Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente. Dipartimento di Como. della Lombardia

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1 Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente Dipartimento di Como della Lombardia

2 Presentazione

3 Perché un documento sulla qualità dell ambiente nella Provincia di Como? Da sempre prosperità e benessere hanno avuto come conseguenza lo sfruttamento delle risorse ambientali. Uno degli obiettivi principali dello sviluppo sostenibile è il disaccoppiamento dell impatto ambientale di una attività economica dalla sua crescita: l eco-efficienza viene definita come l entità dei beni ambientali utilizzati per unità di attività economica. L eco-efficienza dei settori economici può essere migliorata: si registrano infatti tendenze positive, ma non sufficienti a garantire la tutela ottimale della qualità della vita. Spesso le misure intraprese sono strutturate per proteggere i beni e non per ridurre le cause che generano il deterioramento; si pone quindi la necessità di intervenire per ricercare impegni e responsabilità condivise con il cittadino e i diversi livelli di pianificazione e gestione territoriale. Il primo passo verso l implementazione di una responsabilità condivisa è l informazione informazione circa lo stato dell ambiente e le azioni di miglioramento che vengono intraprese, gli esiti di tali azioni perché atteggiamenti eco-efficienti possono essere incentivati solo dando visibilità allo sforzo socio-economico intrapreso. Questo rapporto vuole essere la prima finestra aperta sull attività svolta dall Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente del Dipartimento di Como, così che ogni soggetto operante sul territorio della Provincia di Como sia esso cittadino o azienda possa riconoscere nelle azioni e nelle matrici ambientali descritte lo stato dell ambiente in cui vive.

4 Guida alla lettura Per una valutazione sintetica della realtà e della sua evoluzione nel tempo occorre utilizzare degli indicatori. Un indicatore è un qualsiasi parametro che provvede alla rappresentazione di un fenomeno complesso. Un indicatore ambientale deriva da una osservazione o misurazione di una variabile ambientale: per i fenomeni dell'inquinamento i livelli misurati delle diverse sostanze chimiche sono a tutti gli effetti indicatori della qualità dell'ambiente (ENEA). Il sistema internazionale di reporting ambientale prevede l utilizzo di liste prioritarie di indicatori. Il sistema degli indicatori istituzionale è a oggi in via di sviluppo, e il livello di qualità richiesto verrà raggiunto anno per anno. Volendo comunque individuare i meccanismi causa-effetto (pressione-risposta) per consentire la comprensione sia delle motivazioni che hanno condotto all attuale livello qualitativo sia delle strategie attuate per dare soluzione ai problemi ambientali, sono stati introdotti alcuni descrittori, ossia un prodotto intermedio tra il dato della serie storica e l indicatore di riferimento, onde poter descrivere lo stato della matrice ambientale indipendentemente dallo sviluppo dell indicatore relativo.

5 Dipartimento di Como Le Sezioni del Rapporto L Acqua L Aria Segnali dalle matrici ambientali: una presenza sul territorio Il Laboratorio Il Suolo e le bonifiche I Rifiuti Il Rumore I Campi elettromagnetici Il Radon Riferimenti normativi e bibliografici

6 Contenuti delle sezioni VIGILANZA e LABORATORIO Il Controllo e la Vigilanza come aspetti fondamentali della prevenzione ambientale Azioni di Vigilanza e Controllo: Sopralluoghi sul territorio Azioni di Prevenzione: Rilascio di pareri tecnici su richiesta di Enti Locali Rilascio di pareri tecnici su richiesta di Enti Locali per nuovi Insediamenti Produttivi Stabilimenti a rischi di incidente rilevante Quadro normativo Azioni ARPA presso gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante Attività del Laboratorio Chimico Livelli di intervento del Laboratorio Chimico Il numero di analisi nell anno 2003 L analisi dei fitofarmaci presso il Dipartimento di Como Sistema Qualità: Premessa Sistema Qualità: obiettivi e risultati Sistema Qualità: obiettivi prossimi Sistema Qualità: Iter nell ambito del Dipartimento ARPA di Como

7 Il Controllo e la Vigilanza come aspetti fondamentali della prevenzione ambientale Peculiarità dei Dipartimenti Provinciali è la efficace presenza dell operatore ARPA a diretto contatto con le realtà territoriali che richiedono maggior attenzione. ARPA opera attraverso azioni di prevenzione degli inquinamenti ambientali e di vigilanza sullo stato dell ambiente, mirate ai principali nuclei di rischio e alle matrici ambientali più sensibili. Tali azioni possono essere sintetizzate in: Azioni di vigilanza e controllo: sopralluoghi e campionamenti Azioni di prevenzione: espressione di pareri tecnici agli Enti competenti per nuovi insediamenti o sugli atti di pianificazione territoriale Studio dello stato di contaminazione delle matrici ambientali In particolare, gli interventi di vigilanza possono essere attivati: - Per effetto di un programma di vigilanza costruito dal Dipartimento - Su richiesta di Enti Locali o della Regione Lombardia - Su esposti di privati (in alcuni casi si chiede supporto ai Comuni) I dati esposti si riferiscono, per ciascuna matrice ambientale, a tutti i tipi di attivazione descritti.

8 Azioni di Vigilanza e Controllo: Sopralluoghi sul territorio Numero di interventi Campi elettromagnetici Rumore Rifiuti ed inquinamento del suolo Inquinamento atmosferico Inquinamento idrico L andamento del numero annuale degli interventi presenta un trend generalmente crescente; ciò può essere attribuito sia al graduale recupero di efficienza del Dipartimento sia alla accresciuta conoscenza della presenza di ARPA da parte delle istituzioni e della popolazione L andamento stabile, leggermente decrescente, degli interventi in materia di acustica e campi elettromagnetici, è riferibile ad un aumento dell attività di prevenzione

9 Pareri tecnici rilasciati nel 2003 Impianti a Radiofrequenze Pianificazione Territoriale Nulla Osta Insediamenti Produttivi Autorizzazioni allo scarico e PUA 9% 73% 10% Azioni di Prevenzione: Rilascio di pareri tecnici su richiesta di Enti Locali 8% L attività di prevenzione si svolge principalmente tramite l espressione di pareri tecnici per l insediamento sul territorio di nuove possibili sorgenti di inquinamento. Una tipologia di istruttoria particolarmente complessa, perché coinvolge più matrici ambientali, è il rilascio di pareri tecnici per nuovi insediamenti produttivi. Vi sono inoltre pareri espressi per autorizzazione allo scarico per impianti di trattamento di acque reflue urbane e per scarichi di acque reflue industriali. Nell ambito della prevenzione dell inquinamento del suolo si collocano poi i pareri espressi su piani di utilizzazione agronomica. A questi si aggiungono i pareri per l installazione di nuovi impianti di diffusione radiotelevisiva e di telefonia mobile, e, più raramente, per la creazione di nuovi elettrodotti. Il secondo, ma non meno importante, ambito di espressione di pareri tecnici è quello relativo alla pianificazione territoriale, che comprende la valutazione di PRUG e piani attuativi, piani di lottizzazione, piani di recupero, piani di azzonamento acustico.

10 Rilascio di pareri tecnici su richiesta di Enti Locali per nuovi Insediamenti Produttivi Varie disposizioni normative prevedono che l Ente Locale preposto al rilascio delle autorizzazioni per nuovi insediamenti produttivi (concessioni edilizie, permessi di costruire, nulla osta all esercizio) acquisisca il preventivo parere tecnico degli Enti preposti (ASL; VV. F.; soprintendenza ecc ); ARPA è preposta al rilascio di pareri per il controllo dell ottemperanza alle norme di tutela ambientale vigenti al momento della richiesta. TIPOLOGIA DI ATTO AUTORIZZATIVO PER CUI E STA TO RICHIESTO PARERE ANNO 2001 ANNO 2002 ANNO 2003 CONCESSIONE EDILIZIA O PERM ESSO DI COSTRUIRE NULLA OSTA ALL ESERCIZIO ALTRI(IPPC,EM AS,AZIENDE A RISCHIO DIINCIDENTE RILEVANTE) TOTALE INCREMENTO PERCENTUALE (fatto pari a 100 anno 2001)

11 Rilascio di pareri tecnici su richiesta di Enti Locali per nuovi Insediamenti Produttivi SUDDIVISIONE PER TIPOLOGIA DI RISPOSTA E PER ANNO PARERE ANNO 2001 ANNO 2002 ANNO 2003 FAVOREVOLE CON O SENZA PRESCRIZIONI 294 (83% ) 326 (81,5% ) 468 (78,5% ) NEGATIVO 11 (3% ) 6 (1,5% ) 17 (3% ) SO SPESO (docum entazione tecnica carente, m ancata trasm issione m odulistica ecc ) 49 (14% ) 67 (17% ) 110 (18,5% )

12 Stabilimenti a rischio di incidente rilevante Con l accordo di programma sottoscritto il 22 luglio 2003 tra Stato e Regioni si sono poste le basi per il decentramento delle funzioni in materia di incidenti rilevanti, così come richiamate dalla L.R. Lombardia 19/2001. La legge regionale n. 18/2001 disciplina le modalità di esercizio del controllo sui possibili pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose utilizzate nei cicli produttivi. ARPA ha assunto funzioni ispettive nell accertamento dell adeguatezza della politica di prevenzione degli incidenti rilevanti posta in atto dal gestore. La L.R. 19/2001 all art.2 ha definito quali sono le funzioni delegate alle province: quindi per gli stabilimenti in cui le sostanze pericolose sono inferiori alla soglia definita nell Allegato I, parte 1 colonna 2 e parte 2, colonna 2 del D.Lgs.334/1999, la Provincia, avvalendosi delle competenze dell ARPA, istituisce la scheda di valutazione tecnica, sulla base delle linee guida emesse dalla competente direzione generale della Giunta Regionale. Nell anno 2004 gli stabilimenti aventi in capo gli obblighi previsti dall art.6 e dall art. 8 del D. Lgs. 334/99 rientreranno a pieno titolo nei programmi di intervento dell ARPA.

13 Quadro normativo DECRETO LEGISLATIVO 17 AGOSTO 1999,n ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 96/82/CE RELATIVA AL CONTROLLO DEI PERICOLI DI INCIDENTI RILEVANTI CONNESSI CON DETERMINATE SOSTANZE PERICOLOSE La norma citata è conosciuta come Seveso 2 e sostituisce la precedente, denominata Seveso 1, che era rappresentata dal C.P.R. 17 maggio 1988, n D.P.R. 17 MAGGIO 1988, n.175. Attualmente sono presenti nel territorio della provincia di Como undici stabilimenti soggetti agli obblighi del D. Lgs. 334/99.

14 Azioni ARPA presso gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante ARPA fornisce supporto tecnico alle richieste di pareri da parte della Prefettura di Como in riferimento agli stabilimenti soggetti agli obblighi del D.Lgs. 334/99 e partecipa alla stesura di piani di emergenza esterna connessi con la detenzione di sostanze pericolose, oltre ad aver contribuito all aggiornamento dell elenco degli stabilimenti rientranti nel citato D.Lgs. Avvio attività ispettiva Aggiornamento catasto stabilimenti Regolamentazione Regionale Regolamentazione Nazionale

15 Attività del Laboratorio Chimico Il laboratorio del Dipartimento di Como esegue analisi chimiche sulle seguenti matrici ambientali: Acque superficiali (fiumi e laghi) Acque sotterranee (pozzi, sorgenti) Acque destinate al consumo umano (pozzi, sorgenti, acque superficiali e reti acquedottistiche) Acque minerali (controlli alla sorgente e alla distribuzione) Acque di scarico (impianti di depurazione e industrie) Acque di balneazione (laghi, piscine) Terreni e rifiuti (siti contaminati, discariche, controllo bonifiche, rifiuti transfrontalieri) Aria (campagne monitoraggio BTX, analisi del particolato) Alimenti (residui di pesticidi) Stupefacenti per le Provincie di Como e Lecco

16 Livelli di intervento del Laboratorio Chimico Dipartimento di Como Azioni di prevenzione: analisi nell ambito di piani di monitoraggio ARPA su acque superficiali, acque sotterranee, aria; Azioni di vigilanza e controllo: analisi nell ambito di convenzioni con Amministrazione Provinciale su discariche, siti contaminati; analisi nell ambito di convenzioni con ASL su acque di balneazione, potabili e minerali, oltre che sugli alimenti in genere. Principali classi di parametri ricercati: Anioni Metalli Fenoli Tensioattivi IPA PCB Fitofarmaci

17 Il numero di analisi nell anno 2003 La tabella riporta il numero parametri determinati per le matrici di maggiore interesse ambientale durante l anno 2003 Matrice Acque superficiali Acque sotterranee Acque consumo umano Acque minerali Acque di scarico Acque di balneazione Fitofarmaci in alimenti Terreni e rifiuti n. determinazioni

18 L analisi dei fitofarmaci presso il Dipartimento di Como %riscontri Atrazina deisopropil tbutazina desetil Atrazina Bromacile Atrazina desetil 2,6-DCBA L analisi dei pesticidi (fitofarmaci) viene condotta, oltre che su matrici ortofrutticole (sulle quali si determinano 119 diversi principi attivi), sulle acque superficiali e sotterranee. Sulle matrici acquose vengono ricercati residui dei diserbanti maggiormente diffusi (triazine, uracili, carbammati, benzonitrili, dinitroaniline, ecc.) ed i loro principali metaboliti. Sono proprio questi ultimi gli inquinanti maggiormente riscontrati nelle acque sotterranee analizzate. Il grafico riporta le percentuali di riscontri durante l anno

19 Sistema Qualità premessa Il Sistema di Gestione per la Qualità è uno strumento di carattere organizzativo/gestionale di cui ARPA Lombardia si è voluta dotare per il monitoraggio e il controllo dei processi che hanno un impatto diretto sulla qualità del servizio, al fine di prevenire le criticità e di assicurare le conformità ai requisiti richiesti dall utenza e la sua soddisfazione. Modello di riferimento per il Sistema di Gestione per la Qualità dell Agenzia è quello definito dalla norma UNI EN ISO 9001:2000

20 Sistema Qualità obiettivi e risultati Il processo di Certificazione di ARPA Lombardia ha avuto inizio con un Progetto Pilota Sistema Qualità dell Agenzia che ha visto coinvolti la Sede Centrale: Presidenza, Direzione Generale, Settori e tre Dipartimenti: Dipartimento provinciale di Como, Dipartimento provinciale di Lecco, Dipartimento di Milano, sede di Parabiago La prima fase del progetto si è positivamente conclusa con la Certificazione secondo la norma UNI EN ISO 9001:2000 per le strutture ARPA coinvolte da parte dell istituto Certiquality

21 Sistema Qualità obiettivi prossimi Il Progetto Qualità di ARPA Lombardia prevede per il prossimo futuro nuovi obiettivi: L estensione della Certificazione alle altre sedi provinciali dell Agenzia E, nello specifico, per il Dipartimento di Como: Il mantenimento della Certificazione ISO 9001:2000 L avvio del processo di accreditamento delle prove analitiche secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025

22 Sistema Qualità Iter del processo Sistema Qualità nell ambito del Dipartimento ARPA di Como Certificazione ISO 9001: Predisposizione documentazione SQ Implementazione SQ e applicazione documentazione Mantenimento Certificazione ISO 9001:2000 Processo di Accreditamento ISO Torna alla pagina iniziale

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