ANNO SCOLASTICO

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1 ANNO SCOLASTICO

2 pag.1

3 INDICE PREMESSA IL NOSTRO OBIETTIVO PRIMARIO.. PAG.4 PRINCIPI GUIDADEL PROGETTO EDUCATIVO DI ISTITUTO PAG.4 CAPITOLO 1. IL NOSTRO ISTITUTO L ISTITUTO ED IL TERRITORIO PAG.5 LA STORIA DEL NOSTRO ISTITUTO. PAG.5 I NOSTRI PLESSI.. PAG.6 CAPITOLO 2. L ORGANIZZIONE ED IL FUNZIONAMENTO IL DIRIGENTE SCOLASTICO.. PAG.9 LO STAFF DI DIRIGENZA... PAG.9 GLI ORGANI COLLEGIALI PER LA DIDATTICA. PAG.10 GLI UFFICI.... PAG.11 I NUMERI DELLA NOSTRA SCUOLA.... PAG.11 CAPITOLO 3. LA DIMENSIONE DIDATTICA E LE METODOLOGIE CURRICOLO VERTICALE D ISTITUTO PAG.12 LA NOSTRA SCUOLA DELL INFANZIA PAG.14 LA NOSTRA SCUOLA PRIMARIA. PAG.15 LA NOSTRA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO.... PAG.19 LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI.... PAG.21 LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO.... PAG.22 pag.2

4 CAPITOLO 4. LA VALUTAZIONE E L AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO L AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO PAG.25 INVALSI.. PAG.26 LA FORMAZIONE DEI DOCENTI. PAG.26 CAPITOLO 5. IL NOSTRO ISTITUTO ED I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: OBIETTIVO INCLUSIONE I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. PAG.27 BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: INDICAZIONI OPERATIVE... PAG.28 I DSA, DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO: LA PREVENZIONE E GLI INTERVENTI NELLA NOSTRA SCUOLA. PAG.28 LA NOSTRA SCUOLA E GLI ALUNNI STRANIERI.... PAG.29 CAPITOLO 6. LA SICUREZZA E IL NOSTRO ISTITUTO.. PAG.30 CAPITOLO 7. IL NOSTRO ISTITUTO ED IL TERRITORIO: LA RETE RESCO PAG.31 CAPITOLO 8. L AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA PROGETTI E ATTIVITÀ CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI PAG.32 LE USCITE DIDATTICHE E I VIAGGI DI ISTRUZIONE.. PAG.34 I NOSTRI PROGETTI PAG.35 LE ATTIVITÀ SVOLTE CON IL SUPPORTO SPECIALISTICO DI ENTI ED ESPERTI ESTERNI. PAG.43 ORGANIGRAMMA... PAG.44 pag.3

5 Io penso che, se alla nascita di un bambino, una madre potesse chiedere ad una fata di dotarlo del dono più utile, quel dono sarebbe la curiosità di apprendere. (Eleanor Anna Roosevelt) PREMESSA IL NOSTRO OBIETTIVO PRIMARIO Tutte le attività della scuola sono orientate ad ottenere per ogni bambino una crescita umana e intellettuale attraverso: Una preparazione che rispetti l individualità di ognuno non solo come studente, ma come persona. Un comportamento leale e rispettoso di sé e degli altri. Una collaborazione responsabile con gli altri ed uno sviluppo che porti ad una personale riflessione critica. PRINCIPI GUIDA DEL PROGETTO EDUCATIVO D ISTITUTO La nostra scuola adotta come principi guida: ACCOGLIENZA: finalizzata a un positivo inserimento nella realtà scolasticadell alunno, portatore della propria esperienza personale e culturale. INCLUSIONE: volta alla comprensione e alla valorizzazione delle esperienze di vita di ogni individuo, come parte attiva e propositiva di un gruppo. CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO: attraverso un percorso formativo che valorizzi competenze e potenzialità di ogni singolo studente. POTENZIAMENTO DELL ESPRESSIONE ARTISTICO-CULTURALE: attraverso il curricolo ed una significativa progettazione extracurricolare, si arricchiscono e potenziano le abilità nel campo della musica, dell arte e di tutte le espressioni culturali. pag.4

6 CAPITOLO 1. IL NOSTRO ISTITUTO L ISTITUTO ED IL TERRITORIO Il nostro Istituto Comprensivo si rivolge al territorio situato nella periferia nordovest di Roma (Municipio XV), in particolare alle zone di La Storta, Isola Farnese e S. Isidoro-La Cacciarella. Tutte le classi (Infanzia-Primaria-Secondaria di Primo Grado), del nostro Istituto, svolgono attività didattica in continuità e sono accomunate dall intento di coinvolgere tutte le componenti scolastiche in un unico progetto educativo. I docenti dell Istituto Comprensivo sono da sempre impegnati a far conoscere, valorizzare e salvaguardare il patrimonio naturale e artistico del quartiere e della città. La situazione ambientale e socio-culturale è estremamente eterogenea; infatti recenti rilievi statistici stimano questi quartieri in situazione di crescita demografica (immigrazione sia nazionale che internazionale). Inoltre una parte dell'utenza scolastica della zona de La Storta è determinata dalla presenza del centro della Marina Militare Santa Rosa. LA STORIA DEL NOSTRO ISTITUTO L Istituto Comprensivo Via Cassia 1694 è stato istituito con Decreto del Provveditore agli Studi di Roma n del 03/08/2000 ed è funzionante dal 01/09/2000. È nato dall unione della Scuola Media Statale Bruno Buozzi (La Storta) con una parte del 78 Istituto Didattico (Scuola Elementare Statale Giuseppe Tomassetti -La Storta-, Scuola Elementare Statale Isola Farnese, Scuola Materna Statale Via Cassia 1694 La Storta-, Scuola Materna Statale S. Isidoro ). L edificio scolastico più antico è quello dalla Scuola Elementare Giuseppe Tomassetti, inaugurato il 26/03/1950 alla presenza del Sindaco Rebecchini, del Cardinale Tisseran e del figlio di Giuseppe Tomassetti. La scuola Elementare di Isola Farnese, come edificio scolastico, è funzionante dal Precedentemente, esisteva la scuola elementare rurale che veniva tenuta da docenti itineranti che solitamente svolgevano le attività didattiche all aria aperta e, solo in caso di cattivo tempo, utilizzavano uno scantinato nel castello del borgo. L Istituto ha ricevuto l affidamento del monumento denominato ex Dazio, sito alla confluenza delle vie Cassia e Braccianese. Dall a.s. 1993/94 le Scuola Elementari Tomassetti e Isola Farnese, insieme alla Scuola Media Buozzi, svolgono attività didattica in continuità in modo da seguire l alunno dall ingresso nella scuola dell infanzia all esame di stato. pag.5

7 I NOSTRI PLESSI LA SCUOLA DELL INFANZIA La Scuola dell'infanzia del nostro Istituto Comprensivo consta di tre plessi: Via Cassia 1690, Via Cassia 1694 e S. Isidoro.In Via Cassia 1690, sede anche della Scuola Primaria, vi sono due sezioni a tempo ridotto (sez.e e sez.f), il cui orario di funzionamento è dalle ore 8:00 alle ore 12:45/13:00. Le due sezioni hanno un accesso diretto al cortile, attrezzato con giochi psicomotori. Nel plesso di Via Cassia 1694, vi sono quattro sezioni, di cui tre a tempo pieno (A-B-C) ed una a tempo ridotto (D). Le sezioni a tempo pieno hanno un orario di funzionamento che va dalle ore 8:00 alle ore 15:45/16:00. Tre aule hanno accesso diretto al giardino piastrellato, dove sono presenti giochi psicomotori e un gazebo di legno. L'altra aula ha accesso ai giardini da una porta a vetri situata nell ampio salone d ingresso. C'è inoltre una sala refettorio per i bambini che pranzano a scuola, ma soprattutto un attrezzata cucina interna, dove le operatrici preparano il pranzo con cura ed attenzione alle buone pratiche per una sana e corretta alimentazione, che tiene cura di tutte le esigenze alimentari e necessità dei bambini. Il plesso di S. Isidoro, situato sulla Via Braccianense, è costituito da due sezioni (A-B) a tempo ridotto., il cui orario di funzionamento è dalle ore 8:00 alle ore 12:45 /13:00. Le aule sono molto spaziose con accesso ad un giardino con prato erboso. pag.6

8 LA SCUOLA PRIMARIA La Scuola Primaria G.Tomasetti dispone di un ampio spazio aperto all entrata che viene utilizzato dagli alunni sia per attendere l orario di entrata che come spazio ricreativo. Nell atrio sono presenti le collaboratrici sempre disponibili che offrono assistenza ai genitori, agli alunni e ai docenti. In tutte le aule è presente la LIM utile per una didattica moderna e per avvicinare i bambini alle nuove tecnologie. La scuola inoltre dispone di un forno per la cottura delle ceramiche, di un aula video e di una biblioteca. La tensostruttura, sita nel cortile posteriore, funge da palestra per gli alunni ed è il luogo dove si svolgono i numerosi progetti di sport del nostro Istituto. Il locale adibito a mensa è articolato in tre zone pranzo ed è utilizzato dagli alunni in tre turni distinti. La scuola è dotata anche di un attrezzata cucina, dove le operatrici preparano il pranzo con cura ed attenzione alle buone pratiche per una sana e corretta alimentazione, che tiene cura di tutte le diverse esigenze alimentari e necessità dei bambini. La Scuola Primaria statale di Isola Farnese è situata in uno dei luoghi più caratteristici della XV Circoscrizione di Roma. È circondata da un piazzale pavimentato, sul retro è ubicato un gazebo di legno e un campo sportivo polivalente (Basket, Calcio e Volley). Il giardino è ricco di vegetazione vi è anche l'accesso al giardino comunale di Isola Farnese attrezzato di giochi per bambini. Per entrare nell'edificio è stata realizzata una rampa di accesso a norma di legge per i disabili. L'interno è composto da 5 aule; un refettorio; servizi igienici; al piano seminterrato, due locali adibiti a laboratori, un laboratorio per attività espressive, una biblioteca e un laboratorio d'informatica. Anche questa sede è dotata di un attrezzata cucina, con le stesse caratteristiche di efficienza e cura delle buone pratiche alimentari del plesso Tomassetti. pag.7

9 LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO La Scuola Secondaria di Primo Grado Bruno Buozzi consta di un solo plesso ed è la sede centrale dell Istituto dove sono presenti gli Uffici della Dirigenza e della Segreteria; sede scolastica storica del quartiere, intitolata al dirigente sindacale Buozzi, ucciso dai Tedeschi in questa località - La Storta - il 4 Giugno Negli anni questo plesso è stato accorpato ad altre sedi divenendo l attuale Istituto Comprensivo, attualmente denominato Via Cassia 1694, a seguito del Decreto del Provveditore agli Studi di Roma n del 03/08/2000 ed è pienamente funzionante dal 01/09/2000. Nelle aule si sta completando l installazione di LIM Lavagne Interattive Multimediali in modo che tutte le classi possano utilizzare innovative e moderne strumentazioni tecnologiche per facilitare gli apprendimenti e la didattica. Tra i locali è presente un laboratorio informatico con 26 postazioni-studente e una postazione-docente con lavagna-notebook. Troviamo in funzione anche una sala mensa che ospita gli allievi del tempo prolungato, sia della scuola primaria che della scuola secondaria. All interno del plesso è presente una palestra attrezzata, dove si svolgono non solo le attività didattiche di Scienze Motorie, ma anche numerosi progetti sportivi e dove vengono realizzati i Giochi Sportivi Studenteschi. pag.8

10 CAPITOLO 2. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO Dirigente scolastico: ha la rappresentanza dell Istituto Comprensivo ad ogni effetto di legge. È organo individuale, rappresenta l unitarietà dell istituzione scolastica ed ne assume ogni responsabilità gestionale: Assicura il funzionamento dell istituzione assegnata secondo criteri di efficienza ed efficacia; Promuove lo sviluppo dell autonomia didattica,organizzativa,di ricerca e sperimentazione, in coerenza con il principio di autonomia; Garantisce il pieno esercizio dei diritti tutelati dalla legge; Promuove iniziative e interventi tesi a favorire il successo formativo; Assicura il raccordo e l interazione tra le componenti scolastiche Favorisce la collaborazionetralerisorseculturali,professionalisocialiedeconomiche del territorio, interagendo con gli Enti Locali e le varie realtà territoriali. Il Dirigente Scolastico è membro di diritto nel C.d.I. (Consiglio d'istituto) ed è il Presidente della Giunta Esecutiva del Consiglio d'istituto, del Collegio dei Docenti, dei Consigli di Classe, del comitato per la valutazione del servizio dei docenti. A supporto della gestione dell'istituto e della progettazione didattica, il Dirigente Scolasti cosi avvale di un sistema di deleghe distribuite. Esso si articola in: Collaboratori del Dirigente Scolastico (staff): sono due docenti, di cui uno è delegato a svolgere la funzione di vicario e l altro quella di collaboratore per il plesso Tomassetti, che, scelti annualmente dal Dirigente Scolastico, forniscono supporto alla gestione organizzativa della scuola; a questi si aggiungono due docenti di supporto organizzativo alla didattica per il plesso Buozzi e tre docenti incaricati del coordinamento didattico-organizzativo per i plessi Infanzia via Cassia, Isola Farnese e S. Isidoro Coordinatori dei Dipartimenti disciplinari: sono 4 docenti che guidano i dipartimenti, articolazioni funzionali del Collegio Docenti in cui si riuniscono tutti i docenti della stessa disciplina o della stessa area disciplinare; i dipartimenti curano la definizione della programmazione comune, la preparazione di eventuali prove comuni e dei test di ingresso, la realizzazione di percorsi di recupero e approfondimento, la proposta di corsi di formazione per i docenti e ogni altro aspetto pertinente alla comune progettazione e programmazione disciplinare Coordinatori dei Consigli di classe: hanno il compito di coordinare l attività didattica delle classi della scuola secondaria di I grado, presiedere i Consigli in assenza del Dirigente Scolastico, curare i rapporti con le famiglie e gli alunni, controllare e consegnare gli atti relativi alla classe (programmazioni, verbali dei consigli, pagelle ecc.) pag.9

11 Funzioni strumentali: sono i docenti designati dal Collegio per coordinare le aree di maggior impegno organizzativo e progettuale del Liceo, affiancati da altri insegnanti di supporto, anche in previsione di un futuro avvicendamento. Le aree attualmente individuate dal Collegio per il corrente anno scolastico riguardano il coordinamento del Pof, il sito e la gestione degli strumenti informatici, l inclusione e la continuità. Le attività progettuali sono gestite attraverso: la Commissione di progetto: è composta dai Coordinatori dei Dipartimenti disciplinari,dai docenti con funzioni strumentali e dai docenti dello staff di Presidenza; è presieduta dal Dirigente Scolastico ed ha la funzione di coordinare la ricerca didattica, monitorare in itinere tutte le attività e proporre al Collegio soluzioni progettuali nei diversi ambiti di ricerca; si avvale del lavoro della commissione di monitoraggio e di autovalutazione d istituto le Commissioni: commissione viaggi (per il coordinamento progettuale e l organizzazione dei viaggi d istruzione); commissione biblioteca e cultura (perla promozione delle attività culturali:teatro, musica, mostre, cinema, ecc.); commissione elettorale, commissione valutazione, commissione per l inclusione, commissione per l area informatica, commissione per la continuità, commissione per l orientamento. I responsabili di attività: ogni progetto approvato nel POF ha un docente referente, responsabile dell attività. GLI ORGANI COLLEGIALI PER LA DIDATTICA Organo C o m p o s i z i o n e P r i n c i p a l i c o m p i t i e f u n z i o n i Scuola Infanzia: tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle sezioni interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente da lui delegato. CONSIGLIO DI INTERSEZIONE CONSIGLIO DI INTERCLASSE CONSIGLIO DI CLASSE COLLEGIO DEI DOCENTI Scuola Primaria: tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle classi interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente da lui delegato. Scuola Secondaria di I grado: tutti i docenti della classe e quattro rappresentanti dei genitori; presiede il dirigente scolastico o un docente da lui delegato. Tutti i docenti dell istituto Hanno il compito di formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e a iniziative di sperimentazione nonché quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Fra le mansioni del consiglio di classe rientra anche quello relativo ai provvedimenti disciplinari a carico degli studenti. Si articola in dipartimenti, commissioni e gruppi di lavoro per l espletamento dei propri compiti e per attività di studio e ricerca particolari, anche in relazione a determinate scadenze amministrative. Si impegna all'osservanza delle norme del Regolamento di Istituto. pag.10

12 GLI UFFICI La segreteria e il personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario (ATA) partecipano attivamente al progetto educativo del nostro Istituto, in rapporto di collaborazione col Dirigente Scolastico e con il personale docente, nel rispetto dei compiti e delle funzioni di ogni componente scolastica. Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) è responsabile dei servizi sia di tipo amministrativo-contabile che generali, ha in carico la gestione del personale amministrativo di segreteria, del personale ausiliario addetto alla pulizia, alla sorveglianza e alla piccola manutenzione dell edificio scolastico. La pulizia dei locali interni ed esterni di tutto l Istituto comprensivo è affidata da anni ad un ditta esterna. Gli uffici di segreteriasono siti presso il plesso centrale, Via Cassia, n.1694 ed osservano il seguente orario di ricevimento al pubblico: Lunedì 8:30-10:30 ; Mercoledì 15:00-17:00; Venerdì 8:30-10:30 I NUMERI DELLA NOSTRA SCUOLA Ordine di Scuola Numero di Numero Alunni Numero Docenti Sezioni o Classi Scuola dell Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di Primo Grado Totale Personale ATA Collaboratori Personale Direttore Amministrativo Amministrativo pag.11

13 CAPITOLO 3. LA DIMENSIONE DIDATTICA E LE METODOLOGIE CURRICOLO VERTICALE D ISTITUTO Il curricolo è il cuore didattico del Piano dell'offerta Formativa e rappresenta l'insieme delle esperienze didattiche che, dai 3 ai 14 anni, in modo progressivo, graduale e continuo, promuovono negli allievi il conseguimento dei risultati attesi sul piano delle competenze. Ogni scuola predispone il curricolo all'interno del P.O.F. con riferimento al profilo dello studente, al termine del primo ciclo di istruzione,ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi specifici per ogni disciplina (Indicazioni Nazionali per il Curricolo del settembre 2012). Espressione dell'autonomia scolastica il curricolo declina le indicazioni nazionali, in accordo con le esigenze specifiche della dimensione locale, giungendo a definire aree disciplinari trasversali e flessibili, adattandole al continuo modificarsi della realtà e mediando tra esigenze formative e dimensione sociale. E in questa prospettiva che la nostra scuola ha scelto da anni di attivare, come materia alternativa all insegnamento della religione cattolica, lo studio dei diritti dei bambini e degli adolescenti. La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l'innovazione educativa, è, cioè, un cammino di costante miglioramento dell'aspetto centrale della scuola, il processo di insegnamento-apprendimento al fine di realizzare, nel concreto, una scuola di qualità e di inclusività. L'obiettivo dell intero curricolo è quello di rispondere ai bisogni formativi degli alunni e di favorire il reale successo formativo per consentire a ciascuno, secondo le sue vocazioni e le sue possibilità effettive, di conseguire un'adeguata capacità di padroneggiare i contenuti dell'apprendimento. SCELTA DELL'ISTITUTO NELLA COSTRUZIONE DEL PROPRIO CURRICOLO. Motivazioni per l elaborazione del Curricolo Tracciare un percorso formativo unitario evitando frammentazioni, ripetizioni o ridondanze non funzionali al sapere. Sollecitare il confronto, la condivisione, lo scambio tra i diversi ordini di scuola dell Istituto. Promuovere un clima relazionale positivo che favorisca lo star bene a scuola, condizione per unapprendimento motivato e consapevole, e la libera espressione di emozioni e abilità cognitive, comunicative, relazionali. pag.12

14 Finalità del Curricolo Garantire agli alunni il diritto ad un percorso graduale e coerente capace di promuovere uno sviluppo armonico e integrale Individuare e consentire l acquisizione di saperi essenziali, competenze, abilità, conoscenze adeguati cognitivamente agli studenti delle varie età e capaci di far fronte ai continui sviluppi e trasformazioni sociali Perseguire, accanto alla continuità orizzontale, anche quella verticale attraverso il coordinamento tra discipline e il raccordo di obiettivi educativi e formativi comuni Accompagnare l alunno nel suo processo di orientamento affinchè possa essere protagonista attivo del proprio percorso di vita Formare l uomo e il cittadino attraverso l educazione alla Cittadinanza e alla Convivenza civile per una partecipazione responsabile, democratica, solidale a tutti i livelli della vita organizzata nella prospettiva di uno sviluppo sostenibile Sviluppare la dimensione sociale dell apprendimento attraverso l integrazione, l inclusività, l accoglienza della diversità come valore irrinunciabile. In sede di dipartimento disciplinare, finalizzato allo studio e costruzione operativa del curricolo, effettuate, vengono definiti dai docenti dei tre ordini di scuola: il valore formativo della disciplina; gli standard minimi richiesti a livello di conoscenze e competenze; i contenuti imprescindibili della materia scandita all interno del curricolo; le metodologie per l attuazione del curricolo; la descrizione e valutazione dei livelli di competenza raggiunti dagli alunni. tenuto conto delle scelte Organizzazione del Curricolo Con riferimento alle Indicazioni Nazionali, per sfruttare i collegamenti interdisciplinari e rispettare l esigenza dell unitarietà dell apprendimento le discipline vengono raggruppate in aree disciplinari: Area linguistico-espressiva Area storico-geografico-sociale Area matematico-scientifico-tecnologica. Ogni area è suddivisa in discipline e per ogni disciplina sono riportati i contenuti e gli obiettivi di apprendimento per ciascuna classe. pag.13

15 LA NOSTRA SCUOLA DELL INFANZIA Nella Scuola dell'infanzia, i traguardi per lo sviluppo delle competenze, suggeriscono all'insegnante come organizzare attività ed esperienze volte a promuovere la crescita del bambino in senso globale ed unitario. Gli ambiti nei quali il bambino attua i suoi apprendimenti, sono i campi d'esperienza. I campi d'esperienza sono cinque: il sé e l'altro, il corpo e il movimento, immagini,suoni e colori, la conoscenza del mondo. La nostra scuola li promuove con successo e i nostri bambini sono attivi, amano costruire, giocare e comunicare. Fra i tre e i sei anni incontrano e sperimentano diversi linguaggi, scoprono attraverso il dialogo e il confronto con gli altri bambini l esistenza di diversi punti di vista, pongono per la prima volta le grandi domande esistenziali, osservano e interrogano la natura, elaborano le prime ipotesi sulla lingua, sui media e sui diversi sistemi simbolici. CAMPI DI ESPERIENZA IL SÉ E L'ALTRO Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme. I bambini formulano le grandi domande esistenziali. Riflettono sul senso morale delle loro azioni. Prendono coscienza della loro identità e delle diversità, culturali, religiose ed etniche, apprendono le prime regole della vita sociale. IL CORPO E IL MOVIMENTO Identità,autonomia e salute. I bambini prendono coscienza del proprio corpo; il movimento é il primo fattore di apprendimento, di benessere e di equilibrio psicofisico. Il gioco e le attività psicomotorie sono occasioni per lo sviluppo di una corretta educazione alla salute. I DISCORSI E LE PAROLE Comunicazione, lingua e cultura. I bambini imparano ad ascoltare racconti, dialogano con adulti e coetanei, giocano con la lingua e si cimentano nella lingua scritta. La scuola dell'infanzia ha la responsabilità di promuovere ciò. LA CONOSCENZA DEL MONDO Ordine,misura,spazio,tempo,natura. I bambini apprendono ad organizzarsi gradualmente nel tempo e nello spazio, partendo dai loro vissuti quotidiani. Esplorano la realtà, imparando ad organizzare le proprie esperienze attraverso azioni consapevoli quali: raggruppare, contare,ordinare,rappresentare con disegni e parole lo spazio sapendosi orientare in esso. IMMAGINI,SUONI COLORI Gestualità,arte,musica,multimedialità. I bambini esprimono con l'immaginazione e la creatività le loro emozioni e pensieri. I linguaggi che utilizzano sono: la voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione, le esperienze grafico - pittoriche, i mass-media. pag.14

16 LA NOSTRA SCUOLA PRIMARIA Al termine del percorso triennale della nostra Scuola dell Infanzia, ogni bambino ha sviluppato alcune competenze di base necessarie alla sua crescita personale: ha maturato una sufficiente fiducia in sé e la consapevolezza delle proprie risorse e dei propri limiti, sviluppando curiosità e voglia di sperimentare e di interagire con le cose, l ambiente e le persone intorno a sé. Queste competenze costituiscono il punto di partenza per intraprendere positivamente il percorso della Scuola Primaria, il cui obiettivo è accogliere e valorizzare le diversità, favorire l inclusione, promuovere lo sviluppo della personalità per l acquisizione delle conoscenze, delle competenze e delle abilità di base. Secondo la Raccomandazione del Parlamento Europeo del 23 aprile 2008, le conoscenze sono il risultato dell assimilazione di informazioni ottenute attraverso l apprendimento; sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche derivanti dallo studio. Le competenze sono la capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di studio, o nello sviluppo personale in relazione all autonomia e alla responsabilità. Le abilità rappresentano le capacità di applicare le conoscenze per portare a termine compiti e risolvere problemi, e sono distinte in abilità cognitive, comprendenti l uso del pensiero logico, intuitivo e creativo, e abilità pratiche comprendenti l abilità manuale e l uso di metodi, materiale e strumenti. La nostra Scuola Primaria fin dai primi anni del percorso formativo promuove: lo sviluppo del senso di sé e dell esperienza il senso di responsabilità la consapevolezza della cittadinanza attiva atteggiamenti rispettosi della dignità della persona la sperimentazione di contesti relazionali al fine di promuovere la collaborazione l acquisizione degli alfabeti di base della cultura la passione per la ricerca, l esplorazione e la scoperta la consapevolezza del proprio modo di apprendere In base alle Indicazioni Nazionali per il curricolo del 2012 i traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria sono così delineati: ITALIANO L alunno: partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti; comprende testi di argomenti diversi, ne individua il senso globale e/o le informazioni principali; legge testi letterari di vario genere, appartenenti alla letteratura dell infanzia; produce testi legati alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; mostra di cogliere e di saper riutilizzare i diversi stili della comunicazione. pag.15

17 LINGUA STRANIERA L alunno: comprende semplici messaggi orali e scritti, svolgendo i compiti secondo le indicazioni date dall insegnante in lingua straniera; collabora attivamente con i compagni nella realizzazione di attività collettive o di gruppo; comunica in modo comprensivo e con espressioni e frasi memorizzate in scambi di informazioni semplici; EDUCAZIONE MUSICALE L alunno: esplora, discrimina ed elabora eventi sonori di diversa natura e in riferimento alla loro fonte; gestisce diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali; esegue da solo o in gruppo semplici brani strumentali e vocali di generi e culture differenti; EDUCAZIONE ARTISTICA L alunno: utilizza gli elementi di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e leggere immagini; produce immagini attraverso molteplici tecniche, utilizzando materiali e strumenti diversi; legge aspetti formali di alcune opere; conosce i principali beni artistico culturali presenti nel proprio territorio. STORIA L alunno: conosce elementi significativi del proprio passato e del territorio in cui vive; usa la linea del tempo per collocare un fatto o un periodo; conosce le civiltà del passato individuando le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali; produce semplici testi storici; comprende l importanza del patrimonio artistico culturale. GEOGRAFIA L alunno: si orienta nello spazio circostante utilizzando carte geografiche, riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche; individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi con particolare attenzione a quelli italiani. MATEMATICA L alunno: si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali; percepisce e rappresenta forme, relazioni e strutture naturali o create dall uomo, utilizzando strumenti per il disegno geometrico e i più comuni di misura; pag.16

18 sa rappresentare i dati utilizzando gli strumenti adeguati per ricavare informazioni; descrive e classifica figure in base a caratteristiche geometriche utilizza modelli concreti di vario tipo; affronta i problemi con strategie diverse e si rende conto che alcune situazioni possono ammettere più soluzioni; impara ad utilizzare il linguaggio della probabilità. SCIENZE L alunno: sviluppa un approccio scientifico ai fenomeni naturali, con la guida dell insegnante formula ipotesi e previsioni, osserva e registra i fenomeni naturali, produce rappresentazioni grafiche e schemi; analizza e racconta in forma chiara ciò che ha fatto e imparato; ha atteggiamenti di cura e di rispetto verso l ambiente naturale e sociale. TECNOLOGIA L alunno: usa oggetti e strumenti coerentemente con le loro funzioni acquisendo i fondamentali principi di sicurezza; è in grado di usare le nuove tecnologie, i linguaggi multimediali e gli strumenti informatici per trasferirle ad altre discipline. EDUCAZIONE FISICA L alunno: acquisisce consapevolezza di sé attraverso l ascolto e l osservazione del proprio corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali; utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d animo; sperimenta più esperienze che permettono di conoscere ed apprezzare molteplici discipline sportive; riconosce alcuni principi legati alla cura del corpo e ad una corretta alimentazione; comprende il valore delle regole e l importanza di rispettarle all interno del gioco. IRC L alunno: riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell esperienza personale, familiare e sociale. Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra religione e sa distinguerlo da altre tipologie di testi. pag.17

19 MATERIA ALTERNATIVA L alunno: Diffonde la cultura della pace, dell accoglienza, della tolleranza e della solidarietà nel rispetto delle differenze. Valorizza la diversità. Quadro orario Scuola primaria A.S. 2014/2015 Materia Tempo Pieno 40h Tempo modulare 28h/31h Classi Classi Religione o 2h 2h 2h 2h 2h 2h alternativa Italiano 10h 10h 9h 8h 7h 8h Matematica 10h 9h 10h 7h 7h 7h Inglese 1h 2h 3h 1h 2h 3h Storia 3h (2+1) 3h (2+1) 3h (2+1) 2h 2h 2h cittadinanza Geografia 1h 1h 1h 1h 1h 1h Scienze 2h 2h 2h 2h 2h 2h Tecnologia 1h 1h 1h 1h 1h 1h Arte 2h 2h 1h 1h 1h 1h Musica 1h 1h 1h 1h 1h 1h Ed. Fisica 2h 2h 2h 1h 1h 1h Ricreazione-mensadopo 5h 5h 5h 1h 1h 2h mensa Totale ore 40h 40h 40h 28h 28h 31h pag.18

20 LA NOSTRA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO La nostra Scuola Secondaria di Primo Grado si ispira ad una piattaforma comune a tutto il nostro Istituto che privilegia l acquisizione di competenze fondamentali per la vita, la progressione negli studi e il lavoro. Qui si realizza l accesso alle singole discipline non come territori da proteggere, ma come chiavi interpretative disponibili ad ogni possibile utilizzazione. I problemi complessi richiedono, per essere esplorati, che i diversi punti di vista disciplinari dialoghino e che si presti attenzione alle zone di confine tra le discipline. Le classi hanno un curricolo obbligatorio di 30 ore per il tempo normale, e di 36 ore per il tempo prolungato con due pomeriggi in cui gli alunni sono impegnati in una didattica laboratorialeed in attività che promuovono una più dinamica e collaborativa interazione sociale, come il laboratorio teatrale, il cineforum, la scuola di scacchi. Il quadro orario settimanale delle discipline della scuola secondaria di I grado, definito tenendo conto dei nuovi piani di studio (DPR 89/ 2009) è così determinato: Discipline o gruppi di discipline orario TN 30h orario tempo prolungato 36h Classi Classi Italiano, Storia, Geografia 9h 9h 9h 9h + 3 lab. 9h + 3 lab. Matematica e Scienze 6h 6h 6h 6h + 3 lab. 6h + 3 lab. Tecnologia 2h 2h 2h 2h 2h Inglese 3h 3h 3h 3h 3h Seconda lingua comunitaria 2h 2h 2h 2h 2h Arte e immagine 2h 2h 2h 2h 2h Scienze motorie e sportive 2h 2h 2h 2h 2h Musica 2h 2h 2h 2h 2h Religione cattolica 1h 1h 1h 1h 1h Attività di approfondimento in materie letterarie 1h 1h 1h 1h 1h Totale ore 30h 30h 30h 36h 36h pag.19

21 Nella Scuola Secondaria di I grado viene favorita una più articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva dell elaborazione di un sapere meglio padroneggiato attraverso le diverse discipline, della crescita delle capacità autonome di studio e del rafforzamento delle attitudini all interazione sociale. Questa impostazione concorre a promuovere la formazione dell alunno e favorisce l orientamento dei giovani ai fini della scelta del percorso successivo. Questi sono in sintesi gli obiettivi disciplinari della scuola secondaria di I grado: DISCIPLINE ITALIANO STORIA GEOGRAFIA LINGUE STRANIERE SCIENZE MATEMATICA ARTE E IMMAGINE OBIETTIVI COMPRENDERE E PRODURRE LA LINGUA ORALE E SCRITTA CONOSCERE LE FUNZIONI E LA STRUTTURA DELLA LINGUA CONOSCERE E RIELABORARE I CONTENUTI ANALIZZARE TESTI LETTERARI PRODURRE TESTI DI VARIO TIPO USANDO REGISTRI ADEGUATI ALLE DIVERSE SITUAZIONI COMUNICATIVE CONOSCERE EVENTI E FENOMENI E SAPERLI COLLOCARE NEL TEMPO E NELLO SPAZIO STABILIRE RELAZIONI DI CAUSA-EFFETTO TRA FATTI STORICI COMPRENDERE I FONDAMENTI E LE ISTITUZIONI DELLA VITA SOCIALE, CIVILE, POLITICA DECODIFICARE E ELABORARE SCHEMI DI STUDIO CONOSCERE L AMBIENTE FISICO E UMANO ANCHE ATTRAVERSO L OSSERVAZIONE PADRONEGGIARE LESSICO, LINGUAGGI E STRUMENTI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA CONFRONTARE REALTÀ GEOGRAFICHE DIVERSE COMPRENDERE E PRODURRE (LINGUA ORALE E SCRITTA) CONOSCERE ED USARE LE STRUTTURE E LE FUNZIONI LINGUISTICHE CONOSCERE LA CULTURA E LA CIVILTÀ CONOSCERE GLI ELEMENTI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA OSSERVARE, ANALIZZARE, FORMULARE E VERIFICARE IPOTESI SU FATTI E FENOMENI - COMPRENDERE E USARE LINGUAGGI SPECIFICI CONOSCERE GLI ELEMENTI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA INDIVIDUARE LE RELAZIONI E APPLICARE LE PROCEDURE COMPRENDERE E RISOLVERE PROBLEMI COMPRENDERE E USARE LINGUAGGI SPECIFICI - SAPER GENERALIZZARE ED ASTRARRE USARE TABELLE E GRAFICI COMPRENDERE ED USARE LINGUAGGI SPECIFICI PRODURRE E RIELABORARE MESSAGGI VISIVI UTILIZZANDO LE TECNICHE ESPRESSIVE LEGGERE DOCUMENTI DEL PATRIMONIO CULTURALE ED ARTISTICO COLLOCARE VITA E OPERE DI ALCUNI ARTISTI NEL CONTESTO STORICO DI APPARTENENZA MUSICA COMPRENDERE E USARE IL LINGUAGGIO SPECIFICO ESPRIMERSI ATTRAVERSO L UTILIZZO DI STRUMENTI MUSICALI ASCOLTARE E COMPRENDERE FENOMENI SONORI E MESSAGGI MUSICALI CONOSCERE I CONCETTI FONDAMENTALI DELLA CULTURA MUSICALE pag.20

22 EDUCAZIONE FISICA TECNOLOGIA IRC MATERIA ALTERNATIVA CONSOLIDARE, COORDINARE E POTENZIARE GLI SCHEMI MOTORI DI BASE CONOSCERE GLI OBIETTIVI E LE CARATTERISTICHE PROPRIE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE CONOSCERE LE REGOLE NELLA PRATICA LUDICA E SPORTIVA- UTILIZZARE IN MODO FUNZIONALE GLI ATTREZZI OSSERVARE E ANALIZZARE LA REALTÀ TECNOLOGICA, CONSIDERATA IN RELAZIONE CON L UOMO E L AMBIENTE PROGETTARE, REALIZZARE E VERIFICARE ESPERIENZE OPERATIVE CONOSCERE TECNICHE E TECNOLOGIE COMPRENDERE E USARE LINGUAGGI SPECIFICI INTERROGARSI, INTERAGIRE CON PERSONE DI RELIGIONE DIFFERENTE INDIVIDUARE LE TAPPE ESSENZIALI DELLA STORIA DELLA SALVEZZA CON AL CENTRO GESÙ, IL CRISTO LEGGERE, INTERPRETARE DECODIFICARE, TRACCE, SEGNI E SIMBOLI RELIGIOSI DIFFONDERE LA CULTURA DELLA PACE, DELL ACCOGLIENZA, DELLA TOLLERANZA E DELLA SOLIDARIETÀ NEL RISPETTO DELLE DIFFERENZE. STIMOLARE A COMPRENDERE MODELLI COMPORTAMENTALI E CULTURALI DIVERSI DAL PROPRIO. LA VALUTAZIONE DEGLIAPPRENDIMENTI Nella programmazione annuale, tutti i Consigli di classe hanno fatto propria la prospettiva della didattica delle competenze, asse portante della recente riforma. Si tratta di una prospettiva che ha avuto la sua codificazione normativa in diversi atti ufficiali e che trova il suo compimento nellacertificazione delle competenze di base(d.m. n.9, 27/1/2010).Facendo riferimento alla Raccomandazione del Parlamento Europeo, si ricorda che: per competenza si intende la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali in modo autonomo e responsabile in contesti diversi per abilità si intende la capacità di applicare le conoscenze per portare a termine compiti e risolvere problemi per conoscenze si intende il risultato della assimilazione di informazioni attraverso l apprendimento, l insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di studio. Tenendo presenti queste premesse, i Dipartimenti hanno coerentemente formulato gli obiettivi, a partire dalle competenze, che costituiscono il traguardo di apprendimento del singolo alunno, e per ciascuna competenza hanno indicato le relative abilità da sviluppare durante il corso di studio, i nuclei fondanti delle conoscenze e la valutazione dei livelli di apprendimento. La valutazione degli apprendimenti consiste nell atto, da parte del docente, di attribuire un valore (giudizio, voto etc ) a determinati comportamenti, azioni, conoscenze, abilità, competenze dell alunno. Perché tale valore sia affidabile, occorre limitare la soggettività del giudizio. Per questo è indispensabile che la valutazione degli apprendimenti sia basata su criteri e ambiti ben definiti e strutturati in relazione all oggetto della valutazione stessa. A tal fine si rendono necessari: pag.21

23 la scelta degli scopi per cui si valuta la definizione precisa e chiara dell oggetto in esame la definizione dei parametri di valutazione la scelta delle modalità e degli strumenti con cui effettuare la valutazione la condivisione dei criteri da parte di tutto il collegio dei docenti La scheda di valutazione, consegnata alle famiglie alla fine del quadrimestre e alla fine dell anno, è quindi l atto conclusivo di un processo ampio e complesso e rappresenta la certificazione del valore attribuito ai comportamenti, alle abilità, alle conoscenze ed alle competenze conseguite da ciascun alunno. Essa esprime un giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall alunno. Una dettagliata programmazione delle attività didattiche per ciascuna disciplina è consultabile sul sito istituzionale della scuola. LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO I criteri di valutazione del comportamento degli alunni scaturiscono dalle fonti normative vigenti (DPR n. 122 del 2009) e dalla valorizzazione dei documenti fondanti della nostra scuola, in particolare il Regolamento di Istituto, il Patto di Corresponsabilità, le programmazioni di classe. Come esplicitato nei principi guida del progetto educativo di Istituto, la scuola oltre che nella istruzione e nella educazione degli alunni, è impegnata in un costante processo di formazione che aiuti l alunno a diventare un cittadino rispettoso delle regole che disciplinano i rapporti di convivenza civile in una comunità scolastica organizzata.il voto di comportamento ha la funzione di registrare e di valutare l atteggiamento e il comportamento dell allievo durante la vita scolastica e di suggerirgli un ripensamento di eventuali comportamenti negativi. Per questo i criteri per la valutazione del comportamento già da anni condivisi dai docenti della scuola, sono stati quest anno esplicitati anche in forma descrittiva in una griglia (adottata con delibera del Collegio dei docenti del 14 gennaio 2015) che li rende trasparenti e oggetto di riflessione sia per le famiglie sia per gli alunni: rispetto delle regole e delle disposizioni del Regolamento di Istituto relazionalità partecipazione al dialogo educativo impegno pag.22

24 CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA INDICATORI VOTO: OTTIMO VOTO: DISTINTO VOTO: BUONO VOTO: SUFFICIENTE VOTO: NON SUFFICIENTE RISPETTO DELLE REGOLE Rispetta consapevolmente tutte le regole della convivenza scolastica ed è di riferimento per la loro applicazione. Utilizza con responsabilità gli strumenti didattici propri e collettivi. Rispetta gli ambienti scolastici e d extrascolastici e collabora al mantenimento del loro decoro. Rispetta costantemente le regole della convivenza scolastica. Ha cura del materiale proprio e altrui; rispetta gli ambienti interni ed esterni all edificio scolastico. Conosce e rispetta complessivamente le regole della convivenza democratica. Ha cura discontinua del materiale proprio e altrui, rispetta quasi sempre l ambiente scolastico. Conosce con superficialità le regole di convivenza; mantiene un comportamento non sempre corretto con episodi di mancato rispetto del regolamento scolastico segnalati da richiami scritti. Comportamento scorretto e irrispettoso con continue e gravi violazioni del regolamento scolastico, segnalati da ripetuti richiami scritti e convocazione dei genitori. Utilizza in maniera irresponsabile i materiali e le strutture della scuola. RELAZIONALITA Instaura rapporti sempre corretti e rispettosi con i compagni, con i docenti, con il personale della scuola. Collabora in modo costruttivo nella classe e in gruppo in vista del conseguimento di obiettivi comuni. Instaura rapporti corretti con tutte le componenti scolastiche. Propositivo all interno della classe è disponibile alla collaborazione con compagni e insegnanti. Instaura relazioni generalmente corrette e collaborative con compagni e insegnanti. Frequentemente instaura rapporti non corretti con compagni e insegnanti. Incontra difficoltà nel gestire i conflitti e nel confronto con le esigenze dei compagni. Relazioni scorrette e non costruttive in ogni contesto. PARTECIPAZIONE AL DIALOGO EDUCATIVO Partecipazione attiva e costruttiva all interno della classe, con atteggiamenti maturi e responsabili. Frequenza assidua. Interesse e partecipazione attiva alle proposte didattiche. Frequenza regolare. Interesse, attenzione e partecipazione generalmente attiva. Partecipazione discontinua e superficiale al dialogo educativo; interesse selettivo. Rifiuta le proposte degli insegnanti, non partecipa alle attività, attua comportamenti di disturbo. IMPEGNO Assolvimento assiduo e costante degli impegni di studio a casa e a scuola. Svolgimento autonomo e approfondito delle consegne. Impegno costante e regolare svolgimento delle consegne e degli impegni di studio a casa e a scuola. Adeguato impegno nell assolvimento dei propri doveri scolastici. Impegno scarso, incostante e sempre su sollecitazione. Saltuario svolgimento delle consegne. La valutazione del comportamento si ricava dalla media delle valutazioni dei singoli indicatori Mancato adempimento delle consegne e degli impegni di studio a casa e a scuola. pag.23

25 CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO INDICATORI VOTO: 10 VOTO: 9 VOTO: 8 VOTO: 7 VOTO: 6 VOTO: 5 RISPETTO DELLE REGOLE E DELLE DISPOSIZIONI DEL REGOLAMENTO DI ISTITUTO * RELAZIONALITA PARTECIPAZIONE AL DIALOGO EDUCATIVO IMPEGNO Comportamento sempre corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita dell istituto Instaura rapporti sempre corretti con i compagni, con i docenti, con il personale della scuola. Collabora in modo costruttivo nella classe e in gruppo in vista del conseguimento di obiettivi comuni Dimostra massima disponibilità a collaborare con un atteggiamento propositivo nelle attività scolastiche ed extrascolastiche. Interviene in modo pertinente ed appropriato Consapevole del proprio dovere e motivato nel processo di apprendimento, assolve alle consegne con puntualità e precisione Comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita dell istituto Corretto e collaborativo con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola. Riconosce e rispetta diritti e differenze individuali Partecipazione costruttiva e vivo interesse alle attività proposte individuali e di gruppo Consapevole del proprio dovere mostra interesse alle proposte didattiche, continuità nell impegno e nel rispetto delle consegne Comportamento sostanzialmente rispettoso delle regole dell istituto ma a volte poco attento Instaura relazioni sostanzialmente corrette e collaborative con tutte le componenti scolastiche. Rispetta gli altri e i loro diritti. Attenzione e partecipazione costante al dialogo educativo Dimostra un impegno abbastanza continuo nello svolgimento dei propri compiti e nel rispetto delle consegne. Comportamento non sempre rispettoso delle regole dell istituto Non sempre mantiene relazioni corrette e collaborative con i compagni, i docenti, il personale della scuola. Talvolta presenta atteggiamenti poco rispettosi degli altri e dei loro diritti. Partecipazione poco propositiva verso l attività scolastica. Collabora raramente alla vita della classe e dell istituto. Dimostra un impegno non sempre costante e/o settoriale ed una limitata consapevolezza del proprio dovere. Comportamento irrispettoso nei confronti delle regole dell istituto, segnalato dalla presenza di note disciplinari Si relaziona con compagni e adulti in modo poco corretto spesso entrando in conflitto con loro. Partecipa con scarso interesse al dialogo educativo ed è spesso fonte di disturbo durante le lezioni. Impegno superficiale e saltuario nello svolgimento dei propri doveri. Comportamento che manifesta un rifiuto sistematico delle regole dell istituto, segnalato da note disciplinari e provvedimenti di sospensione Manifesta atteggiamenti ed azioni che denotano grave o totale mancanza di rispetto nei confronti di compagni e adulti. Non dimostra alcun interesse per il dialogo educativo ed è sistematicamente fonte di disturbo durante le lezioni Assenza di impegno e di consapevolezza del proprio dovere * legenda: frequenza regolare, puntualità nelle giustificazioni, comportamento educato e rispettoso delle norme di sicurezza e di tutela della dignità e della privacy, rispetto delle strutture, degli arredi e dell ambiente scolastico La valutazione del comportamento si ricava dalla media delle valutazioni dei singoli indicatori pag.24

26 CAPITOLO 4. LA VALUTAZIONE E L AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO L AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO Negli anni dell autonomia gestionale della Scuola, la valutazione è divenuta uno strumento privilegiato di controllo, che accompagna tutte le fasi relative all organizzazione d Istituto, alle attività d insegnamento dei docenti e ai processi d apprendimento degli studenti. Lo scopo è quello di monitorare costantemente la validità delle strategie pianificate, programmate e messe in atto, in rapporto agli obiettivi che si intende raggiungere. In questa prospettiva la valutazione non deve essere considerata semplicemente il momento conclusivo di un percorso, ma uno strumento di regolazione ed autoregolazione continua, per tutte le componenti umane, strutturali e organizzative soggette a monitoraggio e controllo. Già da anni il nostro istituto realizza forme di monitoraggio e di valutazione grazie ad un sistema di consultazione attraverso questionari rivolti a tutte le componenti della scuola: famiglie, personale ATA, personale docenti e studenti. Il Regolamento che istituisce e disciplina il Sistema Nazionale di Valutazione delle scuole pubbliche (DPR 28 marzo 2013, n.80) impegna le istituzioni scolastiche ad avviare o integrare il percorso di autovalutazione della propria azione formativa. A regime il procedimento di valutazione si snoderà attraverso quattro fasi essenziali: autovalutazione delle istituzioni scolastiche, sulla base dei dati messi a disposizione dal sistema informativo del Ministero dell istruzione ( Scuola in chiaro ), dell' INVALSI e delle stesse istituzioni scolastiche, che si conclude con la stesura di un rapporto di autovalutazione da parte di ciascuna scuola e con la predisposizione di un piano di miglioramento. valutazione esterna da parte di nuclei coordinati da un dirigente tecnico azioni di miglioramento con l eventuale sostegno dell Indire, o di Università, enti, associazioni scelti dalle scuole stesse; rendicontazione pubblica dei risultati del processo, secondo una logica di trasparenza,di condivisione e di miglioramento del servizio scolastico con la comunità di appartenenza. A partire dal corrente anno sc tutte le istituzioni scolastiche sono chiamate ad attivare la prima fase del percorso, quella appunto della autovalutazione mediante l'analisi e la verifica del proprio servizio e la redazione di un Rapporto di autovalutazione contenente gli obiettivi di miglioramento, redatto in formato elettronico su un modello predisposto dall INVALSI, che sosterrà il processo di autovalutazione congiuntamente al Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) e al MIUR che dovrà successivamente avviare piani di formazione per tutte le scuole, con particolare attenzione ai dirigenti scolastici. pag.25

27 INVALSI L INVALSI è l Ente di ricerca dotato di personalità giuridica di diritto pubblico che ha raccolto, in un lungo e costante processo di trasformazione, l eredità del Centro Europeo dell Educazione (CEDE) istituito nei primi anni settanta del secolo scorso. L INVALSI è soggetto alla vigilanza del Ministero della Pubblica Istruzione che individua le priorità strategiche delle quali l'istituto tiene conto per programmare la propria attività. La valutazione delle priorità tecnicoscientifiche è riservata all'istituto. La nostra Scuola partecipa alle prove sottoposte dall Istituto con buoni risultati e valutazioni che lo attestano al di sopra della media regionale. Sul sito del nostro istituto, è possibile visualizzare, nell area valutazione, i dati relativi alle prove. LA FORMAZIONE DEI DOCENTI La formazione e l aggiornamento rappresentano degli elementi centrali nello sviluppo professionale degli insegnanti e sono, al tempo stesso, sostegno all innovazione e alla valorizzazione delle risorse umane. La documentazione, la ricerca, l aggiornamento costituiscono inoltre un preciso diritto professionale del docente, quale risorsa sempre potenziata del sistema scolastico, teso al successo formativo di ogni alunno: si tratta di una leva strategica dell autonomia (D.P.R. 275/99 art.6 Autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo ). Per tale ragione, il piano dell offerta formativa è un documento mai definitivo ma aperto a continue verifiche di risultato da parte dei professionisti docenti che adottano la ricerca continua come codice deontologico professionale. L importanza che l IC Via Cassia 1694 attribuisce alla formazione è testimoniata anche dalla disponibilità dei docenti di tutti gli ordini di scuola ad accogliere i futuri insegnanti che stanno completando il loro percorso formativo con il tirocinio nelle classi. Dal corrente anno scolastico l Istituto risulta tra le scuole del Lazio accreditate per svolgere questo compito fondamentale ed ha già stipulato convenzioni in tal senso con le università di Roma La Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre, Lumsa, Foro Italico, Auxilium, Università della Tuscia, Università Europea. La progettazione delle attività di formazione che il Collegio dei docenti vara annualmente prevede, nel complesso, i seguenti obiettivi e finalità: le attività formative devono dare rilievo agli aspetti metodologico-didattici e culturali comuni alle diverse discipline, tenendo in debito conto anche gli aspetti relazionali e dell apprendimento. la conoscenza dei contenuti culturali e didattici della multimedialità si considera un importante obiettivo trasversale. Il piano delle attività di formazione approvato per l anno comprende: corsi di inglese di livello intermedio e avanzato corso di didattica dell italiano come L2 incontri sulla progettazione didattica per competenze informatica: progettazione didattica con le TIC formazione su BES e disagio didattica della musica pag.26

28 CAPITOLO 5. IL NOSTRO ISTITUTO ED I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI:OBIETTIVO INCLUSIONE I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI La complessa realtà socio-culturale del nostro territorio, richiede un accurata attenzione al tema dell inclusione. Il gruppo di sostegno attraverso il processo di inclusione, considerato non un semplice inserimento, bensì un processo continuo di adattamento reciproco, si pone l obiettivo di potenziare in primo luogo l identità dell alunno in difficoltà. Infatti, si concorda nel considerare che un progetto di vita costruito sui reali bisogni del soggetto, che utilizzi strategie metacognitive agganciate alle reali situazioni quotidiane, non potrà che favorire uno sviluppo adeguato delle sue potenzialità. Il nostro Istituto adotta tutte quelle metodologie, tecniche e tecnologie volte ad utilizzare, in modo graduale e progressivo, più codici di comunicazione che facilitino la didattica e la rendano flessibile alle esigenze individuali, per accrescere l efficacia del processo di insegnamento-apprendimento (insegnamento cooperativo, gruppi di lavoro, insegnamento individualizzato, ecc.) e rompere l isolamento della classe e della scuola con il mondo esterno (computer, internet, lavoro di rete, laboratori, ecc.). Un progetto finalizzato a realizzare una nuova e più valida didattica dell inclusione, che richieda ogni giorno la promozione delle condizioni in grado di ridurre le situazioni di disabilità o di qualsiasi disagio attraverso l analisi delle risorse organizzative, culturali e professionali della scuola. Per ciascun alunno, all inizio dell anno scolastico, viene predisposto congiuntamente dagli insegnanti, dai genitori, dagli operatori esterni, un apposito Piano Educativo Individualizzato, individuando obiettivi, metodologie, attività e strategie da adattare nel rispetto delle specificità individuali, che possono comportare anche l uso di strumentazioni speciali.tutti gli insegnanti della scuola, e non soltanto gli insegnanti di sostegno, concorrono collegialmente alla riuscita del progetto generale di una nuova e più fattiva scuola inclusiva. La tempestività degli interventi educativi di integrazione costituisce una delle forme più efficaci di prevenzione dei disagi e degli insuccessi che si verificano lungo la carriera scolastica. Nella scuola sono presenti anche alunni le cui difficoltà e i cui svantaggi possono risalire a condizionamenti di natura socioculturale. Pertanto un attenzione particolare va riservata all individuazione e al potenziamento dei contesti di comunicazione e all estensione delle opportunità relazionali. pag.27

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