Bilancio Sociale 2013
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- Clemente Cattaneo
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2 Colophon Coordinamento: Valentina Cicinelli Editing: Alice Grecchi Grafica: Marco Binelli Foto: ActionAid, G.M.B. Akash/Panos/ActionAid, Magali Corouge/ActionAid, Liv Elbirk/MS ActionAid Denmark, Greg Funnell/ ActionAid, Kate Holt/Shoot The Earth/ActionAid, Claudia Janke/ActionAid, Dalia Khamissy/ActionAid, Andrew McConnell/Panos Pictures/ActionAid, Cameron McNee/Mission Malawi/ActionAid, Paul Wu/ActionAid. La pubblicazione è stata resa possibile grazie al contributo di tutti i dipartimenti di ActionAid Italia.
3 Sommario Giorno dopo giorno, un passo dietro l altro 03 01/Chi è ActionAid 05 Profilo e highlights 05 Breve storia dell organizzazione 05 Visione, missione, valori e principi 06 ActionAid in Italia e nel mondo 06 Strategia 08 02/L organizzazione per il cambiamento 11 La struttura 11 La Governance 11 Una squadra di professionisti 14 Gruppi ed Entità locali 16 Modello organizzativo 16 L accountability dell organizzazione 17 Progetto Sostenibilità 18 03/Il cambiamento perseguito da ActionAid 24 L approccio di ActionAid nella lotta alla povertà 24 Mobilitare risorse e sostenitori sul territorio nazionale 38 Essere un organizzazione ampiamente riconosciuta, credibile e autorevole 43 Non siamo soli: le alleanze di ActionAid 46 Infografica/ActionAid nel mondo 48 Infografica/ActionAid Italia nel mondo 50 Infografica/Bilancio consuntivo al 31/12/ Sommario 01
4 Nota metodologica Nella Strategia Italia, Sveglia! ActionAid si è posta alcuni obiettivi sfidanti. Un tassello chiave del percorso di ActionAid verso il cambiamento è rappresentato dalla promozione di una sempre maggiore accountability da parte di enti pubblici e organizzazioni private, a tutti i livelli: una battaglia culturale in cui ActionAid vuole testimoniare il proprio impegno diretto, anche attraverso la pubblicazione del Bilancio Sociale, che va a integrare in maniera significativa lo spettro di documenti di rendicontazione già adottati dall organizzazione. Si tratta di uno strumento importante per l organizzazione volto a far conoscere ai propri interlocutori in che modo ActionAid realizza la propria missione: proprio per questa ragione l articolazione del documento ricalca essenzialmente obiettivi e struttura della strategia pluriennale. ActionAid, coerentemente con i propri principi di trasparenza e partecipazione, ha deciso di avviare il processo di redazione del suo primo Bilancio Sociale con una fase propedeutica di stakeholder engagement, ovvero di ascolto e confronto con una selezione di interlocutori: rappresentanti di aziende, istituzioni, soci e sostenitori e peers. Tale fase è finalizzata a far emergere le esigenze di accountability di ciascuno e a raccogliere spunti e suggerimenti. Per impostare il Bilancio Sociale 2013 ActionAid ha deciso di ispirarsi anche alle indicazioni contenute nelle Linee Guida per la redazione del Bilancio Sociale degli Enti Non Profit pubblicate dall Agenzia per le Onlus nel A completamento, per alcuni aspetti specifici, è stato fatto riferimento anche alle Linee Guida del Global Reporting Initiative in quanto ampiamente condiviso a livello internazionale. Il presente Bilancio Sociale si concentra sulle attività e i risultati di ActionAid in Italia. Al contempo - poiché ActionAid Italia è membro di una federazione internazionale cui contribuisce attivamente, criticamente e finanziariamente - il quadro offerto, per essere completo, non può limitarsi al lavoro in ambito locale e nazionale. Pertanto sono ricompresi in questo documento anche elementi che mirano a far comprendere le interconnessioni locale-nazionale-internazionale e il fondamentale contributo offerto dall organizzazione italiana alla federazione internazionale. 02 Nota metodologica
5 Giorno dopo giorno, un passo dietro l altro Cara amica, caro amico, quello che stai leggendo è la prima edizione del Bilancio Sociale di ActionAid Italia. Si tratta di una pubblicazione fortemente voluta e inserita sin dal 2011 tra quelle che avremmo dovuto portare avanti nell ambito della strategia italiana per il periodo La scelta di produrre un bilancio sociale deriva dalla volontà di rafforzare l accountability dell associazione verso ogni suo interlocutore, confermando tra l altro di essere un attore socio-economico che mette in opera e promuove con il proprio esempio modelli di comportamento sostenibili ed etici. Nel corso degli anni ActionAid, in Italia come all estero, ha chiesto accountability con sempre crescente convinzione ai soggetti pubblici e privati, auspicando politiche e strumenti che permettano la partecipazione e l inclusione dei diversi interlocutori nei processi decisionali, nella definizione dei problemi, di obiettivi, strumenti e azioni. In un paese in cui il termine accountability forse non a caso non ha trovato ancora una traduzione univoca e chiara, ActionAid Italia si fa promotore di quello che considera un valore, un principio ispiratore e una lente attraverso cui analizzare il contesto che ci circonda e individuare asimmetrie di potere da affrontare e risolvere. In questo quadro si colloca quindi il Bilancio Sociale. Viene presentato, ma quasi casualmente, nell anno in cui ActionAid festeggia i suoi 25 anni di attività in Italia, ad attestare un percorso sempre coerente e dinamico, in cui si è sempre desiderato salire un gradino in più attraverso un impegno in più da assumersi prima di altri. Proporsi in prima persona in uno sforzo di accountability ulteriore è necessario per riuscire a determinare il cambiamento che con tanto impegno Actionaid cerca di determinare in Italia e nel mondo, insieme al resto della federazione internazionale. Marco De Ponte Segretario Generale Orietta Maria Varnelli Presidente Lettera del Segretario Generale 03
6 04 Chi siamo
7 01/Chi è ActionAid Profilo e highlights Nel 2013, grazie alla generosità di oltre sostenitori privati e al supporto di donatori istituzionali, aziende e fondazioni, ActionAid ha potuto dare il proprio contributo alla lotta alla povertà attraverso l esecuzione di programmi non solo in Africa, Asia ed America Latina (per un totale di ben 209 programmi locali per i diritti ) ma anche in Italia, dove oltre all autorevolezza ormai riconosciutale da diversi anni a livello nazionale, può ora contare sul riconoscimento del proprio lavoro anche a livello locale. Lo scorso anno oltre attivisti hanno supportato le attività dell organizzazione, oltre hanno sottoscritto le petizioni - di cui ben hanno sottoscritto la petizione lanciata contro i biocarburanti 1. 1 Per maggiori informazioni vedi pag Breve storia dell organizzazione Nel 1972 Cecil Jackson Cole, un uomo d affari inglese, decise di fondare una piccola charity per consentire a 88 bambini in India e Kenya di andare a scuola, grazie alla generosità di altrettante persone e attraverso il meccanismo del sostegno a distanza. Oggi ActionAid è un organizzazione internazionale che lavora per un mondo libero da povertà e ingiustizia al fianco di oltre 15 milioni di persone in 45 paesi del mondo, mettendo al centro del processo di cambiamento i più poveri ed esclusi. Negli anni 80 del secolo scorso sorgeva per l organizzazione britannica la necessità di ampliare la propria base di sostenitori: è in questo contesto che diversi affiliati europei vengono istituiti, e che ActionAid mette piede in Italia. Azione Aiuto - così si chiamava - viene fondata nel 1989 e inizia ad operare dal suo ufficio di Milano, con un solo paese partner, l Etiopia, e un unica forma di sostegno, l adozione a distanza. Parallelamente alla crescita dei sostenitori ( nel 1995, nel 2000), Azione Aiuto va consolidandosi progressivamente sotto il profilo giuridico (ottenendo lo status di Ente Morale nel 1996 e di ONLUS nel 1998) e finalmente, nel 2001, diventa un membro indipendente nell ambito di ActionAid Alliance. Il 2003 è un anno di svolta: Azione Aiuto ottiene dal Ministero degli Affari Esteri l idoneità come ONG, assume il nome di ActionAid International Italia Onlus e, soprattutto, è fra i membri fondatori di ActionAid International. L organizzazione internazionale, che in questa fase simbolicamente sposta il suo quartier generale da Londra a Johannesburg, rinasce con l idea di superare la tradizionale configurazione Nord-Sud per dare uguali poteri a tutti i membri nel governo dell organizzazione. Nel 2004 ActionAid accresce la propria presenza in Italia con l apertura di un ufficio strategicamente situato a Roma, incaricato primariamente di sviluppare le relazioni con le tre agenzie del polo ONU per la sicurezza alimentare (FAO, IFAD, WFP). Il diritto al cibo va infatti consolidandosi come prioritario fronte del lavoro di comunicazione, campaigning, lobby e advocacy Nel 2011 ActionAid, a seguito di un lungo e articolato processo di analisi ed elaborazione partecipate, lancia la nuova strategia Italia, Sveglia! L obiettivo è ambizioso: Chi siamo 05
8 contribuire a svegliare l Italia, affinché i suoi cittadini e l intero paese in tutte le sue componenti si impegnino attivamente per un mondo più giusto e libero dagli squilibri di potere che generano povertà ed ingiustizia. Affinché le persone siano informate, coinvolte e partecipino, ActionAid promuove la cultura dell accountability pubblica e decide di creare delle aree di radicamento territoriale, che ad oggi sono in tutto nove e vanno a rafforzare la presenza sul territorio nazionale dove già da tempo operano gli attivisti dei Gruppi Locali. Nel 2014 ActionAid Italia festeggia 25 anni di attività ed è ancora - e sempre più - decisa a cogliere la sfida di un mondo libero da povertà e ingiustizia. Visione, missione, valori e principi I valori di ActionAid Giustizia Lavoriamo per garantire a tutti (senza distinzioni di razza, età, genere, orientamento sessuale, colore, classe sociale, gruppo etnico, abilità, luogo di provenienza, religione) l opportunità di essere soggetti consapevoli del proprio sviluppo individuale e di quello della propria comunità. Accountability Siamo accountable rispetto alla definizione e realizzazione delle nostre iniziative, verso i nostri stakeholder nel Sud e nel Nord nel mondo, a livello internazionale, nazionale e locale. A nostra volta esigiamo accountability dai soggetti pubblici e privati, auspicando politiche e strumenti che permettano la partecipazione e l inclusione dei diversi interlocutori nei processi decisionali di pianificazione e di programmazione, nella definizione dei problemi, degli obiettivi, degli strumenti e delle azioni. Un mondo senza ingiustizia, dove ogni persona e comunità possa godere pienamente dei propri diritti, libera dai limiti derivanti da povertà, disuguaglianza ed esclusione sociale: è questa la visione da cui ActionAid trae ispirazione e forza vitale. Da oltre 40 anni, ActionAid si batte al fianco degli individui e delle comunità più povere e marginalizzate, perché siano in grado di rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno godimento dei loro diritti fondamentali e possano condurre una vita dignitosa. ActionAid ha scelto di schierarsi con i più poveri ed emarginati, consapevole che il perseguimento di obiettivi così ambiziosi richiede uno sforzo collettivo di solidarietà e giustizia. Pertanto, essa opera al contempo affinché la società civile globale si mobiliti contro la violazione dei diritti umani fondamentali e affinché gli Stati e le loro istituzioni siano democratici e responsabili e promuovano, proteggano e rispettino i diritti di tutti, senza esclusione di sorta. ActionAid in Italia e nel mondo L attuale struttura di ActionAid International è il risultato di un processo di trasformazione avviato negli anni 90 del secolo scorso e formalizzato nel 2003, quando è stata costituita un associazione di diritto olandese con sede di coordinamento in Sudafrica. Il processo di internazionalizzazione è nato dalla volontà di costruire un network con una struttura di governance realmente democratica, conferendo maggiore autonomia, autorità e responsabilità nei processi decisionali alle componenti di ActionAid che operano nei diversi paesi. A partire dal 2003 è stato quindi avviato un processo di revisione della governance internazionale, con una graduale evoluzione in senso federale. La federazione è governata a partire 06 Chi siamo
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10 dal 2009 da un Assemblea Generale in cui sono rappresentati gli Affiliati, gli Associati e le organizzazioni in fase di associazione. Un Consiglio Direttivo ristretto assicura l efficacia del processo di governo interno, supervisionando l operato del Segretariato Internazionale che a sua volta coordina, facilita e sostiene le attività della federazione. Oggi la federazione conta oltre 40 sedi in 5 continenti, è membro di oltre 600 tra alleanze e network locali e nazionali, impiega circa persone e collabora con oltre ONG e partner locali coinvolgendo nel proprio sforzo oltre 15 milioni di persone. Nel corso del 2013 all interno del network internazionale l allineamento strategico e operativo ha continuato a presentare sfide, in parte ancora non risolte, in particolare in merito ai metodi e ai parametri di monitoraggio dei risultati, ai sistemi organizzativi e alla preparazione delle campagne e delle iniziative di comunicazione. Il fondamentale contributo italiano ha fatto sì che, proprio nel corso del 2013, ActionAid Italia abbia avuto occasione di testare con successo e in seguito acquisire per 10 anni l autorizzazione a promuovere il lavoro della federazione in Svizzera. Strategia Per contribuire alla realizzazione degli obiettivi della strategia internazionale 2, ogni paese in cui ActionAid è presente si è dotato di una propria strategia nazionale. La strategia di ActionAid Italia è significativamente intitolata Italia, Sveglia! 3 perché vuole rappresentare il contributo di ActionAid a risvegliare il nostro Paese, l Italia, a scuotere le persone che la governano e la abitano affinché si possa uscire dalla profonda crisi, non solo economica, che la attraversa. Italia, Sveglia! è una strategia di sei anni i cui macro-obiettivi, dettagliati poi in sotto-obiettivi specifici e articolati nelle attività operative che li concretizzano, sono: 1. Contribuire al cambiamento delle ingiustizie nel mondo attraverso un paese che affronti in modo rilevante e quantificabile il problema della povertà e dell esclusione sociale. Per raggiungere questo obiettivo, ActionAid ha deciso di concentrare i suoi sforzi lungo due direttrici di intervento» Mobilitare risorse e sostenitori sul territorio nazionale» Essere un organizzazione ampiamente riconosciuta, credibile e autorevole 2. Essere un organizzazione che agisce secondo criteri di efficienza, efficacia, nel rispetto dei propri valori, capace di sostenere il cambiamento desiderato. Per raggiungere questo obiettivo ActionAid ha deciso di improntare il proprio operato nel senso di essere sempre più» un organizzazione capace di sostenere il cambiamento desiderato attraverso criteri di efficacia ed efficienza nel rispetto dei propri valori» un organizzazione capace di sostenere il cambiamento desiderato attraverso un contributo critico allo sviluppo della rete internazionale di ActionAid. Il prosieguo di questo documento è largamente improntato a illustrare come ActionAid sta agendo per realizzare questi obiettivi. 2 La strategia internazionale di Action Aid è consultabile al link 3 La strategia Italia, Sveglia! è consultabile al link 08 Chi siamo
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12 10 L'organizzazione per il cambiamento
13 02/L organizzazione per il cambiamento La struttura L organizzazione in Italia si articola in:» Organi Statutari» Staff, collaboratori, inclusi i Referenti Territoriali, e volontari» Gruppi ed Entità Locali La Governance ActionAid Italia è governata da un Consiglio Direttivo e da un Assemblea dei Soci. Di seguito uno schema degli organi di governo dell associazione: Presidente CONSIGLIO DIRETTIVO Rappresentante Gruppi Locali Rappresentante della struttura internazionale Segretario Generale Assemblea Gruppi Locali Assemblea Soci Volontari Collegio Sindacale Staff italiano GL GL GL L'organizzazione per il cambiamento 11
14 Organo Assemblea dei Soci (fino a 35 membri) Presidente Consiglio Direttivo (3-8 membri) Funzione» elegge e revoca il Presidente e i membri del Consiglio Direttivo» delibera sulle azioni di responsabilità contro i consiglieri e in merito alle esclusioni degli associati» approva le linee generali di indirizzo dell associazione» delibera sulle proposte di modifica dello Statuto» elegge e revoca i membri del Collegio Sindacale» approva il bilancio preventivo ed il bilancio consuntivo» approva regolamenti interni Eletto dall Assemblea tra i suoi membri e in carica per tre anni, esercita tutti i poteri ordinari del Consiglio ed è rappresentante legale dell associazione.» ha ampi poteri per quanto riguarda l amministrazione ordinaria e straordinaria di ActionAid» nomina il Segretario Generale Il Consiglio Direttivo delega ai propri componenti la presidenza di un gruppo di lavoro le cui competenze vengono approvate dal Consiglio stesso con decisione ordinaria. Attualmente sono in vigore il Gruppo Consiliare per lo Sviluppo della Governance, il Gruppo Consiliare per la Tesoreria l Audit e le Questioni Legali e il Gruppo Consiliare per le Attività di Mission. Segretario Generale Assemblea dei Gruppi Locali Tesoriere Collegio Sindacale Comitato d Onore Membro senza diritto di voto del Consiglio Direttivo dal quale è nominato, agisce come rappresentante del datore di lavoro verso i dipendenti e, con apposita procura del Presidente, esercita la rappresentanza legale dell organizzazione per le materie ordinarie. Composta dai Gruppi Locali (vedi pag. 16), si riunisce ogni anno ed elegge un rappresentante in Consiglio Direttivo, che rimane in carica per due anni. Nominato dal Consiglio Direttivo all interno dei suoi membri, ha la funzione di» presentare al Consiglio Direttivo lo schema di bilancio consuntivo dell Associazione» assicurare la corretta pubblicità dei bilanci dell Associazione» sovraintendere all attuazione delle delibere del Consiglio Direttivo in materia amministrativa Composto da uno a tre membri, tra cui il Presidente, eletti dall Assemblea dei Soci, vigila sull osservanza della legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull adeguatezza dell assetto amministrativo e contabile adottato dall Associazione e sul suo corretto funzionamento. Il Consiglio Direttivo può istituirlo, nominandone membri persone riconosciute nei propri ambiti professionali, che illustrino l Associazione ed il suo lavoro sostenendola pubblicamente. Negli ultimi anni ActionAid Italia ha vissuto uno sviluppo significativo, raggiungendo risultati importanti sia a livello nazionale che internazionale; questa evoluzione ha reso opportuno apportare diversi cambiamenti anche a livello di governance. Il 2013 è stato quindi caratterizzato da importanti cambiamenti delle regole di funzionamento dell associazione, con particolare riferimento agli organi di gestione e controllo. In particolare:» è stato superato il metodo della cooptazione per l elezione del Presidente, con decisione adottata dall Assemblea dei Soci;» è stata aggiornata la composizione del Consiglio Direttivo;» è stato adottato un nuovo Statuto. 12 L'organizzazione per il cambiamento
15 I numeri del 2013 Assemblea dei Soci 7 nuovi soci 3 assemblee 33 persone partecipazione media 66% Un assemblea dei Soci è stata seguita da una visita della delegazione italiana e internazionale a L Aquila, per conoscere da vicino le attività che l associazione sta svolgendo in loco e prendere parte al dibattito pubblico tra la società civile aquilana e le Istituzioni locali sullo stato dell arte del processo di ricostruzione delle scuole della città dopo il devastante terremoto del Consiglio Direttivo 7 persone 29% partecipazione media 92% L'organizzazione per il cambiamento 13
16 Dipartimento Marketing e Raccolta Fondi Direzione Marketing e Raccolta Fondi Unità Individuals Unità High Value e Partnerships Unità Supporter Administration Unità Supporter Retention Segretariato Generale Segratariato Generale Unità Pubbliche Relazioni Chief of Operations Ufficio Mission Unità Comunicazione Dipartimento Programmi Direzione Programmi Unità Policy e Lobby Sviluppo Territoriale Dipartimento Engagement e Campagne Unità Campagne e Attivismo Progetto Expo Progetto Sport Una squadra di professionisti ActionAid ha vissuto un evoluzione continua della sua struttura: negli ultimi anni, infatti, è cresciuta per dimensioni e per aree di attività in maniera flessibile e graduale. In Italia è presente con due sedi, a Milano e a Roma. Attualmente ActionAid è organizzata come segue: Segretariato Generale, Dipartimento di Efficienza Organizzativa, Dipartimento di Accountability e Area Mission che include a sua volta il Dipartimento di Programmi, il Dipartimento di Engagement e Campaigning e il Dipartimento di Marketing e Raccolta Fondi. La gestione operativa è garantita da uno staff di professionisti che alla fine del 2013 conta 105 persone (di cui 92 dipendenti e 13 collaboratori) cui si aggiungono 4 persone in stage. Tra i collaboratori sono compresi anche i Referenti Territoriali. ActionAid Italia è l unico affiliato europeo a operare sul campo con dei progetti specifici anche nel paese di appartenenza. Tradizionalmente l attività sul campo è sempre stata concentrata nei cd. paesi del Sud del mondo. Oggi anche nel Nord del mondo crescono le sacche di povertà e il numero di nuovi poveri è in continuo aumento. Per questo la nuova strategia italiana di ActionAid prevede il potenziamento dell impegno anche nel nostro Paese, con un approccio coerente con quanto da oltre 40 anni si realizza nei paesi più poveri, seppur adattato al contesto italiano. Per intraprendere questo percorso si sono individuate delle aree prioritarie di radicamento territoriale in alcune città alle quali fanno capo i Referenti Territoriali, figure interne all organizzazione con l obiettivo di coinvolgere nella missione enti, associazioni, aziende e fondazioni a livello locale e sensibilizzare tutti i cittadini interessati a contribuire al cambiamento sociale e al perseguimento di interessi comuni come giustizia sociale, sviluppo sostenibile e partecipazione democratica. I Referenti Territoriali in Italia sono nove, dislocati in aree in cui l organizzazione ha deciso di investire con maggiore intensità in termini di attività di programma e di cambiamento locale, raccolta fondi, copertura mediatica e mobi- 14 L'organizzazione per il cambiamento
17 Capo Dipartimento Efficienza Organizzativa Dipartimento Efficienza Organizzativa Unità Risorse Umane e Sviluppo Organizzativo Unità IT Unità Servizi Generali Capo Dipartimento Accountability Dipartimento Accountability Unità Amministrazione ed Affari Legali Unità Analisi e Controllo di Gestione Unità Impact Assessment Pianificazione, Programmi e Comunicazione Interna litazione di attivisti. Inoltre, nel corso del 2013 l organizzazione ha beneficiato del contributo di 56 volontari che hanno supportato le attività prevalentemente presso gli uffici di Milano e di Roma. Uffici e Aree di Radicamento Territoriale Milano Torino Padova/Treviso Bologna Firenze Ancona 67 Totale Dipendenti persone L Aquila Full time: 77 Part time: 15 Roma Bari Napoli Collaboratori: 13 Stage: 4 Reggio Calabria L'organizzazione per il cambiamento 15
18 Gruppi ed Entità locali A livello territoriale/locale il lavoro dei Referenti Territoriali si integra con la presenza e il lavoro di gruppi o entità locali: ActionAid può contare sul contributo attivo di 21 Gruppi Locali, 23 Entità locali e numerosi attivisti dislocati su tutto il territorio nazionale. I Gruppi Locali sono le radici dell organizzazione sul territorio: un insieme di persone che dedicano parte del loro tempo libero per sensibilizzare i cittadini sui temi importanti per ActionAid. Sono vere e proprie associazioni, organizzazioni autonome sul territorio che collaborano alle attività operando per conto di ActionAid tramite la concessione del logo dal Consiglio Direttivo (per 2 anni, rinnovabili). Sono presenti nel Consiglio Direttivo tramite un Rappresentante Nazionale, eletto dai Gruppi stessi. Le Entità locali sono soggetti riconoscibili nel territorio di competenza come presenza di ActionAid, cui non è richiesta la costituzione in associazione, che realizzano iniziative di attivismo sul territorio in modo continuativo. I Gruppi e le Entità locali svolgono molteplici attività: eventi pubblici, incontri nelle scuole e attività di advocacy locale con le istituzioni. Gruppi Locali ed Entità Locali Saronno Lecco Bergamo Varese Monza e Brianza Treviso Milano Breda di Piave Pinerolo Torino Ferrara Venezia Cremona Mantova Piobesi Torinese Genova Modena Savona Lucca Fano/Pesaro Fabriano Piombino Cortona Perugia Spoleto Cerveteri Sassari Cagliari Roma Castelli Romani Latina Frosinone Palermo Napoli Salerno Paola Catania Francofonte Bari Taurisano Lecce San Marzano Crotone Reggio Calabria Modello organizzativo ActionAid Italia ha definito e approvato un Codice Etico e un Modello di organizzazione, gestione e controllo (di seguito Modello organizzativo). Il Modello organizzativo adottato dall Associazione è stato definito e certificato secondo il dettato del D.Lgs. 231/01 (c.d. Legge 231) che disciplina la responsabilità amministrativa delle società e degli enti anche se il rispetto di questa norma non è obbligatorio per un associazione. È stata fatta questa scelta, più impegnativa rispetto alla semplice definizione di un organizzazione interna, perché da un lato si è ritenuto che la Legge 231 rappresenti comunque una buona guida per sistematizzare la forma organizzativa di un associazione come ActionAid e dall altro che l osservanza delle disposizioni in essa contenute, sebbene non obbligatorie, limiti comunque il rischio di commissione di illeciti da parte dell organizzazione stessa. Il Modello organizzativo adottato si sostanzia in un sistema strutturato e organico di meccanismi interni e di controllo. Ne è parte integrante il Codice Etico. ActionAid si è inoltre dotata di un Organismo di vigilanza al quale è affidato il compito di tutelare il funzionamento e l osservanza del Modello organizzativo, nonché di curarne l aggiornamento. 16 L'organizzazione per il cambiamento
19 Il Codice Etico Il Codice Etico è articolato essenzialmente in due parti (completate da disposizioni procedurali e da un sistema sanzionatorio)*:» Principi fondamentali, che definisce i principi cui ActionAid informa la propria attività organizzativa» Regole di comportamento, sette paragrafi che sanciscono ciascuno i principi da osservare nel rapporto con una specifica categoria di stakeholder. Principi fondamentali Rispetto delle leggi e dei Regolamenti onestà e integrità trasparenza e completezza dell informazione Responsabilità verso la collettività etica diligenza e spirito di collaborazione tracciabilità delle attività svolte conflitti di interesse procedimenti penali promozione del Rispetto della dignità delle persone sicurezza dell ambiente di lavoro e della salute dei lavoratori tutela dell ambiente Regole di comportamento L accountability dell organizzazione Coerentemente con i principi guida, al fine di accrescere la sua accountability nei confronti di tutti gli interlocutori, di garantire una pianificazione partecipativa che metta al centro di ogni processo l analisi delle relazioni di potere e l impegno nella rivendicazione dei diritti - in particolare di donne e bambini - ActionAid ha sviluppato nel corso degli anni il sistema ALPS (Accountability, Learning & Planning System). ALPS è una metodologia di lavoro che delinea processi comuni a tutta l organizzazione: elaborazione di strategie e piani d azione, monitoraggio, revisione di questi piani sulla base dell esperienza, stesura di rapporti annuali, verifiche e controlli, interni ed esterni 4. In particolare ActionAid Italia è impegnata ogni anno in un processo di pianificazione che, avendo sempre come riferimento le strategie nazionali e internazionali vigenti, si snoda su più livelli coinvolgendo la governance, il management e lo staff. Se la pianificazione è il primo tassello dell accountability dell organizzazione, durante tutto l anno viene monitorato costantemente l operato attraverso un sistema di monitoraggio e valutazione sviluppato congiuntamente alla definizione della strategia. Il sistema, che si compone di una serie di indicatori, viene aggiornato con frequenza periodica con i dati relativi alle attività realizzate. Una sintesi dei risultati viene presentata con analoga frequenza al management e alla governance mentre una vasta gamma di report ottempera ad obblighi di legge o di accountability verso interlocutori interni ed esterni. RappoRti con i donatori RappoRti con i fornitori RappoRti con i collaboratori (professionisti e consulenti) RappoRti con istituzioni e pubblici funzionari RappoRti con l autorità giudiziaria RappoRti con i sindaci e la società di Revisione RappoRti con i dipendenti e le comunità locali *Il Codice Etico di ActionAid Italia è consultabile al link 4 ALPS fornisce le linee guida non soltanto in termini di processi organizzativi per la pianificazione, il monitoraggio, l elaborazione delle strategie, l apprendimento, le revisioni e l audit finanziario, ma anche di atteggiamenti e comportamenti da mettere in pratica quotidianamente, come organizzazione ma anche e soprattutto come persone che ne fanno parte. Considerata nel corso degli anno l evoluzione del contesto esterno ed interno, per poter rispondere alle nuove e sempre più rilevanti sfide, a livello internazionale ActionAid è attualmente impegnata in un processo di revisione di ALPS. L'organizzazione per il cambiamento 17
20 Progetto Sostenibilità «ActionAid Italia sarà un attore socio-economico, che mette in opera e promuove, con il proprio esempio, modelli di comportamento sostenibili ed etici in linea con i valori dell associazione». Questo è uno fra gli obiettivi specifici della strategia Italia, Sveglia! che sottolinea come ActionAid sia impegnata a essere il primo testimone dei valori abbracciati dall organizzazione improntando a questi la sua organizzazione e i suoi comportamenti quotidiani, anche operativi (dalla sua organizzazione interna, alle tecnologie utilizzate nella sua sede, dalla comunicazione ai criteri di selezione di fornitori e prodotti, ecc). Nel 2012 ActionAid ha avviato il Progetto Sostenibilità per promuovere la propria accountability, il rispetto e il mantenimento della qualità ambientale, la riduzione del consumo di risorse e l equità sociale anche nelle attività cd. di supporto, di staff e d ufficio. Pubblicazione del primo Bilancio Sociale, Energy management e applicazione di pratiche green nella gestione delle attività d ufficio, conciliazione lavoro/vita privata e selezione etica dei fornitori sono alcuni dei temi affrontati nel corso del progetto che si è articolato in:» un assessment iniziale;» un piano d azione triennale generale accompagnato da programmi attuativi settoriali dedicati rispettivamente a Bilancio Sociale, Ambiente e Energy Management, Risorse Umane e Fornitori;» l implementazione, il monitoraggio e la rendicontazione delle azioni programmate accompagnate da iniziative di sensibilizzazione e formazione per lo staff. L impegno per le nostre persone ActionAid applica nella gestione delle risorse umane gli stessi principi e valori che ispirano la sua azione programmatica verso terzi. Questi principi prendono corpo:» nell adozione di un sistema puntuale di valutazione del personale;» nella realizzazione, ogni anno, di specifiche iniziative di formazione del personale connesse all attività lavorativa, finanziate da un budget dedicato;» nel riconoscimento di una serie di benefit e condizioni contrattuali più favorevoli rispetto a quelle previste dal CCNL (Dipendenti da aziende del terziario della distribuzione e servizi) come per esempio contributi per l abbonamento ai mezzi pubblici, flessibilità oraria, ticket restaurant, assistenza fiscale gratuita disponibile in sede;» nell adozione di misure per la promozione delle pari opportunità, fra cui per esempio 3 giorni di permessi retribuiti ai neo papà in caso di nascita, adozione e affidamento, in aggiunta ai permessi previsti dall INPS. La coerenza fra principi e azioni nella gestione del personale è testimoniata anche dall adesione a Family Audit e dall adesione della federazione a People in Aid, un network che premia le organizzazioni che promuovono l efficienza organizzativa nel settore umanitario e dello sviluppo delle risorse umane. 18 L'organizzazione per il cambiamento
21 Family Audit è un processo partecipato, promosso dal Dipartimento per le politiche della Famiglia (Consiglio dei Ministri) e dalla Provincia Autonoma di Trento, aderendo al quale ActionAid si impegna ad adottare politiche di gestione del personale orientate al benessere dei propri dipendenti e delle loro famiglie. Il percorso promuove al contempo un approccio culturale innovativo coerente con le tematiche di conciliazione famiglia e lavoro nell ottica della responsabilità sociale d impresa. ActionAid ha avviato il percorso triennale per ottenere la certificazione Family Audit nel 2013:» costituendo due gruppi di lavoro, uno di coordinamento generale e uno per l implementazione operativa del progetto, le cui attività sono state facilitate da un consulente esterno accreditato per la gestione del Family Audit;» conducendo un indagine interna per individuare le aree su cui intervenire anche a partire dall identificazione dei bisogni indicati dai dipendenti;» definendo un piano di attività che incide su orari di lavoro, processi di lavoro, flessibilità e distanza di lavoro, cultura organizzativa, formazione, tecnologie per l informazione e la comunicazione, convenzioni. Fra le attività Family Audit realizzate nel 2013:» è stata garantita la flessibilità della pausa pranzo con possibilità sia di estenderla sia di ridurla;» è stato implementato il desk sharing (4 persone su base regolare);» è stato implementato il lavoro da casa (5 persone su base regolare);» sono stati inseriti gli obiettivi di conciliazione nei perfomance plan dei capi-unità in riferimento al proprio staff e nei piani di formazione previsti per il nuovo staff;» è stata monitorata la percezione del bilanciamento vita lavoro attraverso indagine sul clima lavorativo;» è stata rinnovata la policy viaggi, con maggiore attenzione alla conciliazione tra vita privata e lavoro. Nel 2014 è prevista l implementazione della seconda annualità del piano di attività, con focus specifici sui processi di lavoro, luoghi di lavoro, competenze dei dirigenti, sviluppo del personale. Il piano è stato sottoposto a un audit che ha portato alla certificazione base. La certificazione completa Family Audit verrà rilasciata una volta realizzato e valutato il progetto da un certificatore esterno che attesterà che ActionAid ha svolto un corretto processo di audit e ha individuato obiettivi e azioni efficaci per sviluppare la propria politica di conciliazione. L'organizzazione per il cambiamento 19
22 Obiettivi ActionAid Ambiente al 2017» Riduzione del 30% delle emissioni di CO2» 50% di tutta la carta utilizzata da riciclo o da fonti sostenibili» 50% di energia proveniente da fonti rinnovabili» Riduzione del 10% di utilizzo procapite di energia negli uffici Azione Riduzione emissioni e consumi (efficienza) Comportamenti eco sostenibili Efficienza energetica Descrizione» Introdurre dispositivi tecnologici per la riduzione di consumi di acqua, consumi energetici, consumo di carta e riduzione dei viaggi.» Ridurre, ove possibile, le emissioni inquinanti in aria, acqua e suolo; ridurre la produzione di rifiuti e implementare una loro efficiente gestione, sensibilizzando su raccolta differenziata, recupero e riutilizzo di materiali e arredi.» Privilegiare fornitori del territorio nel quale si svolge l attività.» Privilegiare prodotti che presentano maggiori caratteristiche di sostenibilità ambientale.» Utilizzo, laddove possibile, di carta a ridotto impatto ambientale (es. riciclata, sbiancata senza cloro, proveniente da foreste sostenibili e certificata FSC, compensazione delle emissioni di CO2).» Minimizzare l utilizzo di carta in ufficio.» Predisposizione di un decalogo di sostenibilità degli edifici propedeutico alla selezione dell edificio a maggiore efficienza energetica in vista della scelta della nuova sede.» Installazione di un impianto fotovoltaico presso la nuova sede o in alternativa partecipazione mediante quota associativa a progetto di rinnovabili di comunità (quota di investimento in un impianto gestito in cooperativa tra diversi soci).» Identificazione di strumenti per la compensazione delle emissioni di CO2 derivanti dai consumi energetici. L impegno per l ambiente La promozione di uno sviluppo sempre più sostenibile anche sotto il profilo ambientale è uno dei temi su cui ActionAid si impegna con i suoi progetti sul campo. ActionAid si impegna per essere un organizzazione verde anche nel condurre quotidianamente le cd. attività di supporto, le attività d ufficio e di staff. A livello internazionale l organizzazione ha lanciato la campagna GreenAction per diminuire le emissioni climalteranti, promuovere la diffusione nello staff di pratiche ambientali sostenibili e allineare attività e programmi di ogni paese partecipante con i principi dello sviluppo sostenibile. GreenAction richiede a ciascuna sede ActionAid partecipante di misurare annualmente il proprio impatto ambientale in termini di emissioni di anidride carbonica e di predisporre misure concrete per la sua riduzione. Nello spirito della campagna e nell ambito del Progetto Sostenibilità, ActionAid Italia ogni anno» misura il proprio impatto ambientale convertendo i dati relativi ai propri consumi energetici, ai viaggi e ai consumi di materiale cartaceo in tonnellate di anidride carbonica equivalente (vedere dati riportati di seguito);» aggiorna un piano di miglioramento incrementale con attività specifiche da implementare. 20 L'organizzazione per il cambiamento
23 Impatti Tonnellate equivalenti di CO2 emessa ,8 494,4 Tep* energia consumata (elettrica e riscaldamento) 16,04 18,4 21,28 Tonnellate complessive di carta acquistata 106,3 66,7 51 Tonnellate di carta riciclata acquistata 57,7 38,7 26,9** *Tonnellate equivalenti di petrolio - **Equivalente al 53% del totale Risultati chiave emissioni di CO 2-17% % 2013 rispetto al 2011 rispetto al 2011 Carta acquistata -37% -52% rispetto al 2011 rispetto al 2011 L'organizzazione per il cambiamento 21
24 Le azioni 2013 di ActionAid Italia per l ambiente:» messa a regime del sistema per il calcolo del carbon footprint attraverso la raccolta dati nei settori di intervento individuati (ufficio, viaggi, carta);» coinvolgimento dei buyers interni di prodotti cartacei nell attività di raccolta dei dati relativi alla carta e incentivazione ad acquistare prodotti in carta riciclata certificata;» acquisto di carta bianca da ufficio 100% riciclata certificata;» attivazione di sistemi centralizzati per la gestione e il monitoraggio dell infrastruttura centrale IT e attivazione di group-policy centralizzate finalizzate al risparmio energetico;» attivazione di un software di gestione stampanti per il monitoraggio del numero e della tipologia delle stampe;» installato e operativo nelle sedi di Milano e Roma un impianto di videoconferenza; aumentato da 20 a 30 il numero delle contemporaneità di accesso al sistema di videoconferenza in uso; effettuata formazione per incoraggiarne un corretto utilizzo e ridurre di conseguenza la necessità di trasferte in generale, Milano-Roma in particolare;» attività di comunicazione e sensibilizzazione per migliorare la raccolta differenziata in ufficio e a casa propria tramite cartellonistica dedicata e distribuzione di linee guida AMSA-Milano e AMA-Roma;» ufficio di Roma: sostituzione luci a neon con luci a led ad alta efficienza energetica;» eliminazione distributore bottigliette di plastica acqua e installazione di 2 erogatori di acqua microfiltrata;» analisi fornitori di energia elettrica da fonti rinnovabili certificata;» definizione di criteri di sostenibilità ambientale in linea con i prerequisiti della certificazione internazionale LEED for Existing Buildings (Leadership in Energy & Environmental Design - Green Rating System) per la ricerca, a partire dal 2014, di nuovi uffici in locazione a Milano. Per saperne di più sull impegno di ActionAid Italia per l ambiente richiedi l allegato specifico Ambiente & Energy Management. L impegno verso i fornitori Nell ambito del Progetto Sostenibilità nell ultimo trimestre del 2013 ActionAid Italia ha attivato il programma settoriale Fornitori Sostenibili. Il programma porterà l organizzazione a definire un sistema di selezione dei fornitori di ActionAid Italia sulla base di considerazioni etiche di coerenza con i suoi valori e di specifici requisiti di carattere socio-ambientale. Gli obiettivi del programma sono:» essere coerenti applicando principi e valori dell organizzazione anche all ambito degli acquisti;» identificare possibili rischi (prevalentemente legati alla reputazione) legati agli acquisti effettuati o ai fornitori scelti e introdurre elementi correttivi per limitarli o ridurli;» promuovere innovazione sociale anche attraverso le pratiche di acquisto e di selezione dei fornitori. 22 L'organizzazione per il cambiamento
25 L'organizzazione per il cambiamento 23
26 03/Il cambiamento perseguito da ActionAid ActionAid non vuole solamente essere un organizzazione che raccoglie su di sé l interesse di tanti sostenitori, ma anche un soggetto in grado di catalizzare un cambiamento più ampio: l intero sistema Italia - dalla società civile ai media, dallo Stato alle imprese - deve fare la propria parte per contribuire alla lotta alla povertà e all evoluzione sociale a livello nazionale e globale. Per questo è necessario che ActionAid giochi, anche in Italia, un ruolo trasformativo mobilitando risorse e persone in maniera significativa, autonoma e indipendente ed esercitando pressione sugli attori politici per far sì che lo Stato rispetti i propri impegni verso i poveri e gli esclusi. Queste sono le ragioni alla base dell obiettivo contribuire al cambiamento delle ingiustizie nel mondo attraverso un paese che affronti in modo rilevante e quantificabile il problema della povertà e dell esclusione sociale e dei due sotto-obiettivi più specifici:» mobilitare risorse e sostenitori sul territorio nazionale;» essere un organizzazione ampiamente riconosciuta, credibile e autorevole. Nei paragrafi seguenti si illustrerà come opera ActionAid Italia e nello specifico come ha agito nel 2013 per perseguire questi obiettivi. L approccio di ActionAid nella lotta alla povertà I tratti distintivi dell operato di ActionAid si sviluppano a partire dalla convinzione che sussista un chiaro legame fra povertà, esclusione sociale e diritti umani: la povertà e ogni altra forma di ingiustizia ed esclusione sociale non sono una condizione naturale, né un fallimento personale, ma la conseguenza della negazione e della violazione dei diritti umani fondamentali perpetrate da chi ha più potere su chi ne ha meno. Per questo, ActionAid fonda tutta la sua attività su un approccio basato sulla difesa e l affermazione dei diritti umani (il cd. Human Rights Based Approach - HRBA): un approccio che mira a promuovere nelle persone che vivono in condizioni di povertà la consapevolezza dei propri diritti e la capacità di organizzarsi e mobilitarsi per rivendicarli, ottenerli ed esercitarli. ActionAid considera questo approccio - frutto di anni di esperienza che hanno visto il passaggio dell organizzazione da un approccio assistenzialista a uno basato sulla protezione e promozione dei diritti umani - la chiave per conseguire un cambiamento reale e duraturo. La strategia è quella di sostenere gli individui titolari di diritti (cd. rights holders) nel rivendicare tali diritti e di pretendere responsabilità da quanti, persone o istituzioni (cd. duty bearers), hanno il dovere di rispettarli, promuoverli e realizzarli. In questo quadro, la soddisfazione delle necessità immediate è solo uno strumento per mettere le persone nella condizione di rivendicare i propri diritti, e non un fine in sé. ActionAid non si limita alla distribuzione di aiuti e beni di prima necessità: le attività di programma prevedono infatti, a seguito dell individuazione di un area di intervento specifica, la realizzazione di un accurata e partecipata analisi del contesto, delle relazioni di potere esistenti e delle violazioni in atto, che consenta alle comunità di comprendere le cause della povertà e di agire su di esse. Con il pieno e diretto coinvolgimento delle persone si procede così alla 24 Il cambiamento perseguito da ActionAid
27 programmazione e realizzazione di interventi a lungo termine volti a contrastare la povertà e a gettare le basi per un futuro più dignitoso e giusto per tutti. Nell ambito dell HRBA gli assi principali d intervento attraverso cui ActionAid vuole determinare il cambiamento possono essere riassunti come segue:» empowerment, inteso come l insieme delle azioni volte all emersione della consapevolezza circa i diritti che sono violati o non pienamente realizzati e l emersione della coscienza critica mirata a comprendere e agire sulle cause che determinano tali violazioni;» campaigning, una serie di attività di pressione verso i decisori politici che vanno dalla lobby alla mobilitazione al lavoro sui media al fine di determinare il cambiamento delle politiche auspicato;» solidarity, ovvero la ricerca di alleanze tra gruppi di titolari di diritti e altri gruppi che perseguono obiettivi comuni sebbene agiscano su terreni diversi;» ricerca di alternative sostenibili e credibili, ovvero la capacità di essere innovativi e orientati alla soluzione. Tale approccio caratterizza il lavoro di ActionAid all estero ma anche in Italia dove, in oltre un decennio di attività di sensibilizzazione dell opinione pubblica e di pressione verso i decisori politici, si è cercato di modificare politiche inique. In questa visione, la mobilitazione di risorse economiche di per sé non è sufficiente: è necessario creare consapevolezza in materia di diritti ed essere capaci di mobilitare le persone. ActionAid, adottando il modello operativo trysumer 5, accompagna le persone che entrano in contatto con l organizzazione lungo un percorso volto a far comprendere le attività, i suoi valori, gli obiettivi e i risultati. Ed è per questo motivo che negli obiettivi di missione la strategia di ActionAid include sia le attività di raccolta fondi sia quelle di programma e mobilitazione, a livello nazionale e locale. Come già menzionato in apertura, il presente documento ha un focus specifico su quanto realizzato e raggiunto in termini di risultati dall organizzazione italiana in Italia. Tuttavia l organizzazione italiana esiste nel più ampio contesto della federazione internazionale non solo in termini di struttura ma in quanto elemento caratterizzante dell approccio allo sviluppo adottato da ActionAid a livello globale. ActionAid ritiene infatti che le cause della povertà si riscontrino a vari livelli: internazionale, nazionale e locale. Tanto più nell assetto geo-politico attuale dove gli equilibri sono tali che le scelte politiche ed economiche di un paese tendono a determinare conseguenze non necessariamente positive dall altra parte del globo. Ed è per questo motivo - per contrastare le cause della povertà e determinare un cambiamento reale e sostenibile a tutti i livelli - che ActionAid sviluppa attività di programma a livello sia locale, sia nazionale, sia internazionale. Le azioni ai diversi livelli devono essere coordinate tra loro: le iniziative intraprese a livello internazionale devono essere connesse ai bisogni e ai problemi dei rights holders nelle loro comunità, organizzazioni e movimenti a livello locale; allo stesso modo, la causa di una violazione dei diritti a livello locale può essere rintracciata nel fallimento di una legge o di una linea politica nazionale, fallimento che può essere affrontato solamente attraverso un processo di advocacy a livello nazionale se non anche internazionale. Come organizzazione internazionale, uno dei valori aggiunti è la capacità di creare un collegamento tra i rights holders e i movimenti, le informazioni e le strategie mirate al cambiamento ad altri livelli. In questo quadro si colloca il lavoro di ActionAid Italia. L organizzazione lavora in Italia a livello locale e nazionale ma tale lavoro è strettamente legato al lavoro a livello internazionale. È infine opportuno notare come anche il fatto che ActionAid in Italia abbia posto la raccolta fondi come primo obiettivo della strategia può essere compreso solamente ampliando la prospettiva di osservazione alla federazione nel suo complesso. ActionAid Italia, come secondo contributore nella federazione dopo l associazione britannica, garantisce infatti la continuità del lavoro sui progetti a medio lungo termine 6. 5 Riferimento alla definizione moderna di consumatore: il consumatore oggi è entrato nell età adulta e prima di comperare non chiede solo specifiche informazioni sul prodotto, ma vuole anche testarlo, confrontarlo con le varie soluzioni presentategli. Diventa, cioè, quello che si può definire un trysumer ossia un consumatore che prova. A essere decisivo in questo senso non è più solo cosa si vende, ma il modo in cui si vende. ActionAid applica questo concetto proponendo ai suoi sostenitori, economici e non, un percorso che attraverso esperienze diverse porta il sostenitore a conoscere l organizzazione e tutte le sue attività, dandogli così modo di ampliare le possibilità di supporto. 6 Per maggiori informazioni vedi pag e pag. 50 e seg. Il cambiamento perseguito da ActionAid 25
Bilancio Sociale 2013
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