COMITATO PARI OPPORTUNITA PRESSO CONSIGLIO GIUDIZIARIO DELLA CORTE DI APPELLO DI SALERNO REGOLAMENTO

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1 COMITATO PARI OPPORTUNITA PRESSO CONSIGLIO GIUDIZIARIO DELLA CORTE DI APPELLO DI SALERNO REGOLAMENTO ARTICOLO 1-COMPOSIZIONE E DURATA Il Comitato per le Pari Opportunità costituito presso il Consiglio Giudiziario della Corte di Appello di Salerno è composto da sei membri, di cui: a) un componente del Consiglio giudiziario nominato tra i magistrati eletti; b) due magistrati, di cui almeno la metà donne, designati dalla Giunta Distrettuale dell A.N.M.(Associazione Nazionale Magistrati) e/o dall A.D.M.I. (Associazione Donne Magistrato Italiane), preferibilmente aventi esperienze giudiziarie diverse; c) una donna avvocato, designata dal Comitato Pari Opportunità presso il Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Salerno ovvero, in mancanza di detto Comitato, dal Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Salerno; d) un esperta in materia di parità, designata dalla Consigliera Regionale di Parità o dalla Commissione Pari Opportunità presso la Regione Campania ; e) una componente del Comitato Pari Opportunità costituito tra il personale amministrativo degli uffici giudiziari presso la Corte di Appello di Salerno o, in mancanza di detto Comitato, designata dall Organismo di Rappresentanza Unitaria del Personale di cui all'articolo 42 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, o, ancora, ove questo non provveda, indicata dal Dirigente Amministrativo della Corte. 1

2 Presidente di diritto del Comitato è il componente nominato dal Consiglio Giudiziario. Il Comitato nomina tra i suoi componenti un segretario. Il Comitato per le Pari Opportunità ha durata quadriennale ed i suoi componenti restano in carica fino alla fine della consiliatura nella quale sono stati nominati e sono prorogati di diritto sino a nuova nomina da parte del Consiglio Giudiziario di nuova elezione e delle Associazioni ed Amministrazioni cui compete la nomina. In caso di dimissioni dall incarico in corso di mandato gli organismi competenti alla nomina provvederanno tempestivamente alla sostituzione del componente dimissionario, senza che l attività del Comitato resti nel frattempo sospesa, a condizione che sia possibile la formazione delle previste maggioranze. ART 2 -FINALITA DEL COMITATO Finalità del Comitato sono: a) piena realizzazione di condizioni di parità e di non discriminazione di genere negli uffici giudiziari del distretto: b) rimozione di ogni discriminazione che impedisca una effettiva parità professionale tra magistrati uomini e magistrati donne; c) valorizzazione dell apporto delle donne magistrato sia nell ambito del lavoro giudiziario che in quello dell organizzazione degli uffici e della formazione professionale; d) il perseguimento di una politica di genere attraverso un attività propositiva e consultiva, nonché di sensibilizzazione, che miri a consentire, in particolare alle donne magistrato, di contemperare le esigenze familiari, collegate alla maternità ed ai compiti di cura, con quelle professionali e che tenda, allo stesso tempo, a realizzare nell ambito lavorativo un organizzazione degli uffici che persegua l efficienza anche attraverso una nuova cultura organizzativa, fondata sulla valorizzazione delle specifiche attitudini dei magistrati e delle 2

3 donne magistrato e volta a garantire un giusto equilibrio tra esigenze familiari e professionali, anche attraverso l utilizzo dei congedi parentali, che costituiscono un diritto dovere di entrambi i genitori. ARTICOLO 3 COMPITI DEL COMITATO Il Comitato esplica i seguenti compiti: a) promuove la conoscenza tra i dirigenti degli uffici giudiziari del distretto ed in generale tra tutti i magistrati del distretto delle normative a tutela delle pari opportunità, della maternità e dei congedi parentali; b) verifica il rispetto nella materia tabellare delle prescrizioni relative al caso di magistrati in stato di gravidanza, maternità o malattia, contenute nelle circolari emanate dal Consiglio Superiore della Magistratura sulle tabelle di organizzazione degli uffici e, più in generale, la compatibilità delle scelte organizzative degli uffici giudiziari con il principio di non discriminazione in genere ; c) monitorizza l utilizzazione dei magistrati distrettuali anche al fine di garantire l organizzazione degli uffici in funzione della tutela della maternità e della eventuale fruizione di congedi parentali; d) si adopera affinché nell ambito della formazione decentrata vengano adottate soluzioni organizzative che agevolino la partecipazione delle donne magistrato alla formazione professionale, anche come relatrici; e) per l espletamento del compito di cui al punto a) richiede al Comitato Scientifico del CSM e all Ufficio Referenti per la formazione decentrata l organizzazione di incontri di studio sulle pari opportunità e sulle problematiche di genere e dispone incontri con i dirigenti degli uffici giudiziari e riunioni con i magistrati. Il Comitato viene investito delle problematiche di genere su richiesta dei singoli magistrati, su segnalazione dei componenti del Consiglio Giudiziario o per iniziativa dello stesso Comitato sulla base di dati comunque pervenuti alla sua conoscenza. 3

4 All esito di indagini conoscitive, il Comitato valuta se inviare una segnalazione al Consiglio Giudiziario, eventualmente chiedendo approfondimenti istruttori. ART.4- DIRITTO DI INFORMAZIONE Il Comitato, in persona del suo Presidente, al fine di svolgere le indagini per l adempimento dei suoi compiti, ha diritto di accesso alle informazioni su persone ed uffici, nonché ai documenti a ciò funzionali, compresi i dati nominativi, nel rispetto delle norme a tutela della riservatezza. In particolare, con richiesta formulata dal suo Presidente, può prendere visione ed estrarre copia dei dati relativi alle tabelle di organizzazione degli uffici giudicanti ed ai criteri organizzativi degli uffici requirenti, nonché degli ordini di servizio, delle circolari e di ogni provvedimento riguardante l assegnazione di affari o la designazione dei magistrati ad uffici, sezioni o gruppi di lavoro. Il Consiglio Giudiziario assicura al Comitato informazioni preventive in merito alle pratiche relative ai pareri sulle tabelle di organizzazione e sui programmi organizzativi e relative variazioni degli uffici giudiziari del distretto affinché il Comitato possa svolgere le verifiche di cui al punto b) dell articolo 3 ed esprimere, prima della definizione di ciascuna pratica, il proprio parere in merito. ART 5 STRUMENTI E RISORSE Per lo svolgimento dei propri compiti, il Comitato può richiedere al Consiglio Giudiziario: a) la collaborazione degli uffici dello stesso; b) l utilizzazione di risorse economiche per promuovere iniziative, indagini e ricerche; c) quant altro necessario per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali. ART 6 FUNZIONI DEL PRESIDENTE E DEL SEGRETARIO 4

5 Il Presidente del Comitato per le pari Opportunità svolge le seguenti funzioni: a) rappresenta il Comitato; b) convoca e presiede le sedute del Comitato e ne coordina i lavori; c) stabilisce l ordine del giorno della riunione, tenendo conto delle proposte eventualmente formulate dai singoli componenti; d) delega altro componente a rappresentare il Comitato in caso di suo impedimento. Il Segretario del Comitato per le pari Opportunità svolge funzioni di assistenza al Presidente e di verbalizzazione delle sedute del Comitato stesso. ART 7 CONVOCAZIONI Il Presidente convoca il Comitato almeno ogni due mesi. Il Comitato può essere altresì convocato su richiesta di almeno due componenti e decide con la presenza di almeno quattro componenti. La convocazione delle sedute, ed il relativo ordine del giorno, è comunicata ai componenti all esito della precedente seduta ovvero, per via telematica, con un preavviso di almeno dieci giorni, salvo i casi di urgenza. Le assenze devono essere giustificate, anche tramite posta elettronica. Il Presidente per le pratiche pervenute al Comitato designa due relatori, di cui uno magistrato, secondo l ordine della minore anzianità anagrafica, effettuando l intera turnazione dei componenti e poi riprendendo l ordine di designazione al più giovane, ciò anche in più sedute qualora in una sola non si esaurisca la turnazione. Le delibere sono approvate a maggioranza semplice. In caso di parità prevale il voto del Presidente. ART.8 DECADENZA 5

6 L assenza non giustificata per oltre tre riunioni consecutive del componente del Comitato può comportare la decadenza dell incarico e la sostituzione del componente, che rimarrà comunque in carica fino alla sua sostituzione. ART 9 MODIFICHE E COMUNICAZIONI DEL PRESENTE REGOLAMENTO Il presente regolamento è deliberato e può essere modificato con la maggioranza dei 2/3 dei componenti del Comitato. Il presente regolamento ed ogni sua eventuale modificazione vengono sollecitamente trasmessi al Consiglio Giudiziario per conoscenza ed al Consiglio Superiore della Magistratura per quanto di competenza. 6