Capitolo 1. Introduzione
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- Gregorio Agostini
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1 Capitolo 1 Introduzione Le deviazioni angolari degli arti nei cani in accrescimento sono patologie ortopediche alquanto comuni. Solitamente l arto maggiormente colpito è l arto anteriore dove si riscontrano con una certa frequenza accorciamenti in lunghezza, deviazioni angolari dell avambraccio, deformità a livello del gomito e del carpo. Il quadro patologico, vista la giovane età dei soggetti colpiti, è da imputare ad uno squilibrio nel meccanismo di accrescimento delle ossa implicate, meccanismo in cui giocano un ruolo centrale e fondamentale le cartilagini di accrescimento epifisarie. (O Brien, Morgan, Suter, 1971) Qualsiasi causa che danneggi i dischi epifisari di un osso è in grado di determinare delle deviazioni angolari o accorciamenti dell osso stesso, ma il danno potenziale che un insulto può avere a livello dell avambraccio non è paragonabile a nessun altra regione scheletrica. Questo è da imputare al fatto che l avambraccio è un sistema biosseo e quindi radio ed ulna sono organizzati a svilupparsi in maniera parallela, uno a fianco all altro. Un alterazione di crescita di un osso ha effetti sull altro. Dovranno quindi crescere in sincronia (Bojrab, 2001) Se la lesione colpisce un disco epifisario di un osso singolo, l arto potrà compensare la crescita con il disco epifisario della fisi opposta o della fisi del segmento osseo adiacente, mentre nel caso del sistema radio-ulna una crescita asincrona si manifesterà con problemi clinicamente significativi, in aggiunta all eventuale coinvolgimento delle articolazioni adiacenti, gomito e carpo. (Bojrab, 2001) L evento centrale della patologia è la chiusura dei dischi epifisari. (Piermattei, Flo, De Camp, 2006) Quando questa si avvera, un ulteriore crescita da parte di quella fisi non è più possibile, da cui l asincronia di allungamento con l osso appaiato. La crescita delle ossa lunghe è regolata dalle cartilagini di 5
2 accrescimento prossimali e distali di ciascun segmento osseo.(swenson, Reece, 2002) In particolare la cartilagine distale dell ulna è responsabile dell 85% dell accrescimento mentre quella del radio del 62%. (Olmstead, 1995) Per tali ragioni, qualunque causa che determini una chiusura anticipata di una o entrambe le fisi distali dell avambraccio esita in una deviazione. (Piermattei, Flo, De Camp, 2006) Le deformità angolari e rotazionali che ne risultano portano all alterazione delle linee di appiombo, con conseguente stress eccessivo ed anomalo a carico delle articolazioni adiacenti. Queste svilupperanno patologie secondarie. Una volta valutato l animale negli aspetti clinici e radiologici, si dovrà procedere con la pianificazione di una adeguata correzione chirurgica, volta a migliorare l aspetto estetico dell arto colpito, ma, soprattutto, volto alla cura o, meglio ancora, alla prevenzione delle patologie articolari. Le tecniche utilizzate dipendono dal tipo di difetti angolari, rotazionali ed articolari presenti, dall età dell animale al momento del trauma e dall età dell animale al momento della terapia correttiva. Si cercherà di riportare l avambraccio ad un allineamento mantenendo la maggiore lunghezza del segmento scheletrico possibile, onde evitare al massimo le disparità con l arto controlaterale, al fine di scongiurare la zoppia ed il dolore causato dalla patologia articolare. Scopo di questo lavoro è dunque descrivere gli aspetti eziopatogenetici, sintomatici, diagnostici e terapeutici di soggetti portatori di deviazioni angolari a carico dell arto in relazione alla bibliografia attualmente presente. 6
3 Capitolo 2 Cenni anatomici e fisiologici 2.1 Cenni anatomici La regione dell avambraccio è in rapporto prossimalmente con la regione del gomito e distalmente con la regione del carpo, e la base scheletrica che la costituisce è data da due ossa lunghe: radio e ulna. (Medri, 1999) In generale un osso lungo è composto da una diafisi, due epifisi ed una regione intermedia chiamata metafisi. La diafisi, corpo dell osso, è esternamente composta da tessuto osseo lamellare compatto che va a formare un cilindro, al cui interno è presente la cavità midollare contenente il midollo osseo giallo, mentre le epifisi sono costituite da tessuto osseo spugnoso rivestito da uno strato di tessuto compatto. Nell animale in accrescimento una regione di cartilagine è localizzata tra epifisi e diafisi: la cartilagine di accrescimento. L osso è rivestito da uno strato di tessuto connettivale denso, il periostio, ad eccezione delle superfici articolari rivestite invece da cartilagine. (Swenson, Reece, 2002) Lo strato più profondo del periostio è cellulare e conserva anche nell adulto capacità osteogeniche che vengono riattivate nei processi riparativi delle fratture. (Dyce, Sack, Wensing, 2009) La metafisi è invece la zona in cui le trabecole ossee temporanee vengono trasformate in trabecole permanenti durante il fenomeno dell accrescimento. (Dellmann, Eurell, 2000) Nel cane, il radio e l ulna sono due ossa completamente distinte tra loro e mobili, in contatto solamente mediante le loro estremità, vanno a delimitare uno spazio interosseo occupato da una membrana fibrosa. Le due ossa sono leggermente incrociate in modo che l estremità prossimale dell ulna si ponga medialmente al radio, mentre la sua estremità distale lateralmente. (Barone, 2006) 7
4 Nel cane, come nelle altre specie in cui queste due ossa sono mobili, l ulna costituisce il raggio fisso attorno al quale ruota il radio, permettendo movimenti di pronazione e supinazione. La pronazione porta la faccia palmare della mano in direzione caudale con pollice mediale, la supinazione, invece, dirige la faccia palmare della mano cranialmente e il pollice lateralmente. (Barone, 2004a) La supinazione è data dalla rotazione dell estremità prossimale del radio sulla superficie dell ulna, mentre la sua estremità distale va a muoversi ad arco attorno all ulna. Nel cane sono permessi 45 gradi d ampiezza nel movimento di supinazione. (Dyce, Sack, Wensing, 2009) Il radio è un osso appiattito in senso dorso-palmare che si allarga all estremità distale. Il corpo si presenta convesso dorsalmente e medialmente. La superficie dorsale è segnata nella sua porzione distale da solchi per i muscoli estensori. La superficie palmare presenta lateralmente una linea ruvida ben distinta per l attacco del legamento interosseo. (Getty, 1982) L estremità prossimale del radio presenta due superfici articolari: una per l omero, corrispondente al capitello e al labbro laterale della troclea omerale, e una per l ulna, costituita da una faccetta convessa posta sul lato palmare. È presente poi in questa estremità l incisura trocleare, rilievo corrispondente alla gola della troclea omerale. (Barone, 2006) L articolazione radio-ulnare prossimale è una diartrosi di tipo ruotante, o trocoide. È presente infatti il legamento anulare che va a fissarsi a lato della incisura sigmoidea dell ulna andando a costituire un anello all interno del quale l estremità prossimale del radio, rivestita di cartilagine su tutta la sua circonferenza, può così ruotare. (Barone, 2004a) L estremità distale del radio è espansa e la superficie di articolazione con il carpo risulta concava permettendo movimenti di abduzione, rotazione e adduzione, oltre a quelli di flessione ed estensione. (Dyce, Sack, Wensing, 2009) Questa estremità presenta poi una superficie articolare per l ulna, 8
5 concava anch essa, posta lateralmente e il processo stiloideo radiale, destinato all inserzione del legamento collaterale radiale, medialmente. (Barone, 2006) (Fig.2.1B) Fig. 2.1 Ulna e radio sinistri di cane. In sequenza da sinistra: veduta craniale dell ulna (A), veduta cranio-laterale e craniale di radio e ulna, veduta caudale del radio (B). 1, Olecrano; 2, processo anconeo; 3, incisura trocleare; 4, 4, processi coronoidei laterale e mediale; 5, superficie articolare distale del radio; 6, processo stiloideo ulnare; 7, faccetta articolare per l ulna; 8, processo stiloideo radiale; 9, faccetta articolare per l ulna. (Da Dyce, Sack, Wensing, 2009) 9
6 L ulna è un osso lungo e curvo il cui corpo, prismatico triangolare nei due terzi prossimali, si restringe verso la porzione distale divenendo cilindroide. (Getty, 1982) L estremità prossimale dell ulna è la parte più voluminosa dell osso e porta su di sé il rilievo dell olecrano che si estende oltre la superficie articolare. Alla sua sommità presenta il tubercolo dell olecrano, o punta del gomito, che dà inserzione al muscolo tricipite. Sono presenti in prossimità del piccolo allargamento destinato all articolazione con il radio prossimale i processi coronoidei mediale e laterale. (Dyce, Sack, Wensing, 2009) Il margine craniale dell olecrano porta il processo anconeo, rilievo a becco in rapporto con la fossa olecranica dell omero. Al di sotto del processo anconeo si diparte l incisura trocleare, quasi completamente di pertinenza dell olecrano, che si continua nella porzione di incisura di pertinenza del radio, in prossimità della quale, dal lato ulnare, esiste una superficie di articolazione per il radio, larga e concava. (Barone, 2006) L estremità distale, molto esile, termina con il processo stiloideo ulnare che si articola distalmente con l osso carpale ulnare e presenta dorso-medialmente una faccetta articolare convessa per il radio. (Getty, 1982) (Fig. 2.1A) L articolazione del gomito nel cane, a differenza dei grossi animali, è facilmente accessibile sia lateralmente che medialmente, la punta dell olecrano è facilmente palpabile. (Dyce, Sack, Wensing, 2009) L estremità distale dell omero è convessa cranialmente, nella direzione della flessione del gomito ed ha una troclea obliqua, il cui labbro mediale è molto pronunciato. Il capitello è ben distinto e i due epicondili, laterale e mediale, sono poco rilevati ma circoscrivono una larga fossa olecranica. La fossa radiale è marcata. Queste superfici combaciano con le superfici prossimali di radio e ulna precedentemente descritte, andando a costituire l articolazione del gomito. (Barone, 2006) Il gomito presenta una sinoviale estesa. Esistono due legamenti collaterali. Il legamento collaterale laterale origina dall epicondilo laterale dell omero e si divide in due parti, una craniale che aderisce al 10
7 legamento anulare ed una caudale che raggiunge l ulna. Il legamento collaterale mediale si divide anch esso in due parti, la parte craniale incrocia il legamento anulare e si porta alla tuberosità bicipitale del radio, la parte caudale si porta nello spazio interosseo per terminare sull ulna, sul suo margine mediale. Esiste poi, cranialmente, un legamento membranoso che parte dall omero e si porta sul legamento anulare, e che possiede un rinforzo obliquo in direzione disto-mediale che si porta al margine mediale del radio dopo aver incrociato il legamento anulare. (Barone, 2004a) (Fig. 2.2) Fig. 2.2 Articolazione del gomito sinistro del cane. A, veduta laterale; B, veduta mediale. (Da Barone, 2004a) 11
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