ASPETTI TECNICI ED AMMINISTRATIVI NELLA REALIZZAZIONE DI. Principali interventi legislativi

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1 ASPETTI TECNICI ED AMMINISTRATIVI NELLA REALIZZAZIONE DI ITINERARI CICLABILI A LIVELLO REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE Ing. Paolo Simon Principali interventi legislativi Sono trascorsi 15 anni dai primi atti legislativi e finanziari per la realizzazione di percorsi ciclabili e ciclopedonali in Italia. La prima legge per gli interventi nelle aree urbane, la 28 giugno 1991, n. 208, è riuscita a produrre nelle amministrazioni siciliane solo interesse e curiosità per queste nuove infrastrutture. Nonostante la suddetta legge abbia destinato alla Sicilia circa 5 miliardi delle vecchie lire i comuni e le province dell isola non sono stati in grado di avanzare alcuna concreta richiesta per la costruzione di itinerari ciclabili protetti. Un maggiore successo si è raggiunto con la legge 19 ottobre 1998, n.366, anche se le proposte progettuali presentate in Sicilia sono state per numero inferiori a quelle di altre regioni italiane. Infatti con il decreto 29 novembre 1999 sono stati promessi finanziamenti per 24 miliardi di lire italiane pari a ,54 di cui ,43 ex legge 366 e ,11 quale quota di cofinanziamento. Ad oggi sono stati completati itinerari per ,76 di cui ,93 ex legge 366 e ,83 di cofinanziamento. Risultano in costruzione opere per ,28 di cui ,80 ex legge 366 e ,48 di cofinanziamento. Sono ancora da appaltare opere per un importo di ,98 di cui ,46 ex legge 366 ed ,53 di cofinanziamento. Il costo degli interventi che verranno così realizzati con la suddetta legge sarà quindi pari ad ,02, poiché alcuni enti hanno rinunciato ad appaltare i lavori e ad eseguire le opere avvalendosi di questa fonte di finanziamento, di cui Libero professionista redattore del «Piano della mobilità non motorizzata in Sicilia» 1

2 ,18 ex legge 366 ed.7.663,375,84 di cofinanziamenti. Una forma di finanziamento fino ad oggi trascurata e mai utilizzata dalle pubbliche amministrazioni per la realizzazione di infrastrutture ciclabili è l articolo art 208 «PROVENTI DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE» del Codice della strada. Il comma 4 del suddetto articolo stabilisce che fra le finalità a cui destinare la quota del 50% dei proventi vi sono gli interventi a favore della mobilità ciclistica. Cultura ed infrastruttura La causa della limitata richiesta di finanziamenti in Sicilia è da attribuire alla mancanza di preparazione culturale della popolazione da parte delle amministrazioni che non hanno saputo promuovere una politica di mobilità sostenibile. La bicicletta è stata quasi sempre vista come un oggetto ricreativo ed il suo ruolo come mezzo di trasporto alternativo non è mai stato seriamente considerato, almeno fino agli anni novanta, nelle politiche di trasporto locale dalla pubblica amministrazione. Negli anni cinquanta la bici è stata ritenuta il mezzo di trasporto per le classi sociali meno agiate, che a partire dal decennio successivo hanno visto nell auto il veicolo più adeguato per spostarsi in piena autonomia. Se questo è vero nei primi anni 60 quando le sezioni stradali urbane consentivano la possibilità di smaltire i flussi originati dalla domanda di spostamento, è altrettanto vero che la congestione derivata da uno sproporzionato uso del mezzo motorizzato privato ha portato alla saturazione delle sezioni stradali e alla limitazione della stessa libertà del movimento. Non voglio ora stare ad elencare i rimedi e le politiche per affrontare questa questione, ma mi preme solo mettere in 2

3 evidenza come indubbiamente un trasferimento della mobilità da quella motorizzata a quella ciclabile per i tragitti che più frequentemente siamo soliti compiere giornalmente, cioè quelli a breve raggio, possa risolvere o per lo meno contribuire a risolvere il problema. La riduzione del traffico automobilistico non si può ottenere solo con l incremento del trasporto pubblico, in quanto quest ultimo non può soddisfare, rispetto al mezzo individuale della bicicletta, la libertà e l autonomia degli spostamenti. Ma non basta solo la realizzazione di infrastrutture ciclabili ad incentivare l uso della bici. Queste si sono essenziali, ma se non sono accompagnate anche da una politica che ne promuova l uso e ne diffonda la cultura si rischia che il loro utilizzo rimanga sottodimensionato. Ecco che parallelamente alla creazione di piste ciclabili sono determinanti politiche e interventi volti a favorirne l impiego, quali la creazione di isole e percorsi ciclopedonali, che possono disincentivare a servirsi dell auto, la possibilità di noleggio o anche l utilizzo gratuito di biciclette, come recentemente è stato fatto a Parigi e in altre città, la promozione e la diffusione attraverso associazioni che la bicicletta può e deve essere un mezzo alternativo all automobile nei percorsi a breve raggio, la promozione di questo tipo di spostamento negli uffici e nelle pubbliche amministrazioni attraverso la figura del Mobility manager. Pianificazione e piani Solo adesso le pubbliche amministrazioni stanno iniziando ad affrontare il problema della ciclabilità urbana con un approccio scientifico. Ecco che ora si incomincia a parlare sempre di più di Piani della mobilità ciclistica ed a questi ci si avvicina con un criterio sempre più tecnico utilizzando tutti gli elementi che lo costituiscono: caratteristiche urbanistiche e demografiche, rilievo 3

4 dei flussi, analisi dell offerta e cognizione della domanda, calcolo del percorso minimo determinato attraverso funzioni di costo generalizzato, interscambio con altri sistemi di trasporto. Tutti questi fattori entrano così in gioco per la verifica della rete urbana di itinerari ciclabili. E pertanto per tali piani si elabora ovviamente un metodo di analisi secondo il punto di vista del ciclista. Piste ciclabili e moderazione del traffico sono entrambi fondamentali per una rete ciclabile. La realizzazione di percorsi protetti su corsie riservate va applicata alle direttrici principali della rete dove la separazione del traffico su corsie riservate ne rende più sicura la circolazione, mentre la moderazione del traffico si presta meglio delle piste alla riqualificazione di interi quartieri attraverso la creazione in essi di isole ambientali. Contestualmente alla moderazione del traffico si è quindi anche diffusa la teoria della promiscuità e convivenza con altre modalità di trasporto. Ci troviamo, per come previsto sia dal codice della strada che dal decreto 577 «linee guida e standard progettuali per la realizzazione di itinerari ciclabili», ad annoverare fra le tipologie ammesse per le infrastrutture ciclabili oltre la pista ciclabile in carreggiata e la pista contigua al marciapiede, anche altre tipologie quali il percorso promiscuo pedonale e ciclabile, il percorso promiscuo veicolare (zona 30), il percorso promiscuo veicolare contromano per le biciclette, la corsia riservata con eccezione delle biciclette, che si attua se la larghezza della corsia è tale da consentire ai veicoli il sorpasso della bicicletta e se la frequenza di transito dei veicoli non è elevata ed infine le zone a velocità limitata, le zone residenziali e le zone a traffico limitato. 4

5 Prime realizzazioni in Sicilia Ritornando ora agli aspetti economici notiamo subito che le prime richieste di finanziamento concretizzatesi da parte dei comuni della Sicilia sono avvenute dopo la promulgazione della seconda legge sui finanziamenti per le infrastrutture ciclabili e cioè la legge 19 ottobre 1998, n. 366 Pur tuttavia i primi interventi completati sono stati realizzati nella provincia di Enna e nella provincia di Messina utilizzando altre fonti di finanziamento. San Michele di Ganzaria Salvatorello L'itinerario nella provincia di Enna è stato realizzato dai comuni di Caltagirone e S. Michele di Ganzaria con il recupero del tracciato ferroviario della linea a scartamento ridotto Dittaino Caltagirone, dalla Stazione di San Michele di Ganzaria alla fermata Salvatorello per una lunghezza di circa 9 km. Progettato negli anni è stato realizzato dal luglio 2000 a settembre L'importo ammonta a L suddiviso in parti uguali fra i due comuni usufruendo dei fondi POM Sviluppo locale patto territoriale per l'occupazione Sottoprogramma 3 misura 2 turismo. La tipologia delle opere prevedeva oltre il ripristino del tracciato ferroviario dismesso in asfalto e colorato solo in alcuni tratti, il restauro delle opere per la canalizzazione delle acque meteoriche, il restauro della Stazione di San Michele e la piantumazione di nuove essenze arboree. Messina: Via Consolare Pompea L itinerario nella Provincia di Messina lungo la via Consolare Pompea della città di Messina, lungo 2,4 km., è stato realizzato dal Servizio progettazione e manutenzione strade 1 distretto Area Metropolitana della provincia di Messina. Progettato nel dicembre del 1998 è stato realizzato dal settembre 1999 al 5

6 novembre 2003 per un importo totale di L gravanti tutti su fondi della provincia. Il protrarsi della durata dei lavori è stato causato dalla mancanza di disponibilità delle aree da parte del demanio marittimo, aree che in un primo tempo erano state assicurate per disponibili. La pista è stata costruita in conglomerato bituminoso colorato in rosso. Itinerari realizzati con i proventi della legge 366 Gli interventi già realizzati con finanziamenti 366 sono stati: Castiglione di Sicilia - Rovittello L itinerario ex Circumetnea Castiglione di Sicilia Rovittello è stato realizzato dal comune di Castiglione. Il progetto esecutivo, che prevedeva la riconversione in pista ciclabile del tracciato della circumetnea da Rovittello a Castiglione per una lunghezza di circa 5 Km., è stato approvato 1l 28 febbraio I lavori iniziati nel 2004 sono stati completati nel 2005 per un importo complessivo di ,00 finanziato al 50% con decreto 1090 del 2 luglio La pista è stata costruita in battuto cementizio. Menfi Porto Paolo L itinerario Menfi Porto Palo di circa 6 km è stato realizzato dal Comune di Menfi. Il progetto esecutivo prevedeva l utilizzo del sedime della ferrovia dismessa Castelvetrano Agrigento. I lavori iniziati nel maggio 2006 sono stati completati a giugno del 2007, per un importo complessivo di ,76 finanziato con contributo ex legge 366 per ,93 e cofinanziamento di ,83 come da decreto del 14 febbraio La pista è stata costruita in conglomerato bituminoso. 6

7 Itinerari in corso di realizzazione con i proventi della legge 366 Gli interventi finanziati con i proventi della legge 366 e in corso di realizzazione sono i seguenti: Trapani Nubia L itinerario della Provincia di Trapani che si estende da Trapani a Marsala è stato progettato nel luglio Per il primo tratto, lungo la SP 21, da Trapani a Nubia i lavori sono iniziati nell ottobre 2002 e sospesi nel luglio Questo primo intervento, in terra naturale stabilizzata, è stato finanziato con decreto 14 febbraio 2002 per un importo complessivo di L di cui L ex legge 366 ed L attraverso la cassa depositi e prestiti. Attualmente i lavori sono fermi a causa di un contenzioso fra l'ente appaltante e l'impresa esecutrice dei lavori. Mezzojuso Ponte Drago L itinerario nella provincia di Palermo prevede la riconversione della linea ferroviaria a scartamento ridotto Palermo San Carlo, nel tratto dalla stazione di Mezzojuso alla località Ponte Drago nei pressi di Corleone, per una lunghezza di circa 20 km. in terra stabilizzata. L iter progettuale avviato nel 1999 si è concluso con l approvazione del progetto esecutivo avvenuta il 15 dicembre 2005 ed i lavori sono iniziati il 28 aprile 2007 per una durata prevista di 11 mesi. L'importo originario di ,32 è stato successivamente portato per adeguamento prezzi a ,00 Catania Piazza: Stesicoro Piazza Europa L itinerario nella città di Catania prevede la realizzazione di un percorso ciclabile nel centro città. La pista collocata in carreggiata stradale per una lunghezza di 3 km. è suddivisa in due parti: la prima nel centro storico da Piazza Stesicoro a Piazza 7

8 Giovanni XXIII attraverso le vie Giovanni di Prima, Antonino De Curtis e Marchese di Casalotto è costruita in pietra lavica; la seconda da Piazza Giovanni XXIII a Piazza Europa lungo il viale Africa è in resina colorata. Il progetto esecutivo è stato approvato nel 2003 I lavori sono iniziati il 16 novembre 2006 ed attualmente è stato realizzato solo il 15% per problemi inerenti la disponibilità delle aree all interno del centro storico. I lavori sarebbero dovuti terminare il 16 novembre 2007 ma sicuramente è previsto il completamento entro il L importo complessivo dell opera è di ,55 di cui ,03 con cofinanziamento, ,52 ex legge 366 ed su fondi P.I.T. Giardini Naxos: Via Apollo Archegeta L itinerario del comune di Giardini Naxos nella via Apollo Archegeta prevede il completamento della pista ciclabile, già realizzata dal comune nel tratto da viale Dionisio fino al Pala Naxos utilizzando fondi propri. Il completamento dal Pala Naxos a via Rocce Nere, progettato nel luglio 2002 ed aggiornato a gennaio 2003, è stato finanziato con decreto 1089 del 2 luglio 2003 per un importo complessivo di ,46 con cofinanziamento del comune al 50%. I lavori iniziati il 16 aprile 2004, che dovevano essere completati il 24 novembre dello stesso anno, utilizzando mattonelle colorate di cemento, sono attualmente sospesi per la presenza del mercato rionale. Con l individuazione della nuova area da destinare al mercato si prevede la ripresa dei lavori ad ottobre novembre 2007 ed il completamento per la primavera del Itinerari ancora da realizzare con i proventi della legge 366 Gli interventi ancora da realizzare e previsti nel primo decreto di finanziamento sono l itinerario nella provincia di Ragusa da 8

9 Marina di Ragusa a Donnalucata e l itinerario del comune di Noto che prevede la riconversione in pista ciclabile della ferrovia dismessa Noto Pachino. Per questi progetti è in fase di ultimazione il completamento dell iter progettuale. Infine il comune di Marsala, che aveva approvato il progetto esecutivo di ,58 per la realizzazione della pista ciclabile lungo il capo Boeo ed ottenuto il finanziamento al 50%, ha rinunciato ad appaltare l opera nel 2002 dopo l insediamento della nuova giunta. Altre fonti di finanziamento Non tutti i percorsi ciclabili sono stati portati o saranno portati a compimento utilizzando i proventi della legge 366 e i suoi rifinanziamenti attraverso le varie finanziarie. Utilizzando fondi nazionali e fondi europei quali P.I.T. P.O.M. e P.O.R sono in corso di realizzazione anche altri itinerari: Castiglione Linguaglossa È in fase di ultimazione anche un altro itinerario progettato dal Comune di Castiglione, realizzato sempre sulla tratta ferroviaria dismessa della Circumetnea, da Castiglione a Linguaglossa di circa 6,8 km. Il progetto di riconversione di questa linea redatto circa 15 anni fa ne prevedeva la trasformazione in strada locale di cui sono stati costruiti i primi chilometri sia da Castiglione sia da Linguaglossa. Ma la sezione delle opere nel tratto centrale, quali viadotti e gallerie dimensionati per una ferrovia a scartamento ridotto, non hanno consentito la trasformazione in strada carrabile. Nel 2005 il Comune ha riprogettato il tratto centrale realizzandone un itinerario ciclopedonale ed i lavori iniziati nell ottobre del 2005 saranno completati nel maggio La pavimentazione verrà eseguita parte in pietra lavica e parte in 9

10 terra stabilizzata. È prevista anche l illuminazione notturna del percorso con l accensione automatica per un tratto di circa 200 metri prima e lo spegnimento di circa 100 metri dopo con il precedere del ciclista. L importo è circa di gravanti tutti su fondo nazionale. Palermo: Piazzale Giotto Acquasanta ed Itinerario costiero La realizzazione di questi due itinerari nel comune di Palermo sarà eseguita attraverso un finanziamento Europeo con la misura 5.04 del POR Sicilia L Assessorato del turismo, delle comunicazione e dei trasporti con decreto del 4 ottobre 2006 ha finanziato i due progetti i cui importi ammontano rispettivamente a ,63 ed ,00. Sono già state espletate le gare di appalto nel mese di giugno 2007 e l inizio dei lavori è previsto nel mese di settembre per la durata di un anno per il primo itinerario, lungo circa 7 km. in calcestruzzo fibrorinforzato colorato e trattato superficialmente con effetto ghiaia a vista, e di nove mesi per l itinerario costiero di circa 6 km in autobloccanti colorati. Messina: Via Consolare Pompea Sempre con la misura 5.04 del POR Sicilia il comune di Messina ha avuto finanziato il progetto di completamento della pista ciclabile realizzata dalla provincia lungo la via Consolare Pompea per un importo complessivo di ,56 di cui ,56 a valere sui fondi P.O.R. ed ,01 a carico dell amministrazione. La gara di appalto è stata aggiudicata il 1 agosto I lavori per la costruzione del prolungamento, in conglomerato cementizio colorato, fino al viale Annunziata in corrispondenza del capolinea della linea tranviaria lungo m. 420 e del prolungamento fino alla località Fortino lungo m. 900 sono previsti che inizino a settembre 2007 per essere completati a marzo del

11 Programmazione e pianificazione regionale Le prescrizioni dettate dall art. 2 della legge 366 hanno trasferito alle regioni il compito di redigere i piani regionali di riparto dei finanziamenti per la mobilità ciclistica e per la realizzazione di reti di percorsi ciclabili integrati. Nell ambito della Comunità Europea il programma «REVERMED» (Rete Verde Europea per il Mediterraneo), ed in particolare il sottoprogramma «INTERREG III B MEDITERRANEO OCCIDENTALE» che interessa la Sicilia, ha stabilito, mediante appositi finanziamenti, lo sviluppo di studi di itinerari e la realizzazione di azioni pilota in materia di definizione di strategie per la creazione di una rete di percorsi verdi così da favorire una mobilità non motorizzata. Per il raggiungimento di questi obiettivi il Dipartimento Trasporti e comunicazioni ha quindi avviato un Tavolo tecnico che nelle sue riunioni ha recepito le proposte riguardo la pianificazione e la programmazione degli itinerari ciclabili, ha predisposto un disegno di legge regionale per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica, essenziale per coordinarne gli interventi tecnici e finanziari. Infine seguendo le prescrizioni del Piano Direttore è stato redatto il «PIANO DELLA RETE DEI PERCORSI VERDI» che con decreto 6 giugno pubblicato sulla GURS è stato adottato e recepito come «PIANO DELLA MOBILITÀ NON MOTORIZZATA IN SICILIA». In questo piano sono stati individuati ben km di possibili itinerari di cui 730 km su sedime ferroviario dismesso e km su strada, e per quest ultima tipologia sono previsti interventi estesi per tutto il tratto su 230 km, interventi in brevi tratti su 112 km e 83 km di tratti molto trafficati alternati con tratti a basso traffico. 11

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