimenti, il Gruppo ha continuato l attività di progressiva riallocazione, già implementata in buona parte durante il primo trimestre dell anno, della liquidità, prudenzialmente incrementata nel corso dell ultima parte del 2011 a causa delle tensioni presenti nei mercati finanziari, portandone la relativa incidenza al 6,0% (7,9% al 31 dicembre 2011). Coerentemente con la politica di de-risking, inoltre, l esposizione verso gli strumenti a reddito fisso registra un aumento passando dal 77,6% al 31 dicembre 2011 all 80,3%, mentre quella verso gli strumenti di capitale diminuisce, attestandosi al 5,1% (5,5% al 31 dicembre 2011). In particolare, con riferimento alla composizione del portafoglio obbligazionario, l incidenza dei titoli governativi mostra una crescita, attestandosi al 55,4% (53,8% al 31 dicembre 2011) mentre la componente corporate registra una flessione, attestandosi al 44,6% (46,2% al 31 dicembre 2011). In leggero aumento la duration media dei portafogli obbligazionari, pari a 6,0 anni (5,8 anni al 31 dicembre 2011). Sostanzialmente stabile a perimetro omogeneo, infine, l investimento immobiliare del Gruppo con la relativa incidenza che passa dal 4,9% al 31 dicembre 2011 al 4,8% Grazie alla politica di gestione attiva degli investimenti adottata dal Gruppo, la redditività corrente (4) del portafoglio obbligazionario del Gruppo si mantiene stabile, attestandosi a 2,1% su base semestrale. Il contributo al risultato del periodo derivante dalle operazioni di realizzo e dalle (3) A fronte della citata operazione di cessione della relativa quota di partecipazione di Migdal Insurance and Financial Holdings e delle relative società controllate, si segnala che tutti gli attivi del Gruppo, nonché le relative variazioni, risentono del trattamento contabile applicato, in ottemperanza all IFRS 5, agli investimenti delle suddette società che sono stati pertanto iscritti in un unica voce separata dello stato patrimoniale. (4) Per i dettagli sulla modalità di determinazione di tale indicatore si rimanda alla Nota Metodologica in allegato alla presente relazione. 29

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